Cambiamenti nel settore dell’ospitalità, ecco le novità

Il nuovo evento dedicato al design e al contract nel mondo dell’ospitalità.

Hospitality Design Conference è l’evento di approfondimento e networking dedicato al design e al contract, con particolare attenzione al mondo dell’ospitalità, un’occasione per scoprire idee e soluzioni per la progettazione e la riqualificazione alberghiera e conoscere le tendenze e l’evoluzione del design in Italia.

Organizzata da Teamwork Hospitality, società di consulenza e formazione alberghiera di Rimini, Hospitality Design Conference si terrà mercoledì 8 maggio 2024, all’Hotel Melià di Milano.Negli ultimi anni sono state profonde le trasformazioni del comparto dell’ospitalità.I player del settore si stanno muovendo per offrire un’accoglienza innovativa e sostenibile, oltre a soluzioni efficaci, per migliorare la qualità dell’esperienza degli ospiti.

Hospitality Design Conference rappresenta un evento unico di approfondimento, per scoprire le migliori soluzioni per la progettazione e la riqualificazione nel settore dell’hotellerie e per conoscere i trend del design che influenzeranno il settore nel prossimo futuro, concentrandosi sull’estetica, ma anche sull’efficiente e funzionale utilizzo degli spazi.

Rinomati brand e albergatori di grande esperienza nazionale e internazionale, importanti designer, consulenti e architetti specializzati in strutture alberghiere ed extralberghiere condivideranno testimonianze, punti di vista e concepts sostenibili, per lo sviluppo di un nuovo business di successo.

Un’intera giornata rivolta a investitori, direttori, imprenditori, costruttori, designer e developer di settore, occasione per conoscere i fattori di successo che caratterizzeranno l’industria alberghiera, fare networking, scambiarsi idee con le migliori aziende di arredo e contract specializzate nel mercato hospitality.Intenso il programma di seminari che affronteranno numerose tematiche, dai future trends, a soluzioni tailor made, dalla tecnologia, alla sostenibilità.

Non mancheranno approfondimenti sulla Luxury experience, sullo storytelling, sulle nuove frontiere dell’ospitalità, sui fattori che influenzeranno maggiormente il settore alberghiero per la generazione Z, nonché dibattiti tra architetti e albergatori committenti.

Gli argomenti nello specifico:

  • I fattori critici e di successo del settore alberghiero italiano – Pregi e difetti della realtà alberghiera italiana, gli aspetti su cui investire, quelli da migliorare e perfezionare.
  • I trend del design alberghiero – I clienti hanno richieste ed esigenze nuove: come ci si prepara a soddisfarle? Le migliori tesi sul futuro del design alberghiero e le tendenze del settore.
  • La nuova generazione di hotel nel mondo – I concept più innovativi, le caratteristiche degli alberghi di nuova generazione, raccontati dai brand manager dei più importanti gruppi.
  • Il progetto e la sua gestione – Come ideare un albergo di successo? Quali professionisti coinvolgere? Come definire il budget?
  • Layout funzionale e budget cost efficace – Pianificare attentamente un progetto alberghiero, valutando la funzionalità degli spazi, nel rispetto del budget disponibile.
  • Gli architetti si raccontano – Architetti italiani e internazionali specializzati nel settore si racconteranno e presenteranno case studies di successo.

A Hospitality Design Conference tavole rotonde e seminari si alterneranno a dibattiti e momenti di incontro, per un’intera giornata di formazione e networking.

 

LEVI’S® for Feet: il ritorno delle sneakers iconiche, al passo coi tempi

Amato per la sua ricca storia di innovazione nel denim, il brand Levi’s® vanta anche una storia unica nella realizzazione di calzature di alta qualità. Nel 1975, Levi’s® lanciò Levi’s® for Feet, una linea di boots, sneakers e mocassini. Dopo il recente lancio della Raven, un desert boot nel 2022, Levi’s® for Feet ha riportato in vita il modello runnér retro “Stryder” con una rielaborazione fedele e confortevole della prima sneaker Levi’s® con il logo originale 2 Legs. Per il 2024, Levi’s® for Feet punta sul suo logo distintivo 2 Legs ed espande ulteriormente la sua offerta di sneakers con le nuove Swift, Sneak.

