Le donne Moschino alla corte di Francia – collezione FW 20/21


Apparentemente frivolo, apparentemente salottiero, Jeremy Scott porta in passerella per Moschino una fotografia contemporanea, uno sfotto’ dei tempi moderni. 


L’ambientazione è settecentesca, siamo alla fine del secolo alla corte di Francia al cospetto di Maria Antonietta, moglie illustrissima di Luigi XVI, ma l’atmosfera è secondaria, un giochetto divertente per rappresentare l’edonismo che assale anche i nostri giorni. Le scarpette un tempo, i social network oggi, mezzi superficiali per soddisfare l’ego smisurato, rovina dei Millenials e della Generazione Z. 


Edonismo è la parola chiave, ricerca del piacere come unico scopo di vita ma con il minimo sforzo; fasto e sfarzo tutt’intorno, insieme a una buona dose di bonbon, torte glassate, specchi d’argento, e una collezione di porcellane di Messein che si fanno abito nella collezione Autunno Inverno 2020/21.

sx Moschino FW 20/21 – dx Kirsten Dunst interpreta “Marie Antoinette” nel film di Sofia Coppola.


Moschino collezione FW 20/21
Moschino FW 20/21



L’ironia, forse più sarcasmo, con cui Moschino denuncia un pensiero, lascia sempre il segno. Dalle stravaganze di Maria Antonietta all’ambiguità di Lady Oscar, Moschino reinterpreta il personaggio cult delle anime giapponesi diretto da Osamu Dezaki e Tadao Nagahama nel 1979, divenuto un successo anche in Italia. 

Un’ambiguità sessuale rivelata solo alla scoperta del vero amore, il personaggio di Lady Oscar, fattezze femminili e tempra maschile, sfila in passerella con broccati, velluti e passamaneria. 

sx episodio dell’anime Lady Oscar – dx Moschino FW 20/21
sx Moschino Fall Winter 20/21 – dx Maria Antonietta nell’anime Lady Oscar



Sulle ampie gonne da cortigiana compaiono biker jacket, evergreen del marchio, felpe ibride, denim con ricami dorati. Se la moda è un gioco, Moschino conosce perfettamente le regole per vincere. 

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I ritmi delle sfilate sono serrati, finita una collezione si è già al lavoro per un’altra, i disegni, i tagli, le prove, le modelle, i fitting, lo show da preparare, le nottate insonni. Insomma si ha sempre l’ansia di non arrivare mai in tempo, di non farcela, il Lexotan per il panico, il Supradine per il fisico, gli aiutini per aumentare la creatività. Che tutti pensano, ehi, se c’è qualcuno a cui non manca – la creatività – quello è proprio Jeremy Scott. Ma oggi scopriamo che anche Jeremy è uno di noi, umano, uno che non ce la fa, uno che ha dovuto consegnare i bozzetti, gli schizzi dei disegni, e dare ordine di concretizzarli così com’erano sulla carta: degli abiti scarabocchiati, delle calze dal tratto di pennarello nero, dei cappelli disco che sembran di cartone appena ritagliato, scarabocchiate anche le décolleté in tinta con l’abito, le pochette, stampe che sono disegni di catene d’oro con il logo Moschino.

Non c’è mai tempo, si ha troppo da fare, troppo lavoro, questo lo deve dire la donna super impegnata, lo dice, con il tailleur che indossa, con quei fiorellini disegnati e colorati fuori dal bordo, con il rotolo di tessuto ancora in mano, di un long dress non finito, quello importante, per la sua serata galante, quello per l’evento speciale, ma non ha tempo, è sempre tutto in divenire, e poi potrebbe cambiare idea, volerlo più corto, più lungo, più drappeggiato. Presto presto presto che deve uscire!!!

Et voilà, la donna fumetto Moschino Spring Summer 2019 .



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Fendi, Moschino, Chanel & il Food Fashion, le borse da esibire quando non hai fame

Accedo al mio profilo Instagram.
Scorro la home come fosse pane quotidiano e, in qualche modo, lo è.
Quante volte ci siamo trovate ad avere una fame incontrollabile e a doverla ignorare a causa di immagini di cibi deliziosi?
Facendo un calcolo approssimativo risulta che quasi il 70% del nostro capitale sociale su Instagram posti foto di interminabili tavolate.
E ancora squisiti e succulenti piatti tutti da gustare in un sol boccone, arrosto, pasta, dolci.

Food Blogger?

