THE ONE MILANO: a Milano la fiera del prêt-à-porter di lusso

Mipap (il salone del prêt-à-porter organizzato da Fiera Milano) e Mifur (salone della pellicceria e della pelle) uniscono la loro esperienza dando vita a The One Milano: un polo fieristico dedicato al prêt-à-porter di lusso.

La Fashion Week meneghina, oltre all’Expo del bello recentemente annunciato dal Premier Renzi (per maggiori informazioni clicca qui) vedrà dunque l’inserimento di THE ONE MILANO che presenterà in anteprima le collezioni femminili autunno/inverno 2017-18.

 

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Un contenitore che conta, attualmente, l’adesione di oltre trecento aziende nazionali ed internazionali e che accoglierà buyer provenienti da: Russia, Giappone, Corea, UK, Usa, Cina, Francia e Germania.

 

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Corrado Peraboni, amministratore delegato di Fiera Milano ha dichiarato alla stampa: “Si tratta di un ottimo esempio per il sistema fieristico della moda. L’obiettivo è quello di collaborare e sostenere insieme il comparto. In un mercato fieristico sempre più competitivo e internazionale, abbiamo scelto di ottimizzare le risorse creando sinergie tra due manifestazioni fortemente caratterizzate, per dare ulteriore vantaggio allo sviluppo del business. Questo accordo si inserisce, tra l’altro, nell’ottica del percorso di razionalizzazione del sistema fiere promosso dal ministero del Sviluppo Economico“.

L’appuntamento di THE ONE MILANO è stato fissato dal 24 al 27 febbraio 2017 in concomitanza con la Fashion Week.

Per maggiori informazioni visitate il sito www.fieramilano.it 

 

 

Fonte immagini theonemilano.com

 

Il Far West di Ralph Lauren incanta New York

E’ al Madison Avenue che lo spettacolo di Ralph Lauren ha avuto inizio.

Ispirata al Far West, la collezione primavera/estate 2017 conserva tutti gli elementi urbani, declinati in salsa folkloristica.

I nativi del Nord America hanno ispirato questo défilé; grandi orecchini e maestose collane, frange, fiori e pizzo macramè.

La coperta messicana Serape diventa uno splendido over coat  color avorio. La cappa reversibile in montone  intrecciato diviene l’emblema del lusso (il suo valore sul mercato è 5.900 dollari). Questa è l’opera compiuta di Ralph Lauren, lo stilista da 7.4 miliardi di dollari di fatturato all’anno.

Spazio alla femminilità con abiti in lurex che accarezzano sensualmente le forme delle modelle.

 

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Gli accessori ricalcano pienamente il mood della linea: le cinture vengono decorate da blocchetti d’argento mentre la nuova Tiffin Bag è caratterizzata da borchie vintage e ricami Beacon.

Non poteva mancare, infine, l’intramontabile cappello da cowboy che in questa collezione si veste di effetti sparkling.

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Fonte cover lastampa.it

Fonte gallery elle.com

Il rave party di Marc Jacobs alla New York Fashion Week

Teatrale e curiosamente anticonformista: il rave party di Marc Jacobs per la collezione primavera/estate 2017 viene scandito da capi in voga negli anni ’80, riletti in chiave moderna.

E’ un evento a tutti gli effetti, il défilé di Jacobs che ha chiuso questa lunga kermesse con un parterre di top model come Irina Shayk, Kendall Jenner, Adriana Lima, Karlie Kloss e Gigi Hadid  costrette, sfidando la forza di gravità, ad ancheggiare sulla passerella su stivali con maxi platform.

Un avvicendarsi di capi midi, che paiono usciti dai miglior cartoon manga: balze, sketch paesaggistici che disegnano sweatshirt e patchwork; la collezione è variopinta.

Immancabile il camouflage nelle collezioni dello stilista americano che come una firma indelebile, viene proposto in ogni collezione.

