Jacqueline de Ribes: l’ultima regina di Parigi

Ci sono donne che nascono con’aura particolare e che per un particolare mix di bellezza, eleganza e circostanze divengono indimenticabili icone. La viscontessa Jacqueline de Ribes ha incarnato per decenni la quintessenza del glamour parigino.

Socialite della Parigi più chic, filantropa, produttrice e designer di successo, è stata musa di stilisti del calibro di Yves Saint Laurent, Valentino e Guy Laroche.

Un fascino esotico, zigomi pronunciati e lunghissimi capelli d’ebano spesso legati in acconciature di stampo etnico, il profilo severo, il taglio orientale degli occhi, sapientemente rimarcato con un filo di eyeliner: Jaqueline de Ribes è un’icona di stile tra le più famose al mondo.

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Jacqueline de Ribes circondata dalle sue creazioni
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La contessa Jacqueline de Ribes è nata a Parigi il 14 luglio 1929
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Jacqueline de Ribes indossa un suo abito da sera in uno scatto del 1986
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La contessa ritratta da David Lees per LIFE Magazine, 1985

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Fotografata da Horst P. Horst, 1953


Aristocratica da generazioni, presenza fissa dell’International Best Dressed List a partire dal 1962, la contessa Jacqueline Bonnin de La Bonninière de Beaumont nasce a Parigi in una data emblematica per la Francia: il 14 luglio del 1929. “Ero già una piccola rivoluzionaria”– ironizzerà lei stessa a questo proposito. Figlia di Jean, conte Bonnin de la Bonninière de Beaumont, esponente di spicco dell’aristocrazia francese, e della contessa Paule de Rivaud de La Raffinière, traduttrice di Ernest Hemingway, Jacqueline cresce nella Francia più ricca e glamour.

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Una giovane Jacqueline, 1959
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La contessa in Yves Saint Laurent in una foto di Mark Shaw, 1959
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Jacqueline de Ribes è un’icona di stile, socialite, fashion designer, businesswoman e produttrice

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La contessa indossa una sua creazione, foto di Victor Skrebneski, 1983


La giovane -lunghe gambe e portamento altero- coltiva il sogno di diventare una ballerina, ma la sua infanzia è caratterizzata da una profonda solitudine: la freddezza che i suoi genitori le dimostrano fa sì che la piccola si affezioni moltissimo al nonno. Amante della bella vita, il nonno non lesina in spese folli e vive tra yacht di lusso, automobili sportive e belle donne. La giovane è già una sognatrice, come dichiarerà lei stessa più avanti. Ma alla morte del nonno, la piccola Jacqueline, che non ha ancora 10 anni, avverte un vuoto affettivo talmente forte che lo scoppio della guerra la lascia quasi indifferente. Durante l’occupazione viene mandata ad Hendaye, sui Pirenei, insieme alla sua nanny scozzese. Poco lontano da qui, quando la ragazza ha da poco compiuto diciotto anni, avviene l’incontro della sua vita: durante un party a Saint-Jean-de-Luz la giovane nota un ragazzo bruno in tenuta da tennis. È il visconte Édouard de Ribes, eroe di guerra appartenente alla Legion d’Onore, all’epoca 24enne. “Vidi questa gazzella e me ne innamorai all’istante”, dirà di lei.

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Jacqueline de Ribes in un abito Dior e copricapo di Raymundo de Larrain per il Bal de Têtes di Alexis de Redé, 1957
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Jacqueline de Ribes al Ballo orientale, 1969
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Ancora modella per se stessa, foto di Victor Skrebneski, 1983
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In un abito da sera delle sue collezioni, foto di Victor Skrebneski, 1983

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In Christian Dior nella sua casa di Parigi, foto di Mark Shaw, 1959


I visconti appartengono all’élite di Parigi: sono i tempi dell’haute couture e dei balli di lusso e la splendida Jacqueline risplende dall’alto del suo stile. Soprannominata “la De Gaulle della moda”, nella Parigi del Folies Bèrgere Jacqueline de Ribes diviene un’icona ammirata e dallo stile imitatissimo. “Elegante fino a farti distrarre”, dirà di lei Oleg Cassini, l’altera eleganza si unisce in lei ad una forte carnalità: il mix ideale in ogni donna, si potrebbe dire. Iniziata alla moda durante un ballo a Venezia, a cui la giovane si presenta con un abito da sera creato da lei, durante un viaggio a New York la sua bellezza esotica conquista la più grande talent scout dell’epoca, Mrs. Diana Vreeland, che la fa immortalare da Richard Avedon.

