Pasqua sul lago e sugli sci- dal Tirolo all’Austria

LE PROPOSTE DEGLI HOTEL DELL’ASSOCIAZIONE “AUSTRIA PER L’ITALIA” CHE RAGGRUPPA GLI HOTEL AUSTRIACI DOVE IL PERSONALE PARLA ITALIANO

Sebbene la primavera in Austria sia una stagione legata ancora alla neve e alle piste da sci, apre contemporaneamente le porte al tepore della bella stagione. Gli hotel dell’Associazione Austria per l’Italia (che raggruppa gli hotel in Austria dove lo staff parla italiano) propongono vacanze pasquali davvero speciali: gli hotel in quota sono immersi ancora in un paesaggio innevato mentre gli hotel affacciati sui laghi hanno già “sciolto il ghiaccio” e guardano al risveglio della natura dopo l’inverno. Ecco le varie proposte, qua e là per l’Austria.

PASQUA SUGLI SCI

L’hotel 5 stelle lusso Schalber di Serfaus-Fiss-Ladis, in Tirolo, invita a scendere sulle piste innevate baciate dal sole primaverile. Ora è il momento migliore per immergersi nella leggendaria bellezza delle montagne: il comprensorio sciistico di Serfaus-Fiss-Ladis, uno dei più grandi e innevati delle Alpi, promette sole, cielo azzurro e temperature piacevoli. L’offerta di piste a Serfaus-Fiss-Ladis è quasi inesauribile, per non parlare delle invitanti terrazze soleggiate per una lunga pausa sulla sdraio. Per gli amanti dello snowboard, il comprensorio sciistico dispone di parchi divertimento e di un’enorme area freeride.

Lo Schalber racchiude il piacere primaverile dello sci in un’esperienza alberghiera incomparabile: nella spa di 5.000 m2 si trovano la piscina coperta con acqua salina e idromassaggio, la stanza sudatoria tirolese, il bagno turco giapponese, la Lady SPA, con il calore della sauna ai petali di rosa e l’effetto curativo del sale fumante nella grotta di pietra di sale. Nella piscina coperta per famiglie e nella sauna per famiglie, grandi e piccini troveranno tutto ciò di cui hanno bisogno per godersi il benessere insieme. Pacchetto per Pasqua: dal 23 marzo al 2 aprile, a partire da 2.205 euro.

Sempre in Tirolo, a Seefeld, la primavera è ancora innevata e permette di sciare con il tepore dei raggi del sole. L’hotel Inntalerhof propone per il periodo dal 23 marzo al 2 aprile non solo una notte gratuita ma anche un buono benessere di 30 euro, programma MindBody con yoga, sessioni di rilassamento, allenamento, Pilates, escursioni guidate di mezza giornata intorno a Mösern e il programma a Pasqua con la caccia alle uova e il falò di Pasqua. 5 notti a partire da € 690, in mezza pensione.

In Carinzia, esattamente nel paese termale di Bad Kleinkirchheim, l’hotel Die Post offre benessere in una splendida spa di 2.400 m², con 6 piscine, sauna finlandese “casa sull’albero”, spa per donne, bagno turco salino. Il benessere in famiglia è garantito dalla Family SPA: una piscina a misura di bambino con acqua piacevolmente calda, sauna soft, bagno di vapore salino. Sempre a Bad Kleinkirchheim l’Hotel Gut Trattlerhof & Chalets, da poco premiato con l‘HolidayCheck Award 2024, invita a sciare fino a Pasqua e a vivere il periodo pasquale partecipando alla caccia delle uova nel giardino ancora innevato.

Anche l’hotel Eggerhof di Mallnitz, sempre in Carinzia, attende gli ospiti per una Pasqua speciale: la pista da sci più lunga della Carinzia (che percorre 1.370 metri di dislivello) è aperta e offre un perfetto divertimento sugli sci sul versante soleggiato delle Alpi con neve garantita fino a Pasqua. Sciare nella zona degli Alti Tauri, nel comprensorio sciistico Ankogel/Mallnitz e Mölltaler Gletscher (l’unico comprensorio sciistico su ghiacciaio della Carinzia), è un’esperienza primaverile emozionante. Il pacchetto dell’hotel Eggerhof comprende anche lo skipass per 6 giorni e varie attività pasquali e primaverili. 7 notti in mezza pensione a partire da 730 euro a persona (per i bambini sono previste riduzioni a seconda dell’età).

PASQUA SUL LAGO

Nella regione dell‘ Alta Austria, sulle sponde del lago Wolfgang, l’hotel Weisses Roessl è inserito in un ambiente idilliaco, circondato dall’acqua e dalle montagne. La Pasqua tradizionale promette momenti speciali per grandi e piccini: il Festival di Pentecoste della vicina Salisburgo è un evento da non perdere. Anche la Capitale europea della cultura 2024 “Bad Ischl Salzkammergut” invita a esperienze culturali sofisticate immerse in un paesaggio naturale impressionante.

Per chi non vuole muoversi dal paradiso, può rilassarsi alla spa dell’hotel affacciata sul lago che come highlight offre una piscina riscaldata immersa letteralmente nel lago.

Anche l’hotel Karnerhof si affaccia su un paesaggio lacustre incredibilmente bello. Il lago si chiama Faak (tra i più belli della Carinzia) e ammalia per il suo colore turchese. Il grande parco che lambisce la costa del lago offre 100.000 m² di giardino, spiaggia e piscina a sfioro. Il pacchetto pasquale prevede il Falò di Pasqua il Sabato Santo, la tradizionale colazione pasquale carinziana della domenica di Pasqua, la caccia alle uova per i bambini, buono spa di 25 euro. (A partire da euro 424 a persona 3 notti)

INFO: https://www.vacanzeinaustria.com/

AUSTRIA PER L’ITALIAVACANZE TUTTE IN ITALIANO MA OLTRE CONFINE

Scoprire l’Austria parlando italiano è possibile in uno degli hotel del gruppo “Austria per l’Italia”, un’associazione fondata nel 1986. Negli hotel dislocati in tutta l’Austria, gli ospiti vengono accolti al motto “dove l’ospitalità parla italiano”. Visitando il sito www.vacanzeinaustria.com si trovano le presentazioni degli hotel con immagini, proposte di itinerari in città e in montagna e una sezione dedicata alle news e alle offerte speciali del momento. Un’altra sezione raccoglie moltissimi pacchetti per tutte le tematiche, sia estive che invernali: arte e cultura, soggiorni per famiglie, terme e cure, benessere e bellezza, vacanze attive, golf, equitazione, bici e mountain bike, sci e sport invernali.

Informazioni: info@vacanzeinaustria.com oppure per le prenotazioni: booking@vacanzeinaustria.com

La celebrazione dell’unione tra Cocciuto e Coraje in occasione della festa della donna

La celebrazione dell’unione tra Cocciuto e Coraje in occasione della festa della donna

La nascita di CoYCo segna l’inizio di una straordinaria sinergia tra Cocciuto, fondato dalle menti creative di Paolo Piacentini e Michela Reginato, e Coraje di Agustina Gandolfo, moglie del giocatore dell’Inter Lautaro Martìnez. Questa partnership è molto più di una semplice unione culinaria; è la fusione di due mondi gastronomici diversi, quello italiano e quello argentino, che si intrecciano in un tessuto culturale ricco di sfumature e di significato.

