Speech EMPOWERMENT FEMMINILE, 5 top AD raccontano storie di donne, successi, difficoltà dell’imprenditoria femminile
Mercoledi 18 Ottobre ore 18.30 un evento unico sul tema sempre più importante dell’EMPOWERMENT FEMMINILE.
Una round table con 5 Top AD donne sull’uguaglianza di genere, fenomeni socio-culturali della forza lavoro femminile, suggerimenti concreti per la promozione dell’indipendenza finanziaria delle donne.
Storie di donne e di successi, ma anche di difficoltà e lotte continue. Un evento unico dove avrete l’occasione di accedere a contenuti super esclusivi e di poter conoscere di persona figure che sono l’eccellenza dell’imprenditoria femminile del nostro paese.
Modera il talk il Direttore Responsabile di SNOB (www.snobnonpertutti.it), progetto editoriale printed e digital di approfondimento culturale, Miriam De Nicolò che dichiara:
” L’empowerment femminile non è solo una questione politica, ma soprattutto culturale, legata a continui cambiamenti sociali ed è sempre più importante parlarne per eliminare gli stereotipi di genere. SNOB vuole, attraverso la sua community, promuovere eventi e network, condividendo preziose fonti di conoscenza, per incentivare sempre più meccanismi e processi di evoluzione rapida e virtuosa.”
INTERVERRANNO:
SIMONA TIRONI Assessora all’Istruzione, Formazione, Lavoro, della Regione Lombardia
NICOLETTA BESIO Director Sales di Twitch Italia
AYA YAMAMOTO Amministratore Delegato di Gastronomia Yamamoto (associata Ambasciatori del Gusto)
SARA ZUCCHINI Amministratore Delegato ViaFratelliLombardi1
GAIA ROMANI La più giovane Assessora del Comune di Milano ai Servizi Civici e Generali
A seguire, cocktail per tutti gli ospiti, firmati Brugal, marchio storico di eccellenza del rum, oggi capeggiato da Jassil Villanueva Quintana, quinta generazione della famiglia Brugal, prima donna maestra ronera per la famiglia e la più giovane Master of Rum della Repubblica Dominicana, un esempio di leadership femminile in un contesto da sempre dominato dagli uomini. La degustazione guidata è curata dal brand Ambassador Matteo Melara.
L’evento si terrà presso Doping Bar di Piazza XXIV Maggio 8, MIlano, location di Aethos Club. Maria Bellotto, Community Manager dichiara:
“Parità di genere ed empowerment femminile sono argomento estremamente importanti ed è un vero piacere sostenere SNOB e il suo Direttore, Miriam De Nicolò, in questo progetto. Sono sicura che questa tavola rotonda, per la levatura delle sue ospiti, sarà di ispirazione e potrà contribuire al cambiamento che desideriamo vedere non solo nel contesto lavorativo, ma anche nella società.“
PER ISCRIZIONI E COSTI SCRIVETE UNA MAIL A INFO@SNOBNONPERTUTTI.IT O MANDATE UN MESSAGGIO WHATSAPP CON “INFO EMPOWERMENT FEMMINILE” AL NUMERO 320-2822948
Miracolo a Milano, è questo il nome della mostra che rappresenta il primo passo di un’inedita collaborazione tra tre artisti , diversi per background e formazione , ma che si ritrovano uniti sotto il nome dell’arte.
Alvin, Nina Zilli e Raptuz sono gli ideatori dai quali prende vita un progetto artistico che racconta la città di Milano come crocevia che da sempre ha unito storie e persone, la città dei sogni che si avverano, la città delle azioni e delle possibilità. Una vera contaminazione, questo intreccio tra arte e persone ci insegna che ci si incontra diversi per poi riconoscersi simili: si perché l’arte riesce a potenziare questo processo, perché aiuta a far emergere i mondi interiori di ognuno.
Alvin, conduttore televisivo e conduttore radiofonico italiano, è molto apprezzato anche come artista. Un aerografo regalatogli a 12 anni lo traghetta nel mondo dell’arte e in Italia, una delle crew più quotate e stilose della street art, in quegli anni, era la TDK di cui faceva parte Raptuz. “Ho sempre stimato il suo stile internazionalmente riconosciuto, inconfondibile e la sua padronanza nell’uso delle bombolette spray. Il suo interesse nei confronti del mio linguaggio artistico e la proposta di fare un muro ed un’esposizione dei nostri lavori insieme allo spiccato senso artistico dell’amica Nina Zilli, mi ha fatto immenso piacere. La grande stima reciproca che c’è e l’entusiasmo di fare qualcosa insieme ci ha portato ad incontrarci spesso per parlare di arte, filosofia e consumare ricche colazioni a casa di Nina fino a partorire MIRACOLO A MILANO”.
