Attratti dai piaceri pericolosi, come una falena dalla fiamma: JORDANLUCA lancia la nuova campagna SS23 contro l’amato simobolo delle località turistiche delle coste britanniche: il “molo del piacere”.
Come la filosofia stilistica di JORDANLUCA, la storia dei moli britannici è una storia di invenzioni e reinvenzioni. Dall’epoca Vittoriana alla metà del XX secolo, le strutture opulente di questi moli hanno attratto intere folle di visitatori nel corso dei secoli.
Da semplici passeggiate, si trasformarono in imponenti centri di intrattenimento, complessi di ristoranti, montagne russe, sale scommesse e sale giochi.
I Pleasure Pier sono quindi lo scenario perfetto per esaltare il tema della collezione SS23: l’attrazione che prova il genere umano verso i piaceri pericolosi.
Come la falena, anche noi non non siamo indifferenti al richiamo delle luci brillanti e alla promessa di piaceri e divertimenti senza fine.
La collezione SS23 trae ispirazione dalle tendenze autodistruttive degli esseri umani, come dimostra l’attrazione della falena per la luce delle candele. La collezione presenta cerniere a forma di cicatrice su abiti e tessuti strappati per rappresentare l’autosabotaggio radicale. L’ambientazione cataclismatica della collezione riflette le minacce esistenziali di follia, annientamento e morte dei personaggi. I modelli presentano influenze glam-punk, con colori metallici e toni infuocati, oltre agli stili caratteristici di JORDANLUCA, come il kilt, il bomber, il tailleur e i pantaloni lunghi. La collezione esplora l’universale tendenza umana all’autodistruzione, compresa la ricerca di piaceri pericolosi e i concetti gemelli di sabotaggio e auto-sabotaggio.
Arakawa &Co., Ltd, è un’azienda giapponese con sede a Tokyo specializzata in ganci, nata nel 1973 e affermatasi con il lancio sul mercato del rivoluzionario meccanismo di bloccaggio “Arakawa Grip”, un dispositivo di sospensione lungo cavo ideato dal suo fondatore Hideo Arakawa nel 1975. Con questo meccanismo del gancio, regolabile lungo il filo con una leggera pressione sul perno e quindi senza avvitamento, Arakawa produce oggi una vasta gamma di prodotti idonei per la realizzazione di espositori per negozi, interni abitativi e spazi di lavoro, parapetti e avanguardistici sistemi per appendere quadri in gallerie e musei d’arte. I suoi sistemi di sospensione per quadri sono stati installati nei più importanti musei di tutto il mondo come la National Gallery di Londra, il museo Hermitage di San Pietroburgo, il museo del Prado a Madrid, la Galleria Borghese a Roma, il J.Paul Getty Museum di Los Angeles e il Metropolitan Museum of Art di New York. Obiettivo prioritario del brand è quello di ampliare e migliorare sempre più la tecnologia, il design e le applicazioni dei suoi prodotti per soddisfare esigenze diversificate provenienti dal mercato mondiale. Arrivata alla seconda generazione, con i tre figli del fondatore ai vertici, l’azienda vanta unasede centrale affacciata lungo la prestigiosa via della moda Omotesando a Tokyo. Il moderno edificio in stile brutalista ospita, oltre agli spazi di lavoro, anche un elegante showroom e una galleria d’arte aperta al pubblico con vista sulla città. L’azienda vanta un altro showroom in Giappone, a Osaka, e uno in Italia, a Milano.
Hanno linee bold o silhouette sottili e ricercate, colori forti mixati a dettagli speciali. La moda è negli occhiali: le collezioni MÜR Eyewear saranno tra i trend della prossima stagione.MÜR Eyewear presenta le nuove collezioni Spring-Summer 2023-24 in cui lusso e artigianato si fondono per ridefinire le regole del gioco. Nuovi modelli ispirati al tecno futurismo visionario degli anni ’30-’40 che ne conservano lo stile elegante e senza tempo.Il brand tedesco indipendente punta tutto sulla dualità, permettendo a chiunque di identificarsi nelle sue collezioni eyewear proponendo una varietà di stili, forme e colori.Tre inedite silhouette – Zingaro, Vagabondo e Picciotto – interamente realizzate in acetato e titanio di provenienza giapponese. Collezioni esclusive, da sole e da vista, studiate nei minimi dettagli per raggiungere l’eccellenza.MÜR Eyewear diventa tendenza ridefinendo canoni estetici di accessori senza tempo, pronti a non passare inosservati.