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Ritratta da Slim Aarons nella sua casa a Ibiza, 1978
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A Cervinia, foto di Victor Skrebneski, anni Cinquanta
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Jacqueline de Ribes col logo della sua collezione

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Ritratta da Martine Franck, 1989


Dal 1956 il suo stile raffinato e barocco entra a far parte dell’International Best Dressed List, ideata nel 1940 da Eleanor Lambert e, a partire dal 1962, Jacqueline divenne presenza fissa nella Hall of Fame. Nel 1983 venne nominata “la donna più elegante del mondo” da Town and Country. Intima amica di Oleg Cassini, era la “giraffina” prediletta da Emilio Pucci, mentre Valentino Garavani la soprannominò “L’ultima regina di Parigi”.

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Tratti orientali e bellezza esotica, Jacqueline de Ribes fu musa di Yves Saint Laurent, Valentino e Guy Laroche
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La viscontessa ritratta con Raymund de Larrain, 1961
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Jacqueline de Ribes e Raymundo de Larrain ritratti da Richard Avedon, 1961
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Jacqueline de Ribes ritratta da Pierluigi Praturlon per Vogue, 1969
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Il fascino esotico di Jacqueline de Ribes immortalato da Richard Avedon, 1955

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Ancora per Richard Avedon, 1955


Al compimento dei 53 anni, nel 1982, la viscontessa organizzò un meeting familiare per annunciare a suo marito e ai loro figli la sua improrogabile decisione di iniziare una carriera come fashion designer. Caparbia e temeraria, Jacqueline dichiarò fermamente che niente e nessuno avrebbe mai potuto farle cambiare idea. Gli stessi Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, suoi confidenti, si dichiararono fortemente preoccupati per la sua scelta: erano tanti gli ostacoli che la contessa doveva superare, in primis il suo stesso status sociale, che poteva suscitare facilmente pregiudizi nel pubblico.

La sua prima collezione sfilò nella regale location di casa sua nell’ambito della Fashion week di Parigi del 1983. Una linea sontuosa -pur trattandosi di prêt-à-porter– che si rivelò subito un grande successo: negli Stati Uniti Saks Fifth Avenue le offrì un contratto di tre anni. Nel 1984 la contessa creò anche una linea di gioielli. Jacqueline continuò a disegnare le sue collezioni fino al 1995. Tra le sue clienti più affezionate troviamo Joan Collins, Raquel Welch, Barbara Walters, Cher, Danielle Steel, la baronessa von Thyssen e Olympia de Rothschild.

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La viscontessa de Ribes in uno scatto di Richard Avedon, 1955
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Jacqueline de Ribes ritratta da Pierluigi Praturlon per Vogue, 1969
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Un altro scatto di Pierluigi Praturlon per Vogue, 1969
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Uno scatto del 1966

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Ritratta da Bill King, anni Ottanta


Le sue creazioni ottennero i favori del pubblico e della stampa: l’International Herald Tribune e il Women’s Wear Daily scrissero recensioni entusiastiche sulle sue collezioni. La contessa fu costretta da problemi di salute a chiudere la sua linea di abbigliamento nel 1995. Nel 1999 Jean-Paul Gaultier le dedicò una sua collezione. Insignita nel 2010 del prestigioso titolo di Cavaliere della Legion d’Onore, Jacqueline de Ribes non è stata soltanto un’icona di stile: produttrice teatrale, televisiva e cinematografica, ha finanziato alcune delle attività culturali più importanti del teatro e della televisione francesi, dalla metà degli anni Cinquanta. Inoltre è stata ecologista, filantropa, mercenario per diversi musei ed istituzioni nonché accanita sostenitrice di cause umanitarie. Nel 1980 ha vinto il Women of Achievement Award.

