Buon compleanno, Naomi

Spegne oggi 46 candeline Naomi Campbell: top model di fama mondiale, entrata nella storia negli anni Novanta. Dagli amori da copertina agli eccessi (denunce comprese), fino all’affidamento ai servizi sociali: la bellezza della Venere nera splende ancora oggi, nonostante una verve talvolta esplosiva. Pelle d’ebano, volto perfetto e fisico atletico, la modella è stata inserita dalla rivista People tra le 50 donne più belle del mondo. Con un patrimonio di 48 milioni di dollari, è una delle modelle più pagate della storia.

Naomi Elaine Campbell è nata a Streatham, Londra, il 22 maggio 1970. Sua madre è la diciottenne Valerie Morris, una ballerina di origini giamaicane. Sconosciuta è invece l’identità del padre, che abbandona Valerie quando quest’ultima è incinta di 4 mesi. Nel certificato di nascita l’uomo non viene nominato e la top model, in accordo con le volontà della madre, non lo ha mai incontrato. Il cognome Campbell è quello del secondo marito di Valerie. Nel 1985 è nato Pierre, il fratellastro della modella.

Ultimamente un certo Errol Campbell, che ha da poco scontato una condanna per stupro, ha rivendicato la paternità, chiedendo a Naomi di sottoporsi al test del DNA. Le affermazioni dell’uomo sono state prontamente smentite dalla madre della top model, la quale invece si è astenuta dal commentare la notizia. Tuttavia secondo alcune fonti la modella vanterebbe origine giamaicana e antenati cinesi.

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Naomi Elaine Campbell è nata a Streatham, Londra, il 22 maggio 1970


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La bellissima modella è da sempre impegnata nella causa contro le discriminazioni razziali


Naomi Campbell, foto di Herb Ritts, 1990
Naomi Campbell, foto di Herb Ritts, 1990


Foto di Michel Comte, Vogue 1994
Foto di Michel Comte, Vogue 1994


Naomi Campbell, foto di Ellen von Unwerth, 2004
Naomi Campbell, foto di Ellen von Unwerth, 2004


Naomi Campbell, foto di Herb Ritts, Hawaii, 1989
Naomi Campbell, foto di Herb Ritts, Hawaii, 1989


Dopo aver vissuto a Roma, dove la madre lavorava come ballerina, la piccola Naomi viene spesso affidata alle cure dei parenti mentre la madre viaggia in tutta Europa. Dall’età di 3 anni la bambina frequenta la Barbara Speake Stage School e all’età di 10 anni viene ammessa alla Italia Conti Academy of Theatre Arts, dove studia danza.

La sfolgorante carriera di Naomi Campbell inizia nel 1978, ad appena 8 anni, quando viene scritturata per il videoclip di Is This Love, di Bob Marley. E numerosi saranno i videoclip di artisti che, in seguito, ne immortaleranno la bellezza, da Madonna a George Michael, da Michael Jackson a Puff Daddy. Ad appena 15 anni inizia a lavorare come modella. In breve il suo volto e la sua bellezza unica si impongono sulla scena del decennio Ottanta/Novanta. Naomi Campbell diviene una delle sei modelle della sua generazione per cui è stata coniata l’espressione di “supermodelle”. Carismatiche e capricciose come vere e proprie dive, iconiche muse per stilisti e fotografi, le supermodelle non sono semplici mannequin ma si impongono all’attenzione dei media come dei personaggi. Nell’aprile 1986 Naomi appare sulla copertina di Elle e, sempre nello stesso anno, è tra le modelle che posano per Terence Donovan per il calendario Pirelli 1987. Nell’agosto 1988 è la prima donna di colore ad apparire sulla copertina di Vogue (prima in Francia e successivamente in Inghilterra) e di Time Magazine.


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Nel corso della sua carriera, Naomi Campbell è stata testimonial nelle campagne pubblicitarie di molte case di moda, tra le quali Fendi, Prada, Roberto Cavalli, Dolce & Gabbana, Chloé, Emanuel Ungaro, Guess, Escada, Pinko. Volto storico di Valentino, Versace, Roberto Cavalli, Yves Saint Laurent, con la sua falcata ha calcato le passerelle delle più grandi case di moda al mondo. Nel 1988 inizia la carriera di attrice, prendendo parte a tre episodi della serie I Robinson. Intanto debutta anche al cinema, nel 1991, nel film Cool as Ice. Nel 1999 è protagonista in Testimone scomoda.