Paolo Noise;Alvin;Marco Mazzoli
J-Ax
Nina Zilli è un tornado, un vulcano, un’innamorata della musica che ti inchioda con le sue passioni e fantasie prima ancora che tu abbia il tempo di ascoltare una sola delle sue canzoni. Oltre ad essere una cantautrice di successo, Nina nel 2019 pubblica il suo primo libro “Dream City” (Rizzoli) in cui svela un talento artistico che non tutti conoscevano: quello di illustratrice e soprattutto di sognatrice. “Dream City” è il racconto della città dei sogni di Nina, tra l’amore per la musica e quello per il disegno. “Realizzare la mia prima mostra al fianco di due artisti che stimo e due grandi amici è per me una splendida occasione per far prendere vita, forma e materia a quello che ho immaginato illustrando e scrivendo “Dream City”. Milano è la città che ci ha accolto, che ci ha dato grandi speranze e opportunità. È la città che ha fatto prendere vita ai nostri sogni, che ci ha fatto incontrare e ha fatto nascere cose più o meno grandi, dando vita a tutti i nostri progetti e regalato gli amori e le soddisfazioni più grandi. Quando Raptuz mi ha chiesto se avessi voluto esporre insieme a lui e Alvin, una prima volta per me, per celebrare la Milano che ci unisce, non ho saputo dire di no”
Raptuz è uno stimato artista, designer e grafico presente da oltre 36 anni nel circuito artistico internazionale, pioniere nella scena italiana dei Graffiti e dell’Arte Urbana. Raptuz è co-fondatore della storica TDK Crew (Milano, 1990) e, insieme agli amici J-Ax e Space One, co-fondatore anche del famoso collettivo “Spaghetti Funk Crew”. “Conosco e stimo Alvin e Nina da moltissimi anni, ma solo di recente ho appreso delle loro skills ed è stata subito una ventata di aria fresca. Ho scoperto che Nina è un fantastica artista a 360° dotata di un talento cristallino e travolgente. Alvin invece è energia positiva, con uno stile unico e puro entusiasmo. Da li a proporre l’idea di organizzare un evento assieme non ci è voluto molto, è stato quasi automatico, noi tre siamo artisticamente molto diversi, abbiamo alle spalle vissuti ed esperienze completamente differenti, ma parliamo la stessa lingua quando si tratta di creare quello che amiamo con sincerità, amicizia ed entusiasmo. A loro quindi, posso solamente dire: grazie amici per l’energia che mi regalate, mi sto divertendo un sacco!”
Nina Zilli;Danti
Alexia
Domenico Zambelli;Alvin
Silvia Provvedi;Giulia Provvedi
Stefano Sala
Raptuz;J-Ax;Paolo Jannacci
Saturnino Celani
Paolo Jannacci
J-Ax
Marco Mazzoli
Nina Zilli;Alexia
Gaia Bermani Amaral
Gaia Romani
Alvin
Alvin;Saturnino Celani
Alvin;Pippo Ricci
Ad ospitare la mostra Miracolo a Milano, dal 1 al 12 ottobre 2023,dalle 16:00 alle 20:00 (ingresso libero), sarà la Cittadella degli Archivi di Milano, luogo che, per diversi motivi, è incubatore e scrigno perfetto per questo progetto. Un museo “indoor e outdoor” che comunica con la città. Il passato e la memoria sono qui racchiuse e guardano al futuro, come simbolo di progresso per tutto il Paese. Questa location, per la mostra di Miracolo a Milano, si trasforma in luogo espositivo dove i tre artisti installeranno loro opere selezionate e acquistabili, tra must riconoscibili ed altre realizzate per l’occasione, come la creazione di un’opera su muro realizzata con spray ecologici all’acqua. Giocando tra i loro diversi stili e approcci stilistici Alvin creerà la scritta di MIRACOLO A MILANO, Nina Zilli realizzerà lo sfondo e Raptuz disegnerà se stesso e i suoi compagni di “rullo” realizzando così una vera e propria rivisitazione della locandina dell’evento.
«Vogliamo raccontare una città che non vuole ripercorrere gli errori commessi, ma espandersi con le sinapsi dei suoi abitanti»
L. WANG, IMPRENDITRICE E STILISTA DA MILIONI DI FOLLOWER SU TIKTOK, HA DEBUTTATO A MILANO
Stilista, imprenditrice, attrice, modella e regina di TikTok, dove i suoi video registrano milioni di like, Loora Wang, ha debuttato a Milano con il suo brand Loora Pwd, il 25 Settembre a Palazzo Serbelloni con uno show che è stato una vera e propria case history. Presente anche Tik Tok International che le ha dedicato uno speciale.
