Austerità per Mulberry alla London Fashion Week

E’ austera la collezione primavera/estate 2017 appena presentata dalla griffe Mulberry durante la London Fashion Week.

E’ severa e dannatamente garbata. Nulla che possa prefiggere alla perdizione della carne, all’ostentazione del lusso e agli eccessi della vita odierna.

A tratti military-chic, in altri scolaresca: una linea fondata su linee essenziali spesso movimentata da macro ruches che percorrono gli abiti dall’allure anni ’50.

Johnny Coca, designer della celebre casa di moda inglese, ha creato un défilé rétro, dal lusinghiero sapore vintage.

Colori esplosivi come il giallo vitaminico e il blu sono stati associati ad una variopinta palette di colori che si estende ai toni laminati, al bordeaux, al taupe, all’azzurro e al verde militare.

Giocano un ruolo importante le stampe: un mix perfetto di fiorellini selvatici, Principe di Galles e linee verticali.

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Fonte cover Madame le Figaro

Fonte gallery vogue.com

Londra Fashion Week. La donna romantica di Simone Rocha

Le ragazze perbene di Simone Rocha sfilano nella cattedrale di Southwark a Londra.

Una collezione primavera/estate 2017 romantica, pudica e allo stesso tempo poetica e moderna: la donna disegnata dalla stilista incontra la religione riadattandola ad un nuovo ed inesplorato stile di vita, del tutto contemporaneo e con guizzi di fatiscenti incontri con una religiosità perduta.

E’ il bianco il protagonista assoluto di questo progetto creativo: puro e morale. Poi viene profanato dalle velature del tulle che creano un effetto vedo non vedo vizioso.

E’ una collezione complessa che sopravviene dalla volontà di Simone Rocha di creare un continuum con le passate stagioni, fondate su una predisposizione per la cura nei dettagli e dagli immancabili elementi luxury (come i fiori in 3D) che sono la sua firma in ogni défilé.

Le maniche balloon sono il filo conduttore di questa linea che si sviluppa attraverso tagli asimmetrici, fiori ricamati, ruches e romantici pizzi.

L’estro creativo della stilista irlandese supera ogni aspettativa con capispalla abbozzati, denaturati, che creano una cifra stilistica al passo con l’haute couture.

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Fonte cover Madame le Figaro

Fonte gallery vogue.com

Londra: Il ritorno di Alexander McQueen tra esoterismo e romanticismo

 

Sorprendente il ritorno di Alexander McQueen a Londra dopo quattordici anni di trionfi a Parigi.

La collezione autunno/inverno 2016-17 è un tripudio di emozioni: cura certosina nei particolari, sovrabbondanza di capi couture, romanticismo inaspettato ma di grande veemenza. Dettagli luxury e scintillii fuorvianti sugli abiti che nascondono appena, la pelle nuda delle modelle.

Abbondanza di fantastici pattern “surrealisti” che si stagliano prepotentemente dal fondo nero dei capi: leggiadre farfalle, sinuose corolle, eleganti orologi da tasca, sexy labbra carnose e ancora unicorni, gufi e cigni.

Il lato dark della donna pensata dalla stilista Sarah Burton, direttore creativo della maison dopo la dipartita di Alexander McQueen, esplode nel chiodo: capo simbolo della maison che in questa occasione si accorcia in vita e si arricchisce di amuleti.

Glorioso romanticismo anche se appena accennato negli abiti plissettati con dettagli 3D e pizzo che lascia intravedere la lingerie.

Lunghi abiti scivolati dalla lunghezza totale, meravigliosamente luccicanti con cristalli superbi e profilati da piccoli merletti: sensuali, audaci poco inclini a lasciar spazio all’immaginazione.

Mistero ed esoterismo per una collezione che punta la sua immagine sul nero, alleggerito dall’avario, dall’oro e dall’argento e dal romantico rosa cipria.

 

 

(fonte Madame Figaro)
(fonte Madame Figaro)

 

(fonte Madame Figaro)
(fonte Madame Figaro)

 

Sorprendente il ritorno di Alexander McQueen a Londra dopo quattordici anni di trionfi a Parigi. La collezione autunno/inverno 2016-17 è un tripudio di emozioni: cura certosina nei particolari, sovrabbondanza di capi couture, romanticismo inaspettato ma di grande veemenza. Dettagli luxury e scintillii fuorvianti degli abiti che nascondono appena la pelle nuda delle modelle. Abbondanza di fantastici pattern “surrealisti” che si stagliano prepotentemente dal fondo nero dei capi: leggiadre farfalle, sinuose corolle, eleganti orologi da tasca, sexy labbra carnose e ancora unicorni, gufi e cigni. Il lato dark della donna pensata dalla stilista Sarah Burton, direttore creativo della maison dopo la dipartita di Alexander McQueen, esplode nel chiodo: capo simbolo della maison che in questa occasione si accorcia in vita e si arricchisce di amuleti. Glorioso romanticismo anche se appena accennato negli abiti plissettati con dettagli 3D e pizzo che lascia intravedere la lingerie. Lunghi abiti scivolati dalla lunghezza totale, meravigliosamente luccicanti con cristalli superbi e profilati da piccoli merletti: sensuali, audaci poco inclini a lasciar spazio all’immaginazione. Mistero ed esoterismo per una collezione che punta la sua immagine sul nero, alleggerito dall’avario, dall’oro e dall’argento e dal romantico rosa cipria. (fonte Madame Figaro)
(fonte Madame Figaro)

 

(fonte Madame Figaro)
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(fonte Madame Figaro)
(fonte Madame Figaro)

 

(fonte Madame Figaro)
(fonte Madame Figaro)

 

(fonte Madame Figaro)
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(fonte Madame Figaro)
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(fonte Madame Figaro)
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(fonte Madame Figaro)
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