ITALIAN REALISM

Black and white frames which tell lack of communication. Pieces of a wardrobe that looks back to the 1950’s between feminine printed silks and austere men’s suits.

PHOTOGRAPHY Paolo Leone
STYLING Tommaso Basilio
ART DIRECTION Roberto Da Pozzo
HAIR – MAKE UP Gigi Tavelli
MODELS Tom Bellini @ Tank agency
Beatrice Brusco @ Women management

Sx look HIM Suit L.B.M, shirt Camicissima, Shoes Moreschi HER Silk dress Mantero 1902, necklace Rue des Mille
Dx dress HER Shirt Attic and Barn, pants PT Torino, belt Gavazzeni HIM Suit L.B.M Shirt Camicissima, sunglasses Persol
sx Shirt Altea, pants Berwich, jacket Gabriele Pasini, sunglasses Moscot  
dx Dress Manila Grace, sandals Chie Mihara, necklace Rue des Mille
sx Dress Ermanno Scervino, sandals Chie Mihara
dx HIM Suit Gabriele Pasini, shirt Camicissima HER Jacket Tagliatore, shirt Pina G, pants Berwich, belt Gavazzeni, sandals Chie Mihara
sx Sandals Chie Mihara, suit Manila Grace, sunglasses CELINE Vintage
dx HIM Total look Lordini HER Shirt Pino G, pants Berwich, belt Gavazzeni

Sfilata Dior Cruise 2023: un’ode alla bellezza andalusa

Creatività e tradizione sono due concetti molto presenti in tutti  i modelli della collezione Dior Cruise 2023 e vogliono rendere omaggio alla ricchezza della maestria andalusa

La collezione Dior Cruise 2023 è stata disegnata da Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della maison, che si è ispirata ai territori dell’Andalusia e alla figura di Carmen Amayafamosa ballerina di flamenco e nota per aver sfoggiato per prima un look androgino

Plaza de España
Carmen Amaya

Lo show si è tenuto il 16 giugno nell’imponente Plaza de España all’interno del Parco di Maria Luisa a Siviglia, straordinario capolavoro progettato dall’architetto sivigliano Annibale González negli anni 20 del Novecento. 

Il processo creativo è stato reso noto dalla maison francese attraverso una serie di contenuti digitali che svelano il viaggio di Maria Grazia Chiuri alla scoperta della cultura e le tradizioni sartoriali del luogo.

La stilista, viaggiando per l’Italia e l’India, per Parigi e Siviglia, è rimasta particolarmente affascinata da una serie di tecniche che compongono un lessico universale: tra queste quella dell’atelier di Jesús Rosado che lavora solo con filati di oro e argento per ricamare i tessuti che ammantano la Madonna nelle processioni religiose o vengono indossati durante funzioni liturgiche. 

L’ispirazione creativa si estende anche ai numerosi disegni di Goya fino ad arrivare alle liriche di Federico García Lorca, uno splendido omaggio alla cultura locale. 

La collezione diventa espressione di una pluralità di voci e storie.

Compaiono riferimenti ai look della Duchessa d’Alba, personaggio leggendario, a quello di Jackie Kennedy a cavallo, con le giacche corte i pantaloni a vita alta e i cappelli a larga tesa posati sul capo obliquamente.

Il rosso, il nero. Le mantiglie di pizzo. 

Non possono mancare i completi maschili gessati, i pantaloni portati con le bretelle, il gilet con la fodera di seta.

La camicia bianca. I pantaloni dei cavalieri andalusi con le giacche corte decorate dagli alamari. I boleri con le passamanerie che esaltano silhouette affilate. Le maniche che possono aprirsi e diventare mantella. Il taffetà, tessuto cangiante alla luce e croccante, che nel rosso, giallo, ocra, nero costruisce gonne esagerate che sono Dior e sono Spagna.

Lifestyle siciliano per i costumi firmati Pier Sicilia

La tradizione dell’artigianato siciliano è il trampolino di lancio della nuova collezione Pier Sicilia.

