Moschino mette in scena il surrealismo – in un mondo decadente di donne bruciate

Pare che dar voce alle fantasie più recondite sia il suo più grande divertimento – è così, con la riconoscibile pungente ironia, che Jeremy Scott mette in scena quello che senza dubbio si può definire lo spettacolo più atteso della Milan Fashion Week 2016 – la sfilata di Moschino!

Un po’ come faceva Lewis Carroll nei suoi libri – Jeremy Scott trasforma l’impossibile in possibile – in un’atmosfera decadente, con arredo pomposo fatto di drappeggi in velluto rosso bruciato, enormi cornici dorate rotte, un ambiente che ricorda il mondo fiabesco di La Bella e La Bestia.

Lo stesso mondo dove tutto è animato, dai candelabri ai lampadari, presenza ingombrante in passerella e applaudita a tappeto.

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un grande lampadario di cristalli Swarovski caduto dal soffitto si trasforma in abito da ballo


 

La donna Moschino veste una moda ribelle, di carattere, una donna che ricorda, negli abiti, una Miss Havisham in “Grandi Speranze” (interpretata dalla musa e moglie di Tim Burton, Helena Bonham Carter) – una sposa che prende fuoco accidentalmente.

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sx Moschino – dx Miss Havisham in Grandi Speranze 


Il chiodo di pelle, must have della collezione F/W 16/17 è reinterpretato in chiave pop rock, così anche gli abiti dove catene ricreano la struttura di uno scheletro – una donna surreale che indossa cappelli alla Schiaparelli e orecchini-sigaretta. Il surreale diventa il mondo in cui viviamo – ed è fatto di fuocofiamme e…donne!

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elementi surrealisti alla sfilata di Moschino


Guarda qui tutte le foto della sfilata Moschino F/W 2016/17: 

MILANO FASHION WEEK: DA MOSCHINO IL CANTIERE È CHIC

Lavori in corso da Moschino, per la Primavera/Estate 2016: sfila una collezione all’insegna della consueta ironia, con tocchi couture e suggestioni Pop Art.

Caschetto giallo d’obbligo, ma con veletta anni Cinquanta, per una sfilata ambientata su una fantomatica autostrada. Eccessiva, irriverente, fieramente sopra le righe, la donna Moschino è chic anche quando indossa capi profilati di catarifrangenti o t-shirt oversize che rappresentano veri cartelli stradali.

L’austerity di tailleurini bon ton si annulla nell’ironia di curiosi copricapi ispirati ai segnali stradali, la seriosa severità di lunghi abiti a sirena viene annullata dalle stampe ispirate a Roy Lichtenstein. Jeremy Scott non smette di stupire, in una nuova sfilata-evento in cui il mood pop si mixa al cartoon d’ordinanza, ormai sdoganato in chiave fashion dalla maison italiana.

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Con l’estro creativo del designer americano, Moschino incanta Milano e si conferma come lo show più atteso ed entusiasmante della settimana della moda. Chiavi inglesi su abiti da gran soirée dalle linee Fifties: largo a sontuose gonne a ruota e punto vita strizzato, per dive contemporanee.

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Funky pop per spunti paesaggistici forse ispirati alle luci di Las Vegas, i segnali stradali prendono vita e si impossessano della donna Moschino. Colori fluo per abiti Cadillac, il gran finale dello spassoso défilé ha un inedito protagonista: l’autolavaggio, con capi tubolari a frange che ricordano gli spazzoloni dei car wash. Una couture ironica, per abiti che sono vere e proprie installazioni pop. Quando l’ironia è chic.

(Foto Madame Figaro)


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Summer trend: ritorno agli anni Novanta

Quando parliamo degli anni Novanta tante sono le immagini che tornano alla mente. I ragazzi nati in quel decennio -come anche chi era già adulto- sono tutti concordi nel provare una certa nostalgia per quel periodo.

Una spensieratezza iniziata nel decennio precedente, con un boom economico che era degenerato in consumismo, i Novanta sono stati anni cult fatti di abiti a fiorellini e di una innocenza forse irrimediabilmente perduta. La TV che viene privatizzata, le serie americane che spopolano e quel quid che chiunque nato in quel decennio saprebbe riconoscere ad occhi chiusi.

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Crop top, leggings, denim e tanto colore: questo è il look anni Novanta
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Proporzioni oversize si mixano a top attillati e corti

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Anni patinati che ci hanno fatto sognare


Spartiacque tra i mitici Ottanta e la rivoluzione del Duemila, anche lo stile degli anni Novanta si pone come un crogiolo di tendenze diverse, per una moda che appariva a tratti molto lontana da ciò che si vedeva sulle passerelle e che viveva di vita propria traendo continua ispirazione da ciò che si vedeva sulle strade. Potremmo definirlo uno street style ante litteram, per cui la moda “ufficiale” veniva soppiantata da tendenze autonome che sfociavano nel grunge style.

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Linda Evangelista, Christy Turlington e Helena Christensen per Versace, A/I 1991
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Cindy Crawford, celebre supermodella anni Novanta

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Tyra Banks e Susan Holmes in Oldham, NYC 1993


Uno stile fatto di crop top, camicioni a scacchi, jeans a vita alta e salopette, scarpe con zeppa, audaci minigonne. E ancora le indimenticabili Dr. Martens, i capelli pettinati con la frangia e la riga laterale, i costumi interi sgambatissimi, eredità degli anni Ottanta. A metà tra lo stile grunge e l’eleganza colorata di Barbie, gli anni Novanta ci hanno fatto sognare.

