DEBUTTO UFFICIALE PER L’ESCLUSIVA CAPSULE COLLECTION AC MILAN

UN MUST HAVE PER I CUORI ROSSONERI E NON SOLO

La tanto attesa Capsule Collection AC Milannata dalla partnership con il blasonato e plurititolato Club di cui Harmont&Blaine è Official Style Partnerdebutta ufficialmente oggi in selezionati store e online.

La collezione è composta da capi essenziali nel guardaroba di un uomo, che sapientemente unisce l’anima più elegante con un’attitudine disinvolta e sportiva. Entrano in gioco pezzi facilmente declinabili in più occasioni, indossati anche dalla squadra per le trasferte e i viaggi: la camicia bianca slim in cotone stretch con collo alla francese è impreziosita dal bassotto rosso sul lato cuore, così come il dolcevita nero in pura lana merino, classico e al tempo stesso dal twist contemporaneo; i pantaloni chino, dalla perfetta vestibilità in cotone comfort accompagnano con stile il globetrotter urbano nei diversi momenti della giornata, risultando sempre impeccabile; il blazer travel monopetto due bottoni in tessuto tecnico traspirante aggiunge quel tocco effortless chic a qualsiasi outfit e strizza l’occhiolino alla cravatta regimental in pura seta con ricamo logo Milan.

Perfette per il tempo libero, le polo dalla vestibilità slim – inconfondibile segno di stile Harmont&Blaine: a manica lunga in piqué di cotone bianco o a manica corta in piqué di cotone nero, quest’ultima riporta un ricamo con la data di fondazione del Milan sul sottocollo.

L’outerwear è studiato con attenzione: dalla giacca bomber nera in tessuto tecnico con zip e tasche a contrasto fino al parka nero con gilet interno removibile, realizzato in tessuto anti vento e impermeabile e imbottitura in piumino ecologico. Entrambi i modelli sono caratterizzati dal logo Harmont&Blaine su una spalla e dallo stemma del Milan rimovibile sull’altra.

Completano il look in maniera originale le calze in cotone con fantasia a rombi e stemma del Milan. Infine, non poteva mancare nella collezione la mascotte a quattrozampe Harmont&Blaine, vestita per l’occasione con la divisa rossonera.

Ogni dettaglio è definito minuziosamente: la palette cromatica enfatizza gli emblematici colori della squadra – il rosso fuoco e il nero intenso, a cui vengono accostati il bianco e il rosso scuro. I materiali scelti sono pensati per offrire perfetta vestibilità ed elevati livelli di comfort, grazie ai tessuti antipiega.

In occasione dell’asta benefica che si è tenuta lo scorso dicembre su CharityStars per annunciare in esclusiva la Capsule Collection AC Milan, i ricavati sono stati devoluti al progetto “In gioco per il futuro”, promosso da Fondazione Milan, che mira a sostenere trenta minori della città di Napoli a rischio di dispersione scolastica e in conflitto con la legge attraverso la pratica sportiva e attività di laboratorio. Fondazione Milan è da sempre impegnata nel promuovere iniziative di sviluppo sociale a supporto delle comunità locali socialmente emarginate che si trovano in circostanze difficili attraverso il potere benefico dello sport. Harmont&Blaine ha contribuito in maniera fattiva all’asta, impegnandosi a raddoppiare i proventi, per essere ancora più vicino ai beneficiari del progetto.

La Capsule Collection AC Milan di Harmont&Blaine consacra la partnership con un’eccellenza calcistica che si fa portavoce dello stile italiano nel mondo, trasmettendo la passione e l’eticità che accomuna queste due realtà. 

La collezione sarà disponibile in selezionate boutique Harmont&Blaine (Arese, Bari, Bergamo Orio al Serio, Genova, Milano, Malpensa, Napoli, Palermo, Roma, Torino), presso Casa Milan, il Milan Store di Milano e online su harmontblaine.com e ACMilan.com

Harmont & Blaine SpA 

Harmont & Blaine è l’azienda italiana, contraddistinta dal noto marchio del Bassotto, che produce e distribuisce abbigliamento smart upper-casual di fascia alta destinata al segmento premium del mercato. Con un fatturato 2019 di 93,8 milioni di euro, oltre 600 dipendenti diretti e più di 1.000 di indotto, Harmont & Blaine S.p.A. ha la sua sede principale a Napoli. Il marchio è fortemente riconosciuto in Italia e all’estero per la sua capacità di interpretare il Mediterranean lifestyle, con collezioni caratterizzate dall’elevata qualità e dalla costante ricerca di colori, forme e nuovi materiali che rispondano alle richieste di un consumatore internazionale sempre più attento ed esigente. Harmont & Blaine può contare su una rete distributiva di 99 negozi monomarca, 464 boutique multimarca e 58 department store con corner e shop-in-shop attraverso 34 paesi nel mondo. A ottobre 2014 l’Azienda ha aperto il capitale sociale al fondo di investimento Clessidra.  www.harmontblaine.com

VINTED LANCIA IN ITALIA LA SUA PIATTAFORMA PER LA MODA SECOND HAND

VINTED LANCIA IN ITALIA LA SUA PIATTAFORMA PER LA MODA SECOND HAND

Dopo il grande successo in altri 12 Paesi, Vinted lancia in Italia la sua piattaforma e app di moda second hand, che consente ai suoi membri di scambiare facilmente e in modo efficace i loro vestiti e accessori «pre-loved».