Realizzata da piccoli laboratori sartoriali dell’isola, pensata da Pierfrancesco Virlinzi, è somma pregiata di fantasie e materiali. Attinge all’allure Seventies, e collega la sapienza artigianale a prospettive contemporanee.

Ciò che la rende diversa è la perfezione di una pinces, la preziosità di un dettaglio come il bottone oro logato, l’elaborazione delle cuciture, il gusto del colore, la fascinazione di un pattern, l’ossessiva sintonia fra praticità e bellezza.

MARCELLO
Stampa esclusiva ispirata all’arte astratta per il modello Marcello. Ampie pennellate per righe asimmetriche, che sfuggono dal rigore e donano dinamismo e distintività. L’accostamento dei colori è ispirato alla Sicilia, terra vibrante di contrasti forti. Le tinte vengono portate all’eccesso, nuances sature, intense, sfacciate, irrealmente autentiche dall’impatto grafico immediato.
Tagli impeccabili e maestria artigianale offrono una vestibilità perfetta, che esalta il corpo regalando libertà di movimento. Elastici in vita, piccole pinces interne, taschino con patta chiusa da bottone oro cucito a mano.

LUCHINO
Il sapore del pantaloncino da tennis anni ’70 rivive nel modello Luchino. La disinvoltura della tasca americana e degli spacchetti laterali dialoga con l’eleganza della lunghezza e la ricercatezza dei bottoni in madreperla.
Le grafiche zebrate zoomano verso l’astrazione e la scelta di abbinamenti colore irreali traghettano il costume da bagno a una sofisticata dimensione contemporanea.

Un costume tagliato come un pantaloncino, da indossare sempre, mossi da una rinnovata voglia di convivialità.

ALBERTO

La dichiarata vocazione sportiva sottolineata dalla coulisse e dagli spacchetti laterali arrotondati, si tinge di raffinatezza grazie al decoro jacquard. La tasca a filetto sul retro snellisce la figura, mentre i tagli orizzontali e le doppie cuciture valorizzano la silhouette e ci ricordano l’anima del brand, il suo inconfondibile equilibrio di sogno e concretezza, magia e pragmatismo.

Il tessuto ha un’eccellente resistenza ad acqua, sole, cloro oltre a una rapida asciugatura.

UGO

Dedicato a chi ricerca un fit asciutto il modello UGO. Minimale, pulito, corto, avvolge ed esalta il corpo con charme. Ossimoro voluto la scelta del pattern oversize: il classico quadretto esce dagli schemi e si espande a scacchiera.

La mano sartoriale è riconoscibile nei dettagli del taschino con patella, della abbottonatura e della zip nascosta.

Il Dolce Stil Novo di Alberta Ferretti – PE 2021

Il Dolce Stil Novo di Alberta Ferretti

Quando pensiamo alla femminilità il riferimento ad Alberta Ferretti è immediato. Per la primavera-estate 2021 la stilista romagnola porta in passerella a Milano nei maestosi cortili del Castello Sforzesco una donna gentile ma forte, una ninfa botticelliana dall’allure dégagée dalla mattina alla sera. Tutto scivola sul corpo come una vestaglia di seta baciata dal sole, o come un soffio di primavera e la sua musa, allergica all’esibizionismo gratuito, sembra più una dama rinascimentale che non una hippy, come è stata a nostro avviso erroneamente e troppo frettolosamente definita.

La bellezza classica delle icone di Leonardo, delle statue di Canova e dei dipinti di Alma Tadema come anche la sensualità leggiadra di Nicole Kidman in ‘Australia’ rivivono in silhouette flessuose e allungate dove il daywear, in coerenza con la magistrale collezione dell’autunno-inverno 2020-21, assume una nuova rilevanza rispetto al percorso storico della maison. Declinando un linguaggio neoromantico che affida a una galvanizzante gentilezza un ruolo primario nel definire il suo stile, la carismatica signora della moda forgia un guardaroba fatto di morbide giacche doppiopetto, di soavi bluse di suède, di carezzevoli denim stinti e ritinti, di preziose combinaison di dentelle, di sofisticati e piccanti reggiseni e bustier da maliarda soft che, in omaggio a un’estetica collaudata negli anni’90, diventano la panoplia della seduzione della donna di oggi.