Naomi Campbell, foto di Irving Penn, Vogue,1 gennaio 1992
Naomi Campbell, foto di Irving Penn, Vogue, gennaio 1992


Foto di Albert Watson,  Vogue, febbraio 1994
Foto di Albert Watson, Vogue, febbraio 1994


Naomi in passerella per Yves Saint Laurent
Naomi in passerella per Yves Saint Laurent


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Naomi Campbell è soprannominata la “Venere nera”


Foto di Jean-Paul Goude per Harper's Bazaar, 2009
Foto di Jean-Paul Goude per Harper’s Bazaar, 2009


Ritratta da Richard Avedon per il Calendario Pirelli 1995
Ritratta da Richard Avedon per il Calendario Pirelli 1995


Al culmine della carriera, nel 1994, Naomi scrive anche un romanzo, ma si rivela un clamoroso fiasco. Nello stesso anno pubblica l’album Baby Woman,che si rivela invece un successo commerciale, soprattutto in Giappone. L’anno seguente si butta in un’avventura imprenditoriale insieme alle colleghe Claudia Schiffer, Christy Turlington ed Elle Macpherson: le top model investono in una catena di ristoranti chiamati Fashion Cafe, ma solo tre anni più tardi l’azienda è sull’orlo della bancarotta. Nel 1998 dalle pagine del Time viene annunciata la notizia che segna uno spartiacque indelebile nel fashion biz: è la fine dell’era delle supermodelle. Naomi intanto si è già quasi totalmente ritirata dalle passerelle mentre continua a posare per i magazine patinati. E nel 1999 firma il suo primo contratto per un’azienda di cosmetici, la Cosmopolitan Cosmetics (una divisione di Wella). Mai dimenticate e senza degne eredi, nel 2008 le supermodelle daranno vita, dalle pagine di Vanity Fair, ad una reunion, per nostalgici orfani di un capitolo sfavillante della storia del costume.

Durante la sua carriera, Naomi ha dichiarato guadagni nettamente inferiori rispetto alle sue colleghe. In prima linea nella causa contro il razzismo, la top model ha denunciato più volte i pregiudizi del fashion biz nei confronti delle modelle di colore. Impegnata sul sociale, la modella supporta il Nelson Mandela Children’s Fund, per cui, nel lontano 1998, ha anche organizzato una sfilata di Versace a scopo benefico.

Personalità ribelle ed eccentrica, la top model ha sofferto di dipendenza da cocaina e per ben quattro volte è stata giudicata colpevole di atti di violenza commessi nei confronti di impiegati e camerieri del suo entourage ma anche paparazzi ed estranei, tra il 1998 e il 2009. Affidata ai servizi sociali di New York, bandita dai voli British Airways, i suoi exploit ce l’hanno resa anche più umana e forse meno irraggiungibile. Forte di un’infanzia trascorsa senza un riferimento paterno, per la top model padri putativi sono stati Quincy Jones, Chris Blackwell e Nelson Mandela. Tra i suoi amori il pugile Mike Tyson, l’attore Robert De Niro, il bassista degli U2 Adam Clayton, l’italianissimo Flavio Briatore e il miliardario russo Vladislav Doronin.


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Herb Ritts in mostra a Milano

Il Palazzo della Ragione Fotografia di Milano ospita i lavori del grande fotografo Herb Ritts, in una mostra imperdibile. “Herb Ritts. In Equilibrio” è la prima grande retrospettiva dedicata al fotografo nella città di Milano. Una selezione degli scatti più iconici, in mostra dal 20 febbraio fino al 5 giugno 2016.

Corpi sinuosi dalle forme plastiche, immense distese di spiagge bianche, volti velati e lunghe vesti nere mosse dal vento del deserto; quel bianco e nero così unico, capace di passare con estrema nonchalance dal reportage alla foto patinata; e, ancora, l’Africa, immortalata con i suoi profumi, le sue suggestioni e la sua essenza più primordiale. Herb Ritts è stato uno dei principali esponenti della fotografia internazionale. Definire la sua estetica entro un solo ambito è impresa difficile: sublime interprete degli anni Novanta, nessuno come lui riuscì ad immortalare le top model, contribuendo alla loro fama.

