Milano Moda Donna: suggestioni ecclesiastiche in passerella da Fausto Puglisi

Suggestioni ecclesiastiche attraversano la passerella di Fausto Puglisi, protagonista della Milano Moda Donna. Simboli sacri e note escatologiche rientrano da sempre nell’estetica forgiata dallo stilista siciliano: Puglisi per l’autunno/inverno 2017-2018 sceglie di lasciarsi ispirare dal potere temporale di una Chiesa pervasa da simbolismi irriverenti e blasfemi, in un crogiolo di immagini che celebrano una femminilità strong. La cultura italiana viene omaggiata sulla passerella di Puglisi, in una collezione che travalica i confini tra riti pagani e cristiani: il designer si dedica in particolare all’atto della vestizione talare, pregno di allegorie oniriche e di messaggi portatori di nuovi dogmi. La donna che attraversa il catwalk ruba gli abiti talari, sfoggiando con irriverente nonchalance abiti cardinalizi e cappelli da presbiteri, in bilico tra suggestioni liturgiche e note rock. La collezione parte dalla bellezza del patrimonio artistico e culturale italiano, considerato un bene da salvaguardare: è così che la Roma della Grande Bellezza si unisce alle atmosfere felliniane e alla strada vista dagli occhi di Pasolini. Il risultato è un caleidoscopio di vestigia da tutelare con l’animo pervaso da un amor di patria inedito, ma fedele all’immaginario estetico dello stilista messinese, che ha dichiarato fieramente: «È la collezione che amo di più fino adesso. Mi rappresenta al 100%. Io amo le donne forti, che si fanno rispettare, non mi interessa la natura di una donna, che sia mafiosa o angelica». Dalla Galleria Doria Pamphilj lo stilista attinge le sue ispirazioni, che si traslitterano su fregi barocchi che impreziosiscono capispalla e vestaglie, velluti preziosi e pellicce in marabù, tra decorazioni di cristallo e note luxury. Ma è un lusso che vanta una tradizione millenaria ed una storia ricca di charme blasonato: sensuale e misteriosa, la donna che calca la passerella nasconde guepiere e reggicalze sotto abiti talari, tra note artigianali e allure cinematografico. Sfarzo ed opulenza si uniscono a vibranti tocchi stilistici, tra blocchi cromatici e black all over, bomber oversize e decorazioni gioiello, riferimenti papali e broccati preziosi che ricalcano le atmosfere di The Young Pope. Una magistrale interpretazione per una delle voci fuori dal coro nel panorama della moda.

Milano Moda Donna: N°21 tra glamour hollywoodiano e Neorealismo

Suggestioni Fifties attraversano la passerella di N°21: Alessandro Dell’Acqua sceglie di ispirarsi ad Anna Magnani, in una collezione che celebra la femminilità più carnale unita al glamour del cinema italiano. In bilico tra un’estetica sporty-chic e dettagli che strizzano l’occhio allo stile preppy, N°21 si rivolge ad una donna affascinante, una vera diva, che trova incarnazione suprema in Anna Magnani, simbolo della bellezza mediterranea e sublime interprete del Neorealismo. Ma dimenticate red carpet e lustrini: ciò che preme a Dell’Acqua è la riscoperta di una bellezza autentica, che non ha bisogno di ostentare e che non si perde dietro facili bagliori, restando intrinsecamente fedele a se stessa. “Non era davvero consapevole di quanto fosse sexy”, ha commentato Dell’Acqua a proposito della Magnani, citando due dei suoi film più famosi, come La rosa tatuata e Pelle di serpente, in cui l’attrice recita accanto a Marlon Brando. Dell’Acqua si dimostra sagace osservatore di una realtà che appare oggi tristemente anacronistica: geniale interprete di un glamour oggi in disuso, sovrastato da divi dell’ultim’ora, lo stilista unisce silhouette fluide e svolazzanti a capi da femme fatale, tra spille gioiello e rouches preziose, in un brillante mix di eleganza da gran soirée e glamour da tinello. Il focus per lei è sul punto vita, ad enfatizzare il famigerato vitino da vespa, simbolo delle maggiorate anni Cinquanta; largo anche a capi sartoriali, come le giacche e i pantaloni o le gonne a ruota in neoprene. Romantica e femminile, la sua eroina cinematografica non nasconde la sua anima passionale e verace, pur sfoggiando crinoline e tessuti preziosi: largo a shirling e sete, pelle e bottoni gioiello, tapestry floreale e jacquard pregiato, che si alterna a note knitwear e maniche in satin ricamato. I maglioni raffigurano scene cinematografiche dal sapore vintage, come una spiaggia californiana con tanto di Cadillac che fa capolino da una maglia impreziosita da paillettes. Sfila sulla passerella una parata di abitini in crêpe de chine decorati da arabeschi drappeggiati; non mancano anche note mannish nei completi maschini Chevron e nei cappotti a spina di pesce. Garbata e sofisticata, la collezione non lesina in suggestioni luxury, come i bottoni madreperlati, i ricami di Swarovski e le lavorazioni preziose. Una prova magistrale per una femminilità capace di ammaliare.