Un debutto a Milano inaspettato: basti pensare che Loora era un promettente ingegnere nucleare prima di abbandonare la carriera per dedicarsi alla sua più grande passione, la moda. Dopo gli studi, muove i primi passi nel mondo del fashion prima a Parigi e poi a Milano, città di cui Loora si innamora per l’artigianalità, il savoir fare e la creatività tipica dello stile italiano.
Nel 2017 fonda il suo brand e nel 2018 debutta con la sua prima collezione alla Shenzhen Fashion Week: un successo che porta oggi la sua azienda a fatturare circa 500 milioni di euro. Con un organico produttivo tutto al femminile e 200 monomarca nei più importanti shopping mall della Cina oggi Loora Pwd è uno dei brand più ricercati anche sul web.
Nei suoi video Loora non solo mostra le sue collezioni ma si propone come il simbolo di una femminilità consapevole, interprete delle nuove esigenze femminili cinesi e della loro naturale evoluzione. Determinata, femminista, emancipata e indipendente, la stilista si presenta ai suoi 10 milioni di follower come “una donna per le donne” con collezioni che vanno oltre i look di passerella o da red carpet ma che sanno esprimere personalità e incarnano un nuovo modello al femminile che trova riscontro nella sua moda, fatta di collezioni adatte al day by day, tanto da essere il secondo brand più venduto sul web in Cina.
Dopo aver sfilato durante le principali Fashion Week cinesi come Bejing e Shenzhen e dopo aver ricevuto numerosi premi e prestigiosi riconoscimenti, oggi Loora ha fatto un passo in più: presentare la sua collezione a Milano il 25 settembre a Palazzo Serbelloni durante la settimana della moda.
Precursore di una moda senza limiti e prima designer in Cina a far sfilare sulle sue passerelle modelle transgender e nogender, oltre ad essere fondatrice del suo brand è anche Presidente del Comitato Permanente dell’Associazione degli Industriali dell’Abbigliamento della Provincia di Henan, Direttore esecutivo di China Garment Association e di China Haute Couture Association, oltre che Vice Presidente di Shenzhen Garment Association.
Il debutto a Milano è stato per l’intraprendente stilista cinese, un passo fondamentale per il suo brand sempre più orientato a una produzione maggiormente sostenibile: in programma per settembre l’accordo con una delle maggiori aziende italiane specializzate in materiali ecosostenibili che permetterà a Loora Pwd di dare ai suoi capi un indirizzo ancora più green e inclusivo.
L’arte di Salgado si unisce all’impegno e al gusto, in nome dell’Amazzonia
In occasione della mostra Amazônia di Sebastião Salgado, Fine Spirits ha organizzato a Milano un evento che ha messo insieme le eccellenze brasiliane, il lavoro del celebre grande artista e la qualità del gin brasiliano Amázzoni, il tutto celebrando la più importante foresta del mondo: l’Amazzonia
Qualità e impegno, in difesa della foresta amazzonica
La mostra fotografica Amazônia del celebre Maestro Sebastião Salgado, aperta a Milano presso la Fabbrica del Vapore dal 12 maggio al 19 novembre, ha creato l’occasione ideale per un incontro che ha unito l’impegno al gusto e alla qualità del gin brasiliano.
Nato nella terra de La Cachoeira, Amázzoni è infatti un gin orgogliosamente artigianale, locale, indipendente e completamente brasiliano per storia, spezie e lavorazione. I suoi 5 ingredienti autoctoni e originalissimi sono il cacao, la castagna brasiliana, il maxixe, la ninfea e il cipò cravo, che Amázzoni unisce ai 6 più tradizionali: bacche di ginepro, pepe rosa, alloro, limone, mandarino e coriandolo. Macerati nel loro stato naturale in un grande Pot Still, il primo realizzato interamente in Brasile, danno vita a un gin pulito e speziato, ottimo da degustare anche liscio.
La distilleria sorge nella valle del Paraiba, all’interno dello Stato di Rio de Janeiro, in un’antica fazenda di caffè, eretta nel XVIII secolo e posta tra fiumi e palme imperiali, vaste pianure e piantagioni: si tratta della prima distilleria di solo gin del Brasile, nonché della più grande distilleria artigianale di gin dell’America Latina.
Amázzoni sostiene inoltre, tramite donazioni, l’associazione Vem do Xingu, che rappresenta i prodotti della Rete Terra do Meio, impegnata a riunire prodotti della regione del medio fiume Xingu, L’obiettivo comune è dunque quello di sostenere le popolazioni locali e il territorio, permettendo di vivere e lavorare in Amazzonia e contribuendo a mantenere in piedi il polmone verde più importante del mondo dal punto di vista climatico ed ecologico.
