Abarth 500e insieme a Tshirt 1921: eccellenze italiane

Abarth 500e insieme a  Tshirt 1921: eccellenze italiane 

Il marchio Abarth da sempre incarna la sportività più estrema, vetture che hanno fatto la storia dell’automobile, sia su strada che nelle gara di velocità. Come Abarth, anche Tshirt 1921, nato nel 2015, celebra l’eleganza e lo stile senza tempo.

Il nome del brand  è un omaggio al mitico Gianni Agnelli, The King of Italy, classe 1921, figura iconica dello stile italiano nel mondo, al quale il brand ha dedicato la sua prima collezione. 

Tutte le creazioni, rigorosamente  made in Italy, sono un omaggio a personaggi, luoghi  e stili di vita che hanno segnato un’epoca, un tributo a icone intramontabili. 

La nuova Abarth 500 elettrica e’ una vettura estremamente divertente da guidare, con un motore elettrico che sviluppa una potenza massima di 155cv e 265 Nm di coppia, in abbinamento ad una batteria da 42 kWh che si potra’ ricaricare da zero all’80% in solo 35 minuti, presso una stazione di ricarica veloce.

Grazie poi alle tre diverse modalità di guida (Turismo, Scorpion Street e Scorpion Track) si potra’ decidere di guidare la propria Abarth in maniera più docile e tranquilla (in città per esempio) oppure in modalità puramente sportiva e piu’ aggressiva (nel misto o in pista) dove tutta la potenza del motore elettrico saprà farvi divertire.

Simboliche, alla moda e sportive sono le T-shirt e le felpe di 1921, che nel corso degli anni ha saputo diversificare  la propria collezione, dai personaggi del mondo delle spettacolo più iconici, come Paul Newman, Robert Redford, Brigitte Bardot, Audrey Hepburn a quelli sportivi del passato come Ayrton Senna, John Mc Enroe, Bjorn Borg, sino alle località turistiche più esclusive e famose, come Cortina, Saint Moritz, Courchevel e kitzbuhel. 

Piace tanto la nuova 500 Abarth elettrica, per le sue linee davvero grintose e sportive, con alcuni dettagli che lasciano davvero senza fiato, come i grandi cerchi da 18” con il mitico scorpione giallo al centro, la mascherina anteriore completamente ridisegnata con in rilievo la scritta Abarth, che ci fa capire di che pasta è fatta, sino alle minigonne laterali e al paraurti posteriore completo di convogliatore d’aria e luce di retromarcia al centro. 

Davvero originale il grande scorpione giallo con la scossa elettrica che lo attraversa, sulle fiancate, a testimoniare la natura “green” della vettura.

Internamente poi troviamo i bellissimi sedili a guscio rivestiti in alcantara, dalla conformazione spiccatamente corsaiola, il volante tagliato in basso, anch’esso in alcantara con inserto in pelle a ore dodici, il grande scherno touch lcd, al centro della plancia, che racchiude diverse informazioni, dal navigatore satellitare al controllo del clima, sino alla connessione Bluetooth e all’ Apple Car Play, senza tralasciare la retrocamera e la gestione del motore elettrico, con dati suoi consumi e sull’efficienza dello stesso . 

Tshirt 1921 piace tanto ai giovani, che pur non avendo vissuto l’epoca dei personaggi raffigurati nelle t-shirt e nelle felpe del brand italiano, sanno cosa questi personaggi hanno rappresentato nella loro storia, artistica e sportiva e ancora oggi, proprio da questi giovani, sono molto ammirati e amati, perché le leggende si sa, non muoiono mai . 

Anche Abarth, nella propria storia, ha creato vetture che ancora oggi sono il sogno di molti appassionati e grazie alla nuova 500 Abarth elettrica, potranno rivivere quelle emozioni che da sempre ci fanno battere il cuore, che sanno trasmetterci quel senso di libertà che tanto ci piace. 

T-shirt 1921, nella sua storia ormai decennale, ha saputo creare qualcosa di particolare, ridando vita a personaggi che hanno fatto la storia del jet set internazionale e a quei luoghi che il jet set lo hanno ospitato per decenni. 

Insieme questi due brand rappresentano un’eccellenza tutta italiana, quell’eccellenza che il mondo da sempre ci invidia. 