La bellezza e l’intramontabile eleganza di Jacqueline de Ribes saranno celebrate con una mostra organizzata presso il Metropolitan Museum of Art di New York in cui saranno esposti 60 pezzi, tra haute couture e ready-to-wear — da Giorgio Armani a Pierre Balmain, Bill Blass, Marc Bohan per Dior, Roberto Cavalli, John Galliano, Madame Grès, Valentino Garavani e creazioni della linea della viscontessa —dal 1959 fino ai giorni nostri. “Jacqueline de Ribes: The Art of Style” sarà esposta all’Anna Wintour Costume Center del MET dal 19 Novembre 2015 fino al 21 Febbraio 2016. Per veri gourmet dello stile.


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Jackie Kennedy, First Lady di eleganza

Quando si parla di eleganza non si può non citate Jacqueline Kennedy, celebre First Lady del più discusso Presidente degli Stati Uniti d’America nonché insuperabile icona di stile.

Classe 1929, segno zodiacale Leone, Jacqueline Lee Bouvier divenne la First Lady per antonomasia. Un mito intramontabile, coi suoi tailleurini bon ton e il peso del ruolo che le era stato imposto.

Donna volitiva, forte e ambiziosa, Jacqueline nacque in una famiglia dell’alta società newyorkese. Provetta cavallerizza, fece la sua prima esperienza lavorativa come giornalista per il Washington Times-Herald, che le affidò il compito di intervistare alcuni tra i personaggi più noti dell’ambiente politico statunitense.

Jackie Kennedy in Oleg Cassini
Jackie Kennedy in Oleg Cassini



Da qui l’incontro con il futuro Presidente John Fitzgerald Kennedy, che sposò il 12 settembre 1953 e da cui ebbe quattro figli. Prese il suo ruolo di First Lady molto seriamente, cercando di fornire un’immagine di sé e della sua famiglia che rasentasse la perfezione.

Jackie Kennedy in Oleg Cassini
Jackie Kennedy in Oleg Cassini




Nell’immaginario collettivo lei è la First Lady per antonomasia. Sempre perfetta, uno stile discreto: l’immancabile filo di perle al collo, i cappellini, i colori pastello e la sobria eleganza negli abiti confezionati per lei da Oleg Cassini, Chanel e Valentino.



Abito Valentino
Abito Valentino
Bozzetto creato per Jackie Kennedy da Valentino
Bozzetto creato per Jackie Kennedy da Valentino

Tailleur Chanel
Tailleur Chanel




Coraggiosa e piena di regale contegno sia di fronte ai presunti tradimenti del marito -tra i quali si sospettava una liaison con Marilyn Monroe, la donna più esplosiva d’America- pagò tutto quel che ottenne, fino a quando le tinte pastello del suo tailleur Chanel si tinsero di sangue.

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È una donna disperata quella che tenta di salvare il marito dal suo brutale assassinio, avvenuto proprio davanti ai suoi occhi. La parabola di un sogno che sembra andare in frantumi, finché, come una fenice, rinasce dalle proprie ceneri, convolando in seconde -quantomai discusse- nozze con l’armatore greco Aristotele Onassis.

I famosi sandali Capri, da lei sdoganati
I famosi sandali Capri, da lei sdoganati
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Jackie Onassis e Valentino Garavani a Capri

A Capri con la borsa dedicatole da Gucci, la Jackie O'
A Capri con la borsa dedicatole da Gucci, la Jackie O’


Da First Lady a Jackie O’. Questo è il periodo in cui la donna incontra il mito. L’icona di stile- tra i trend da lei lanciati i famosi sandali Capri, i pantaloni bianchi a metà polpaccio, il caftano e l’immancabile borsa Jackie O’che Gucci le intitolò. Una signora dello stile.