L’importanza dell’opera di Salgado
“La missione di vita di Salgado rappresenta un riferimento per Amázzoni fin dalla sua nascita”, spiega Arturo Isola, fondatore del brand Amázzoni: “L’impegno è quello di preservare la foresta Amazzonica attraverso programmi concreti di sostegno alle popolazioni indigene, ma anche tramite piccoli eventi di sensibilizzazione come quello appena organizzato e che speriamo di ripetere in futuro”.
Le oltre 200 fotografie del grande fotografo brasiliano, attualmente residente a Parigi, ritraggono la vegetazione, i fiumi, le montagne e soprattutto le persone che popolano l’Amazzonia. La mostra allestita presso la Fabbrica del Vapore a Milano si sviluppa infatti attorno a due temi: da un lato troviamo le fotografie di ambientazione paesaggistica e dall’altro quelle delle popolazioni indigene.
Curata da Lélia Wanick Salgado, compagna di lavoro e di vita del fotografo, la mostra ricrea così un ambiente in cui il visitatore è come immerso all’interno della foresta. Per Sebastião Salgado queste immagini testimoniano ciò che sopravvive prima di un’ulteriore progressiva scomparsa.“Il mio desiderio, con tutto il cuore, con tutta la mia energia, con tutta la passione che possiedo, è che tra 50 anni questa mostra non assomigli a una testimonianza di un mondo perduto” afferma Salgado. “L’Amazzonia deve continuare a vivere e avere sempre nel suo cuore i suoi abitanti.”
L’evento
L’aperitivo che ha riunito i partecipanti è stato servito presso il Bulk Mixology Food Bar, cocktail bar del VIU Hotel adiacente al ristorante di Giancarlo Morelli, con la degustazione di 3 cocktail lavorati con le 3 etichette Amazzoni:
• Il Caffè & Cioccolato, composto da Amazzoni Rio Negro, cachaca Abelha, Inferno 9 di Dante, bitter al cioccolato bianco, caffè;
• Il Mango, composto da Amazzoni Gin, cordial al Mango Piccante, zenzero, limone;
• Il Palo Santo e Pepe, composto da Amazzoni Maniuara, acqua di pompelmo, Palo Santo, pepe bianco Amazzonico, limone
Amázzoni Gin
Nato nella incantata terra de La Cachoeira, Amázzoni è un gin completamente brasiliano per storia, spezie e lavorazione. I 5 ingredienti mai visti prima in un gin (cacao, castagna brasiliana, maxixe, ninfea e cipò cravo) e i 6 più tradizionali (bacche di ginepro, pepe rosa, alloro, limone, mandarino e coriandolo) vengono macerati nel loro stato naturale in un grande Pot Still, il primo realizzato interamente in Brasile.
La Distilleria
Un’antica fazenda di caffè del XVIII secolo, posta tra fiumi e palme imperiali, vaste pianure e piantagioni, un autentico paradiso terrestre, creato appositamente per la produzione di gin, perché diventasse la prima distilleria di solo gin del Brasile e la più grande distilleria artigianale di gin dell’America Latina, sita nella valle del Paraiba, all’interno dello Stato di Rio de Janeiro. Amazzoni è l’unica distilleria latino-americana ad aver ottenuto il Premio di Miglior Produttore Artigianale del Mondo (World Gin Awards, Londra, 2018). Sì, è qui che si fa il Gin Amazzoni, orgogliosamente artigianale, locale, indipendente.
About Fine Spirits
Amazzoni Gin è distribuito in esclusiva per l’Italia da Fine Spirits, società di importazione e distribuzione specializzata in spirits di qualità, spesso prodotti da realtà artigianali e micro-distillerie. Accanto a brand prestigiosi come i whisky scozzesi The Dalmore e The Glendronach, Ron Millonario autentico tesoro peruviano, nel portfolio compaiono alcune delle realtà più interessanti e qualitative di questi ultimi anni, tra cui Isle of Harris, Kyrö Gin, Transcontinental Rum, Mhoba Rum e l’innovativa distilleria italiana Winestillery.
GIOVANI FORCHETTE: DOPO IL SUCCESSO DELLA SCORSA STAGIONE, TORNA DA DANIELCANZIAN RISTORANTE
LA PROPOSTA DEDICATA AGLI UNDER 40
Lo chef Canzian si avvicina ai giovani con un menu accessibile, che ben esprime la sua idea di cucina semplice e concreta, dove la natura domina e guida nella creazione di piatti genuini ispirati alla tradizione gastronomica nostrana
Milano, 27 settembre 2023 – Una selezione di piatti pensata per far divertire i più giovani, accompagnandoli alla scoperta della cucina di qualità. Questo è Giovani Forchette, il menu degustazione di DanielCanzian Ristorante dedicato agli under 40. La proposta, disponibile dal martedì al giovedì, è ordinabile esclusivamente allo chef table: un posto in prima fila dal quale osservare la creazione di ogni ricetta, respirare i profumi della cucina, ascoltare la brigata in fermento e scambiare due chiacchiere con lo chef Canzian, che quest’anno si appresta a festeggiare i dieci anni del suo ristorante.
