LEVI’S 501® jeans plant-based

Sostenibilità e innovazione caratterizzano i nuovi Levi’s® 501®:
a base vegetale, in misto canapa-cotone e circolari

In occasione del 150° anniversario dell’iconico jeans Levi’s® 501®, il brand presenta una nuova famiglia di
501®: un modello plant-based (ovvero a base vegetale), uno cimosato in misto canapa-cotone e uno circolare,
risultato di design innovativo e tecnologie d’avanguardia applicati su un classico senza tempo, che guarda al
futuro.
Il 501® jeans plant-based è realizzato con almeno il 97% di materiali di origine vegetale, con cotone organico
certificato, coloranti naturali, back patch a base vegetale e inchiostro ricavato dagli scarti del legno. Questo
modello segna la strada al jeans del futuro, con materiali sintetici derivati da combustibili fossili ridotti al
minimo e l’aumento della produzione di capi da risorse rinnovabili. È un’evoluzione derivata dall’innovazione
del design perseguito dal brand che getta le basi su cui costruire i capi del futuro.
“Realizzando jeans 501® da 150 anni, abbiamo l’opportunità e la responsabilità, come azienda, di interrogarci
continuamente sul processo di produzione di questi jeans”, afferma Paul Dillinger, VP Design Innovation di Levi
Strauss & Co. “Questi jeans sono il risultato delle nostre ricerche passate verso la circolarità e, allo stesso
tempo, rappresentano il punto di partenza per le innovazioni future”.

Il denim dei jeans 501® plant-based è realizzato in cotone biologico certificato OCS (Organic Cotton Standard)
al 100% e tinto con indaco vegetale prodotto dalla Stony Creek Colors. Il finissaggio si ispira alla tonalità
d’archivio del Levi’s®X80. La back patch non è in pelle ma in MIRUM® di NFW, un materiale 100% biologico e
plastic free che non genera scarti durante la produzione. La pocket bag interna è 100% cotone e stampata con
BioBlack TX, un pigmento nero a base vegetale ricavato dagli scarti del legno e sviluppato da Nature Coatings.
Anche etichette e cuciture sono in 100% cotone.
Inoltre, grazie ai risultati raggiunti nella cotonizzazione della canapa con le sperimentazioni della linea Levi’s®
WellThread™, il brand lancia anche un 501® jeans cimosato in misto canapa-cotone disponibile sia per uomo
che per donna in diversi finissaggi, alcuni derivati da tinture naturali. Il tessuto cimosato di alta qualità si
unisce alle fibre alternative messe a punto da WellThread™ negli ultimi anni.


Infine, sempre nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario del jeans Levi’s® 501®, viene presentato
anche uno speciale 501® circolare, modello lanciato per la prima volta nel 2022. Questo jeans è realizzato con
un mix di fibre di cotone organico Circulose®, viscosa ottenuta dall’azienda Renewcell a partire da denim
riciclato e altri rifiuti tessili riducendo le risorse naturali e le sostanze chimiche utilizzate nel processo di
produzione. Ogni singola fibra consente un riciclo efficiente al termine della vita del capo. Sostituendo le
componenti normalmente realizzate con fibre sintetiche – come tasche, fili, etichette – con alternative in 100%
cotone, Levi’s® ha eliminato gli elementi che disturberebbero il processo di recupero del cotone. Il risultato è
un nuovo jeans fatto con vecchi jeans, progettato per essere riciclabile e trasformato di volta in volta.
“Nel nostro lavoro di ricerca e sviluppo, ci sforziamo di migliorare le pratiche di design e di preservare le risorse
ambientali in ogni modo possibile” afferma Una Murphy, Levi’s® Design Innovation Director. “Incorporando
l’innovazione sostenibile in tutti i prodotti, impariamo cosa è possibile fare e come cercare di risolvere alcune
delle più grandi sfide ambientali”.

IL BRAND LEVI’S®
Il marchio Levi’s® incarna lo stile classico americano e la moda disinvolta. Dalla loro invenzione da parte di Levi Strauss & Co, nel 1873, i jeans Levi’s® sono diventati il capo d’abbigliamento più riconoscibile e imitato al mondo – catturando l’immaginazione e la lealtà delle persone per generazioni. Oggi, il portfolio del marchio Levi’s® continua a evolversi attraverso un implacabile spirito pionieristico e innovativo che non ha eguali nel settore dell’abbigliamento. La nostra gamma di jeanswear e accessori leader nel settore è disponibile in più di 110 Paesi, consentendo alle persone di tutto il mondo di esprimere il proprio stile personale. Per ulteriori informazioni sul marchio Levi’s®, i suoi prodotti e negozi visita levi.com.