Dreadlock multicolor, realizzate da DreadlockbyJena ed ispirati da “Lana Wachowski, dalla cultura raver, dagli anni ’80 da Boy George e dalle Harajuku girls di Tokyo” (come sostenuto dall’hairstylist Guido Palau), hanno però provocato uno strascico di polemiche sul web visto che in passerella la maison ha prediletto modelle dalle pelle diafana trascurando top model di colore, come la cultura impone.

Lo stesso Marc Jacobs ha difeso l’operato del suo team, lasciando un commento su Instagram in risposta alle critiche mosse dagli internauti: “A tutti quelli che parlano di “appropriazione culturale” o di qualsiasi altra cosa senza senso riguardante il colore della pelle legato al modo in cui si portano i propri capelli dico: è divertente che non critichiate ugualmente le donne di colore che lisciano i loro capelli. Io rispetto e sono ispirato dalle persone e dal loro modo di apparire. Non vedo razze né colori, vedo le persone. Sono molto dispiaciuto nel leggere che così tanta gente sia di così strette vedute. La risposta è l’amore. È bello poter apprezzare ed essere ispirati da così tante cose con provenienze diverse. Pensateci“.

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Fonte cover madame Le Figaro

Fonte gallery vogue.com

New York Fashion Week. Collezione funny per Michael Kors

Ad incalzare la sfilata primavera/estate 2017 di Michael Kors ci ha pensato la canzone “Get happy” di Judy Garland.

In effetti, il tema del brano non poteva essere più azzeccato visto che il défilé proposto dalla griffe statunitense è l’emblema della felicità.

La provocazione dello stile rétro si insinua gradevolmente sugli abiti midi con scollatura profonda.

Se il colore è l’anima di questa collezione che si anima di fogge tipicamente vintage, il pattern diventa fulcro di questo progetto creativo. Macro fiori si stagliano generosamente dal fondo rubando la scena ai capi ton sur ton.

Poca ostentazione per la linea di Michael Kors che, a orpelli e artifizi, preferisce la purezza delle linee.

Trench dalla foggia minimale ed abiti crochet aprono un evento che culmina con vesti tempestate di cristalli che illuminano la passerella.

Cintura in vita e sandali plateau sono gli accessori cult di questa collezione.

Adottando il concetto “see now by now” i capi appena presentati a New York saranno venduti in brevissimo tempo nelle boutiques della griffe.

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Fonte immagini vogue.com

Marchesa: regalità estrema alla New York Fashion Week

Regalità suprema per gli abiti presentati da Marchesa durante la New York Fashion Week dalle designer Karen Graig e Georgina Chapman.

La collezione primavera/estate 2017 del noto marchio statunitense è un omaggio all’eleganza; alla voluttuosità della raffinatezza.

Abiti da sogno, da red carpet. Leggeri e impalpabili. Di mastodontica bellezza.

La seta libra nell’aria lasciando che le sfumature dei toni che la colorano, rapiscano lo sguardo dei presenti alla sfilata. E’ incanto.

Allo stesso modo, superbi si rivelano gli abiti da sera con frange, stile Charlestone.

La lunghezza è totale per questi magnifici vestiti. Che siano decorati con dettagli in 3D o con rose ricamate. Che abbiano micro ruches a movimentare la struttura o effetti sparkling sorprendenti che impreziosiscono le vesti.

Austeri si presentano i dress noir monospalla; incantevoli e luxury appaiono gli abiti con cavalli aitanti che coprono le generosità delle modelle.

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Fonte cover Madame le Figaro

Per le immagini vogue.com

 

Capucci: Mario Dice direttore creativo per il prêt-à-porter

È l’emblema dell’alta sartorialità italiana nel mondo. Un marchio storico, quello di Capucci, in cui si fondono eleganza estrema e lusso.

Il marchio fondato da Roberto Capucci che rese celebre la griffe con la sua linea a scatola, ora si accinge a vivere una nuova epoca.