Abarth e’ un marchio, che sin dalla sua nascita, ha sempre contraddistinto vetture terribilmente sportive e la nuova Abarth elettrica, oltre ad essere terribilmente sportiva e anche dannatamente bella e affascinante. 

Con nuova 500e, il marchio Abarth apre le porte alla nuova era elettrica e siamo sicuri non deluderà affatto i propri affezionati clienti, ma al contrario li farà innamorare come la prima volta , in quel lontano 1949, quando il mitico Karl Abarth con Guido Scagliarini fondarono la Abarth & C. 

160 anni di cappelli Borsalino: un francobollo per festeggiare l’anniversario del brand

I cappelli Borsalino compiono 160 anni. Da piccola azienda, rilevata il 4 aprile 1857 da Giuseppe Borsalino, a icona del made in Italy, il marchio ha attraversato e testimoniato i cambiamenti della società, della moda e dello stile italiano. Nel giorno del suo centosessantesimo anniversario, le Poste Italiane hanno emesso un francobollo del valore di 95 centesimi che celebra il passato e il futuro di Borsalino. Il francobollo appartiene alla serie tematica “Le eccellenze del sistema produttivo ed economico“. Borsalino, infatti, non è solo un’azienda di eccellenza nella manifattura di cappelli, ma è anche un simbolo dello stile italiano: attraverso alcune pellicole cult, il cappello da uomo Borsalino è diventato talmente iconico da ottenere lo stesso nome dell’azienda.


Un riconoscimento che vale come celebrazione di 160 anni di storia della moda, ma anche come ringraziamento all’imprenditore italo-svizzero Philippe Camperio, che insieme ad altri dieci soci ha deciso di investire nell’azienda e salvarla dal fallimento. «È un omaggio ad un marchio protagonista del Made in Italy, che con le sue creazioni ha contribuito a diffondere lo stile italiano in tutto il mondo. Ma è soprattutto un riconoscimento a chi continua a muoversi nel solco di questa tradizione, con creatività e sapienza artigianale» ha detto Giovanni Accusani, responsabile filatelia di Poste. Nonostante le controversie ancora in corso con l’Agenzia delle Entrate, Borsalino continua a produrre e a vendere, anche grazie all’inatteso ritorno del cappello tra gli accessori must del guardaroba maschile e femminile. «Questo è un pezzo di storia, i cappelli Borsalino sono un piccolo sogno in tutto il mondo -ha dichiarato l’assessore alle attività produttive Giuseppina de Santis, presente alla presentazione ufficiale del francobollo nella sede di Spinetta Marengo – Vorrei ringraziare Philippe Camperio che ha creduto nel salvataggio, senza di lui questa giornata forse non ci sarebbe stata». Non resta che sperare in una risoluzione definitiva dell’intricato caso Borsalino

Bottega Veneta e IUAV di nuovo insieme per un corso sul bag design

Bottega Veneta torna ad aprire le porte dei suoi laboratori artigianali per i giovani che vogliono intraprendere una carriera nel mondo della moda. Per il terzo anno, dopo il 2013 e il 2015, a fine marzo 2017 prenderà il via il corso trimestrale in Bag design & accessories development in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia. Si tratta di un corso post-laurea rivolto a 12 selezionatissimi studenti provenienti da tutto il mondo. L’obiettivo? Formare nuovi artigiani della pelletteria e non solo, che abbiano uno sguardo moderno sulla moda e gli accessori senza dimenticare la forte tradizione artigianale che ha reso il made in Italy famoso nel mondo.


