Il Whisky sul set, 5 film dove è protagonista

Non avrei mai dovuto passare dallo Scotch al Martini
(Humphrey Bogart, 14 gennaio 1957, ultime parole prima di morire)

La lista delle presenze sulle scene del distillato di malto piú amato dagli attori e dagli spettatori di tutti i tempi potrebbe tenerci incollati allo schermo per lungo tempo. Per questo motivo abbiamo scelto alcuni titoli non per la loro importanza cinematografica ma per portare all’orecchio di tutti gli appassionati qualche nome noto e qualcun altro meno conosciuto.

Daniel Craig interpreta James Bond in Skyfall

Skyfall (2012)

La particolaritá, oltre al prestigio di questa bottiglia, è che il Macallan 1962, fu distillato proprio lo stesso anno dell’uscita del primo film sull’agente 007. Quella stessa bottiglia fu firmata da Daniel Craig, nelle vesti di James Bond, e subastata per beneficenza.

Il sapore di questo whisky è incredibilmente complesso, con una profonda sfumatura color mogano e un’elegante armonia di aromi e sapori concentrati diversi, con un sentore speziato proveniente dal legno della botte e un lieve aroma di vaniglia, ma anche nocciola, cannella, e molto altro ancora.

Jack Torrance a “colloquio” col barban

Shining (1980)

Jack Torrance, interpretato dal grande Jack Nicolson diretto da Kubrick, beve una spettrale coppa di Jack Daniels nella scena del bar dove in realtà ha chiesto un Burbon. Il figlio di Jack nel film si chiama… si, proprio Daniel.

Dal colore ed aroma molto intensi, un sapore di cereali tostati ben marcato ed un fondo di vaniglia e caramello, come ci si aspetterebbe da un Tennesse che riposa per 2 o 4 anni in botti di rovere bianco tostata al suo interno avrà un livello di “bruciato” differente che attribuirà sapori ed aromi distinti ad ogni whisky.

Breaking Bad (2008-2013)

Nella serie acclamata dalla critica soprattutto per la sceneggiatura, la regia e le interpretazioni degli attori principali, il protagonista Walter White (Bryan Cranston) predilige un whisky Scozzese poco conosciuto al di fuori degli USA, il Dimpel Pinch.

Nato nel 1890 come apice della ricerca di un blend della marca esiste solo nella versione 15 anni affinato in botti americane di quercia bianca. Pepato al naso, morbido ed elastico ma con una struttura decisamente solida.

Lord Charlie Mortdecai, un “mercante d’arte” e truffatore

Mortdecai (2015)

Sicuramente non ricordiamo scena nella quale l’eccentrico protagonista, interpretato da Johnny Depp, appaia senza un drink. Ma indubbiamente la piú interessante del film è quella del risveglio nell’Hotel The Standard dove sul comodino troviamo una bottiglia di Lagavulin 16.

Un single malt scozzese invecchiato in botti di quercia e dall’inconfondibile sapore di fumo di torba del sud dell’isola, iodato e salino, con una dolcezza ricca e profonda. Ricordi di frutta secca e passa con un fondo quasi piccante.

Il Whisky, uno degli attori principali della serie.

Peaky Blinders (2013-2022)

Nella serie televisiva britannica ambientata nella Birmingahmil del dopoguerra, il protagonista Thomas Shelby (Cillian Murphy) afferma che: “Il whisky è un metodo di prova: ti dice chi è autentico e chi no.” offrendo e bevendo un Old Bushmills, attuale Bushmills 10years old.

Immaginiamolo come la porta di accesso ai più grandi single malt del mondo. Dalle botti di sherry e bourbon prende gli aromi di miele e vaniglia oltre al sentore di cioccolato bianco. Tanto complesso quanto accessibile.

Il saluto a questo viaggio nel mondo del cinema attraverso bottiglie e bicchieri di pregio lo facciamo dare da  Lt. Archie Hicox (Michael Fassbender)  che in Bastardi senza Gloria (2009) dice giustamente:

C’è un posto speciale all’inferno riservato alle persone che sprecano un buon scotch…”

Le 4 migliori location della Milano da bere

Con l’avvento del social sharing i luoghi di tendenza per l’happy hour vengono presi d’assalto non solo per deliziare il palato con l’ultima variante del Moscow Mule ma, grazie alla particolare attenzione nei confronti dell’interior design, diventano ambite mete per immagini da condividere sui network. Scoprite, quindi, insieme a D-Art, quali sono le 4 imperdibili location milanesi dove dare appuntamento agli amici o organizzare un meeting nel segno delle ultimissime tendenze del lifestyle.