Oniriche come vestali, struggenti nella loro perfezione, le sue supermodelle indossano Versace e Ferré, in un momento storico irripetibile per il fashion biz. Protagonista della moda ma anche mirabile ritrattista della Hollywood più patinata, Herb Ritts ha immortalato personaggi del calibro di Michael Jackson, Madonna, David Bowie, Johnny Depp, Jack Nicholson.

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Pose plastiche e corpi scultorei rappresentano l’emblema della fotografia di Herb Ritts


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Herb Ritts nacque a Los Angeles il 13 agosto 1952 da una facoltosa famiglia ebrea


Nato a Los Angeles il 13 agosto 1952 da una facoltosa famiglia ebrea, Herbert Ritts Jr. è stato fotografo e regista. Il più grande di quattro figli, Herb crebbe nel lusso di una villa di ben 27 stanze. All’età di dieci anni gli viene regalata la sua prima fotocamera, una Kodak. Dopo aver studiato Storia dell’Arte ed Economia alla prestigiosa University High School e dopo alcuni tentativi falliti di fare strada nel mondo del rock, nel 1974 conseguì la laurea al Bard College di New Tork. Tornato a Losa Angeles, fece coming out sulla propria omosessualità. Iniziò intanto a prendere lezioni di fotografia.

I primi soggetti ritratti furono i suoi amici. Se vivi ad Hollywood e nella tua cerchia di amicizie spiccano nomi del calibro di Richard Gere il successo è nel tuo destino. È il 1978 quando Herb scatta delle foto a Richard Gere durante una gita nel deserto di San Bernardino: i due giovani si fermarono in una stazione di servizio per cambiare una ruota forata e mentre Richard sostituiva la ruota Herb immortalò l’attore in scatti sensuali in jeans e canottiera. Fu così che nacque un mito: quelle foto nate in maniera del tutto improvvisata furono usate per promuovere il film American Gigolò del 1980 e comparvero come cover di riviste del calibro di Newsweek, Vogue, Esquire e Mademoiselle.

Naomi Campbell, Hollywood, 1991
Naomi Campbell, Hollywood, 1991


Helena Christensen, Malibu, 1996
Helena Christensen, Malibu, 1996


Ad Herb Ritts vennero commissionati lavori da Franco Zeffirelli, Andy Warhol e dalla rivista L’Uomo Vogue. Nel 1979 ritrasse Brooke Shields per Mademoiselle, mentre l’anno successivo ottenne la cover di Elle. Fu presentato a Bruce Weber dal modello Matt Collins, mentre Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia, gli fece subito un contratto. Il resto è storia: in breve Ritts si impose come uno dei maggiori fotografi glamour, entrando di diritto nell’Olimpo della moda. La sua era un’estetica particolare, che traeva ispirazione dalla Grecia classica, per le sue celebri foto in bianco e nero. Spesso si trattava di nudi, maschili e femminili, tra pose plastiche e corpi scultorei.


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“Per me, un ritratto è qualcosa attraverso il quale percepisci le persone, le loro qualità interiori, ciò che le fa essere quello che realmente sono”, diceva il grande fotografo, i cui scatti furono pubblicati sulle maggiori riviste del mondo, da Elle ad Harper’s Bazaar, da Rolling Stone a Vanity Fair. Firmò le campagne pubblicitarie di brand del calibro di Giorgio Armani, Gianni Versace, Calvin Klein, Chanel, Gianfranco Ferré e molti altri e ritrasse personalità illustri, tra cui Karl Lagerfeld, Harrison Ford, Jodie Foster, Sylvester Stallone, Kofi Annan, Arnold Schwarzenegger, Julia Roberts, Isabella Rossellini, Robert De Niro, Jennifer Aniston, John Travolta e molti, molti altri. Sua è inoltre la regia di alcuni videoclip di Madonna e Michael Jackson.

