Chiunque desidererebbe vivere in una stupenda dimora dallo scenario mozzafiato o in un vero e proprio capolavoro architettonico. Se per alcuni non può che essere un sogno, per molti altri è indubbiamente una piacevole realtà.
1. FALLINGWATER IN PENNSYLVANIA
La Fallingwater, meglio nota come Casa sulla cascata, è ubicata in Pennsylvania ed è stata costruita sul ruscello Bear Run utilizzando materiali facilmente reperibili nelle vicinanze, come la pietra. Anche il noto regista Alfred Hitchcock ne rimase talmente affascinato da sceglierla come set del suo film Intrigo Internazionale (1959) come abitazione del personaggio Vandamm.
2. VERSAILLES HOUSE IN FLORIDA
La Versailles House è l’evidente dimostrazione di come il fascino della dimora di Luigi XIV abbia colpito persino gli americani. David Siegel, il proprietario, ha deciso di costruirla appositamente per sé e la propria famiglia. E’ rivestita interamente con del legno brasiliano al suo interno, e con del marmo Pavonazzo all’esterno.
3. SILICON VALLEY MANSION, CALIFORNIA
Anche la Silicon Valley Mansion s’ispira alla Francia e, più precisamente, ai castelli che sorgono lungo il fiume della Loira. Con il suo stile elegante e sobrio, incanta gli osservatori soprattutto per il gioco di luci che si crea al suo interno, così come quello della fontana circolare posta all’esterno della casa.
4. ONE HYDE PARK, LONDRA
One Hyde Park è sicuramente il grattacielo più caro al mondo. E’ dotato di innumerevoli gadget lussuosi, rivestimenti in marmo, divani semicircolari ricolmi di cuscini. In generale, predilige forme semplici e lineari. “Detto semplicemente, non c’è niente del genere da nessun’altra parte”, come ha anche dichiarato il proprietario di un’agenzia immobiliare
5. CASA ANTILLA, MUMBAI
Il proprietario della Casa Antilla è Mukesk Ambani, l’uomo più ricco dell’India. L’abitazione, che si ispira al fiore di loto e al sole, ospita la famiglia Ambani nei piani superiori. I piani inferiori, invece, sono stati progettati per gli ospiti. La parte sottostante, infine, è adibita a garage per le auto della stessa famiglia.
6. HALA RANCH, COLORADO
Hala Ranch sorge in una località montana sulle montagne di Aspen ed è attualmente considerata una delle abitazioni più costose degli Stati Uniti. Inizialmente è stata costruita appositamente per il principe saudita Bandar bin Sultan che, dopo averla utilizzata pochissime volte, ha deciso di metterla in vendita. Il pezzo forte della casa è il salone, interamente costruito in legno di mogano e pietra. Oltre al salone, l’abitazione ospita: una stalla, una sauna, una piscina con cascata, un percorso privato di sci, due campi da gioco, un impianto di depurazione e persino una pompa di benzina.
7. FLEURS DE LYS, BEVERLY HILLS
L’abitazione Fleurs De Lys, costruita dall’architetto Richardson Robertson III e ispirata alla Reggia di Versailles, si estende per circa 4200 mq e possiede 12 stanze. La stanza che maggiormente riflette il gusto fastoso del palazzo parigino è il salone, con le sue pareti ricche di decorazioni e con stucchi dorati. Attualmente, è la dimora privata della cantante Mariah Carey, che l’ha acquistata per 125 milioni di dollari.
8. THE MANOR, LOS ANGELES
L’abitazione The Manor, con le sue 123 stanze, è stata acquistata per 85 milioni di dollari da Petra Ecclestone, figlia di Bernie Ecclestone. Così come la Silicon Valley Mansion, The Manor s’ispira ai castelli della Loira e a tutto il loro sfarzo. La scalinata dell’ingresso, costruita in marmo e ferro battuto. Gli arredi richiamano lo stile parigino classico di Luigi XIV.
