L’elegante passato di Burberry sfila durante la London Fashion Week

Nel cuore di Soho (più precisamente nella Marke House) è andata in scena la spettacolare collezione autunno/inverno 16-17 di Burberry.

Seguendo il concetto del see now by now, la celeberrima casa di moda londinese ha deciso di proporre, contrariamente alla maggior parte dei marchi presenti durante la kermesse londinese, la stagione corrente e di venderla subito dopo il défilé nelle boutiques monomarca della griffe e online.

Ispirata dal celebre romanzo “Orlando” della scrittrice Virginia Woolf, questa collezione rappresenta un ponte tra il vecchio ed il nuovo, “una lettera d’amore per il passato e la storia inglese” come l’ha definita lo stilista Cristopher Bailey subito dopo la sfilata.

Tessuti preziosi come il cachemire e la seta confezionano abiti di alta sartoria: dalle “vecchie” robe de chambre agli abiti sottana, dai caban ai pantaloni.

Le proposte per lei e per lui sono accomunate dalla stessa intenzione della maison di portare per strada tutto l’heritage british in chiave glamour.

Come la trama del romanzo “Orlando”, i capi proposti in passerella hanno tutto il fascino dell’epoca vittoriana.

Si acutizzano i colori; sono cupi come i celebri ritratti di Sir Joshua Reynoids. Una palette di tonalità variopinta che spazia dal blu intenso al bordeaux fino ai colori terra ed i delicati rosa pastello e azzurro.

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Fonte cover Madame le Figaro

Fonte immagini gallery vogue.com

Mikro: un autunno/inverno 16-17 armonioso e seduttivo

Sento delle voci, mi sveglio. Voglio fumare, infilo il mio cappotto over sulla vestaglia di seta ed esco. L’aria notturna  è quasi bagnata, i passi riecheggiano in una città deserta. Sovrappensiero entro nell’unico bar aperto a notte fonda:” Un caffè, grazie!” Poche persone intorno a me; mi accendo una sigaretta e sbadatamente mi scivola dalle tasche un accendino. In quel momento incrocio il suo sguardo. Nessuna parola. Solo un attimo, un respiro.”

 

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La collezione MIKRO autunno/inverno 2016-2017 è ispirata alle sensazioni della notte; al mistero che solo la luce della luna che rischiara le tenebre, può donare.

Una linea iper femminile e contemporanea, depurata da ogni logica del costume. Un mix di capi che accostati, creano un look sofisticato, pensato per una donna forte e moderna, che ama la mondanità.

 

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Over coats in lana cotta, in contrasto con la leggerezza dei microfibra e dei rasi di seta degli abiti, per conferire alla collezione un carattere deciso.

Top senza spallina in microfibra su pantaloni palazzo e gonne midi e camicie oversize completano il progetto creativo di Mirko Frignani stilista del brand.

Lo stile MIKRO per l’ autunno/inverno 2016-2017 è contemporaneo, forte, armonioso e seducente.

 

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STAMPE: designed by artist Ilaria Franza a.k.a Ile De France

TESSUTI: lana cotta, microfibra, raso di seta

COLORI: beige, ocra, grigio ghiaccio, grigio antracite, blu oltremare, azzurro, blu notte, nero.

 

 

SHOOTING CREDITS:

 

PH_AGNES WEBER

STYLIST_MANUELA PICCININI

MAKE UP ARTIST_MYLLS GREENE

MODEL_ALESSA FISHER

 

 

 

Per maggiori informazioni www.mikrocouture.com

Francesca Liberatore: una missiva per la collezione A/I 16-17

È una missiva che unifica tutte le bandiere del mondo. È Un messaggio che si differenzia da luogo e popolo e ancora da pensiero in pensiero. E tanto vale che l’unione venga esemplificata attraverso un progetto creativo che nasce da linee parallele e livelli vari.

 

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Francesca Liberatore per il prossimo autunno/inverno 16-17 riflette e lascia manifestare un concetto basilare nella vita odierna di ognuno di noi: la riflessione che ci spinge a decidere tra il bene e il male.