Vinted, la più grande piattaforma online C2C europea dedicata alla moda second hand, viene lanciata oggi in Italia. Con una community in espansione di 34 milioni di membri che condividono la stessa passione per stili unici e attenti al consumo responsabile, Vinted offre ora ai consumatori in Italia un’app facile e gratuita che facilita le interazioni tra i membri e l’opportunità di vendere e comprare vestiti e accessori che hanno amato e che non usano più, dando così loro una seconda vita.

Secondo una ricerca condotta da Vinted lo scorso anno circa un terzo degli italiani ha acquistato capi second hand, e circa la metà degli acquisti di seconda mano è stata effettuata online. Per la metà di coloro che acquistano articoli di seconda mano, un fattore importante è la possibilità di risparmiare. Il desiderio di dare una seconda vita ai propri capi è un elemento chiave per due su cinque intervistati che vendono abiti e per circa il 31% delle persone coinvolte nella ricerca sono fondamentali le motivazioni legate alla sostenibilità (es. ridurre gli sprechi).

Da oggi sia per guadagnare qualche soldo extra facendo spazio nei propri armadi o adottare un approccio più responsabile al consumo fashion, i membri in Italia potranno registrarsi gratuitamente, iniziare a far spazio nei propri guardaroba, caricare facilmente gli articoli in modo da poterli vendere senza costi aggiuntivi. A loro verrà riconosciuto il 100% del prezzo del capo venduto. Gli acquirenti avranno la possibilità di scoprire l’app, impostare le loro preferenze per scoprire capi fashion e andare a caccia di vere e proprie chicche a prezzi competitivi. In linea con l’offerta di Vinted in tutta Europa, saranno disponibili anche la Protezione acquisti per chi compra (pari al 5% del prezzo dell’articolo più una commissione fissa di 0,70 euro), varie modalità di spedizione a prezzi vantaggiosi, assistenza clienti e un sistema che integra metodi di pagamento verificati e transazioni protette.

Gli utenti italiani avranno anche accesso a un ampio catalogo di pezzi dei membri Vinted in Francia, mercato che attualmente conta 12,5 milioni di utenti. Per entrambi i Paesi sarà possibile questa opzione che consentirà una selezione più ampia di articoli da scoprire sin dall’inizio: vestiti, accessori e scarpe per adulti o bambini, nonché tessuti per la casa, libri e articoli decorativi.

“Il lancio in Italia è un passo entusiasmante per noi, in quanto è un mercato di primo piano nel settore moda con un potenziale significativo per la vendita e l’acquisto di articoli pre-loved”, afferma Thomas Plantenga, CEO di Vinted. “L’app Vinted include tutti i servizi necessari dalla ricerca all’elenco, per discutere, comprare e vendere in un ambiente sicuro, e consente ai nostri membri di reinventare i loro stili, cambiare le loro abitudini di acquisto e guadagnare, riducendo il loro impatto. Questo significa per noi rendere la moda second hand la prima scelta in tutto il mondo”.

“Questo è un momento difficile per molte persone in Italia e nel mondo, essendo tutti coinvolti dalla pandemia COVID19. Piuttosto che mettere in pausa il nostro lancio, previsto da tempo, abbiamo deciso di continuare perché crediamo che il nostro prodotto possa portare valore alle persone in Italia durante questo periodo. Negli altri nostri mercati, abbiamo riscontrato un desiderio di fare spazio, guadagnare per articoli pre-loved e impegnarsi in attività che hanno a cuore la sostenibilità, il che significa che la nostra piattaforma è ritenuta particolarmente interessante. Ci impegniamo a consentire ai nostri utenti di continuare ad acquistare e vendere i loro capi fintanto che si possa garantire loro di poterlo fare in sicurezza secondo le linee guida del governo, e crediamo che questa valga in Italia quanto nei nostri mercati già consolidati”.

Fondata in Lituania nel 2008 e già disponibile in Francia, Germania, Belgio, Spagna, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Lituania, Lussemburgo, Regno Unito e Stati Uniti, Vinted arriva in Italia per tener fede alla mission dell’azienda: contribuire a diffondere la moda circolare in tutta Europa.

