Dolce Rosa Excelsa: il profumo “da Oscar” di Dolce & Gabbana

Tre nomi eccellenti. Tre Premi Oscar. La chiamata di Domenico Dolce e Stefano Gabbana per il profumo Dolce Rosa Excelsa, ha ricevuto risposta positiva. Prova ne è lo spot creato per lanciare sul mercato la nuova fragranza della maison italiana che ha visto coinvolti l’attrice Sophia Loren, il pluripremiato compositore Ennio Morricone (candidato Premio Oscar per la colonna sonora di The Hateful Height di Quentin Tarantino n.d.r.) e il regista Giuseppe Tornatore.

 

Sophia Loren dirige i lavori di ristrutturazione del palazzo
Sophia Loren dirige i lavori di ristrutturazione del palazzo

 

Ricostruzione rudere Palazzo Valguarnera
Ricostruzione rudere Palazzo Valguarnera

 

 

Lo short movie, di una durata di 3:12m e attualmente riadattato per essere trasmesso sulle reti nazionali, mostra la temperanza di una donna decisa a ridare splendore alla vecchia dimora ormai divenuta un rudere. Con la forza mascolina dei suoi cinque figli, la Loren dirige i lavori di ristrutturazione di Villa Valguarnera in Bagheria.

 

Sophia Loren e Giuseppe Tornatore sul set
Sophia Loren e Giuseppe Tornatore sul set

 

 

La serratura si apre e di fronte al gruppo di lavoro si presenta la decadenza: soffitti ceduti, affreschi nascosti da sporche murature e impalcature che sorreggono l’intero stabile. L’intenso lavoro basta  a ridare al soffitto ligneo il giusto vigore; le imposte vengono riportate al loro originale splendore, la folta vegetazione che si era impadronita della struttura, viene debellata con l’obiettivo di elargire il palazzo della sua straordinaria bellezza.

 

La modella Kate King in abito Dolce & Gabbana
La modella Kate King in abito Dolce & Gabbana

 

 

I festeggiamenti avvengono nel giardino della reggia, con tutto i cittadini del paese chiamati a festeggiare.

E mentre la Loren indossa un sensuale abito fasciante in pizzo e veste le sue labbra di Sophia Loren Lipstick di Dolce & Gabbana, la modella Kate King, già volto del marchio per il profumo Dolce, si lascia corteggiare da uno dei figli di Sophia che, come un tempo, si presenta alla donna con una “rosa eccelsa”.

 

 

L’alta moda di Dolce & Gabbana omaggia la Scala

Per la prima volta nella storia il Teatro alla Scala si è trasformato nella location di una sfilata di moda: nella giornata di ieri l’alta moda di Dolce & Gabbana ha sfilato nel tempio della lirica.

Sono stati i primi a raccogliere molte sfide, indomiti ribelli, fieramente anticonformisti, spesso anticipatori dei tempi: con un défilé interamente dedicato all’arte del ben canto, Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno portato l’haute couture italiana alla Scala, luogo pregno di storia e tradizioni. Un omaggio al Bel Paese e a Giacomo Puccini, le cui musiche hanno accompagnato le uscite delle modelle. Dalle struggenti atmosfere della Turandot, fino a Madama Butterfly, dalla Bohème alla Tosca: il patrimonio musicale italiano viene omaggiato dai due stilisti, da poco divenuti sostenitori del teatro, che considerano un'”istituzione simbolo della cultura italiana in tutto il mondo”.

Una sfilata evento conclusasi con una standing ovation di cinque minuti e con il duo di stilisti in lacrime, tra gli applausi degli ospiti, affascinati dalla sublime arte che ha calcato l’insolita passerella, in primis Alexander Pereira, sovrintendente alla Scala. Dopo la sfilata ha avuto luogo un’esibizione degli studenti dell’Accademia.

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Gli stilisti hanno commentato la sfilata come “la realizzazione di un sogno”. Ottantotto uscite emozionanti, tra le musiche di Puccini. Astenersi detrattori: il tempio della lirica non è stato in alcun modo profanato, ma si è viceversa aperto ad abbracciare una delle arti italiane più importanti a livello mondiale, quale è la moda.

Una donna casta e raffinata ha calcato la passerella: nessuna scollatura, bandite le trasparenze ed ogni tocco eccentrico. Una collezione all’insegna della sobrietà e dello stile più sofisticato. Trionfo barocco nei broccati di seta, tra LBD d’ordinanza e tailleur in tweed e cachemire. Infine, eccola, quasi una visione onirica, la donna di Puccini, che sfila maestosa tra corpetti e abiti ricchi di fascinazioni storiche e regale sontuosità. Come un ballo, tra paillettes, pietre e ricami preziosi, tra le crinoline e i velluti trova nuova vita la sublime incarnazione dell’eroina pucciniana, tragica e appassionata, che sfoggia smoking maschili rubati alla linea uomo. Tripudio di barocca eleganza negli orecchini chandelier e nelle pietre preziose che scintillano addosso alle mannequin. Un omaggio al teatro stesso, ma anche a Milano, con le sue bellezze, dal Castello Sforzesco al Duomo, che vengono rappresentati sui cappelli.