Esponente di maggiore spicco in questa missione, è il nero, che prevale su tonalità più tenui come il nude.

 

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I capi sono morbidi, fascianti. Si adeguano gradevolmente alla silhouette della donna. I look sono garbati, ma superano in alcune occasioni, l’eccesso di sensualità, con tessuti che lasciano trasparire le grazie della donna.

Gonne asimmetriche e tagli obliqui. Fuseaux in pelle trapuntata e parka multi tasche per un look contemporaneo e in linea con il mood metropolitano proposto dalla designer.

 

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Francesca Liberatore, la giovane stilista romana che incanta New York, si appresta a conquistare l’olimpo della moda ponendo l’attenzione su valori intrisi e pochi esplorati che quest’ultima dimentica molto spesso di esplorare.

 

 

Photo  Courtesy Press office

Louis Vuitton: una motociclista impavida scorrazza a Parigi

Come soldati e con una forza mascolina, le donne Louis Vuitton idealizzate da Nicolas Ghesquière, direttore creativo della maison, incedono sicure all’interno di una scenografia futuristica con canne di bambù che si ergono come grattacieli metropolitani.

La collezione autunno/inverno 16-17 si rivela come un incontro effimero dei canoni estetici della maison con un sapore del tutto contemporaneo.

La motociclista disegnata da Ghesquière, indossa biker boots e fuseaux in vernice o semplicemente una tuta intera trompe-l’œil che fascia un corpo perfetto.

Una straordinaria rivisitazione del trench, eleva la collezioni ai massimi livelli di creatività: destrutturato, geometrico nelle linee, assemblato con tessuti completamente diversi.

Le linee affusolate dei capi, acutizzano un défilé urbano, contemporaneo. Non c’è posto per la femminilità nell’universo Louis Vuitton o, quantomeno, non per la stagione fredda che verrà.

Gli abiti cercano di farsi spazio in una collezione prettamente maschile, ma sono anch’essi vigorosi, di grande impatto visivo, “cuciti” su una donna coraggiosa, che ama vestire urban-chic.

Giacca a clessidra in vernice con chiusura obliqua e revers ampie, mettono in evidenza le capacità stilistiche sviluppate dal couturier Nicolas Ghesquière.

Non potevano mancare le inossidabili biker jacket,  abbinate magistralmente a trousers con cavallo basso per accrescere l’elemento creativo dello stilista che intende mostrare al mondo una donna impavida.

 

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Per le immagini fonte Madame Figaro

 

Il cigno nero di Valentino incanta Parigi

Soffici nuvole di tulle, strati di organza declinati in un candido rosa: in passerella da Valentino sfila un’etoile sofisticata ed eterea. Il gesso delle punte, la dolcezza di uno scaldacuore, la disciplina che nessuno saprà spiegarti se non l’hai provata, gli scaldamuscoli, l’innata eleganza di ogni gesto.

Il mondo della danza è l’ultima ispirazione di Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli. Grazia e portamento altero, sublime raffinatezza priva di artifici e costrizioni: in una passerella di parquet invecchiato sfila il cigno nero firmato Valentino, per un Autunno/Inverno 2016-2017 dal piglio romantico e bon ton ma intriso di contrasti.

La capacità di dare vita ad un linguaggio nuovo, attraverso il movimento, come Martha Graham, la sontuosità dei Ballets Russes e la nostalgia delle note di un piano in sottofondo, con Vanessa Wagner che accompagna le ragazze che si alternano sulla passerella, mentre risuonano le melodie di John Cage e Philip Glass: questo è il fil rouge della collezione della maison italiana per eccellenza, che ha sfilato nell’ambito della Paris Fashion Week.

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Eterea ma forte, la donna Valentino non sembra tuttavia voler indugiare nella stucchevole leziosità di tutù e crinoline, cigno nero che nasconde un’anima dark non priva di contraddizioni: ecco spuntare sotto ai tutù anfibi dal piglio aggressive, giacche biker decorate con strass, paillettes all over su abiti in pvc e cristalli, tra metallo ossidato che si mixa al satin e al velluto. Candore virginale nel rosa nude degli impalpabili abiti leggeri, il satin lucido rimanda a suggestioni imperiali e preziose, come le piume che adornano tutù velati, per una novella Anna Pavlova. La ciniglia giallo zafferano sembra testimoniare le infinite prove di questo ideale corpo di ballo, abituato a rigore e sacrifici.