Vinted è ora disponibile in Italia su Vinted.it e facilmente accessibile da mobile tramite l’App store sia per Android che per iOS. Ulteriori informazioni riguardo l’app Vinted sono disponibili nel centro assistenza https://www.vinted.it/help

About Vinted

Vinted è il più grande marketplace internazionale online C2C in Europa dedicato alla moda di seconda mano, con un numero in crescita di oltre 34 milioni di utenti in 12 mercati: Francia, Germania, Belgio, Spagna, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Lituania, Lussemburgo, Regno Unito e Stati Uniti. Fondata nel 2008 in Lituania da Milda Mitkute e Justas Janauskas, affiancati nel 2011 dal primo investitore e ora COO Mantas Mikuckas, la società, guidata dal CEO Thomas Plantenga, è supportata da cinque importanti società di venture capital: Lightspeed Venture Partners, Accel, Insight Venture Partners, Burda Principal Investments e Sprints Capital. Con la missione di rendere il second hand la scelta numero uno al mondo, Vinted aiuta i suoi iscritti a vendere e acquistare vestiti e accessori di seconda mano, rendendo lo shopping un’esperienza mobile e social attraverso le interazioni tra gli utenti della community. La start-up europea ha sede a Vilnius, uffici a Berlino, Utrecht e Praga e oltre 500 dipendenti.

GIGLIO.COM presenta il suo primo Short Movie nato dai valori della cultura Mediterranea

ilano, novembre 2020GIGLIO.COM lancia il suo primo short-movie, on air attraverso una programmazione televisiva e sul canale YouTube.


Al centro della narrazione, un’estetica che racchiude i valori Made in Mediterraneo che contraddistinguono la luxury e-destination, ovvero il fascino e la costante ricerca di bellezza dove capisaldi come inclusività, leggerezza e gioia di vivere rappresentano la vera essenza del brand.

La leggerezza mediterranea si rivela in tutto il fascino di luoghi autentici, ambientazioni spontanee e suggestive di una natura rigogliosa che ne racchiude la vera ricchezza e il lusso. Si susseguono scene di vita di ragazzi e ragazze, esploratori di una bellezza unconventional, compagni di una storia che attraversa lo stile, con spirito libero e indipendente.

Luxury destination globale e allo stesso tempo unica, che trova nei codici estetici e culturali mediterranei i suoi valori: “Vogliamo ispirare la ricerca della bellezza, con leggerezza e semplicità… ed essere dei buoni compagni di viaggio per i nostri clienti!”  – ha dichiarato Giuseppe Giglio, CEO di GIGLIO.COM – “Questo short-movie rappresenta il nostro manifesto di stile indipendente e mediterraneo.”


 
Il breve cortometraggio sarà on air nei canali tv e digital con una reach stimata di 10 milioni di visualizzazioni. Contemporaneamente avverrà la distribuzione a livello internazionale su YouTube, con l’obiettivo di raggiungere fino a 15 milioni di visualizzazioni.

Viva la vida!

Milano, Fabbrica del Vapore. Un percorso attorno alla vita di Frida Kahlo, uno dei personaggi femminili più emblematici del ‘900, regina dell’arte messicana, raccontata dai curatori Arèvalo, Matiz, Ancheita e Rosso, nei suoi demoni, le sue ossessioni, i suoi flussi mentali che, nero su bianco, attraverso le lettere e il suo diario o attraverso i colori dei suoi quadri, sono arrivati fino a noi, in cui descrive il rapporto tormentato col marito Diego Rivera e l’agonia che, nell’ irrefrenabile attaccamento alla vita e alla mexicanidad, muta in colori vivaci, arabeschi, motivi floreali e animali della giungla, elementi ripresi dall’artigianato indigeno.
Casa Azul, la sua magione a Coyoacán, riprodotta fedelmente con il grande letto a baldacchino, con lo specchio utilizzato per potersi ritrarre anche quando era costretta a letto dalla malattia e dove morì il 13 luglio del 1954. Con quadri e fotografie, libri, mobili e le stampelle personali. Il suo studio con lo scrittoio e la scrivania con tutte le boccette usate, piene dei colori e di pennelli, il diario di Frida, la sedia rossa impagliata, la sedia a rotelle e il grande cavalletto.

La sua arte a cui fa da sfondo la rivoluzione messicana, un periodo storico che la fa entrare in contatto con figure intellettuali dell’epoca legati al partito comunista come il rivoluzionario russo Lev Trotsky e il poeta André Breton.