La palette è suadente come le linee degli oufit di collezione: dal pistacchio al melone, dall’ambra al terra di siena, dall’albicocca al giallo limone. Nonostante il lodevole e palese impegno profuso dalla designer nelle mise da mattino e negli accessori-desiderabili i nuovi sandali flat- è nel cocktail e nell’eveningwear che il talento e la sensibilità creativa della stilista continuano a esprimersi al meglio. E’ evidente nei lunghi abiti ajouré dai colori ammalianti, nelle sontuose lavorazioni lingerie che occhieggiano alla vera couture, nelle fogge lineari e romantiche che ricordano le fanciulle vittoriane di ‘Picnic a Hanging Rock’ e di certi film di Sofia Coppola come pure le attrici di ‘Piccole donne’, negli effetti tie and dye dei lievi slipdress dalla insostenibile leggerezza.

Un’ode a una raffinatezza assolutamente timeless. E per l’inverno alle porte la talentuosa e raffinata stilista di Cattolica punta su sfiziose e romantiche maglie in cashmere ecosostenibile caratterizzate da quattro slogan dedicati alla vita: Life is desire, Life is passion, Life is a dream e Life is joy. Per il lancio ufficiale del progetto, Alberta Ferretti ha voluto raccontare la vita nelle sue sfumature più belle attraverso le testimonianze video di alcun fashion talent che hanno condiviso le proprie emozioni: Coco Rebecca Edogamhe, Beatrice Vendramin, Linda Tol e Renwe Jules, Gilda Ambrosio e Niki Wu.

La collezione Life is è disponibile nelle boutique monomarca, sul sito albertaferretti.com e presso una rete esclusiva di multibrand italiani e internazionali.

Maison ARTC, la rivoluzione della moda

E’ un viaggio immaginario attraverso il deserto del Sahara; nelle esotiche giungle dove, elegantissime e silenziose, si aggirano le tigri; tra gli sfarzi luminosi e impegnati dell’oro ai tempi greco-romani; nei villaggi beduini; tra i colori africani con i suoi accessori bizzarri; la mostra di Maison ARTC durante il White di Milano è stata la più straordinaria e d’ispirazione di tutta la settimana della moda.

Un’installazione /percorso negli spazi di Tortona 27, dentro cui scoprire culture, usanze, abitudini di popoli vicini e lontani, raccontati e reinterpretati dall’artista Artsi Ifrach.

Lo stilista nato a Gerusalemme e fondatore del brand Maison ARTC, utilizza la sua memoria per creare abiti nuovi da pezzi di stoffa vintage; il passato si fonde col presente e lo rende carico di storia e di vissuto. Tutto, nell’espressione dell’abito, traspare dalla multiculturalità delle esperienze personali: Artsi Ifrach infatti si sposta da Tel Aviv a Parigi, da Amsterdam a Marrakech, dove attualmente risiede.



Totalmente “costruiti” a mano, gli abiti sono accompagnati da immagini che completano la mostra fotografica, visioni surrealiste che tanto ricordano il sodalizio Salvador Dalì – Elsa Schiaparelli, con quei guanti dalle unghie pittate di rosso che la Marchesa Casati indossò, seppur in estrema povertà, fino alla fine dei suoi giorni.


Gli spazi delle immagini sono immensi, il protagonista è l’abito che prende vita e diventa animato, come se l’animo del tessuto raccontasse tutte le sue storie passate, dai viaggi in treno passando per paesi stranieri per arrivare a noi sotto una forma nuova, con un messaggio nuovo. Ed è un messaggio di forza e speranza, di responsabilità e sensatezza, perché la fashion house marocchina lavora con materiali di recupero ed è sempre all’insegna della sostenibilità.

MISS SIXTY PRESENTA LA CAPSULE COLLECTION DEDICATA A TOM AND JERRY

MISS SIXTY PRESENTA LA CAPSULE COLLECTION DEDICATA A TOM AND JERRY

Miss Sixty è lieta di presentare la nuova capsule collection interamente dedicata al duo più adorato e divertente di tutti i tempi TOM and JERRY in occasione del loro 80esimo anniversario.

