Lady Gaga è il nuovo volto di Tiffany & Co.

E’ Lady Gaga il nuovo volto scelto da Tiffany & Co. per la campagna Legendary Style: la popstar diviene la testimonial della nuova collezione Tiffany City Hardware. La notizia è stata confermata con la proiezione del video in anteprima durante il Super Bowl: sugli schermi è stata infatti proiettata un’anteprima di 60 secondi della nuova campagna, che vede protagonista Lady Gaga. Ora le foto celebrano il nuovo volto scelto dalla maison del lusso: Lady Gaga appare sofisticata e sobria, in una campagna pubblicitaria che celebra lo stile del brand. “Amo Tiffany Hardwear perché è diverso ed elegante, ma non è quello che ci si aspetta quando si pensa all’eleganza. E’ come me, credo, Sono un pop’ diversa. Per me Tiffany è un brand iconico, eppure continua ad andare avanti e a evolversi con i tempi”, queste le parole con cui Miss Germanotta ha commentato la nuova collezione di Tiffany & Co. Con lo styling curato dalla mitica Grace Coddington, che firma anche la direzione creativa dello spot, Lady Gaga appare perfetta negli scatti realizzati per la nuova linea di gioielli Tiffany HardWear, che comprende una collana, un paio di orecchini e un braccialetto in oro 18 carati. La splendida popstar indossa un dolcevita nero, una camicetta in seta e un paio di pantaloni bianchi e neri: gli scatti, realizzati da David Sims, immortalano la cantante sofisticata come non mai. La collezione Tiffany HardWear è disponibile su ordinazione dallo scorso 5 febbraio e arriverà nei negozi il prossimo 28 aprile.

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Tiffany & Co. inaugara la terza boutique in via Condotti

Tiffany & Co., il famoso brand americano di alta gioielleria, ha inaugurato l’11 maggio scorso, la terza boutique in via Condotti civico 55.

Per l’occasione, Villa Aurelia, sulla cima  del Giannicolo, si è tinta di un soave color Tiffany e ha ospitato  il gala dinner di Tiffany & Co., alla quale hanno partecipato: Maria Grazia Cucinotta, Margherita Buy, Ambra Angiolini, Cristina Parodi, Annie Leibovitz, Isabella Borromeo, i premi Oscar Francesco Lo Schiavo e Dante Ferretti, Cindy Sherman ed Emma Ferrer, nipote dell’icona Audrey Hepburn che ha contribuito ai fasti della celeberrima griffe.

 

Emma Ferrer, nipote della bellissima Audrey Hepburn, all'inaugurazione della boutique Tiffany & Co., di via dei Condotti (fonte Zimbio)
Emma Ferrer, nipote della bellissima Audrey Hepburn, all’inaugurazione della boutique Tiffany & Co., di via dei Condotti (fonte Zimbio)

 

 

Florence Rollet, vice presidente per Europa, Medio Oriente e Africa, ha dichiarato: “Si tratta di un’occasione importante per Tiffany in Italia. Via Condotti è famosa per lo shopping di lusso e aprire un negozio in questa celebre strada, sottolinea l’importanza del mercato italiano e favorisce la nostra strategia di crescita come marchio globale, sinonimo di stile ed eleganza”.

In occasione dell’inaugurazione, è stata allestita all’interno del negozio, una mostra che ospita pezzi di alta gioielleria della maison e che ripercorrono le tappe salienti della griffe, dagli anni venti agli anni cinquanta. L’esposizione potrà essere visibile fino al 5 giugno prossimo.

Sempre all’interno della boutique di via Condotti 55, sarà possibile visionare, dal 13 al 19 maggio, la mostra fotografica “The Female Portrait: Photography by American Women” che vedrà esposti i progetti fotografici di: Cindy Sherman, Nan Goldin, Linda McCartney, Lee Mille, Imogen Cunningham, Diane Arbus, Annie Leibovitz, Vivian Maier, Dorothea Lange, Margaret Bourke White, Lisette Model, Eve Arnold e Mona Kuhn.

 

 

 

Fonte Cover lineadiretta24

Grace Coddington creative partner per Tiffany & Co.