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Pulizia delle linee, minimalismo chic e austerità nel turtle neck indossato sotto le sottovesti, suggestioni punk nello stile militare dei capispalla, come i parka verde militare che si alternano alle pellicce di volpi ambrate. Il duo di designer auspica una nuova frontiera della moda, in cui le sfilate siano occasione di dialogo e non solo frenesia ed esibizionismo, tra fenomeni imperversanti quali lo street style.

(Tutte le foto sono tratte da Madame Figaro)


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Saint Laurent: esplodono gli anni ottanta a tutto cuore

È un viaggio negli anni ottanta, quello percorso da Saint Laurent per il prossimo autunno/inverno 16-17.

Hedi Slimane, si ispira alle icone della musica punk, così che possiamo immaginare una fantastica Blondie vestire gli abiti disegnati dal direttore creativo della maison.

Sexy mini dress mettono in mostra gambe fasciate da collant nere e velate; effetti sparkling eccessivi ma teatrali, che focalizzano l’attenzione sugli abiti con scollo a cuore e particolari a ventaglio.

Maxi cinture con fiocco laterale, segnano il punto vita già striminzito dalle forme affusolate dei capi.

Sono angeli rock ma innamorati le donne di Saint Laurent che indossano stravaganti capispalla con spalline iper abbondanti che creano cuori calorosi.

Nella collezione proposta da Slimane non mancano giacche biker costellate da stelle, forate da borchie e tempestate da cuori.  L’immancabile smoking da sera viene, in questa occasione, abbinato a top e gorgiera in tulle a pois.

Abbondano, peraltro, le tute sia effetto seconda pelle che sblusanti e con dettagli in cristallo.

Gli anni ottanti ritornano prepotentemente per la prossima stagione fredda, suggerendo il glamour esplosivo di quegli anni con lustrini, piume, ruches, lamé, pelle metallizzata, vernice e un pizzico di ironia.

 

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Per le immagini fonte madame Figaro

 

 

Roberto Cavalli: vintage e barocco contaminano la collezione di Peter Dundas

Esotica e selvaggia. Vintage e barocca. Tante ispirazioni, un unico obiettivo: riconfermare l’immagine della maison Roberto Cavalli pur affidando la direzione creativa a Peter Dundas.

Silhouette anni settanta invadono maxi capispalla con manicotti e revers in pelliccia, trousers a vita alta e pellicce multicolor voluminose.

Lunghe cappe austere ricamate con fili d’oro che rilevano eleganti segni barocchi. Immancabile il jeans: tessuto tanto amato da Roberto Cavalli e riproposto per la collezione autunno/inverno 16-17 con pantaloni, over coats e camicie.

Abiti caftano in velluto abbinate a stivali in pitone, lunghe sciarpe che fluttuano generosamente nell’aria che nascondo appena le generose e sensuali scollature degli abiti e delle camicie lasciate sbottonate.

Ruches, plissettature, trasparenze audaci che mostrano una lingerie casta. Abiti da sera leggeri come piuma, impalpabili e couture, elaborati ma allo stesso tempo semplici da abbinare.

La rivalutazione del velluto, presente ovunque: su abiti, pantaloni, tailleur, cappotti over, blousons.

La palette di colori è variopinta, forte, importante. Non manca il gold su dettagli ed abiti da sera fascianti, il viola accesso, il verde, il nero. Nessun romanticismo, tanta avventura.

Peter Dundas, al suo ritorno nella maison italiana, ha elaborato una collezione vera, androgina, sontuosa, incarnando totalmente l’estro creativo di Cavalli.

 

(fonte Madame Figaro)
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Londra: Il ritorno di Alexander McQueen tra esoterismo e romanticismo

 

Sorprendente il ritorno di Alexander McQueen a Londra dopo quattordici anni di trionfi a Parigi.