Tralasciando le food blogger che sembrano avere come unico scopo quello di farci salire l’acquolina in bocca, la stragrande maggioranza dei nostri amici e conoscenti pare abbia uno smisurato quantitativo di cibo da fotografare.
Da chi utilizza questo sistema come lavoro, invece, non possiamo che approfittarne per “scopiazzare” qualche ricetta innovativa.
Ben accetti sono anche gli spunti interpretativi nell’apparecchiare la tavola o – e questa ritengo sia la vera portata straordinaria di questo lavoro – conoscere qualche metodo infallibile per preparare in pochi minuti e con pochi ingredienti quelle ricette definibili “tappa-buchi”, ovvero che possano riempirci la pancia senza troppa fatica.

E le fashion blogger?

Di contrasto, le fashion blogger sembrano non possedere un’alimentazione capace di somministrarci il desiderio di aprire il frigo e ingerire tutto ciò che ne contiene.
I loro pasti sono composti da insalata, verdura in quantità, qualche spuntino giornaliero, poche calorie.
E i dolci? In quanto a dolci sono esperte di macarons e frappè ma nel caffè sono solite girare cucchiaini di zucchero di canna.

Ma siamo italiani…

E in quanto tali possediamo un amore smisurato nei confronti della buona cucina.
Anche coloro che non amano cucinare, hanno provato l’ebbrezza di passare delle ore ai fornelli in attesa della propria personalissima ricetta da servire con entusiasmo.
Inoltre sono sempre più in crescita i programmi televisivi a mo’ di sfida culinaria: vince il migliore.
Basti pensare alla cake design mania che ha assorbito completamente il panorama della cucina italiana e internazionale negli ultimi anni.

Anche la moda vuole la sua parte: è il Food Fashion

È la nuova tendenza di stagione.
Le borse di Prada, Moschino, Chanel e Fendi divengono così degli ottimi spuntini (da sbranare? no, da esibire).
Le it-bag fanno presto da fashion food, la tendenza capace di rendere digeribile – anche in termini di acquisto – la moda.
Amate i toast? Via con Prada.
Preferite le baguette? Gli zainetti di Chanel fanno al caso vostro.
Ma non solo, Chanel tratta anche pancakes con glassa e ciambelline con lo zucchero.
O ancora la bagel Philadelphia e salmone di Fendi, gli english muffin o i waffles di Moschino, e ancora toast di Louis Vuitton.

Le borse sono in mostra fino al 2 maggio alla Division Gallery di Montreal.

La parata military-chic di Moschino

Non si smentisce mai Jeremy Scott, da sempre amante del distopico e dei contrasti: anche questa volta il designer statunitense monopolizza l’attenzione della Milano Moda Uomo con una sfilata ricca di suggestioni post-apocalittiche.

Non scevra da commenti di natura politica, la sfilata Moschino autunno/inverno 2017-2018 porta in passerella cupi scenari post bellici su cui si staglia un’armata in chiave chic: Scott non perde occasione per commentare la vittoria di Trump, usando parole inequivocabili che esprimono il suo dissenso e la sua paura per le sorti dell’America.

Nella cornice di Palazzo Litta, tra sontuosi saloni d’epoca abbigliati in chiave cibernetica, tra cavi e schermi 3D, sfila la moda uomo di Moschino, intervallata qua e là da alcune uscite della pre-collezione donna. Tripudio di camouflage all over per suggestioni militari: l’uniforme diviene il nuovo capo passepartout, tra cotone e seta, bomber e gonne a ruota. Non mancano tocchi classici come il frac e le gonne a balze, indossate con anfibi e combat boots.

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I modelli sfilano con munizioni sotto braccio, tra cavi dei paracadute, che impreziosiscono come inedite decorazioni i vari outfit. La giacca a vento diviene un abito e il berretto ricorda i copricapi dell’Esercito Svizzero. Il basco è il nuovo must have: qui Jeremy Scott si affida a Judy Blame per preziosi accessori dal fascino evergreen. Inoltre sfila la nuova it bag, anch’essa in iconico camouflage, tra borchie e bottoni.

I guerrieri dell’eleganza di Jeremy Scott si alternano sulla passerella, avvolti in parka e pantaloni cargo. Il clima predominante sembra auspicare una rivoluzione o una lunga guerra di posizione. Persino le stampe cartoon si tingono di suggestioni belliche e raffigurano stavolta i Transformers.



Tripudio di stampe intergalattiche tra dettagli military-chic e sapiente overdressing. I guerrieri che calcano la passerella si ergono come paladini della giustizia e salvatori dell’umanità. Il womenswear sembra quasi ispirarsi al Settecento, tra crinoline e look che richiamano Marie Antoinette e il periodo del Terrore: tra nero all over spiccano le stampe raffiguranti scene rinascimentali, come angeli e simboli di pace, o ancora fiori. Seta e cotone dominano sui cappotti e sulle gonne, tra medaglie al valore e mostrine sapientemente appuntate sul bavero della giacca.