Gli studenti parteciperanno a lezioni frontali presso l’ateneo IUAV di Venezia e con l’aiuto di insegnanti qualificati ed esperti inizieranno a progettare una capsule collection. La seconda parte del corso si svolgerà nella Scuola dei Maestri Pellettieri di Bottega Veneta, che si trova all’interno dell’atelier a Montebello Vicentino. Lì, nel luogo in cui Bottega Veneta venne fondata nel 1966 per diventare uno dei marchi di lusso del made in Italy, studieranno in lezioni pratiche le tecniche di produzione e di rifinitura, visiteranno concerie e boutique, conosceranno gli artigiani della maison dai quali impareranno i trucchi del mestiere. Per la prima volta il progetto non si concentrerà solo sulle borse, ma i ragazzi impareranno ogni segreto della creazione di abiti, calzature e gioielli, per poi produrre due prototipi della loro capsule collection. L’impegno di Bottega Veneta nella formazione di giovani designer e nel tramandare la maestria dei propri artigiani è dettato dall’amore per quelle tecniche e quelle lavorazioni uniche nel mondo, che fanno parte del bagaglio culturale italiano e che rischiano di andare perdute se lo stesso amore non si tramanda ai più giovani. La Scuola dei Maestri Pellettieri di Bottega Veneta accoglie da oltre 10 anni dipendenti appena assunti e studenti e permette loro di apprendere la delicata arte di creare sogni da indossare.

Made in Italy: il governo italiano stanzia 35 milioni per sostenere il sistema moda

Pitti Uomo 91 è iniziato, inaugurato dal ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda come tutte le edizioni degli ultimi tre anni. Il ministro ha ribadito l’appoggio che il governo intende fornire al sistema moda, nell’ambito del piano straordinario per il made in Italy. Un settore che sta vivendo un periodo difficile a causa della crisi dei consumi, delle tensioni geopolitiche e di una preoccupante tendenza internazionale verso il protezionismo. L’abbigliamento made in Italy però è una delle voci più importanti dell’economia del Paese. «L’Italia rappresenta il 35% dell’intero settore moda in Europa» ha dichiarato Claudio Marenzi, presidente di Smi – Sistema Moda Italia. È importante allora che anche il governo Gentiloni sia di sostegno all’intera filiera.


«Abbiamo compreso la necessità di investire in maniera massiccia in un settore così strategico per il sistema paese – ha dichiarato il ministro Calenda – imparando a selezionare, a dire dei no per scommettere su manifestazioni e realtà di successo come Pitti». Il governo ha deciso quindi di stanziare 35 milioni di euro per l’internazionalizzazione, gli investimenti, l’innovazione delle fabbriche di abbigliamento made in Italy. Si tratta del 45% in più rispetto allo scorso anno, il che testimonia l’importanza che il sistema moda riveste nell’intero tessuto economico italiano. «I soldi non sono un problema, il problema sono i progetti» continua Calenda, che sottolinea l’importanza di promuovere manifestazioni come Pitti Uomo, punta di diamante della moda maschile in Italia e in Europa. Pitti 91 sta portando a Firenze 1.220 marchi e 25mila compratori, numeri da capogiro. Il piano che il governo intende attuare, con i 35 milioni di euro stanziati all’Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane è «potenziare fiere come Pitti immagine uomo e mettere in atto azioni di vario tipo, anche non propriamente tradizionali, come la comunicazione e il commercio digitale o il sostegno della distribuzione multicanale all’estero per i giovani brand», sostiene il presidente dell’Agenzia, Michele Scannavini.

Andrea Insua: superba interpretazione del lusso

Dalla fusione di due culture, una italiana e l’altra guatemalteca, nasce Andrea Insua, il brand dell’omonima designer che focalizza l’attenzione su linee contemporanee rielaborate da studi certosini sulle origini dei due Paesi.

Vere opere d’arte, le borse Andrea Insua sono realizzate con pelle ed accessori italiani e prodotti artigianali della cultura antichissima dei maya di altissima qualità.

Il laborioso lavoro degli artigiani italiani, fa di Andrea Insua un marchio ricercato e di lusso.

 

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Chi è Andrea Insua?

Sono una designer, amante del proprio Paese e della sua cultura. Sono appassionata dei tessuti e prodotti fatti a mano da artigiani guatemaltechi, della loro storia e della loro identità; per questo mi piace creare articoli che hanno un gran valore artigianale e culturale. La moda italiana mi ha influenzato tantissimo ed è per questo che metto tanta attenzione a ogni minimo particolare dei pezzi che disegno. Cerco di eccellere nel mondo della moda per far eccellere insieme a me il mio Paese, Guatemala.

 

Perché sei diventata una bag designer?

