Nuovo look per il packaging Louis Vuitton

Cambio di look in casa Louis Vuitton: la maison francese ha appena presentato il nuovo packaging che dal prossimo 16 agosto troveremo nelle boutique di tutto il mondo. Ritorno al passato per lo storico brand, che rispolvera uno dei passepartout dei suoi archivi: il colore scelto per il nuovo packaging è infatti il fatidico Imperial Saffron, una particolare sfumatura di ocra che nel lontano 1923 veniva scelta da André Citroen per equipaggiare le automobili che avrebbero partecipato alla Crosière Noire, con un esclusivo set di 150 bauli firmati Gaston Vuitton declinati nella medesima nuance.

La storia ci tramanda di un viaggio avventuroso che, dall’Algeria, sarebbe poi giunto in Madagascar nel 1925: cinque veicoli a bordo dei quali vi erano ricercatori, medici e professionisti, mentre i bauli col logo della maison contenevano farmaci, munizioni e generi di prima necessità.

Il nuovo packaging in Imperial Saffron sarà contraddistinto da dettagli blu elettrico: anche qui la maison fa un tuffo nel suo glorioso passato, riportando in auge gli storici motivi che accompagnavano un modello di Cabin Trunk risalente al 1928, anch’esso nella medesima tonalità di giallo, contraddistinto da un’elegante banda blu elettrico. Eleganza allo stato puro per uno dei marchi storici tra i più amati di sempre per borse e bagagli.

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Il nuovo packaging Louis Vuitton, disponibile da fine agosto nelle boutique del celebre marchio


lv 2 The original Citroen Trunk, commissioned in 1924. Courtesy Louis Vuitton
Il baule commissionato nel 1924 da Citroen. (Courtesy: Louis Vuitton)

Nicolas Ghesquière starebbe lasciando Louis Vuitton?

Potrebbe essere vicino, l’addio di Nicolas Ghesquière da maison Louis Vuitton.

La notizia, attualmente smentita dai diretti interessati, è stata lanciata dall’agenzia di stampa Reteurs, che annuncia la dipartita lavorativa dello stilista, prevista per il prossimo ottobre e cioè subito dopo la presentazione della collezione ready to wear primavera/estate 2017.

Ancora ignote le cause del divorzio (semmai venisse confermato in seguito dai diretti interessati), ma sembrerebbe che Bernard Armault (imprenditore francese e proprietario di LVMH), sempre secondo Reteurs, abbia già deciso il nome del successore che figurerebbe nella persona di Jonathan Anderson, attualmente legato a maison Loewe.

Per conoscere l’evoluzione della storia, dovremmo attendere, dunque, ancora un paio di mesi ma visto il grande successo che Nicolas Ghesquière ha conquistato in Louis Vuitton, tutto porterebbe a credere che si tratti di una news inesatta.

Scopri la collezione autunno/inverno 16-17 cliccando qui di Nicolas Ghesquiére cliccando qui.

 

 

Fonte cover louisvuitton.com

 

 

Louis Vuitton. Marc Newson sigla una collezione di valigie

Marc Newson, il designer industriale tra i più ricercati a livello internazionale, sigla per maison Louis Vuitton una nuova collezione di valigie.

Moderno, leggero e lussuoso: il trolley di Newson per Louis Vuitton raccoglie tutto il savoir-faire della maison, da sempre legata al piacere del viaggio.

 

SFOGLIA LA GALLERY

Declinata nelle versioni in  tela Monogram, Monogram Eclipse pelle Taiga ed Epi e Damier Graphite ed ancora nei formati cabina e Mini, la valigia presenta ruote silenziose, una discreta ed essenziale chiusura e una maniglia esterna che permette di recuperare lo spazio interno rendendo completamente piatto il lato posteriore.

La “marcia” in più per questo trolley, è rappresentato dal servizio dedicato ai clienti con l’app esclusiva LV Pass che permette di conoscere in tempo reale, i migliori indirizzi presenti sulla Louis Vuitton city Guide, di ricevere assistenza post acquisto ed altre utilissime informazioni.

Il prezzo di questa raffinata valigia oscilla tra i 1800,00 euro ai 4000,00 euro.

Louis Vuitton: una collezione uomo all’insegna del wild

La nuova collezione uomo primavera/estate 2017 di Louis Vuitton, presentata durante la Parigi Fashion Week, si ispira al continente africano.

E’ un legame solido, quello che tiene strette la griffe e l’Africa; un sentimento che prende vita di volta in colta, non solo nelle collezioni, ma anche nelle campagne pubblicitarie (indimenticabile la campagna Spirit Of Travel, girata in Sud Africa).

 

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A consolidare questa unione, ci ha pensato Kim Jones, direttore creativo della maison francese, che ha vissuto nel continente nero, durante la sua infanzia.

