Pitti 92 – Lardini Collezione SS18 “Mai uniformarsi”

Mai uniformarsi”. È questo il mantra della collezione Lardini Primavera-Estate 2018. Non ci sono confini geografici, nessuna regola nel vestire: l’uomo Lardini vive in città, ma ama l’avventura e vestirsi con capi pratici, freschi e maschili. Fa un po’ il gentiluomo e un po’ l’avventuriero e regala echi coloniali alla nuova eleganza del marchio.


Una serie di pezzi speciali realizzati da Lardini per la prossima estate offrono un’interpretazione preziosa e moderna di questo nuovo spirito coloniale e delle uniformi d’antan. Capi come la fill jacket, la sahariana, la short jacket, il blazer. Tutti con un quid in più, a cominciare dall’etichetta cucita all’interno, che è una vera dichiarazione d’intenti e recita: “J’aime le militaire. Uniforme ne signifie pas uniformité”.


Abito bianco in lino irlandese Spence Bryson. Camicia in popeline pinstripe. Gilet doppiopetto e cravatta in shantung di seta beige. Mocassino in vitello spazzolato.
Abito bianco in lino irlandese Spence Bryson.
Camicia in popeline pinstripe.
Gilet doppiopetto e cravatta in shantung di seta beige. Mocassino in vitello spazzolato.



Le citazioni coloniali attraversano tutta la collezione e definiscono l’equilibrio tra materiali, colori e forme. I lini leggerissimi, spesso mischiati alla seta, e i cotoni sportivi evocano un mondo disinvolto e avventuroso. Le nuance sono naturali e morbide (si va dal beige al nocciola, dal verde militare al marrone) e riportano a un’atmosfera rilassata. Toni che acquistano vigore quando sono combinati al blu navy e al bianco.


Anche questa stagione la collezione Lardini Sartoria cresce nell’offerta e continua a esplorare nel territorio del formale, senza rinunciare a comfort, praticità e contemporaneità. Il capospalla, che resta l’elemento principale del mondo Lardini, è intelato secondo le regole della sartoria e realizzato quasi sempre con tessuti esclusivi. Come la giacca in cotone Sea Island.


Abito spezzato con giacca e gilet in popeline di cotone, su pantalone bianco in cotone.
Abito spezzato con giacca e gilet in popeline di cotone, su pantalone bianco in cotone.



Una concezione di un abbigliamento rilassato, adatto a vivere tutte le situazioni della vita quotidiana, dagli impegni di lavoro al tempo libero, è anche la filosofia che guida un altro tema di successo della collezione Lardini: l’abito “Easy Wear”.
Introdotto con la collezione primavera-estate 2017, l’abito da viaggio è diventato un must del marchio e dalla SS18 si arricchisce di offerte: abiti, outerwear, felpe, pantaloni e bermuda, tutti realizzati con tessuti tecnici e leggerissimi.


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Lardini e Baumondi al Fuorisalone 2017

E’ il Salone del Mobile 2017 l’evento scelto da Lardini per ospitare James the Gentlemen’s Assistant, nuovo complemento d’arredo realizzato dalla designer tedesca Beata Baumgartner, fondatrice del brand Baumondi: durante la Milano Design Week Lardini ospiterà James nelle vetrine del suo flagship store di via Gesù. Una reinterpretazione in chiave contemporanea del “servomuto” è stata realizzata per i due brand, Lardini e Gabriele Pasini: un’estetica timeless si unisce al design avanguardistico, con una personalizzazione iconica, realizzata attraverso la scelta di materiali che rispecchiano l’identità dei due marchi di abbigliamento maschile, dando vita a “pezzi unici”. James the Gentlemen’s Assistant è un servomuto pensato per l’uomo contemporaneo. Un complemento d’arredo funzionale, disegnato per diventare oggetto di design. Accattivante e pratico, James è il fiore all’occhiello di Baumondi, azienda leader nel design. Un complemento d’arredo pensato per essere pratico, non certo per restare relegato nell’angolo buio di una cabina armadio: con un’altezza di 1,83 mt e con ripiani regolabili sull’anima di alluminio, James incarna l’eccellenza del design contemporaneo, pensato per aiutare il gentiluomo contemporaneo a vestirsi. Un omaggio alla raffinatezza senza tempo, James incarna l’epitomo dello stile. Il suo design dalle linee timeless si unisce alla scelta di materiali d’avanguardia, per un prodotto di lusso, pensato per la contemporaneità.

