Amanda Lepore a Roma: party al Muccassasina aspettando la sua autobiografia

Molto prima di Caitlyn Jenner c’era Amanda Lepore: icona trans della moda e musa pop prediletta da artisti del calibro di David LaChapelle, definita “il corpo più costoso sulla faccia della Terra”, considerato il numero di interventi estetici che ne hanno modellato il corpo e il volto, Amanda Lepore è arrivata a Roma.

L’icona pop è stata protagonista di un party al Muccassasina, che ha avuto luogo lo scorso 7 aprile. Icon Party è il nome scelto dal celebre locale romano per accogliere la modella: una vera diva, Amanda Lepore, eccentrica incarnazione del pop e paladina in chiave glamour dei diritti delle persone trans. Tante le battaglie che la bionda Amanda ha sposato nel corso degli anni, prendendo parte ai gay pride di mezzo mondo. Guest star della serata del Muccassassina, la femme fatale si è esibita in alcuni dei suoi successi, come Champagne, My Hair Looks Fierce, My Pussy (is Famous), Cotton Candy e Turn Me Over.

Il suo viaggio a Roma è un’occasione anche per presentare alla stampa la sua biografia, intitolata Doll Parts e scritta a quattro mani con Thomas Flannery Jr.: nel volume, edito da Regan Arts, Amanda Lepore racconta, attraverso una raccolta di testi e di fotografie, di come divenne famosa nel 2000, quando si presentò nuda alla mostra di Azzedine Alaïa organizzata da Stephanie Seymour. Il volume, che uscirà il 18 aprile, racconta anche dell’adolescenza di Amanda, trascorsa nel New Jersey con una madre sofferente di schizofrenia paranoide; dei suoi primi anni in cui lavorava come dominatrice e delle sue performance. Il libro sarà presentato alla presenza del suo fido collaboratore, il fotografo internazionale Marco Ovando.

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Amanda Lepore è un’icona trans e modella, musa del fotografo David LaChapelle


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La diva transgender è nata nel New Jersey


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La copertina della biografia di Amanda Lepore


Amanda Lepore è nata a Cedar Grove (New Jersey) con il nome di Armand: il padre era un ingegnere chimico di origini sarde, la madre, di origini tedesche, soffriva di una grave forma di schizofrenia. A soli 11 anni Armand esprime il desiderio di sottoporsi ad un’operazione per il cambio di sesso. All’età di 15 anni inizia la trasformazione del suo corpo grazie agli ormoni, avuti da una transessuale minorenne di sua conoscenza. Con i primi cambiamenti del suo corpo, tra cui la crescita del seno, Armand viene sottoposto a visita psichiatrica: qui gli viene confermata la sua natura transessuale. E’ l’inizio di un percorso per la famiglia: finalmente il giovane può assumere gli ormoni in modo legale.

Nello stesso periodo Armand si sottopone al primo di una lunga serie di interventi estetici, che ne modificano l’aspetto. Ancora minorenne instaura una relazione con il proprietario di una libreria, che l’aiuterà finanziando le sue costose operazioni. A 17 anni si sottopone all’intervento definitivo per il cambio di sesso e sposa il proprietario della libreria, trasferendosi a casa della sua famiglia. A causa della gelosia del marito, la sua vita coniugale dura solamente sette mesi: poi Amanda fugge a New York, dove diviene una mistress e si fa notare frequentando locali alla moda. Tra gli interventi estetici a cui Amanda si sottopone, spiccano quelli per modellare i fianchi: il suo mito Marilyn Monroe rivive nelle sue curve generose e nel suo charme rétro.

La fama arriva grazie al sodalizio artistico con il fotografo David LaChapelle: Amanda partecipa a campagne pubblicitarie per aziende come Armani e MTV, appare in tutti i lavori di LaChapelle, comparendo nel libro fotografico Artists and Prostitutes 1985-2005. È apparsa in diversi videoclip di artisti come Elton John e The Dandy Warhols. Ha pubblicato un singolo ed ha preso parte al True Colors Tour di Cyndi Lauper, accanto ad Erasure, Debbie Harry, The Gossip, Rufus Wainwright, Rosie O’Donnell, The Dresden Dolls e molti altri.

Trans Model: la prima agenzia di moda “transgender”

Si chiama “Trans Model” ed è la prima agenzia di moda dedicata a modelle e modelli trans.