Il menu, composto da cinque portate, cambia quotidianamente secondo l’estro di Daniel e la disponibilità degli ingredienti di stagione. Oltre ai piatti più iconici del ristorante, come il Risotto al limone, sugo d’arrosto e liquirizia e la Sfera di cioccolato omaggio ad Arnaldo Pomodoro, è possibile scoprire una selezione di novità e sperimentazioni dello chef.
“Giovani Forchette nasce dalla volontà di instaurare un dialogo diretto con i clienti più giovani”, afferma lo chef Canzian. “Per questo motivo ho deciso di servire lo speciale menu unicamente allo chef table, dove posso scoprire i gusti delle persone – con cui mi piace confrontarmi – e raccontare loro la mia idea di cucina solida, senza fronzoli e oltre le mode, fatta di piatti sinceri, ispirati alla tradizione gastronomica italiana. Questa proposta è per me una forma d’investimento per il futuro perché mi permette di avvicinare il cliente di domani”.
Il menu Giovani Forchette è disponibile solo su prenotazione.
DanielCanzian Ristorante
Via Castelfidardo angolo San Marco 20121, Milano
Orari
Dal martedì al sabato dalle ore 12.00 alle ore 15.00 e dalle ore 19:00 alle ore 23:00 – Domenica e lunedì chiuso
Forte, delicata, luminosa: Luisa Beccaria immagina una donna che come la natura fiorisce in vita e colori, gioca con pesi e texture diverse, cromie gentili e vivaci; per una primavera-estate in sintonia con la bellezza degli elementi: terra, mare, sino al cielo.
La collezione SS 2024 celebra la vitalità al femminile della natura, incarnandone la mutevole bellezza in capi che accompagnano l’alternarsi delle ore del giorno e delle occasioni della vita. Il maxi flower quasi astratto crea effetti color-shock su abiti alla caviglia con balze discrete o per completi croptop-midiskirt informali, mentre le mille sfumature del cielo al tramonto diventano lunghi abiti che assecondano la figura. Il due pezzi giacca-pantalone si intaglia con il sangallo per un completo arancio vitaminico; il motivo a righe abbina le scintillanti paillettes ai volumi generosi dello scollo a barca di bluse strette da fusciacche a contrasto. Il fil coupé su organza goffrata disegna fiori minuti in cluster geometrici e introduce il ricamo su cotoni leggerissimi o tulle.
La camicia è elemento unificante tra il giorno e la sera. È chemisier iconico del brand con piccoli bottoncini ricoperti, ampio soprabito costruito a balze e rouches, blusa in organza trasparente per completare look monocromi serali.
Cerimonia e sera lasciano spazio a riflessi metallici su onde di paillettes full-on o come dettaglio su pizzi che ricordano l’artigianalità del tombolo; il tulle diventa rete che intrappola mille fiori ricamati e suggerisce un matrimonio carico dei colori e della grazia della natura.
Le silhouette alternano forme più donanti e avvitate — talvolta sottolineate anche da profonde scollature — a volumi ad A, leggeri e sbarazzini. Le lunghezze vanno dal mini al maxi, con giochi di tagli orizzontali. Tessuti e textures sono un inno all’impalpabilità: cotoni delicati, tulle, chiffon, organza, broccato stretch, pizzi e paillettes.
La palette cromatica associa la delicatezza di un’alba — tra pervinca, lilla, azzurri sfumati, cobalto, argento — all’intensità di un meriggio assolato, con arancio, senape, verde brillante, fucsia.
BYBLOS SS24 INNER SELF: DOES YOURSELF HAVE A SOUL?
Is Your “Self” Just an Illusion? Can Your “Self” Survive Death?
Corpo e anima. Coesistono tra loro? L’anima sopravvive al corpo? Siamo anima o è il nostro cervello? La nostra personalità è impressa dall’anima o è il risultato di codici genetici materiali, il prodotto di reazioni organiche… o è l’unione indivisibile dei due?
Questo intricato enigma ha affascinato Manuel Facchini, direttore creativo di Byblos per la collezione SS24.
Nulla è come sembra. Le forme si dissolvono, si diluiscono, si fluidificano, solo per ritornare, nitide, scolpite, rigorose. In questa danza circolare tra anima e corpo, la collezione Byblos SS24 si evolve.
