Valentina Sampaio : la prima modella trans sulla cover di Vogue Paris

Che il mondo della moda abbia da tempo aperto al mondo transgender non è una novità: tante sono le modelle nate uomini che si sono fatte strada nel fashion system negli ultimi anni. In principio fu Lea T., che fece irruzione sulle passerelle col suo vissuto ricco di tragicità e bellezza; da allora tanti sono i volti che si sono alternati in ogni parte del mondo, fino alla recente apertura al mondo trans da parte della moda asiatica, prima con Mimi Tao e poi con la splendida Anjali Lama, protagonista dell’ultima fashion week indiana.

Ora anche la carta patinata apre al mondo trans: la rivoluzione parte da Vogue Paris. Per la prima volta sulla copertina della Bibbia della moda è stata immortalata una modella transgender: la rivoluzione ha il volto di Valentina Sampaio, modella brasiliana da molti considerata l’erede di Gisele Bundchen. Volto perfetto, labbra carnose e fisico statuario, Valentina è figlia di un pescatore e di una insegnante.

Diciannove anni appena compiuti e già una carriera alle spalle: Valentina sfila da quando aveva 16 anni ed è già apparsa sulla copertina di Elle Brazil. Una bellezza che travalica i confini dell’identità di genere: già da bambina, a soli 8 anni, Valentina capisce di non riconoscersi nel sesso maschile. Seguita da una psicologa, la giovane cresce in bellezza e consapevolezza. Oggi l’ascesa nell’Olimpo della moda: si intitola “La Beauté transgerre” l’edizione di marzo di Vogue Paris, in edicola dal 23 febbraio.

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La cover di marzo di Vogue Paris


Descritta come una femme fatale, Valentina Sampaio campeggia sulla cover immortalata dall’obiettivo di Mert Alas e Marcus Piggott, in un servizio che ne mette in risalto la statuaria bellezza. Con styling di Emmanuelle Alt, direttrice dell’edizione francese della testata, la modella diviene il volto di una rivoluzione, in un che sdogana la causa LGBT conferendo una patina glamour alla bellezza transgender, finalmente compresa e ammirata universalmente.

“Questo mese siamo fieri di celebrare il modo in cui le modelle come Valentina Sampaio stanno cambiando il volto della moda, abbattendo i pregiudizi”, questo il messaggio diffuso sui social dal magazine. E’ una tappa di portata storica, per il mondo trans, anche se la strada da percorrere è ancora lunga “Solo quando una modella trasgender poserà in copertina su una rivista di moda, e non sarà necessario scrivere un editoriale in merito, sapremo che la battaglia è stata vinta”, queste le parole con cui Emmanuelle Alt saluta Valentina Sampaio, nel suo editoriale che accompagna il numero di Vogue che vede sulla cover la modella brasiliana.

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Anjali Lama: sfila in India la prima modella transgender

Svolta di portata storica alla Lakme Fashion Week: per la prima volta in passerella una modella transgender. La moda indiana si apre al genderless grazie ad Anjali Lama: la splendida top model è stata protagonista assoluta della fashion week, evento di primo piano della moda indiana. All’anagrafe Nabin Waiba, la modella è nata in Nepal, ad un centinaio di chilometri da Khatmandu. Fin dall’infanzia la giovane, che ha quattro fratelli maggiori e due sorelle minori, non si riconosce nel sesso maschile: “Mi sentivo molto strana quando avevo piaceri, dispiaceri e pensieri di una ragazza, quando tutti mi identificavano come maschio”, dichiarerà più avanti. Dopo aver trascorso un’infanzia difficile, a causa dei continui attacchi subiti a seguito della sua decisione di andarsene dal villaggio, all’età di 17 anni la giovane si trasferisce nella capitale indiana, dove trova il sostegno della Ong “Società del diamante azzurro”: qui Anjali svolge un percorso di crescita personale e trova finalmente il suo vero io. Altezza svettante e volto perfetto, la giovane tenta la carriera di modella: per ben tre anni Anjali si propone sulle passerelle della moda ma viene sempre puntualmente respinta. La causa è tutta nella sua identità di genere. La giovane soffre per quell’ostacolo che sembra insuperabile: proprio quando ormai non ci spera più arriva l’occasione attesa da tutta una vita. Dopo aver superato tre selezioni molto ardue, Anjali viene finalmente scelta per calcare la passerella della fashion week indiana. Crolla così l’ultima barriera e le settimane della moda si aprono ai modelli transgender. Proprio lei ha inaugurato la nuova tendenza, sfilando alla Lakme Fashion Week/Resort 2017, che ha avuto luogo a Mumbai, in India. La prossima tappa per la modella sarà trovare un agente che possa rappresentarla a livello internazionale, aiutandola nella sua carriera in ascesa. Intanto sulla sua vita è stato anche girato il documentario di 50 minuti, intitolato ‘Anjali: vivere nella pelle di qualcun altro”, diretto da Mohan Rai. “Dapprima ho lottato con me stessa per sapere chi fossi, poi con la società”, ha dichiarato la modella, impegnata nella lotta per il riconoscimento della propria identità. Ora che la battaglia è stata vinta, la giovane spera che il suo esempio possa dare speranza ai milioni di giovani che non hanno ancora trovato la forza per perseguire la propria vera identità.