Fondata un anno fa a  New York, dalla modella thailandese Peche Di, oggi annovera ben 19  modelli: 10 uomini e 9 donne.

Peche Di, è una bellissima modella trans dalla carnagione olivastra e dai lunghi capelli lucenti. Per anni, ha dovuto faticare duramente pur di essere ingaggiata per qualche campagna pubblicitaria, anche la meno influente. Il percorso di Peche è stato duro e i ricordi, di certo, sono non poco dolorosi: “In passato mi ricordo di essere stata assunta da una azienda di bevande, ma dopo un foto-shooting, quando scoprirono che ero transgender, mi licenziarono su due piedi. Mi pagarono, ma rifiutarono la mia identità“.

 

Peche Di by Adriel Gonzalez
Peche Di by Adriel Gonzalez

 

 

Includere i modelli trans nella moda, ora è la sua missione. la volontà di combattere per i propri diritti e di debellare la parola “diverso” dal fashion biz, l’ha resa un porto sicuro per le giovani leve della moda, allontanate perché non in linea con le richieste del mercato.

Brand commerciali come Budweiser (comunemente conosciuta come Bud) e Smirnoff, si sono rivolte all’agenzia per assoldare nuovi volti da impiegare nelle loro campagne pubblicitarie.

Ci assumono proprio perché possiamo offrire un nuovo elemento alla loro marca, alla loro immagine. Perché siamo autentiche e autentici“, ha dichiarato Peche Di.

Il mondo della moda, pare si stia aprendo al mondo gender. Tra i modelli più quotati del momento non possono non essere citati il bellissimo Laith Ashley De La Cruz, che ha appena conquistato la copertina di Attitude, Lea T (musa di Riccardo Tisci) e Andrej Pejic.

 

 

 

Fonte cover Hadriel Gonzalez

 

Eva Robin’s, la video intervista esclusiva (versione integrale)

C’era una volta una bellissima peccatrice che attirava l’attenzione dei media. Il suo nome è Eva Robin’s, si esibiva nelle ville dei politici, nei salotti colti degli artisti, invitata dagli “illuminati” e dai curiosi, e mostrava la sua verità sessuale: il pene. Il pene su un corpo di donna.

Sulle copertine, tra la sinuosità dei seni naturali (Eva inizia a prendere ormoni femminili all’età di 14 anni) e la sfacciataggine di un pene, si crea un personaggio. E mi sembra cosa molto superflua rispetto a quello che vedo oggi, qui, nella sua casa.

Siamo nel centro di Bologna, ultimo piano di un palazzo. Per le scale, pile di libri e oggetti d’arte. Entrando troviamo la Cina, l’Africa e la Francia tra gli scaffali e i mobili, un boudoir dalle tende chiuse e dalla luce soffusa, un ambiente che obbliga al silenzio.

Tutto sembra avvolto da mistero, le porcellane cinesi ricoperte da collane in turchese, le statue rivolte verso le finestre, gli angoli accesi dalle piccole luci natalizie, il bambin Gesù sotto una lampada giallastra – tanti ammennicoli che ricordano un luogo di preghiera. Eppure Eva Robin’s è atea.

Il sorriso si posa sulle sue labbra come una falena stanca. Il personaggio è scomparso, o meglio, ogni tanto viene fuori timido con qualche smorfia, qualche battuta sarcastica; ma quel coraggio, forse a volte un poco incosciente, di una Eva ventenne, non c’è più.

Lontana dai proiettori, Eva Robin’s si dedica al teatro, che l’ha aiutata a scacciare i fantasmi. E’ bellissima, conserva il fisico di una ragazzina e una sensualità innata, le finte ciglia vibrano, la voce è calda, docile, in sottofondo c’è il Requiem di Mozart.


(leggi tutto su “Eva Robin’s si mette a nudo“)

Qui la video intervista in versione integrale:


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VIDEO INTERVISTA ESCLUSIVA AD EVA ROBIN’S


Nella suo piccolo boudoir in pieno centro di Bologna, Eva Robin’s  si racconta in un’intervista, dopo anni di silenzio.


I suoi amori, i dolori che l’hanno fortificata, la passione e il lavoro che da sempre la lega al teatro e il tempo che passa. Una Robin’s cambiata ma che conserva, sempre, quel fascino magnetico che impone all’ascolto.


Qui l’intervista ad Eva Robin’s ed il servizio fotografico.