In occasione della Festa della Donna, l’8 Marzo CoYCo ha organizzato “Noche de Chicas”, il primo evento speciale, per celebrare tutte le donne, oltre a rivelare al pubblico la straordinaria collaborazione tra Cocciuto e Coraje. Un’opportunità unica di assaporare in anteprima alcune delle deliziose creazioni fusion che uniscono i sapori distintivi dell’Italia a quelli dell’Argentina, presentate sul menu di entrambi i brand. CoYCo offrirà anche una festa speciale con ballerini di tango e DJ italiani, creando un’atmosfera vibrante che riflette lo spirito di questa straordinaria collaborazione.

La partnership tra Cocciuto e Coraje è nata da una conversazione appassionata tra i fondatori delle due aziende, durante una notte qualunque a Milano, in cui hanno condiviso piatti e storie culinarie d’altri tempi. Da questo scambio spontaneo è emersa l’idea audace di unire le forze e creare un’esperienza di gusto che avrebbe celebrato l’incontro di due mondi diversi, in un’armoniosa fusione di sapori e tradizioni che abbraccia la moda, la musica, il design e l’arte, per creare un’esperienza unica e indimenticabile.

COCCIUTO

Cocciuto nasce con l’intento di portare innovazione nel concept della ristorazione moderna. Un’attenta selezione delle migliori materie prime, protagoniste di una carta che insieme alle pizze annovera anche piatti dal twist internazionale, unitamente al mood ricercato ed elegante dei locali e alla professionalità del servizio, ne fanno un’insegna unica nel suo genere. Il nome stesso e il payoff “La Qualità in testa” stanno proprio a incarnare l’ostinazione nel raggiungere il massimo sotto tutti i punti di vista, con un occhio attento anche alla sostenibilità. Con cinque location in luoghi strategici della città di Milano-Via Bergognone (zona Tortona), Corso Lodi (Porta Romana), Via Melzo (Porta Venezia), Via Volta (zona Largo La Foppa) e Via Turati (nel Centro di Milano) Cocciuto è diventato un punto di riferimento per gli amanti della cucina di qualità.

CORAJE

Coraje è un concept dall’anima cosmopolita che porta la cultura culinaria Argentina nel cuore di Milano. Inaugurato nel 2022, il locale nasce con l’idea di essere un luogo speciale, capace, come una sapiente ricetta, di elettrizzare e far sentire completamente a proprio agio nello stesso tempo. Coraje è una sfida, un sogno segreto, una celebrazione multisensoriale che permette di esplorare e scoprire nuovi sapori e ricette originali combinando culture tradizionali diverse – grazie alla creatività dello chef e al talento delle giovani risorse che, con il loro servizio attento e curato, riescono a rendere unica l’esperienza degli ospiti.

Riso Vignola 1880 porta “l’Esperienza Origini” a Identità Golose Milano 2024

Riso Vignola 1880 porta “l’Esperienza Origini” a Identità Golose Milano 2024

Riso Vignola 1880 partecipa alla diciannovesima edizione del Congresso internazionale di alta cucina con uno spazio ad hoc dedicato alla sua linea premium Origini – Capolavori di natura, che ospiterà esclusive esperienze di degustazione guidate da Chef e Pastry Chef italiani e internazionali.

Milano, 28 febbraio 2024Riso Vignola 1880, azienda specializzata nella produzione e trasformazione di riso,farine, cereali e legumi di qualità superiore, è presente all’edizione 2024 di Identità Golose Milano, il congresso internazionale di alta cucina, pasticceria, mixology e servizio di sala, in programma dal 9 all’11 Marzo presso l’Allianz MiCo di Milano.

L’azienda di Balzola (AL) sarà presente all’interno dell’Area Espositiva del Congresso con uno spazio interamente dedicato alla linea premium “Origini – Capolavori di natura”, la gamma di pregiati risi italiani e internazionali pensata per offrire a professionisti della ristorazione e appassionati gourmet nuovi percorsi alla scoperta della cultura del riso nel mondo. 

Per l’occasione, saranno presentate in anteprima due nuove varietà che, a partire dal 2024, arricchiscono la collection Origini: Fior d’Himalaya, un basmati dai chicchi eccezionalmente lunghi, aromatici e dalla texture vellutata tipico della regione del Punjab, e Oro di Spagna, un raro e ricercatissimo riso della varietà Bomba, coltivato in Spagna in aree ristrette e altamente selezionate.

Dominato da un grande tavolo centrale, la cui forma richiama quella di un chicco di riso, lo spazio Origini by Riso Vignola vuole essere un punto di incontro e racconto visivo e sensoriale della cultura del riso e del suo percorso dal campo, al chicco, alla ricetta. 

Durante i tre giorni della manifestazione, lo stand sarà teatro di esclusive “Origini Experience”: un calendario di sei degustazioni a numero chiuso, curate da altrettanti Chef e Pastry Chef di altissimo livello, in cui i partecipanti saranno guidati in un percorso gastronomico e sensoriale esaltato dalle eccezionali caratteristiche di aroma, texture e consistenza delle varietà Origini (Nero Verelé, Carnaroli Classico Bio, Basmati e Bomba). Ciascuna Experience sarà completata dall’abbinamento con prestigiosi Champagne.

Gli chef protagonisti delle sei “Origini Experience”

  • Lucrezia Giletti e Luca Pellegrini, Ristorante Condividere Michelin, Torino  
  • Stefano Callegari, Trapizzino, Roma
  • Martino Leone, Ristorante Ristorantino Michelin, Sauze di Cesana 
  • Davide Di Fabio, Ristorante Dalla Gioconda Michelin, Gabicce Monte 
  • Marco Moroni, Ristorante White Marmot, St. Moritz
  • Ariel Hagen e Giulio Izzo, Trattoria Sull’Albero Borgo Santo Pietro Michelin, Chiusdino 

La collaborazione di Riso Vignola 1880 con Identità Golose Milano 2024 si completa con la sponsorship della terza edizione di Bollicine del mondo, la Guida digitale firmata da Paolo Marchi e Cinzia Benzi dedicata all’esplorazione della migliore spumantistica internazionale.