Dopo trent’anni di onorata carriera, madame Grace Coddington abbandona la direzione creativa di Vogue America, per affrontare una nuova avventura per il brand di gioielleria di lusso Tiffany & Co., ricoprendo il ruolo di creative partner.

 

Grace Coddington è stata per lungo tempo il braccio destro di Anna Wintour (glamobserver.com)
Grace Coddington è stata per lungo tempo il braccio destro di Anna Wintour (glamobserver.com)

 

 

Il braccio destro della temutissima e irrefrenabile Anna Wintour, si appresta dunque a ricoprire un ruolo sino ad ora mai ottenuto da nessun altro.

La campagna pubblicitaria, diretta per il marchio di lusso americano fondato nel 1837, verrà sponsorizzata sulle riviste (cartacee e online) a partire dal prossimo settembre fino alle festività natalizie.

La rossa e vulcanica esperta di moda, ha così commentato questa nuova esperienza lavorativa, accolta dopo l’addio a Vogue America avvenuto a gennaio: “Tiffany e la sua famosa Blue Box, ha sempre avuto uno speciale significato per me.”

 

 

 

Fonte cover disneyrollergirl

“La moda aiuta il Duomo”: l’asta benefica per restaurare il Duomo di Milano

La moda aiuta il Duomo” è l’iniziativa che vede la partnership di Tiffany & Co., Veneranda Fabbrica del Duomo, la casa d’arte Christie’s e Camera Nazionale della Moda Italiana, al fine di conservare lo splendore del Duomo di Milano.

L’appuntamento è per martedì 19 aprile 2016, alle ore 19.30, presso la Sala delle Colonne del Grande Museo del Duomo, a Palazzo Reale di Milano.

 

Abito Vivienne Westwood per La moda aiuta il Duomo (fonte luukmagazine)
Abito Vivienne Westwood per La moda aiuta il Duomo (fonte luukmagazine)

 

Abito Genny (fonte iodonna.it)
Abito Genny (fonte iodonna.it)

 

 

Tra le Maison che aderiscono al progetto: Giorgio Armani, Brunello Cucinelli, Cividini, Corneliani, Costume National, Diesel, Etro, Salvatore Ferragamo, Genny, Gucci, Isaia, Krizia, Loriblu, Martino Midali, Missoni, Moncler, Moreschi, Prada, Emilio Pucci, Roberto Cavalli, Tod’s, Trussardi, Vicini, Vivienne Westwood.

Tiffany & Co. donerà un gioiello in sua rappresentaza.

Il Cavalier Mario Boselli, Presidente Onorario di Camera della Moda Italiana, così ha commentato l’iniziativa: ”I nostri stilisti hanno risposto numerosi all’iniziativa e ora spero che la collaborazione possa proseguire anche fuori dai confini nazionali e raggiungere nuovi sostenitori. A tal fine ho proposto a Diane von Furstenberg di promuovere un’iniziativa simile a New York”.

 

La moda aiuta l'arte. Un'asta benefica aiuterà a restaurare le guglie del Duomo di Milano (fonte crisalidepress)
La moda aiuta l’arte. Un’asta benefica aiuterà a restaurare le guglie del Duomo di Milano (fonte crisalidepress)

 

Abito Etro in asta il 19 aprile presso Sala delle Colonne del Grande Museo del Duomo, a Palazzo Reale di Milano (font iodonna.it)
Abito Etro in asta il 19 aprile presso la Sala delle Colonne del Grande Museo del Duomo, a Palazzo Reale di Milano (fonteiodonna.it)

 

 

I fondi raccolti verranno devoluti a favore del progetto “Adotta una guglia. Scolpisci il tuo nome nella Storia”, lanciato da Veneranda Fabbrica del Duomo nell’ottobre del 2012 per sostenere i restauri del complesso monumentale del Duomo di Milano.

Per  chi non potrà essere presente il 19 aprile, gli abiti devoluti dalle maison potranno essere acquistati sulla piattaforma di aste online CharityStars.

