Sebastiano Pigazzi, il nipote di Bud Spencer oggi recita in “And just like that”, il sequel di “Sex and the city”

Della sua vita privata si sa poco, noi lo conosciamo perchè recita accanto a Sara Jessica Parker, in una delle serie tv più seguite di sempre, “And just like that”, il sequel di “Sex and the city, ma nella vita reale Sebastiano Pigazzi è un timido, così si racconta, un bambino che scriveva poesie un poco drammatiche, e che oggi ha il cassetto pieno di sogni…nel mondo del cinema.

Buon sangue non mente, perchè Sebastiano Pigazzi è il nipote di Bud Spencer, il nonno forzuto e buono che tutti avremmo voluto, una vita vissuta in America, e il cuore che lo riporta spesso a Roma, la città che ogni tanto fa sentire nostalgia dell’Italia.

Photographer Claudia Pasanisi

EIC/Interview Miriam De Nicolò

Stylist Diletta Pecchia

Grooming Barbara Bonazza

Press Office Agent Matteo Cassanelli – Mpunto

Stylist Assistant Giada Turconi

Press Office Assistant Laura Marazzi

Location Studiocane – Milan

Gilet e pantalone AGARW-UD, camicia ANTONIO MARRAS

Nel sequel di “Sex and the city, “And just like that”, interpreti il fidanzato di Anthony Marentino. Puoi svelarci qualcosa della storia?
Sarà una relazione omosessuale, che nasce come un gioco e diventa un amore romantico.

Com’è stato lavorave in un cast così affiattato, di una serie di così tanto successo?
Molto divertente, loro sono davvero accoglienti e gentili, mi hanno fatto sentire a casa, pensavo ci sarebbe stata tanta tensione e invece non avuto problemi ad integrarmi.

Hai portato nel tuo ruolo qualche carratteristica della tua italianità?
Beh si, il personaggio è italiano, non ho avuto scelta. Lui vorrebbe fare il poeta, scrive testi d’amore in un negozio di New York per un dollaro.

Anche tu ho letto che scrivi poesie
Beh scrivevo di più quando ero piccolo, ma non d’amore, ero un pessimista. Poi ho smesso altrimenti si sarebbe potuto pensare che fossi un Leopardi 2.0 un po’ troppo drammatico con tendenze suicide.

Da piccoli abbiamo un po’ tutti un lato drammatico.
Ma io avevo la tendenza ad andare sempre più verso il fondo. Ricordo che mia nonna a un certo punto mi disse: “Guarda che qualche volta puoi scrivere anche una poesia felice!“.

Perchè sei una persona sensibile. 
Si forse sono un sensibilone. 

Tendenzialmente si cerca di coprire questo lato forse perchè qualcuno potrebbe leggerlo come debolezza, quando in realtà è un grande pregio e una grande forza.
Sicuramente rende la vita più difficile. Anche se nell’arte può essere un’arma a tuo favore.

sx camicia ANTONIO MARRAS, pantalone ANGELO FRENTZOS dx giacca e pantaloni ANTONIO MARRAS

Attore con il sogno nel cassetto di regia e sceneggiatura.
Il mio mondo ideale, ma sai certe cose uno vorrebbe tanto farle, ma richiedono tempo.

Hai qualche progetto avviato?
La volontà non manca.

Quali sono i temi che vorresti sviluppare?
Sicuramente mi piacerebbe trattare il tema della moralità, mette sempre in discussione il giusto e lo sbagliato, vorrei spingere il pubblico a pensare, metterli in difficoltà, credo sia la cosa più interessante che possa regalare il cinema.

Moralità che si è un po persa in questo periodo storico. 
Si forse si è un po persa. Non sarò io a dire cosa è giusto o sbagliato, ma vorrei mettere in scena personaggi ambigui e lasciare al pubblico l’ultima parola. Un modo per  giocare con il cinema, riflettendo.

E tu da che parte stai? Ti senti più buono o cattivo?
Come tutti gli altri, qualche momento buono e qualcuno cattivo, direi umano.
Troppo spesso nel cinema vediamo separate le due metà, quando nella realtà siamo tutti entrambi i lati della medaglia.

Cè chi ammette di avere una parte piu preponderante rispetto l’altra.
Tutti hanno qualche motivazione, nessuno nasce cattivo.

Ti senti un ragazzo fortunato?
Molto fortunato, ovviamente tutti hanno vissuto qualche trauma, fa parte della vita, rende tutto più vivo.

E i tuoi traumi li puoi raccontare?
I traumi sono intimi, forse sono sempre stato un pò rabbioso, insoddisfatto.

Potrebbe essere il paragone con qualcuno del tuo grado di parentela?
No nessuno, non posso paragonarmi a mio nonno.

Hai un anneddoto carino da raccontare legato a tuo nonno Bud Spencer?
Ero piccolissimo, e mi ero attaccato ad una bottiglia d’acqua, ingollando senza sosta. Mamma e nonna hanno provato a fermarmi, ma solo il vocione del nonno è riuscito nell’intento, facendomi piangere. Era così imponente.

sx total look ANGELO FRENTZOS, dx total look DSQUARED, bracciale FERSERA

Perchè a tuo parere “Sex and The City” ha un seguito così grande?
Perchè parla di quattro donne che vivono la vita in modo un pò provocatorio e ha la capacità di raccogliere ogni tipo di personalità femminile, per cui è facile immedesimarsi. La scelta di girare in una città meravigliosa come New York, che ti sembra di vivere lì con loro, e soprattutto in chiave ironica.

La tua più grande passione oltre al cinema?
Stare con amici e persone a cui voglio bene.

Dove ti senti più a casa?
A Santa Monica, dove sono cresciuto.

Un luogo dell’italia che un pochino ti manca?
Dopo qualche tempo si sente sempre la mancanza di Roma.

Roma o i romani?
I romani no, ah ah.

Dovessi scegliere un periodo in cui vivere?
Per un giorno? Forse andrei a vedere l’antica Roma.

A fare il gladiatore? 
No a vederli.

Avessi scelto un mestiere diverso?
Il politico.

Sei legato a qualche partito?
No, ma trovo sia un’altra forma d’arte che può cambiare la vita a molte persone. Utopico, ma se ben gestita potrebbe aiutare realmente.


camicia GAËLLE