I suoi quadri, per dirlo con le parole di Diego “Comunicavano una vitale sensualità a cui si aggiungeva uno spirito d’osservazione spietato, ma sensibileEra chiaro che quella ragazza era una vera artista”. Dentro quelle immagini i temi a lei più cari, tra cui la musica, la morte, l’iconografia cristiana e il martirio.

Una sezione che ci attrae profondamente alla sua magnetica personalità, ben rappresentata nei ritratti realizzati dal celebre fotografo colombiano Leonet Matiz Espinoza, che con la sua inseparabile Rolleiflex, ha creato immagini iconiche di Frida, con una prospettiva esclusiva e ravvicinata, non a molti concessa, atta a cogliere con spontaneità le sfumature espressive dell’amica.

Una vita a cui è rimasta così attaccata da pensare che in realtà non abbia mai lasciato questa terra, ogni qualvolta si entra a contatto con la sua opera.

Foto e produzione di Miriam De Nicolo’ @miriam_denicolo
Fashion Editor e produzione Rosamaria Coniglio @rosamaria_coniglio Artwork Maria Angela Lombardi @_mariaalombardi_
Hairstyling Angelo Rosauliana @angelorosauliana
MakeUp Valeria Iovino @valeriaiovino_pro using Armani Beauty
Model Giorgia Cappellotto @calamarata Agency Pop Models @pop_models_milano

Si ringraziano Navigare Srl e la Fabbrica del Vapore
Citazioni tratte dal libro di Pino Cacucci “Viva la Vida!” edito da Feltrinelli

Frida era “Una bomba avvolta in nastri di seta”. Così la definì Andrè Breton. Ribelle in ogni gesto e sovversiva in ogni pensiero, convulsamente bella di una bellezza a molti incomprensibile. Frida, dalla voce profonda e la risata dirompente, Frida dagli occhi perforanti, eternamente vivi, che non si sono mai chiusi, che sono rimasti fissi su di noi che la guardiamo negli autoritratti.

Camicia in pizzo TPN, Gilet Reamerei
Anelli Radà

Diego Rivera aveva 36 anni e Frida Kahlo solo 15 quando si incontrarono per la prima volta, mentre lui lavorava nell’anfiteatro Bolivar. Di quel primo incontro con Frida, Diego ricorda: «…aveva una dignità e una sicurezza di sé del tutto inusuali e negli occhi le brillava uno strano fuoco».
In una delle lettere a Diego (1935) in cui Frida parla della loro relazione, si può leggere: «Perché dovrei essere così sciocca e permalosa da non capire che tutte queste lettere, avventure con donne, insegnanti di “inglese”, modelle gitane, assistenti di “buona volontà”, le allieve interessate “all’arte della pittura” e le inviate plenipotenziarie da luoghi lontani, sono soltanto avventure? In fondo tu ed io ci amiamo profondamente e per questo siamo in grado di sopportare innumerevoli avventure, porte sbattute, imprecazioni, insulti, reclami internazionali – eppure ci ameremo sempre»Diego confessò che il suo amore per Frida era stata la cosa migliore che gli fosse mai capitata.

Collana scultura etnica fatta a mano in conchiglie e semi Ladiosa Atelier Milano @Ladiosa_atelier

La spina dorsale spezzata in tre, due costole, la spalla e la gamba sinistra frantumate, una devastazione eccessiva e indecente. Eppure, con l’ostinazione di cui soltanto lei era capace, Frida afferrò la vita e se la tenne dentro, ritrovando di lì a poco persino la forza per ridere in faccia alla Pelona, con quelle sue carcajadas, gli scrosci di risate che le dirompevano dal petto e la illuminavano come un fuoco d’artificio messicano.

Abito in tulle con ricami in velluto di Tiziano Guardini, maxi sciarpe in lana Made in Italy di Fiorio

La sensualità di Frida è leggendaria in mille testimonianze di uomini e donne, una sensualità impulsiva e mai studiata. Fatta di puro istinto e immune da pose e finzioni calcolate, ma ad affascinare chi la frequentava era anche la sua ironia solare. Ironia che poteva essere caustica, a volte spietata come la natura messicana.

Frida non voleva vivere, bensì viveva a dispetto della sorte, con la quotidiana coscienza di consumarsi in fretta, come una fiammata che arde più splendente della brace lenta.

Chemisier vichy Tiziano Guardini, collana e bracciale in carta, fatti a mano, in pezzi unici, di Ana Hagopian presso Ladiosa Atelier Milano @Ladiosa_atelier
anelli di Radà

Eppure era tutto così intenso, così convolgente! Ci portavamo dentro un mondo nuovo, un nuovo concetto di società, un modo diverso di concepire le politica! L’arte era politica! I muralisti lottavano contro il concetto di opera da relegare nelle collezioni private o nei musei. Affrescavano muri dei palazzi pubblici perché tutti potessero fruirne. Io, io non lo so. Io dipingo me stessa, il mio dolore. Il mio lottare e sconfiggere la Pelona ogni giorno, ogni ora, ogni istante.