 

Abito - scultura indossato da Esther Williams (fonte artemodaunibg.it)
Abito – scultura indossato da Esther Williams (fonte artemodaunibg.it)

 

 

Nel lontano 1951, Capucci sfilò per la prima volta a Firenze, sotto la protezione del marchese Gian Battiste Giorgini. Ritenuto troppo giovane per sfilare, il riscatto del couturier avviene qualche giorno  dopo, quando, riuscì a trionfare presentando la sua collezione nella dimora privata del marchese Giorgini, vendendo completamente tutti i capi.

 

Little Black Dresses (Capucci, 1961) • © Norman Parkinson Ltd
Little Black Dresses (Capucci, 1961) • © Norman Parkinson Ltd

 

 

I suoi abiti – scultura furono esposti nei musei più prestigiosi del mondo (Palazzo Pitti di Firenze e Victoria & Albert di Londra solo per citarne alcuni) e hanno vestito icone del cinema come Marilyn Monroe e Gloria Swanson.

È notizia di pochi giorni fa, la nomina di Mario Dice alla direzione creativa della linea prêt-à-porter della maison, già lanciata durante la passata settimana della moda di settembre e che sembra non abbia trovato ancora una sua filosofia.

 

Roberto Capucci, “linea a scatola”, Archivio Fondazione Roberto Capucci 1958
Roberto Capucci, “linea a scatola”, Archivio Fondazione Roberto Capucci 1958

 

 

Mario Dice, designer dell’omonimo brand fondato nel 2007, deve il suo successo come professionista a Kevin Carrigan affermato professionista della Maison CALVIN KLEIN a New York.

A soli 14 anni, inizia a lavorare la griffe e, ritornato in Italia, affianca le Sorelle Fontana dove affina le tecniche del know now che gli permetteranno di collaborare con Gattinoni, Trussardi, David Koma e krizia.

Il suo stile è sobrio e dinamico, sobrio e casual.

 

Mario Dice è il nuovo direttore creativo della linea pret -a- porter (fonte mariodice.com)
Mario Dice è il nuovo direttore creativo della linea pret -a- porter (fonte mariodice.com)

 

 

Mario debutterà ufficialmente da Capucci a Milano, in settembre, con la collezione primavera-estate 2017: “Vogliamo fare un passo alla volta per sondare le reazioni del mercato e dei clienti. Crediamo nelle potenzialità di un marchio storico come Capucci che negli anni ha vestito principesse, volti del jet set internazionale e donne ricchissime ed esigenti, come lo sono le clienti di oggi, sempre più proiettate verso un mondo di lusso e artigianalità“, ha sostenuto Capucci.

 

 

 

 

Stella McCartney gioca coi cigni a Parigi

Cigni a volontà e capi sporty-glam: questo è il progetto creativo di Stella McCartney per il prossimo autunno/inverno 16-17.

L’intera collezione punta sulla comodità e piace perché avvalora il concetto di prêt-à-porter. Focus sul jeans, tessuto principale della collezione e proposto su dress, camicie e maxi coats.

Il défilé punta sulla contaminazione di stili, sul gioco tra moda femminile e moda maschile.

Capi abbondanti e sportivi, perfetti per ogni giorno come ad esempio il piumino matelassé full size abbinato a maxi dress in tessuto tecnico, per ripararci dal freddo invernale.

La tuta/pigiama  con ruches sul davanti, irriverente nella tonalità fluo, si scontra adorabilmente con una versione più chic della donna McCartney che veste tailleur abbondanti in velluto e particolari velati e canotta laminata.

Abiti lingerie in seta e pizzo per una donna sensuale. Hanno un sapore vintage, anzi, appaiono rubati dall’armadio della nonna ed attualizzati.

Il dualismo comfort/eleganza sempre presente nelle collezioni di Stella McCartney, esplode nella collezione più vivida che mai.

