Altaroma: la teoria del bambù di Marianna Cimini

Ha sfilato nell’ambito di Altaroma la collezione prêt-à-porter Autunno/Inverno 2017-18 di Marianna Cimini: la giovane stilista, finalista a Who’s On Next 2014 nella sezione prêt-à-porter, presenta una collezione ispirata alla cultura giapponese. Suggestioni botaniche e tocchi oriental si uniscono per grafismi eclettici e velluti preziosi: si intitola “La teoria del bambù” la collezione che ha calcato la passerella di Altaroma. Il bambù diviene fil rouge di una sfilata ricca di suggestioni: l’arbusto, simbolo di tenacia, vitalità ed equilibrio, ispira alla stilista partenopea stampe audaci ed irriverenti, che celano profonde riflessioni filosofiche. Robusta e tenace, la radice del bambù sembra assomigliare all’animo femminile, fragile e forte, pronto ad affrontare la vita con entusiasmo ragazzino.

In bilico tra rigore e spensieratezza, la collezione parte da una serie di lunghi abiti in velluto nero, per poi aprirsi ai colori: largo a jumpsuit, abitini e gonne frastagliate da giochi di rouches, da indossare con manteau e giacche a vento trapuntate. Le silhouette sono a trapezio, in un gioco di rimandi al passato, in primis agli anni Sessanta. Brio e fantasia nei contrasti cromatici e nello styling irriverente, che non lesina nell’uso del calzino. Come da copione, la collezione è pervasa da note sportswear ma non lesina in romanticismo e sprazzi di una femminilità ancora in fieri.

Cresciuta in Costiera Amalfitana, Marianna Cimini ancora giovanissima si trasferisce a Milano, dove frequenta il prestigioso Istituto Marangoni. Seguono collaborazioni con brand del calibro di Max Mara, dove disegna per più di tre anni la linea ‘S Max Mara, e Tod’s, dove crea una capsule collection per Fay Donna. Tanti i riconoscimenti di cui la giovane designer è stata insignita, come il “Premio Moda Italia” sponsorizzato dal CNA. La stilista è stata finalista con menzione speciale del concorso “Next Genaration” e finalista al concorso Muuse per Vogue Talents for The Young Vision Awards.

Nel 2012 la giovane lancia il marchio che porta il suo nome ed ottiene subito notevoli riscontri da parte della critica. Nel 2014 sfila alla decima edizione di Who’s On Next, concorso organizzato da Vogue Italia ed Altaroma. Nel settembre dello stesso anno viene inserita da Vogue Talents tra i migliori 200 designer emergenti. Nelle sue collezioni trionfa il Made in Italy, insieme ad uno stile fresco e frizzante, in bilico tra femminilità evergreen ed attualità. Il suo stile iconico è caratterizzato da una grafica metropolitana vibrante, che unisce le radici mediterranee, capisaldi dell’estetica del brand, a note minimal-chic che strizzano l’occhio alla contemporaneità.

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Altaroma: l’architettura araba in passerella da Sabrina Persechino

Sabrina Persechino ha sfilato nell’ambito di Altaroma con una collezione altamente evocativa: una moda sperimentale e mai banale, quella dell’architetto couturier, che trae ispirazione da paesaggi esotici ed atmosfere dal fascino millenario per la collezione haute couture Primavera/Estate 2017, intitolata Jaali. Ricorda una grata Jaali, pietra perforata lavorata con motivi ornamentali realizzati attraverso l’uso della calligrafia e della geometria. Suggestioni islamiche si uniscono ad un’allure sofisticata in una collezione che parte dalla pietra Jaali per attuare un excursus affascinante dai risvolti filosofici: grazie alla pietra veniamo proiettati in una visione del mondo nuova, unidirezionale, che facilita il passaggio di luce e aria, prerogativa fondamentale nelle società islamiche per preservare l’intimità familiare, permettendo così di poter guardare fuori impedendo a chiunque di osservare all’interno. Un mondo nuovo ed un’estetica che coniuga funzionalità e sperimentazione: il mondo dell’architettura, cui Sabrina Persechino appartiene, rivive nell’inedito brise-soleil moderno, utilizzato per realizzare un effetto di smaterializzazione dell’involucro, quasi una sorta di filtro, che modifica e dosa il passaggio della luce a seconda delle ambientazioni esterne e dell’incidenza dei raggi solari. La couture firmata Atelier Persechino sdogana un’estetica camaleontica e multiforme: così come gli edifici architettonici assumono aspetti diversi attraverso il filtraggio della luce, anche gli abiti che si alternano sulla passerella variando continuamente la propria immagine, accentuando la sensazione di mobilità e di velocità che si traduce in capi fluidi ma al contempo statici. Sabrina Persechino interpreta l’intaglio della pietra, necessario per creare lo Jaali, traducendo le tecniche millenarie nella creazione del macramè geometrico, fil rouge della collezione: largo ad abiti bianchi dalle forme lineari e pulite, che evocano forza e trasparenza.
Una trama nodosa a base quadrata a disegnare una griglia ornamentale che lascia spiare la siluette esaltandone la femminilità. Preziose lavorazioni di intarsi di filigrane d’oro ed intrecci di fili in resina che creano una struttura traforata, elemento chiave di una collezione che rielabora i tradizionali codici della couture in chiave altamente personale. La stilista crea mirabili virtuosismi geometrici che danno vita a feritoie di luce che illuminano prospetti dal piglio razionale: il risultato è una couture caratterizzata da estrema indossabilità. In una palette cromatica che predilige il bianco e l’oro all over non mancano i colori del deserto e il nero, per capi pensati per il giorno, che si alternano a sontuosi abiti da sera e da cocktail. Largo a trame in piqué di seta che ricordano le suriyah libiche, in una collezione intrisa di citazioni all’architettura araba. Una magistrale interpretazione per una haute couture all’insegna della sperimentazione.