“Nella lotta possiamo trovare la bellezza e una parte di essa è vedere la gente motivata ed attiva, vedere le persone prendere il comando delle proprie azioni”, ha commentato Jeremy Scott. In passerella anche Anna Cleveland, figlia della celebre Pat. “Dobbiamo combattere per i nostri diritti e oggi, tra le altre cose, stiamo combattendo per il diritto di esprimerci attraverso l’arte”, ha dichiarato la modella. La moda militarizzata di Jeremy Scott incanta e sconvolge, prefigurando scene inquietanti e pericolose. Solo le pellicce in marabù a stampa arcobaleno sembrano invece inneggiare a un futuro roseo siglato da una lunga pace.

(Foto: WWD)

Paris Hilton a Milano: dj dopo le sfilate

Paris Hilton a Milano non poteva certo passare inosservata. La chioma della bionda ereditiera ha illuminato il front row di diverse sfilate della Milano Fashion Week 2017 dedicata alla moda uomo, attirando i flash dei fotografi e gli sguardi dei curiosi. Dopo le sfilate però, Paris Hilton si è dedicata all’altra sua passione che da qualche anno è anche un lavoro: dalla console del Sesto Senso, rinomata discoteca di Lonato del Garda, ha fatto scatenare i fan al ritmo della sua musica. La star 36enne è arrivata in Italia in occasione delle sfilate di Milano Moda Uomo, assistendo allo show Plein Sport (linea dello stilista tedesco Philipp Plein) fasciata in un sensuale abito lungo impreziosito da pizzo nero e borchie dorate, per poi recarsi al Sesto Senso. Lì si è accomodata alla console insieme al resident dj Denis M e alla vocalist Lara Caprotti, infiammando la sala al grido di «Italia, ti amo!». Durante la serata, la discoteca ha ospitato anche il lancio del nuovo profumo firmato Paris Hilton, Gold Rush, dopo le fragranze Paris Hilton, Just MeHeiress/Heir, Can Can, Siren, Tease e la linea Passport. 


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La vacanza a base di moda e glamour di Paris Hilton a Milano, però, non si è conclusa qui: la bella ereditiera ha assistito anche alla sfilata di moda uomo Moschino, in prima fila accanto alla fashion icon Anna dello Russo e alla sorella della sua ex migliore amica Nicole Riche, Sofia. Indossando un tubino nero con stampe dall’anima pop, dall’ultima collezione femminile di Jeremy Scott per Moschino, Paris si è divertita con l’amica e lo stilista anche dietro le quinte dello show, anche in questo caso scatenando i paparazzi e il gossip. Come accade a tutto ciò che la ricca newyorkese fa, dice, produce e che al suo tocco diventa oro. Proprio come la chioma di Paris.


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Gigi e Bella Hadid come due dive nella nuova campagna Moschino

Sono Gigi e Bella Hadid le protagoniste della nuova campagna pubblicitaria Primavera/Estate 2017 di Moschino. Già protagoniste del défilé, che ha avuto luogo lo scorso settembre nell’ambito della Milano Moda Donna, le sorelle Hadid sono i volti scelti da Jeremy Scott per la nuova campagna del marchio.

Fotografate come due dive, seguite da uno stuolo di paparazzi, le bellissime top model riportano il brand al glamour degli anni Ottanta. In bilico tra la Milano da bere e gli anni Novanta, quando le supermodelle erano acclamate come personaggi, Gigi e Bella Hadid posano come due femme fatale, tra i flash dei fotografi che le seguono ad ogni passo.

Bella Hadid, incoronata modella del 2016, e la sorella Gigi, modella dell’anno 2015, sono ritratte dall’obiettivo di Steven Meisel, mentre lo styling è curato da Carlyne Cerf de Dudzeele. La campagna pubblicitaria riflette il tema della collezione Moschino primavera/estate 2017, ispirata ai cartamodelli e alle bambole di carta, protagoniste del bestseller del 1966 di Jaqueline Susann “La valle delle bambole”. Tra catene dorate e capi iconici del brand, ritroviamo nelle foto scattate di Meisel gli outfit più belli della collezione primavera/estate 2017.