LEVI STRAUSS & CO.
LeviStrauss&Co.è una delle più grandi aziende di abbigliamento di marca al mondo, leader globale del jeanswear.
L’azienda progetta e commercializza jeans, abbigliamento casual e accessori per uomo, donna e bambino con i marchi Levi’s®, Signature by Levi Strauss & Co.™, Denizen®, Dockers® e Beyond Yoga. I suoi prodotti sono venduti in oltre 110 Paesi in tutto il mondo attraverso catene di distribuzione, grandi magazzini, websites e un’impronta globale di circa 3.200 negozi al dettaglio e shop-in-shop.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito http://levistrauss.com, mentre per le notizie e gli annunci finanziari visitare il sito to http://investors.levistrauss.com.

AFTEREFFECTS

PHOTOGRAPHY Uli Weber
STYLING Martina Riebeck
ART DIRECTION Roberto Da Pozzo
HAIR – MAKE UP Paolo Sfarra
PHOTOGRAPHY ASSISTANT Giordano Nagro
MODELS Kateryna Zub @ Thanks agency IMG models
Thomas Barry Armstrong @ Thanks agency
Casting Michele Bisceglia

Total look Dolce & Gabbana.
sx Dress n° 21 Gloves Sermoneta.
dx Her dress Amen, blazer Corneliani, earrings Palmiero, stockings Wolford, sandals Evangelie Smyrniotaki for Sergio Rossi. Him total look Corneliani, shoes Gianvito Rossi.
Him total look Corneliani. Her top Philosophy by Lorenzo Serafini, jewels Palmiero.

Him Total look n° 21, shoes Gianvito Rossi. Her dress n° 21, earrings Palmiero, gloves Sermoneta, stockings Wolford, sandals Gianvito Rossi.
Her dress Roberto Cavalli, earrings Palmiero, stockings Wolford. Him total look Tagliatore.
Dress Alexander McQueen, jewels Palmiero.

La poltrona dell’artista Andrea Bianconi diventa monumento

ARZIGNANO: ANDREA BIANCONI DONA LA “POLTRONA DELLE IDEE” ALLA SUA CITTA’

L’opera diventa installazione permanente e simbolica della città natale dell’artista

L’assessore alla Cultura Giovanni Fracasso e il sindaco Alessia Bevilacqua: “E’ un onore poter avere l’opera più celebre dell’artista arzignanese Andrea Bianconi. Un concittadino che ha portato nel mondo il nome della nostra città ed un messaggio ‘Sit Down to Have an Idea’ creando un luogo di arte e pensiero in tantissimi luoghi, con un’opera diventata iconografica che è diventata anche progetto industriale e di marketing, entrando nella visione pop di Andy Warhol”

L’artista Andrea Bianconi dona alla sua città la poltrona d’autore “Sit Down to Have an Idea”. Da oggetto quotidiano utilizzato dall’artista nel suo studio, luogo di fondamentale ispirazione per la sua attività creativa, la “poltrona delle idee” diventerà monumento permanente ad Arzignano in provincia di Vicenza. Domenica 11 giugno alle ore 11.00 in Piazza Libertà, alla presenza del sindaco Alessia Bevilacqua si svolgerà la cerimonia di svelamento dell’opera d’arte realizzata in bronzo. 

“Sarà un momento speciale per Arzignano – aggiunge il sindaco Bevilacqua – perché Andrea Bianconi dona alla sua città un’opera concettuale diventata famosa in tutto il mondo. L’opera valorizzerà culturalmente ed esteticamente il centro di Arzignano. Un’opera che è più di un monumento, che è più di un’istallazione da osservare, ma che è un luogo da vivere, in cui pensare e che potenzia e valorizza l’unicità di ciascuno di noi. Siamo grati ad Andrea per questa donazione e per l’amore che dimostra per la nostra comunità. La Città di Arzignano, dunque, mette la poltrona di Andrea Bianconi come opera permanente nella piazza principale della città per l’alto valore simbolico del messaggio che trasmette e perché il suo lavoro è diventato ormai iconografico entrando nel mindsent della nostra generazione. Arzignano non può che essere orgogliosa di quanto sta realizzando e questo riconoscimento rende orgogliosa la nostra città”. 

Partita dallo studio di Andrea Bianconi ad Arzignano, la “poltrona delle idee” ha raggiunto numerosi luoghi in Italia e oltrepassato i confini. «Sit Down to Have an Idea è un’opera che ha la dimensione della partecipazione nel suo Dna – afferma il curatore Giuseppe Frangi -. Così è accaduto in tutte le sue apparizioni, a partire dalla prima performance a Bologna seguita dalla salita al monte Carega nel 2020, e poi Tropea, Colletta di Castelbianco, Chiampo, Lodi, Vicenza, Milano, Houston, Savona, Firenze. Ogni volta la poltrona è stata accompagnata nel suo percorso verso i diversi insediamenti da un rito collettivo, quasi si trattasse di un “santo” portato in processione. Poi la poltrona si è disposta ad accogliere la seduta di migliaia di persone con l’obiettivo di stimolare processi creativi. Ora la poltrona si fa “monumento” in una versione in bronzo che Andrea Bianconi ha voluto donare alla sua città. Ma non è monumento a sé stessa, bensì è monumento per chiunque vi si siederà. Quindi monumento vivo, aperto, non retorico, celebrazione dell’unicità che ciascuno di noi è. Attivatore di idee, certamente. Con la sua conformazione così disponibile e accessibile, la prima idea che attiva è un’idea di simpatia e di amicizia». 