9. HOUSE OF REAF, RIO DE JANEIRO
Così come la Fallingwater, l’House Of Reaf rappresenta un esempio di costruzione organica attrezzata con le più avanzate tecnologie green. La casa delle foglie si caratterizza per l’altezza degli spazi interni variabile dai 3 ai 9 metri. L’arredamento interno è prevalentemente in legno. All’esterno, la location è resa ancora più affascinante dal laghetto che circonda il patio.
10. VILLA LEOPOLDA, FRANCIA
Situata in Costa Azzurra, Villa Leopolda si estende per circa 8 ettari e si caratterizza soprattutto per i suoi innumerevoli giardini. All’interno della tenuta, c’è anche un uliveto, una piscina dotata di una decorazione in marmo e un solarium. L’attuale proprietaria dell’abitazione è la vedova di un banchiere libanese, Edmund Safra. La villa, in origine, è stata costruita tra il 1929 e 1931 nel territorio appartenuto un tempo a re Leopoldo II del Belgio.
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ON AIR LA NUOVA CAMPAGNA BARILLA “GESTO D’AMORE”
LA PASTA È UN “GESTO D’AMORE” NELLA NUOVA COMUNICAZIONE DI BARILLA
Barilla riporta in primo piano il valore emozionale della pasta, la cui preparazione diventa un modo per comunicare oltre le parole.
Con una nuova comunicazione lanciata in tutto il mondo, Barilla torna a far sentire la propria voce più emotiva ed esprime – come nelle campagne storiche del passato – il desiderio di parlare al cuore delle persone. Sotto il nuovo messaggio “Barilla. Un gesto d’amore” preparare la pasta diventa un modo per comunicare ciò che spesso non si riesce a dire con le parole. Frasi difficili da pronunciare come “ti amo”, “mi sei mancato” o “scusa, è colpa mia” possono essere dimostrate con qualcosa di semplice come un piatto di pasta.
È questo il racconto al centro del film di brand che rappresenta il manifesto della comunicazione di Barilla e si apre proprio con la domanda “Cosa possiamo dire senza le parole?”. In esso storie multiple dal sapore classico, ma estremamente contemporaneo, sanno dare un valore particolare a un piatto di pasta preparato per una persona cara. Le medesime storie saranno riprese nei soggetti della campagna globale integrata, on air a partire dall’11 aprile in 40 Paesi.
Anche la colonna sonora che sceglie di riproporre la rielaborazione del brano “Hymne” di Vangelis, sottolinea un ritorno alle origini con la musica che nella memoria di molti è indissolubilmente associata a Barilla.
Per la campagna “Barilla. Un gesto d’amore”, la regia è stata affidata al regista italiano Saverio Costanzo.
Il film di brand può essere visto a questo link:
Differenze di corteggiamento tra l’uomo americano e l’uomo italiano
Gli uomini americani sono generalmente più creativi e originali rispetto agli italiani e sono anche più soggetti a seguire specifiche norme di buona condotta. Si comportano da veri signori (non ci sarà da stupirsi se ogni volta che una ragazza salirà a bordo della loro auto le apriranno la portiera) e amano sorprendere le donne: sarà molto comune ricevere fiori o regali inaspettati!
IL PRIMO APPUNTAMENTO
Per il primo appuntamento negli Stati Uniti, si può optare per un semplice caffè o un drink, ma anche per un’attività molto insolita, come ad esempio il paddle bording a Miami o un drink in un stupendo rooftop a New York.
Il primo appuntamento generalmente non è nulla di impegnativo, ma vi aiuterà comunque a capire se sarà anche l’ultimo, nel caso in cui non avrete più nulla da dirvi dopo solo 20 minuti, o se al contrario sarà il primo di una lunga serie di appuntamenti, se scoprirete di avere diversi punti in comune e quindi sarete intenzionati a rivedervi.
LA FASE DI FREQUENTAZIONE: DIVERTIMENTO O RELAZIONE SERIA?