Il restyle di Levi’s® for Feet è iniziato esplorando i suoi archivi. Tra i materiali d’archivio e le foto delle scarpe degli anni ’70, uno dei dettagli distintivi è stato il logo unico della sneaker Stryder, che raffigura due gambe in movimento. Dopo una lunga ricerca, un paio originale è stato finalmente individuato in un sito d’aste in Giappone, e il design team di Levi’s® è riuscito a realizzarne fedelmente una versione moderna della Runner. Levi’s® for Feet offre ora opzioni di colore aggiuntive per una Stryder moderna, ampliando contemporaneamente la famiglia di stili che utilizzano il logo distintivo 2 Legs.

Per la collezione Primavera/Estate ’24, le sneakers di Levi’s® for Feet includono le nuove Swift e Sneak, due modelli casual, dal design e branding degli anni ’70. Realizzata in twill di cotone con texture naturale, la versatile Sneak è dotata di una suola traspirante in gomma.

A completare le ultime proposte di Levi’s® for Feet c’è la Swift, che presenta il logo 2 Legs su una sneaker moderna ed elegante. Realizzata in pelle sintetica e camoscio, la Swift è dotata anche di una traspirante suola in gomma.

La Stryder, la Swift e la Sneak sono già disponibili per l’acquisto su Levi.com, sull’app Levi’s®, e in alcuni negozi Levi’s® selezionati.

Editoriale



HATE / LOVE


Se c’è qualcosa di forte che spinge al cambiamento, quella forza è l’amore. L’amore verso il prossimo, verso l’evoluzione, l’amore per il bene comune. Un’energia che non ha fondamenta perchè irradia tutto, anche l’invisibile; uno slancio di bene che regala senza chiedere.
E’ l’amore delle madri che amano i propri figli qualunque cosa facciano, l’amore di una compagna che cambia per il bene della coppia, l’amore per il progresso, operare per garantire a tutti un futuro migliore.
E come accettiamo l’esistenza del bene, dobbiamo riconoscere che esiste anche il male, l’odio, che assume altrettante infinite forme, il razzismo, la violenza, la condanna delle differenze, l’invidia, dietro cui si celano gli ignoranti, gli ottusi, i leoni da tastiera, o più comunemente detti, i mediocri. Perchè odiare è semplice, ma per amare ci vuole coraggio, significa mettersi in gioco, scoprire le carte, buttarsi senza paracadute, accettare e accogliere la sofferenza, che è parte della vita che ci hanno donato.

In questo numero di SNOB, il Numero 1, abbiamo voluto raccontare tutte le facce di quell’Amore e di quell’Odio. Abbiamo intervistato il grande attore e regista Sergio Rubini che ci ha rivelato perchè fuggiva dall’amore come dalle sue radici, mentre la cantante Giorgia ci ha spiegato come quel forte sentimento l’abbia salvata in un momento di dolore, attraverso la musica; l’artista internazionale Andrea Bianconi opera attraverso il mezzo del linguaggio, che diventa bene comune quando coinvolge nelle sue performance le detenute di un carcere. Anche la fotografia si è fatta portavoce della potenza dell’amore, ne sono la prova le Polaroid di Peppe Tortora, che rende eterna la sua città natale, un’area del Sud Italia da cui sono partite altre nobili anime che hanno portato la passionalità più vera, più autentica e drammatica in giro per il mondo, com’è stato il fenomeno della musica neomelodica, che in questo numero viene raccontato dal grande giornalista e critico musicale Federico Vacalebre, e che il noto e controverso fotografo Oliviero Toscani, ha riportato attraverso i ritratti di otto rappresentanti di questa eredità musicale.
E’ tra gli studi della criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone, che riconosciamo i profili dell’Odio sfociato in malattia ed è con questa attitudine alla ricerca, allo studio e alla verità, che SNOB si pone nello sviluppo di ogni numero, per dare un senso etico ed utile a quello che un mezzo d’informazione dovrebbe fare: aprire le menti.