La spirale, da cui la collezione trae forma, rappresenta simbolicamente l’unione tra anima e corpo, che nella sua evoluzione tende paradossalmente a diventare fluida, fino a dissolversi, quasi vaporizzarsi.
Così, il blazer “si scioglie” in un abito, plasticità e geometrie rigorose. La tuta e gli abiti in jersey ad alta tecnologia rappresentano una continua evoluzione di flussi che accarezzano le curve, in un dialogo di effusioni tra anima e corpo, che rivelano eppure nascondono.
A volte, si legano indissolubilmente, come le iconiche coppe Byblos, sia nella versione termoformata 3D ad alta tecnologia che nella versione in gel, con sfumature cromatiche siderali.
La spirale, simile all’anima e al corpo, subisce una graduale dissoluzione all’interno dell’evoluzione dinamica dei capi, dovuta alla forza centrifuga. Si scioglie, liberandosi gradualmente, creando lunghe strisce di tessuto che sembrano fondersi e staccarsi dai capi stessi che adornano. Questo effetto è splendidamente esemplificato nell’interpretazione dei pantaloni cargo, disponibili sia in cotone Shibaya ecosostenibile, che nella versione tinta in capo.
Tuttavia, ci sono casi in cui gli elementi rimangono intrecciati. Come, ad esempio, gli abiti da sera leggeri e svolazzanti in jersey che abbracciano delicatamente le curve del corpo, accarezzandole delicatamente. In questi design, l’anima e il corpo sono armoniosamente uniti, creando un’aura di eleganza. Allo stesso modo, nell’abito “signature”, il corpetto si avvolge, separando simbolicamente il seno destro e sinistro, un’allegoria dell’interazione tra l’anima e il corpo, solo per dissolversi e svanire in una splendida coda asimmetrica.
Manuel Facchini mette in mostra il potere dinamico della moda, nella quale la fusione degli aspetti fisici e metafisici dell’essere si intrecciano in modi affascinanti.
Tra gli accessori, un “must-have” sono gli originali orecchini a spirale in rhodium 3D ecologico e sostenibile, placcati in nero o cromo, creati attraverso sofisticati programmi di architettura parametrica, e la borsa “Thrill” interpretata con tonalità che mescolano il bianco con il fucsia, l’arancione o il nero.
I colori della collezione Byblos sembrano riprodurre gli orizzonti celesti di galassie lontane, sfumando tra il fucsia, l’arancione di Marte e il verde Wimbledon, solo per illuminarsi con il lime.
Il concetto di fusione va oltre le sfumature cromatiche e la connessione tra corpo e anima: infatti si manifesta anche nella sublimazione tra realtà e 3D. Il carattere innovativo e tecnologico del mondo Byblos prende vita anche attraverso la collaborazione con Style3d, attraverso cui, in un continuo divenire tra realtà e 3D, i modelli digitali si fondono e trasformano in una metamorfosi continua e inaspettata tra realtà e virtuale.
Un’induzione continua che abbraccia anche la fusione dei generi, tra i quali i confini si assottigliano e a volte si fondono e confondono. In questo messaggio di inclusività e diversità, i confini diventano indistinti, consentendo una convergenza senza soluzione di continuità che non conosce limiti. Questa fusione simboleggia una celebrazione dell’individualità e dell’accettazione, in cui la fluidità delle identità di genere permette un profondo apprezzamento per la bellezza che si trova nelle nostre differenze. È una testimonianza della natura illimitata dello spirito umano, in cui l’essenza dell’anima trascende i confini convenzionali.
MARYLING SS24 “MARYLING UNIVERSITY, ALLA RICERCA DELLA NUOVA TE”
“MARYLING University, finding the new you”: un manifesto e insieme una dichiarazione di intenti quella racchiusa nella SS24 di MARYLING che riflette i momenti di trasformazione della vita, racchiudendo le esperienze che derivano dall’avventurarsi nell’ignoto, dalla curiosità e dalla libertà di esplorare.
È proprio la personale esplorazione dell’esistenza portata avanti dagli artisti contemporanei a farsi chiave di lettura dell’ispirazione del brand, che fa leva tanto su icone pop come Britney Spears che su protagonisti del milieu artistico – Michael Landy, Tracey Emin, Magdalena Abakanowicz – capaci di rileggere le proprie vite con un filtro personale ad alto tasso di spettacolarità. E con l’ausilio, naturalmente, di scultura e pittura, fotografia e ricamo, ma anche distruzione e fermo immagine di istanti vissuti e ricreati. È qui che il percorso del singolo artista, la sua visione giocosa e nostalgica insieme, il coté emotivo mai slegato dalla pratica crea un archetipo dell’esperienza universitaria, in cui c’è posto tanto per la reinvenzione di sé che per la nostalgia del passato.