La collezione celebra la festa immaginaria di TOM and JERRY ed include t-shirt, maglioni, felpe, giacche, tute e, fedele al DNA di Miss Sixty, il denim utilizzato per jeans, camicie e gonne. I colori della collezione si ispirano alle vivaci tonalità che caratterizzano la fiaba di TOM and JERRY, come il beige chiaro, il verde erba, il baby rosa e il khaki.

Tulle e ricami arricchiscono e impreziosiscono alcuni dei pezzi, insieme a stampe che raffigurano il duo che ha ispirato questa linea speciale.

Per completare, ogni pezzo è finalizzato con un logo, con lo slogan ‘TOM and JERRY’ insieme a un’immagine del gatto e del topo, ricamato su ogni capo.

La collezione sarà disponibile a partire dal 27 febbraio nei negozi Miss Sixty e online su www.misssixty.com.

Rudy Profumi, il made in Italy delle essenze

Il profumo può rimanere un ricordo indelebile nella memoria perchè ha una incredibile connessione con le esperienze vissute, che inconsciamente riaffiorano quando ne sentiamo gli aromi. Pensate all’odore di caffèlatte che sentivate la mattina da bambini, una ricerca ha evidenziato che gli uomini lo eleggano a odore preferito in assoluto. Le donne invece, le mamme in particolar modo, prediligono l’odore pulito di talco della pelle dei bambini. Sono interessanti queste relazioni, perchè raccontano qualcosa di noi, tratti della nostra personalità; un profumo si sceglie come si sceglie un abito: deve vestire bene, calzare a pennello, parlare del nostro carattere e soprattutto, lasciare il segno. 

L’azienda Rudy Profumi è maestra nel settore, l’esperienza centenaria della famiglia Spiridione, che dal 1920 con il suo fondatore, il Sig. Spiridione Calabrese, rivela oggi una solidità tale che la distribuzione è presente in 30 paesi del mondo, con un marchio che si delinea come “maison di fragranze di alto profilo” e che unisce ottima qualità e grande attenzione al design. 

Le linee di Rudy Profumi sono infinite, raccolgono creme corpo, creme mani, bagnoschiuma, profumi, fragranze, saponi, colonie, in una varietà di formulazioni provenienti dalla natura e pensate per ogni gusto. 

La Botanic collection ci porta tra i fiori, nei campi infiniti di lavanda, tra i profumi delicati delle rose, della magnolia e delle peonie. Un esperto reparto di ricerca e sviluppo garantisce l’eccellenza del prodotto, seguito passo passo nelle sue lavorazioni accurate, fatte di oli essenziali, accordi, molecole di sintesi.



La Botanic collection è la più evocativa, i profumi arrivano dalla natura, ci ricordano i quadri di Monet, “Le jardin de l’artiste à Giverny”, una prospettiva diagonale in cui file di iris prendono i vari colori viola, rosa, bluastri per i giochi di luce; o gli iris di Van Gogh, uno studio sulla natura che lo ha sempre magnetizzato, così come i suoi “vasi di rose”, che raccontano molto della sua estrema sensibilità e della ricerca del bello in natura, la salvezza a portata di tutti. 



vasi di rose, Van Gogh

Le profumazioni, sono studiate in modo da ottenere suggestioni olfattive che rimandano alle inebrianti, evocative e variegate profumazioni della Natura. 

L’azienda Rudy Profumi è inarrestabile in ricerca e innovazione; ogni collezione proposta ci riporta un aroma della nostra terra, come quella della serie “Italian Fruits”, un carnevale di arance, fichi, mele glassate, nettare di pesca, succosi pompelmi, un tripudio di essenze e di aromi che dimostrano la grande passione del marchio. 