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La couture di Anton Giulio Grande conquista Roma

Lusso e sfarzo, mirabolanti giochi di piume e pizzi, caleidoscopiche alchimie di crinoline e rouches, in una cascata di pietre preziose e lavorazioni artigianali: è di scena a Roma l’haute couture firmata Anton Giulio Grande. Un nome illustre dell’alta moda italiana, da sempre ambasciatore di un’estetica che celebra la più dirompente femminilità: protagonista storico del fashion biz, tanti sono i successi collezionati dal couturier calabrese in una lunga e prolifica carriera. Le sue creazioni, ode alla sensualità femminile, sono state indossate dai nomi più famosi dello star system italiano ed internazionale, da Belen Rodríguez a Naomi Campbell.

Un’attitudine innata per la moda, quella di Anton Giulio, genio visionario che già da bambino sognava di disegnare i capi per le bellissime soubrette che animavano il sabato sera televisivo: il suo sogno diviene poi realtà grazie ad un talento fuori dal comune, che lo porta a studiare al Polimoda di Firenze e successivamente al Fit di New York. A soli 23 anni Anton Giulio illumina Piazza di Spagna e collabora con l’atelier delle Sorelle Fontana e con la maison Gattinoni. Nel 1996 il lancio della maison che porta il suo nome.

Il resto è storia: il suo stile balza all’attenzione dei media grazie anche alla kermesse “Donna sotto le stelle”, che ne consacra il successo mondiale. Tutte sono pazze di lui e di quei suoi capi dall’allure principesca e sexy: Anton Giulio Grande veste dive del calibro di Valeria Marini, Alba Parietti, Nina Moric, Aida Yespica, Anna Kanakis, Martina Colombari, Manuela Arcuri, Anna Falchi, Eva Grimaldi, Anna Valle ed Elenoire Casalegno, solo per citarne alcune. Un successo dovuto all’eccezionale qualità dei capi, realizzati rigorosamente a mano dalle sue sartine di Calabria, depositarie dell’antica arte del ricamo: tripudio della più genuina artigianalità, per collezioni che profumano di tradizioni antichissime, unite ad uno charme dirompente.

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Tripudio di piume e pizzi nella collezione haute couture PE2017 di Anton Giulio Grande


Per la collezione haute couture Primavera/Estate 2017 lo stilista sceglie i sontuosi saloni di Palazzo Ferrajoli, al centro della Capitale: una location intrisa di storia e nobiltà. Qui, tra le opere di Andy Warhol e Mario Schifano, lo stilista ha immaginato la donna protagonista della sua nuova collezione, veicolata attraverso la rete dai social media: Grande si appropria dei nuovi linguaggi comunicativi, affidando ad internet, principale arbiter elegantiae contemporaneo, gli scatti che immortalano la sua collezione PE2017. Uno shooting all’insegna del lusso, per una diva contemporanea fiera del suo fascino, che usa come strumento di seduzione: sensuale e al contempo raffinata, la valchiria immaginata dal couturier sfoggia abiti scultura dal piglio regale. Largo a corpetti ricamati in tulle elasticizzato, che rimandano alla più pregiata lingerie, da indossare con gonne in georgette e taffetà, lavorate da sete plissé e giochi di balze. Voluminose eppure leggerissime, le gonne sono costituite da metri e metri di organza, tagliata in piccoli sbiechi plissettati cuciti poi tra loro, per un inedito effetto patchwork dal grande impatto scenografico.