Stephanie Seymour, Cindy Crawford, Christy Turlington, Tatjana Patitz e Naomi Campbell, Hollywood 1989
Stephanie Seymour, Cindy Crawford, Christy Turlington, Tatjana Patitz e Naomi Campbell, Hollywood 1989


Laetitia Casta per il Calendario Pirelli, Malibu, 1998
Laetitia Casta per il Calendario Pirelli, Malibu, 1998


Dopo una lunga e sfolgorante carriera, il fotografo si spense a Los Angeles il 26 dicembre 2002 per complicazioni derivate da una polmonite, dopo aver contratto il virus dell’HIV all’inizio del 1989. Impegnato nella causa per combattere l’AIDS, Ritts contribuì a diverse organizzazioni di beneficenza fra le quali amfAR, Elizabeth Taylor AIDS Foundation, Project Angel Food, Focus on AIDS.


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Gigi, Kendall e le altre: le nuove top model

Le chiamavano supermodelle. Erano gli anni Novanta e i personaggi più amati venivano dalle passerelle. Non più modelle dai volti anonimi, eteree quanto intercambiabili mannequin che si alternavano sui défilé: adesso top model come Claudia Schiffer, Cindy Crawford, Linda Evangelista, Naomi Campbell si imponevano all’attenzione dei media come dei personaggi, ognuna con la propria personalità, ognuna diversa, amatissime e idolatrate. Segni particolari: bellissime.

Se la dicotomia tra modelle e top sembrava essere superata, nel corso degli anni Duemila, oggi il fenomeno sembra essere tornato prepotentemente alla ribalta. Protagoniste indiscusse del fashion biz internazionale oggi sono volti come Gigi Hadid e Kendall Jenner: giovanissime, seguitissime dai paparazzi e bellissime, sono loro le nuove top.

Gigi Hadid, bionda e dal viso perfetto, classe 1995, è nata in California da padre palestinese e madre olandese (è figlia dell’ex modella Yolanda Foster). All’anagrafe Jelena Noura “Gigi” Hadid, la modella ha una sorella, Bella, anche lei modella di successo, e tre fratelli, più svariate sorellastre nate dalle precedenti unioni dei genitori. La sua carriera nella moda è iniziata nel 2011, con un contratto per la IMG Models. Nel 2012 viene scelta come testimonial di Guess, da sempre pigmalione di autentiche bombshell, da Eva Herzigova a Claudia Schiffer. Comparsa su Sports Illustrated e sul Calendario Pirelli 2015 (dove faceva capolino in una tutina in latex in scatti ad alto tasso erotico), la bomba sexy si è fatta strada nelle principali fashion week, da Milano a Parigi a New York, dove ha sfilato per i più grandi, imponendosi in poco tempo come la regina assoluta delle passerelle.

Gigi Hadid
Gigi Hadid
Kendall Jenner
Kendall Jenner

Gigi Hadid e Kendall Jenner nel backstage della sfilata Victoria's Secret 2015, foto Getty Images
Gigi Hadid e Kendall Jenner nel backstage della sfilata Victoria’s Secret 2015, foto Getty Images


La consacrazione ufficiale avviene con la cover di Vogue e con il contratto come nuovo angelo di Victoria’s Secret. Gigi Hadid oggi è la top model più amata, icona di stilisti del calibro di Olivier Rousteing, Karl Lagerfeld, Giambattista Valli, Donatella Versace e molti altri: non c’è praticamente défilé in cui lei non faccia il suo ingresso trionfale. Dopo alcune polemiche sulla sua fisicità morbida, oggi rara nella moda, grazie a lei sta finalmente tornando alla ribalta un nuovo ma quantomai antico ideale di bellezza femminile, che vede le curve in primo piano.

Viene dal mondo del gossip e dagli eccessi di casa Kardashian l’altra top model di nuova generazione, Kendall Kenner. Occhi da gatta e lunghi capelli bruni, anche lei nata nel 1995, Kendall Jenner è figlia di Caitlyn Jenner e di Kris Jenner e sorellastra dell’ormai celebre Kim Kardashian. Da sempre sotto i riflettori, Kendall inizia la carriera nella moda nel 2014, quando viene scelta da Riccardo Tisci come volto di Givenchy, accanto a Mariacarla Boscono. Nello stesso anno sfila alla settimana della moda di Parigi, Londra e Milano. Impostasi in appena un anno come una delle 50 modelle più richieste al mondo, nel 2015 ottiene la cover di Vogue e sfila per Victoria’s Secret, mentre la rivista Forbes la elegge la sedicesima modella più pagata al mondo.