Nella Piramide olfattiva della Peonia, della serie Botanic collection, le note di testa sono fiore di arancio e limone Italia. Le note di testa sono quelle che percepiamo appena spruzzato un profumo sulla pelle, dette anche “capitali”. Le note di cuore sono gelsomino e peonia, durano di più sulla pelle e sono considerate la “personalità del profumo”; sono dette anche “corpo”. Le note di fondo, dette anche “coda”, evaporano lentamente e sono l’anima del profumo; nella “Peonia” abbiamo i legni bianchi, il vetyver, l’ambra e la vaniglia. 

Peonia – Botanic Collection Rudy Profumi



Piccolo consiglio: se volete profumare il vostro armadio, potrete spruzzare su una carta assorbente per inchiostri (la trovate in cartoleria) il vostro profumo e riporlo nell’armadio e nei cassetti: darà una nota delicata ai vostri capi e alla vostra biancheria intima. La lavanda e i fiori in generale sono un’ottima scelta! 

“Something À La Mode” Edizione 2.0

Dopo il successo della prima edizione, il formato vincente di “Something À La Mode” trunk show creato dalla Fashion Curator Veronica Sheynina, è tornato a Milano durante la MFW con due nuovi stilisti.


Presentando una collezione eco-sostenibile realizzata completamente in lino il brand made in Russia VOLTRY.

E la stilista Italiana SOFIA ALEMANI che dopo la Montecarlo FW e Alta Roma ha scelto l’evento “Something À La Mode” per presentare le sue nuove eclettiche creazioni.

VOLTRY è un brand Russo eco-sostenibile specializzato da più di 50 anni nella lavorazione del filato di lino ecologico, trasformando i capi in veri trend. Il brand è stato il primo in Russia a utilizzare il filato di lino ecologico per la produzione di maglieria ed è diventata il leader assoluto del settore in Russia.

La produzione è focalizzata sui capi in tessuto di lino con l’uso dei vari metodi di lavorazione a mano che rendono ogni capo VOLTRY unico ed esclusivo.

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La visionaria Designer SOFIA ALEMANI presenta la sua collezione “XXL vs XXS Capsule”, dove il concetto curvy esplode finalmente nella gioia di mille colori e luci di paillettes esibite nel segno del massimalismo.


SOFIA ALEMANI presenta un approccio spontaneo e curioso al tessuto, dove nulla è scontato. Così il diritto lascia il posto al rovescio, creando inedite percezioni e suggestioni tattili inesplorate.


“Con questa speciale capsule di capi prêt a couture ad ispirazione sport chic – spiega Sofia Alemani – desidero ringraziare le mie clienti che sono tutte donne vere e di tante età e taglie diverse. Le ringrazio perché credono ancora nella qualità e nella creatività dei capi sartoriali, fatti su misura e immaginati per valorizzare al massimo la bellezza di ciascuna”.


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Altaroma E/19: Dassù Y Amoroso

Colori fluo e ispirazioni punk per la passerella di Dassù Y Amoroso, che nella seconda giornata di Altaroma ha dato vita a una passerella irriverente e fuori dagli schemi.

Inneggia alla rivoluzione la nuova collezione di Dassù Y Amoroso, un invito volto a sconfiggere il pregiudizio e la diversità, non con l’uso della violenza, ma con l’affermazione verso se stessi e gli altri attraverso una potente arma: la Moda!


Il brand “Dassù Y Amoroso” formato dal duo Stefano Dassù e Pasquale Amoroso, dopo aver conseguito un buon successo alla partecipazione di Showcase nell’edizione Gennaio 2019, ha deciso di calcare la sfida della passerella di Altaroma presentando la collezione P/E 2020 “I Am What I Am”, ottenendo grandi consensi positivi da parte del pubblico.

Il duo, nato nel 2015, dopo una formazione artistica, svariate esperienze come costumisti per cinema e teatro e l’insegnamento presso l’Accademia del Lusso di Milano, approda nel mondo della moda in punta di piedi ma facendo un gran rumore!

Parola d’ordine: Colore!

Dassu y Amoroso

“I Am What I Am”, rappresenta l’anima del brand, ispirandosi alla cultura Street/Punk e Dark, al mondo anglosassone e alle subculture londinesi, ma con una propria identità, pronta ad abbattere ogni forma di pregiudizio a colpi di pennellate verdi e rosa fluo, vernice nera e nylon.