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I jeans a vita alta e le camicie a scacchi, trend anni Novanta
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I codini, un’esplosione di colore e il tipico mood Nineties
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Street style tipicamente grunge
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Ancora mood grunge in uno Street style recente
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Drew Barrymore, icona anni ’90

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Il cast di “Beverly Hills 90210”, celebre serie ideata da Aaron Spelling


Chi non ricorda i ciucci di plastica con cui si facevano collanine, il Cioè, le avventure dei ragazzi di Beverly Hills 90210, Friends e Baywatch, e ancora le Spice Girls e il fenomeno tutto italiano di “Non è la rai”? Anni di cartoon stampati sui vestiti, ora riproposti in passerella da Moschino, che ha fatto sfilare felpe con i Looney Tunes. Anni di scarpe che ancora oggi fanno discutere: la famosa zeppa con la suola a forma di carro armato continua a far parlare i fashion addicted, divisi tra amanti sfegatati del look e haters dichiarati.

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Pamela Anderson in “Baywatch”
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Le mitiche Dr. Martens
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Gli anni Novanta sono famosi per il look grunge e il mix di stili diversi nella moda
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I celebri Mini pony
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I ciucci di plastica con cui si potevano creare delle collanine
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Le Spice Girls, pop star dei primi anni Novanta
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Tiffani-Amber Thiessen
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La Barbie era la bambola più amata dalle bambine degli anni Novanta

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Ambra Angiolini, star di “Non è la Rai” di Gianni Boncompagni


Il ritorno ai Nineties era già iniziato nel 2013/2014, con la mise vintage Dolce & Gabbana indossata da Miley Cyrus agli MTV Music Awards e con il video Hideaway di Kiesza, in cui non c’era un solo dettaglio fuori posto, rispetto allo stile anni Novanta. Top corti a scoprire l’ombelico indossati sopra pantaloni della tuta, leggings in colori fluo, codini in testa e un pieno di energia.

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Codini, crop top e Dr. Martens: il perfetto look Nineties
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Kiesza nel video di “Hideaway”, di chiara ispirazione anni Novanta
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Ariana Grande in Moschino
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Look anni ’90 per Ariana Grande nel video di “Baby I”
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Katy Perry in un outfit anni Novanta
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Charli XCX si ispira quasi sempre al grunge anni Novanta
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Miley Cyrus in vintage Dolce & Gabbana anni Novanta agli MTV Video Music Awards 2013
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Da Moschino felpe con stampa cartoon

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Capelli tinti di azzurro, un retaggio dello stile grunge


Tante le celebrities convertitesi al trend nostalgico, da Charli XCX ad Ariana Grande a Katy Perry. Ma anche nello street style molti sono i rimandi a quegli anni, a partire dal trend che vede i capelli colorati di romantiche tinte pastello, come rosa, azzurro o grigio. Il grunge piace e affascina ancora oggi ed è protagonista indiscusso anche dell’estate 2015. Tanti i brand che continuano a proporre capi di ispirazione 90s: da ASOS vasta scelta di costumi interi sgambatissimi con richiami al decennio in questione; da Missguided suggestioni Nineties nel taglio dei mini abiti. Tanti i look tipicamente anni Novanta proposti da Topshop. Per veri nostalgici.

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Barbie style per il costume intero WILDFOX
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Stampe anni Novanta da Jaded London
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Slogan inequivocabile per il costume firmato Banana Moon
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Ancora suggestioni Nineties da WILDFOX
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Beach Vibes da Missguided
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Beach Riot propone look anni Novanta
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Stile Nineties da Missguided
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O’Mighty ci riporta direttamente nell’atmosfera anni Novanta
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Mini kilt O’Mighty
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Salopette anni ’90 da ASOS
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Tipico abito anni ’90 con cut-out, MIssguided
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Fantasie floreali e suola a carro armato per i sandali ASOS
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Suggestioni Nineties per i sandali Monki

Yellow wish list

Non c’è blu senza giallo e senza arancione, e se si aggiunge del blu,

bisogna aggiungere anche del giallo e dell’arancione.
Vincent van Gogh


E’ il giallo il colore tendenza di questa stagione. Il colore che illumina, il colore dello smile che accompagna i nostri messaggi, il colore dei girasoli di Van Gogh; lo ritroviamo sulla felpa SpongeBob proposta da Moschino, in versione fluo per lo smalto Givenchy, in giallo canarino per la bag firmata Manurina.

Differenti le sfumature del giallo, che tornano dal passato con la lampada-icona del designer canadese Verner Panton disegnata per l’albergo Astoria a Trondheim in Norvegia: la Topan VP6.

Moderno invece nel modello Chamomilla, frutto della collaborazione tra Lasvit e il moderno designer Philippe Starck. Chamomilla è un prezioso lampadario in vetro soffiato a mano dalle sfaccettature chiare e oro, oggetto di design, prezioso come un diamante.


1. MOSCHINO felpa SpongeBob


2. TOPAN VP6 lampada a sospensione gialla – &Tradition – € 192,00


3. Carta da parati


4. TOLIX CHAISE A PER INTERNI – GIALLO TXSEDIAV € 212,00


5. Arredo murale giallo Smile Maisons du monde  € 29,99


6. ALESSI – Atomium Portauovo – € 16,00


7. Iphone 5C giallo base € 429,00


8. IKEA STOCKHOLM Comodino, giallo € 79,90


9. MANURINA bag


10. MOSCHINO beachwear


11. Lampadario Chamomilla


12. LE VERNIS GIVENCHY –  € 20,00


13. Set di 2 bauli gialli € 59,99 – Maisons du monde

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