Il retailer e produttore di calzature leader nel mondo, debutta con una nuova collezione di sneaker adatte allo stile di tutti, perché le calzature Bata da sempre interpretano il modo di essere di ognuno.
“E tu che sneaker sei?” è il claim lanciato nella campagna di comunicazione SNEAKER SEASON, evidenziando il focusdel nuovo progetto Bata: rispondere alle esigenze e ai gusti di tutti i clienti, proponendo sneaker trasversali facili da declinare con altri capi e accessori per un outfit sempre alla moda. Versatilità e intraprendenza sono gli ingredienti chiave dei quattro nuovi modelli da sfoggiare H24 per interpretare il mood primaverile. Le sneaker, protagoniste della nuova tendenza Primavera – Estate 23, si adattano a look mondani e cittadini e hanno una scala cromatica delicata che spazia dal monocromatico bianco fino a colori neutri come l’avorio o il rosa dal touch femminile.
Runny, per chi desidera una calzatura comoda da indossare tutti i giorni, senza rinunciare ad essere super glam, il passe-partout del così detto “model off-duty look”, lo stile che unisce capi eleganti e minimal a pezzi più comfy. La calzatura si presenta rialzata, pratica da indossare grazie ai comodi lacci, con colori rosei e delicati impreziositi da dettagli lucidi ton sur ton. Il modello è eletto a diventare un vero e proprio must have nella scarpiera di tutte coloro che non sanno rinunciare allo stile casual che caratterizza le silhouette retro-running. Basky, un modello dall’allure romantica per una Lei sempre attenta alle tendenze del momento. L’iconico style anni Ottanta, torna per essere amato e indossato nella sua nuova riedizione in pelle e tessuto, con lacci e fondo a cassetta bianco e beige e dettagli laminati, perfetti per illuminare l’outfit nel day by day. L’iconica Flatty, perfetta per la donna dallo stile urban chic che non vuole passare inosservata, con lacci dorati, resa unica dal motivo glitterato oro sul tallone, iper femminile, glamour e ricercata, il lasciapassare di stile in ogni occasione. E per finire Knitty, comoda ed avvolgente, l’alleata perfetta per la Lei che cerca una calzatura leggera e confortevole: con tomaia in rete traforata color nude, si sposa sia con gli stili più street e casual che con quelli sofisticati e classy.
Bata ha pensato anche per Lui, con una selezione di altrettanti quattro modelli cool: le sneaker Runny, sono una proposta Skechers modello minimal, agile e quotidiano; Basky, le Puma sportive, trendy e originali; Flatty le iconiche Adidas, classiche, versatili e immediatamente riconoscibili grazie alle stripes laterali, e per finire le Knitty sono interpretate da Power, leggere, dinamiche e tecniche.
Otto differenti modelli pensati per tutti gli stili di Lei e di Lui, che uniscono coolness e lifestyle, i cui must restano comfort e accessibilità, si fanno portavoce di un nuovo modo di raccontarsi che amplifica il concetto di espressione per vestire di unicità chi le sceglie.
I modelli sono disponibili in tutti negozi Bata e nello shop online https://www.bata.it/
Il 19 marzo si avvicina, quale regalo migliore che un’ottima bottiglia di Gin da regalare ai nostri papà.
L’elegante referenza nata dall’affinamento del classico London Dry in botti di rovere che hanno precedentemente contenuto Chardonnay toscano, è il regalo perfetto per celebrare la Festa del Papà. Ideale da degustare in un cocktail ad hoc come il Don’t Tell Lies, dal gusto intenso e sofisticato.