Milano Moda Donna: chinoiserie à la Gucci

Audace, irriverente, iconica la collezione Autunno/Inverno 2017-2018 di Gucci, che ha sfilato nell’ambito di Milano Moda Donna: tripudio di colori e tapestry floreale dal retrogusto vintage per tailleurini, lunghi abiti a stampa patchwork e predisole dal sapore asiatico. Sulla passerella si alternano note botaniche e simboli esoterici, in un crogiolo di ispirazioni che spaziano dall’antico Egitto al punk. Alessandro Michele si conferma mirabile alchimista, deus ex machina capace di dare voce ai suoi personaggi, che sfoggiano stampe floreali e cappucci in cristallo che fungono da maschera. Quasi un velo a separare l’universo Gucci dal resto del mondo: in un Eden grintoso si alterna una parata di simboli egizi, come scarabei e fiori, che sfilano in un giardino incantato accanto a tendoni viola di ispirazione circense. In una dimensione onirica ed atemporale si consuma la masquerade Gucci, saldamente ancorata alla contemporaneità ma bisognosa di evadere anche attraverso la cultura. Così Alessandro Michele inserisce all’interno di ogni borsa dei libri, talvolta sfoggiati dalle mannequin come ciondoli che sbucano dai polsi. Un’allegoria potente, che sottrae l’uomo ai vizi di un edonismo sterile rendendolo schiavo della cultura. Sulle note degli AcDc sfilano sontuosi maxidress impreziositi da balze e rouches, in un romanticismo rivisitato. L’uomo sfoggia maxi vestaglie in jacquard prezioso con tanto di logo. Non mancano citazioni Eighties e richiami punk nei piercing al naso, sfoggiati persino dalla dama più sofisticata, in un sincretismo stilistico dal grande impatto scenografico. Sagace Alessandro Michele, cavalca l’estetica da lui (ri)fondata, tra tocchi ironici e sovrapposizioni dal sapore grunge, tra mirabolante streetwear e salopette irriverenti. Polvere di stelle si alterna al mood botticelliano, tra rimandi glam rock e pantaloni scampanati: back to Seventies, si potrebbe dire, ma gli hippie sembrano lontani. Qui sfila invece una donna consapevole, una musa eterea ma dall’animo rock. Lo stilista resta fedele all’identità che lo ha consacrato come uno dei nomi più influenti (e copiati) della moda contemporanea: eccentrico ed ermetico, il suo personale universo estetico è intriso di note eterogenee, che trattengono a stento una creatività borderline. Come infiniti capitoli di una stessa storia, le sue collezioni traslitterano la sua ideologia in preziose alchimie stilistiche che rendono la moda un interessante esperimento, un Carnevale ricco di citazioni più o meno erudite: dall’Oriente ai Forties, dai bestiari animali di ispirazione medievale al rock anni Ottanta, fino alla contemporaneità, quella che Michele cavalca attraverso un uso magistrale dei social media, nuovi arbiter elegantiae.



(Foto: WWD)

