Max Mara: neofemminismo in chiave Bauhaus

Cascate di paillettes inondano pantaloni e giacche, dentro le morbide pellicce bicolor l’aria della notte berlinese è frizzante; sotto al trucco marcato la nuova Lili Marleen sorride enigmatica, consapevole del proprio fascino. Forti eppure fragili, indipendenti, lavoratrici: alla Milano Fashion Week Max Mara omaggia le donne, con un défilé interamente dedicato alla figura femminile, che viene riproposta nelle sue infinite sfaccettature.

A metà tra le suffragette e le eroine del cinema muto, sulla passerella di Max Mara si respira la frenesia dei cabaret berlinesi e la magia delle ispirazioni dadaiste: tra capi glitterati e dettagli sparkling, i favolosi Roarin’ Twenties rivivono in una collezione che segna un punto di rottura con la tradizione del brand emiliano. È un commiato in piena regola quello che si respira in casa Max Mara: un punto di rottura con il passato, per cui si abbandona lo stile più classico, da sempre simbolo della maison, per abbracciare una nuova estetica, in cui confluiscono suggestioni dadaiste, costruttiviste e moderniste.

L’Autunno/Inverno 2016-2017 pensato dal direttore creativo Ian Griffiths vede una donna forte, energica, come le prime donne lavoratrici, pioniere dell’epoca, come Gertrud Grunow, Natalia Goncharova e Hannah Hoch: avanguardistica, modernista e intrisa di suggestioni femministe, la collezione Max Mara guarda al futuro.

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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)

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(Foto Madame Figaro)


Il classico cappotto maschile, da sempre capo principe della maison, cede ora il passo a tute da lavoro in versione luxury. Il movimento artistico del Bauhaus ispira capi in color-block. E se le silhouette sono ancora maschili, protagonista assoluto della sfilata è un inedito patchwork in chiave glitter, tra scacchi, righe, vernici, lane plastificate e pelli lucide.

Lo Zeitgeist si incarna in una donna moderna, che ostenta la sua personalità dall’alto di preziose jumpsuit ricoperte di paillettes. I colori sono accesi e brillanti, come il blu, il verde, il giallo e il rosa; grafismi e forme geometriche attraversano i capispalla dal taglio sartoriale, ma anche gli shorts in maglia, le tute da lavoro con grandi tasche. Il classico cappotto ora è declinato in materiali quali cashmere, shearling, cavallino e alpaca lavata, ha le spalle arrotondate e la zip laterale. Non mancano trench dorati, lunghi guanti in pelle, maxi occhiali dalle lenti rotonde, mentre le scarpe hanno il tacco grosso o sono le classiche stringate maschili.

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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)

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(Foto Madame Figaro)


Tra gli accessori spicca la Whitney Bag, it bag simbolo della maison, che si preannuncia già must have indiscusso della prossima stagione invernale. Protagonista del front-row l’attrice Natalie Dormer, conosciuta per i ruoli ne “Il Trono di Spade” e “Hunger Games”. L’attrice britannica è stata insignita del Women In Film Max Mara Face of the Future Award® 2016, che le sarà consegnato il prossimo 15 giugno nella splendida cornice di Beverly Hills, in California.


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Balmain P/E 2016: valchirie e supermodelle

Parata di stelle in passerella per Balmain, per la sfilata Primavera/Estate 2016. La maison francese propone una donna selvaggia e ribelle, per una collezione dalle suggestioni tribali che ha incantato Parigi, rivelandosi l’evento più esclusivo della settimana della moda francese.

Chi ha detto che l’era delle supermodelle è finita da un pezzo forse sarà costretto a ricredersi: bellezza e (incredibile ma vero!) curve da capogiro si sono alternate in passerella, valorizzando con falcate e grinta le creazioni Balmain per la prossima Primavera/Estate. Sulle note di Michael Jackson hanno sfilato nomi del calibro di Doutzen Kroes, Alessandra Ambrosio, le sorelle Gigi e Bella Hadid, Kendall Jenner, Joan Smalls, Lily Donaldson, Isabeli Fontana e ancora Jourdan Dunn, Lily Aldridge e Stella Maxwell: le top model più famose del momento sono state regine incontrastate del défilé. Femminilità allo stato brado per indomite valchirie in tacchi alti e catene.

Olivier Rousteing propone una collezione sexy ed aggressiva, dai tocchi eccentrici e dall’appeal sofisticato. Maglie di metallo che ricordano il Paco Rabanne degli anni Sessanta, gemme ricamate su audaci pencil skirt che valorizzano la silhouette femminile o su lunghi abiti da sera di gran lusso. Gioielli etnici e mood da amazzoni contemporanee per capi interamente lavorati in crochet con audaci corpetti ricamati e mirabili arabeschi in chiave tribale. Balze e volants si rivelano l’unica componente romantica a cui questa valchiria metropolitana si lascia andare. Women have the power: questo sembra essere il mood predominante della sfilata, per una donna che si riappropria della propria arma più pericolosa, la seduzione.

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La top model olandese Doutzen Kroes in passerella per Balmain
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Alessandra Ambrosio indonna un miniabito sparkling
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Kendall Jenner
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Gigi Hadid
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Crochet ed effetti grafici creano inedite stampe tribali

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Lavorazione all’uncinetto per abiti da sera da amazzone contemporanea


La collezione trae spunto dalla serie televisiva “Empire”, incentrata sull’universo discografico dell’hip hop e dell’R&b. Una femminilità dai toni aggressivi eppure sofisticati, che valorizza la silhouette e la personalità. Tra i materiali usati spicca il mousseline di seta, per pantaloni e gonne con volants romantici, che ricordano il flamenco. La palette cromatica vede in primo piano i toni scuri, come cioccolato, cognac, sabbia e oro, misti ai toni del verde e del nero.

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La top model brasiliana Isabeli Fontana
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Lily Aldridge
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Bella Hadid per Balmain
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La supermodella britannica Lily Donaldson

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Lunghi abiti traforati per un lusso contemporaneo


Un clamore eccezionale ha caratterizzato il défilé, divenuto immediatamente protagonista sui principali social network. La notte firmata Balmain è continuata col blindatissimo party after-show organizzato al ristorante Laperouse e si è conclusa con maxi festeggiamenti all’Hôtel Costes. Un grande successo messo a segno dal giovanissimo designer Olivier Rousteing, appena trentenne, dopo la riuscita collaborazione di Balmain con H&M, protagonista incontrastata dell’Autunno/Inverno 2015-2016.

(Foto Madame Figaro)


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