Note di gusto Sabatini Gin Barrel:
Al naso è rotondo e delicato, le sue note intensamente fresche ricordano gli aromi della campagna toscana e dell’uva appena raccolta. Al palato è pieno e avvolgente grazie ai sentori di rovere che donano profondità e importanza alle note di lavanda, ginepro e salvia. Il finale è lungo e morbido con accenni di liquirizia grazie alla presenza del finocchietto selvatico.
DON’T TELL LIES COCKTAIL
Solitamente Sabatini Gin Barrel si consiglia in degustazione liscio, ma questo cocktail dal mix di ingredienti interessante si distingue per il gusto intenso e sofisticato ma dall’anima quasi intransigente, consigliato come after-dinner servito in un’elegante coppa Nick & Nora.
Ingredienti:
Sabatini Gin Barrel 60ml Fino Sherry 15ml Maraschino 7,5ml 2 gocce di Bitter all’arancio 2 gocce di Angostura Bitter Garnish:
Assenzio spray (come bordatura interna del bicchiere) Scorza di Arancia Amarena sciroppata
Preparazione:
Versare tutti gli ingredienti in un mixer colmo di ghiaccio, agitare, filtrare e versare in una coppa Nick & Nora, precedentemente guarnita con spray d’assenzio sui suoi bordi. Decorare il cocktail con una scorza di arancia ed un’amarena sciroppata.
Sabatini Gin Barrel è disponibile nel formato 50cl al prezzo di 53€.
Svelata al Salone di Ginevra nel 2013, questa straordinaria hypercar è riconosciuta come un punto di riferimento sia per McLaren che per lo sviluppo di veicoli ibridi ad alte prestazioni, proposti più di recente dalla McLaren Artura. Creata con l’intenzione di essere “la migliore auto al mondo sia su strada che su pista”, il design e le specifiche tecniche della McLaren P1TM hanno fornito la base ideale per realizzare questo. Una serie di risultati di test e sviluppo nel corso del 2013, tra cui il giro del famoso Nürburgring Nordschleife, ha immediatamente confermato quelle che volevano essere le credenziali della vettura. Il propulsore V8 M838TQ da 3,8 litri con doppia sovralimentazione, capace di generare 737 CV, è abbinato a un leggero motore elettrico da 179 CV, per un totale di 916 CV. Questo ha permesso di raggiungere livelli di prestazioni che erano, e sono tuttora, sorprendenti: accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi, da 0 a 200 km/h in 6,8 secondi e da 0 a 300 km/h in 16,5 secondi, ben cinque secondi più veloce della leggendaria McLaren F1. La velocità massima di 350 km/h non può che aumentare il fascino e la fama della McLaren P1TM, ma sono state la risposta istantanea dell’acceleratore e l’iniezione di coppia a dimostrare che l’elettrificazione può davvero migliorare i moderni propulsori turbo.
Oltre che all’innovativo propulsore ibrido, benzina-elettrico, questa Ultimate hypercar veste alla base due punti di forza distintivi di McLaren: il peso ridotto e l’eccellenza aerodinamica.
La monoscocca in fibra di carbonio MonoCage con tetto al centro della McLaren P1TM è un’evoluzione della struttura MonoCell utilizzata nella supercar McLaren 12C ed è stata la chiave per ottimizzare la massa in un veicolo con un peso minimo a secco di soli 1.395 kg. Mentre il peso DIN (in ordine di marcia) è di 1.490 kg.
Per McLaren la leggerezza rimane una priorità nelle fasi di ricerca e sviluppo e nel 2023 la Artura, vettura anch’essa ibrida ad alte prestazioni, piuttosto che un’hypercar estrema in edizione limitata è una supercar prodotta in serie e generosamente equipaggiata, ha un peso DIN (in ordine di marcia) di soli 1.498 kg.
I pannelli della carrozzeria in fibra di carbonio della McLaren P1TM sono costituiti da un grande guscio, da pannelli anteriori e posteriori in singolo stampo e collegati alla MonoCage centrale, da due piccoli sportelli di accesso nella parte posteriore, dal cofano anteriore e dalle due porte. Con un peso complessivo di soli 90 kg, i pannelli sono straordinariamente sottili ma anche molto resistenti. La batteria ibrida viene montata in basso all’interno della MonoCage in fibra di carbonio e pesa solo 96 kg. Questa filosofia di minimizzazione del peso è evidente anche oggi, con una maniacale attenzione applicata anche all’Artura.
