Milano Moda Donna: suggestioni ladylike in passerella da Blumarine

Anna Molinari celebra il 40esimo anniversario di Blumarine con una collezione iconica in cui si alternano sulla passerella i capi cardine dell’estetica iper femminile dello stile del brand. Romantica e delicata, la donna immaginata dalla stilista per l’autunno/inverno 2017-18 non lesina in capi dalle suggestioni ladylike che aprono il défilé: largo ad abitini degrado profilati di pelliccia, cappottini bon ton e delikatessen da manuale, per giustapposizioni che omaggiano gli elementi che hanno contribuito negli ultimi quarant’anni all’entrata di Blumarine nell’Olimpo della moda mondiale. Un’estetica caratterizzata da note leggiadre ed eteree, per un’eleganza da fairy tale: in bilico tra un’infanzia mai del tutto abbandonata ma solo sopita nei meandri della memoria, che si traduce in una sensualità ammiccante ma ancora acerba, ed uno stile raffinato intriso di note retro, la donna Blumarine ostenta capi a stampa floreale, in un mood bucolico di virgiliana memoria. Romantica ed eterea come una ninfa, la musa di Anna Molinari sfoggia impalpabili abitini a stampa mimosa tempestati di paillettes, tailleurini bon ton con rose applicate e coletti da collegiale che si aprono a scolli più ampi, in velati accenni ad una femminilità matura. Immancabili gli abiti in pizzo, da sempre cifra stilistica del Brand, che si alternano alla pulizia di gonne indossate con castigate house con fiocco. Non mancano cardigan bordati in pelliccia ed abitini da cocktail in argento e nero, anch’essi profilati di pelliccia. Un capo appartenente agli archivi del brand, oggi riportato in auge da Anna Molinari in un anno importante, che segna i quarant’anni di vita di una maison impostasi all’attenzione della moda mondiale come sinonimo di uno stile italiano dalle note Luxury. Sofisticata ed altolocata, la donna Blumarine non ha mai avuto bisogno di ostentare, forte di una identità dalla forte connotazione romantica. Una parata di jeans strappati e magliette con logo in colori vitaminici chiude la sfilata: l’armata di giovani ninfe metropolitane è capeggiata da Bianca Balti. Anna Molinari si arrende alla filosofia del see-now-buy-now con una capsule collection di maglie in pregiato cashmere impreziosite dal logo Blumarine in cristalli: la collezione è già disponibile nella boutique milanese.

Milano Moda Donna: l’activewear luxury di Versace

Felina ed irriverente, la donna Versace è stata protagonista assoluta sulle passerelle milanesi, in una collezione che inneggia ad uno sportswear dalle note Luxury. Donatella Versace aveva già inaugurato due stagioni fa la sua nuova estetica sporty, celebrando le infinite sfumature stilistiche offerte da una moda active, più improntata alla vita contemporanea. Anche per l’autunno/inverno 2017-18 la stilista punta ad una femminilità distopica, in cui romanticismo e sensualità si uniscono a citazioni urban e dettagli sporty-chic. Un manifesto stilistico inedito, che si rivolge ad una donna forte e consapevole: forse utopico, l’universo di Donatella Versace è intriso di colori e note strong, in un melting pot ispirazione le che unisce dettagli hip hop a sensuali nude look, sovrapposizioni street a materiali techno. Sulle note di Peder Mannerfelt sfila una donna coraggiosa che ama le sfide: note grunge nei capelli bicolor di ispirazione Eighties, citazioni Oriental negli occhi bistrato nero, che osservano con curiosità la realtà circostante sotto cappucci dall’aria hip hop. Una sfila ricca di suggestioni mannish, che celebra l’addio alla sirena che da sempre incarnava la quintessenza dello stile della maison della Medusa. Le silhouette cessano di ostentare una femminilità che è andata trasformandosi per adattarsi ad una contemporaneità in cui dominano i contrasti. Le linee ora accompagnano il corpo con naturalezza, tra parka e piumini con spalle oversize e note metalliche. Lievi i fiori appoggiati su chiffon impalpabile e gonne a velo, tra knitwear degrado e montoni camaleontici. La sirena Versace fa un timido ingresso nelle sottovesti tempestate di cristalli che si alternano sul finire della sfilata, ma è un commiato definitivo di cui avvertiamo tutto il peso. In una moda frastagliata da continui mutamenti, la donna Versace si trasforma, liberandosi dal peso di una femminilità talvolta divenuta pericolosa arma a doppio taglio. Non c’è tempo per indugiare, lo Zeitgeist impone una corazza che occulta ogni residua civetteria: come una guerriera Hi-tech, la donna Versace scende in campo, stretta tra piumini oversize tempestati da slogan che inneggiano a sentimenti come l’amore, il coraggio, l’uguaglianza. Tra psichedelici coup de thêatre e colori vitaminici, sfila una valchiria depersonalizzata, quasi robotica, in un mix di sentimenti contrastanti che celano anche un messaggio di natura politica. Largo a suggestioni tailoring che si uniscono a note sporty, tra grafismi e flash irriverenti.