Ideale punto di partenza è Break Down, l’opera -performance che ha portato alla ribalta Michael Landy, incentrata sulla distruzione di tutti i suoi beni in un’ideale indagine sulle reali necessità di ognuno, a cui si rifanno i look chiave della proposta di MARYLING. L’audacia dell’artista è stata incanalata nell’ardimentoso collage di stampe che caratterizza la collezione, oltre a suggerire quell’idea di cura e di rispetto per sé tipica della donna MARYLING il cui guardaroba riflette la sua identità.
Sono inaspettate combinazioni di colori tra il grigio elefante, il giallo narciso e l’indaco, accesi da accenti al neon, a essere incorniciati da tonalità più scure e dal classico bianco e nero. Strisce ispirate alla cravatta sono applicate, come stampe, sugli orli mentre texture organiche di maglia caratterizzate da diamanti geek chic e chevron utilizzano cachemire, mohair e lana come base. E ancora il tocco vintage della collezione continua nella seta stampata, la georgette e il raso, dai colori vivaci che omaggiano il tempo passato e la novità stessa insita nel nuovo. Le forme sono sartoriali ed essenziali, spesso abbinate alla seta multicolor mentre gli abiti sono stratificati e danno vita a combinazioni eclettiche. C’è poi chiaro il concetto stesso di riutilizzo che allude allo straordinario processo di creazione dell’identità. Una collezione che sovverte le aspettative invitando a una giocosa reinvenzione di sé.
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
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MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
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MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
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MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
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MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
MILAN, ITALY – SEPTEMBER 20: A model walks the runway at the Maryling fashion show during the Milan Fashion Week Womenswear Spring/Summer 2024 on September 20, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Marco M. Mantovani/Getty Images for Maryling)
Un posto che non c’è, che non esiste. Un posto possibile, però, almeno con l’immaginazione, nel quale per esempio colonne che ricordano i resti di un tempio sbucano non in mezzo alla foresta, ma nel cuore della città, vestigia di una misteriosa civiltà riemersa all’improvviso. Nowhere è l’altrove che diventa tangibile, e con esso il rovesciamento di ogni regola ferrea, di ogni pensiero razionale, di ogni consequenzialità logica. Nowhere, anche, come metafora della moda, luogo nel quale tutto è concesso perché le combinazioni di elementi sono virtualmente infinite. Ecco allora che i broccati e le giacche dal sapore western, che i motivi cravatteria e le righe, che il denim e la spugna si congiungono in un non luogo stilistico che è sincretico e vitale, mentre le punte di stivali texani incontrano trecce di stoffa, le larghe camicie bacchettate sfiorano i disegni di qualche isola misteriosa, e le righe si congiungono a volute voluttuose. Il tutto con leggerezza, e non poca illuminata impulsività. È un vero proliferare di motivi ed echi, contenuta in una silhouette, per contrasto, dalla precisione assoluta e irremissibile: dritta e verticale, o a sirena, aperta in un godet, ma sempre lunga, fisica, fasciante, con le giacche e i bomber che, sopra, avvolgono in volumi protettivi e abbondanti. A fare da suggello a questa fantasticheria, un antico simbolo miceneo: un polipo, segno di rinascita, augurio di buona fortuna. E, ai lobi, una dea bendata in forma di orecchino. Come dire osa e sarai premiata, che è poi un altro modo di raccontare l’atto quotidiano del vestirsi, giocando invece che pensando, usando solo l’istinto e l’immaginazione.
La colonna sonora della sfilata è una tessitura di archi arabi, percussioni africane, cori selvaggi e chitarre elettriche creata dalla band palermitana Santamarea. Il brano si intitola Acqua Bagnami, ed esce in anteprima in occasione dello show in una versione speciale e affabulante. Acqua Bagnami è parte della playlist Runway di Spotify curata da Marco De Vincenzo.
Grande successo per Step into the Green Side: il progetto che vede Cuoio di Toscana protagonista delle migliori vetrine italiane
Il Consorzio ha scelto 10 Corso Como per presentare il progetto con una speciale live performance e una serata all’insegna del Green Pret–à–Porter.
Cuoio di Toscana inizia ufficialmente il suo tour italiano nei migliori negozi con una serie di eventi speciali che valorizzeranno le eccellenze del Bel Paese. Un percorso per il consorzio CDT reso possibile grazie alla partnership con CBI-Camera Buyer Italia rivolta a più obiettivi, primo tra tutti il garantire una conoscenza più approfondita, da parte dei compratori e del pubblico, del marchio creato nel 1985 per diffondere la cultura del cuoio da suola e basato sui principi di sostenibilità, qualità e tracciabilità.