M. MIRIAM DE NICOLÒ
EDITOR IN CHIEF

miriam@snobnonpertutti.it






Sebastiano Pigazzi, il nipote di Bud Spencer oggi recita in “And just like that”, il sequel di “Sex and the city”

Della sua vita privata si sa poco, noi lo conosciamo perchè recita accanto a Sara Jessica Parker, in una delle serie tv più seguite di sempre, “And just like that”, il sequel di “Sex and the city, ma nella vita reale Sebastiano Pigazzi è un timido, così si racconta, un bambino che scriveva poesie un poco drammatiche, e che oggi ha il cassetto pieno di sogni…nel mondo del cinema.

Buon sangue non mente, perchè Sebastiano Pigazzi è il nipote di Bud Spencer, il nonno forzuto e buono che tutti avremmo voluto, una vita vissuta in America, e il cuore che lo riporta spesso a Roma, la città che ogni tanto fa sentire nostalgia dell’Italia.

Photographer Claudia Pasanisi

EIC/Interview Miriam De Nicolò

Stylist Diletta Pecchia

Grooming Barbara Bonazza

Press Office Agent Matteo Cassanelli – Mpunto

Stylist Assistant Giada Turconi

Press Office Assistant Laura Marazzi

Location Studiocane – Milan

Gilet e pantalone AGARW-UD, camicia ANTONIO MARRAS

Nel sequel di “Sex and the city, “And just like that”, interpreti il fidanzato di Anthony Marentino. Puoi svelarci qualcosa della storia?
Sarà una relazione omosessuale, che nasce come un gioco e diventa un amore romantico.

Com’è stato lavorave in un cast così affiattato, di una serie di così tanto successo?
Molto divertente, loro sono davvero accoglienti e gentili, mi hanno fatto sentire a casa, pensavo ci sarebbe stata tanta tensione e invece non avuto problemi ad integrarmi.

Hai portato nel tuo ruolo qualche carratteristica della tua italianità?
Beh si, il personaggio è italiano, non ho avuto scelta. Lui vorrebbe fare il poeta, scrive testi d’amore in un negozio di New York per un dollaro.

Anche tu ho letto che scrivi poesie
Beh scrivevo di più quando ero piccolo, ma non d’amore, ero un pessimista. Poi ho smesso altrimenti si sarebbe potuto pensare che fossi un Leopardi 2.0 un po’ troppo drammatico con tendenze suicide.

Da piccoli abbiamo un po’ tutti un lato drammatico.
Ma io avevo la tendenza ad andare sempre più verso il fondo. Ricordo che mia nonna a un certo punto mi disse: “Guarda che qualche volta puoi scrivere anche una poesia felice!“.

Perchè sei una persona sensibile. 
Si forse sono un sensibilone. 

Tendenzialmente si cerca di coprire questo lato forse perchè qualcuno potrebbe leggerlo come debolezza, quando in realtà è un grande pregio e una grande forza.
Sicuramente rende la vita più difficile. Anche se nell’arte può essere un’arma a tuo favore.

sx camicia ANTONIO MARRAS, pantalone ANGELO FRENTZOS dx giacca e pantaloni ANTONIO MARRAS

Attore con il sogno nel cassetto di regia e sceneggiatura.
Il mio mondo ideale, ma sai certe cose uno vorrebbe tanto farle, ma richiedono tempo.

Hai qualche progetto avviato?
La volontà non manca.

Quali sono i temi che vorresti sviluppare?
Sicuramente mi piacerebbe trattare il tema della moralità, mette sempre in discussione il giusto e lo sbagliato, vorrei spingere il pubblico a pensare, metterli in difficoltà, credo sia la cosa più interessante che possa regalare il cinema.

Moralità che si è un po persa in questo periodo storico. 
Si forse si è un po persa. Non sarò io a dire cosa è giusto o sbagliato, ma vorrei mettere in scena personaggi ambigui e lasciare al pubblico l’ultima parola. Un modo per  giocare con il cinema, riflettendo.

E tu da che parte stai? Ti senti più buono o cattivo?
Come tutti gli altri, qualche momento buono e qualcuno cattivo, direi umano.
Troppo spesso nel cinema vediamo separate le due metà, quando nella realtà siamo tutti entrambi i lati della medaglia.

Cè chi ammette di avere una parte piu preponderante rispetto l’altra.
Tutti hanno qualche motivazione, nessuno nasce cattivo.

Ti senti un ragazzo fortunato?
Molto fortunato, ovviamente tutti hanno vissuto qualche trauma, fa parte della vita, rende tutto più vivo.