Milano Moda Donna: l’impressionismo urban di Giorgio Armani

Vibranti contrasti cromatici intrisi di suggestioni esotiche, caleidoscopici effetti trompe l’oeil e citazioni urban: la collezione autunno/inverno 2017-18 di Giorgio Armani non lesina in arzigogolati virtuosismi stilistici, in un tripudio di puntellature degne di una tela impressionista, tra note urban e silhouette fluide. Una sfilata iconica, che celebra lo stile Armani tra stratificazioni e citazioni etniche: un viaggio in territori inesplorati, tra Cile e Perù, per uno stile che unisce cristalli e frange a sarong e capi che strizzano l’occhio all’esotismo. Largo a bluse impalpabili, sovrapposizioni di gonne e pantaloni, cristalli preziosi che illuminano giacche e abiti, in un affascinante viaggio attraverso epoche e culture millenarie. Re Giorgio non si risparmia e celebra una moda impressionista, tra cromie accese e nappine, gioielli dal gusto tribale e sfumature accese. Blu notte, verde smeraldo e rosso cardinalizio sono le nuance predilette per completi dal gusto timeless e cappotti caratterizzati da grafismi arditi. Torna in auge il blazer, che accompagna il corpo e la silhouette con la maestria di cui solo Armani è capace. La gonna-panta si preannuncia come must have incontrastato della prossima stagione invernale, tra sete plissé e twist irriverenti che smitizzano senza mai tradire l’heritage primigenio del brand. Semplice ed efficace, la collezione celebra uno stile iconico, tra contrasti vibranti e pittoreschi tocchi di artigianalità dal sapore esotico. Sul défilé si alternano poncho in mohair e pellicciotti, pantaloni ampi e smoking con cristalli. Onirica e lussuosa, la collezione non lesina in citazioni allo stile che ha reso emblematico il marchio pur proponendo una vasta gamma di capi che strizzano l’occhio alla contemporaneità.