Sì Sposaitalia Collezioni: unveiling della nuova campagna.

Sì Sposaitalia Collezioni: unveiling della nuova campagna.

Inizia dall’immagine il nuovo corso di Sì Sposaitalia Collezioni che intende potenziare il suo ruolo di interlocutore unico e privilegiato in questa importante fase di transizione – accelerata dalla recente emergenza globale che sta cambiando le dinamiche della società e dei mercati internazionali, incluso il momento del matrimonio.

Il concept della nuova visione richiama le celebri opere dell’arte classica, frutto di grande creatività, altissima qualità della materia prima, esclusività delle forme. E sinonimo di una bellezza atemporale e trasversale, che appartiene oggi a tutte le culture e rappresenta un simbolo universale di eccellenza.

La campagna si sviluppa su tre soggetti, che verranno presentati nell’arco delle tre prossime edizioni. La prima, svelata già nel corso del 2020, mette al centro una statua di Dioniso in marmo bianco, dove il legame tra manifattura del passato e presente è rappresentato dal drappeggio dell’abito da sposa in primo piano. Una tecnica che è anche nelle vesti del celebre dio inventore della vite e simbolo della joie de vivre, tanto evocata nel giorno del Sì.

I valori di Sì Sposaitalia Collezioni sono infatti comuni a quelli di tutte le maison partner che ne hanno permesso negli anni il successo, eleggendo la kermesse a cuore gravitazionale della moda bridal di eccellenza, made-in-Italy e internazionale.

Un cortocircuito tra ieri e oggi sintetizzato nella campagna visiva di Sì Sposaitalia Collezioni: fil rouge la bellezza che nasce dal passato e si rinnova, confermandosi sempre contemporanea. Così come deve essere una buona strategia, fondata su solide basi ma flessibile e capace di guardare, con intuito e determinazione, al futuro.

La manifestazione si terrà a Fieramilanocity dal 9 al 12 aprile 2021. Per maggiori info: www.sposaitaliacollezioni.it

1 DICEMBRE 2020 – GIORNATA MONDIALE CONTRO L’AIDS -ASA – Associazione Solidarietà AIDS & Milano CheckPoint presentano la campagna foto e video

1 DICEMBRE 2020 – GIORNATA MONDIALE CONTRO L’AIDS


ASA – Associazione Solidarietà AIDS & Milano CheckPoint presentano la campagna foto e video U=U

Roma sostiene Milano: la capitale mobilita numerosi personaggi del cinema, della musica e dello spettacolo a supporto del progetto di sensibilizzazione sull’HIV.

In occasione del primo Dicembre, Giornata Mondiale contro l’AIDS, Asa MilanoMilano Check Point, con al collaborazione di CIG – Arcigay Milano, realizzano una speciale campagna foto e video per sensibilizzare sul tema HIV, in questo momento così particolare in cui l’emergenza sanitaria per il covid-19 ha puntato tutta l’attenzione mediatica sulla pandemia in corso. Nonostante ciò, l’HIV continua ancora a diffondersi, silenziosamente. E purtroppo di questo tema si parla sempre meno. Per questo l’obiettivo della campagna (foto e video) – ideata da Federico Poletti e Daniele Calzavara è di spiegare a più persone possibili cos’è l’HIV, qual è lo stato attuale dei fatti per comunicare il messaggio che se l’HIV non è rilevabile, non si può trasmettere: un messaggio che si sintetizza nella campagna U=U Undetectable = Untrasmittable. Un vero manifesto che vuole abbattere i pregiudizi nei confronti delle persone che vivono con l’HIV. Per questo ASA e Milano Checkpoint hanno scelto lo slogan #STOPHIVSTIGMA COMBATTI IL PREGIUDIZIO CON L’INFORMAZIONE, che ricorre nella campagna fotografica diffusa tramite i social di tutte le persone coinvolte. Alla campagna sui social hanno aderito tanti volti noti, da Sandra Milo a Ferzan Ozpetek fino a M¥SS KETA, oltre a tanti giovani attori e attrici e persone che hanno deciso di diffondere il senso di questa equazione, scientificamente provata da anni: U=U Undetactable = Untrasmittable (una persona che vive con HIV in terapia e con carica virale non rilevabile non può trasmettere il virus HIV). 