La moda mi è sempre piaciuta, ma la mia passione è cresciuta dal momento in cui nel corso di laurea in disegno industriale ho scelto l’orientamento in fashion design. Ho avuto l’opportunità di fare una tesi sui tessuti degli indigeni del Guatemala in cui ho studiato tutto quanto su questi tessuti: la loro storia, i simbolismi, materiali e metodi di realizzazione, ecc.

Ho anche creato una collezione ispirata agli abiti tipici del Guatemala e alle collezioni dello stilista francese, Paul Poiret. Dopo la mia laurea ho ottenuto un Master in Comunicazione di Moda all’Accademia di Costume e Moda di Roma. Grazie alla mia passione per i tessuti del Guatemala e per gli accessori ho deciso di creare il mio marchio. Ho voluto diventare un’esperta di quello che facevo, per questo ho frequentato un corso di prototipazione di borse, dove ho imparato tantissimo e ho iniziato ad apprezzare il lavoro degli artigiani italiani

 

Tre aggettivi per descrivere te stessa.

Determinata, costante, creativa.

 

Tre aggettivi per descrivere il tuo marchio.

Esclusivo, handmade, affascinante.

 

Tre aggettivi per descrivere la collezione SS 17.

Divertente, vivace , pezzi unici.

 

Qual è la sua fonte di ispirazione?

Grazie alle mie origini e alla mia esperienza con entrambe le culture ho creato il mio concept che è la fusione delle eccellenze della cultura guatemalteca e la cultura italiana. La mia ispirazione nasce dal Guatemala, le mie borse raccontano le storie dei popoli maya, le loro tradizioni, i loro colori, il loro linguaggio.

 

Qual è il suo punto di forza?

Le mie borse sono pezzi d’arte unici. Sono realizzate interamente a mano da artigiani italiani qualificati, con pelle selezionata. I tessuti fatti a mano da talentuose tessitrici guatemalteche e i prodotti artigianali maya raccontano una storia ed ogni simbolo ha un significato. Ogni borsa è unica e irripetibile, i tessuti e i pezzi fatti a mano, non saranno mai uguali.

 

 Il tuo presente.

In questo momento mi sto preparando per presentare la collezione ss2017 nella fashion week in Guatemala e sto iniziando la mia ricerca per la prossima collezione fw2017-2018.

 

Il tuo futuro.

A breve termine intendo aprire nuovi canali di vendita negli Stati Uniti e in Europa e lavorare nelle mie prossime collezioni. A medio termine ho intenzione di creare un’associazione per aiutare agli artigiani indigeni a preservare le tradizioni maya in Guatemala.

 

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Photo courtesy Press Office

Ermenegildo Zegna e Maserati siglano una collaborazione esclusiva

Sarà disponibile a partire dal prossimo novembre, l’esclusiva collezione che lo storico marchio Ermenegildo Zegna ha siglato con Maserati: la casa italiana produttrice di automobili di lusso.

S’incontrano, dunque, i due capisaldi dell’eccellenza dell’artigianato nostrano con una serie di capi ed accessori ideati per un uomo elegante, che tiene a curare la sua immagine.

Ermenegildo Zegna Exclusively for Maserati pone l’attenzione sulle materie prime utilizzate, chiaramente di primissima qualità.

La collezione si compone di capispalla in daino, trolley performante grazie alla struttura interna in memory foam per una maggiore protezione contro gli urti, calzature in pelle pregiata, sciarpa in seta, coppola in cotone spigato, polo in cotone, scarpe in pelle, giacca sartoriale in cotone  chiusa da due bottoni con profilatura in leather e pantaloni grigi.

La palette di colore prescelta è stata declinata nei colori del testa di moro, grigio, marrone scuro e beige.

La linea, logata con lo stemma di Maserati, sarà venduta negli store e sullo shop online di Ermenegildo Zegna.

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Le immagini sono tratte da gqitalia.it

Gucci: in arrivo 200 nuove assunzioni

Il momento florido che sta vivendo maison Gucci, si evince dalla possibilità che l’azienda sta offrendo a 200 giovani in cerca di occupazione. Il marchio fiorentino, infatti, è alla ricerca di 200 artigiani che possano occupare diverse aree settoriali.