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Per entrambe le sorelle charme da dive nei lunghi abiti da gran soirée, in un tripudio di curve mozzafiato e femminilità allo stato puro. Intanto cresce l’attesa per la prossima sfilata del brand, dedicata alla collezione menswear autunno/inverno 2017: il défilé avrà luogo a Milano il prossimo 14 gennaio, nell’ambito della Milano Moda Uomo.

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Moschino veste Barbie e Ken nel nuovo Christmas Giftset

Natale è alle porte così come la lista dei regali. Una chicca imperdibile arriva da Moschino, che sforna un Christmas Giftset ironico e glamour. Per il Natale 2016 Jeremy Scott sceglie di vestire Barbie e Ken, la coppia patinata per eccellenza, che per l’occasione indossa gli stessi abiti indossati dallo stilista e dalla splendida supermodella irlandese Stella Maxwell in occasione degli MTV Video Music Awards del 2015. Un cofanetto esclusivo che rappresenta il regalo ideale per tutti i fan della celebre bambola.

Barbie, la bambola più amata da intere generazioni, sfoggia un lungo abito da sera in velluto nero, della collezione Autunno/inverno 2015 di Moschino: il vestito esalta il suo fisico statuario, tra drappeggi e una balza laterale. Ken indossa invece un tuxedo a righe dalle suggestioni vintage: ricorda le barre di colore degli schermi televisivi la mise, indossata dallo stesso Jeremy Scott.

Il cofanetto regalo in limited edition sarà in vendita nello store online di Moschino (www.moschino.com) e nelle principali boutique del marchio a Milano, Roma, Parigi, Londra, New York e Los Angeles al prezzo di 239 euro. In vendita anche due teli da spiaggia raffiguranti Barbie e Ken: costo 86 euro cadauno. Un’edizione da collezione. Da non perdere.

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Barbie e Ken nel nuovo Giftset firmato Moschino


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Jeremy Scott e Stella Maxwell

Moschino nell’occhio del ciclone

Basta una collezione funny di Moschino per punzecchiare la sensibilità dell’opinione pubblica?

A quanto pare si.

L’azienda è finita ancora una volta nell’occhio del ciclone. D’altronde la griffe italiana ha sempre puntato su messaggi ambigui per catalizzare su di sé l’attenzione.

La griffe è stata accusata da Randy Anderson, ex tossico dipendente di Minneapolis ora consulente del settore moda di Eden House Recovery Services di Minneapoli, di spingere la sua clientela a fare uso di sostanze stupefacenti.

 

Blister e pillole sono la causa dei "mali" di Moschino
Blister e pillole sono la causa dei “mali” di Moschino

 

 

Una calunnia che ha avuto seguito su internet con la petizione #JustSayNoMoschino su Change.org.

I destinatari di questa missiva sono  Mark Metrick (ceo di Saks Fifth Avenue) e Marcello Tassinari di Moschino, coloro a cui spetta la decisione di bloccare la produzione dei capi oggetto di discussione, come richiesto da Randy Anderson.

 

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Ad essere incriminata è la collezione primavera/estate 2017 presentata recentemente a Milano. Jeremy Scott designer del marchio, ha ideato una linea ispirata da “La Valle delle bambole” della scrittrice Jacqueline Susann. Per la protagonista del libro, le bambole altro non sono che le droghe assunte per trovare pace interiore.

Capi, borse e cover per smartphone: le pillole sono dappertutto.

Per il momento la maison non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali. Starà preparando la sua contromossa?

 

 

Fonte immagini Moschino- The official Page

 

 

 

Moschino gioca con la moda e crea una collezione SS17 parodia

MOSCHINO PRIMAVERA ESTATE 2017 – LA MODA PARODIA DELLA MODA

Avete mai giocato a “Gira la moda“? Probabilmente Jeremy Scott sì, perché lo ha riproposto in passerella durante la Milano Fashion Week!

La collezione primavera estate 2017 a quanto pare è un gioco divertentissimo, dove poter vestire le modelle e cambiarle d’abito a piacimento, come si faceva con i modellini di carta. Così i vestiti sono dei disegni effetto trompe l’oeil con tanto di linguetta, i boa di struzzo vengono soppiantati da cartonati, i cappelli e i gioielli dipinti su carta e i mega fiocchi solo un’illusione.

Il fashion show di Moschino rimane sempre il più atteso e non manca mai di stupire, riprendendo lo stile ironico e irriverente del maestro Franco Moschino, che proponeva una moda, parodia della moda.

Le donne in questo show diventano dei manichini di carta e gli abiti uno scherzo non indossabile, anche se Jeremy Scott accontenta le fanatiche del brand con una capsule acquistabile subito dopo la sfilata, ispirata al libro “La valle delle bambole” di Jacqueline Susann del 1966, una collezione carica di una potente dose di pillole.

