I vini Gradis’ciutta in abbinamento con la cucina di Verso, 2 Stelle Michelin

Un viaggio dal Collio al centro di Milano per i vini Gradis’ciutta, che sono stati accompagnati ai piatti della cucina Verso, 2 Stelle Michelin, capitanata dagli chef Remo e Mario Capitaneo.

Un’arte l’abbinamento cibo-vino, che per questa occasione ha saputo mostrare tutte le particolarità dei grandi vini del Collio, rispettando ed esaltando la cucina stellata del duo Capitaneo.

Per iniziare, una Ribolla Collio 2022 Gradis’ciutta abbinata al benvenuto degli Chef, un vino fresco, floreale come i piatti del servizio; per la capasanta servita cruda, adagiata sotto una sfoglia nera leggera con polvere oro che ricorda il suo guscio, carote in polpa e in crema, terrina di foie gras, crema di funghi enoki, salsa prezzemolo, troviamo un Pinot grigio e un Friulano 2022 Gradis’ ciutta, mandorla dolce e fiori d’acacia per quest’ultimo.

Lacrimuccia di gioia per il piatto animella di vitello con sopra polpa di riccio di mare, salsa bernese profumata al caffè, piccola insalata fatta con puntarelle, foglia d’ostrica e acetosella- scelta minuziosamente e adagiata sui piatti con una lunga pinza- il sedano rapa che cuoce a lungo sulle ceneri (all’incirca una notte) e una nuvoletta mantecata con miele e polline. Qui l’abbinamento deve indossare necessariamente il manto regale della portata, la cantina propone quindi uno Sveti Nikolaj Rebula 2021 Robert Princic, una ribolla 100% Slovena, vino transfrontaliero tributo alla storia di famiglia e nato dal desiderio di Robert Princic di valorizzare il dna della ribolla, perfetta laddove la sua coltivazione da’ il meglio, nel territorio vocato del Collio.

Risotto al granchio reale, marasciuoli e finger lime in abbina in abbinamento con il Collio Riserva 2018 Gradis’ciutta, un blend di Ribolla Gialla, Friulano e Malvasia, un vino rotondo, morbido, di frutta matura, mela cotta, sentori di spezie e cera d’api e fiori d’acacia. Agnello lucano cotto con l’osso per preservarne la cottura, parte verde di broccoletto di Custoza, peperoni di Senise e melone cartucciaro in pairing con Monsvini 2018 Gradis’ciutta, una bella scoperta, un blend di Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon che fa barrique e 2 anni di affinamento in bottiglia, note di cioccolato fondente, tè nero, violette, dal tannino delicato e struttura decisa.

A chiudere in dolcezza questo viaggio meraviglioso accompagnati dalla cucina di cuore di “Verso“, 2 stelle Michelin (forse è più corretto dire “del cuore” perchè invade come un grande amore) e i vini di confine Gradis’ciutta, spinti invece ad unire i territori vocati rispettando la natura di ciascun vitigno, un cremoso di gianduia, meringata, patata americana cotta al cartoccio condita con rosmarino, more, nocciole, gelato profumato al tartufo nero pregiato e salsa di more.

Sarebbe perfetto finire questo percorso nel luogo dove tutto nasce, nei Comuni di San Floriano del Collio, Gorizia, Capriva del Friuli e Dolegna del Collio, i luoghi Gradis’ciutta, 25 ettari vitati, su un totale di 35, dove un bellissimo Borgo vista vigneti vi aspetta per farvi assaporare tutto l’impegno, la passione, la dedizione verso il vino.
Borgo Gradis’ciutta è circondato da un’atmosfera magica, i ritmi lenti della campagna, l’ospitalità di una grande famiglia e il profumi dei Colli. Si trova a Gorizia, località Gardisciuta 14.

Consorzio Garda DOC, cultura, vino, passione



Sulle sue rive, cercano ispirazione il malinconico Goethe, il complesso Kafka, e il grande Thomas Mann, scrittori e altri poeti (tra cui Catullo), che si perdono nella natura incontaminata di un paesaggio unico, tra le montagne e gli specchi d’acqua.

Anche D’Annunzio si innamorò di questo territorio ricco di cultura e colore, tanto che dal 1921 al 1938 il poeta vi soggiorna fino a ritirarsi definitivamente al Vittoriale, dimora fatta costruire a Gardone Riviera, sulle sponde del Garda, e che oggi è divenuto la casa-museo più visitata al mondo, con oltre 300 mila visitatori l’anno.
Tutto l’edificio racconta lo stile barocco e pomposo dannunziano, un testamento d’anima e pietra che non ha subìto manomissione, rispettando la richiesta del poeta. Ed è qui che D’Annunzio inizia a scrivere di vino, nelle sue opere, questo liquido che “un poco lo trasforma” e che il medico gli aveva consigliato quale rimedio.