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Teatrale e suggestiva la collezione non lesina in sfarzo e suggestioni principesche, che riportano l’haute couture al significato primigenio del termine: in una palette cromatica che indugia sui toni del rosso fuoco, del rosa cipria, del giallo e dell’arancio, si snoda una parata di abiti da gran soirée, impreziositi da mantelle in pizzo rosso o nero profilate di piume di marabù e tempestate da ricami e fini lavorazioni artigianali rigorosamente handmade. Una collezione che evoca la leggiadra eleganza di un cigno, unita a note felliniane che rimandano a figure dal fascino onirico, a metà tra una cortigiana in chiave luxury e una nobildonna della Belle Époque. Il plissé soleil si pone come fil rouge dell’intera collezione, in una rivisitazione sperimentale, che coniuga inediti disegni di rombi e losanghe mixati tra loro. Anton Giulio Grande si conferma come uno degli stilisti più apprezzati, deus ex machina di una couture ancora capace di farci sognare. Per dive contemporanee.

(Tutti gli scatti dell’articolo sono di Giovanni Perfetti)

GCDS sceglie Caroline Vreeland

Curve da capogiro immortalate in scatti dalle suggestioni vintage: il brand milanese GCDS (acronimo di God Can’t Destroy Streetwear) ha appena svelato in anteprima gli scatti della campagna pubblicitaria Primavera/Estate 2017. Testimonial d’eccezione è la bombastica Caroline Vreeland: viso angelico e curve esplosive, la it girl e cantante statunitense la moda l’ha impressa nel DNA, essendo la nipote della celebre fashion editor Diana Vreeland. Considerata una delle influencer più seguite al mondo e protagonista assoluta della vita mondana di Los Angeles, la bionda Caroline è stata immortalata in scatti ad alto tasso erotico, tra note pop e dirompente sensualità. Proprio al suo stile e al suo fisico esplosivo il brand emergente GCDS si ispira per la campagna pubblicitaria per la primavera/estate 2017: la collezione è stata presentata attraverso un lookbook e un cortometraggio, entrambi realizzati da Jason Lee Parry. La location scelta è la California, patria della modella. E lo stile predominante nella collezione di GCDS è quello tipico di una California girl: largo a costumi e shorts a stampa floreale, silhouette semplici e lineari e dettagli sportswear. Non mancano richiami ai Nineties negli iconici accessori e nel logo del brand, che recita “J’ADORE GCDS”. Rosso e giallo predominano nella palette cromatica, tra tocchi argentati e tripudio di rosa baby: una collezione deliziosa e sensuale, come gli scatti, che immortalano la Vreeland in pose ad alto tasso erotico accanto al modello Adonis Bosso, protagonista maschile della campagna. In lacrime dentro una macchina vintage rosa baby, o ancora immortalata sul letto in pose languide, Caroline Vreeland incarna perfettamente l’estetica del brand. Una sorta di luna di miele sui generis è quella rappresentata nel cortometraggio, girato a Los Angeles: una giovane coppia si ritrova nella cornice del #GCDSHOTEL, sulla scia di un amore dal retrogusto amaro. Il tema prevalente sembra essere la nostalgia: “Nessuno ottiene mai quel che vuole in amore. Lei voleva piangere”, così recita la didascalia sullo schermo. “Eppure lei rideva in quei giorni felici che non ritorneranno. Tutto sembra semplice finché non ci pensi”. Romantico e dark l’amore tra i due protagonisti si consuma in camere arredate in stile rétro.

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Anjali Lama: sfila in India la prima modella transgender