Pillole da successo, pillole da fama, pillole ostentazione del proprio stato sociale, sulle borse, stampate sulle felpe, pillole riconoscimento di una psicosi nuova malattia dei ricchi. Parodia anche questa?

Fatto sta che quando a indossarle sono Irina Shayk, Gigi Hadid, Bella Hadid e Anna Cleveland, diventano simbolo di potere e di charme, come quello che trasmette la Cleveland con il suo ingresso in passerella, eclettica, magnetica, scenografica.

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Irina Shayk


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sfilata Moschino SS17


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Bella Hadid



 

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Gigi Hadid con clutch portapillole e felpa della nuova capsule collection


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Anna Cleveland e l’abito effetto trompe l’oeil





Sfoglia la gallery sfilata Moschino SS17: 


 

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Moschino: collezione cruise 2017 all’insegna del gipsy

La città di Los Angeles ha ospitato la sfilata resort 2017 del marchio Moschino alla quale sono accorse celebs come la top model Cindy Crawford, Caitlyn Jenner e la cantante Kate Perry, pronte ad applaudire sedute nel front-row, la collezione estremamente easy dello stilista Jeremy Scott.

 

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Completamente fedele alla filosofia del brand, il designer americano ha confezionato una collezione ad hoc, giocando su un mix di fantasie, che rappresentano il focus di quest’ultimo défilé.

Il mood, dal sapore anni ’60, viene concepito attraverso ricami “Hippy” e patchwork, caratteristiche che riportano negli anni d’oro della libertà individuale del soggetto.

Le margherite multicolor si posano delicatamente sul giubbino nero e sugli smoking, l’unica “nota severa” della cruise 2017 di maison Moschino.

 

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Fiori in 3D, fanno da cornice ad un caleidoscopico abito che rappresenta, al suo centro, un Ganesh (motivo peraltro ricorrente nella collezione), simbolo di un totale equilibrio tra energia maschile (Śiva) e femminile (Shakti), ossia tra forza e dolcezza e la capacità discriminativa che permette di distinguere la verità dall’illusione.

Il maculato, rasenta il kitsch e il vedo non vedo dell’abito vestaglia disegnato da Scott, dona una velatura di sensualità ad una collezione esageratamente pop e disperatamente gipsy.

 

 

 

Fonte immagini e cover Vogue.com

Moschino. A giugno la prima sfilata a Los Angeles

Meta sempre più ambita dal fashion biz, Los Angeles si fa spazio nella moda attirando a sé una schiera sempre più attiva di stilisti che scelgono la Città degli Angeli per presentare le loro collezioni.

Già nel 2015, Louis Vuitton, Tom Ford e Burberry, avevano organizzato eventi ad hoc per esibire i loro  défilés  sulla costa ovest degli Stati Uniti.

 

Jeremy Scott in compagnia di Katy Perry e Anna Dello Russo (fonte vogue.it)
Jeremy Scott in compagnia di Katy Perry e Anna Dello Russo (fonte vogue.it)

 

 

A dimostrare la forza promotrice di una metropoli che tutto offre e nulla nega, è stata la maison di lusso Saint Laurent che ha sfilato lo scorso febbraio in occasione dell’award season.

Notizia di poche ore fa, vede protagonista la casa di moda italiana Moschino che ha deciso di presentare la collezione uomo primavera/estate 2017 a  Los Angeles il prossimo 20 giugno, all’interno della piattaforma di eventi internazionali Made, abbandonando al momento la passerella londinese.

Made, nata all’interno della New York Fashion Week, è un vero concentrato di divertimento  con eventi di musica, arte, moda e spettacoli creati con l’intento di intrattenere tutti i suoi avventori, con un tocco di glamour che non guasta mai.

 

Look Moschino sfilata AI 16-17 (fonte gqitalia.it)
Look Moschino sfilata AI 16-17 (fonte gqitalia.it)

 

 

Molto probabilmente, Jeremy Scott, attuale direttore creativo del marchio, presenterà un’anteprima della pre-collezione donna spring summer 2017 dove  farà seguito un after party che vedrà la partecipazione di numerose celebrity, vicine allo stilista americano.

Vivo a Los Angeles da oramai più di dieci anni, e l’idea di far sfilare Moschino nella West Coast è sempre stata nei miei pensieri da quando sono stato nominato direttore creativo del brand”, ha dichiarato lo stilista con enfasi in un comunicato ufficiale.

 

 

 

Fonte cover i-d.vive.com