Gaetano Pollice: l’eleganza di un marchio 100% Made in Molise

Di Gaetano Pollice si avverte l’entusiasmo che aleggia in lui e che trasfigura nelle sue creazioni.

Legato alle tradizioni e alla sua famiglia, tanto che il successo del suo omonimo brand parla della sua terra (il Molise) e profuma di casa.

L’eleganza delle linee, l’essenzialità delle forme. Il romanticismo e il sogno che esplodono nelle sue creazioni 100% Made in Italy.

Firma peculiare del marchio è il Tombolo: tecnica prediletta dai suoi avi.

 

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Gaetano Pollice FW 16-17

 

 

Gaetano, descriviti in tre aggettivi.

Nostalgico, introspettivo, allegro.

 

Descrivi il tuo marchio.

Il mio brand è un mix di tradizione, quella appunto dell’antico ricamo a Tombolo, e modernità sui volumi, i colori, i materiali. Io considero le mie borsa come accessori preziosi. Non semplici oggetti. Potrei metterle al pari di un gioiello. E le donne alle quali mi ispiro sono come le mie borse: delle donne vissute in epoche lontane, che conservano tutto il mistero di una tradizione “fatta a mano” e non si imbarazzano nel camminare tra le strade di un presente che è già futuro. Donne appassionate e gioiose.

 

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Il giorno in cui hai deciso di fondare il tuo omonimo brand eri…

Ero in Molise, mia terra di nascita, nella  casa dove vive la mia famiglia e feci un sogno molto particolare, mai fatto prima. Un sogno molto reale. Sognai mio nonno, un uomo molto intuitivo e che mi ha trasmesso tante cose tra cui una fervente immaginazione. Mi spronava nel cominciare a creare qualcosa di mio, qualcosa che avesse il mio, ed anche il suo nome. E mentre mi parlava creava con le sue mani una borsa.

 

Quale genio del passato incarneresti volentieri?

Senza ombra di dubbio Walt Disney, il genio dell’animazione. Desideravo essere lui da bambino. Un mio mito dal quale prendo ispirazione  costantemente.

 

La tua playlist.

Love Will Tear Us Apart dei Joy Division, Africa dei Toto, Heroes di David Bowie, Greatest love of all di Whitney Houston e  Ain’t no way di Aretha Franklin.

Le mie preferite.

 

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Il romanticismo di Gaetano Pollice tra cuori e stelle. Collezione AI 16-17

 

 

Il tombolo disegna magnifichi segni grafici sulle creazioni di Gaetano Pollice
Il tombolo disegna magnifici segni grafici sulle creazioni di Gaetano Pollice

 

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Le tue giornate tipo.

Mi sveglio molto presto, spesso per approfittarne e andare a fare jogging. Ma subito dopo inizio a lavorare (curo come consulente designer alcune linee di pelletteria di aziende), o a preparare lezioni per le scuole di moda nelle quali lavoro come docente. E ovviamente seguo la mia linea, creando un filo diretto con il laboratorio di pellettieri che sono in Molise e producono tutti i miei modelli di borse. Senza di loro non riuscirei a fare nulla!

 

 

Quello che ami del tuo mestiere.

Sono molto curioso, dunque tutto ciò che riguarda la ricerca, la creazione, il pensare ad atmosfere nuove da far rivivere nelle nuove collezioni mi entusiasma sempre moltissimo.

 

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Quello che odi della moda.

Non sopporto soprattutto i meccanismi legati alla logistica e alle tempistiche del sistema moda,  ma la passione è talmente tanta che questi aspetti diventano invisibili.

 

A chi ti senti di dire grazie?

Non smetterò mai e poi mai di ringraziare la mia splendida famiglia, i miei primi e grandi sostenitori.

A loro devo tutto.

Sono dei fari sempre accesi nella notte.

 

 

 

Per maggiori informazioni www.gaetanopollice.it

 

 

 

Photo courtesy Press office

 

 

 

 

 

 

 

Bucobianco: il racconto di un sogno che si tinge di toni pop

Bucobianco è il frutto della mente di Barbara Branciforti e Giacomo Nee.

Segni grafici e colori pop, delineano un brand che emana sogni irreali e suggestivi.

Formiche, occhi, pesci, elementi geometrici e fiori di agave, sono i protagonisti assoluti della linea che si compone di capi basi, accessori e beachwear.

 

 

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Cosa vi ha spinto a creare il marchio?

L’impossibilità di trovare il posto fisso nella vita, ci ha portato a realizzare quello che abbiamo scoperto desiderare.

 

Perché Bucobianco?

Seduti su un grande divano bianco, riflettevamo sul nome del nostro progetto. È’ stata un’ associazione di idee, lo spazio che avevamo preso, il nostro laboratorio artistico; un piccolo spazio bianco che emanasse nello spazio energia e materia, proprio come avviene con un buco bianco nell’universo.

 

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Easy ed estremamente pop: cosa intendente raccontare attraverso il vostro brand?

Le immagini oniriche ci permettono di descrivere situazioni della realtà senza filtri, in modo nitido e colorato. Non è poi così easy Bucobianco; attraverso la libertà del sogno vuole rivoluzionare ciò che l’uomo vive, creando nuove situazioni in cui gli individui possano esprimersi. Per farlo siamo partiti da ciò che l’uomo usa per proteggersi e nascondersi.

 

 

A quale target di riferimento si rivolge Bucobianco?

Agli individui che dimenticano l’importanza di sognare e a quelli che vivono già in un costante Bucobianco.

 

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Qual è il “racconto” a cui siete più affezionati?

Quello che li racchiude tutti.

 

Quali obiettivi vi siete imposti per il futuro?

Sostenere l’uomo nella creazione di una nuova cultura.

 

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Per saperne di più www.bucobianco.com 

 

Photo courtsey Olimpia Rospigliosi Press Office