Non bisogna dimenticare inoltre il must have che contraddistingue la particolarità del brand, ovvero lo “stile tartan”, elemento icona che viene personalizzato, reinterpretato e digitalizzato in chiave
contemporanea, presente a ogni collezione del duo.

Dassu y Amoroso

Una passerella carica di emozioni, colori contrastanti ma armoniosi, tessuti tecnologici e sguardi futuristici, hanno preso il via dopo una presentazione video che inneggiava: “Amore”, “Rispetto”, “Speranza”, “Orgoglio”!
La collezione di Dassù Y Amoroso è giovane, fresca, rivoluzionaria, un inno a lasciarsi andare senza paure, a essere se stessi e pronti a sconfiggere ogni ostacolo!

 

Copyright foto © Alessandro Amico

Aline Oliveira e LSS PARIS – FW 19

La Maison Romana Aline Oliveira Couture in collaborazione con LSS PARIS, scoperta da Fashion Curator Veronica Sheynina, sbarca nella serata opening della Milano Fashion Week Event Savò dedicata ai Designers emergenti.


Il Brand. Per Aline Olivieira, stilista brasiliana naturalizzata romana, la moda è sempre stata un riferimento importante nella vita. Nata in una città nel Nordest del Brasile, da piccola Aline osservava, con ammirazione, le ricamatrici locali che facevano un lavoro scrupoloso, immaginando quei ricami applicati sugli abiti che lei stessa sognava di creare.


Aline Oliveira prendi spunti da un MoodBoard creato durante un suo viaggio in Messico e dal Castel Sant’Angelo di Roma. La sua collezione è dedicata alle donne determinate e di grande personalità, ispirata dai colori caldi e dal famoso vento Messicano, che lì è molto piacevole perché è gentile, ti accarezza, così come accarezza le numerose palme.


“Dedico questa collezione a donne che, come me, portano avanti le loro famiglie, le case, il lavoro, senza mai arrendersi, credo fermamente che le donne abbiano i superpoteri. Questa collezione è creata per migliorarli “.


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Photo by Saverio Chiappalone


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Photo by Saverio Chiappalone


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Photo by Saverio Chiappalone


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Photo by Saverio Chiappalone


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Photo by Saverio Chiappalone


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Photo by Saverio Chiappalone


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Helmut Newton e la tensione erotica dei corpi femminili

Helmut Neustädter, il vero cognome del corrispettivo inglese Newton, nasce a Berlino il 31 ottobre del 1920.


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All’età di solo otto anni, il fratello lo accompagna ad un quartiere a luci rosse dove lavora anche la nota Red Erna. La frequentazione di questi ambienti degradati segnerà profondamente la visione di Helmut e la sua passione fotografica.


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Gli inizi fotografici risalgono, in particolare, al 1961 quando si trasferisce a Parigi e ha la fortuna di collaborare per French Vogue. I suoi scatti faranno in breve il giro di tutto il mondo, affascinando per il loro grande potere provocatorio per l’epoca. Collaborerà, inoltre, con le riviste di moda più importanti di sempre.


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Fin da subito, dimostra un interesse per le donne: alte, slanciate, spesso sui tacchi alti, forti, sicure di sé e del proprio corpo. Il corpo femminile è catturato dal suo sguardo in pose provocatorie, ma al tempo stesso estremamente eleganti. Helmut è il primo fotografo a introdurre il nudo nel mondo della moda, non senza polemiche.


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Immediatamente, ci prese gusto a costruire intorno a sé l’immagine di colui che intende provocare. Lo spettatore diviene, pertanto, un voyeur involontario intento a spiare centimetri di pelle scoperta di modelle e donne note. A distanza di anni, Helmut resta uno dei fotografi più noti e interessanti, continuando a incantare e ad essere emulato.


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Nonostante ciò, egli resta unico nel suo genere: ogni singolo scatto continua incessantemente a coinvolgere, a raccontare e a sprigionare tensione erotica, anche in un mondo dove il nudo è a portata di mano e la capacità immaginativa scarseggia.


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