Le silhouette minimaliste di Pascal Millet

Ispirazioni multiformi e femminilità delicata sulla passerella di Pascal Millet, che ha presentato la sua collezione primavera/estate 2017 alla Paris Fashion Week. Ad ispirare lo stilista francese sono foto che testimoniano uno charme evergreen: lo stile di Meryl Streep nell’indimenticabile pellicola “La mia Africa”, l’eleganza senza tempo della principessa Carolina di Monaco, e ancora i look iconici sfoggiati da Bianca Jagger allo Studio 54. Un’immagine ben delineata, che predilige una femminilità ricercata e sempre attuale. Lo stilista va alla ricerca di uno stile parisien quantomai attuale, per silhouette libere. Bandita ogni forma di costrizione per una femminilità glamour e delicata. Suggestioni sporty-chic nei capi in felpa, che si alternano sul catwalk. La palette cromatica indugia sulle sfumature dell’azzurro e del blu, per poi aprirsi a tocchi metallizzati e righe multistripes. I volumi sono studiati e architettonici, i dettagli scultorei, in un mood minimal-chic che sembra predominare.

pm1

pm2

pm3

pm4

(Foto: Madame Figaro)

L’anarchia metallizzata di Wanda Nylon

Suggestioni couture in chiave metallizzata sulla passerella di Wanda Nylon. Johanna Senyk, per la prima sfilata alla settimana della moda parigina della sua collezione Wanda Nylon, propone affascinanti atmosfere oniriche, immerse in uno scenario post apocalittico.

Bagliori iridescenti illuminano il défilé, in cui regna uno stile urban intriso di contaminazioni eterogenee. A sfilare è una donna forte ed emancipata che non rinuncia al lusso, declinato però in chiave futurista. Tra tocchi strong e dettagli iper femminili, l’anarchia regna sovrana in un mix & match di ispirazioni; tra i materiali prediletti spicca il vinile, per tute e calzature.

Atmosfere post-atomiche nelle reti di cristalli Swarovski e nelle geometrie che caratterizzano gli accessori, come gli occhiali e le borsette con catena. Largo a vezzi iper femminili nella seta plissettata, nei trench drappeggiati con inserti in organza, mentre gold all over illumina gilet e pantaloni cropped.

Arrivata a Parigi all’età di 18 anni, Johanna Senyk vanta esperienze come stylist, costume designer e casting director; il suo ingresso trionfale nel fashion system la vede vincitrice del premio Andam per il 2016 e creatrice di una capsule collection per La Redoute. La sua è un’estetica influenzata da luoghi leggendari, come il Palace di Parigi.

wn1

wn2

wn3

wn4

(Foto: Madame Figaro)

La sensualità vitaminica di Alexis Mabille

Colorata, versatile ed eclettica la collezione primavera/estate 2017 di Alexis Mabille, che ha sfilato nell’ambito della settimana della moda parigina. Una sensualità inedita, che integra elementi dichiaratamente sportswear a suggestioni etniche. In una palette cromatica vitaminica sfilano capi fluttuanti e sofisticati: largo a vestiti che esaltano la femminilità, silhouette che enfatizzano le curve e volumi che creano iperbolici contrasti. Una collezione pensata per una donna sportiva e giovane, che osa con i colori, perfetti per esaltare la bellezza della stagione estiva: ecco quindi alternarsi sul catwalk giallo lime, rosso e bianco, per capi che coniugano la più classica femminilità a dettagli sporty-chic, come le sneakers ai piedi. Tripudio di righe per tuniche dall’aria esotica, arricchite dai gioielli etnici, come le collane. Vezzi tipicamente femminili nelle ruches che impreziosiscono le spalle nude.

am1

am2

am3

am4
(Foto: Madame Figaro)

Romanticismo in chiave nerd per Anne Sofie Madsen

Austera ed ironica la collezione primavera/estate 2017 di Anne Sofie Madsen, che ha sfilato nell’ambito della Paris Fashion Week. A calcare la passerella della stilista danese è una novella signorina Rottermeier dall’aria un po’ severa e dalle ruches che sanno di antico. Con quell’aria vagamente nerd conferitale dagli occhialetti da vista, la donna di Madsen conquista e incuriosisce. Dominano l’intero défilé toni pastello mixati a capispalla dall’appeal strong, in una sfilata in cui la sartorialità si unisce ad una femminilità velata da tocchi nostalgici. Romantica e delicata, la camicia diviene iconico passepartout, impreziosita da tagli asimmetrici, balze e volants, per uno stile in cui si avverte l’influenza di Alexander McQueen. Largo a miniabiti dall’aria retrò, per volumi architettonici e dettagli sartoriali. Capi strutturati si indossano con la giacca biker e con pantaloni oversize; cura certosina è riservata ai dettagli, come i calzini, che accompagnano ogni outfit che si alterna sulla passerella.