La collezione si concentra sui colori safari, che si adattano perfettamente ai trench proposti in passerella, rivisitati, quest’ultimi, anche nel celebre monogram.

 

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Celebrativi, non per ultimi, i patterns, che rievocano i velli degli animali africani, come la giraffa e la zebra.

«Compare sempre qualcosa di una Londra nascosta da qualche parte – ha tenuto a precisare il designer -. Questa volta è l’influenza del punk che attraversa l’Africa, come nella serie di ritratti di Frank Marshall “Renegades” che, ritraendo le gang di motociclisti intrisi di cultura heavy metal in Botswana, fonde due estetiche diverse. Aggiungetene una terza: l’eleganza francese di Louis Vuitton».

 

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L’heritage british, in effetti, si deduce non solo dal tartan utilizzato per confezionare gli smoking, ma anche da accenni punk come le cerniere decorative sul retro dei pantaloni o il gilet in pelle nero.

Infine, il lusso marchiato Louis Vuitton, esplode in tutta la sua magnificenza nel trench in pelle di coccodrillo: estremamente sofisticato.

 

 

Fonte cover Getty Images

 

 

Jacques Cavallier crea il profumo di Louis Vuitton

È previsto a settembre, il debutto di Louis Vuitton nel mondo della profumeria.

Dopo ottantanove anni, la griffe ci riprova nuovamente. Il primo profumo, “Heures d’Absence” è stato lanciato nel 1927; un anno più tardi, tocca a “Je, Tu, Il: Réminiscences”. L’ultimo tentativo arriva nel 1946, quando Louis Vuitton immette sul mercato “Eau de Voyage”.

 

Eau de Voyage, 1946 (fonte  brasblog.info)
Eau de Voyage, 1946 (fonte brasblog.info)

 

 

La rivoluzione in casa Vuitton porta il nome di Jacques Cavallier (creatore di celebri fragranze come Jean Paul Gaultier classique di Jean Paul Gaultier, l’Eau d’Issey di Issey Miyake, Opium pour homme di Yves Saint Laurent), nominato Maître Parfumeur di Louis Vuitton nel 2012; dopo diversi anni di ricerche, pare sia riuscito ad ottenere una fragranza in grado di raccontare la filosofia della maison costruita sul viaggio e sul glamour.

Sconosciute, attualmente, le note olfattive che potrebbero comporre il profumo.

La fragranza, inoltre, potrà essere acquistata esclusivamente nelle boutique di Louis Vuitton.

 

 

 

 

Fonte cover extrait.it

Louis Vuitton presenta la collezione Crociera 2017

Brandelli di stoffa. La collezione Cruise 2017 di Louis Vuitton appare un atto dissacratorio nei confronti della moda.

Se è vero che in essa è vivida l’atmosfera anni ’80, Nicholas Ghesquière, ha selezionato dettagli non proprio convincenti per raccontare un viaggio a ritroso in un passato che poco ha concesso alla moda.

 

NITEROI, BRAZIL - MAY 28:  A model walks at Louis Vuitton 2017 Cruise Collection at MAC on May 28, 2016 in Niteroi, Brazil.  (Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
La collezione è stata presentata presso il Museo di Arte Contemporanea di Niteroi  (Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

NITEROI, BRAZIL - MAY 28:  A model walks at Louis Vuitton 2017 Cruise Collection at MAC on May 28, 2016 in Niteroi, Brazil.  (Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

 

La collezione, gioca molto sui pattern e i sui colori. Onde sinusoidali, “investono” i capi delineando un mood carioca, in omaggio alla città di Rio de Janiero che ha ospitato l’evento.

Asimmetria totale e sovrapposizioni: la cruise 2017 della maison francese, ricorda fortemente il défilé autunno/inverno 15-16 per aver raccontato una donna dal pronunciato temperamento, pronta a vivere nella giungla urbana sempre più futuristica.

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

 

Predominano le linee affusolate, ma non mancano parka over e particolari in ruches, che conferiscono alla collezione un look meno avveniristico.

Leggere goffrature, inoltre, movimentano gli abiti color block.

Ho così ammirato la forza di Oscar Niemeyer. La sua visione, la sua radicalità e anche la sua utopia. Essere in grado di far sfilare una collezione di moda in uno spazio così architettonicamente potente è un’esperienza sensoriale. A Rio de Janeiro, tutto quello che ho visto vibra di movimento e di una energia esplosiva che si mescola tra modernismo e tropicale. Sono rimasto affascinato dalla costante dualità tra la natura e l’urbanistica e l’esplosione pittorica che crea. Per me, la questione principale era cercare di incorporare nella mia collezione tutti questi elementi che fanno parte della cultura brasiliana, senza dimenticare che io sono solo un visitatore che porta i suoi riferimenti culturali parigini e francesi” ha dichiarato lo stilista.