Tra i nove ettari di terreno, il famoso teatro all’aperto, fontane e giardini, arcate che incorniciano il lago, statue di nudi e la casa di quello che fu un grande erotomane e appassionato della vita, è stata presentata la prima carta dei suoli della Denominazione Garda Doc, un primo passo verso una comunicazione moderna, utile e didattica, del mondo del vino.

Siamo veramente felici ed orgogliosi di presentare al pubblico questo straordinario lavoro che vede finalmente la luce” dichiara il Presidente del Consorzio Garda Doc Paolo FioriniQuesto documento rappresenta un punto di arrivo di diversi studi promossi dal Consorzio, condotti negli ultimi anni, a testimonianza del continuo impegno ed investimento di Garda DOC nel campo scientifico. A nome mio e del Consorzio ringraziamo tutti coloro che hanno preso parte con impegno e dedizione a questo importante opera scientifica che sarà sicuramente risorsa preziosa per tutta la comunità”.

Lavorando a questo progetto” spiega il Dottor Giuseppe Benciolini Pedologo specialista in rilevamento ed elaborazione delle carte dei suoli “ho coniato un nuovo termine per esprimere al meglio ciò che costituisce l’aspetto più caratterizzante della denominazione Garda DOC, ovvero la sua sorprendente varietà di suoli: pedodiversità. “

A sostegno di questo territorio estremamente complesso, ricco ed eterogeneo, il Consorzio Garda DOC opera su più fronti, politicamente, tecnicamente e territorialmente tra i comuni di Mantova, Brescia, Verona. Un territorio collinare
e un’area di produzione vitivinicola in cui le speciali condizioni climatiche hanno plasmato nel tempo le qualità delle diverse specie di uva che vi crescono e, tuttora, ne determinano le peculiarità. Riconosciuta per la prima volta nel 1996 con lo scopo di valorizzare i vini varietali prodotti nelle 10 storiche zone di produzione dell’area gardesana, la DOC Garda è una denominazione guidata da un forte spirito di innovazione, in grado, negli anni, di evolversi in base alle esigenze dei consumatori, pur rispettando un prodotto che qui ha origini antichissime. Ottenuto il riconoscimento ministeriale nel 2015 e operante erga omnes dal 2016, oggi il Consorzio Garda Doc rappresenta 250 utilizzatori della denominazione per oltre 30.000 ettari di terreno vitato idoneo alla denominazione, dando voce e promuovendo una fra le più preziose eccellenze enogastronomiche d’Italia. 

Tra le iniziative organizzate da Consorzio Garda DOC, la degustazione sull’elegante motonave Zanardelli, teatro di un piccolo viaggio sulle acque placide del lago alla scoperta delle eccellenze del territorio. Un format per appassionati che racconta i varietali e le bollicine.

“Il Lago di Garda, è il denominatore comune di tutto l’areale gardesano e punto di interconnessione fra le tre province sulle quali si estende la denominazione: Mantova, Brescia e Verona. Non poteva che essere questo il luogo dove organizzare l’evento che rappresentasse a pieno la nostra denominazione e i valori del Consorzio” dichiara Paolo Fiorini, Presidente del Consorzio Garda DocLe serate si svolgeranno a bordo della Motonave Zanardelli, e i protagonisti indiscussi  saranno i vini dei produttori del Consorzio, in mescita a bordo della nave durante durante la navigazione sulle acque del nostro iconico lago.

I nostri consigli:

RICCHI MERIDIANO DOC GARDA CHARDONNAY
Vino dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, fruttato, grande intensità olfattiva e persistenza, note calde di frutta esotica matura, ananas, banana e miele. Breve passaggio in appassimento, criomacerazione e qualche mese in tonneau di secondo uso.

BAROLDI DIEGO DOC GARDA CHARDONNAY
Chardonnay 100% di viti 40 anni su terreno morenico, sabbioso-ciottoloso, leggermente calcareo. 
L’affinamento viene fatto su fecce fini per 6 mesi, con periodici batonage. Una piccola azienda individuale (3 ettari vitati) il cui concept è il grande lavoro in vigna. Profumo intenso e fragrante, lieviti, mela, pasticceria, gusto equilibrato.

PERLA DEL GARDA LEONATUS
Garda DOP, vitigno Merlot 100%
Mercati esteri tedeschi, svizzeri, australiani, francesi, giapponesi e in ultimo americani e inglesi.
Affinamento in tonneau e successivamente barrique, bellissimo colore, rosso ramato, leggermente tannico, sentori verdi, di liquirizia e pepe nero.