 

 

 

Fonte cover Museo del Duomo

Paloma Picasso: vita di un’icona

Uno sguardo magnetico dal sapore mediorientale spicca su un viso di porcellana, il cui eburneo incarnato viene sottolineato dal rossetto rosso; la figura slanciata ammicca dai cartelloni pubblicitari, ove la giovane donna bruna posa come una diva patinata. Paloma Picasso è forse una delle ultime personalità ad aver segnato il corso della moda in modo tanto potente: designer di fama mondiale, businesswoman e imprenditrice di successo, ma anche socialite, musa di stilisti ed apprezzata icona di stile, la sua carriera e la sua vita sono costellate di avvenimenti e suggestioni.

All’anagrafe Anne Paloma Ruiz-Picasso y Gilot, la futura designer nasce a Vallauris il 19 aprile 1949: origine franco-iberica, Paloma Picasso è figlia d’arte per eccellenza, essendo nata dal genio Pablo Picasso e dall’artista francese Françoise Gilot. Fin dall’infanzia le viene insegnato ad essere indipendente e a sviluppare la propria personalità, unica via per non soccombere dinanzi al peso di una figura paterna così ingombrante.

Immortalata in alcune opere del padre, come “Paloma con un’arancia” e “Paloma in blu”, tante sono le foto che tracciano un ritratto abbastanza nitido della sua infanzia, vissuta in pieno spirito bohémien, circondata da artisti ed intellettuali. La bambina che osserva l’obiettivo con i grandi occhi scuri, fotografata spesso al fianco del padre, lascia ben presto il posto ad una donna sicura di sé, seducente nel suo rossetto rosso lacca e nella sua figura mediterranea. Un raro mix di procace sensualità latina e sofisticata classe contraddistingue la futura designer fin dalla pubertà.

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Paloma Picasso è nata a Vallauris il 19 aprile 1949
Paloma Picasso ritratta a Parigi da Annie Leibovitz. 1982
Paloma Picasso ritratta a Parigi da Annie Leibovitz. 1982
Paloma Picasso ritratta da Newton, Nizza, 1983
Paloma Picasso ritratta da Newton, Nizza, 1983
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Paloma Picasso fotografata da Edward Steichen/Getty Images
Paloma Picasso ritratta da Mario Sorrenti per Vogue Paris, marzo 2009
La designer ritratta da Mario Sorrenti per Vogue Paris, marzo 2009

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Paloma Picasso è un’icona di stile, designer di gioielli e musa iconica di stilisti e fotografi


Paloma è curiosa e vivace: dopo la laurea si fa regalare dai genitori una vacanza studio a Venezia, città di cui subisce da sempre il fascino. La giovane alloggia presso la pensione Frollo, alla Giudecca, tra i suoi luoghi preferiti insieme a Dorsoduro, sede della casa di Peggy Guggenheim, amica di famiglia dei Picasso. Paloma è rapita dai colori della laguna, attraversata dal glamour internazionale ma anche dalle suggestioni tragiche e struggenti dell’opera di Thomas Mann. La Serenissima costituirà in futuro principale fonte di ispirazione per i suoi gioielli.

Indipendente e dotata di una personalità forte, la giovane spicca ben presto il volo, proprio come la colomba che le dà il nome, dal simbolo disegnato dal padre in occasione della Conferenza Internazionale sulla Pace che ebbe luogo a Parigi l’anno della nascita di Paloma.

La giovinezza della futura icona è un inno alla vita mondana, tra gli eccessi e la ribellione tipici degli anni Settanta. Sono gli anni della vita notturna e Paloma è presenza fissa allo Studio 54 di New York e al Palace parigino, dove si scatena sulla pista da ballo. Ancora giovanissima, decide di combattere la sua timidezza attraverso il suo stile, che funge quasi da coperta di Linus per lei: in breve diviene una IT girl ante litteram. Protagonista indiscussa della scena culturale e modaiola parigina, i suoi abiti sono copiati e il suo stile è imitatissimo. Tra i suoi più fedeli ammiratori spiccano nomi del calibro di Yves Saint Laurent e Karl Lagerfeld, di cui la giovane diviene musa.