Principi oggi fondamentali per il futuro del fashion system, che verranno veicolati attraverso storytelling e iniziative ad hoc nei top shop del territorio, mettendo in primo piano il talento dei giovani e il valore della materia prima. Il cuoio è infatti un materiale naturale, plastic free e riciclabile, oltre che ottenuto dalla trasformazione di uno scarto dell’industria alimentare, destinato altrimenti alla discarica o all’inceneritore.
Il debutto ha avuto luogo ieri, 18 settembre, in occasione dell’avvio di Milano moda donna e Lineapelle, in 10 Corso Como, storico concept store milanese, simbolo di Milano, del Made in Italy e della creatività internazionale.
Dalle 17 alle 23 la serata è stata animata da una live performance con un artigiano che ha mostrato come lavorare il cuoio, mentre una personal stylist ha spiegato agli ospiti come abbinare i capi presenti in negozio alle calzature in Cuoio di Toscana. Infine, sono stati esposti due look dei designer emergenti Marco Rambaldi e SSHEENA vincitori dell’ultima edizione del Cuoio di Toscana Prize, iniziativa on going che ha come obiettivo il supporto dei giovani creativi e dei progetti ecosostenibili. La suola verde, simbolo del marchio, è realizzata seguendo la tecnica di lavorazione della concia vegetale lenta in vasca, che prevede la trasformazione delle pelli grezze in un materiale durevole, riconosciuto in tutto il mondo. A presentare la serata Lucrezia Guidone, giovane attrice e una dei protagonisti della terza stagione di Mare Fuori.
Guardando ai prossimi goal, il Consorzio presieduto da Antonio Quirici, che riunisce sette concerie dei distretti di San Miniato e Santa Croce sull’Arno (Pisa), punta a superare nel 2023 i 200 milioni di euro di fatturato grazie alle aziende virtuose del distretto, che lavorano secondo criteri ecosostenibili. Questi sono regolati da norme stringenti che passano per il benessere animale e la depurazione delle acque, per il riciclo dei residui solidi e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Una tradizione simbolo del Made in Italy che oggi vede in prima linea come clienti i mercati europei, tra cui Francia, Portogallo, Germania e Gran Bretagna, fino ad America, Cina e Giappone.
Infine, Cuoio di Toscana ha ribadito l’impegno green nel suo Sustainability Statement, un decalogo in 10 punti che fissa gli standard qualitativi dell’intera filiera italiana del cuoio verso soluzioni rigenerative naturali e la circolarità per un modello no-waste.
Veronica Iorio, con la sua SS 24, racconta di una donna dal gusto deciso, forte, dalle linee rigorose e nette, tagli sartoriali, contrapposte a tessuti fluidi, impalpabili con applicazioni metalliche, preziose e luminose. Pur riecheggiando nelle forme e nei modelli la semplice complessità del less is more degli anni ‘90, Veronica Iorio disegna la sua collezione volgendo uno sguardo, ammaliato, al trend ’70 del Safari, alle applicazioni di tasche, alle giacche impunturate, alla palette sfumata dei colori della sabbia, che raccontano, come un sogno, il mondo esotico dei safari ma in chiave elegantissima, esclusiva, fatto di lodge dalle atmosfere magiche ed ovattate, place to be per donne viaggiatrici ma mondane, che visitano il mondo e dispongono di un guardaroba quite luxury ma in una versione tutta al femminile.
I tailleur, i completi, sono perfetti per il deserto come per le città, e gli abiti si adattano al contesto senza sforzarsi di essere altro da sé, semplicemente capi che scivolano addosso, cingendo il corpo femminile senza sacrificarlo, e si possono indossare sulla sabbia, ovunque essa trovi il proprio paesaggio, tra le dune del deserto o sulla riva del mare. La giacca ed i pantaloni continuano ad avere un ruolo fondamentale nella collezione Veronica Iorio: il tailleur seguita a comporsi, e scomporsi, di giacche over size, doppio petto o 2 bottoni e di pantaloni palazzo, a sigaretta o regular fit. I tessuti sono tanti, spaziano dal lino al cotone, nella consistenza costruita della gabardina e del drill, del twill, fino a quella impalpabile e scivolosa del jersey o del raso; in tinta unita o rigati, con applicazioni metalliche o ricami floreali. La collezione nel suo insieme offre una palette colore naturale, con bianchi sfumati o più intensi fino al sabbia, celesti cielo per il giorno o azzurri decisi e scuri per la sera, ocra brillanti e verdi intensi.
La donna di Veronica Iorio è una donna che nella natura trova sé stessa, si lascia ispirare dalle sue atmosfere, dai suoi colori mutanti, e indossa capi che la fanno stare bene, senza orpelli o strutture, capi sartoriali e dalla qualità curata, dal lusso sussurrato e dall’estetica essenziale.