Variopinta risulta, inoltre, la scelta della palette cromatica che spazia dal nero,  al rosa shocking  per giungere alla terra bruciata e al grigio.

 

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Per le immagini fonte Madame Figaro

Marc Jacobs: Lady Gaga in passerella a New York

Tenebrosa e seducente, multiforme e a tratti confusionaria. Metropolitana e underground. Sicuramente gotica.  Insomma, non manca davvero nulla alla collezione autunno/inverno 16-17 di Marc Jacobs presentata a New York.

Un défilé importante quello di Jacobs che punta su una modella del tutto inaspettata per attirare l’attenzione del pubblico.  Madame Lady Gaga, infatti, incede sicura sulla passerella, con capelli biondo platino e trucco gotico. Continua dunque il sodalizio tra i due artisti visto la recente apparizione al Grammy di Lady Germanotta in abiti Marc Jacobs.

La collezione proposta è un omaggio al cinema horror, allo stile vittoriano contaminato da elementi gotici, al noir in tutte le sue declinazioni.

Ampiezze importanti, totali. Colletti e dettagli tricot. Gonne in pelle traforata. E poi maxi felpe, pois, fiocchi, piume, pellicce e mantelli daumier. Insomma, contaminazioni visive spettacolari, scenografici pattern come il coniglio, i gatti e i topi e ancora ballerine e graziosi angeli.

La palette di colori vede l’abuso del nero (vivido perfino nel make-up realizzato da François Nars) in qualche occasione accostato a colori più vivaci e comunque incupiti come il grigio e il rosa sporco.

L’unico tocco di colore, all’apparenza forzato, il rosa shocking degli stivali con chiusura a gancetti e maxi platform e le tracolle dalla misura midi.

Anna Wintour, Lizzy Plapinger, Debi Mazar, Christina Ricci, Natasha Lyonne e Juliette Lewis, sedute in prima fila, hanno goduto di uno tra i più grandiose spettacoli che la moda newyorkese sia stata in grado di proporre durante l’ormai passata settimana della moda newyorkese.

 

Lady Gaga modella per Marc Jacobs (fonte Madame Figaro)
Lady Gaga modella per Marc Jacobs (fonte Madame Figaro)

 

(fonte Madame Figaro)
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(fonte Madame Figaro)

 

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New York: Jason Wu presenta una sexy donna bon ton

Con Jason Wu a New York sfila una donna elegantemente bon ton, succinta in diverse occasioni con profonde scollature e spacchi vertiginosi.

Per il prossimo autunno/inverno 16-17 lo stilista ha creato una collezione che posa le sue basi sull’essenzialità e sul garbo, intervallati, questi, da stacchi di print superbi e fascinose velature.  Gli abiti da cocktail si decorano di mirabili piume leggere, illuminate da fantastici cristalli.

Un intento illusorio di severità  si evince negli abiti midi impreziositi da cocker gioiello o dagli over coats dall’allure vintage che lasciano scorgere leggerissimi e sensuali abiti vestaglia.

La donna di Jason Wu, inoltre,  pare abbia fatto incetta di capi rubati dall’armadio del proprio uomo.  Propone maxi blouson in lana “grigliati” da fili d’oro, maxi pull a dolcevita in wool abbinate sia a ballarine che con mocassini.

Il progetto creativo dello stilista taiwanese si veste di toni cupi in una palette di colori predominata dal blu, seguita poi dal nero e dal grigio. Non mancano però esplosioni di colore come il giallo canarino del long dress e dei dettagli in pelliccia sulle mini cappe degli abiti, del ramato del cappotto o il color cappuccino del cocktail dress.

 

(fonte Madame Figaro)
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(fonte Madame Figaro)

 

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(fonte Madame Figaro)

 

 

Parata di stelle per il défilé Saint Laurent tenutosi a Los Angeles

Come tutti ben sapranno, Hedi Slimane ha deciso di cancellare il nome Saint Laurent dalla settimana della moda parigina, optando per una location completamente nuova e suggestiva.