Nel concetto di riduzione dei pesi nella McLaren P1TM non era previsto l’uso della moquette, ritenuto superficiale, quanto i pannelli fonoassorbenti, per contenere il peso. Sempre nel concetto di riduzione dei pesi sono stati riprogettati anche i vetri: il vetro del tetto temprato chimicamente è estremamente leggero e ha uno spessore di soli 2,4 mm. Il parabrezza ha uno spessore di soli 3,2 mm, compreso un intercalare in materiale plastico, risparmiando all’epoca 3,5 kg rispetto al parabrezza 4,2 mm di spessore della 12C.
L’ampia ala posteriore della McLaren P1TM ottimizza l’aerodinamica regolandosi automaticamente. Può estendersi nella parte posteriore fino a 300 mm su pista e 120 mm su strada. Questa ala è stata sviluppata utilizzando lo stesso software e la stessa metodologia adottata del team McLaren di Formula 1. Un DRS (Drag Reduction System) è stato integrato nel design della McLaren P1TM per ridurre la deportanza e aumentare la velocità in rettilineo, ottenuta attraverso il movimento dell’ala posteriore, piuttosto che utilizzando un flap amovibile.
Una combinazione di modellazione aerodinamica CFD (fluidodinamica computazionale) e molte ore passate nella galleria del vento a concentrarsi sulle prestazioni aerodinamiche, ha permesso di ottenere una deportanza di 600 kg a una velocità ben inferiore a quella massima.
Fin dal momento della sua presentazione, la McLaren P1TM è stata oggetto delle più alte attenzioni di collezionisti ed appassionati ed è andata esaurita a pochi mesi dal lancio e già a novembre tutte le 375 vetture erano state assegnate. La costruzione del primo dei 375 modelli di produzione della McLaren P1TM, con verniciatura Ice Silver, è terminata nel settembre 2013, quando la vettura si era ormai affermata come un riferimento assoluto per le sue prestazioni. L’ultima vettura ordinata è stata completata nel dicembre 2015; è stata verniciata in uno splendido arancione perlato, un colore ottenuto grazie a un esclusivo processo di colorazione che è diventato poi disponibile in altri modelli McLaren con il nome di Volcano Orange.
Dieci anni dopo la sua presentazione al Salone di Ginevra – e nell’anno in cui la McLaren celebra anche il suo 60° anniversario dalla fondazione dell’azienda da parte di Bruce McLaren – la McLaren P1TM rimane una vettura straordinariamente entusiasmante sia su strada che su pista.
L’importante eredità della P1TM si estende oltre il suo status iconico nel lignaggio McLaren di auto tecnologicamente avanzate e incentrate sul guidatore. In qualità di precursore dell’elettrificazione come miglioramento dell’impegno alla guida, è stata la vettura che ha cambiato la percezione della tecnologia, ispirando l’innovativa Artura; una supercar che combina prestazioni entusiasmanti e dinamiche di guida con prestazioni anche in sola modalità EV: una combinazione vincente introdotta per la prima volta dalla McLaren P1TM.
McLaren P1TM: dieci caratteristiche che contraddistinguono un’iconica hypercar
La McLaren P1TM passa da 0 a 300 km/h in 16,5 secondi: ben 5,5 secondi più veloce della leggendaria McLaren F1
La McLaren P1TM può muoversi per pochi chilometri in modalità completamente elettrica a emissioni zero per la guida in città
In modalità Race, la McLaren P1TM si abbassa di 50 mm e la molla si irrigidisce del 300 per cento, consentendo all’auto di percorrere curve a sopra i 2g
L’ala posteriore regolabile della McLaren P1TM si estende dalla carrozzeria fino a 120 mm su strada e fino a 300 mm su pista
I dischi carboceramici rivestiti in carburo di silicio consentono alla McLaren P1TM il completo arresto da 100 km/h in soli 30,2 metri
Lo scarico Inconel in stile Formula 1 segue il percorso più diretto dal motore alla parte posteriore della McLaren P1TM ed ha un peso di soli 17 kg
Il diametro del volante di una McLaren P1TM è tecnicamente preciso come un volante utilizzato dai piloti della McLaren: le manopole dei campioni del mondo di Formula 1 della McLaren sono state modellate su un sistema CAD durante lo sviluppo e scansionate per produrne una perfetta replica
Ogni McLaren P1TM è stata realizzata su misura da un team di 82 tecnici in un processo di assemblaggio in quattro fasi. Dall’inizio alla fine, la costruzione di ogni vettura ha richiesto 17 giorni
Durante il suo programma di sviluppo, la McLaren P1TM ha percorso oltre 620.000 chilometri di test, equivalenti a più di 15 volte il giro del mondo.