Svolta di portata storica alla Lakme Fashion Week: per la prima volta in passerella una modella transgender. La moda indiana si apre al genderless grazie ad Anjali Lama: la splendida top model è stata protagonista assoluta della fashion week, evento di primo piano della moda indiana. All’anagrafe Nabin Waiba, la modella è nata in Nepal, ad un centinaio di chilometri da Khatmandu. Fin dall’infanzia la giovane, che ha quattro fratelli maggiori e due sorelle minori, non si riconosce nel sesso maschile: “Mi sentivo molto strana quando avevo piaceri, dispiaceri e pensieri di una ragazza, quando tutti mi identificavano come maschio”, dichiarerà più avanti. Dopo aver trascorso un’infanzia difficile, a causa dei continui attacchi subiti a seguito della sua decisione di andarsene dal villaggio, all’età di 17 anni la giovane si trasferisce nella capitale indiana, dove trova il sostegno della Ong “Società del diamante azzurro”: qui Anjali svolge un percorso di crescita personale e trova finalmente il suo vero io. Altezza svettante e volto perfetto, la giovane tenta la carriera di modella: per ben tre anni Anjali si propone sulle passerelle della moda ma viene sempre puntualmente respinta. La causa è tutta nella sua identità di genere. La giovane soffre per quell’ostacolo che sembra insuperabile: proprio quando ormai non ci spera più arriva l’occasione attesa da tutta una vita. Dopo aver superato tre selezioni molto ardue, Anjali viene finalmente scelta per calcare la passerella della fashion week indiana. Crolla così l’ultima barriera e le settimane della moda si aprono ai modelli transgender. Proprio lei ha inaugurato la nuova tendenza, sfilando alla Lakme Fashion Week/Resort 2017, che ha avuto luogo a Mumbai, in India. La prossima tappa per la modella sarà trovare un agente che possa rappresentarla a livello internazionale, aiutandola nella sua carriera in ascesa. Intanto sulla sua vita è stato anche girato il documentario di 50 minuti, intitolato ‘Anjali: vivere nella pelle di qualcun altro”, diretto da Mohan Rai. “Dapprima ho lottato con me stessa per sapere chi fossi, poi con la società”, ha dichiarato la modella, impegnata nella lotta per il riconoscimento della propria identità. Ora che la battaglia è stata vinta, la giovane spera che il suo esempio possa dare speranza ai milioni di giovani che non hanno ancora trovato la forza per perseguire la propria vera identità.

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Chiara Ferragni sbarca ad Harvard

Chiara Ferragni non si ferma: la regina delle fashion blogger si appresta a fare il suo ingresso trionfale nel tempio del sapere. Ad accogliere una lectio magistralis dell’influencer più famosa al mondo sarà la prestigiosissima Università di Harvard. Il tema della lezione sarà il successo planetario ottenuto dalla it girl grazie al suo blog, The Blonde Salad. Fondato nel 2009, oggi il blog vanta un fatturato di 315 milioni di euro e uno stuolo di dipendenti che si occupano della supervisione delle linee di abbigliamento ed accessori creati da Chiara. La bionda fashion blogger, fidanzata del famoso rapper Fedez, continua la sua inarrestabile ascesa che in pochi anni l’ha consacrata regina del fashion system mondiale: non si contano più le cover che l’hanno immortalata, mentre le collaborazioni includono brand come Hogan, Yamamay, Guess, solo per citarne alcuni. La futura professoressa, seguita da milioni di fan sui social media, era anche in lizza per il Festival di Sanremo, dove secondo i rumours avrebbe dovuto presenziare in qualità di valletta o di ospite speciale. Chiara Ferragni si recherà ad Harvard insieme a Riccardo Pozzoli, suo socio storico: i due intratterranno gli studenti iscritti ad un corso di marketing organizzato nel rinomato ateneo. Il tema cardine del dibattito sarà la creazione e la gestione di un blog. Inoltre la it girl parlerà anche delle tecniche di comunicazione e di gestione dei social media, a cui deve la sua incredibile popolarità. Tanti saranno quindi i temi trattati, tra editorial, e-commerce e produzione. Si cercherà anche di tracciare un excursus di The Blonde Salad, senza tralasciare il punto di vista finanziario ed editoriale.

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La collezione di Intimissimi dedicata a San Valentino 2017

Segreti e seduzioni caratterizzano la collezione di Intimissimi dedicata al San Valentino 2017: un gioco di audaci trasparenze e pizzi preziosi per una collezione sofisticata ed intrigante, che unisce il glamour alla sensualità più hot. La lingerie firmata Intimissimi è da sempre sinonimo di qualità e stile: per festeggiare anche quest’anno la festa degli innamorati, il brand ci propone romantiche vestaglie da diva e trasparenze hot, per inediti nude look dal forte magnetismo. Il nero domina la palette cromatica, ma non mancano note di candido bianco dal sapore virginale, per una femminilità dolce e raffinata. Allure da diva e trame decorate con fini lavorazioni che vedono l’uso di fiori e dettagli preziosi, per una collezione perfetta per lasciare il vostro lui a bocca aperta, ma anche come regalo per dimostrare il sentimento che vi unisce. Tanti modelli, perfetti per ogni esigenza e ogni stile: largo a reggiseni push up e brassière, declinate in un romantico pizzo nero floreale. Non mancano poi coulotte arricchite da trasparenze audaci e vestaglie in pizzo con arricciature sull’orlo delle maniche. Sontuosa eleganza nei ricami preziosi e nelle linee che enfatizzano le curve senza forzature. Un inno alla femminilità più autentica, per sfoggiare un completino super sexy nella ricorrenza dedicata all’amore. I pezzi della collezione sono disponibili in tutti i punti vendita del marchio.