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Pitti 91 – Gabriele Pasini: l’abito 3 pezzi

Gabriele Pasini codifica l’abito


Ricerca dell’aristocrazia contemporary: aristonet
P come Pasini che in questo studio connette la natura dei tessuti (naturale-artificiale) e le categorie dell’abbigliamento (formale, informale e militare). Si fondono anche i riferimenti culturali dagli zazous ai rampanti ’90, in uno stile senza un riferimento preciso.


Abito tre pezzi in lana pettinata con micro disegni jacquard, camicia bianca con bastoncino azzurro chiusa al collo con ferma cravatta. Cravatta con disegno madras su fondo blu e scarpa smoking in pelle lucida con nastro in raso.
Abito tre pezzi in lana pettinata con micro disegni jacquard, camicia bianca con bastoncino azzurro chiusa al collo con ferma cravatta.
Cravatta con disegno madras su fondo blu e scarpa smoking in pelle lucida con nastro in raso.



Abiti in 3 pezzi con giacche a doppio petto e pantaloni morbidi; costanti, la camicia e la cravatta a contrasti spiazzanti.
Il panciotto è sempre a doppio petto con rever a scialle e schiena di tessuto operato: una smart jacket senza maniche da indossare anche da sola, non necessariamente col completo. E il 3 pezzi diventa 4 o più pezzi, si può definire senza dubbio uno SMART Gilet.


Cappotto blu navy in jersey pesante con bottoni militari, giacca in lana occhio di pernice “macro” e gilet in flanella cammello indossati su pantalone doppio tessuto. Camicia pigiama oxford e cravatta regimental a righe fluo. Scarpa doppia fibbia in pelle spazzolato bordeaux.
Cappotto blu navy in jersey pesante con bottoni militari, giacca in lana occhio di pernice “macro” e gilet in flanella cammello indossati su pantalone doppio tessuto. Camicia pigiama oxford e cravatta regimental a righe fluo. Scarpa doppia fibbia in pelle spazzolato bordeaux.



I check delle fodere dei trench inglesi più iconici, trasferiti sulle superfici dei capi spalla: gli interni diventano “cover” di cappotti e giacche. Linee morbide e vita alta che a tratti ricordano gli zazous: movimento francese che durante la seconda guerra mondiale per protesta al regime nazista parodiava lo stile inglese e dell’America di Hollywood.
I materiali sono lane anglosassoni sempre tagliate con fibre tecnologiche per mischie No stress: poliestere, nylon e poliammide.


Chiodo bomber in montone con disegno british in jersey su schiena. Dolcevita blu con lavorazione jacquard spina di pesce marrone, indossato con pantalone denim modello zazous.
Chiodo bomber in montone con disegno british in jersey su schiena. Dolcevita blu con lavorazione jacquard spina di pesce marrone, indossato con pantalone denim modello zazous.



“Il 100% non è più contemporaneo nell’era del reale/virtuale”


cit. Gabriele Pasini


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Pitti 91 – Lardini: The Digital Gentleman

Tra rigore e nonchalance. Tipiche fantasie British e dettagli ricercati ma senza eccessi.