La collezione autunno/inverno 2016-17 è un tripudio di emozioni: cura certosina nei particolari, sovrabbondanza di capi couture, romanticismo inaspettato ma di grande veemenza. Dettagli luxury e scintillii fuorvianti sugli abiti che nascondono appena, la pelle nuda delle modelle.

Abbondanza di fantastici pattern “surrealisti” che si stagliano prepotentemente dal fondo nero dei capi: leggiadre farfalle, sinuose corolle, eleganti orologi da tasca, sexy labbra carnose e ancora unicorni, gufi e cigni.

Il lato dark della donna pensata dalla stilista Sarah Burton, direttore creativo della maison dopo la dipartita di Alexander McQueen, esplode nel chiodo: capo simbolo della maison che in questa occasione si accorcia in vita e si arricchisce di amuleti.

Glorioso romanticismo anche se appena accennato negli abiti plissettati con dettagli 3D e pizzo che lascia intravedere la lingerie.

Lunghi abiti scivolati dalla lunghezza totale, meravigliosamente luccicanti con cristalli superbi e profilati da piccoli merletti: sensuali, audaci poco inclini a lasciar spazio all’immaginazione.

Mistero ed esoterismo per una collezione che punta la sua immagine sul nero, alleggerito dall’avario, dall’oro e dall’argento e dal romantico rosa cipria.

 

 

(fonte Madame Figaro)
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Sorprendente il ritorno di Alexander McQueen a Londra dopo quattordici anni di trionfi a Parigi. La collezione autunno/inverno 2016-17 è un tripudio di emozioni: cura certosina nei particolari, sovrabbondanza di capi couture, romanticismo inaspettato ma di grande veemenza. Dettagli luxury e scintillii fuorvianti degli abiti che nascondono appena la pelle nuda delle modelle. Abbondanza di fantastici pattern “surrealisti” che si stagliano prepotentemente dal fondo nero dei capi: leggiadre farfalle, sinuose corolle, eleganti orologi da tasca, sexy labbra carnose e ancora unicorni, gufi e cigni. Il lato dark della donna pensata dalla stilista Sarah Burton, direttore creativo della maison dopo la dipartita di Alexander McQueen, esplode nel chiodo: capo simbolo della maison che in questa occasione si accorcia in vita e si arricchisce di amuleti. Glorioso romanticismo anche se appena accennato negli abiti plissettati con dettagli 3D e pizzo che lascia intravedere la lingerie. Lunghi abiti scivolati dalla lunghezza totale, meravigliosamente luccicanti con cristalli superbi e profilati da piccoli merletti: sensuali, audaci poco inclini a lasciar spazio all’immaginazione. Mistero ed esoterismo per una collezione che punta la sua immagine sul nero, alleggerito dall’avario, dall’oro e dall’argento e dal romantico rosa cipria. (fonte Madame Figaro)
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Mickael Kors Collection: garbo e glamour sfilano a New York

Mickael Kors Collection docet!

Si, perché la collezione autunno/inverno 16-17 presentata a New York è priva di eccessi, di provocazioni. Il marchio lancia una moda portabile sempre, garbata, in perfetto street style.

Il défilé proposto dallo stilista presenta, pertanto, capi comodi ed essenziali. Il maglione tricot old school viene abbinato alla camicia per una mise da vera liceale. La cintura in pelliccia è l’unico vezzo dell’abbinamento.

Il vello dell’animale, in realtà, è riproposto sia in dettagli come i manicotti e il collo degli over coats che con magnifici pattern floreali dal sapore vintage.

Caban doppio petto sono abbinati abilmente ai jeans resi glamour da curiose piume che ritroviamo anche su abiti cocktail total black con scollatura profonda. Minigonne contenute dalla linea a trapezio, aprono la strada a pantaloni scivolati effetto sparkling.

È colourful la palette di colori scelta per animare la collezione: dal mauve al verde vitaminico, dal color cammello  al gold fino alle svariate tonalità del blu.

Essenziali anche gli accessori: tracolle, cinture catena e mocassini declinati nel classico nero e oro e tronchetti animalier, chiudono il progetto creativo di Mickael Kors.

