Valentino P/E 2016: totem e tabù

È tempo di safari da Valentino. Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli presentano a Parigi una collezione Primavera/Estate 2016 che trae ispirazione dall’Africa.

Quasi un reportage etnografico tra le popolazioni tribali del continente africano, di cui riviviamo sulla passerella le danze rituali, le tradizioni e il folclore, per un défilé suggestivo come pochi. Tamburi e musiche tribali si alternano alle note struggenti de “La mia Africa”, tra piume e collane etniche, per un viaggio alla scoperta di terre sconosciute.

Suggestioni wild unite al richiamo degli elementi primordiali della natura tornano nella palette cromatica dei lunghi abiti colorati, che ricordano i trucchi che le culture Masai si spalmano sul viso durante i loro riti propiziatori. Collane ricche di perline multicolore o monili scultura in terracotta bianca realizzate dall’artista Alessandro Gaggio impreziosiscono i lunghi abiti in impalpabile chiffon di seta.

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Forza ancestrale e mistero, trecce rasta e pettinature afro per una nuova regina della giungla, che sfila in long dress dalle inedite stampe grafiche che rendono omaggio alla savana: tigri, elefanti e gazzelle divengono ora iconiche protagoniste della maison italiana, mentre maschere totemiche sembrano fuoriuscire da suggestivi corsetti in pelle intagliata. Lavorazioni in pelle anche nei gilet e nelle fusciacche che stringono il punto vita sopra i maxi dress. Suggestioni Seventies nei preziosi caftani trasparenti: quasi delle visioni oniriche, nella loro perfezione, le modelle che li indossano.

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La palette cromatica omaggia la terra: ocra, marrone e sabbia ma anche giallo, arancio e rosso, fino ai toni dell’azzurro nelle piume variopinte degli abiti da sera. I toni dell’ebano vengono declinati nella preziosa mousseline di seta per capi dal notevole impatto scenografico, per un’eleganza sofisticata che da anni è sinonimo dello stile Valentino. Suggestivi sandali da gladiatore per inedite regine tribali in mise corte e sottovesti di rete.

La donna immaginata da Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli è una guerriera tribale capitata per caso nelle Tuileries. La sfilata, accolta con un’ovazione dal pubblico, rivela un intento nobile: sulla scia dei tristi fatti di cronaca e delle innumerevoli vittime del Mediterraneo, i due designer lanciano un monito importante e quantomai attuale, nell’usare la moda come strumento per comprendere meglio il diverso, appropriandoci dei loro riti e delle loro usanze, auspicando un nuovo tempo in cui l’amore universale abbia la meglio sulla paura e sul pregiudizio.


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Rochas P/E 2016: Surrealismo in chiave glossy

Romantica, sofisticata e colorata: sarà così la Primavera/Estate 2016 di Rochas. Una sfilata che riporta in auge tra i principali trend un’eleganza sartoriale di cui avevamo perso memoria. Per i 90 anni della maison francese Alessandro Dell’Acqua propone una full immersion nella femminilità classica rivisitata in chiave californiana.

Carta da zucchero, rosa baby e fiori laminati per un mood sparkling si alternano a grandi fiocchi couture per creazioni dal sapore sartoriale. Alessandro Dell’Acqua mixa magistralmente suggestioni da West Coast a tocchi surrealisti.

Broccato di seta gold per stampe floreali dal sapore barocco convivono con giraffe rivolte al sole che fanno capolino da tuniche versione gran soirée o da gonne a tubo, per tocchi eccentrici di grande stile.

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Ispiratrice della collezione è Gala Éluard Dalí, eccentrica musa nonché sposa di Salvador Dalí: la donna di Rochas ha un’eleganza fieramente sopra le righe. L’opulenza orientale (Gala era originaria della Russia), si sposa alla California dei Beach Boys, in un inedito ma quanto mai riuscito mix. Inedite bretelle spuntano da gonne a ruota; la severità di colletti da istitutrice svizzera si unisce alla sartorialità tipica delle collezioni del designer italiano. Prevalgono materiali quali l’organza e il macramé che vengono spezzati da capispalla in PVC dai colori sorbetto, per un glossy mood estremamente patinato e moderno. Jacquard e paillettes insieme ad audaci trasparenze e tagli couture completano una collezione ricca di spunti.

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(Foto Madame Figaro)


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