La collezione uomo Lardini autunno-inverno 2017/2018 racconta di un gentleman dei tempi moderni il cui guardaroba, fatto di classici malleabili, definisce una nuova eleganza all’insegna di una esclusiva mondanità ma anche di una quotidianità sempre più digital. La parola d’ordine è “soft sartorial” come stile e filosofia di vita; silhouette facili ma precise e materiali confortevoli come cashmere, cashmere-seta e yak danno un aspetto di libertà e pacatezza a una collezione ricca di capi evergreen: blazer destrutturati, ampi cappotti, abiti tre pezzi, giubbotti disinvolti, giacche camicia.


Cappotto in lana chiné sui toni del marrone indossato su un pantalone in velluto a coste e dolcevita a treccia in lana mohair.
Cappotto in lana chiné sui toni del marrone indossato su un pantalone in velluto a coste e dolcevita a treccia in lana mohair.



Le fantasie rigorosamente British si orchestrano l’una con l’altra fino a diventare il link dei diversi accostamenti: Principe di Galles, gessati larghi, check, over check, pied-de-poule e jaquard riescono a convivere talvolta nello stesso outfit grazie alle medesime nuances. Il classico vestire “all’inglese” trova spunti alternativi in questa collezione che fugge la sicurezza di abbinamenti scontati.
Così nelle giacche affiora un’attitudine informale grazie all’utilizzo di tessuti dal carattere sportivo come il jersey e la ciniglia, l’abito è intelato, ma per non prendersi troppo sul serio è anche tinto in capo.


Giacca gessata doppiopetto in lana cardata, con gilet in cashmere, camicia oxford pinstripes e cravatta in maglia, indossata su pantalone in flanella.
Giacca gessata doppiopetto in lana cardata, con gilet in cashmere, camicia oxford pinstripes e cravatta in maglia, indossata su pantalone in flanella.



Elementi chiave della stagione sono i capospalla; la varietà dei tessuti e delle vestibilità, insieme alle molteplici fantasie, rendono la giacca (proposta in versione monopetto, doppiopetto, a camicia, con revers a specchio e sciallati) l’interprete per eccellenza del carattere soft tailoring di Lardini.
Le varie sfumature di marrone, cromia chiave della collezione, spaziano dal beige al senape al bordeaux e avvolgono colori puri come il blu, l’ottanio, il rosso e l’arancio.


Abito in lana finestrata, camicia denim e cravatta in lana regimental.
Abito in lana finestrata, camicia denim e cravatta in lana regimental.



Oltre il 60% dei tessuti utilizzati per la collezione autunno-inverno 2017/2018 di Lardini viene creato in esclusiva dai migliori produttori mondiali (italiani e inglesi).
La sperimentazione non si limita soltanto al mondo delle materie prime, ma anche a quello delle tinture e dei lavaggi: in particolare Lardini per la prossima stagione ha impiegato per abiti, giacche e camicie un nuovo processo di lavaggio che dona un aspetto sottilmente vissuto ai capi.


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Photographer: Miriam De Nicolo’

Model: Nicola Markus

Styling: Alessia Caliendo

Make-up/Hair: Stefania Gazzi

Styling assistant: Caterina Ceciliani

 

 

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A sinistra – cappotto in maglia puntato e completo gessato Mauro Grifoni, camicia in cotone Tommy Hilfiger, scarpe fibbiate in pelle Tommy Hilfiger . A destra – Dolcevita in lana Lardini


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A sinistra – cappotto in maglia e pantaloni in lana Mauro Grifoni, stringate in pelle Rocco P. A destra – dolcevita in lana Lardini


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Pullover tie dye Ballantyne


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Cappotto doppiopetto Tagliatore, dolcevita in lana e pantaloni spigati Lardini, mocassini lucidi Mauro Grifoni. A destra – dolcevita in lana Lardini


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Camicia in cotone Tommy Hilfiger, pullover in cashmere Ballantyne. A destra – dolcevita in lana Lardini


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Pantaloni gessati Mauro Grifoni, scarpe fibbiate in pelle Tommy Hilfiger. A destra- dolcevita in lana Lardini


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Location: Lago Maggiore