Uno scatto realizzato da Pablo Picasso
Uno scatto realizzato da Pablo Picasso
Paloma Picasso presso Tiffany & Co. New York, 1980. Foto di Roxanne Lowit
Paloma Picasso presso Tiffany & Co. New York, 1980. Foto di Roxanne Lowit
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Paloma Picasso nella campagna pubblicitaria del profumo che porta il suo nome, 1984
Paloma Picasso in una sequenza di scatti realizzati da Antonio Lopez
Paloma Picasso in una sequenza di scatti realizzati da Antonio Lopez
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Paloma Picasso è la figlia più piccola di Pablo Picasso e di Françoise Gilot
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Il rossetto rosso è la firma della designer, nonché il suo marchio di fabbrica
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La carriera di Paloma Picasso iniziò come costume designer
Paloma col padre, Pablo Picasso
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Una giovane Paloma Picasso con i suoi gioielli
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Il primo a credere in Paloma fu Yves Saint Laurent, che le commissionò la creazione dei gioielli per le sue collezioni

Paloma Picasso era un'habitué delle notti al Palace durante gli anni Settanta
Paloma Picasso e Xavier de Castelle al Le Privilege, foto di Roxanne Lowit, 1983


Inizialmente riluttante ad intraprendere una carriera nel design, la giovane tenta invano di reprimere questa sua propensione naturale, temendo il confronto con l’autorevole figura paterna. Paloma sa che tanti sono gli ostacoli da superare, e che a volte la critica può essere impietosa con i figli d’arte, e lei lo è per antonomasia, essendo la figlia più piccola del maestro Picasso, uno degli artisti più influenti del Ventesimo secolo nonché padre riconosciuto del Cubismo.

La sua carriera inizia a Parigi nel 1968, come costume designer. Ma in breve la giovane sviluppa una grande passione per i gioielli, che inizia a creare assemblando strass e bigiotteria. La critica si accorge immediatamente di lei. Dopo aver frequentato un corso di design del gioiello, arriva il primo lavoro. È monsieur Yves Saint Laurent, suo grande amico, il primo a credere in lei, commissionandole una linea di gioielli da abbinare ad una delle sue collezioni.

Nel 1971 Paloma inizia una collaborazione con la casa di gioielli greca Zolotas. Ma è il 1980 l’anno della svolta, quando John Loring, vice presidente di Tiffany & Co., le chiede di creare i gioielli per il celebre brand americano. È la consacrazione ufficiale per la giovane Picasso, che dimostra un talento naturale nel creare gioielli dal design audace ed accattivante. La colomba di cui porta il nome diverrà ben presto uno tra i topos preferiti per creazioni dalle dimensioni notevoli, al punto da essere spesso conservate nelle collezioni permanenti di alcuni musei, come il Museo di Storia Naturale Smithsonian, che conserva una collana di kunzite da 396 carati, o il Field Museum di Chicago, dove si può ammirare il bracciale di selenite da 408 carati. Le sue creazioni ammaliano e il successo è internazionale: per la prima volta le persone potevano stringere un Picasso tra le mani, anche se non si trattava di un quadro.

Paloma ritratta da Helmut Newton
Paloma ritratta da Helmut Newton
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Paloma Picasso divenne una IT girl ante litteram
Paloma in Yves Saint Laurent in uno scatto di Helmut Newton, 1990
Paloma in Yves Saint Laurent in uno scatto di Helmut Newton, Venezia, 1990
Un altro scatto di Helmut Newton, trench Yves Saint Laurent
Un altro scatto di Helmut Newton, trench Yves Saint Laurent
Paloma Picasso in Yves Saint Laurent
Paloma Picasso in Yves Saint Laurent, foto di Helmut Newton
Paloma Picasso incarnò per anni una bellezza sensuale ed iconica
Paloma Picasso incarnò per anni una bellezza sensuale ed iconica
Paloma Picasso in un celebre scatto di Helmut Newton, Saint Tropez, 1973
Paloma Picasso ritratta da Helmut Newton in un abito di Karl Lagerfeld, Parigi, 1978
Paloma Picasso ritratta da Helmut Newton in un abito di Karl Lagerfeld, Parigi, 1978