Gigi Hadid e Kendall Jenner (Foto Getty/Jean Catuffe
Gigi Hadid e Kendall Jenner (Foto Getty/Jean Catuffe)
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Le due top model sono tra loro intime amiche

Gigi Hadid e Kendall Jenner insieme per Vogue
Gigi Hadid e Kendall Jenner insieme per Vogue


Kendall e Gigi Hadid sono tra loro intime amiche: soprannominate Kengi, quando non sfilano le vediamo ridere e scherzare, come qualsiasi teenager. Protagoniste indiscusse dei rotocalchi rosa e del gossip, con loro si torna ad una svolta: non si parla più di modelle ma si torna ufficialmente nell’era delle top model, non più anonimi manichini ma personaggi amatissimi e ben noti al pubblico.

(Foto cover Vanity Fair)

Balmain P/E 2016: valchirie e supermodelle

Parata di stelle in passerella per Balmain, per la sfilata Primavera/Estate 2016. La maison francese propone una donna selvaggia e ribelle, per una collezione dalle suggestioni tribali che ha incantato Parigi, rivelandosi l’evento più esclusivo della settimana della moda francese.

Chi ha detto che l’era delle supermodelle è finita da un pezzo forse sarà costretto a ricredersi: bellezza e (incredibile ma vero!) curve da capogiro si sono alternate in passerella, valorizzando con falcate e grinta le creazioni Balmain per la prossima Primavera/Estate. Sulle note di Michael Jackson hanno sfilato nomi del calibro di Doutzen Kroes, Alessandra Ambrosio, le sorelle Gigi e Bella Hadid, Kendall Jenner, Joan Smalls, Lily Donaldson, Isabeli Fontana e ancora Jourdan Dunn, Lily Aldridge e Stella Maxwell: le top model più famose del momento sono state regine incontrastate del défilé. Femminilità allo stato brado per indomite valchirie in tacchi alti e catene.

Olivier Rousteing propone una collezione sexy ed aggressiva, dai tocchi eccentrici e dall’appeal sofisticato. Maglie di metallo che ricordano il Paco Rabanne degli anni Sessanta, gemme ricamate su audaci pencil skirt che valorizzano la silhouette femminile o su lunghi abiti da sera di gran lusso. Gioielli etnici e mood da amazzoni contemporanee per capi interamente lavorati in crochet con audaci corpetti ricamati e mirabili arabeschi in chiave tribale. Balze e volants si rivelano l’unica componente romantica a cui questa valchiria metropolitana si lascia andare. Women have the power: questo sembra essere il mood predominante della sfilata, per una donna che si riappropria della propria arma più pericolosa, la seduzione.

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La top model olandese Doutzen Kroes in passerella per Balmain
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Alessandra Ambrosio indonna un miniabito sparkling
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Kendall Jenner
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Gigi Hadid
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Crochet ed effetti grafici creano inedite stampe tribali

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Lavorazione all’uncinetto per abiti da sera da amazzone contemporanea


La collezione trae spunto dalla serie televisiva “Empire”, incentrata sull’universo discografico dell’hip hop e dell’R&b. Una femminilità dai toni aggressivi eppure sofisticati, che valorizza la silhouette e la personalità. Tra i materiali usati spicca il mousseline di seta, per pantaloni e gonne con volants romantici, che ricordano il flamenco. La palette cromatica vede in primo piano i toni scuri, come cioccolato, cognac, sabbia e oro, misti ai toni del verde e del nero.

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La top model brasiliana Isabeli Fontana
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Lily Aldridge
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Bella Hadid per Balmain
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La supermodella britannica Lily Donaldson

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Lunghi abiti traforati per un lusso contemporaneo


Un clamore eccezionale ha caratterizzato il défilé, divenuto immediatamente protagonista sui principali social network. La notte firmata Balmain è continuata col blindatissimo party after-show organizzato al ristorante Laperouse e si è conclusa con maxi festeggiamenti all’Hôtel Costes. Un grande successo messo a segno dal giovanissimo designer Olivier Rousteing, appena trentenne, dopo la riuscita collaborazione di Balmain con H&M, protagonista incontrastata dell’Autunno/Inverno 2015-2016.

(Foto Madame Figaro)


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