La performance è uno dei linguaggi con cui Bianconi ha manifestato il valore pubblico dell’arte in molti luoghi simbolici del mondo sensibilizzando l’opinione pubblica su temi di grande valore sociale. Nel 2019 nel carcere di San Vittore, a Milano, mette in scena “Come costruire una direzione”, una toccante performance realizzata con la compagnia teatrale del CETEC Dentro/Fuori San Vittore, di cui fanno parte alcune detenute. È la prima volta che una performance si svolge all’interno di San Vittore. Nel 2018 è stato il primo artista italiano invitato a Davos (Svizzera), durante la 48° edizione del World Economic Forum per presentare ai capi di Stato di tutto il mondo la sua performance “Voice to the Nature”, una denuncia sull’ecocidio in atto per richiamare i leader del mondo all’urgenza di agire “ora e non dopo” per il benessere del pianeta. Per i 150 anni dell’Unità d’Italia (2011) ha realizzato un’opera all’Ambasciata d’Italia a Washington D.C. Nel 2013 ha partecipato alla 5° Biennale di Mosca con una public performance tra la Piazza Rossa e il Cremlino. Per la città di Arezzo in occasione di Expo 2015 realizza Babele, una performance sulla incomunicabilità dove 18 rifugiati, portando in spalla uno stereo con musiche una diversa dall’altra, danzano però nel segno dell’unione. Nel 2010 realizza una performance pubblica a Shanghai: 88 giovani cinesi percorrono le vie con ombrellini e tradizionali sete cinesi, spostandosi in maniera assorta e casuale, cercando un incontro e un riconoscimento. La performance sarà ripetuta nel 2011 e in Piazza San Marco a Venezia.

«Gran parte delle idee che hanno nutrito la mia storia di artista le ho avute tra queste strade, osservando e incontrando le persone: cioè vivendo Arzignano – afferma Andrea Bianconi-. Ho pensato a quest’opera come una restituzione per quanto ricevuto e come espressione della mia gratitudine. È un’opera che invita ad attivare altre idee e per questo mi riempie di gioia. Con quest’opera voglio donare un punto di incontro per uno scambio continuo di idee, di visioni, di obiettivi. È un ‘opera per tutti e di tutti».

Andrea Bianconi

BIOGRAFIA

La sua opera spazia fra le diverse forme artistiche di performance, pittura e scultura con esibizioni in musei pubblici e spazi privati di tutto il mondo. 

L’ultimo progetto del 2020, SIT DOWN TO HAVE AN IDEA partito da Bologna in occasione di Arte Fiera, ha contaminato ventiquattro luoghi della città con altrettante poltrone dell’artista a disposizione del pubblico.

Il progetto è proseguito nel Teatro Duse di Bologna, nelle Piccole Dolomiti con l’installazione di un’opera su Cima Carega, a Tropea, a Colletta di Castelbianco, a Chiampo, a Savona.

Nel 2019 nel carcere di San Vittore, a Milano, si esibisce nella performance “Come costruire una direzione”, una toccante performance realizzata con la compagnia teatrale del CETEC Dentro/Fuori San Vittore, di cui fanno parte alcune detenute.

Nello stesso anno a Houston, in Texas, negli spazi della Barbara Davis Gallery, ha dato vita alla mostra “Breakthrough”, che conquista il primo posto tra le “più brillanti esposizioni della nuova stagione”nell’articolo di Meredith Mendelsohn, critica del New York Times. La Barbara Davis Gallery, prestigiosa galleria americana, rappresenta Andrea Bianconi negli Usa da oltre 10 anni organizzando ogni anno una personale dedicata all’artista.

Nel 2018 è stato il primo artista italiano invitato a Davos (Svizzera), durante la 48° edizione del World Economic Forum per presentare ai capi di Stato di tutto il mondo la sua performance “Voice to the Nature”, una denuncia sull’ecocidio in atto per richiamare i leader del mondo all’urgenza di agire “ora e non dopo” per il benessere del pianeta.

Il CAMEC di La Spezia lo ha invitato per una grande personale con un enorme successo di visitatori. Altre performance e mostre lo hanno visto protagonista  a Casa Testori, Milano, al VestfossenKunstlaboratorium (Norway)), a Palermo nella Cripta della Chiesa di Santa Maria del Piliere.

Ha recentemente esposto al MSK Museum of Fine Arts di Ghent (Belgio), e ha partecipato alla 5° Biennale di Mosca con una public performance tra la Piazza Rossa, il Cremlino e il Manege e con una wall installation al Manege. 