asm

asm1

asm2

asm3
(Foto: Madame Figaro)

Sfila a Parigi il glam rivisitato di Barbara Bui

Le atmosfere del Paradise Garage sono protagoniste assolute del défilé di Barbara Bui: in un tripudio di suggestioni Eighties, riviviamo la magia del disco club newyorkese, immersi nella musica di Larry Levan, dj americano che ha animato per decenni il club. La donna che calca la passerella di Barbara Bui sembra uscita da una discoteca, tra citazioni techno e spensierata atmosfera glam. Una primavera/estate 2017 dedicata ad una donna forte e libera, capace di lasciarsi andare ad exploit di estrema femminilità ma che ama osare, non disdegnando tocchi androgini, come i pantaloni con le pinces. Dominano asimmetrie e colori brillanti, in un mix and match di elementi streetwear e influenze eterogenee, in bilico tra passato e presente. Largo a silhouette strutturate, tocchi sporty-chic nei costumi e nei parka. Tripudio di colori al neon che si alternano a mosaici e motivi africani; entusiasmo e grinta nelle pellicce.

bb1

bb2

bb3

bb4
(Foto: Madame Figaro)

Yang Li: sfila a Parigi la distruzione del lusso

Ha sfilato alla Paris Fashion Week la collezione primavera/estate 2017 di Yang Li. “Distruggere il lusso conferendogli elementi spontanei”: questo il manifesto stilistico alla base del défilé. Lo stilista, nato a Pechino e residente a Londra, ha presentato una collezione irriverente e fortemente improntata alla contemporaneità, tra tocchi esotici e outfit mixati in modo apparentemente casuale. Un nuovo concetto di lusso, che si apre alla sperimentazione. Il giovane designer non si lascia certo intimidire, sfoggiando grande maestria nelle proporzioni e nei tagli, tra asimmetrie e contrasti arditi. Dominano gli inserti in rete, tra patchwork di tessuti e materiali, come nelle minigonne segmentate da caleidoscopici blocchi di pelle. Sartorialità nelle proporzioni futuriste, eclettismo nei bomber multicolor e nei trench a listini di colore, tripudio di lacci su camicie e pantaloni.

yang1

yang2

yang3

yang4
(Foto: Madame Figaro)

Chic à la française in passerella da Chloé

Chic à la française per la primavera/estate 2017 di Chloé: in passerella sfila un omaggio allo stile parisien. Effortlessy-chic e sofisticata, la donna immaginata da Clare Waight Keller sfoggia classe da vendere grazie all’allure parigina, da sempre sinonimo di stile. La designer britannica, alla direzione creativa di Chloé dal 2011, rinnova le silhouette e semplifica le forme, per una collezione che strizza l’occhio al minimalismo pur senza perdere di vista il manifesto estetico della maison.

“Sono tornata all’idea di base della semplicità dello stile francese. Gli abiti sono disinvolti, i volumi squadrati, i tessuti croccanti. Voglio dare un messaggio semplice e forte. Con un tocco floreale”: così la stilista ha commentato la collezione che ha sfilato nella mirabile cornice del Grand Palais. Volumi fluttuanti e grande pulizia dominano sul catwalk, per un prêt-à-porter irresistibile e fresco.

La palette cromatica omaggia la bandiera francese, con tripudio di rosso, bianco e blu, per citazioni marinière; romanticismo nelle stampe floreali, che evocano innocenti evasioni e citano certi pattern presi a prestito dai Seventies. Largo a plissé a corolla, georgette di seta, balze dégradé, lacci e fiocchi dal candore fanciullesco. Il crochet domina su jumpsuit, tra abiti sottoveste e shorts. I volumi delle camicie sono over, i pantaloni fluidi. Non manca un tocco boyish, tanto caro alla stilista, mentre gli accessori sono caratterizzati da grande femminilità, a partite dall’irresistibile mini pochette con anello di metallo.

chl1

chl2

chl4

chl5
(Foto: Madame Figaro)