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Daniel: il bimbo transgender che a tre anni ha deciso di diventare donna

È un gran vociferare. Un tabù. Un argomento ancora troppo caldo che insinua, molto spesso, insidie e giudizi velenosi.

Il mondo transgender è sempre più spesso sotto accusa perché il  “diverso”, spesso fa paura per chi è poco incline ad aprire la mente al mondo esterno.

La storia di Daniel, un bambino nato sette anni fa, a Strathspey, in Scozia, potrebbe essere da monito a tutti coloro che sono lontani dal coming out per paura di non essere compresi o, peggio ancora, giudicati ed emarginati dalla società.

Daniel, ha deciso per la sua vita. Daniel ha capito a soli tre anni, che il corpo in cui era costretto a vivere non gli apparteneva.

 

Daniel McFayden oggi si fa chiamare Danni ed è felice del suo cambiamento
Il piccolo Daniel oggi ha sette anni ed ha scelto di chiamarsi Danni

 

 

Appoggiato dalla madre Kerry McFadyen ha intrapreso un percorso tutto in ascesa, divenendo il primo bambino transgender che l’opinione pubblica europea sia mai venuta a conoscenza.

Tutto ebbe inizio un giorno, in un bagno qualunque di una cittadina qualsiasi. Daniel, gioca con il suo pene, prende un paio di forbici e cerca di reciderlo. La madre, preoccupata, analizza il comportamento del figlio e comprende che il gesto è legato ad un malessere interiore.

Quando uno specialista conferma che Daniel soffre di disforia di genere, i genitori assecondano la natura del figlio ed intraprendono una serie di cure mediche, a base di ormoni e farmaci che gli permetteranno di posticipare la sua pubertà  e che gli consentiranno, raggiunti i diciotto anni, di poter finalmente sottoporsi all’intervento chirurgico che lo renderà una donna.

Intanto, anche la scuola si è mobilitata in suo favore installando, nell’edificio, bagni completamente unisex per rendere il suo cambiamento, il meno traumatico possibile.

 

 

 

Fonte cover ilmessaggero.it

 

 

CAITLYN JENNER diventa testimonial PER H&M SPORTSWEAR

Momento di grande ascesa per Caitlyn Jenner, il colosso svedese H&M la proclama testimonial per la linea Sportswear

C’è fermento nel mondo della moda (e non solo) per l’uscita dei nuovi scatti della tanto acclamata Caitlyn Jenner, un tempo Bruce Jenner (ex atleta).

Dopo aver firmato un contratto con Mac in qualità di testimonial per la creazione del suo primo rossetto, Finally Free, Caitlyn Jenner è stata scelta dal colosso H&M per la linea sportswear.

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Un momento d’oro per l’icona trasgender divenuta ormai simbolo di libertà nel mondo.

L’annuncio è stato condiviso su Instagram in uno scatto che ritrae la Jenner avvolta in un paio di leggings, scarpe da ginnastica e felpa, elegantemente seduta con gambe accavallate.

Non è nuova la scelta di modelli e personaggi anti convenzionali per H&M, che, nel corso degli anni ha ben ponderato scelte commerciali riguardo campagne pubblicitarie o passerelle moda seguendo il filone dei trend del momento, per dimostrare che anche l’imperfezione è uno standard raggiungibile e la diversità, una risorsa meravigliosa.