Il video – diretto da Manuel Scrima e Giovanni Conte – ha visto la partecipazione di oltre 30 personaggi del mondo del cinema, della musica e dello spettacolo. Un bellissimo e importante segnale è arrivato da Roma, città simbolo del cinema, che, grazie al coinvolgimento di Sonia Rondini e Fabrizio Imas, si è mobilitata con numerosi personaggi del mondo dello spettacolo italiano.Il video, che sarà visibile il primo dicembre, è stato girato tra Milano e Roma, grazie al supporto dell’Hotel Valadier e di Mediterraneo Ristorante e Giardino del MAXXI, che insieme ad Angelo Cruciani hanno generosamente coinvolto le loro strutture per questa iniziativa.

Così commenta Massimo Cernuschi, Presidente di ASA e Milano Check Point:Quest’anno, visto che la pandemia ci impedisce di organizzare eventi, abbiamo realizzato una campagna video e foto, che coinvolge volti noti e persone comuni, da far circolare sui social per ricordare che l’HIV continua a diffondersi ed è sempre accompagnato dai pregiudizi. I nostri messaggi puntano ad abbattere lo stigma, infatti sottolineiamo che U equals U, vale a dire che se la viremia non è rilevabile, non è trasmissibile. Questa è una rivoluzione perché significa che una persona con HIV che segue la terapia e ha carica virale non rilevabile non trasmette il virus. Purtroppo questa importante notizia viene ignorata dalla maggior parte dei media e delle persone”.

E ribadisce Sandra Milo dal suo account Instagram, aderendo alla campagna promossa da ASA: In un momento storico in cui tutte le risorse e le energie sono investite nella lotta al Covid-19, l’HIV continua inesorabile a fare il suo corso. In Italia attualmente sono circa 130mila le persone positive all’HIV e nel mondo ben 39 milioni. Ogni anno nel nostro Paese vengono diagnosticati 3000 nuovi casi. Occorre fare un po’ di chiarezza, per chi avesse ancora dei dubbi in merito. Una persona positiva all’HIV, seguendo le appropriate terapie, non solo può non sviluppare la malattia ma può vivere a lungo. Una persona HIV positiva non costituisce un pericolo per gli altri ma può avere una normale vita di relazioni sociali. Tutte le persone positive all’HIV hanno diritto ad averla e tutti quanti noi abbiamo il dovere di non restare indifferenti e di mostrare comprensione umana. È l’amore che ci rende migliori, che ci aiuta a vivere una vita degna di essere vissuta, che ci fa sentire vicini agli altri, che ci mostra che nella nostra mente non dobbiamo costruire concetti precostituiti e infondati, che ci insegna che non si devono mettere distanze gli uni con gli altri, innalzando barriere invisibili agli occhi ma percepibili dal cuore. Ricordiamolo sempre, per noi stessi e per gli altri, e non solo il 1°dicembre nella giornata mondiale contro l’AIDS!” 

“Un video su questo argomento è necessario – commenta il regista Manuel Scrima – perché in tanti sono ancora vittime di pregiudizi o semplicemente poco informati. Abbiamo voluto che i personaggi guardassero negli occhi il loro pubblico e in maniera sincera gli spiegassero che l’HIV, benché continui a diffondersi, non deve farci paura, perché tramite le terapie corrette un HIV positivo non è contagioso per nessuno. Tre segni fatti con le mani ad indicare ‘U = U’ (Undetectable equals Untrasmittable) sintetizzano questo concetto rendendolo uno slogan trasversale di cui speriamo i più giovani possano farsi portavoce”.

Infine BURRO STUDIO – agenzia di comunicazione focalizzato principalmente su branding e graphic design fondato da Federica Caserio e Giovanni Manzini – ha sviluppato una grafica dedicata al tema U=U Undetectable = Untrasmittable, che sarà utilizzata per una campagna web e declinata su una t-shirt limited edition disponibile da metà dicembre.

EMILIE FALL WINTER 2020

Scintillio e morbidezza: sono questi gli imperativi della FW di Emilie, brand firmato da Valentina Monte, mente creativa e founder della linea. 

Velluto e paillettes dominano con eleganza questa collezione pop-rock, rivolta a sfavillanti principesse metropolitane. I monospalla e gli spezzati nelle varianti “velvet touch” si declinano nelle attualissime varianti blu elettrico, ocra e bordeaux, e la jump-suit osa il total black più audace grazie alla scollatura a goccia.

Lo chiffon s’impreziosisce di paillettes nere e dorate, vibranti grazie ai giochi di rouches di long e minidress monospalla o con scollature a cuore. 

Il tailleur dal taglio maschile, con blazer da abito oversize, è un must have da portare con il pantalone coordinato, leggermente svasato sul fondo; elegantissimo se portato con un sottogiacca a bustier o sensualissimo sulla pelle nuda per un effetto naked.

Il target è fresco e giovane, i modelli versatili e frizzanti, adatti sia ad uno stile all-day long, con spezzati cropped top e gonna, sia ai party invernali più sfrenati, grazie a mini dress sbarazzini e ai sensuali long dress con spacchi laterali. 