 

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(fonte Madame Figaro)

 

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Lo stile marinère di Tommy Hilfiger

Un transatlantico e il suo equipaggio sono i protagonisti della sfilata Tommy Hilfiger che ha avuto luogo ieri nella Grande Mela, nell’ambito della New York Fashion Week.

Il look marinère si impone come fashion trend per la prossima stagione invernale, tra suggestioni Forties ed effetti sparkling.

Ad aprire il défilé la burrosa Gigi Hadid, che ha calcato la passerella con tanto di tiara in capo. Nuova ambasciatrice del brand, la top model americana è fresca di collaborazione con Tommy Hilfiger, dal momento che ha firmato con lo stilista una capsule collection a quattro mani, che arriverà nei negozi il prossimo autunno.

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Una marinaretta in chemisier con cintura in vita e calzini d’ordinanza, leggiadra, amante della vita, gaudente: questo è il mood che si respira a Park Avenue Armory, location scelta per la sfilata autunno/inverno 2016-2017, trasformata per l’occasione in una vera nave, che ricorda da vicino le atmosfere del Titanic. Sopra le teste degli ospiti ecco brillare le stelle su un cielo nero di cartapesta da cui fanno capolino i camini fumanti mentre le modelle sfilano su un ideale ponte in teak che delimita poppa e prua.

Richiami vintage nei dettagli, come gli stivaletti stringati, la donna Tommy Hilfiger è un po’ Olivia, la celebre fidanzata di Popeye, e un po’ Betty Boop, nella leziosa femminilità che ostenta.

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Un’eleganza retrò e un’allegria che sembra talvolta cedere il posto a suggestioni malinconiche, per una collezione ricca di spunti e dettagli stilosi, a partire dagli abiti ricoperti di paillettes. Le maniche sono a sbuffo, i colli sono da collegiale o fluidi, legati in fiocchi che cadono sul petto, le stampe rappresentano i motivi classici dello stile marinaro, come i nodi, le ancore, e tutto ciò che sia attinente alla vita in mezzo al mare. La palette cromatica si adegua, indugiando nei toni del bianco, del rosso e del blu.


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Parata di stelle per il défilé Saint Laurent tenutosi a Los Angeles

Come tutti ben sapranno, Hedi Slimane ha deciso di cancellare il nome Saint Laurent dalla settimana della moda parigina, optando per una location completamente nuova e suggestiva.

L’11 febbraio scorso, all’interno dell’Hollywood Palladium di Los Angeles si è tenuta la prima sfilata Saint Laurent in America con la collezione uomo autunno/inverno 16-17 presentata contemporaneamente alla pre-fall 2016 dedicata alla moda donna.

Il défilé è stato un vero e proprio evento mondano nato per celebrare i primi cinquant’anni di Saint Laurent Rive Gauche con un parterre di star pronti ad ammirare la sfilata. Nel front-row ad applaudire il lavoro di Slimane, nomi come: Justin Bieber, Lady Gaga, Milla Jovovich, Zoe Kravitz, Jessica Alba, Jane Fonda, Demi Moore, Courtney Love e Pamela Anderson accompagnata dal secondogenito Dylan Lee, di recente chiamato a vestire i panni di testimonial della maison.

Il progetto creativo riconferma i canoni estetici del marchio con pellicce oversize, cappotti lunghi e tuxedo in perfetto allure vintage rock.

Pelle e paillettes sono il leitmotiv del défilé che fa incetta di pelliccia e velluto per rendere  voluttuose entrambe le collezioni. Stivali a punta da vecchio west in pelle nera abbinate a giacche militari per lui, gold e animalier per lei, da indossare sotto abiti da grand soirée. Maxi cinture fermano in vita gli abiti sparkling dalla linea midi e over culottes alte in vita.

La sfilata-evento di Saint Laurent, apertasi con alcuni tributi a David Bowie, è un vero omaggio alla cultura rock di fine anni ottanta  contaminata da sorprendenti elementi wild.

 

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(fonte Madame Figaro)

 

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(fonte Madame Figaro)

 

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