Velier e Billecart-Salmon, disobbedienti a Identità Golose 2024

Velier e Billecart-Salmon, disobbedienti a Identità Golose 2024

Il distributore genovese e la maison di Champagne hanno portato abbinamenti e idee audaci nei laboratori del Congresso di Alta Cucina più importante d’Italia

Dal 9 all’11 marzo si è svolta al Mico di Milano la 19esima edizione di Identità Golose, il Congresso internazionale di alta cucina, pasticceria, mixology e servizio di sala. Il tema scelto per il 2024 era “Non esiste innovazione senza disobbedienza”, un tema molto caro a Velier che, assieme a Champagne Billecart-Salmon, ha convintamente rinnovato l’impegno a fianco di Identità Golose come Main Sponsor. Ecco i momenti salienti di questa edizione:

Identità di Pizza

Nella giornata di sabato 9 marzo Billecart-Salmon è stato protagonista negli showcooking di Identità di Pizza. Billecart Rosè sans Année e Blanc de Blanc sans année, presentati da Antoine Roland-Billecart in persona (sesta generazione oggi a capo della maison), sono stati abbinati in maniera insolita e “disobbediente” alle creazioni di sette grandi maestri pizzaioli. Se fino a qualche anno fa accostare pizza e champagne era considerato un gesto eretico, oggi gli addetti ai lavori si sono definitivamente convinti della bontà di questo matrimonio. Ciò che resta da fare nei prossimi anni è l’enorme lavoro di comunicazione di questa opportunità agli amanti della pizza, sia essa napoletana, contemporanea o gourmet. Ad ogni modo ciò che si è visto a Identità di Pizza 2024 ha dimostrato una volta di più che quando due tradizioni nobili si incontrano, sono in grado di stabilire nuove connessioni e suggestioni, elevandosi a vicenda.

I maestri pizzaioli presenti:

Irina Steccanella – Irina Trattoria Pizzeria 

Antonio Pappalardo – La Cascina dei Sapori

Francesco Capece – Confine Pizza e Cantina 

Davide Longoni – Panificio Davide Longoni

Vincenzo Capuano – Pizzeria Vincenzo Capuano 

Giuseppe Cutraro – Peppe Pizzeria 

Ciro Salvo – 50 Kalò di Ciro Salvo 

Identità Vegetali

Lunedì 11 marzo è stata invece la volta di Identità Vegetali, con sei chef affermati a proporre la loro visione del mondo vegetale nel piatto. Velier ha invece selezionato dal suo catalogo alcuni dei migliori distillati e liquori al mondo, per farli dialogare “a tutto pasto” con la cucina vegetariana. È stato Angelo Canessa, Mixology Manager di Velier, a portare in tavola una proposta eclettica, sia nelle temperature di servizio che nelle dosi (da poche gocce diluite in acqua, alla mixology alla bevuta liscia). Una serie di abbinamenti concettuali, prima ancora che sensoriali, partendo dall’assunto comune che oggi innovare, avere una visione sul futuro, significa paradossalmente ancorarsi a valori antichi, in distilleria come in cucina: artigianalità, autenticità, comprensione e rispetto del mondo naturale.

Chef presenti e gli abbinamenti:

  • Davide Caranchini, Materia ristorante con Calvados Christian Drouin (distillato a base di mela)
  • Tiziana Cappiello, Il Balcone con Tequila Fortaleza (distillato a base di agave)
  • Francesco Vincenzi, Franceschetta 58 con Chartreuse (liquore a base di erbe)
  • Ariel Hagen, Borgo Santo Pietro Saporium con The Balvenie Scotch Whisky (distillato a base di orzo)
  • Michele Cobuzzi Chef, Anima – Milano Verticale UNA Esperienze con Clairin e J. Bally (distillati a base di canna da zucchero)
  • Riccardo Monco e Alessandro Comasina, Enoteca Pinchiorri con Gin Engine (distillato a base di ginepro, salvia e limone)

Champagne Billecart Salmon & Riso Vignola

La cornice di Identità Golose è stata inoltre propizia anche per mettere in pratica una collaborazione stimolante tra la grande maison francese e Riso Vignola, due aziende familiari dalla storia secolare. Durante i tre giorni di fiera, sei chef hanno interpretato varie tipologie di riso dell’azienda alessandrina, servite assieme ai migliori champagne Billecart-Salmon.

Gli chef presenti:

  • Lucrezia Giletti e Luca Pellegrini – Ristorante Condividere
  • Stefano Callegari – Trapizzino
  • Martino Leone – Ristorante Ristorantino 
  • Davide Di Fabio – Ristorante Dalla Gioconda
  • Marco Moroni – Ristorante White Marmot
  • Ariel Hagen e Giulio Izzo – Trattoria Sull’Albero Borgo Santo Pietro

About Billecart-Salmon

Fondata nel 1818 a Mareuil-sur-Ay, nella Marna, la Maison Billecart-Salmon nasce dal matrimonio tra Nicolas François Billecart ed Elisabeth Salmon: un’unione tra famiglie che ancora oggi, dopo sette generazioni, rimane fedele all’impegno di privilegiare la qualità e puntare all’eccellenza nella produzione dello champagne tra i più riconosciuti e apprezzati al mondo. Lo champagne della Maison è il frutto del savoir-faire dei suoi uomini, che si prendono cura di una tenuta di 100 ettari

Le uve provengono da 40 cru della Champagne, piantati su una superficie totale di 200 ettari, 15 dei quali sono coltivati seguendo il disciplinare biologico. Gran parte delle uve per la vinificazione è coltivata in un raggio di 20 chilometri intorno al comune di Épernay, un territorio che si estende tra la Montagna di Reims, la Côte des Blancs e la Valle della Marna, in cui coesistono i grand cru di Pinot Noir, Chardonnay e Pinot Meunier. Presso la Maison, il 75% delle uve è Premier cru o Grand cru, vale a dire le più alte classificazioni possibili per la produzione.

Billecart-Salmon usa metodi di vinificazione ancestrali, combinando quindi le tecniche più antiche con le più avanzate tecnologie enologiche. Negli anni ’50, la Maison è stata la prima a introdurre la tecnica della sfecciatura a freddo e l’utilizzo di tini in acciaio inox per una fermentazione più lunga a bassa temperatura. I lieviti utilizzati sono selezionati da un ceppo isolato, seguendo dunque un metodo che non ha eguali nel mondo dello champagne. La tinaia utilizza principalmente 80 tini termoregolati di piccole dimensioni, che consentono di osservare la tracciabilità dei vitigni e delle parcelle. Questo tipo di vinificazione cru per cru e vitigno per vitigno, oltre a garantire una tracciabilità costante, consente di preservare tutte le peculiarità del terroir. Le vinificazioni avvengono invece rigorosamente secondo tradizione, in piccoli fusti di legno da cinquanta ettolitri.

Le cantine di gesso della Maison sono state scavate nel 1840, e dal XIX secolo i loro 2,8 chilometri di corridoi ospitano 24 foudre e 400 botti, ognuna delle quali è stata selezionata e prodotta con cura, per valorizzare la ricchezza e la complessità aromatica dei vini. L’80% di umidità e una temperatura costante tra gli 11° e i 12° tutto l’anno permettono una conservazione ottimale dei vini.

Con il passare del tempo, i vini si affermano e diventano più intensi. Acquistano la finezza, l’equilibrio e l’eleganza che contraddistinguono gli champagne della Maison. Gli champagne non millesimati raggiungono la piena maturazione dopo tre o quattro anni, ovvero dopo un periodo due volte superiore rispetto alla norma prevista dalla denominazione. Le cuvée millesimate, invece, pazientano per dieci anni prima di maturare completamente. Lasciare che il tempo faccia il suo lavoro: questa è la grandezza dello champagne Billecart-Salmon.

Nel 2023 Velier e Billecart-Salmon hanno celebrato i 50 anni di collaborazione con un’edizione speciale, un Blanc de Blancs 2010 presentato con un’etichetta speciale e un logo appositamente studiato per l’occasione.