Il nome deriva dalle competizioni dove nei Gran Premi, “P1” che indica il primo posto in griglia, ma c’è anche un’eredità nel nome: la McLaren F1 era inizialmente conosciuta come Project 1, o P1
Milano, marzo 2023. Carlo Pignatelli si concentra ancora una volta sul futuro e, in particolare, sulla generazione che ne sarà protagonista coinvolgendola in prima persona in un progetto con cui viene rinnovata, per il secondo anno, la sua collaborazione con l’Università Iulm di Milano.
L’attenzione è rivolta agli studenti del corso di studio Moda e Industrie Creative che sono stati chiamati a ideare un piano di comunicazione completo per l’evento in programma durante la Barcelona Bridal Fashion Week in cui il brand presenterà la sua nuova collezione.
Compito degli studenti sarà quello di costruire una strategia omnicomprensiva capace di coinvolgere tutti gli aspetti in cui si articola l’organizzazione della sfilata, dalla scelta della location agli inviti, dalla gestione degli ospiti all’uso dei canali di comunicazione e alla tipologia sottesa ai loro contenuti. Inoltre, è previsto il debutto di una capsule collection green per la quale si dovrà ipotizzare un approfondimento relativo al tema della sostenibilità e con uno sviluppo contenutistico ad hoc, per il quale il brand considera una discriminante la sensibilità dei giovani.
Tra i materiali prodotti dagli studenti, coordinati dal professor Eugenio Gallavotti, sarà scelto il progetto che meglio avrà interpretato i desiderata dell’azienda e il suo autore avrà la possibilità di svolgere, il prossimo autunno, uno stage presso la Carlo Pignatelli.
“Il mentoring e il supporto alle nuove generazioni rappresentano la chiave del futuro per la moda (e non solo) ed è fondamentale condividere esperienze pratiche e patrimonio culturale con i nuovi talenti per offrire loro un percorso formativo utile alla loro crescita professionale” ha commentato Francesco Pignatelli, direttore creativo del brand.
Marzo 2023 – In omaggio alla Mid Star, l’iconica sneaker nata nel 2013, Golden Goose ha realizzato una serie di immagini che vedono protagonista la super modella Josephine Skriver.
Elegante e versatile – la Mid Star nasce con l’ambizione di creare una sneaker perfetta per ogni occasione. Un elemento fondamentale nel proprio armadio, del quale non è possibile fare a meno. Questo modello ridefinisce l’estetica delle skate sneakers degli anni Novanta, incarnandone appieno l’attitudine cool, andando ad aggiungere un tocco inaspettato con impunture in stile inglese sulla punta e sul tallone. Materiali come camoscio, nylon, cavallino leopardato e glitter dai colori accesi rendono la scarpa unica e di carattere.
In una serie di quattro episodi, Josephine Skriver completa ogni suo look con un differente paio di Mid Star. Da un brunch con gli amici all’inaugurazione di una mostra d’arte, il suo stile impeccabile è protagonista grazie alla scelta delle Mid Star.
Sakura, il termine giapponese che indica l’albero di ciliegio, dà il nome alla nuova capsule collection Scotch and Soda, ispirata alla fioritura di queste piante.