Per i 150 anni dell’Unità d’Italia ha realizzato un’opera all’Ambasciata d’Italia a Washington D.C.; ha esposto alla Boghossian Foundation, Bruxelles; al Museu do Meio Ambiente, Rio de Janeiro; Centro del Carmen, Valencia; Matadero, Madrid; Film Society Lincoln Center, New York; Maraya Art Centre, Sharjah, UnitedArab Emirates; Swiss Architecture Museum (S AM), Basilea; Kunsthal Charlottenburg, Copenhagen; ISCP, Brooklyn, NY; Palazzo Reale, Milano; VestfossenKunstlaboratorium, Norway;  Barbara Davis Gallery, Houston, Texas. 

Ha realizzato numerose public art performances come Il sogno canta su una corda sola-2021- per la Giornata Mondiale della Poesia nei Navigli di Milano presso lo Spazio Alda Merini nel giorno in cui la poetessa avrebbe compiuto 90 anni; Summer Night Series, Union Square NYC; Italian Cultural Institute, NYC; Postcard People, Hudson Valley Center for Contemporary Art (HVCCA), NY; The Chinese Umbrella Hat Project (Part I), Wujiang Rd West Nanjing Rd, Shanghai, China e (Part II), Piazza San Marco, Venezia.  

Nel 2011 Charta ha pubblicato la sua prima monografia; nel 2012 Cura. Books ha pubblicato il suo primo libro d’artista “ROMANCE” e nel 2013 il secondo dal titolo “FABLE”. Entrambi fanno parte della collezione del MoMA, NYC.

Nel 2016 Silvana Editoriale ha pubblicato la monografia sui 10 anni di performance dell’artista “Andrea Bianconi Performance 2006-2016”.

Nel 2017 AmC collezione Coppola pubblica “SOLO”, una monografia con un’intervista della curatrice internazionale Catherine De Zegher. 

Nel 2022 Skira ha pubblicato il “Manuale per esercitare la propria stupidità”, libro d’artista di Andrea Bianconi. 

Simona Corsellini Cruise Collection 2024

Simona Corsellini Cruise Collection 2024
Le sfumature della bellezza raccontate attraverso la Joie de Vivre
Passione, creatività e artigianalità.
Questi i principi che fin dal 2015 contraddistinguono Simona Corsellini, Direttore creativo e fondatrice dell’omonimo brand.
Uno stile unico e distintivo, il suo: creazioni dall’allure contemporaneo e deciso sono la rappresentazione per eccellenza della femminilità e della raffinatezza, che escono dal lusso convenzionale rispecchiando e rispettando sempre il carattere audace della Donna.

Con la Cruise Collection 2024 prosegue il racconto della storia del marchio. Gli abiti diventano gli occhi di Simona Corsellini che ci mostrano la sua visione e percezione della bellezza e dell’eleganza senza tempo.
Una narrazione che invita ad osservare e ad immaginare un mondo parallelo spoglio di orpelli e decorazioni in cui
vige la semplicità e l’essenzialità dell’essere.

Una collezione che ricerca da un lato il carattere sensuale di nuove forme ma dall’altro linee seducenti che si
adattando al corpo della donna rendendola affascinante e ultra moderna.

Capi casual-chic, fluidi e leggeri, in una palette sofisticata, dai i toni neutri del ginger e del nudes affiancati alle
nuance chocolate e liquid green, accostano un guardaroba ad alto tasso glam ed iper-contemporaneo, che si
contraddistingue per i suoi colori decisi, netti e vibranti, a contrasto con i toni no season del bianco infinity summer e del nero.

I lunghi abiti in delicata georgette e le stampe vivaci nei toni del vivid violet e del golden yellow, ci trasportano in
un’atmosfera onirica e delicata, dove nappe di cristalli dalle mille sfaccettature ricordano affascinanti paesaggi
esotici e plasmano il corpo con inaspettate asimmetrie e curvature avvolgenti.

Uno sguardo ravvicinato alla linea PARTY EDITION: abiti sensuali e raffinati in cui energia e sexiness trionfano come in un vernissage virtuale, a metà tra un tappeto rosso e un night party. Frange e paillettes dominano il carattere irriverente mentre i bagliori di pietre e strass risplendono come gioielli su short-dress e tute palazzo.

Paillettes moonlight, accostate al raso nei colori flamboyant, pink flash e coral crush, illuminano la notte, e i completi maschili, da indossare con bra minimal o top preziosi, sono accostati a long-dress dalle scollature decise, che rappresentano tutta l’essenza della sensualità femminile, di cui Simona Corsellini si fa, ancora una volta, portavoce.

Un panorama sexiness che delinea curve pericolose e giochi sulla pelle interessanti. Un maestoso remix di tessuti
speciali e inediti pattern che esplorano e ci mostrano dettagli di stile che fanno la differenza. Una Collezione,
possiamo di certo dire, che risplende sia di giorno che di notte.