Il successo di Gucci, che ha incrementato le vendite di circa il 7,4% e che permetterà nuove assunzioni nel futuro polo di eccellenza di Scandicci, deve essere necessariamente ricollegato al designer Alessandro Michele che, attraverso le sue inventive, è riuscito a catalizzare l’attenzione mediatica sulla griffe, incuriosendo una sempre più crescente clientela.

 

Ritratto di Alessandro Michele (fonte immagine loveisspeed.blogspot.com)
Ritratto di Alessandro Michele (fonte immagine loveisspeed.blogspot.com)

 

 

Dal suo ingresso a Gucci (nel 2015 fu costretto a disegnare una collezione AI 15/16 in brevissimo tempo dopo l’addio di Frida Giannini n.d.r.), la maison sta vivendo uno dei momenti più proliferi della sua storia.

L’immagine di Gucci, grazie a Michele, è stata completamente sovvertita. Il gusto estetico del designer, grandissimo appassionato di antiquariato e vintage, non è stato plasmato all’idea di eleganza sopraffina del marchio ma ha contribuito a reinventare una nuova era Gucci.

 

Alcuni look della collezione AI 15/16 di Gucci (fonte immagine coolture5.rssing.com)
Alcuni look della collezione AI 15/16 di Gucci (fonte immagine coolture5.rssing.com)

 

 

Il restyling della griffe, è passato inevitabilmente attraverso  i Social Network: diversi hashtag  lanciati su Instagram, le collezioni in anteprima su Snapchat, il profilo Facebook sempre aggiornato.

Marco Bazzarri, presidente e CEO di maison Gucci ha dichiara a “La Nazione” che, il centro di eccellenza di Gucci diverrà, nel 2018, l’ex Matec di Scandicci.

Il successo delle ultime collezioni, pari al 20%, ha scaturito la necessità di incrementare la forza lavoro nei suoi stabilimenti.

Per le candidature, cliccate qui.

 

Anna Jolie. Il lusso secondo Anna Chekunova

Eleganza autentica. Linee sinuose che accarezzano garbatamente la silhouette della donna. Lusso. Con queste prerogative, nasce il marchio Anna Jolie, fondato nel 2015 dalla designer russa Anna Chekunova, che unisce prêt-à-porter a dettagli desunti dall’alta moda.

Il legame con il Made in Italy è vigoroso: le materie prime utilizzate come la seta e il pizzo pregiato, sono di derivazione comasca.

Uno stile inconfondibile, quello di Anna Chekunova che, per la griffe Anna Jolie, esalta la naturale eleganza della donna attraverso l’inconfondibile stile anni ’50 e una certosina attenzione nei particolari come i ricami sugli abiti con reminiscenze alla lingerie femminile.

Rose d’inverno“, la collezione autunno/inverno 16-17 di Anna Jolie, presenta un gioco di trasparenze provocatorie che dimostrano, altresì, la garbatezza dell’estro creativo della designer russa.

Preziosi pizzi, avvolgono maliziosamente tubini dalla linea minimale. Lo scorrere della seta, fluttuante e leggera, confeziona un abito sensuale e accattivante, in perfetto stile Marilyn.

La palette di colori, è variopinta ma pone una discreta attenzione sulle tonalità fredde.

Anna Chekunova, attenta alle richieste delle sue clienti, crea inoltre capi esclusivi  su misura, accontentando una sempre più esigente clientela.

 

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Photo courtesy Press Office

Nativa. Il viaggio onirico di Greta Boldini

Elegante, sofisticata ed incredibilmente garbata: Nativa, la collezione appena proposta dalla griffe Greta Boldini durante l’ultima edizione di Altaroma 2016, è un viaggio onirico atto a trasfigurare i lavori letterari del poeta-scrittore Dylan Thomas in un viaggio atemporale che stuzzica vista e sentimento.

Ecco, che vividi si fanno i toni dell’amata terra del Galles, sofferta durante le lunghe e gelide notti invernali, e che si veste, oltremodo, di colori forti e visivamente avvolgenti, appena il sole la sfiora, disincantandone l’immane bellezza.

La sua fonte d’ispirazione concreta, è legata prettamente all’arte, che sia figurativa o letteraria. Un studio certosino nelle origini dei Nativi d’America, popolo a cui viene dedicata la collezione primavera/estate 2017; ed è così, che l’estro creativo dell’artista Graham Sutherland e la sua l’opera “Western Hills”, s’insinuano nel progetto creativo del designer Alexander Flagella.