Milano Moda Donna: il glamour artigianale di Fendi

Glamour in chiave artigianale in passerella da Fendi: Karl Lagerfeld riporta il brand al suo Heritage originario con una collezione sofisticata e ricca di charme. Grafismi e pattern geometrici impreziosiscono pellicce e fur coat, insieme al crochet e al tricot, sdoganato in chiave invernale per trafori che creano mirabolanti giochi su maglie e top: l’autunno/inverno 2017-2018 di Fendi, protagonista della Milano Moda Donna, vede anche il revival del logo della maison appartenente al gruppo Lvmh. Un sigillo rosso marchia ogni outfit, in un tripudio di pattern originali ed inediti. Fortemente improntata alla realtà, la collezione strizza l’occhio alla contemporaneità, ripudiando fiabe e delikatessen di vario tipo: l’approccio di Lagerfeld è di tipo meramente funzionale, per una moda chic e pratica, perfetta per affrontare la metropoli con un’eleganza effortlessy. L’ispirazione deriva da un volume consultato da kaiser Karl incentrato sulla xilografia viennese, tecnica che ha ispirato molte delle lavorazioni presenti nella collezione: ricordano i pavimenti di Roma alcune delle geometrie trasfigurate sui cappotti, tra intarsi artigianali e trafori iconici che impreziosiscono pellicce e cappotti Chevron con maniche in visone, ma anche casacche e gonne. Il logo torna in veste di sigillo, a marchiare le martingale dei cappotti e la nuova it bag di stagione, la Run away, che si preannuncia già come must have indiscusso del prossimo inverno. Ogni outfit è accompagnato da cuissards aggressivi declinati in rosso fuoco. In passerella sfila una diva contemporanea incarnata da top del calibro di Kendall Jenner e Bella Hadid. Largo a pantaloni maschili, che si alternano ad abitini e tailleur in check e principe di Galles, profilati di pelliccia. Charme evergreen in una collezione che coniuga brillantemente note rétro a suggestioni contemporanee.

Milano Moda Donna: Amato Daniele presenta la sua nuova collezione

A.D. classe 1997


Una storia che ha inizio nel cuore di Milano, all’interno della fabbrica dei celebri artigiani Leu Locati e che muove i suoi primi passi dalla tradizione e dalla sapienza di oltre cent’anni di attività nelle creazione di borse esclusive.


Un’antica tradizione portata avanti con originalità e coraggio, per dar vita nuova ai suoi modelli attraverso materiali esclusivi e lavorazioni uniche, il tutto per coronare una storia che va ben oltre alla giovane età del designer.


Amato Daniele
Amato Daniele



Rivoluzionario e stratega, come Napoleone Bonaparte, protagonista decisivo della storia europea tra il XVIII e XIX secolo, mood della sua nuova collezione A/I 2018.
Amato Daniele
Amato Daniele



L’aria che si respira è intrinseca di grandezza e lusso; un lusso accentuato ed enfatizzato dai preziosi rasi e gli straordinari velluti che compongono i pezzi della sua collezione. I colori principali sono quelli più tipicamente associati alla figura del generale francese, come il blu ed il bordeaux, che si accompagnano al cangiante tessuto notturno con sfumature che oscillano tra il nero, il silver ed il gold. Il particolarissimo velluto viene decorato con delle finissime rose, simbolo di bellezza e perfezione.


Amato Daniele
Amato Daniele



La collazione è impreziosita da ricercatissimi accessori che vengono applicati sia sulle borse che sulle calzature, rappresentando quel particolare in più che riesce a colpire oltre che ad enfatizzare ancora di più il cenno al generale francese.
Cocche decorate con strass che richiamano i colori della bandiera francese, elaborate fibbie e api dorate si fanno spazio sui pezzi della collezione; non solo un omaggio allo stemma ed al manto imperiale napoleonico che ne erano ornati, ma anche in un’accezione più ampia come simbolo di regalità e laboriosità.


Amato Daniele
Amato Daniele



Impossibile tralasciare la componente militare che trova anch’essa spazio, insieme a lusso ed eccessi, in questa collezione caleidoscopica.
E’ così che un elegante velluto trapuntato viene accompagnato da pelli dorate; e ancora mostrine impreziosite da un unico cordino realizzato attraverso l’esclusiva lavorazione di filati d’oro, vanno a completare dei pezzi unici ed audaci.


Amato Daniele
Amato Daniele



Amato Daniele si rifiuta di giocare secondo gli schemi, ed ancora una volta realizza una collezione che vuole essere un canto di vittoria per tutti coloro i quali sono pronti ad osare e ad affrontare la vita armati di determinazione e voglia di distinguersi dalla massa.


Amato Daniele
Amato Daniele



Amato Daniele
Amato Daniele



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Bally presenterà collezioni unificate menswear/womenswear

Svolta in casa Bally: la maison si unisce al club dei brand che presenteranno sfilate unificate per le collezioni menswear e womenswear durante la prossima edizione di Milano Moda Donna, a febbraio.

Un cambio di rotta che vede protagonisti numerosi brand, che hanno aderito al nuovo format. Dopo Burberry, che la primavera scorsa ha annunciato che avrebbe fatto sfilare insieme le collezioni uomo e donna, hanno seguito lo stesso filone anche Kenzo, Dsquared2, Bottega Veneta, Tom Ford. Gli ultimi ad aver aderito alla nuova tendenza sono stati Paul Smith, Gucci e Vivienne Westwood.