Off-White sfila alla Paris Fashion Week

Tra i nomi più apprezzati dello streetwear, OFF-WHITE ha presentato a Parigi una collezione primavera/estate 2017 fresca e giovane. Virgil Abloh guarda al passato e mixa con grande padronanza gli armadi di lui e di lei, per una sfilata ricca di citazioni Eighties, a partire dai volumi, esasperati. Potente e moderna, la donna che calca la passerella, tra suggestioni streetstyle e dettagli anni Ottanta. Personalità poliedrica, Abloh monopolizza l’attenzione della Paris Fashion Week grazie alla presenza di Kim Kardashian, ospite numero uno del front row. Lo stilista -classe 1980- si ispira alla protagonista di Working Girl, interpretata da una giovanissima Melanie Griffith: in un tripudio di spalline e capelli cotonati, la parabola di un’ambiziosa segretaria che riesce a portare a termine una prodigiosa scalata sociale ai danni del suo perfido capo Sigourney Weaver. Sfila una donna in carriera, perfettamente a suo agio nell’indossare completi maschili, senza per questo rinunciare alla propria femminilità. Una trasformazione culturale dai velati intenti femministi per Abloh, che guarda alla donna di oggi, indipendente ma àplomb. In passerella sfilano 36 look, tra bluse dalle spalle oversize, pantaloni in pelle, blazer che diventano mini dress. Largo alla camicia, che diviene iconico passepartout arricchita di ruches e volants, dettagli asimmetrici che creano volumi istrionici. Nel front-row spicca su tutti Kim Kardashian accanto al marito Kanye West.

ow1

ow2

ow3

ow4

(Foto: Madame Figaro)

La decostruzione dell’essenziale di Y/Project

Sfila nell’ambito della Parigi Moda Donna la collezione primavera/estate 2017 di Y/Project. Il designer belga Glenn Martens continua la sua sagace decostruzione dell’essenziale nel suo secondo défilé. Vistosi accenni streetstyle spiccano nell’eleganza che si alterna sul catwalk. Il giovane stilista, laureato presso la Royal Academy of Antwerp, raccoglie grandi consensi dal 2013. Ad Y/Project si deve la fondazione dei canoni di un’estetica nuova, in cui i confini tra femminile e maschile sono sempre più sfocati. La creatività domina in una collezione dal fascino underground. Cut out sbucano da trench e pantaloni, ma anche da t-shirt e camicie. Giocosa ed irriverente, la collezione rielabora codici tradizionali in una chiave inedita: largo a denim e velluti, mentre sbucano qua e là incursioni kitsch come nel bomber in oro metallizzato. La camicia maschile rivive in una veste nuova, che la rende simile ad un corsetto, per una donna sexy e sicura di sé, in un istrionico gioco di ruolo.

yp

yp1

yp2

yp3

Lo streetwear in chiave couture di Koché

Sperimentazione e accostamenti arditi caratterizzano la collezione primavera/estate 2017 di Koché, che ha sfilato nell’ambito della Paris Fashion Week. Christelle Kocher continua nel suo tentativo sperimentale di fondere i codici dello streetwear con quelli della couture. Il risultato è affascinante: citazioni sportswear dominano sul catwalk, tra tenute da jogging da indossare con scialle in tulle, come fa Lindsey Wixson, che apre il défilé. Largo a felpe caratterizzate da grafismi optical, pantaloni cargo e t-shirt oversize, che si uniscono a dettagli vintage e tocchi femminili, come nei gioielli dal gusto un po’ kitsch. In un patchwork di dettagli artigianali, sfila un interessante esperimento stilistico, fortemente improntato alla contemporanetà.

koche

koche-1

koche-2

koche-3

(Foto: Madame Figaro)

Sfila a Parigi la couture future di Courrèges

Couture Future: con questo termine Sébastien Meyer e Arnaud Vaillant salutano la loro quarta collezione disegnata per Courrèges. A coniare l’espressione fu proprio André Courrèges, con riferimento alla collezione prêt-à-porter del 1965, emblematica per la rivoluzione del brand. Nella cornice della Monnaie di Parigi sfila la collezione primavera/estate 2017, intrisa di elementi couture e tocchi futuristi. Aprono il défilé minidress cocoon con tasche e martingala, pantaloni a righe black and white con boleri in tinta, per silhouette grafiche e futuriste. Seguono bomber in neoprene, jumpsuit e giacche biker, tra suggestioni hi-tech e grande ricercatezza. Sperimentazione sembra essere la parola chiave di una collezione che unisce un appeal proiettato nel futuro alla tradizione della maison. Suggestioni Sixties nel pvc dei top, per una donna moderna e raffinata.

cour1

cour3

cour4

cour5

(Foto: Madame Figaro)