Milano Moda Donna: sfila l’eleganza mannish di Emporio Armani

Voltare pagina- questo lo scopo dichiarato da Giorgio Armani, che con la collezione autunno/inverno 2017-2018 di Emporio Armani punta a creare un guardaroba pensato per la donna moderna. Uno stile iconico e fortemente riconoscibile, improntato alla contemporaneità, perfetto per una donna dinamica e moderna. Re Giorgio si propone di rompere con i diktat della moda attuale, in tempi in cui ancora le persone guardano al passato per avere esempi di stile da prendere come ispirazione. Sulla passerella della Milano Moda Donna sfilano silhouette comode e linee allungate, in un alternarsi di gonne nere ricamate, maglie che inneggiano ad un’eleganza disimpegnata e tailleur pantaloni sartoriali impreziositi da trasparenze. Largo a colori vibranti, in particolare rosa, rosso e verde, pattern da cui fanno capolino cut out che ricordano i quadri di Matisse; non mancano inoltre stampe floreali a conferire un tocco di colore a giacche scure dal piglio altrimenti formale. Protagoniste le pellicce, decorate con grafismi optical in black & white, cappotti oversize e silhouette morbide. Stampe floreali fioriscono su top e gonne, pantaloni in pelle si indossano con tuniche in pizzo mentre la giacche si accorcia e si indossa con una sorta di cravatta. L’androginia, da sempre cifra stilistica per antonomasia dell’estetica di Armani, si unisce in questa collezione a silhouette decostruite e dettagli che inneggiano allo sportswear. Tripudio di colori, declinati in geometrie e grafismi optical, che si alternano al black all over. La collezione si snoda nel segno del contrasto, in un mix & match iconico che si arricchisce di suggestioni mannish. Tra blu notte predominante si fanno largo inaspettate esplosioni di rosa shocking, accanto a pois irriverenti, motivi Chevron e paillettes in PVC. Non manca un tocco classico nel Principe di Galles, che si alterna ai tessuti glitterati, in un interessante crogiolo di ispirazioni multiformi.

Milano Moda Donna: l’estetica active di Sportmax

Sportmax torna alle origini, con una collezione che celebra l’identità primigenia del brand, tra note sportswear e tessuti techno. Sulla passerella della Milano Moda Donna sfila una collezione dinamica e minimale, tra volumi esasperati e suggestioni sporty. Da sempre divisa tra l’anima sportiva e la femminilità, la donna Sportmax tenta di coniugare i due poli opposti della propria personalità in un inedito sincretismo, che unisce i pilastri su cui si fonda l’heritage della griffe: maschile e femminile si fondono, insieme a note active e sofisticata sartorialità. La young label del gruppo Max Mara si rivolge ad una donna fortemente legata alla contemporaneità: largo a capi sportivi e silhouette oversize che sembrano strizzare l’occhio agli Eighties. L’atmosfera che si respira in passerella è nuova, in un inedito ritorno al passato, per un autunno/inverno 2017-18 vissuto attraverso gli occhi di una donna stanca di adattarsi a standard che non le appartengono: grintosa ed eclettica, la musa di Grazia Malagoli, direttore creativo del brand che fa capo al gruppo Max Mara, si riappropria di elementi che rientrano a pieno titolo nell’abbigliamento sportivo, impreziositi però da note femminili che fanno capolino qua e là. Largo a tute oversize, giacche e camicie, tra knitwear pregiato e materiali techno trapuntati, perfetti per affrontare il rigore inverale. Comfort e stile diventano il fil rouge di una sfilata coraggiosa, che vede una virata decisa verso il passato più autentico: tra materiali hi-tech e dettagli sporty-chic sfilano capi in total black: funzionali ed essenziali, le mise che si alternano sul catwalk vedono un tripudio di grafismi optical intervallati da tocchi arancio. Il logo torna prepotentemente alla ribalta e lo fa in chiave tutt’altro che low profile, divenendo onnipresente come inedita stampa che impreziosisce felpe e capispalla. Atletica e pratica, la donna Sportmax sfoggia leggings e tute workwear e maglioni raffiguranti slogan che inneggiano a correre e a praticare sport, in linea con lo spirito della collezione. Astenersi pigre.
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Milano Moda Donna: l’eleganza effortlessy-chic di Max Mara