Se il primo appuntamento si è rivelato piacevole, sicuramente ne seguiranno molti altri: dal cinema alle cene fuori, a breve scatterà il primo bacio, fino ad arrivare ad un massaggio ai piedi con olio di patchouli! Insomma, se il primo appuntamento è stato un buon punto di partenza, dopo alcune uscite, il vero divertimento può cominciare!
Così si ha la fase del cosiddetto “dating americano“, che corrisponde al nostro periodo di frequentazione.
Ci saranno quindi due opzioni: potrete scegliere di mettere la testa a posto, continuando a conoscere la persona ed impegnandovi seriamente, oppure potrete optare per i “casual dates“, cioè appuntamenti occasionali, senza impegno nè pressioni, sentendovi liberi di vedere anche altre persone. L’importante, per un americano, è essere sinceri e stabilirlo fin dall’inizio in modo da evitare malintesi.
In quest’ultimo caso, non sarà appropriato prenotare una crociera di 15 giorni alle Bahamas!
COPPIA A TUTTI GLI EFFETTI
Se si sceglie di impegnarsi in una relazione seria, ad un certo punto arriverà il momento di parlare, la cosiddetta fase di determinazione del rapporto, in cui arriverà la fatidica domanda, che sia semplicemente a voce oppure a sorpresa su un cookie gigante o, proprio come nei film, su uno striscione legato ad un areoplano che vola sulle spiagge di South Beach o su Times Square!
Così, in caso di risposta affermativa, sarete “officialy dating”, cioè diventerete ufficialmente una coppia.
E, se si tratta della relazione della tua vita, di certo in futuro arriverà il momento in cui riceverai uno splendido anello di fidanzamento (engagement) accompagnato da una romantica proposta di matrimonio!
ALCUNI CONSIGLI UTILI
Chi farà il primo passo?
Ai giorni nostri siamo fortunati a non dover aspettare un telegramma o un piccione viaggiatore. Ma smettetela di torturarvi e di controllare il vostro telefono ogni 5 minuti!
Non sta scritto da nessuna parte che la donna debba fare il primo passo.
IN RITARDO AGLI APPUNTAMENTI?
Un pò di galanteria… Ricordatevi che essere in ritardo non è affatto misterioso o di tendenza, a volte può essere irritante specialmente in America, e questo vale sia per i ragazzi che per le ragazze. Quindi siate puntuali!
CHI PAGA IL CONTO?
I tempi in cui l’uomo pagava tutto sono ormai passati. Quindi, a meno che voi non abbiate la fortuna di incontrare un uomo più tradizionalista o ricco, che non bada a spese, dovrete prepararvi all’eventualità di condividere il conto ogni tanto!
LE REGOLE PER ESSERE UNA PERFETTA NEWYORKESE
Ognuno di noi ha uno stile personale, che può essere più o meno influenzato dalla moda del momento. I giovani tendono a farsi condizionare, e per questo è frequente notare che quando escono in gruppo è impossibile distinguerli l’uno dall’altro.
Le mode variano negli anni, anche se prima o poi ritornano, oggi ad esempio potremmo tranquillamente indossare gli abiti che le nostre mamme usavano negli anni ’70. Tra le mode che ultimamente sono sempre più seguite, quella americana sembra essere un genere evergreen che negli ultimi anni sta prendendo piede soprattutto tra i giovani che sono affascinati dall’eccentricità e dai colori vivaci e fashion.
Il tema cardine dello stile è sicuramente la bandiera statunitense con le sue tredici strisce orizzontali rosse e bianche alternate e il suo quadrato superiore, posizionato accanto all’asta, contenente 50 piccole stelle bianche a 5 punte. Per coloro che quindi sono interessati a vestirsi secondo questo stile, è necessario cercare capi di abbigliamento che hanno raffigurata la bandiera e i suoi tradizionali colori. In tutti i negozi d’abbigliamento potrete sicuramente tovare maglie, pantaloni, scarpe, la scelta è vastissima!
Anche tra le star questo stile fa tendenza; basta vedere le varie icone dello spettacolo fotografate con splendidi vestiti di gala, simbolo anche di un certo patriottismo.