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Yamamay celebra San Valentino

Sete preziose, intrecci di tulle e chiffon, decorazioni in macramè e tripudio di raso: è il San Valentino 2017 firmato Yamamay. Il colosso dell’underwear sforna anche quest’anno, come ogni anno, una collezione dedicata appositamente alla festa degli innamorati: un’ampia varietà di scelta per chi è alla ricerca del regalo perfetto o per chi vuole stupire il proprio lui, sfoggiando completini sexy pensati per San Valentino. Il gioco della seduzione firmato Yamamay anche quest’anno si compone di una selezione di pezzi sexy e raffinati: la mini capsule collection per il San Valentino 2017 è un’ode alla sensualità e alla femminilità più sfrontata, tra tripudio di black & white, nuance prediletta. Niente rosso d’ordinanza ma una collezione originale, che enfatizza le silhouette del corpo femminile con giochi cromatici accattivanti e cuciture intelligenti. La collezione prevede completini composti da slip e reggiseno: balconcini e tanga si alternano a body e raffinati négligé sapientemente decorati con dettagli in tulle. Largo poi a decorazioni pregiate, in materiali come chiffon, macramè e raso di seta. Fiocchetti e trasparenze dominano in una collezione il cui hashtag ufficiale è #perchisiama: romanticismo in pillole, per il brand che ha fatto propria un’estetica all’avanguardia e all’insegna della sensualità. Elegante e mai scontata, la collezione Yamamay vi aspetta in tutti i punti vendita del brand. Per un San Valentino all’insegna della seduzione.

Valentine: la borsa Guess per San Valentino 2017

San Valentino è sempre un’occasione speciale e quest’anno lo è ancora di più: Guess lancia un nuovo modello di borsa dedicata proprio alla festa degli innamorati. Si chiama Valentine ed è destinata a diventare la it bag della primavera 2017: uno stuolo di romantici cuori impreziosiscono la nuova borsa firmata Guess, dedicata alla ricorrenza di San Valentino. Un modello esclusivo in vera pelle, funzionale e capiente: Valentine è caratterizzata dall’uso di materiali di pregio, come la pelle, e da due manici funzionali decorati anch’essi in pelle. Inoltre la collezione prevede anche una pochette, rigorosamente a forma di cuore. San Valentino 2017 si preannuncia già come una festività da vivere nel segno dello stile, grazie alla nuova collezione di accessori Guess: la borsa Valentine unisce eleganza a comfort. Declinata in tre colori, la borsa è disponibile in rosso, colore della passione per antonomasia, rosa, per i più romantici, e nero, per uno stile ammaliante. Inoltre la borsa vede anche un simpatico accessorio: in ogni modello di Valentine è infatti presente la pochette a forma di cuore, una vera e propria mini bag removibile, in pelle, che può essere abbinata ton sur ton o da usare a contrasto. La borsa Valentine è disponibile esclusivamente sul sito del brand, Guess.eu, al costo di 190 euro. Il regalo perfetto per San Valentino.

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Liya Kebede è il nuovo volto di Amazon Fashion

Amazon Fashion sceglie il volto di Liya Kebede per la campagna pubblicitaria Primavera/Estate 2017. La modella etiope, designer del brand Lemlem, è il volto che incarnerà lo stile Amazon, in una campagna pubblicitaria realizzata con gli scati di Cass Bird e lo styling di Julia Sarr-Jamois. Le foto saranno rese pubbliche il primo marzo: la promozione dell’individualismo è il tema cardine della campagna pubblicitaria, in linea con l’adv dello scorso anno, che recitava testualmente “Don’t Look Like Me, Look Like You.”