Simbolo della rinascita, Sakura celebra l’inizio della primavera e di tutto ciò che è nuovo. Scotch and Soda interpreta questo concetto dando vita ad una collezione che rimanda ai classici stilemi giapponesi, in una chiave originale e contemporanea: dal denim kimono alle stampe ricamate su felpe e pantaloncini, realizzati in cotone organico FLOCUS™kapok, una fibra che si ricava dal frutto del del kapok . Queste fibre crescono velocemente senza l’aiuto di fertilizzanti, pesticidi o aggiunta di acqua, e contribuiscono all’assorbimento di C02 e al mantenimento della biodiversità.
Roma, marzo 2023 – Giovedì 9 marzotorna in oltre 100 Paesi nel mondo l’Italian Design Day, la manifestazione nata nel 2017 per promuovere all’estero il sistema del progetto e del design italiano, con numerose iniziative che vedono protagonisti nomi di spiccodel settore.
La VII edizione, dedicata al tema La qualità che illumina – L’energia del design per le persone e per l’ambiente, è promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – Direzione Generale per la promozione del sistema Paese, realizzata grazie al contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Creatività Contemporanea e si svolge in collaborazione con ADI, Fondazione ADI, ITA Italian Trade Agency, Triennale Milano, Salone del Mobile Milano e Federlegno Arredo.
Coinvolgendo 110 sedi della rete MAECI all’estero, l’Italian Design Day porta nel mondo la qualità del design italiano attraverso mostre, incontri, presentazioni di oggetti e progetti, concorsi e seminari organizzati dalla rete diplomatico-consolare, dagli Istituti Italiani di Cultura e dagli Uffici ICE. In tale cornice, 97 tra i più noti e qualificati professionisti, ricercatori, imprenditori, giornalisti specializzati, condividono con il pubblico le proprie esperienze e conoscenze, facendo emergere i tratti distintivi e originali che rendono il design italiano apprezzato e riconosciuto in tutti i continenti. Tutti gli eventi si apriranno con un video introduttivo realizzato da Studio Azzurro appositamente per l’Italian Design Day 2023 e si concluderanno con un video di invito al prossimo Salone del Mobile.
Proseguendo nel percorso tematico sviluppato negli ultimi anni e, in particolare, riprendendo il filo della scorsa edizione dal tema RI–GENERAZIONE, design e nuove tecnologie per un futuro sostenibile, l’Italian Design Day 2023 si concentra su La qualità che illumina – L’energia del design per le persone e per l’ambiente, a rappresentare la qualità nelle sue differenti sfaccettature, intesa come elemento connettivo per tutto il design italiano e come profondo fattore di sviluppo sostenibile e responsabile.
Un tema delicato e strategico che intende sottolineare l’idea del design italiano quale azione integrata di sistema, con la capacità di costruire relazioni solide e durature, indispensabili per competere nell’attuale e sempre più complesso scenario geopolitico. La qualità diventa così l’elemento alla base del processo produttivo, attorno al quale concepire e sviluppare idee innovative in grado di coniugare funzionalità e benessere, per le persone e per l’ambiente.
Alla sua VII edizione, l’Italian Design Day è oggi un appuntamento apprezzato e consolidato, reso possibile grazie al prezioso contributo dei numerosi partecipanti. In un contesto internazionale sempre più articolato e sfidante, il sostegno attivo al sistema produttivo italiano è di fondamentale importanza: l’obiettivo della manifestazione è proprio quello di dare visibilità e risalto al design italiano da un lato, rafforzando e consolidando i legami esistenti, dall’altro creando nuove relazioni e valorizzando i talenti.
Dopo il successo della precedente collaborazione nella stagione Fall Winter 22, Desigual lancia questa primavera una nuova collezione 100% sostenibile disegnata dal giovane creativo francese Alphonse Maitrepierre.
Maitrepierre si è ispirato all’immagine del buco nero al centro della Via Lattea -come metafora della distruzione e della creazione universale-, immortalata per la prima volta nel 2022. Da questa istantanea, Maitrepierre sviluppa stampe che ricordano nebulose e galassie.
Altri due concetti importanti nella collezione sono il solarpunk, un movimento opposto alla distopia, che cerca di costruire un futuro ottimista, con la tecnologia e la sostenibilità come spina dorsale, e il jugaad, una parola hindi che significa “soluzione creativa” e che spiega i processi di riparazione o sviluppo di prodotti con il minimo impatto sull’ambiente.