Capi raffinati, dalla silhouette attraente. La femminilità della donna Greta Boldini, si accentua con abiti leggeri movimentati da fitti plissé. Il lusso, in Nativa, viene scandito dall’utilizzo di materie prime di altissima qualità come i pizzi macramè, il satin, il georgette, il cady di viscosa, il cotone panama, il tutte e jacquard di cotone. L’alta sartorialità e allo stesso modo, la complessità della collezione, si arguisce dall’utilizzo delle piume di marabout, gallo e faraone che compartecipano alla voluttuosità della collezione assieme agli effetti 3D ricavati da ricami con paillettes di madre perlate e bacchette di puro vetro.

Stampe floreali (onnipresenti nei nelle collezioni del marchio Greta Boldini), sono state abbinate abilmente a geometrismi elaborati con intarsi di nastri, passamanerie e frange.

La palette di colori, è variopinta e viene scandita dai toni del bordeaux, grigio chiaro, rosa delicato, verde mente, corallo, blu cobalto e nero.

Per gli accessori, eleganti pochettes, si intervallano a borse con manici intrecciati “Cactus”. A completare, guanti in tulle e i gioielli firmati Voodoo Jewels.

 

 

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Brioni: i Metallica diventano testimonial della maison

Il cambiamento epocale in casa Brioni, non passa esclusivamente dalla scelta del designer (Justin O’Shea è alla sua prima esperienza come stilista), ma anche dal “reclutamento” dei testimionial.

Ad apparire nella nuova campagna pubblicitaria del noto marchio italiano, ci sono loro, la formazione completa di uno dei gruppi heavy metal più amati degli anni ottanta: i Metallica.

 

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Scelti da O’Shea, James Hetfield (cantante), Lars Ulrich (batterista), Robert Trujillo (bassista) e Kirk Hammett (chitarrista), sono stati immortalati dal fotografo newyorkese Zackery Michael che ha scelto di ispirarsi alla copertina della canzone Bohemian Rhapsody dei Queen.

La volontà della griffe nostrana, è di restituire al fashion biz, un uomo forte e di gran classe, un po’ come Justin O’Shea, il bello della moda dalla lunga e incolta barba.

 

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Le immagini, mettono in evidenza gli smoking confezionati nelle tonalità bianco e nero. I componenti della band, interpretano magistralmente gli abiti indossati, assumendo in alcuni casi, pose da duri e in altre, più sciolte e divertenti.

 

 

 

Fonte cover gq-magazine.co.uk

L’eleganza del cibo: a Manhattan va in mostra l’eccellenza Made in Italy

Fino al 4 luglio, al Chelsea Market di Manhattan, va in scena “L’eleganza del gusto. Tales about Food and Fashion“, la mostra curata da Bonizza Giordani Aragno e Stefano Dominella (Ceo della maison Gattinoni), che coniuga cibo e moda.

Giorgio Armani, Etro, Gattinoni, Laura Biagiotti, Salvatore Ferragamo, Valentino, Gucci e Moschino, hanno offerto le loro realizzazioni (in tutto 58), per incrementare il successo dell’esposizione.

 

(Fonte immagine ANSA)
(Fonte immagine ANSA)

 

 

La creazione di Armani, scelta dalla linea Armani Privé, è ispirata alla pianta di Bambù. Salvatore Ferragamo, mette a disposizione le calzature provenienti dagli archivi del marchio; Etro, propone capi con stampe che rimandano ai banchetti italiani con pietanze ricche e colorate.

Stefano Dominella, ai microfoni di ANSA, ha così  spiegato l’esibizione: “Anche il cibo stimola la creatività dei grandi stilisti, il nostro Made in Italy può trarre ispirazione da qualunque cosa . Questa e’ una mostra trasversale che parla di moda e food, due cose che rendono famoso il nostro Paese nel mondo”.

La mostra, ha lo scopo di promuovere le eccellenze del Made in Italy negli Usa ed è legata al piano speciale lanciato dal governo italiano per sostenere le maestranze italiane.

 

 

Fonte cover Paolo Belletti