Paloma Picasso in una foto di Irving Penn. Vogue, aprile 1984
Paloma Picasso in una foto di Irving Penn. Vogue, aprile 1984


Alla morte del padre, avvenuta nel 1973, la designer vive un momento di crisi, come lei stessa ha dichiarato in un’intervista al New York Times. La sua sensualità le fa ottenere in questo periodo un ruolo in un film erotico: Paloma diventa così la contessa Erzsébet Báthory, protagonista di Racconti immorali, del registra polacco Walerian Borowczyk, pellicola premiata col Prix de l’Âge d’or nel 1974: il ruolo della contessa ungherese dagli inappagabili desideri sessuali contribuisce alla fama di Paloma Picasso, che viene consacrata a vera e propria musa iconica. Una figura magnifica e un viso bello come i quadri del padre appartenenti al periodo classico sdoganano ufficialmente la nuova dea del jet set internazionale. Bruna, il viso pulito, le sue mise sono sempre impeccabili e le sue uscite ufficiali fanno notizia: Paloma Picasso si afferma in breve come icona di stile europea, comparendo sulle riviste più prestigiose e posando per i più grandi fotografi del mondo, da Irving Penn a Robert Mapplethorpe, da Andy Warhol a Horst P. Horst fino ad Helmut Newton, che forgia tramite il suo obiettivo un autentico sex symbol, immortalandola in scatti ad alto potenziale erotico. Indimenticabile la spallina che scivola giù, lascivamente, su un topless sfacciato: un’immagine forte, da vera valchiria, per altre foto in cui Paloma si erge, femmina e potente, nel buio delle strade parigine.

Nello stesso periodo avviene l’incontro con il drammaturgo argentino Rafael Lopez-Cambil, noto come Rafael Lopez-Sanchez, con cui la designer convola a nozze nel 1978. Il matrimonio è un evento: lei indossa un abito rosso, bianco e nero disegnato da Yves Saint Laurent, mentre per il ricevimento sceglie un capo di Karl Lagerfeld.

Paloma Picasso in Yves Saint Laurent, foto di Cecil Beaton, Elegance, dicembre 1979
Paloma Picasso in Yves Saint Laurent, foto di Cecil Beaton, Elegance, dicembre 1979
Paloma Picasso ritratta per Le Jardin des Modes, foto di David Seidner, 1987
Paloma Picasso ritratta per Le Jardin des Modes, foto di David Seidner, 1987
La designer in una foto del 1990
La designer in una foto del 1990
Paloma Picasso in una foto di Robert Mapplethorpe, 1980
Paloma Picasso e Carlos Martorell
Paloma Picasso e Carlos Martorell
Paloma e Yves Saint Laurent, di cui fu musa
Paloma e Yves Saint Laurent, di cui fu musa

Paloma ritratta da Andy Warhol
Paloma ritratta da Andy Warhol, 1974


Quel che permette a Paloma Picasso di affrancarsi dalla figura paterna è soprattutto il suo carisma. Il suo talento nel design e la sua indiscutibile bellezza le permettono di brillare nel fashion biz, rendendola una self-made woman, sebbene sia cresciuta in una famiglia tanto importante. Eccola posare come una top model, perfettamente a suo agio davanti all’obiettivo, pur non sfiorando il metro e sessanta, forte di una personalità invincibile. Sul sito di Tiffany & Co. è immortalata in foto dall’allure patinato, in cui indossa un cappello a tesa larga e occhiali da sole da diva, oltre ai suoi gioielli, naturalmente. Le creazioni di Paloma Picasso inaugurano un’estetica nuova per la gioielleria, che trova espressione in forme audaci e design innovativi. I suoi gioielli sono fatti per essere indossati, ribadisce più volte la designer, e spesso rendono omaggio alla Serenissima, di cui è riuscita a rappresentare i riflessi che le lanterne creano sull’acqua, i colori del Canal Grande e le suggestioni orientali di cui la città è pregna. Venezia continua a rappresentare un’insostituibile fonte di ispirazione per la designer, che ha dedicato alla città un’intera collezione, lo scorso 2011.