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

 

Nicholas Ghesquière, volge un’attenta analisi sugli accessori. L’iconica Speedy veste un allure del tutto nuovo con stampe decise, quasi caleidoscopiche. L’intramontabile stereo a cassette Boombox, diventa una borsa a mano in tela monogram.

Meno convincenti, le calzature. Orripilanti, gli ibridi ankle boots/infradito bianchi.

 

 

(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
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(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
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(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
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(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)
(Photo by Fernanda Calfat/Getty Images)

 

 

 

 

 

 

Fonte immagini www.buro247.ru

Louis Vuitton lancia la collezione Tropical Journey

Monogram Jungle, è il trend lanciato da Louis Vuitton per l’estate 2016.

Fonte d’spirazione per questa coloratissima ed esotica collezione, il paesaggio californiano con le sue palme e le sue oasi naturali, come la celeberrima Palm Springs nella contea di Riverside.

 

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Tropical Journey è la nuova collezione estiva di Louis Vuitton

 

 

Palme e pois in colori accesi, decorano la tela delle borse e delle scarpe, la seta dei foulard e non di meno, gli accessori da viaggio, la mantellina da mare in cotone e il pareo in cotone leggero.

Mantellina mare in cotone
Mantellina mare in cotone

 

Il Modello Speedy 30 ha un prezzo commerciale di 980 euro
Il Modello Speedy 30 ha un prezzo commerciale di 980 euro

 

 

L’iconico bauletto Speedy  diventa fresco e spiritoso. Il pois che rappresenta gli animali tropicali tra le foglie di palma, rende audace e brioso il look di ogni donna.

Per gli outfit sportivi e contemporanei, lo zainetto regala il glam di cui tutte abbiamo bisogno per contraddistinguerci dalla massa. Palm Springs Backpack, in tela monogram e finiture in pelle, ha un valore commerciale di 1590,00 euro.

 

 

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Keepal bandoulière 50 (euro 1530,00)

 

 

Alma BB in pelle di vitello verniciata
Alma BB in pelle di vitello verniciata

 

 

Della collezione fanno parte anche il modello Neverfull (euro 1180,00) e la Alma BB (euro 1580,00).

Per maggiori informazioni sui prodotti www.louisvuitton.com

 

 

Fonte cover louisvuitton.com

Léa Seydoux posa per Louis Vuitton

Pareti grezze tinteggiate di rosa. Cavalli eleganti in posa naturale davanti l’obiettivo del fotografo e una vegetazione ricca sullo sfondo: bastavano questi tre ingredienti per rendere avvincente la campagna Travel di Louis Vuitton  ma, invece, gli addetti ai lavori hanno voluto arricchire cotanta bellezza con il viso delicato e perfetto di Léa Seydoux rendendo tutto incantevole.

 

La campagna Travel di Louis Vuitton è stata scattata in Messico
La campagna Travel di Louis Vuitton è stata scattata in Messico

 

La campagna è ambientata nel Ranch progettato dall'architetto messicano  Luis Barragan
La campagna è ambientata nel Ranch progettato dall’architetto messicano Luis Barragan

 

 

Gli scatti, siglati dal fotografo Patrick Demarchelier vedono al centro della scena la nuova musa della maison, l’attrice francese Seydoux (che per l’occasione ha indossato gli abiti della collezione Pre – Fall 2016 n.d.r.) che stringe tra le mani le borse Capucines e City Steamer declinate in diverse tonalità, meravigliose nelle variante color block.

 

In questi scatti Léa Seydoux presenta la collezione Capucines
In questi scatti Léa Seydoux presenta la collezione Capucines

 

L'attrice francese, stringe tra le mani il modello City Steamer
L’attrice francese, stringe tra le mani il modello City Steamer

 

 

L’iconica City Steamer,  nacque nel 1901 e venne utilizzata come borsa da viaggio dalle donne dell’ alta borghesia. Oggi, rivisitata la sua veste, la City Steamer è una perfetta borsa da città, adatta ad essere abbinata a qualsiasi look.

Il modello Capucines, prende il nome dalla via parigina dove Gaston -Louis Vuitton volle aprire la sua prima boutique, nel 1854. Dal design essenziale, la borsa racconta tutta l’eleganza che il marchio coltiva da sempre.

La campagna pubblicitaria Travel di Louis Vuitton, sarà pubblicata sulle riviste di settore a partire da giugno.

Louis Vuitton. Atelier d’Asnières riapre le sue porte

L’anima di maison Louis Vuitton, aprirà le sue porte al pubblico con l’intento di far ammirare agli estimatori del marchio, tutto il savoir-faire che la casa di lusso parigina ha impiegato nel corso della sua storia.