“La cuvée Blanc de Blancs 2010 è stata selezionata dalla famiglia Billecart per celebrare l’anniversario dei 50 anni della nostra relazione”, ha dichiarato Mathieu Roland-Billecart, Chief Executive Officer della Maison. “È composta dai migliori grand cru della Côte des Blancs, e ha trascorso oltre 10 anni nelle nostre cantine secolari per svelare tutta l’eleganza dei grandi champagne. In un mondo in cui le relazioni a lungo termine si fanno sempre più rare, siamo fieri del legame che abbiamo creato con la famiglia Gargano, che valorizza gli champagne Billecart-Salmon in tutta Italia”.

Tutti gli eventi in Galleria Campari

Primavera in Galleria Campari
Al via da marzo 2024 un ampio programma di iniziative
tra visite guidate, incontri, aperture speciali ed esperienze uniche per esplorare il mondo di Galleria Campari, tra arte e storia

Galleria Campari presenta, a partire dal 2 marzo 2024, un ampio calendario di appuntamenti e iniziative aperti
al pubblico
e pensati per esplorare le molteplici sfaccettature dell’universo Campari: dall’allestimento di
fotografie storiche dedicate al Tram Campari in occasione di Museo City al compleanno di Galleria Campari,
aperta nel 2010 all’interno dello storico stabilimento di Sesto San Giovanni; dall’affondo dedicato a Fortunato
Depero, autore di numerose campagne pubblicitarie del brand negli anni Venti, al ciclo di incontri che
approfondisce la mostra in corso Bar Stories on Camera Galleria Campari/Magnum Photos, fino alla
masterclass che svela tutti i segreti per la realizzazione del cocktail Campari perfetto.



TUTTI GLI EVENTI IN GALLERIA CAMPARI

2 e 3 marzo 2024
GALLERIA CAMPARI E MUSEOCITY


Galleria Campari è tra le tappe dell’edizione 2024 di MuseoCity, nell’ambito degli itinerari dedicati al Museo
Segreto
, che quest’anno si concentra sulla dimensione internazionale e aperta agli scambi culturali che da
sempre contraddistingue la città di Milano, attraverso il racconto di un manufatto, di un’opera o di un
documento degli Archivi coinvolti nella manifestazione. Per l’occasione Galleria Campari integra nel percorso
espositivo permanente un’inedita selezione di scatti d’epoca dedicati al Tram Campari, che verrà
approfondita nel corso di visite guidate nelle giornate di sabato 2 marzo e domenica 3 marzo 2024.

Inaugurato agli inizi degli anni Cinquanta in occasione del Giro d’Italia, il Tram Campari era un vero e proprio
bus allestito per rievocare i primi veicoli tramviari della città di Milano. Posizionato a capo di una carovana
promozionale che apriva la strada ai ciclisti, il Tram Campari ha attraversato le strade della città per poi
proseguire il proprio viaggio in tutta Italia e oltre, arrivando a coinvolgere consumatori e amanti dell’aperitivo
a livello europeo.

In mostra negli spazi di Galleria Camparisi trova una selezione di 40 fotografie originali in cui viene raccontata
la storia dei tram che attraversavano la città portando in viaggio lo storico marchio milanese
, diventando di
conseguenza simbolo e parte integrante del tessuto sociale e culturale locale.

Il programma che Galleria Campari attiva in occasione di MuseoCity include un calendario di visite guidate
raddoppiato per l’occasione, alle ore 10.30, 12.30, 14.30 e 16.30, e un prezzo ridotto a 16€.

16 marzo 2024
QUATTORDICI ANNI DI GALLERIA CAMPARI


Sabato 16 marzo 2024, Galleria Campari festeggia il proprio quattordicesimo anniversario di apertura
offrendo a tutti i visitatori un Campari Soda e uno snack in omaggio.

Galleria Campari sarà aperta dalle ore 10.30 alle ore 18.00, con ultimo accesso previsto alle ore 16.45. (12€
ingresso intero; 8€ ingresso ridotto). Sono previsti due tour guidati alle ore 10.30 e alle ore 14.30 accessibili
su prenotazione (20€ ingresso intero; 16€ ingresso ridotto).

Prenotazioni a questo link.


27 marzo e 4 aprile 2024
BAR STORIES ON CAMERA. IL PUBLIC PROGRAM


Galleria Campari
e Fondazione Corriere della Sera presentano mercoledì 27 marzo e giovedì 4 aprile il secondo
ciclo di incontri dedicati alla mostra Bar Stories on Camera, in corso fino a mercoledì 1 maggio 2024.

Gli appuntamenti sono pensati per esplorare le tematiche che innervano l’esposizione quali l’arte della
miscelazione e l’universo del bar come luogo di svago e scambio culturale, di cui Campari è protagonista dal
1860.

Il primo incontro è in collaborazione con Magnum Photos ed è previsto mercoledì 27 marzo 2024 alle ore
19.00 presso Galleria Campari con il fotografo e fotoreporter Ferdinando Scianna. A ingresso gratuito su
prenotazione, all’incontro seguirà l’aperitivo.


Prenotazioni a questo link.

Segue giovedì 4 aprile 2024 alle ore 18.00 presso la Sala Buzzati della Fondazione Corriere della Sera,
l’appuntamento con Leonardo Leuci.


Marzo 2024
BUON COMPLEANNO FORTUNATO DEPERO


Nel mese di marzo Galleria Campari celebra il compleanno di Fortunato Depero con una nuova sezione
espositiva permanente interamente dedicata all’artista, che include la presentazione di undici opere originali.


Fortunato Depero ha collaborato con Campari alla produzione di un centinaio di grafiche pubblicitarie che
combinano una sperimentazione d’avanguardia a un deciso gusto per il gioco. Realizzando un universo di
composizioni astratte e grafiche popolate da omini meccanici, l’artista stravolge la struttura del bozzetto
pubblicitario e miscela l’immagine dominante con lettering e altre figurazioni. Il dialogo di Fortunato Depero
con Campari approda fino al design industriale, che vede l’artista intento nel 1928 a progettare l’iconica
bottiglia conica e senza etichetta del Campari Soda
, primo aperitivo pronto da bere e commercializzato a
partire dal 1932.

In occasione dei contenuti aggiuntivi dedicati a Fortunato Depero, Galleria Campari è aperta al pubblico nel
corso delle giornate di Pasqua e Pasquetta.

10 aprile 2024
CAMPARI ART & COCKTAIL EXPERIENCE


Galleria Campari, in occasione di Milano Art Week, presenta un nuovo appuntamento del calendario Campari
Art & Cocktail Experience: un incontro dedicato alla comunicazione d’autore Campari e alla storia della
mixologia.
L’esperienza, prevista per mercoledì 10 aprile alle ore 19.00, si struttura come una visita in Galleria Campari,
un percorso che rivela i retroscena dell’iconico aperitivo rosso a cui segue una masterclass diretta da un
bartender di Campari Academy
, e che si conclude con la preparazione del perfetto cocktail Campari da gustare
nel corso di un aperitivo.