Morbidi cappotti avvolgenti, pregiato knitwear e note minimal-chic pervadono la collezione autunno/inverno 2017-18 di Max Mara: sfila sulla passerella milanese una femminilità rilassata e sofisticata, in un tripudio di effortlessy-chic. Banditi inutili coup de theatre, l’eleganza è minimale e si esprime in una collezione all’insegna del rigore, declinato in chiave luxury, attraverso l’uso di materiali di pregio, che conferiscono un’allure chic alla donna che calca la passerella: “Questa collezione parte dal rigore e dalla classe femminile. Interpretiamo lo spirito di una donna intelligente, che vuole arrivare in alto”, ha dichiarato Ian Griffiths, direttore creativo del marchio. Una sfilata suggestiva, che si rivolge alla donna contemporanea esaltandone la femminilità in chiave daywear: e se la donna ha il volto di Gigi Hadid, Natasha Poly, Elsa Hosk e Lily Donaldson -solo per citare alcune delle top che si sono alternate sulla passerella- il risultato è assicurato; il cappotto cammello si rivela capo principe di una collezione che punta al comfort. Largo a cappotti sartoriali oversize in velluto e shirling, gonne a matita in velluto abbinate a morbide maglie a collo alto, pantaloni ampi da indossare con knitwear a trecce. In passerella sfila una parata di top model, tra cui la brasiliana Isabeli Fontana, Eniko Mihalik e l’italianissima Vittoria Ceretti, che incarnano alla perfezione il mood della collezione, che si rivolge ad una bomba sexy che non ha bisogno di ostentare le curve per apparire comunque bellissima. Volti puliti con poco trucco e lunghi capelli lasciati lisci sulle spalle: questa è la nuova femminilità sdoganata da Max Mara, in un revival di bellezza acqua e sapone destinata a non passare mai di moda. Le modelle indossano cappe in cashmere, trench sartoriali e mise ton sur ton, in una palette cromatica che abbraccia il cammello, l’oro, il nero, il marrone, il grigio e il rosso. Pulizia e rigore di ispirazione scandinava si traducono in capi dalle linee essenziali, per un ritorno al minimalismo più chic.

Milano Moda Donna: la masquerade surrealista di Vivetta

Suggestioni Forties ed atmosfere circensi caratterizzano la collezione autunno/inverno 2017-18 di Vivetta: lunghi abiti dal mood etereo impreziositi da balze e rouches si alternano ad intarsi preziosi e a ricami dal piglio surrealista, in una collezione onirica ed affascinante. Vivetta Ponti resta fedele alla propria estetica, pur spaziando in un caleidoscopio di ispirazioni eterogenee, che danno vita ad una sfilata suggestiva. La designer, che il 6 marzo scorso ha inaugurato un pop up store presso la Rinascente di Milano, che sarà seguito da un altro store presso le Bon Marché, a Parigi, sceglie di ispirarsi alle atmosfere del circo degli anni Quaranta. Innumerevoli i dettagli di stampo surrealista, come il pierrot riprodotto sui tacchi delle scarpe, che rivela un’attenzione certosina per i dettagli. L’iconografia circense pervade l’intera collezione, tra note giocose ed irriverenti, che si alternano mirabilmente al romanticismo di lunghi abiti delicati, emblema dello spirito del brand. Rosa cipria viene declinato su sete preziose e maxi dress in tulle, mentre i mini dress ricordano i tutù delle ballerine, impreziositi però da fiocchi bon ton. I capispalla rivelano colletti animalier che si alternano a ricami paillettati raffiguranti Arlecchino, in una masquerade onirica che impreziosisce abiti in velluto a maniche lunghe: ecco che unicorni e maschere fanno la loro comparsa, figure ancestrali che si ripetono in un carosello infinito, proiezioni di un subconscio ricco di sfumature. Iperfemminile e delicata la collezione include bluse colorate e capi in pizzo che rivelano le intricate trame di una sartorialità di antica tradizione: passamanerie ardite e note ladylike si alternano nel défilé, in una collezione che sarebbe piaciuta ad Elsa Schiaparelli. Largo a note knitwear negli inserti di giacche da indossare con pantaloni en pendant, interamente tempestate da cristalli Swarovski in nuance dégradé. Vivetta Ponti esplora nuovi territori pur restando fedele all’estetica da lei stessa sdoganata.