Nel caso di Bally non si tratta di una novità assoluta: sebbene i défilé uomo e donna sfilassero separatamente, tuttavia le presentazioni di moda maschile erano già caratterizzati da qualche uscita delle pre collezioni di womenswear, accessori compresi. Anche le ispirazioni erano simili, come riscontrato nella collezione resort donna e in quella primavera uomo, entrambe ispirate dall’interior design di David Hicks e dall’era dei Mod, protagonisti della Londra anni Sessanta.

Bally Men's Spring 2017
Bally Men’s Spring 2017


Il direttore creativo Pablo Coppola lo scorso giugno aveva dichiarato di aver attinto all’archivio della maison ispirandosi anche allo Studio 54. Coppola ha commentato così la nuova tendenza di unificare le collezioni di moda maschile e femminile: “C’è chiaramente un bisogno di ripensare al modo in cui presentiamo le collezioni. Ci siamo presi del tempo per ripensare alla situazione e questa sembra essere la direzione giusta”. òa sfilata Bally avrà luogo il prossimo 23 febbraio alla Biblioteca Nazionale Braidense, al numero 28 di Brera.

La presentazione di sfilate unificate ha sconvolto anche la settimana della moda maschile di Londra, che ha aperto i battenti lo scorso 6 gennaio. Anche qui tanti sono i nomi che hanno scelto di presentare collezioni unificate, da Casely-Hayfor a Christopher Raeburn, da Sibling a Belstaff a Vivienne Westwood, che torna a sfilare a Londra per le collezioni dedicate all’uomo.

I colori di Wes Anderson nella collezione Cividini SS 2017

COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE 2017 CIVIDINI – RIVIVONO I COLORI SEVENTIES TANTO AMATI DA WES ANDERSON 

Avete mai visto I Tenenbaum, film del 2001 di Wes Anderson? Se la risposta è no, il consiglio è una full immersion nella filmografia di questo grande regista, che ha la capacità di disegnare personaggi dai profili dettagliati e coloratissimi, figure che è impossibile dimenticare.

Le sue pellicole sono fedeli alle cromie dei ’70, quindi abbondanza di sabbia, beige, arancioni saturi, e inquadrature simmetriche che rendono ogni scena, un piccolo quadro. E’ alla stramba famiglia dei Tenenbaum che Cividini si ispira per la collezione primavera-estate 2017.

Chi è la donna Cividini? Una piccola Margot (interpretata nel film da Gwyneth Paltrow) dall’eye-liner sporcato e marcato, introversa scrittrice di drammi teatrali, veste capi iconici come la polo affilata con pantaloni gaucho in popeline di cotone o in flessuosi cady di viscosa-seta.

sx I Tenenbaum – dx Cividini SS2017


I protagonisti, nei film di Wes Anderson, sono bambini dalle infinite capacità, talentuosi e obbligati a crescere troppo in fretta a causa di assenza di figure genitoriali di riferimento. Dei superuomini in miniatura vestiti da businessman. Anche nel wardrobe Cividini, i dettagli riportano alla confusione adolescenziale, maniche lunghe a coprire le mani, mix & match coraggiosi, e la stessa fascia da tennis che indossa Ritchie, piccolo campione sportivo, fino all’età adulta.

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dettaglio fascia per capelli alla sfilata Cividini SS2017


Tra le proposte primavera estate 2017 di Cividini, la polo è protagonista, abbinata alla gonna plissé soleil,  anche i miniabiti omaggiano questo capo iconico dall’allure sportiva, i cardigan leggeri sono in seta e i pantaloni maschili cadono morbidi.

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La palette colori sorride al regista statunitense e si riempie di sabbia bagnata, petrolio, papaya, geranio, navy e bianco ottico.

Crescere è un passaggio obbligato, fortuna che con la moda si può ancora giocare!

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sx palette colori nei film di Wes Anderson – dx Cividini


Guarda qui tutta la collezione primavera estate 2017 Cividini:




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COLLEZIONE PICCIONE.PICCIONE PRIMAVERA ESTATE 2017



La domanda più gettonata che si pone ad uno stilista è “Da dove prendi ispirazione?” e molto spesso accade che la sua musa sia in realtà differente da quello che noi vediamo.
Lo spettatore osserva con i suoi occhi, con la sua memoria visiva, quello che nella realtà è la trasformazione di ciò che la sua reminiscenza sa.