La partecipazione all’appuntamento è su prenotazione e prevede il pagamento di una quota di accesso (20€).

Prenotazioni a questo link.

BAR STORIES ON CAMERA. GALLERIA CAMPARI/ MAGNUM PHOTOS
Fino a mercoledì 1 maggio 2024


Sarà possibile visitare sino a mercoledì 1 maggio 2024 la mostra Bar Stories on Camera. Galleria Campari /
Magnum Photos presso gli spazi della Galleria Campari. L’esposizione,
curata da Galleria Campari, presenta
90 fotografie dagli anni Trenta agli inizi degli anni Duemila che raccontano il mondo del bar attraverso 48
immagini dall’Archivio Storico Galleria Campari e 42 scatti a firma di 24 fotografi internazionali dell’agenzia
Magnum Photos, tra cui figurano Robert Capa, Elliott Erwitt, Martin Parr e Ferdinando Scianna.

USA. New York City. 1955.

INFORMAZIONI GENERALI
Galleria Campari
HQs Campari Group
Viale Antonio Gramsci 161,
Sesto S. Giovanni (MI)
T. 02 62251

www.campari.com
www.camparigroup.com
FB / IG @galleriacampari

Cambiamenti nel settore dell’ospitalità, ecco le novità

Il nuovo evento dedicato al design e al contract nel mondo dell’ospitalità.

Hospitality Design Conference è l’evento di approfondimento e networking dedicato al design e al contract, con particolare attenzione al mondo dell’ospitalità, un’occasione per scoprire idee e soluzioni per la progettazione e la riqualificazione alberghiera e conoscere le tendenze e l’evoluzione del design in Italia.

Organizzata da Teamwork Hospitality, società di consulenza e formazione alberghiera di Rimini, Hospitality Design Conference si terrà mercoledì 8 maggio 2024, all’Hotel Melià di Milano.Negli ultimi anni sono state profonde le trasformazioni del comparto dell’ospitalità.I player del settore si stanno muovendo per offrire un’accoglienza innovativa e sostenibile, oltre a soluzioni efficaci, per migliorare la qualità dell’esperienza degli ospiti.

Hospitality Design Conference rappresenta un evento unico di approfondimento, per scoprire le migliori soluzioni per la progettazione e la riqualificazione nel settore dell’hotellerie e per conoscere i trend del design che influenzeranno il settore nel prossimo futuro, concentrandosi sull’estetica, ma anche sull’efficiente e funzionale utilizzo degli spazi.

Rinomati brand e albergatori di grande esperienza nazionale e internazionale, importanti designer, consulenti e architetti specializzati in strutture alberghiere ed extralberghiere condivideranno testimonianze, punti di vista e concepts sostenibili, per lo sviluppo di un nuovo business di successo.

Un’intera giornata rivolta a investitori, direttori, imprenditori, costruttori, designer e developer di settore, occasione per conoscere i fattori di successo che caratterizzeranno l’industria alberghiera, fare networking, scambiarsi idee con le migliori aziende di arredo e contract specializzate nel mercato hospitality.Intenso il programma di seminari che affronteranno numerose tematiche, dai future trends, a soluzioni tailor made, dalla tecnologia, alla sostenibilità.

Non mancheranno approfondimenti sulla Luxury experience, sullo storytelling, sulle nuove frontiere dell’ospitalità, sui fattori che influenzeranno maggiormente il settore alberghiero per la generazione Z, nonché dibattiti tra architetti e albergatori committenti.

Gli argomenti nello specifico:

  • I fattori critici e di successo del settore alberghiero italiano – Pregi e difetti della realtà alberghiera italiana, gli aspetti su cui investire, quelli da migliorare e perfezionare.
  • I trend del design alberghiero – I clienti hanno richieste ed esigenze nuove: come ci si prepara a soddisfarle? Le migliori tesi sul futuro del design alberghiero e le tendenze del settore.
  • La nuova generazione di hotel nel mondo – I concept più innovativi, le caratteristiche degli alberghi di nuova generazione, raccontati dai brand manager dei più importanti gruppi.
  • Il progetto e la sua gestione – Come ideare un albergo di successo? Quali professionisti coinvolgere? Come definire il budget?
  • Layout funzionale e budget cost efficace – Pianificare attentamente un progetto alberghiero, valutando la funzionalità degli spazi, nel rispetto del budget disponibile.
  • Gli architetti si raccontano – Architetti italiani e internazionali specializzati nel settore si racconteranno e presenteranno case studies di successo.

A Hospitality Design Conference tavole rotonde e seminari si alterneranno a dibattiti e momenti di incontro, per un’intera giornata di formazione e networking.

 

LEVI’S® for Feet: il ritorno delle sneakers iconiche, al passo coi tempi

Amato per la sua ricca storia di innovazione nel denim, il brand Levi’s® vanta anche una storia unica nella realizzazione di calzature di alta qualità. Nel 1975, Levi’s® lanciò Levi’s® for Feet, una linea di boots, sneakers e mocassini. Dopo il recente lancio della Raven, un desert boot nel 2022, Levi’s® for Feet ha riportato in vita il modello runnér retro “Stryder” con una rielaborazione fedele e confortevole della prima sneaker Levi’s® con il logo originale 2 Legs. Per il 2024, Levi’s® for Feet punta sul suo logo distintivo 2 Legs ed espande ulteriormente la sua offerta di sneakers con le nuove Swift, Sneak.

Il restyle di Levi’s® for Feet è iniziato esplorando i suoi archivi. Tra i materiali d’archivio e le foto delle scarpe degli anni ’70, uno dei dettagli distintivi è stato il logo unico della sneaker Stryder, che raffigura due gambe in movimento. Dopo una lunga ricerca, un paio originale è stato finalmente individuato in un sito d’aste in Giappone, e il design team di Levi’s® è riuscito a realizzarne fedelmente una versione moderna della Runner. Levi’s® for Feet offre ora opzioni di colore aggiuntive per una Stryder moderna, ampliando contemporaneamente la famiglia di stili che utilizzano il logo distintivo 2 Legs.

Per la collezione Primavera/Estate ’24, le sneakers di Levi’s® for Feet includono le nuove Swift e Sneak, due modelli casual, dal design e branding degli anni ’70. Realizzata in twill di cotone con texture naturale, la versatile Sneak è dotata di una suola traspirante in gomma.

A completare le ultime proposte di Levi’s® for Feet c’è la Swift, che presenta il logo 2 Legs su una sneaker moderna ed elegante. Realizzata in pelle sintetica e camoscio, la Swift è dotata anche di una traspirante suola in gomma.

La Stryder, la Swift e la Sneak sono già disponibili per l’acquisto su Levi.com, sull’app Levi’s®, e in alcuni negozi Levi’s® selezionati.

La collezione disegnata con AI da ANNAKIKI FW24-25  

ANNAKIKI Collezione FW24-25
L’ERA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

“L’era dell’intelligenza artificiale è arrivata, dovremmo accoglierla o essere cauti?”
“I prossimi cinquant’anni saranno l’epoca dell’IA.”
Kevin Kelly


I prossimi cinquant’anni saranno l’epoca dell’IA.”