Ma L’America non è solo questo, indossare una maglietta con la bandiera americana o riciclare un vecchio vestito di 30 anni fa. E allora qual’è lo stile di un americana, nel dettaglio di una “Newyorkese”? Tutte vorremmo sentirci un pò Newyorkesi. Intanto perchè la Newyorkese è sicura di sè e la cosa ci piace.
LE 4 REGOLE PER ESSERE UNA PERFETTA NEWYORKESE
Scegliete tra una dieta gluten free o vegan.
Dilapidate una fortuna in unghie e capelli.
L’asfalto è la vostra passerella.
Lasciate che gli abiti parlino e il gioco è fatto.
La donna Newyorkese è disposta anche a divorzi multipli pur di poter ricominciare dal wedding party. E così si è inventata il rinnovo delle promesse. Perchè nessuna al mondo ama tanto i party e gli abiti da cocktail. Abitini e gonne arricciate a mo’ di torta attorno a vite un pò troppo vitaminiche e sandali trampoli per poi riprendere a ciabattare in flip flop.
A New York fa tutto l’atteggiamento. Devi sfoggiare il tuo fisico con grande fiducia, a prescindere da altezza e magrezza. A differenza di Parigi e Milano, dove più che la tendenza conta lo stile, a Manhattan la moda è un elemento fondamentale della felicità – successo di una donna (Sex and the City insegna).
SEMPRE FELICI
La donna Newyorkese con gli amici è una super felice, sempre complimentosa. Imparate, quando incontrate qualcuno, amici o nemici non importa: “you are amazing”, “Oh my god, I love your shoes”. Le formule funzionano sempre, anche per le conquiste.
GLUTEN FREE O VEGAN. “CONVERTITEVI”
Il salutismo è la vostra nuova religione. Se non volete sentirvi out, imparare a memoria: Health kick, gluten free eating, vegan,food trucks, street food, brunch. E nel week end tassativo farsi portare a casa la juice cleanses, succhi depurativi.
SVEGLIA ALLE 6
Con le amiche sottolineate sempre, come un mantra, che vi siete alzate alle 6 per fare gli esercizi con il vostro personal trainer.
FONATISSIME
I capelli sono finemente naturali. Non scordate mai di infilare nella shopping bag un arriciacapelli e una piastra.
OCCHIALI DA SOLE, ANCHE AL BUIO
Vietato togliere gli occhiali da sole, estate e inverno. Lo sport preferito della Newyorkese è entrare a passo spedito in un department store, a una mostra o una festa celando lo sguardo dietro a lenti scure, atteggiandovi da celebrity. Spera ch qualcuno le chieda un autografo o un selfie, che ovviamente non concederà.
UNGHIE SEMPRE LACCATE
Dilapidate una fortuna in manicure e pedicure . Le unghie devono essere sempre perfettamente laccate. Lasciate lo stile nature alle francesi.
RITMO DA MARATONETA
Il passo è fondamentale. La Newyorkese fa sempre la maratona anche quando cammina sul tacco 11. Superorganizzata, ha il timer tarato sulla corsa a Central Park.
TRE PAIA DI SCARPE AL GIORNO
Le scarpe dal mattino alla sera cambiano tre volte: si esce con le sneakers, si entra in ufficio con le pumps e si va all’aperitivo con il sandalo assassino. L’accessorio immancabile è la borsa, sempre di piccole o medie dimensioni, da cambiare come le calze.
FARE LA SNOB
Snob si nasce, e l’americana non lo nacque, direbbe Totò, per questo guarda con una certa ammirazione l’europea. Ma quell’aria tristissima che devi avere per sentirti davvero parigina, la newyorkese proprio non lo sopporta. E allora si consola subito con una puntata di shopping per comprarsi un nuovo abito da sfoggiare nei roof bar di Brooklyn e Williamsburg e le torna subito il sorriso. Meglio felici e colorate.
Negramaro e il loro Amore Che Torna a Lecce
Il 13 luglio la nota band italiana ha concluso in maniera emozionante il tour allo stadio di Via del Mare a Lecce, esattamente a casa.