“La donna che sceglie di indossare un abito Simona Corsellini è sicura di sé e della propria innata eleganza, che sa trasmettere in ogni momento, attraverso la scelta di look che sanno rappresentare il suo stile. Sapersi distinguere restando fedeli alla propria identità è il valore che voglio comunicare attraverso le mie collezioni.”
Simona Corsellini

CLARKS

CLARKS CRAFT SPORTS

SNEAKERS LIKE NO OTHER  

It’s in “our” craft

La cura dei dettagli e il design innovativo di CLARKS danno vita alla nuova linea CRAFT SPORTS:  gli eleganti modelli vintage-sportivi Craft Rally Ace (da uomo) e Craft Run Tor (da donna). Lo stile old-school prende spunto dal design autentico che caratterizza il DNA di Clarks, una rivisitazione in chiave anni ’70 delle moderne sneakers.

Il cushioning estremamente confortevole, la leggerezza e l’estetica retro-sportiva, assicurano un movimento fluido e uno stile inconfondibile, in ogni momento della giornata e in ogni stagione.

Le sneakers CRAFT SPORTS sono estremamente versatili, realizzate con materiali riciclati e biodegradabilipelli ecosostenibili e tessuti pregiati che provengono da concerie impegnate a ridurre il loro impatto ambientale.

THAT’S ALYKI

Image 
Sere d’estate
Collezione Primavera/Estate 2023
Voglia di mare, di libertà e della spensieratezza delle dolci serate estive in vacanza. 
Questa l’ispirazione della capsule collection da sera di That’s Alyki, brand italiano 100% Made in Biella.  
Maglie con scollo a V, canotte a costine, minigonne, pantaloni fluidi e un inedito abito lungo con spalline vengono illuminati da un tocco di lurex, per un effetto Golden Hour – in alcuni modelli enfatizzato anche da giochi di strass – che conferisce un’attitudine easy&fun ai look per le sere d’estate.

Boglioli. 50 Anni di Sartorialità Contemporanea

Il brand Made in Italy celebra il 50° anniversario dalla sua fondazione nel 1973 attraverso un’edizione limitata e numerata dell’iconica K-Jacket.

Una giacca decostruita, confezionata con le più nobili fibre di cashmere, tinta in capo per un effetto cromatico sofisticato, pensata per accogliere la silhouette, avvolgere ed esaltare l’attitudine individuale di chi la indossa.

Boglioli. K-Jacket. Un brand e un’icona che diventa il simbolo di 50 anni di innovazione, sapienza, maestria e lusso discreto.

Promotore dello stile italiano e di una nozione di eleganza non convenzionale, Boglioli continua ad essere massima espressione di creatività, artigianalità e Made in Italy dal 1973, anno difondazione.

Per celebrare questo anniversario e la propria storia, Boglioli ricrea il proprio capo icona che racchiude tutti i valori distintivi del brand valorizzandone la capacità di ripensare il guardaroba formale con un’attitudine rilassata, sofisticata e contemporanea.

La K-Jacket è espressione di lusso sartoriale moderno grazie ad una costruzione finemente cesellata, all’impiego di tecniche di confezione all’avanguardia, all’utilizzo della fibra più nobile, il cashmere, e alla tintura in capo, un unicum nel panorama sartoriale.

La speciale edizione della K-Jacket limitata a soli 50 pezzi e numerata è accompagnata da una black label celebrativa. Realizzata in cashmere quattro stagioni con motivo a resca in colore verde, sarà disponibile presso gli store Boglioli a Milano e New York e sulla piattaforma e-commerce del brand a partire da Settembre.

Sapienza artigiana, cultura del saper fare ed innovazione sono le cifre che hanno definito la storia di Boglioli dal 1973. L’intuizione per soluzioni creative, tutte Made in Italy, che arricchiscono il guardaroba sono radicate nella storia dell’azienda.

Fabrizio. Andrea. Mara. Laura. Davide. Solo alcuni dei nomi e volti che contribuiscono quotidianamente a tenere viva l’expertise maturata in 50 anni di storia presso il sito produttivo di Gambara. Tramandata di generazione in generazione, la sapienza sartoriale integrata e verticale che contraddistingue l’azienda è rimasta intatta.

Nel coniugare innovazione e tradizione sul piano produttivo e stilistico, Boglioli reinventa i capisaldi del guardaroba classico attraverso il prisma della contemporaneità, superando tendenze stagionali e facendo della classicità la nota timbrica che si fa spazio nel rumore.

Dalla giacca al pantalone, dall’abito alla camicia casual, Boglioli ha esteso l’intuizione sulla giacca destrutturata a tutto il guardaroba, applicandovi il medesimo rigore manifatturiero e attenzione al dettaglio. 