La FW di Emilie è creata appositamente per una donna che non ha paura di osare e catturare lo sguardo, consapevole della sua carica seduttiva non teme di accentuarla con capi di carattere ma, al contrario, li indossa con sicurezza e un pizzico d’ironia.

BIOGRAFIA DESIGNER – VALENTINA MONTE

Spirito imprenditoriale e creatività: sono questi i tratti distintivi dell’intraprendente founder di Emilie, brand giovane e glamour che propone capi versatili ma sempre eleganti. 

Dopo gli studi in ambito economico a Madrid e svariate esperienze lavorative nel settore, Valentina decide di fare il grande passo e trasferirsi a Lugano dove riesce a unire i suoi grandi amori: quello per suo marito Alberto e quello per la moda.

A soli 30 anni è riuscita infatti a coronare il sogno di creare una linea di abbigliamento tutta sua, espressione del suo gusto chic e frizzante.

Valentina, nata e cresciuta a Brescia, ha creato una linea made with love che racchiude la sua personalità estrosa e magnetica, rivolta a tutte coloro che non rinunciano mai a sentirsi principesse metropolitane.

MILA SCHON PE21

La modernità senza tempo di Mila Schön evolve per scarti millimetrici e decisi.

Si materializza attraverso un guardaroba essenziale di capi efficaci, progettati per essere indossati in innumerevoli combinazioni personali.

Questa stagione la proposta include tuxedo, piccole giacche maschili, sahariane, t-shirt dress, wrap-dress, bluse e pantaloni dai volumi fluidi. La semplicità radicale delle forme incontra la frivolezza rigorosa dei motivi monogrammati Mila Link sui completi e gli abiti che occhieggiano al loungewear, mentre i bagliori Moon Wave su abiti lunghi e corti, e sui completi palazzo, suggeriscono memorie della Mila più notturna e glamorous.

I tagli puliti, i volumi liquidi e le costruzioni esatte lasciano trasparire la bellezza del materiale: cashmere, slow silk, seta jacquard, crêpe, lana, denim. La materia si esprime attraverso la scelta vibrante e concisa dei colori: bianco, nero, blu Danubio, blu denim. Le superfici sono solide, mosse da intarsi grafici, oppure animate da stampe ritmiche, agitate da jacquard lunari.

Il messaggio è senza tempo e senza età. Qualsiasi donna che viva davvero l’oggi può riconoscersi in una visione di stile che mette al centro la persona.

Mila sono io è il titolo della presentazione che sottolinea questo intento: una esperienza che regala un senso di presenza, inclusione, connessione. Gli spazi inondati di luce dello showroom di via Montebello sono occupati da un cubo abitabile.

Le facce del cubo sono popolate, in forma di collage, da una moltitudine di donne, capitanate da Mila Schön in persona.

Alcuni dei volti sono ritagliati, lasciando l’ovale vuoto. Gli spettatori possono poggiare il viso nell’ovale, e farsi ritrarre.

Mila sono io: il volto di Mila è sempre diverso, perché Mila lo è, e accoglie ogni donna.

GABRIELE COLANGELO – SS21

GABRIELE COLANGELO – SS21

Le sculture intrecciate di françoise grossen, pioniera della “fiber art”, hanno origine da una tecnica manuale di annodatura libera e spontanea ed appaiono simultaneamente senza peso e ponderate, maschili e femminili. 

La loro suggestione crea un esito di manipolazione artigianale tessile nella collezione gabriele colangelo SS21.

Come corde attorcigliate, appese al soffitto, trecce di tubolari cucite a mano disegnano linee ellittiche, poi abbandonate in sospensione nello spazio. Sottolineano i tagli anatomici; definiscono il perimetro degli scolli; si compongono in intelaiature a motivi astratti sulle spalle delle giacche.

Fettucce in seta si intersecano come strutture flessibili ed impalpabili, sovrapposte a capospalla ed abiti.

Canestri in fili ritorti di cotone diventano pannelli sotto la maglia  a coste, ‘twistata’ in vita, o inserti con effetto see-through del corpino e plastron rettangolari della camicia in twill di viscosa pesante. 

Pieghe bloccate da maxi moschettoni metallici creano volumi asimmetrici in top di nappa leggera.

I davanti della giacca si incrociano, lasciando scoperti i fianchi, come tagli cutout mostrano il corpo sulla schiena di abiti, in maglia davanti e tessuto dietro, o di trench con fenditure, sottolineate da martingala di catena sottile.

La nappa in intenso color fondente diventa materia di elezione in una selezione tessile che ricerca una fluidità di architettura, sintonica al movimento.