I Negramaro hanno infatti infiammato il cuore di ben 30000 persone: i primi gruppi di fan si sono appostati entusiasti già durante la mattina nell’attesa dell’apertura dei cancelli, avvenuta all’incirca alle ore 17. Alle ore 21 e 30, la serata è iniziata nei migliori dei modi con “Fino all’imbrunire”, primo singolo estratto dall’album “Amore che torni”.
“Ciao Casa! Canta!”: queste sono state le primissime parole che Giuliano Sangiorgi ha rivolto ai suoi fan e alla propria terra. Il brano “Sei tu la mia città” è divenuto, così, un vero e proprio inno d’amore verso il Salento. “Vorrei che questa notte non finisse mai. Sei tu la mia città, Lecce, la nostra città.”
Ed è proprio d’amore di cui parla il loro ultimo album, quello stesso amore che è risultato il protagonista assoluto dell’intera serata. Un amore vero, colmo di vita, ma anche di effetti speciali. Prosegue così il sogno di una band che ha attraversato un momento di crisi e che non si è arresa, che è tornata a sognare più forte di prima e che sicuramente farà sognare tanto altro.
https://www.negramaro.com/
Prada Spirit: la nuova frontiera dello shopping alternative
Prada Spirit è il nome del nuovo e originale progetto retail lanciato da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli a Macau, presso lo store cinese Galaxy Mall. Da oggi in poi, è infatti possibile acquistare dei capi firmati Prada in tutto relax, in un comodo angolo appositamente ricostruito come un Bar-Caffé e ideato per la socializzazione dei clienti.
Come un vero e proprio bar tradizionale, è fornito di menu tramite il quale il cliente può ordinare ed acquistare il prodotto desiderato in un’atmosfera rilassata e lussuosa. Il bancone centrale è rivestito completamente da una teca trasparente ed è circondato da alti sgabelli rossi. Il fondale, invece, consiste in una parete-chandelier, con delle lame in perspex sfaccettato.
Il centro Galaxy Mall aveva d’altronde già ospitato un altro progetto di Prada intitolato Silver Line dove era possibile acquistare accessori da viaggio per donna, direttamente all’interno di una porzione di treno. Il nuovo progetto Prada Spirit, in occasione del Capodanno Cinese, farà ben presto tappa in altre importanti città: Pechino, Shanghai, Hong Kong, Taipei, Singapore, Seoul, Vancouver e Costa Mesa.
Il Gentleman e la rasatura tradizionale
It’s Grooming time, vediamo come iniziare a radersi il viso in maniera old school.
La rasatura tradizionale, quella a lama, è quasi un rito; la preparazione del materiale d’utilizzo e quella della pelle rendono il percorso una vera e propria esperienza.
Farsi la barba in modo corretto è diventata un’arte molto rara. Oggigiorno il maschio medio ignora totalmente l’antica arte della rasatura così come la praticavano i suoi nonni.
Costi Ridotti
Una confezione da 10 del vostro rasoio usa e getta a 4 lame può arrivare a costare anche 17 euro. 17 euro! Sono più di 2 euro a lama! Un rasoio di sicurezza a doppio filo invece non costerà più di 15 euro. Quindi dietro ad un apparente risparmio nel caso dei rasoi usa e getta c’è in realtà un grande spreco di denaro. Riaffilando periodicamente il doppio filo del vostro rasoio, potrete farlo durare per molto tempo.
Una bomboletta spray di schiuma da barba in vendita nei supermercati, piena zeppa di additivi chimici, vi costa circa 4 o 5 euro; un sapone da barba classico vi costerà invece uno e due euro in più ma non solo occorrerà meno prodotto per “montare” la schiuma, ma utilizzerete un sapone interamente naturale.
Non dimentichiamoci forse l’aspetto più importante. I moderni rasoi elettrici e le lamette usa e getta a 4 o 5 lame irritano la pelle più del necessario, lasciando quegli antipatici puntini bianchi, peli incarniti e rossori. Radersi con un rasoio di sicurezza eliminerà le irritazioni, restituendoti un viso pulito e sano, soprattutto perché state usando una sola lama, che non vi tortura la faccia come i rasoi con 5 lame.