Piccione.Piccione per la collezione primavera estate 2017 propone il suo bagaglio creativo, che prende riferimenti da movies e fotografia, ma nella varietà di colori che i suoi abiti abitano, le ispirazioni e i collegamenti sono sfaccettati e multiformi, a partire dalla delicatezza cromatica delle immagini di Tim Walker, grande fotografo rappresentante di una realtà onirica.



sx foto Tim Walker – dx Piccione.Piccione SS17




Piccione.Piccione sfila alla Milano Fashion Week un mondo incantato, immagini di una realtà illusoria, fiabesca e brillante. Pizzi, sangalli, ricami, ogni scelta materica è di una delicatezza esasperata e minuziosamente lavorata per stupire, ogni dettaglio femminile conferisce alla totalità dell’outfit una contemporaneità originale.



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sx foto Ekaterina Belinskaya – dx dettaglio Piccione.Piccione




Fluttuano nella leggerezza degli abiti, le donne Piccione.Piccione, come delle sirene tra le acque del mare; sono vestite con tocchi di menta e verde acqua, rosa e lilla come i fiori, e le stampe sono romantiche rappresentazioni sottomarine, che vanno a impreziosire gli chiffon, i rasi e le sete.



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sx dettaglio Piccione.Piccione SS17 – dx foto Ekaterina Belinskaya




Per la primavera estate 2017 il brand Piccione.Piccione propone un total look dove ogni accessorio completa la collezione: dalle borse con perline, alle collane con conchiglie, fino ai sandali con tacchi elaborati, tutto ricorda l’ambiente marino.



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Gli orecchini sono delle cascate di perline bianche o dalle tonalità pastello, sono onde oppure fiori, li si osserva con lo stupore infantile in un mondo adulto. C’è il desiderio, nella collezione SS2017 Piccione.Piccione, che aveva Peter Pan, quello di non crescere mai.



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sx foto Tim Walker – dx dettaglio Piccione.Piccione




Guarda l’intera collezione primavera estate 2017 di Piccione.Piccione:







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I migliori backstage di Milano Moda Donna: San Andres

Un concerto di cristalli accompagnato sulle note dei mariachi ha segnato la fine di Milano Moda Donna ma anche l’inizio dell’ascesa di San Andres. Il riservato e appassionato designer messicano Andres Caballero, da anni di base a Milano, racconta una romantica sognatrice e rinforza la palette cromatica a cui ci ha abituati nel corso delle ultime stagioni.

I capi, dalle nette geometrie e dai tessuti corposi e preziosi, come il jacquard e la seta prodotti in esclusiva a Como, danzano con il corpo della sua donna celebrando l’altissima artigianalità.
Ad accessoriarla nel suo stile neoretrò i sandali bassi, arricchiti di gemme, e le parure Stroilli, brand che ha premiato Andres con il premio “Stroilli loves fashion” grazie al suo forte carattere porgettuale e allo story telling che lo circonda.

Fashion editor Alessia Caliendo
Video director Andrea Bertolotti

I migliori backstage di Milano Moda Donna: Missoni

Nell’atmosfera industrial della zona di tendenza Ventura Lambrate, in un runaway ultra luminescente, hanno preso vita i nuovi ritmi dei colori Missoni che segnano il ritorno dell’iconico color block e le nuove proporzioni dal taglio pulito e contemporaneo.

Il gioco delle sovrapposizioni di lunghezze e materiali ha evidenziato le ispirazioni giunte dalla purezza dei minerali e dalla quieta della natura.
L’accessorio ultra Sixties ha esaltato i look che, per la prossima Primavera/Estate invitano alla semplicità e al relax in tutte le situazioni quotidiane.

Fashion editor Alessia Caliendo
Video director Andrea Bertolotti

Lucio Vanotti e l’inno alla semplicità – collezione primavera estate 2017

LUCIO VANOTTI ALLA MILANO FASHION WEEK – COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE 2017

Subito vengono alla mente le immagini di una abitazione giapponese, la sua semplicità, la linee pulite, l’ambientazione domestica dove il bianco e le sue sfumature sono protagonisti.

La collezione primavera estate 2017 di Lucio Vanotti riconferma il suo stile del “Less in more“.

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Forme maxi, dai polsini alle felpe-mantello, dai pantaloni alle sacche, quelle bin bag o buste della spesa, dettagli che giocano sempre con la texture in vernice bianca o nera.

I materiali si alternano tra le texture pragmatiche del grill, del denim chiaro e delle stuoie fino alla fluidità dei cotoni camiceria, viscose, sete e jersey makò.

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Candidi camicioni, quasi sacrali, vengono abbinati alle ciabatte a fascia, una donna pronta per un bagno turco, una giornata in uno stabilimento termale o nella vasca di casa, ma sempre in un quell’atmosfera intima e rarefatta che si respira durante le sfilate di Lucio Vanotti.

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