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Caitlyn Jenner testimonial per “MAC”

A testimonianza di questi fatti, basta dare uno sguardo all’ultima Paris Fashion Week, che ha visto sfilare in passerella volti emergenti e modelle transgender come Hari Nef, Andreia Pejic o la curvy Ashley Graham, a fianco di modelle del calibro di Amber Valletta o Pat Cleveland.

Si dice soddisfatto il colosso svedese H&M per la scelta fatta, che afferma: «Abbiamo scelto Caitlyn Jenner, una delle atlete più famose e celebrate, come parte della nostra campagna H&M Sports perchè vogliamo dire al mondo che tutto è possibile, nello sport come nella vita».

Non ci resta che attendere con trepidazione i nuovi scatti della campagna moda!

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Hari NefAndreia Pejic e Ashley Graham

 


Mimi Tao: diva della moda transgender

Occhi a mandorla, lunghi capelli neri e zigomi pronunciati: a vederla così sembrerebbe una tipica bellezza orientale. Ma Mimi Tao, top model thailandese di fama internazionale, ha alle spalle una storia ben più complessa da raccontare.

Il viso dai lineamenti perfetti e dall’espressività intensa venne al mondo imprigionato suo malgrado nel corpo di un ragazzo. Phajaranat Nobantao è nato ventidue anni fa a Khon Kaen, nella Thailandia orientale, in una famiglia benestante. Insieme ai suoi fratelli è stato poi indirizzato alla vita monastica e mandato in un tempio buddista, allorché la famiglia attraversò un periodo di difficoltà economiche.

È il volto pulito di un giovane dalle labbra carnose e dallo sguardo trasparente, quello che fa capolino sotto i capelli rasati e la kesa: Phajaranat trascorre ben sei anni della sua vita nel tempio. Le giornate sono scandite solo dalla preghiera, dalla meditazione e dalle rigide regole che la vita ascetica comprende. Ma in cuor suo il giovane nutre dei grandi sogni.

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È nel buio della sua stanza che Phajaranat prende coscienza della sua vera natura: ogni sera il giovane monaco trasforma quel piccolo spazio silenzioso in una sorta di passerella immaginaria, di cui lui diviene protagonista assoluto. Truccandosi come una mannequin e trasformando la tonaca in un abito da sera, insieme ai suoi amici, gli altri monaci, si esibisce in una improvvisata sfilata di moda.

Nonostante tutti i tentativi da parte del giovane di rinnegare la propria reale essenza, questa sembra sempre tornare a galla: è dopo una grande lotta interiore che Phajarant inizia ad assecondare questo istinto e ad assumere la pillola anticoncezionale per stimolare i propri ormoni femminili. La famiglia resta scioccata dalla notizia e la madre arriva a disconoscerlo. Lui -che definisce questo come “il momento più triste di tutta la sua vita” -promette a se stesso che un giorno non solo si sarebbe fatto accettare per ciò che è realmente ma che avrebbe anche aiutato la sua famiglia.

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Inizia così la parabola che lo porta a diventare Mimi Tao. La giovane è avvenente ed elegante: inizia la sua carriera come ballerina di cabaret nei locali di Pattaya e a Bangkok. Poi avviene l’incontro decisivo per la sua vita, con la top model internazionale Rojjana “Yui” Phetkanha, che la aiuta ad emergere nel mondo della moda.

Per la prima volta Tao non si sente più rifiutata nella sua vera natura: Yui gli insegna ogni trucco del mestiere, e nell’arco di tre mesi forgia quella che si è imposta in pochissimo tempo come la nuova diva della moda asiatica.

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La modella transgender oggi è una star incontrastata: innumerevoli sono le campagne pubblicitarie a cui presta il volto e il fisico longilineo, dalle foto in lingerie -per cui è richiestissima- alle sfilate di moda. La giovane non ha più paura di nascondersi, posta orgogliosamente le foto che la ritraggono in tutta la sua bellezza e ha anche aiutato la sua famiglia sostenendola dal punto di vista economico. Contraria alle operazioni per cambiare sesso, la bella Mimi è incerta sul suo futuro, e non esclude addirittura di tornare nel monastero buddista. Intanto fotografi e sponsor sono pazzi di lei.


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