Nella centrale Porta Venezia sorgono Eppol e il Bar Basso.
Il primo, riaperto da poco, prende vita in una delle più belle strade della capitale lombarda, Via Marcello Malpighi, culla dello stile Liberty. In linea con ciò che lo circonda è arredato con una particolare attenzione ai dettagli. Nato come liquor bar, adesso Eppol offre variegati menù da gustare a tutte le ore, senza dimenticare le intolleranze e la scelta vegetariana. Il locale è anche luogo d’arte visiva e musicale, infatti, nei suoi angoli più intimi, troviamo i testi e i quadri di SOLO vinili | libri da consultare e ammirare.

La saletta di Eppol Milano
La saletta di Eppol Milano

Spostandosi verso Viale Abruzzi ecco sorgere un altro iconico bar meneghino.
La ricerca che, da anni, rende il Bar Basso unico nel suo genere conduce il cliente alla scoperta dei primi drink degli anni 30 fino a quelli delle mode più attuali.
Nato nel 1967, nel pieno dei moti rivoluzionari, ai suoi esordi offriva proposte esclusive in bicchieroni dall’aria pop mixandole alla tradizione alcolica italiana.
E’ qui che sono nati gli esperimenti in puro stile “Milano da bere” come il Rossini, il Negroni Sbagliato e il Fragolino.
Frequentato assiduamente dai baluardi dello stile e dell’ intelletto è il luogo prescelto da designer, giornalisti, stilisti e da chi lavora nel mondo della comunicazione per i propri incontri lavorativi e il tempo libero. La particolare attenzione e il rispetto per la creatività hanno ispirato il Bar Basso nella produzione di oggetti di design, come la collezione di bicchieri di vetro soffiato a mano e il maxi cubettone di ghiaccio che, per merito del designer Jacopo Pavesi, che ne ha progettato lo stampo, è inserito nei drink come firma esclusiva del bar.

La storica insegna del Bar Basso
La storica insegna del Bar Basso

Andando verso Porta Romana si giunge in uno spazio che, con le sue proposte gourmet, ci invita a vivere il fascino di un’antica drogheria intenta a vendere tabacchi.
A ideare la Tabaccheria Giacomo è l’omonimo chef Bulleri, da oltre 50 anni uno dei più rinomati in città, che propone una formula easy per degustare le sue prelibatezze.
Dalla colazione all’aperitivo, i grandi classici della cucina italiana, scoperti dallo stesso nei meandri della Penisola, sono accompagnati dai migliori vini senza tralasciare la vendita diretta. Ottime le idee regalo da esporre e fotografare, corredate di un elegante packaging con l’effige di Giacomo, che spaziano dalla colatura di alici di Cetara al pecorino bagnolese alla passata di pomodoro giallo, dal burro al tartufo bianco di Gubbio al profumato olio extravergine di oliva di Spello.

Un angolo della Tabaccheria di Giacomo Bulleri.
Un angolo della Tabaccheria di Giacomo Bulleri.

Dal fascino della tradizione italiana al glam di ispirazione newyorkese dell’American bar Ceresio7 diretto da Dario Gentile e situato sul tetto dell’ ex palazzo Enel, oramai divenuto sede del gruppo Dsquared2.
E’ lo skyscraper della nuova Milano, quella sorta grazie all’Expo, a accompagnare uno dei luoghi più cool della città. Due le piscine sulla sua terrazza, tante le preziose selezioni di super alcolici e drinks miscelati nel migliore dei modi grazie alla lungimirante esperienza dei barman.
Aperto dalle 18,30 alle 1,00, è ideale per lo sharing del dopo lavoro di coloro che vogliono concedersi momenti di lusso informale, lontani dallo stress ma sempre connessi grazie allo smartphone.

L'American bar Ceresio7 e la sua vista mozzafiato
L’American bar Ceresio7 e la sua vista mozzafiato

Un panorama in evoluzione, quindi, quello degli ambienti curati nei minimi dettagli per mettere a proprio agio gli ospiti 2.0, intenti non solo ad esaltare il gusto personale ma anche a catturare l’apprezzamento dei propri followers.