Dopo il lancio della sua linea di gioielli per Tiffany & Co., l’eclettica Paloma sfornò una linea di profumi, cosmetici, accessori per la casa, capi di pelletteria, occhiali da sole, e disegnò le scenografie per il marito, Rafael Lopez-Cambil. Nel 1984 lancia la fragranza che porta il suo nome. Il suo profumo parla di lei e le somiglia, trattandosi di una fragranza pensata per donne forti, proprio come lei. È Lopez-Cambil ad occuparsi del progetto, mettendo a punto la straordinaria campagna pubblicitaria, che vede la stessa designer nel ruolo di modella di se stessa. Divenuta un vero e proprio marchio di fabbrica, le foto di Richard Avedon consacrano la designer a dea della moda. Il nonno di lei, Emile Gilot, era stato chimico e creatore di profumi. Nel 1987 l’uscita della sua celebre nuance di rossetto, il Mon Rouge di L’Oréal. Nel 1992 il lancio della fragranza maschile Minotaure. Intanto la sua attività va a gonfie vele e tantissime sono le boutique che vendono i suoi prodotti, dal Giappone ad Hong Kong, fino agli Stati Uniti, l’Europa e l’Estremo Oriente.

Paloma in uno scatto di Richard Avedon per la sua linea di gioielli per Tiffany & Co., Vogue America,  novembre 1980
Paloma in uno scatto di Richard Avedon per la sua linea di gioielli per Tiffany & Co., Vogue America, novembre 1980
Paloma per Vogue America, ottobre 1987
Paloma per Vogue America, ottobre 1987
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La designer posa con i suoi gioielli
Paloma Picasso
Paloma Picasso dal 1980 disegna gioielli per Tiffany & Co.
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La designer ha avuto esperienze anche come attrice
Paloma Picasso, 1986. Foto di Toni Thorimbert
Paloma Picasso ritratta da Toni Thorimbert, 1986
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Paloma Picasso continua ad essere un’icona di stile

Paloma Picasso in uno schizzo di David Downton,1999


La sua firma è in quel rossetto rosso, dalla nuance unica, divenuto suo marchio di fabbrica. Ha dichiarato di averlo indossato ogni giorno, dai venti ai cinquant’anni. Come il padre aveva attraversato diverse fasi creative, come il periodo blu e il periodo rosa, nel caso di Paloma Picasso vi è un unico colore a rappresentare la sua intera esistenza, il rosso. Si dice che la designer iniziò a giocare col rossetto rosso a soli tre anni. E da allora questo colore sarebbe divenuto il suo segno distintivo: per non essere riconosciuta le bastava non indossarlo.

Nel 1988 Paloma Picasso ricevette un’onorificenza per il suo straordinario impatto sull’industria fashion, e fu premiata per la sua eccellenza nel design. Dal 1983 è presenza fissa dell’International Best Dressed List.
Nel 2010, per celebrare il trentesimo anniversario dall’inizio della sua collaborazione con Tiffany and Co., ha lanciato una collezione dedicata al Marocco. Dopo 21 anni il matrimonio con Lopez-Cambil naufraga: il divorzio milionario occupa le copertine dei principali tabloid. Intanto la designer continua ad ispirare la nuova generazione di designer, da Marc Jacobs a Stuart Vevers a Mark Fast, che ha dichiarato più volte di considerare Paloma Picasso la sua “vera fonte di ispirazione”. Per lei, ritiratasi in Svizzera dopo il suo secondo matrimonio con l’osteopata Éric Thévenet, l’unica icona di stile contemporanea è Michelle Obama. La designer continua a posare per le riviste; lo scorso 2009 è stata immortalata da Mario Sorrenti in un lungo abito giallo. Rosso, nero e oro sono i colori che Paloma Picasso indossa abitualmente. Il suo stile è classico, sofisticato e fortemente europeo, fatto di abiti sontuosi e dettagli importanti. Attualmente la designer vive tra Losanna e Marrakech.


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