Milano Moda Donna: il paisley rivisitato di Emilio Pucci

Sete e drappeggi da dea si alternano a lunghi abiti interamente tempestati da una pioggia di paillettes: atmosfere glamour caratterizzano la collezione autunno/inverno 2017-18 di Emilio Pucci. Se pensavate che il nero fosse da sempre il colore predominante nella stagione invernale, sarete clamorosamente smentiti: Massimo Giorgetti sdogana i colori vitaminici, declinati su lunghi abiti da diva. Una valchiria di lusso calca la passerella, fasciata da lunghi abiti drappeggiati in nuance fluo. Una collezione vibrante e sofisticata, che, pur restando fedele all’heritage del brand fondato dal Marchese Emilio Pucci, non lesina in tocchi monocromatici. Massimo Giorgetti decide di dare un proprio contributo alla storia del brand, sperimentando un paisley inedito, che resterà impresso per sempre negli archivi della maison: «In archivio non ho trovato una stampa paisley quindi ho pensato fosse arrivato il momento di creare una mia stampa Pucci», ha dichiarato lo stilista, che ha elaborato una nuova stampa destinata a divenire iconica. Tra pattern energetici e potenti asimmetrie, sfilano maxi dress che mixano il nuovo paisley à la Pucci a blocchi monocromatici. Le silhouette sono fluide ed impalpabili, i drappeggi maestosi; glamour allo stato puro nelle paillettes, mentre le frange decorano abiti dalle suggestioni Roarin’ Twenties, sapientemente smitizzate da dettagli che inneggiano invece alla contemporaneità. Come una medusa irriverente, o una diva dell’età del jazz, la donna Pucci inonda la passerella di una ventata di colore e note sparkling. Ironica ed originale, la musa immaginata da Giorgetti sfoggia infine capispalla in audaci stampe paisley: largo a grafismi trompe l’oeil e pattern iconici, declinati su poncho e cappotti oversize, ma anche su maxi dress impreziositi da rouches.

Milano Moda Donna: il femminino sacro firmato Prada

Sulla passerella di Prada si respira un’aria nuova: per l’autunno/inverno 2017-2018 Miuccia Prada elabora un’estetica inedita, interamente basata su una riscoperta della femminilità. Seducente e maliziosa, la donna Prada diviene protagonista assoluta sulle passerelle milanesi, tra abiti a sirena, cappottini profilati di piume di marabù e citazioni che rimandano al glamour cinematografico. In un caleidoscopio di frange, piume e suggestioni Seventies sfila “La Città delle Donne”, un’armata di donne consapevoli e agguerrite: l’intento da cui parte Miuccia Prada è molto chiaro, la parola d’ordine è sedurre. «Mi sono interrogata sugli strumenti della seduzione», così ha dichiarato la stilista, protesa nel tentativo di forgiare una nuova identità, che pone accanto all’heritage del brand note inedite, per una femminilità fresca e prorompente. Sulle note techno dei Cardopusher la donna Prada attraversa un catwalk dai toni domestici, accanto a letti e lampade: i poster di Robert McGinnis e le locandine di pellicole celebri, come Colazione da Tiffany, decorano le pareti di un set originale, in cui si muove sicura la musa della stilista. Largo a knitwear prezioso lavorato a mano, impreziosito da disegni floreali; i cappottini bon ton si aprono ad inaspettati coup de theatre, per una femme fatale che non teme di sfoggiare le sue armi per sedute. Gli anni Settanta sono protagonisti, per capispalla e cappelli dal piglio lady like; non mancano i gioielli, come le perle. Le gonne rivelano spacchi ad alto tasso erotico, sapientemente smussato da cuissard flat. Largo a gonne a matita, cardigan, giacche sartoriali e capispalla in velluto a coste, tweed, shirling e jacquard, mixati in un pattern audace, tra note arancio e rosso fragola. Il grunge più sofisticato, mirabile interpretazione dell’eleganza effortlessy-chic, si arricchisce di spunti nuovi, per una sirena metropolitana che ostenta femminilità da vendere, stretta in abiti a sirena che ne enfatizzano la silhouette.