E i tuoi traumi li puoi raccontare?
I traumi sono intimi, forse sono sempre stato un pò rabbioso, insoddisfatto.

Potrebbe essere il paragone con qualcuno del tuo grado di parentela?
No nessuno, non posso paragonarmi a mio nonno.

Hai un anneddoto carino da raccontare legato a tuo nonno Bud Spencer?
Ero piccolissimo, e mi ero attaccato ad una bottiglia d’acqua, ingollando senza sosta. Mamma e nonna hanno provato a fermarmi, ma solo il vocione del nonno è riuscito nell’intento, facendomi piangere. Era così imponente.

sx total look ANGELO FRENTZOS, dx total look DSQUARED, bracciale FERSERA

Perchè a tuo parere “Sex and The City” ha un seguito così grande?
Perchè parla di quattro donne che vivono la vita in modo un pò provocatorio e ha la capacità di raccogliere ogni tipo di personalità femminile, per cui è facile immedesimarsi. La scelta di girare in una città meravigliosa come New York, che ti sembra di vivere lì con loro, e soprattutto in chiave ironica.

La tua più grande passione oltre al cinema?
Stare con amici e persone a cui voglio bene.

Dove ti senti più a casa?
A Santa Monica, dove sono cresciuto.

Un luogo dell’italia che un pochino ti manca?
Dopo qualche tempo si sente sempre la mancanza di Roma.

Roma o i romani?
I romani no, ah ah.

Dovessi scegliere un periodo in cui vivere?
Per un giorno? Forse andrei a vedere l’antica Roma.

A fare il gladiatore? 
No a vederli.

Avessi scelto un mestiere diverso?
Il politico.

Sei legato a qualche partito?
No, ma trovo sia un’altra forma d’arte che può cambiare la vita a molte persone. Utopico, ma se ben gestita potrebbe aiutare realmente.


camicia GAËLLE

SNOB e Bentley Milano ufficializzata la Partnership

SNOB e Bentley Milano hanno ufficializzato una partnership che dura dalla prima uscita del nuovo magazine lifestyle, che ha appena annunciato la distribuzione internazionale (Europa, Italia, Usa, Asia, Giappone).

Un progetto nato sulle basi di un comune denominatore, la cultura come crescita sociale. SNOB, che si pone come obiettivo primario l’approfondimento culturale, media partner di Bentley Milano, sposa perfettamente le tematiche di cui il grande brand britannico si fa portavoce, eleganzastileclasseoriginalità, e non ultimo eco-sostenibilità, inserendo nel gruppo la nuova rivoluzione elettrica per un futuro di lusso a basso impatto ambientale.

Con una bellissima Bentayga EWB, Bentley Milano, partner ufficiale di SNOB durante l’Exclusive Party 2023, ha accompagnato i vip all’evento. Bentley Bentayga EWB è il lussuoso e potente SUV del marchio d’auto diventato esclusivo simbolo di trasporto della casa reale inglese e brandizzato SNOB per l’occasione speciale.
Durante la Milan Fashion Week, ha scelto come volto rappresentativo il Direttore Responsabile di SNOBMiriam De Nicolò, che ha raccontato la settimana più attesa dell’anno su di una Unifying Spur, l’opera d’arte a quattro ruote frutto del Bentley Design Team, che veste i nove colori della bandiera Progress con le parole “Love is Love”. Anche qui si intrecciano moda, arte, automotive e parola, all’insegna di uno storytelling che SNOB e Bentley Milano porteranno avanti con una forte visione comune.

Siamo felici sia nata una così importante collaborazione con Bentley Milano perchè crediamo nell’unione delle forze e delle grandi idee e Bentley Milano è da sempre sinonimo di credibilità, autenticità e integrità. 
Insieme a Valeria Tommaso, Marketing Manager di Bentley Milano stiamo programmando degli eventi futuri che metteranno in risalto quelle che sono le forze dei due brand. Ci auguriamo che forti princìpi e grande impegno comune, possano raccontare quello che non è solo un’auto e non è solo un progetto editoriale, ma visioni imprenditoriali che mirano a portare per il mondo la profondità della bellezza.” 
Miriam De Nicolo’