Queste sono le parole profonde dello studioso della cultura digitale Kevin Kelly il quale nel suo libro “I prossimi 5000 giorni” prevede che l’IA sarà equiparata all’automazione e alla rivoluzione industriale, guidando una nuova rivoluzione: così come l’umanità ha cambiato il pianeta attraverso la saggezza, l’intelligenza artificiale continuerà a portare nuovi cambiamenti nel mondo.
 
Come ha detto Kelly, mentre non siamo ancora in grado di definire chiaramente cosa sia l'”intelligenza artificiale“, siamo già stati trascinati dalla marea dei tempi, iniziando ad imparare come conviverci. Siamo affascinati dalla potente capacità di elaborazione dei dati, dalla velocità di risposta e dalla sua facilità d’uso. Mentre accogliamo con gioia una nuova ondata di rivoluzione tecnologica, siamo anche preoccupati: l’IA ha bisogno di avere coscienza di sé come gli esseri umani? Mostra davvero “creatività” e “immaginazione”? Ci priva delle opportunità di lavoro o crea nuove possibilità di impiego?
 
Queste domande hanno suscitato profonde riflessioni nell’animo della designer Anna Yang che afferma: “Attualmente, non possiamo ignorare l’impatto delle tecnologie dell’IA come ChatGPT e Midjourney sull’industria. Sto pensando se la creatività dell’IA sia diversa da quella umana. Possiamo distinguere le differenze creative tra le due? L’IA ha davvero la creatività che immaginiamo?

La collezione autunno-inverno 2024/25 di ANNAKIKI ha come tema “l‘era dell’intelligenza artificiale” e presenta 50 look in stile futuristico retrò attraverso un format di sfilata digitale, esplorando il tema della coesistenza e della co-creazione tra intelligenza artificiale e umanità. Questa stagione, Anna Yang ha utilizzato la fusione tra fotografia reale e tecnologia dell’IA come concetto creativo, creando una sfilata virtuale dalla scenografia al pubblico, e ha presentato in modo speciale otto look virtuali generati con l’assistenza dell’IA. La capacità innovativa e l’ampia immaginazione dimostrate dall’IA hanno lasciato la designer sbalordita. Ciò che originariamente richiedeva una settimana o più di lavoro ora può essere realizzato in un tempo estremamente breve grazie alla tecnologia dell’IA, e la realtà dei prodotti finiti è difficile da distinguere. Questo sembra preannunciare una riduzione significativa della complessità tecnica della progettazione, consentendo a chiunque in futuro di progettare la propria linea di abbigliamento grazie alla potenza della tecnologia.

Tuttavia, Anna si è presto resa conto che l’IA non è onnipotente. Per i designer pieni di creatività e impegnati nella realizzazione di idee, la moda ne è la manifestazione ideale. Anche se l’IA può generare “moda” attraverso i dati, spesso manca di coerenza e fattibilità nel design e non può essere completamente trasformata in prodotti reali, specialmente durante il processo di campionamento. Questo ha portato Anna a riconoscere che l’IA ha ancora limiti in questa fase e al momento non può sostituire completamente la creatività e il senso estetico umano, né stabilire connessioni emotive che colpiscono il cuore. Gli esseri umani non solo possono creare arte, ma possono anche trasformare concetti in realtà fisiche, apprezzare l’arte in modo unico e sperimentare la trasmissione di informazioni. Questa è una caratteristica unica e insostituibile dell’umanità.

Immaginando di vivere in un’epoca in cui l’intelligenza artificiale e l’umanità convivono e prosperano, Anna ha creato una serie di guerriere futuriste che indossano armature, simbolo del potere che sovverte le tradizioni e mette in discussione il convenzionale, combattendo coraggiosamente contro l’eccessiva invasione dell’intelligenza artificiale e proteggendo al contempo la preziosa creatività e immaginazione umane.
 
Questa stagione, Anna si è impegnata a sfidare i nuovi limiti del design delle silhouette, utilizzando esclusivamente il nero e il bianco come colori principali per esplorare le infinite possibilità dell’assoluto. Oltre ai materiali comuni come la pelle, il denim rivestito e i materiali compositi, ha introdotto attivamente nuovi tessuti tecnologici. I primi nove look della sfilata sono stati ispirati al concetto di “guscio”, sottolineando che, sebbene l’intelligenza artificiale possa creare, manca di emozioni e anima, producendo solo “gusci” privi di anima. Basandosi su questo concetto, Anna ha utilizzato una varietà di tessuti compositi come ossa di pesce e materiali creati da pelle e alluminio, combinati con la tecnologia di cucitura tridimensionale, per creare design dalle silhouette ampie con effetti visivi unici.

L’armatura è il fulcro di questa stagione, grazie alla tecnologia di progettazione tridimensionale e ai dettagli degli armamenti smontabili, permette a chi la indossa di trasformarsi facilmente tra la vita quotidiana e scene più drammatiche, dimostrando una grande adattabilità e versatilità. Le iconiche maniche a onde tridimensionali appaiono in tutta la collezione, celebrando la forza femminile. Il simbolo del marchio, la stella a quattro punte, è onnipresente, intagliata in modo artistico sul petto, svelando la bellezza nascosta del corpo, o nascosta nei dettagli, mantenendo la naturalezza dei movimenti e sottolineando l’identità unica del marchio.
Inoltre, Anna ha utilizzato tessuti con memoria tecnologica per progettare abiti da sera, rompendo i limiti dei materiali tradizionali e mostrando la diversità e l’avanguardia del design. Pur mettendo in discussione la creatività dell’IA, Anna ha anche scelto di collaborare con essa in modo creativo, trasformando i pattern astratti generati dall’IA in forme concrete, ad esempio stampando le immagini di volti umani progettate dall’IA, con dettagli realistici, sugli abiti, in uno stile futuristico retrò; oppure utilizzando pelle e tecniche sperimentali di legatura con cordini per trasformare le armature tubolari progettate dall’IA in realtà, mostrando il potenziale illimitato della creatività umana.
 
Anna Yang conclude le sue riflessioni con le seguenti parole: “Dovremmo guardare al futuro dell’umanità con ottimismo. L’IA, come strumento tecnologico, può sicuramente aiutarci a risolvere molti problemi, ma allo stesso tempo dovremmo affrontare con cautela le nuove sfide che questa tecnologia potrebbe portare.

SARAWONG FW24-25 “BLOSSOMS SAND”

SARAWONG FW24-25 “BLOSSOMS SAND”

La collezione SARAWONG FW 24.25, si insinua tra le pieghe della storia e della poesia per narrare un racconto di bellezza intrinseca e dal significato profondo. La designer si è ispirata alle parole immortali di William Blake nel suo poema “Auguries of Innocence” e alla ricchezza culturale della Via della Seta, per creare un’esperienza di moda che celebra la connessione tra il microcosmo e il macrocosmo, il limitato e l’infinito.

La designer si rifà in particolar modo ad uno dei versi più densi e pieni di significato dell’opera:


    “To see a world in a grain of sand, and a heaven in a wild flower, hold infinity in the palm of your hand and eternity in an hour”.