Make up acqua e sapone e capelli lasciati al naturale, così Liya Kebede è apparsa in forma smagliante nelle foto di Cass Bird: la supermodella indossa un trench bianco firmato Filippa K e alcuni capi dal mood sportswear di Marc Cain. Chiara Ferragni e Barbara Palvin erano le protagoniste delle precedenti campagne pubblicitarie di Amazon, brand in continua espansione che vanta incassi record e 350 brand affiliati solo nel 2016, tra cui Miss Selfridge, Dorothy Perkins, House of Holland, Cacharel e Lagerfeld. Uno stile che abbraccia alta moda e brand di lusso, ma anche accessori, tra cui le linee di Versus, Moschino, L.K. Bennett e Ferragamo.

“Offrire una selezione vasta, usare la tecnologia per rinnovare l’esperienza dello shopping e fornire un servizio clienti vincitore di premi sono parte della nostra visione. Siamo ancora sul mercato da pochi anni in un investimento a lungo termine”, ha dichiarato Susan Saideman, vice presidente di Amazon Fashion Europe.

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Nata ad Addis Abeba il 1º marzo 1978, Liya Kebede ha iniziato la sua carriera firmando un contratto con Tom Ford per Gucci. Correva l’anno 2000 e la splendida etiope, già finalista del concorso per supermodelle Miss World, si impose in poche stagioni come una delle modelle più richieste, sfilando sulle passerelle di New York, Milano, Londra e Parigi. La cover di maggio 2002 dell’edizione francese di Vogue le conferì la fama internazionale. Innumerevoli le copertine in cui è apparsa Liya Kebede, da Vogue, V, Flair, i-D fino al Time. Nel 2002 e nel 2003 la top model ha sfilato al Victoria’s Secret Fashion Show. Nel 2013 è stata immortalata nel Calendario Pirelli. Considerata da Forbes l’undicesima modella più pagata del mondo, Liya Kebede ha anche avuto alcuni ruoli cinematografici nei film The Good Shepherd – L’ombra del potere e Lord of War.

Beyoncé: l’album di una gravidanza da star

Beoyncé è in dolce attesa. L’annuncio della gravidanza della pop star corre via web: in tempi in cui i social media veicolano le principali notizie, l’album di una gravidanza vip riesce a mandare in tilt la rete. La bellissima cantante ha scelto Instagram per rendere pubblico il suo album personale: qui Beyoncé qualche giorno fa ha postato una preview annunciando al mondo intero il lieto evento. L’intero album della gravidanza è stato invece pubblicato sul sito ufficiale della star, beyonce.com.

Scatti dal forte impatto visivo, che immortalano l’artista come una Venere di Botticelli e una dea di Reni: non mancano suggestioni klimtiane ed omaggi a Frida Kahlo, tra fiori nei capelli e nudità neoclassiche. Beyoncé sceglie la via dei social per condividere la felicità della sua seconda gravidanza: la diva, incinta di due gemelli, ha mostrato fieramente il pancione posando in alcuni scatti anche con la primogenita Blue Ivy. La foto postata su Instagram ha totalizzato circa 6,4 milioni di like in poche ore, battendo ogni record.

La popstar, in attesa di due gemelli dal rapper Jay Z, ha posato senza veli in alcuni scatti in bianco e nero: in altre foto invece viene immortalata con un reggiseno fucsia e un paio di slip di colore azzurro. Forse una scelta ben precisa la sua, per non rivelare il sesso dei nascituri. O forse piuttosto un messaggio cifrato. La notizia della gravidanza di Beyoncé ha fatto scalpore e i maligni non hanno perso occasione per affermare che la stessa data in cui è stato fatto l’annuncio sia stata scelta appositamente per mettere in secondo piano il 40esimo compleanno della collega Shakira. Di certo Beyoncé è apparsa più bella che mai, in scatti che sono pura poesia.

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Beyoncé posa con la figlia Blue Ivy, nata nel 2012 dal matrimonio con Jay-Z.


Beyoncé, all’anagrafe Beyoncé Giselle Knowles-Carter, è nata a Houston il 4 settembre 1981. Cantante, ballerina, attrice ed imprenditrice, è stata nominata per ben sessantadue volte ai Grammy Awards. Dopo aver esordito con il gruppo femminile Destiny’s Child, nel 2003 ottiene grande successo come solista pubblicando il suo primo album Dangerously in Love. Nel 2006 pubblica il suo secondo album, B’Day, uscito alla posizione numero 1 della Billboard 200 e produttore di hit come Déjà vu, Beautiful Liar, assieme alla cantante Shakira, e Irreplaceable. Nel 2008 la cantante ha sposato il rapper Jay-Z dal quale nel gennaio 2012 ha avuto una bambina, Blue Ivy Carter.

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