L’expertise nel manipolare la materia prima, la scelta dei tessuti, la definizione di processi produttivi costantemente aggiornati mettendo in discussione le certezze acquisite e il savoir faire artigiano nella confezione dei capi rivivono in tutte le collezioni per uomo e donna.

I capi Boglioli esaltano l’eleganza innata, sono amplificatori dell’attitudine e della personalità individuale, sinonimo di lusso contemporaneo. 

Presente capillarmente in Italia e nel mondo attraverso una rete selezionata di 500 negozi multimarca di fascia alta, due boutique monomarca a Milano e a New York, e grazie a pop-up in collaborazione con i principali retailer europei, Boglioli ha consolidato la sua presenza distributiva in Europa continentale, Giappone e Stati Uniti. Ambisce ad un’espansione in Middle East, India e Corea del Sud.

Sartorialità contemporanea, eleganza innata, volti e storie, savoir faire, intuizione, lifestyle. I 50 anni di Boglioli sono un caleidoscopio che restituisce la storia del Made in Italy.

SEI PIETRE MILIARI BENTLEY ALLA LE MANS CLASSIC PER UN’ANTEPRIMA EUROPEA

La Bentley Continental GT Le Mans Collection, annunciata di recente, farà il suo debutto statico europeo alla Le Mans Classic 2023 come parte della più grande presenza di Bentley a questo affascinante evento, ad oggi. Il pubblico potrà ammirare l’eterogeneità del messaggio odierno di Bentley al villaggio, nel paddock e al “raccordement”.

La Le Mans Classic di quest’anno vedrà una collezione di modelli Bentley esposti in modo statico presso il Club Azure/Garden 24, adiacente al cuore della pista di Le Mans, nel villaggio e nel paddock. Per celebrare la sesta vittoria di Bentley alla 24 Ore di Le Mans, il marchio evidenzia il suo percorso con sei pietre miliari che celebrano la storia del marchio.

PIETRA MILIARE 1: COLLEZIONE GT LE MANS – 1 SU 24

In primo luogo, per celebrare i 20 anni dalla sesta vittoria di Bentley alla 24 Ore di Le Mans e i 100 anni dalla prima edizione della leggendaria gara, è stata creata una serie limitata di 48 Continental GT, tra le quali 24 coupé destinate al mercato in Europeo. Ciascuna delle esclusive GT Le Mans Collection presenta contenuti unici, come il display rotante Bentley a tre vie, che offre la possibilità di scegliere tra touchscreen, doppia impiallacciatura o quadranti analogici, ma con una novità: al posto del quadrante centrale standard vi è una vitrina che mostra una valvola del propulsore V8 biturbo da 4,0 litri della Bentley Speed 8 vincitrice di Le Mans nel 2003. L’auto sarà esposta nell’area Club Azure.

PIETRA MILIARE 2: 2002 SPEED 8 002/6

Mentre quest’ultima è tornata a Le Mans per partecipare alle celebrazioni del centenario della maratona motoristica per eccellenza, l’auto è ora esposta nel museo di Le Mans accessibile al pubblico e agli ospiti Bentley. Di fronte alla Bentley Club Azure sarà esposta l’auto gemella, la Speed 8 del 2002. La Bentley 002/6 è stata l’unica Bentley a partecipare alla Le Mans del 2002, un anno dopo il pregevole terzo posto ottenuto al suo debutto dal Team Bentley. Correndo come auto numero 8, si è classificata al quarto posto. Questo modello capeggerà nell’area pubblica davanti al Club Azure, insieme a un altro momento chiave per il marchio a Le Mans.

PIETRA MILIARE 3: 1929 41/2 LITRE SUPERCHARGED BLOWER E BLOWER CONTINUATION
La 41⁄2 Litri Supercharged del 1929, l’auto del team n. 2, UU 5872, verrà esposta in modo statico. Nessuna Bentley ‘anteguerra ha avuto un impatto così importante come la Bentley “Blower” da 41⁄2 litri. Le sue prestazioni entusiasmarono migliaia di persone, tra cui l’autore Ian Fleming, che in seguito regalò all’eroe James Bond una Bentley 41⁄2 litri sovralimentata. La UU 5872 fu guidata dal Bentley Boy Henry (Tim) Birkin a Le Mans nel 1930. Di proprietà di Bentley Motors dal 2000, la UU 5872 fa oggi parte dell’Heritage Garage, situato all’interno della splendida fabbrica originale in mattoni degli anni Trenta, che in precedenza era il “project forum”, dove furono progettati e sviluppati modelli come la Continental GT del 2003.

Nell’ambito del centenario di Bentley Motors, l’azienda ha annunciato la creazione di una serie esclusiva limitata a 12 esemplari ad oggi tutti consegnati di Bentley Blowers, utilizzando i dati CAD 3D scannerizzati al laser presi dalla vettura di originale n. 2 della squadra. Di queste 12, due vetture della Blower Continuation Series parteciperanno alla gara di Grid 1. Correranno sia la Blower Car Zero, di proprietà della fabbrica, sia l’auto di un cliente, con la prima che farà tesoro della sua recente esperienza nella prima gara di prova svoltasi a Donington Park, nel Regno Unito.