Queste parole, intrise di profonda saggezza, spiegano la capacità di cogliere l’universo intero in un dettaglio apparentemente insignificante. Anche in una singola particella di sabbia o in un fiore selvatico, è possibile intravedere un intero universo dove trovare la bellezza e la perfezione del paradiso.

La designer cerca di catturare questa visione, trasformando elementi più comuni in capi straordinari. I tessuti, i dettagli e le stampe della collezione si immergono nei microcosmi della natura, le texture e i motivi evocano una profonda connessione con la terra e il cielo, traducendo l’essenza poetica di Blake in capi di abbigliamento vibranti. In particolare, le stampe floreali si ispirano ai quattro magnifici fiori che si trovano sui murales delle grotte Dunhuang, un sistema di 500 templi scavati nella roccia nella provincia di Gansu, lungo la Via della Seta. Peonia, fiore di melograno, poinsettia e il caprifoglio rappresentano la resilienza delle donne, la loro capacità di adattamento, la comprensione e la speranza di una vita piena di bellezza e felicità. 

“Blossoms Sand” si manifesta attraverso una fusione di eleganza senza tempo e innovazione contemporanea. I tessuti ricchi e le silhouette fluide si mescolano armoniosamente con dettagli intricati ispirati alla natura. L’eleganza si unisce ad una sensualità sussurrata, creando un equilibrio perfetto tra femminilità sofisticata e modernità audace. La collezione incarna la visione di una donna sicura di sé, consapevole della sua bellezza interiore ed esteriore.

La Via della Seta, simbolo di scambio culturale e commerciale tra oriente e occidente, permea la collezione con la sua storia millenaria. I colori, le forme e le decorazioni richiamano le magnifiche sfumature dei paesaggi e i dettagli raffinati riflettono l’influenza delle culture che si sono intrecciate lungo questa rotta storica, offrendo un omaggio alla sua bellezza senza tempo.

Ricami intricati, tessuti pregiati e lavorazioni artigianali si fondono per creare pezzi unici che narrano storie antiche e moderne.

Guarda l’intera collezione Sarawong FW24/25:



Velier Live, un viaggio nel migliore dei mondi possibili

Velier Live, un viaggio nel migliore dei mondi possibili

Il distributore genovese trasforma in realtà i sogni di 6000 professionisti del settore, con una fiera che detta i nuovi paradigmi per la crescita dei distillati e dell’enogastronomia nel nostro Paese

Il futuro delle fiere trade nel settore dei distillati e dei vini è da oggi un po’ meno lontano. Il Velier Live, evento appena concluso al Superstudio Maxi Milano il 18 e 19 febbraio, ha infatti dimostrato che un nuovo approccio alla divulgazione enogastronomica è possibile. Le parole d’ordine sono: interazione; esperienze multisensoriali; un discorso di verità sui contesti socioculturali in cui nasce un prodotto e sui processi produttivi; contaminazioni con mondi vicini e lontani; volontà di spingere sempre più un alto il livello qualitativo dei prodotti degustati, come anche lo spessore degli ospiti internazionali e nazionali. Non da ultimo un’offerta formativa senza pari, con 490 experience nelle 18 ore complessive di apertura, tenute da una squadra formata da alcuni dei massimi esperti nei settori di competenza ma anche da appassionati divulgatori. 

I numeri del Velier Live: 

6000 partecipanti su 9000 metri quadrati; oltre 200 marche di distillati e liquori; 76 vignaioli Triple A in presenza, 52 mila bottiglie; 600 chili di pane e 6000 chili di ghiaccio; decine di aree verdi naturali; 7 mila foto scattate.

La città

Il Superstudio Maxi di via Moncucco ha assunto per due giorni le sembianze di una vera e propria città, animata da strade e “case”, luoghi di grande impatto che hanno ospitato 55 experience. Non solo e non più le classiche degustazioni di prodotti ma vere e proprie esperienze emozionali, immersive, a numero chiuso e accessibili solo accreditandosi in loco. A dare ancora più spessore i tanti distillatori, brand owner e ambassador internazionali arrivati nel capoluogo lombardo. Dietro ogni grande prodotto c’è un contesto culturale stratificato e affascinante, e Velier ha ritenuto di farlo diventare protagonista assoluto, per creare un legame duraturo tra i valori di un potenziale fruitore e la storia di una distilleria, di un liquore o un alimento.  

Le esperienze: Caribbean Street

Nel villaggio del Velier Live si sono intrecciate le diverse strade tematiche, a partire da quei Caraibi che l’azienda genovese esplora da 40 anni contribuendo all’ascesa mondiale del rum. Dietro la facciata del mitico Hotel Florita di Jacmel, i visitatori hanno scoperto un cinema vintage con un cortometraggio girato ad Haiti, terra di tradizioni tenaci che dà i natali al Clairin; il rum giamaicano Hampden è stato protagonista di un percorso multisensoriale, dalle essenze di profumeria all’estrema versatilità in gastronomia; la riproduzione di un tipico bar giamaicano ha fatto da sfondo ai riti quotidiani dell’isola, a partire dal drink nazionale Wray & Ting; tra l’erba e le piante di due giardini tropicali sono spuntate cuffie per scoprire le musiche tradizionali delle isole caraibiche associate ai rum in degustazione. E poi i food pairing del rum domenicano Brugal 1888 e la Shake & Sip del nicaraguense Flor de Caña per imparare i segreti della miscelazione caraibica. Per l’occasione sono state aperte in degustazione anteprime e bottiglie rare, come il nuovo Foursquare Absolutio, la serie Triple Entente, Neisson Armada e i co-bottling tra Velier e Saint James per i 25 anni dell’Aoc del rum martinicano. Ospiti d’onore di questa strada, alcuni dei più grandi distillatori al mondo: Richard Seale (Foursquare), Grégory Vernant (Neisson), Herbert Linge (Providence), tutti insieme in un dream team completato dai rum guru Luca Gargano, Presidente di Velier, e Ian Burrell.

Whisky Street

Non è passata inosservata l’esposizione di decine di imbottigliamenti mitici della regina dello Scotch Whisky, la distilleria Macallan che proprio nel 2024 compie 200 anni di vita. Strabilianti i dram degustati nel Whisky Inn, tra cui un Glenrothes 40 anni e un Highland Park 30 anni. E poi la casa di Whisky Club Italia, la più grande community nostrana di appassionati di whisky, che ha curato ben 13 percorsi degustativi dedicati alle distillerie e agli imbottigliatori indipendenti. La scozzese Balvenie ha tracciato un parallelismo tra l’arte di far whisky artigianale e le arti visive di Francesco Maccapani Missoni, mentre Waterford ha portato lo studio del terroir applicato al Single Malt, con le lezioni di un agronomo della distilleria. Infine l’interessante scena dell’American Whiskey è stata celebrata nella riproduzione del Fort Nelson Bar, situato nello storico palazzo di Louisville che ospita la distilleria Michter’s. 

Mexican Street

L’incredibile patrimonio culturale dei distillati di agave ha avuto dei narratori d’eccezione. Il Master Distiller Hector Vazquez ha presentato la terza serie di Palenque, il progetto che valorizza e mette in etichetta i volti dei micro produttori di Oaxaca; all’Agua Sancta di Milano il compito di miscelare i tanti tequila del portfolio Velier, mentre La Punta di Roma ha raccontato l’artigianalità del mezcal. E poi le feste di Rooster Rojo e nel tacos bar animato da Herradura e El Jimador.     