Vi sentirete veri e propri maschi alfa. Sarà piacevole prendere parte allo stesso rituale a cui hanno preso parte grandi uomini come J. F. Kennedy, Paul Newman , vostro nonno.
Il pennello serve ad idratare la crema da barba in modo da produrre una schiuma densa e ricca. L’utilizzo di un pennello per passare la crema da barba su tutta la faccia aiuta a distribuire il prodotto in modo più uniforme sotto ogni pelo. Cosa, questa, che si traduce in una rasatura migliore e più sana.
Esistono due tipi di pennello: a setole di tasso e a setole di cinghiale. I pennelli a setole di cinghiale sono più rigidi e trattengono meno acqua. Per questo motivo sono anche più economici. Se invece volete un’esperienza di una perfetta rasatura all’antica, confortevole e pulita, fate un piccolo sforzo e acquistate un pennello a setole di tasso che producono più schiuma e sono molto piacevoli al tocco.
Le creme per la rasatura tradizionale invece contengono moltissimi ingredienti naturali che nutrono la vostra pelle e che lasciano un odore decisamente maschile. Nonostante queste creme di alta qualità costino di più delle schiume chimiche nelle bombolette, se utilizzate correttamente possono durare molto di più di una schiuma da barba moderna.
Un rasoio di sicurezza è una macchina. E’ piacevole reggere in mano un pezzo di metallo così pesante mentre ti radi, al posto della leggerissima plastica dei rasoi usa e getta o dei vari multilama in commercio.
Quando poi si diventa bravi a non tagliuzzarsi, si può pensare di passare allo shavette o addirittura al “mano libera”, nulla di più soddisfacente, ma attenzione! Fare questo step richiede molta esperienza, perciò non abbiate fretta a meno che non vogliate riempirvi di tagli il viso!
Prepara la tua barba. Se desiderate una rasatura pulita, dovete preparare la vostra barba in modo adeguato. L’obiettivo durante la preparazione è ammorbidire i vostri peli così che la rasatura sia più facile e senza irritazioni. Il momento migliore per ammorbidire la vostra barba è subito dopo essere usciti dalla doccia. L’acqua calda della doccia ha ammorbidito e idratato la vostra barba, al punto di essere pronta per la rasatura. Qui entra in gioco un prodotto davvero notevole: il “Pre-Barba”. Una crema che ammorbidisce il pelo e rende la rasatura liscia e facile, in commercio esistono varie alternative, da Proraso con le sue tre linee bianco, verde e rosso o più semplicemente il Prep.
Schiuma! Prendete una pallina di sapone, delle dimensioni di una nocciola, e mettetela in una tazza. Afferrate il vostro pennello che avete precedentemente bagnato con abbondante acqua calda e cominciate a far montare la crema. Girate il pennello nella tazza fin quando non si sia formata una bella schiuma densa.
Diversamente dai rasoi usa e getta, radersi alla maniera tradizione richiede alcune abilità e conoscenze tecniche. Una volta apprese queste, vi raderete in pochissimi minuti. Vi sono 4 segreti da sapere per una rasatura tradizionale ottimale:
– fate meno pressione possibile
– angolate il rasoio tra i 30 e i 45 gradi rispetto alla vostra faccia
– specialmente se siete all’inizio, non fate crescere troppo la barba prima di radervi
– non pensiate di eliminare tutta la barba alla prima passata
Post rasatura. Sciacquatevi la faccia con dell’acqua fredda, in modo da chiudere i pori dilatati. Applicate sul volto un buon dopobarba. Un buon dopobarba riduce le piccole irritazioni della rasatura e conferisce un aspetto sano alla vostra faccia. Scegliete quello che più vi aggrada, quello alcolico brucerà un pochino, ma oltre a disinfettare bene la pelle, vi lascerà quella fragranza old school da vero uomo.