PIETRA MILIARE 4: EMBIRICOS 41/4 LITRI CORNICHE DEL 1938

La Bentley “Embiricos” da 41⁄4 litri del 1938 ispirò Bentley a creare una Mark V con un disegno più aerodinamico denominata Corniche, che fu il precursore dell’iconica R Type Continental del 1952. Alla fine degli anni Trenta, la Bentley “Embiricos” aveva dimostrato il valore dell’aerodinamica per la guida veloce su strada e su pista. Il suo successo ispirò Bentley a commissionare una Mark V a quattro porte con uno stile molto “aerodinamico”. Sebbene non sia mai stata prodotta, la Corniche è un modello importante nella storia di Bentley. È rifinita in Imperial Maroon, in tinta con l’epoca, con un flash laterale in Heather Grey, mentre gli interni erano rivestiti in tipico stile Vanvooren, utilizzando la corretta pelle Connolly Vaumol e il tessuto West of England. Questa Corniche sarà esposta nel paddock.

PIETRA MILIARE 5: 1953 R-TYPE E LA RELATIVA GT V8 AZURE – ICONA DI STILE

La R-Type JAS 949 del 1953 è uno dei soli 208 esemplari della R Type Continental mai costruiti, ma l’auto ha avuto un impatto maggiore di quanto i numeri limitati facciano pensare. Definita “un moderno tappeto magico che annienta le grandi distanze”, la R-Type Continental era la berlina di lusso a quattro posti più veloce del mondo quando fu lanciata nel 1952. Per il 70° compleanno, Bentley Motors Limited ha creato un modello unico di Continental GT Azure. Entrambe le vetture potranno essere ammirate dal pubblico nella sala espositiva principale.

PIETRA MILIARE 6: 2019 BENTLEY MULLINER BATUR – 1 SU 18

Il nuovo linguaggio di design del marchio verrà rappresentato con l’esposizione nel paddock, della Bentley Mulliner Batur. Realizzata in una serie Limitata a soli 18 esemplari, la Batur è la Bentley più potente mai realizzata, con una versione da 750 CV dell’iconico propulsore W12 assemblato a mano che ha alimentato metaforicamente e letteralmente il successo di Bentley negli ultimi due decenni. Mentre il propulsore entra nella fase finale della sua vita, con la possibilità di poterlo ordinare sino alla fine di quest’anno, Bentley sta percorrendo la sua strategia Beyond100 per proporre al mercato nel prossimo anno, una gamma completamente elettrificata. L’esemplare esposto a Le Mans Classic è la sweconda vettura sviluppo della Batur, meglio conosciuta come’Engineering car Zero-Zero realizzata nello splendido colore del corpo vettura in Mulliner Gloss Mariana Teal Pearlescent. Alcune caratteristiche interessanti come lo stile della parte inferiore della carrozzeria in fibra di carbonio satinata, il lungo cofano motore con finitura in Gloss Dark Titanium o come o come i classici comandi delle bocchette di aerazione (organ stop) in titanio lavorato come le dei comandi o le bocchette di aerazione. Per la Batur è stato appositamente sviluppato un sofisticato impianto Hi-FI Naim for Mulliner.

Infine, 75 Bentley storiche gareggeranno nella Griglia 1, tutte appartenenti al Club di Benjafield. Quando non saranno in pista, il pubblico potrà ammirare tutte le auto in una area adiacente al Club Azure.

La Le Mans Classic 2023 promette di essere una edizione veramente interessante, arricchita dalla più imponente presenza di Bentley di sempre.

ITALIAN REALISM

Black and white frames which tell lack of communication. Pieces of a wardrobe that looks back to the 1950’s between feminine printed silks and austere men’s suits.

PHOTOGRAPHY Paolo Leone
STYLING Tommaso Basilio
ART DIRECTION Roberto Da Pozzo
HAIR – MAKE UP Gigi Tavelli
MODELS Tom Bellini @ Tank agency
Beatrice Brusco @ Women management

Sx look HIM Suit L.B.M, shirt Camicissima, Shoes Moreschi HER Silk dress Mantero 1902, necklace Rue des Mille
Dx dress HER Shirt Attic and Barn, pants PT Torino, belt Gavazzeni HIM Suit L.B.M Shirt Camicissima, sunglasses Persol
sx Shirt Altea, pants Berwich, jacket Gabriele Pasini, sunglasses Moscot  
dx Dress Manila Grace, sandals Chie Mihara, necklace Rue des Mille
sx Dress Ermanno Scervino, sandals Chie Mihara
dx HIM Suit Gabriele Pasini, shirt Camicissima HER Jacket Tagliatore, shirt Pina G, pants Berwich, belt Gavazzeni, sandals Chie Mihara
sx Sandals Chie Mihara, suit Manila Grace, sunglasses CELINE Vintage
dx HIM Total look Lordini HER Shirt Pino G, pants Berwich, belt Gavazzeni

BARROW SUNNY FLOWER SLIDES annuncia la sua prima collaborazione con RAL7000

BARROW SUNNY FLOWER SLIDES annuncia la sua prima collaborazione con RAL7000

In collaborazione con Ral700Studio, officina creativa composta da designer esperti nella creazione di sneaker, Barrow lancia un’esclusiva capsule collection unisex dislippers: Sunny Flower Slides. Disponibili in tre colorazioni, black, multicolor e cream, sono pensate in versione over, per un fun effect cartoon.