Japan Street

Un vero ramen bar nipponico, curato da Ronin Milano, ha fatto da cornice al racconto delle eccellenze dell’isola: dai sake alle micro distillerie di whisky raccontate dal connoisseur Salvatore Mannino, su tutte la mitica Chichibu di Ichiro Akuto. Nikka ha celebrato i 90 anni dalla fondazione della distilleria Yoichi con un percorso museale e poco distante Amaro Yuntaku ha unito la tradizione distillatoria italiana alla biodiversità nipponica, portando anche la testimonianza di un maestro Bonsai.

Piazza Italia

La liquoristica nostrana ha una storia secolare e può contare su una varietà con pochi eguali nel mondo: le arance rosse Igp di Sicilia di Amaro Amara, le erbe montane spontanee di Bordiga protagoniste di uno spiazzante blind tasting, l’enorme lavoro di ricerca sui frutti rari di Capovilla, le mandorle pugliesi di Amaretto Adriatico. Sono solo alcuni esempi delle esperienze di Piazza Italia, in cui hanno esordito anche due storie famigliari di tutto rispetto come il ligure Camatti e i piemontesi Chinati Vergano. Ha fatto notizia il ritorno a casa di Simone Caporale, creatore dell’amaro Santoni, il quale ha riprodotto al Velier Live gli ambienti del Sips di Barcellona, vincitore della World’s 50 Best Bars 2023. Infine, Portofino Dry Gin ha alzato il sipario sulla nuova creazione “Penisola” e il gin biologico d’Alta Langa, Engine ha stupito coi simulatori di guida sportiva Sparco.    

Dalla mixology alla ristorazione

La mixology è stata una parte importante del Velier Live, col Main Bar che ha ospitato le guest di tanti nomi di spicco della scena in collaborazione con Rita Cocktails, Jerry Thomas Project, Ceresio 7, Aguardiente, L’Antiquario, Rosewood Castiglion del Bosco, Bulgari, Il Mercante. Sempre al Bar centrale, ampio spazio alla Cocktail Revolution di ecoSPIRITS, sistema tecnologico appena premiato ai Barawards 2023 di Bargiornale come Innovazione dell’anno. E di miscelazione si è parlato anche nelle case del colosso dei sodati Fever Tree, di Hendrick’s gin e Monin, e naturalmente negli spazi dedicati alla vodka, Stolichnaya, Moskovskaya, Tito’s. 

Il Velier Live è stata anche l’occasione per presentare i Just Born, i nuovi ingressi nel catalogo: da Contrattino, aperitivo tonic biologico ai gin Silent Pool, Porcelain e Jiji, fino a Roots e Rupes. 

Impossibile non bussare alla porta della casa che ospitava l’esperienza gourmet con Billecart-Salmon, guidata da Nicolas Roland-Billecart in persona, coi migliori champagne della maison (Cuvée Louis e Clos St. Hilaire) e i salumi di Podere Cadassa; bollicine e grandi cibi anche da Casa Contratto, dove lo spumante d’Alta Langa ha incontrato la cruda al coltello dello chef Maurilio Garola (Campamac). E poi lo spazio France Gourmande con Cognac, Armagnac e Calvados abbinati ai classici della gastronomia francese selezionati da Longino & Cardenal; il percorso andaluso per imparare i segreti di un grande vino come lo Sherry; la leggenda del liquore più antico al mondo, la Chartreuse dal 1605; la trattoria dedicata alla mitica pasta artigianale Fabbri con una brigata mista fieramente calabrese (Il Lupo Cattivo, La Cascina 1899, Tenuta San Nicodemo); una pasticceria che ha ospitato le sperimentazioni alcoliche di maestri del calibro di Guido Castagna, Corrado Assenza, oltre a Davide Longoni, che ha anche firmato tutti i panificati della fiera.

Infine due parole per un vero e proprio evento nell’evento: un ampio spazio conviviale che ha ospitato in presenza 76 produttori Triple A, il movimento dei vignaioli agricoltori, artigiani e artisti che ha compiuto 20 anni l’anno scorso e che al Velier Live ha salutato una seconda generazione di vignaioli convintamente ancorata ai valori dei padri: artigianalità, gesti positivi verso la Natura e un rispetto sacrale per il terroir.

Milano Fashion Week – MARYLING FW 24-25

MARYLING FW 24-25 – MILANO FASHION WEEK

WINTER SNOWFLAKE ADVENTURE

Il ricordo di una giornata sugli sci tra le cime innevate di Madonna di Campiglio è il cuore della FW 24/25 di MARYLING, “Winter Snowflake Adventure”. Un’immersione magica nella natura che diventa il pretesto per creare una collezione elegante e comoda, moderna e colorata, che rilegge in maniera accattivante l’evoluzione dello sport e del suo stile – sempre più riconoscibile, iconico, lussuosamente funzionale- in dialogo con la moda.

Al centro il classico maglione natalizio dalle lavorazioni hand made che, con il sapiente uso del color block e il suo motivo tradizionale a maglia, dà vita a nuovi oggetti del desiderio, ricchi di vibrazioni accattivanti. L’ispirazione è una miscellanea di fascinazioni artistiche sulle quali MARYLING costruisce l’anima della sua proposta. La snow art e i suoi pattern nati dalla mano di Simon Beck, il land artist celebre per le opere sulla neve fresca; il fotografo dei fiocchi di neve Wilson A.Bentley, pioniere nel rappresentare un mondo microscopico, tanto evanescente quanto affascinante; l’artista americano Doug Aitken maestro nel creare miraggi architettonici con gli specchi.

Così le tracce sulla neve si mutano in habotai di seta stampata in bianco e nero; i paesaggi montani, gli scorci da cartolina, le cromie del rosa, del bianco, del blu indaco disegnano abiti in chiffon e amplificano il carattere dei piumini, mountain clothing per eccellenza, oltre che quello delle puff bag e delle sciarpe trapuntate. E ancora il neoprene assume toni psichedelici mentre capi monocromatici conservano il comfort tipico dell’abbigliamento sportivo celebrando, al contempo, la loro essenza con tinte vivaci pensate per spiccare sulla neve.

E ancora spazio alla maglieria con intarsi; agli jacquard caratterizzati dai simboli iconici della stagione invernale traslati nelle lavorazioni a maglia e nei filati lussuosi, insieme alle texture classiche di MARYLING come la lana lunga, i cappotti in cachemire e mohair, le mantelle e i capispalla sartoriali nelle tonalità cammello, sabbia, cioccolato e fard.

I pattern rileggono il concetto di vacanza sugli sci in chiave glamour e la bellezza dell’inverno tra alberi ghiacciati, cime montuose e una calda atmosfera di relax. Le linee dei modelli sono ispirate alle forme iconiche dell’abbigliamento sportivo graffiate da dettagli di design, enfatizzati da lavorazioni lussuose ed eleganti, che portano la snow couture anche in città.