Dal 1859 l’atelier d’Asnières, situato a qualche chilometro a nord-est di Parigi, rappresenta una leggenda per Louis Vuitton. Un luogo dove la creatività ha preso forma in magnificenze che oggi vengono apprezzate in tutto il mondo a distanza di anni dalla loro creazioni.

 

Gli interni della mostra curata da Judith Clark (fonte lvmh.fr)
Gli interni della mostra curata da Judith Clark (fonte lvmh.fr)

 

 

Le icone della casa, come il bauletto Speedy o i bauli da viaggio monogrammati, hanno transitato nei meandri di questo grande atelier, prima di avventurarsi in nuove storie.

La mostra, curata da Judith Clark, è suddivisa in gruppi tematici: relazione con i clienti, il Monogram, globalizzazione, natura, l’avanguardia etc…

 

L'atelier d’Asnières riapre le sue porte con una mostra che omaggia il savoir-faire della maison (fonte myluxury.it)
L’atelier d’Asnières riapre le sue porte con una mostra che omaggia il savoir-faire della maison (fonte myluxury.it)

 

 

L’esposizione, aprirà i battenti dal 23 aprile al 15 maggio 2016 per poi riaprire in un secondo momento dal 28 al 29 maggio 2016.

Per prenotare la visita clicca qui

 

 

Fonte cover louisvuitton.it

Louis Vuitton: una motociclista impavida scorrazza a Parigi

Come soldati e con una forza mascolina, le donne Louis Vuitton idealizzate da Nicolas Ghesquière, direttore creativo della maison, incedono sicure all’interno di una scenografia futuristica con canne di bambù che si ergono come grattacieli metropolitani.

La collezione autunno/inverno 16-17 si rivela come un incontro effimero dei canoni estetici della maison con un sapore del tutto contemporaneo.

La motociclista disegnata da Ghesquière, indossa biker boots e fuseaux in vernice o semplicemente una tuta intera trompe-l’œil che fascia un corpo perfetto.

Una straordinaria rivisitazione del trench, eleva la collezioni ai massimi livelli di creatività: destrutturato, geometrico nelle linee, assemblato con tessuti completamente diversi.

Le linee affusolate dei capi, acutizzano un défilé urbano, contemporaneo. Non c’è posto per la femminilità nell’universo Louis Vuitton o, quantomeno, non per la stagione fredda che verrà.

Gli abiti cercano di farsi spazio in una collezione prettamente maschile, ma sono anch’essi vigorosi, di grande impatto visivo, “cuciti” su una donna coraggiosa, che ama vestire urban-chic.

Giacca a clessidra in vernice con chiusura obliqua e revers ampie, mettono in evidenza le capacità stilistiche sviluppate dal couturier Nicolas Ghesquière.

Non potevano mancare le inossidabili biker jacket,  abbinate magistralmente a trousers con cavallo basso per accrescere l’elemento creativo dello stilista che intende mostrare al mondo una donna impavida.

 

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Per le immagini fonte Madame Figaro

 

Galleria Vittorio Emanuele II: Chanel prende il posto di Viganò

Novità in dirittura d’arrivo all’interno della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano. La maison di lusso francese Chanel, prenderà infatti il posto della storica boutique Viganò: l’azienda di accessori e cappelli di lusso, situata al piano terra della struttura, abbandonerà a breve gli spazi occupati fin dal lontano 1919.

La giunta comunale di Milano ha approvato l’ingresso del marchio ponendo però una condizione fondamentale: l’aumento del canone che di fatto passerà da 129.300 annue di Viganò (alle Botteghe Artigianali viene applicato il 10% di sconto) a 314mila di Chanel, con l’obiettivo di incrementare gli introiti della Galleria.

Con questa operazione la redditività del monumento è destinata inevitabilmente ad aumentare. Queste manovre commerciali hanno permesso, infatti, di elevare le entrate per milioni di euro nel corso degli anni; basti pensare che nel 2011 la Galleria era riuscita ad incassare la modica cifra di 11 milioni di euro e che attualmente i canoni introitati ammontano a 27 milioni di euro.

 

La boutique Viganò lascia il posto a Chanel
La boutique Viganò lascia il posto a Chanel

 

 

L’assessore al demanio Daniela Benelli ha così commentato l’accordo: “Ricordo tra l’altro che le maggiori risorse della Galleria vengono investite nei quartieri popolari, in particolare per la manutenzione ordinaria delle case. E non dimentichiamo l’importante contributo dei privati che, con risorse proprie, contribuiscono al recupero e alla manutenzione del complesso monumentale. Mi auguro che anche con Chanel si possa aprire un dialogo su questo.”

Con Chanel, che fiancheggia Prada, Louis Vuitton, Gucci, Tod’s e Borsalino, la galleria incrementa la lista di nomi eccellenti al suo interno e si veste di lusso sfrenato.