La rasatura tradizionale è un’arte e un vero gentleman dovrebbe sapersi destreggiare con lama e pennello, per poi trasmettere questo sapere alle generazioni future, un po’ come mio nonno fece con mio padre, e quest’ultimo fece con me.
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JLo e Casper Smart si sono detti addio
Non basta essere ricche e aver assicurato il lato B per una cifra milionaria (un miliardo di dollari, si stima) per essere felici, nella vita. Nemmeno sei il tuo nome è Jennifer Lopez.
La bella e poliedrica JLo, ha detto addio al suo bellissimo toy boy Casper Smart dopo il susseguirsi di notizie apparse sul web che volevano la cantante e attrice pronta ai fiori d’arancio (e in dolce attesa), lasciando nello sgomento i followers della coppia.
Ma la relazione tra i due, infondo, non è stata sempre rose e fiori. Già nel 2014 Jennifer e Casper si dissero addio per poi riappacificarsi poco dopo. Una liason vissuta tra alti bassi, quella che la bella JLO ha vissuto con il ballerino conosciuto dopo la fine del matrimonio con il cantante Marc Anthony (di cui ha avuto due gemelle) durante le prove del suo concerto.
Cinque anni di amore, ora sono stati archiviati dalla Lopez (così assicurano le fonti vicine alla coppia) che ha mantenuto, ad ogni modo, un buon rapporto con il ballerino californiano.
Ancora sconosciute le reali cause della separazione.
Fonte cover huffingtonpost.it
Il remake di “Wannabe” aiuta le donne
“20 years on – Girl Power being used to empower a new generation. I’m so proud of The Global Goals #WhatIReallyReallyWant”. E’ l’annuncio apparso sui canali social dell’ex Spice Girls Viktoria Beckham (ora apprezzatissima designer del suo omonimo marchio), per promuovere la campagna di sensibilizzazione di The Global Goal, che si impegna a dar voce alle donne.
#WhatIReallyReallyWant (cosa voglio davvero) è l’hashtag lanciato sui social, che invita le donne di tutto il pianeta (senza distinzione di razza o credo religioso) a condividere una loro foto con allegato ciò di cui hanno bisogno. Le immagini ricevute, saranno tutte catalogate ed inviate ai leader mondiali delle Nazioni Unite.
Il contributo di Posh Spice è apparso su Facebook con la pubblicazione del remake della celeberrima hit “Wannabe“, riprodotta da un gruppo di artiste proveniente da diverse nazione con l’obiettivo di denunciare le disuguaglianze di genere.
“Credo che questo video sia una splendida idea. È davvero favoloso che dopo venti anni l’eredità delle Spice Girls, venga utilizzato per incoraggiare e rendere più forte una nuova generazione“, ha dichiarato la signora Beckham.
Donne e successo: quando la voglia di riscatto prevale su tutto
C’è chi si lamenta del proprio status sociale senza muovere dito e chi smuove mari e monti pur di arrivare in alto.
Se nascere sotto una buona stella è già di buon auspicio, è altrettanto vero che fissare i propri obiettivi nella bacheca delle nostre priorità è un gran passo avanti per il proprio riscatto.
Questo è quanto accaduto ad alcune “wonder women”, che, dai margini della società, sono riuscite con forza di volontà a costruire un impero.
Il caso più eclatante, arriva dal lontano Oriente e più precisamente in un villaggio sperduto della Cina. La storia di Zhou Qunfei potrebbe esserci di grande insegnamento.
La donna, sfruttata dal suo datore di lavoro e stremata da ore di turni disumani, è riuscita, renminbi su renminbi, a creare un vero e proprio impero. La sua società, la Lens Technology, è stata fondata in un laboratorio anonimo e oggi, adesso fornisce il vetro per lo schermo degli apparecchi telefonici più gettonati (vedi Apple e Samsung). Ora, ZHou è una delle donne più ricche della Cina.