Crea un effetto di morbida luce nella palette cromatica, che al bianco, al paglierino, al ghiaccio accosta il celeste, il mattone e qualche accento di verde pallido.

Lo jacquard in seta, tessuto con fibra elastica, imita le disegnature del punto smoke, con effetti di adesione al corpo e di enfasi del volume della gonna.

Le scarpe sono sandali di trecce di pelle e catena o listini con sfere metalliche. le borse hanno volumi over sia in pelle sia in nastri di seta sovrapposti a ricamo. I gioielli sono elementi circolari ed anelli d’argento con superficie organica di “alighieri”.

“7 Quai Voltaire”- la collezione FW 20-21 di Mes Demoiselles Paris

“7 Quai Voltaire” – la collezione FW 20-21 di Mes Demoiselles Paris

La collezione FW 20-21 di Mes Demoiselles Paris nasce nel settimo arrondissement di Parigi: 7 Quai Voltaire Paris.
Ambientazione di romanzi di dello scrittore Balzac e luogo della morte del filosofo francese che gli ha dato il nome, Quai Voltaire è oggi un quartiere di Parigi noto proprio per la vendita di libri e negozi di antiquariato.

Ed è proprio da qui, dove ha sede uno degli store dello stesso brand, che parte la storia della nuova collezione autunno inverno 2020-21 di Mes Demoiselles Paris, una storia senza tempo e luogo, enigmatica e affascinante, tipicamente parigina.

La tuta, il kimono, l’abito lungo e sagomato, i pull, il parka, la gonna, il cappotto, la blusa ampia e gli accessori rimangono fedeli all’inconfondibile stile entico–chic che contraddistingue il marchio, mixando quindi modelli tradizionali ed eleganti con stampe e fantasie di ispirazione esotica.

La storia che Anita Radovanovic scrive in questa collezione da vita a favole esotiche che ci portano in oriente con le stampe di tappeti persiani sul velluto di pantaloni, kimono e abiti,
in Sud America con le fantasie geometriche su bluse, pull e sull’iconico poncho, in India con i tessuti grezzi slavati in tonalità degradè, fino ai motivi floreale rappresentativi del brand stampati su mini abiti, gonne e camice.

Questo viaggio non poteva che finire a Parigi con i pois, gli elegantissimi abiti in velluto nero, i capi spalla luccicanti e le finissime maglie traforate.

Le sete stampate e tinta unita, i tessuti lamè, le lane pregiate, i cappotti rigorosamente eco e le maglie lavorate, rendono la collezione ricca, sofisticata, versatile e senza età.

L’universo che riesce a ricreare Mes Demoiselles Paris con le sue atmosfere eteree e nello stesso tempo super contemporanee e urban style rendono questo brand inconfondibile, espressione della visione del mondo della designer: senza confini, senza tempo ma con una grande anima.

BENVENUTO CLUB SCEGLIE METRADAMO E SFILA PER LE DONNE

BENVENUTO CLUB SCEGLIE METRADAMO E SFILA PER LE DONNE 

Benvenuto Club, l’Associazione Internazionale fondata nel 1967, senza fini di lucro, apolitica e aconfessionale e che riunisce diverse donne arrivate a Milano da tutti i paesi del Mondo, ha scelto Metradamo Maison Moda Chic, per organizzare la sfilata di moda in cui sfileranno direttamente le socie del Club. 

L’evento si svolgerà all’interno della prestigiosa cornice di Palazzo Turati di Milano il 13 Ottobre 2020 alle ore 11:00. Modelle d’eccezione le socie stesse dell’Associazione che arricchiranno l’evento con un mix di nazionalità, esperienze lavorative, età e taglie differenti. L’idea nasce dalla volontà di riunire due realtà, entrambe milanesi che, in questo periodo così particolare, hanno deciso di non fermarsi e di credere nelle donne e nella moda.

METRADAMO nasce nel 1979 in un elegante cortile di via Rugabella 8, a pochi passi dal Duomo di Milano. Il marchio si specializza in breve tempo in un solo capo, il pantalone da donna, che per la prima volta viene realizzato in tessuto elasticizzato. Il prodotto diventa subito un classico dello stile femminile milanese e non solo, grazie al perfetto connubio di sobrietà ed eleganza, cura dei dettagli e artigianalità.

Dato l’interesse che ha riscontrato fin da subito la collezione METRADAMO, per chiunque fosse interessato, sarà possibile acquistare i capi presso lo show room fin da subito su appuntamento. Lo showroom è aperto dal Lunedi al Sabato, dalle 10:30 alle 14:00 e dalle 15:00 alle 18:30 telefonando al numero 334/1683847 (anche tramite WhatsApp).

L’ingresso della sfilata è su invito e sarà organizzato nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitario anti-Covid 19.

www.metradamo.com