L’11 febbraio scorso, all’interno dell’Hollywood Palladium di Los Angeles si è tenuta la prima sfilata Saint Laurent in America con la collezione uomo autunno/inverno 16-17 presentata contemporaneamente alla pre-fall 2016 dedicata alla moda donna.

Il défilé è stato un vero e proprio evento mondano nato per celebrare i primi cinquant’anni di Saint Laurent Rive Gauche con un parterre di star pronti ad ammirare la sfilata. Nel front-row ad applaudire il lavoro di Slimane, nomi come: Justin Bieber, Lady Gaga, Milla Jovovich, Zoe Kravitz, Jessica Alba, Jane Fonda, Demi Moore, Courtney Love e Pamela Anderson accompagnata dal secondogenito Dylan Lee, di recente chiamato a vestire i panni di testimonial della maison.

Il progetto creativo riconferma i canoni estetici del marchio con pellicce oversize, cappotti lunghi e tuxedo in perfetto allure vintage rock.

Pelle e paillettes sono il leitmotiv del défilé che fa incetta di pelliccia e velluto per rendere  voluttuose entrambe le collezioni. Stivali a punta da vecchio west in pelle nera abbinate a giacche militari per lui, gold e animalier per lei, da indossare sotto abiti da grand soirée. Maxi cinture fermano in vita gli abiti sparkling dalla linea midi e over culottes alte in vita.

La sfilata-evento di Saint Laurent, apertasi con alcuni tributi a David Bowie, è un vero omaggio alla cultura rock di fine anni ottanta  contaminata da sorprendenti elementi wild.

 

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(fonte Madame Figaro)

 

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(fonte Madame Figaro)

 

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(fonte Madame Figaro)

 

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(fonte Madame Figaro)

 

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(fonte Madame Figaro)

 

Parigi Moda Uomo: l’effortlessy-chic di Hermès

Pulizia, il consueto stile effortlessy-chic e un tocco futurista hanno caratterizzato la sfilata di moda maschile Hermès per la prossima stagione invernale. Véronique Nichanian ha presentato una collezione caratterizzata da un’eleganza disinvolta e rilassata, in linea con lo spirito della storica maison francese. Stile vincente non si cambia, recita un vecchio motto: e in effetti il carattere tipico del brand non viene assolutamente alterato nonostante la designer francese osi, mixando nuance ardite e sperimentando con materiali insoliti.

Nonchalance sembra essere la parola d’ordine per un uomo che, in tempi frenetici e convulsi, sceglie invece di andare controcorrente e rallentare i ritmi: i modelli che si alternano sulla passerella hanno le mani in tasca e indossano comodi pantaloni con elastico in vita. L’uomo Hermès per l’Autunno/Inverno 2016-2017 predilige il parka e i capispalla in pelle. Le silhouette sono gentili, abbondano i colli alti e le sciarpe e la palette cromatica varia dal turchese al mostarda fino al crema, al grigio e al rosa pallido, senza dimenticare l’arancione simbolo della maison, e il cammello. Il nero la fa da padrone, mentre i modelli sfoggiano borse che impreziosiscono la classicità di capispalla come il trench, insolitamente declinati in pelle.

Veronique Nichanian, definita “la sacerdotessa della moda maschile”, coniuga mirabilmente comfort e stile, conferendo all’uomo un tocco di charme moderno e avanguardistico, che non stravolge l’identità del brand. I modelli indossano il consueto foulard d’ordinanza, simbolo per antonomasia della maison francese, mentre ardito risulta a volte il mix & match, specie per quanto concerne la palette cromatica. Inoltre, sempre nel corso della sfilata, è stato presentato il lancio dell’Apple Watch Hermès: dallo scorso 22 gennaio sono disponibili i primi dieci modelli del nuovo nato, con prezzi che variano da 1.300 a 1.780 euro.

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