Queste filosofie collegano la prospettiva creativa di Maitrepierre con un pilastro fondante di Desigual. “Nel 1984, lo stesso Thomas Meyer, fondatore di Desigual, realizzò una giacca, l’Iconic, usando diversi paia di vecchi jeans… Questo spirito riflette esattamente dove siamo adesso”, dice Alphonse. “Penso che ci sia qualcosa di molto puro e poetico nel creare, nell’innovare, nel riformulare i codici e nel generare impatto”, aggiunge. Un attributo rilevante in questa collezione è che è creata interamente con fibre sostenibili, qualcosa di imprescindibile per Maitrepierre e fondamentale per Desigual. I capi sono realizzati con cotone organico o BCI e Naia, una fibra che proviene dalla cellulosa. Tutti i dettagli sono stati curati: i bottoni dei capi denim sono riciclati, così come l’etichetta posteriore dei jeans. Gli accessori in pelle possiedono il certificato di processo sostenibile del Leather Working Group. Per questo, generare una visione positiva del futuro per l’umanità è il messaggio contenuto in questa collezione, che si nutre di ispirazioni cosmiche e reminiscenze tecnologiche, ed è attraversata da una prospettiva sostenibile. Insomma, un NEW HORIZON.
La collezione, look per look Il denim è uno dei materiali protagonisti della collezione. Maitrepierre lo immagina in rosa pallido (pagina accanto, a sinistra) per creare un completo di pantaloni e giacca multiposizione: chiudendo i bottoni a pressione, diventa un poncho. Ma anche sotto forma di jeans snow bleach, un vestito con bretelle apparentemente semplice il cui taglio è davvero innovativo, e di pantaloni con gamba super ampia, che possono essere indossati con la cintura allacciata o slacciata, per creare due diverse silhouette. Altri tre vestiti completano la serie di fotografie: uno, con trompe l’oeil sullo scollo (nell’intestazione di questo comunicato stampa); un altro, bicolore e con doppie bretelle, molto originale; e un terzo, con una stampa stile cosmico in rosa e arancione.
Gli accessori, chiave della proposta Realizzati in pelle responsabile, gli accessori sono il tocco finale perfetto per i look di questa collezione. Uno di questi è una reinterpretazione in marrone e in formato mini dell’iconica Mantis bag, che abbiamo potuto vedere nella collezione precedente e nella campagna FW22 di Desigual con Nathy Peluso. Ad essa si aggiungono altri due articoli: una borsa a secchiello e un’altra ispirata alla forma sinuosa delle conchiglie, entrambe con pannelli in cotone e pelle. Come calzature, Maitrepierre fonde mocassini e sneakers e crea un originale ibrido (sempre in rosa).
La collezione si completa con un altro vestito stampato nei toni del fucsia e uno nero con bretelle, una maglietta nera in tinta unita e un’altra che riproduce l’effetto ottico del vestito bianco e nero, due minigonne a portafoglio (in rosa e in azzurro), una felpa decostruita, dei jeans con stampa cosmica… Secondo lo stesso Maitrepierre, “questa è una collezione estremamente ispirata alla natura, con colori presi direttamente dal cielo, dall’azzurro fino alla stampa ispirata alle immagini dei buchi neri”. “Penso sia molto bello -afferma- che gli effetti sui tessuti parlino della creazione del colore a partire dalla luce”.
Desigual e le collaborazioni, un’opportunità di dialogo Come marchio aperto al cambiamento e all’innovazione, Desigual ha sempre collaborato con la moda e altri creativi per sviluppare le sue collezioni. Per il brand, queste collaborazioni sono alleanze strategiche che consentono di ascoltare nuove voci per scoprire nuove visioni ed incorporare nuove prospettive sulla moda. Collaborando con questi nuovi creatori, si offre qualcosa di nuovo, si raggiunge un nuovo pubblico. Le collaborazioni sono quindi un’opportunità per avviare nuove conversazioni, per aprire nuovi dialoghi.