La diva globetrotter di Chiara Boni La Petite Robe incanta New York

Una diva contemporanea dall’anima globetrotter è la donna immaginata da Chiara Boni: la stilista italiana, da anni protagonista acclamata della fashion week newyorkese, per la collezione autunno/inverno 2017-2018 di La Petite Robe si ispira ad una viaggiatrice di lusso che non rinuncia alla femminilità. Sofisticata interprete del jet-set internazionale, la protagonista della sfilata è una diva capricciosa che gira per il mondo con uno stuolo di valigie al seguito, un po’ come era solita fare Millicent Rogers, eccentrica icona americana che non si separava mai dalle sue trentacinque valigie. Fieramente sopra le righe, la donna Chiara Boni La Petite Robe sfoggia un’eleganza evergreen, tra turbanti preziosi e LBD d’ordinanza, capo simbolo del brand. La collezione, intitolata Grand Hotel, evoca le atmosfere lussuose di un hotel: tanti sono i valletti al servizio della dama, che non lesina in suggestioni luxury per le sue peregrinazioni, scegliendo rigorosamente hotel di lusso. Perfettamente àplomb in ogni contesto, la donna che calca la passerella sfoggia bodycon dress ed indossa copricapi che ricordano il glamour della vecchia Hollywood: in un caleidoscopico vortice di note metallizzate torna l’iconico jersey, immancabile cifra stilistica di ogni collezione Chiara Boni La Petite Robe. Tra tubini con finte zip decoro ed inserti in pelle ad accentuare la silhouette femminile, spiccano cinture che enfatizzano il punto vita e cuciture strategiche. Non mancano tocchi aggressivi come i leggings effetto seconda pelle, mentre le giacche sono in velluto stretch e i capispalla asimmetrici. Sul finale parata di capi da gran soirée, impreziositi da dettagli metallici sulle maniche o sui fianchi. Una collezione pensata per la donna che non vuole rinunciare al lusso né alla femminilità: tra tocchi lady like sfila un’eleganza intrisa di note rétro sapientemente spezzate da un forte legame con la contemporaneità. Dinamica ed iperfemminile, la donna Chiara Boni sfoggia abiti lunghi profilati con inserti brillanti; esplosione di romantici tulle e rouches, tra velluti preziosi e texture metallizzate; tripudio di curve nelle gonne a matita; note bon ton nei cappottini a ruota, mentre micro cristalli decorano gli abiti a sirena. Una prova magistrale per la stilista, amatissima dal mercato americano.

Allure rétro in passerella da Chiara Boni-La Petite Robe

Classe rétro in passerella da Chiara Boni-La Petite Robe. Chic, raffinata ed impeccabile, la donna che ispira la collezione Primavera/Estate 2017 sembra uscita dall’Upper East Side. Suggestioni rétro e tripudio di femminilità per una sfilata all’insegna del bon ton. Appeal ladylike per la donna che calca la passerella, tra nostalgici rimandi ai Fifties e glamour allo stato puro.

Protagonista assoluta, nella suggestiva cornice dello Skylight at Moynihan Station, è un’eleganza evergreen, con nostalgici ma quantomai riusciti déjà-vu che rimandano al buon gusto mai dimenticato degli anni Cinquanta, per una signora della high society, che sotto alla chioma cotonata sfoggia classe da vendere.

La designer fiorentina, molto amata dal mercato americano, propone una collezione delicata e ricca di fascino: aprono il défilé sofisticati abiti da cocktail. Jersey d’ordinanza per la stilista, la cui firma è nel sapiente uso del materiale stretch, capace di enfatizzare la silhouette, per grande vestibilità e comfort. Apre la sfilata un video diretto dal regista e musicista Stefano Poletti. Debutto assoluto per le linee di beachwear e accessori, tra cui borse e scarpe.

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La palette cromatica indugia in un candido rosa e in un delicato azzurro; grande attenzione è riservata ai dettagli, come gli inserti di tulle e i drappeggi. Tocchi di stile nelle margherite che sbucano dai LBD, applicate come decorazioni ton-sur-ton, con petali intagliati e corolle impresse a rilievo.

«La mia ispirazione sono sempre le donne. Nella mia visione di moda è importante realizzare capi che facciano star bene, che le mie clienti possano indossare per sentirsi ancor più belle. Mantenendo comunque un concetto di modernità e funzionalità attraverso il nostro pratico tessuto», così la stilista ha commentato la sua collezione. La donna Chiara Boni-La Petite Robe incanta con la sua grazia fatta di piccoli gesti, come quando sfila con borsetta sottobraccio en pendant con il colore del vestito. La quintessenza della femminilità.

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(Le foto del pezzo sono tratte da WWD. Foto cover Matteo Prandoni/BFA)

New York Fashion Week: Chiara Boni conquista il cosmo

Cambio di rotta da Chiara Boni, che ha presentato la sua ultima collezione nell’ambito della New York Fashion Week. Scordatevi delikatessen e romanticismo: la donna che calca la passerella di Chiara Boni- La Petite Robe è una grintosa diva metropolitana che affronta le atmosfere urban fasciata in tubini di ecopelle.

Il proverbiale bon ton a cui la stilista fiorentina ci ha ormai abituati lascia il posto a un nuovo concetto di femminilità, graffiante e seducente. Il LBD viene rivisitato in chiave strong e vagamente fetish, tra cut out ad alto tasso di seduzione e lunghi guanti. Il tubino, capo principe del guardaroba femminile, diviene ora nuova uniforme di un’inedita odissea nello spazio, nel segno della bellezza.

Grande sperimentazione nei materiali innovativi, usati con maestria: la designer forgia una donna di carattere, forte di una self-confidence che travalica i confini terrestri e ci porta in un viaggio spaziale: suggestioni futuriste salutano l’Autunno/Inverno 2016-2017 di Chiara Boni. Borchie disegnano stelle nei tubini monocromatici, mentre misteriose congiunture astrali si materializzano sui maxi dress da gran soirée. Il mood è da space oddity e la galassia diviene tòpos prediletto che impreziosisce i capi in jersey stretch, da sempre cifra stilistica della maison.

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Timidi tocchi romantici nelle gonne petalo addolciscono la sirena siderale che veste cocoon coat in un pallido azzurro che ricorda le atmosfere planetari. I tailleur avvitati hanno giacche peplo e il punto vita viene strizzato da macro cinture, le pencil skirt inneggiano alla femminilità, mentre i tagli sono asimmetrici e i tessuti doppiati. Cappucci e maniche scultura lasciano il posto alle frange, che fanno capolino da giacche biker di ecopelle dal sapore aggressivo, che si sposano mirabilmente alla sofisticata eleganza tipica del brand.

“Per questa stagione ho abbandonato i miei giardini fioriti e ho intrapreso un viaggio nelle metropoli del presente e del futuro. In un mondo ultra contemporaneo trova ancora spazio l’eleganza pratica. Le donne seducenti avanzano in bagliori di ecopelle affermando una moda sensibile”:è con queste parole che Chiara Boni ha descritto la sua ultima collezione.

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La palette cromatica abbraccia il vinaccia, il barolo, il prugna e il rosso, tra tocchi di pallido azzurro, fino al nero. Le stampe si declinano in colori incandescenti, magmatico rosso si alterna a toni freddi, tra pianeti e nebulose, galassie e cieli stellati, suggestioni futuriste e spaziali, per un viaggio interstellare. Nel front-row del défilé spiccano nomi del calibro di Fran Drescher, Julia Restoin Roitfeld, Alexandra Richards, Kiera Chaplin.

(Foto Madame Figaro)


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