Sono noti a tutti, i problemi economici della bella e talentuosa (nonché milionaria) Jennifer Lopez che, prima di diventare un’attrice e cantante affermata, dovette emigrare assieme alla sua famiglia da un paesino del Portorico per trovare fortuna a New York e più precisamente nel Bronx, quartiere difficile e malfamato che riuscì a sviluppare in lei quell’ardente voglia di riscatto. Ed i successi di JLO, ne sono una conferma.
Anche l’Italia, conosce le sue valorose donne. Giuliana Benetton, dall’alto dei suoi settantotto anni, potrebbe davvero insegnare il valore del riscatto.
In lei, rivive una donna caparbia, intelligente e volenterosa, capace di fondare un marchio apprezzatissimo in tutto il mondo iniziando da una vecchia macchina da cucire.
Dai maglioni cuciti a mano e venduti dal fratello Luciano, alla prima pietra miliare nel 1965, quando assieme ai fratelli Carlo e Gilberto, lancia la sua omonima azienda, che oggi racchiude Playlife, United Colors of Benetton, Killer Loop e Sysley.
E per chiudere in bellezza, non può che essere citata l’istrionica conduttrice americana Oprah Winfrey, nata da una famiglia poverissima nel Missisipi e che oggi è ritenuta la regina dello show americano (conduce il The Oprah Winfrey Show n.d.r.).
Non solo, durante la sua brillante carriera ha fondato Harpo Studios che le ha fruttato ben trecento milioni di dollari.
Fonte cover makers.com
Starbucks apre in Italia: quando il caffè è glamour
La catena di caffè più amata dalle star di tutto il mondo sta per arrivare in Italia. Simbolo del lifestyle americano, sdoganato persino sulle passerelle di Milano nel lontano 2009, ora Starbucks apre il suo primo negozio a Milano.
La catena americana di caffetterie starebbe per aprire i battenti nella capitale lombarda: protagonista dell’operazione è l’imprenditore bergamasco Percassi. L’accordo, che dovrebbe essere concluso entro Natale, prevede l’apertura nel 2016 del primo punto Starbucks in Italia.
Numerosi i rumours che si rincorrevano a tale proposito, già da due anni a questa parte. Il famoso marchio americano, leader nella caffetteria, fondato da Howard Schultz, vanta un fatturato di circa 9 miliardi di dollari.
Una nuova sfida, quella di portare il brand in Italia, patria per antonomasia del caffè: e fu proprio l’Italia la location che diede a Schultz l’ispirazione per la sua celebre catena. L’atmosfera dei caffè italiani, in cui ci si rilassa, si legge il caffè e si dibatte dei temi di attualità, portò il manager americano a tentare di adattare la formula al mercato americano. Impresa non facile, data la differenza culturale tra i due Paesi: tante sono le differenze tra il caffè lungo abbinato al latte, che incontra il gusto tipicamente yankee, e la classicità dell’espresso italiano. Largo uso della tecnologia in locali rigorosamente free wifi: su questo puntò inizialmente Schultz per imporsi sul mercato. Genio del marketing, i celebri bicchieroni extralarge in carta per l’asporto di bevande, simbolo del brand, sono entrati così nel mito.
I bicchieroni extralarge simbolo della catena Starbucks, sono ormai entrati nell’immaginario collettivo americano: numerosissime le celebrities paparazzate con questo status symbol stretto tra le mani. Immortalata anche in numerosi fashion shoots, la celebre tazza di carta è stata fotografata dall’obiettivo di celebri fotografi di moda, in primis da Terry Richardson, dopo aver calcato le passerelle della Milan Fashion Week, grazie all’estro di Dean e Dan Caten, celebri direttori creativi di Dsquared², che la scelsero come accessorio principe della loro collezione Primavera/Estate 2010.
Ora Antonio Percassi, bergamasco doc ed ex calciatore, si pone come il franchising partner dell’operazione di lancio del brand nel nostro Paese. La strategia di marketing dovrebbe coniugare al gusto della tradizione italiana le nuove tecnologie. Largo quindi al caffè americano, unito al free wifi e alle suggestioni tipicamente americane. Buon Frappuccino a tutti.
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