Milano Moda Donna: Etro celebra la fratellanza universale

Caleidoscopici pattern cromatici, sete pregiate che profumano di terre lontane, stampe tribali che celebrano culture millenarie: in passerella da Etro sfila un nuovo folk, che celebra i popoli lontani e le loro tradizioni, in un suggestivo melting pot culturale. In bilico tra note boho-chic di ispirazione Seventies e suggestioni andine, sfila a Milano l’autunno/inverno 2017-2018: Veronica Etro si ispira ad un festival, a metà tra le comuni hippie e il glamour del Coachella. Si alternano abitini svolazzanti in stampe cachemire e paisley, motivo per antonomasia del brand, accanto a montoni di ispirazione andina e simboli esotici: mandala, motivi floreali e suggestioni tibetane dominano l’intera collezione, che intende celebrare la diversità culturale, in una sorta di osservazione partecipante che mira ad annientare i confini geografici e le differenze culturali. Colori vibranti si alternano in un tripudio di paisley: l’atmosfera bohémien contagia in un’esplosione di allegria.

L’ispirazione per la collezione è giunta inaspettatamente, mentre la stilista si trovava ad assistere ad alcune celebrazioni in Paesi diversi tra loro, come il Messico e l’India: «Mi sono rimasti impressi i costumi, le decorazioni, i profumi e questi ricordi hanno dato vita alla collezione, che è come se fosse un festival di tutti i mondi. Un’esplosione di colore e stampe, come in un caleidoscopio», così ha dichiarato Veronica Etro.

La designer inneggia ad un sentimento di fratellanza universale, per una comune di donne dallo spirito intrepido e dal guardaroba chic: ecco quindi in passerella la “Etro Paisley Tribe”, una tribù contemporanea che raduna spiriti liberi, viaggiatrici indomite che hanno attraversato i cinque continenti, accumulando un notevole bagaglio culturale. In un irriverente mix & match si alternano fiori e righe, diamanti e dragoni, mandala e animalier, tra artigianalità ed arte. Il folclore dei popoli andini rivive sulla passerella, mixato a note streetwear che ne enfatizzano la teatralità, declinandola in chiave contemporanea. Largo a jacquard e broccati preziosi, alternati a montoni e maxi coat profilati in pelliccia.

Milano Moda Donna: l’estetica rock di Fay

Inedite note rock sfilano sulla passerella di Fay: Tommaso Aquilano e Roberto Rimondi ci sorprendono con una collezione autunno/inverno 2017-2018 che mixa suggestioni Nineties e silhouette androgine. Grinta e aggressività caratterizzano la donna che calca la passerella: le proporzioni sono dichiaratamente anni Novanta, in bilico tra mini gonne slim, coat oversize e suggestioni mannish, per capi che sembrano rubati al guardaroba maschile. Eclettica e rock, la donna di Fay sfoggia cappotti over e decorazioni gioiello: il risultato è una moda sofisticata e fortemente improntata alla contemporaneità.
«Questa collezione è un’evoluzione della precedente. Abbiamo ripreso il mood degli anni 90 e lo abbiamo riportato in un contesto contemporaneo, mixando l’atteggiamento sportivo della quotidianità all’eleganza, nella sua accezione di approccio femminile e gusto tipicamente italiano», ha dichiarato il duo creativo, al timone del brand dal 2011. Largo ad elementi luxury come inserti pitonati, l’uso del vinile e le borchie, che impreziosiscono giacche biker dal mood aggressive. Suggestioni maschili nelle spalle oversize dei capispalla, mentre la sartorialità italiana fa capolino nelle cuciture e nei capi strutturati. Classicità timeless nel Principe di Galles e nel montgomery, che torna prepotentemente in auge, reinterpretato attraverso un occhio nuovo. Icona di riferimento è la splendida Jasmine Le Bon, top model simbolo degli anni Novanta. Il focus è sul punto vita, ad enfatizzare la femminilità, in un inedito gioco di contrasti. Non mancano suggestioni sporty accanto al gusto punk: il défilé, che ha avuto luogo in uno spazio vicino l’aeroporto di Linate, coniuga maschile e femminile, note militari e tessuti preziosi, in un melting pot ispirazionale dal forte impatto scenografico. Tripudio di pelle all over, protagonista indiscussa sulla passerella, impreziosita da gioielli, borchie e texture iridescenti.