Funky e massimaliste, le slides sono un trend in continua crescita, ormai diventate un must della street culture. Disponibile a partire dal 16 giugno online in esclusiva su barrowofficial.com, la linea Sunny Flower Slides rappresenta la fusione perfetta tra comodità e coolness, con un design curato nei minimi dettagli, grazie all’esperienza internazionale di Ral700Studio.

La linea Barrow Sunny Flower Slides offre la possibilità di personalizzare le paia, grazie all’elemento floreale posto sulla parte superiore, che si può applicare o rimuovere a seconda del proprio mood.

Realizzate con un’inedita combinazione di pelle e lycra termoformata, garantiscono una un fit perfetto. La suola è stata appositamente progettata utilizzando un materiale super leggero, ma con due densità differenti. La parte esterna della suola è più rigida, per fornire un supporto strutturale ottimale e una base solida per il piede. La parte interna della suola viene invece realizzata con una texture più morbida. I modelli, così pensati, amplificano l’effetto bold e chunky del design.

Già attesissima, la collezione Barrow Sunny Flower Slides è già cult.

SHANGHAI TANG Presenta la collezione SS24 Menswear “Source of Strength”

SHANGHAI TANG presenta la collezione uomo PE2024 “Source of Strength”

La collezione uomo primavera/estate 2024 di SHANGHAI TANG, “Source of Strength”, trae ispirazione e guida dal poema dell’antico scrittore cinese Li Bai “The Daunting Route into the Region of Shu”.

La collezione percorre un viaggio attraverso le storiche pergamene cinesi, addentrandosi nell’esplorazione e nella sperimentazione innovativa della saggezza orientale, culminando in un omaggio alla natura ed alla cultura cinese.
La natura possiede una forza vitale primitiva, che tempra l’uomo e lo stimola all’introspezione, guidandolo verso un equilibrio positivo nella vita.

Gli antichi hanno sviluppato la saggezza del “seguire il flusso” nella vita, per sperimentare e acquisire la fonte del potere naturale con una mentalità ottimistica, e fare leva su di essa per superarsi continuamente.
SHANGHAI TANG trae ispirazione dalla natura attraverso il dialogo, riscoprendo il potere della natura e il modo in cui l’uomo coesiste con essa. Il brand non solo cattura l’essenza della natura attraverso il suo design, ma stabilisce anche una risonanza emotiva con il poema The Daunting Route into the Region of Shu.

La collezione maschile di questa stagione predilige come materiale di elezione il tea silk, patrimonio culturale cinese intangibile e riconosciuto a livello internazionale, un tessuto realizzato a mano e tramandato da generazioni.
Pioniere nell’ereditare le tradizioni dell’artigianato cinese, SHANGHAI TANG modernizza e reinterpreta la lunga storia della seta del tè.

Alcuni pezzi realizzati con questa seta preziosa vengono proposti nell’iconico e dirompente colore fluo, trademark stilistico del marchio. Shanghai Tang si affida a tecniche quali le pieghe Tucker, il trattamento di lavaggio con sabbia e quello di lavaggio con pietra, per creare texture naturali che riflettano l’ispirazione di questa stagione.

Pur rispecchiando profondamente la cultura tradizionale cinese, a conferire un touch moderno è il design patchwork, combinato a tagli innovativi.

Il 2024, Anno del Drago Cinese, coincide con il 30° anniversario della fondazione di SHANGHAI TANG: la nuova collezione, pensata per la primavera-estate 2024, omaggia questa importante occorrenza.

Dopo quasi 30 anni di storia, SHANGHAI TANG continua a esplorare l’essenza dell’estetica orientale e l’espressione moderna della cultura tradizionale cinese, mostrando la fiducia culturale della Cina alla comunità internazionale.

Ancora una volta in occasione della Settimana della Moda di Milano, SHANGHAI TANG presenta la sua collezione uomo primavera/estate 2024 “Source of Strength”, ripercorrendo la storia e la cultura e ristabilendo un dialogo tra tradizione e innovazione attraverso uno stile pervaso dall’eleganza cinese. La collezione mostra un altro volto della moda contemporanea, attraverso una proposta di alta qualità che celebra gli elementi più iconici dello stile cinese.