Ennio e Carlo Capasa lasciano Costume National

 

Ennio e Carlo Capasa hanno deciso di lasciare il marchio Costume National di cui erano rispettivamente fashion designer e amministratore delegato.

La maison fondata nel 1986, deve il suo nome al titolo di un vecchio libro francese sulle divise militari, regalato dall’attuale Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana al fratello Ennio.

L’abbandono repentino dei fondatori del brand ha lasciato perplessi gli addetti ai lavori ed è stato giustificato con una nota che spiega tale decisione: “È giunto il momento di accogliere nuove sfide” è stato chiarito. 

Il gruppo nippo-cinese Sequedge, partner di Costume National dal 2009, lascerà i due fratelli salentini “liberi di perseguire sin da subito nuove collaborazioni in un vasto ambito internazionale.”

“È con emozioni contrastanti che concludiamo lo straordinario ciclo creativo di questa maison unica, con l’augurio che il futuro possa riservare al brand altrettanti successi. Quanto a noi continueremo a seguire la nostra passione in nuove iniziative creative”, concludono Ennio e Carlo.

È chiaro, dunque, che il padre dello “street couture” affronterà  nuove avventure lavorative che, ad oggi, non sono state rivelate.

 

 

Costume National: volumi ampi e abbinamenti anticonformisti in scena a Milano

Sovrabbondanza di tessuti, accostamenti di forte impatto visivo, carattere e forza. La collezione autunno inverno 16-17 di Costume National presentata questa mattina  presso gli spazi The Mall, è decisa, contemporanea, vera.

Ennio Capasa, couturier della maison, rimane fedele al suo estro creativo proponendo un défilé estraneo dagli stili ordinari, presentando una silhouette del tutto inaspettata.

Volumi ampi, linee destrutturate, abbinamenti anticonformisti, la denaturalizzazione dei cappotti che si accorciano nettamente sui fianchi o scivolano verso l’orlo, con chiusure che chiudono oltre la linea dei fianchi.

Gonne longuette svasate, pantaloni e abiti fluidi. Montgomery e trench, pantaloni in velluto con bottoni sui fianchi, tute e abiti in seta. Non mancano neppure gli abiti in lurex che donano alla collezione un tocco di luce e l’inossidabile gessato.

Colori cupi e misteriosi come il bordeaux, il blu e il nero, compongono la palette di colori e tinteggiano non solo i capi, ma anche le borse a tracolla in pelle, stivali in camoscio e boots in pelle.

 

(fonte Madame Figaro)
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(fonte Madame Figaro)

 

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Costume National: Ennio Capasa re indiscusso dello stile rock

Insanity laughs under pressure we’re cracking  can’t we give ourselves one more change?”

E non esiste melodia più azzeccata di Under Pressure per “raccontare” il viaggio di un uomo contemporaneo, attraverso una collezione che non enfatizza l’anima rock del suo creatore, ma la esalta.

È un omaggio all’amico David Bowie e al frontman dei Queen, Freddie Mercury attraverso capi di straordinaria sartorialità e dall’incipit, appunto, rockeggiante. Carattere, forza e mascolinità sono state le prerogative di Ennio Capasa in fase di progettazione, avvalendosi di pelle e velluto per rafforzare la dicotomia rock/Costume National come firma del marchio italiano.

L’intera collezione gioca su linee essenziali e affusolate. L’uso sapiente di zip su biker e pantaloni aderenti in pelle, creano un suggestivo movimento visivo sui capi. I maxi coats dalla lunghezza midi si scontrano con gilet aderenti indossati su camicie slim.

Il total black, tanto caro allo stilista salentino, viene affiancato a colori vitaminici come il verde acido e, comunque a tonalità forti come il rosso, il blu e il giallo ocra.

Con le camicie in ciniglia (capo cult degli anni novanta) e i bomber con pattern in lamé, Capasa conferma la vicinanza artistica (e non solo) a due icone della musica rock che hanno impressionato i posteri, ma anche accumunato culturalmente diverse generazioni.

Non si dimentichi però, l’influenza sempre viva che l’Oriente ha su di Ennio e che in questa occasione viene riverita attraverso cappotti e giacche con colletti alla coreana.

 

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Speciale Fashion Week: Costume National Primavera/Estate 2016

E’ il cinema italiano a ispirare la dark lady di Ennio Capasa.


La contemporaneità tinta di nero, misteriosamente drammatica, guida l’interprete della collezione di Costume National.
Una sfilata che prende il via con l’installazione visiva e riflessiva di Riccardo Previdi “Maha Mantra”. A comporre l’opera immagini e tracce audio ricercate attraverso i social e gli stock online, talvolta prive di autore. Il loro scopo è quello di far capire agli ospiti come, molto spesso, ciò che condividiamo non evoca più un’esperienza, bensì è atto unicamente a riempire il display di uno smartphone, di un tablet o il desktop di un computer.
L’avventura di Antonioni e A bigger splash di Guadagnino sono le suggestioni, provenienti dal grande schermo, che guidano Capasa.
Il rock cardine della Maison si fonde con la morbida sensualità delle luci soffuse e dei chiaroscuri contrastati.

La fluidità asimmetrica e i tagli maschili dei look proposti svelano tessuti altamente ricercati, come la stampa glitter gessata su doppio canvas in viscosa e il denim nero giapponese.


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Il flash rosso spezza le monocromie del bianco e nero che, però, celano a sorpresa un’anima silver.
Hollywood non è mai stata così vicina ed ecco come la borsa Black, in crosta nera con attacco in metallo, insieme ai sandali con tacco a spillo e agli occhiali da sole over, completa l’aura da vera diva del noir.


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La triplice anima dell’uomo firmato Costume National

Biker, musicista e un po’ retrò: ecco di quante anime si compone l’uomo odierno secondo Costume National, che alla Milano Moda Uomo ha fatto sfilare la propria collezione primavera / estate 2016.

 

L’uomo moderno è affascinato dalle contaminazioni tecnologiche che si instaurano dentro il mondo dell’alta sartoria, che delinea tagli classici per gli abiti, i pantaloni, camicie e giacche che completano look ton sur ton o total.

 

Se per il sotto non vi è via d’uscita dall’uso di pantaloni slim o a zampa d’elefante, per il sopra la collezione primavera – estate 2016 prevede l’alternarsi di trench sottili, giacche con frange, blazer con tasche termoincollate ricavate con taglio laser.

 

Il tutto viene giocato su contrasti forti di colori come il nero, rosso, bianco e turchese che tingono le camicie in raso, t-shirt in cotone, jeans in denim e altri materiali come la nappa e viscosa.

 

L’uomo del 2016 per Costume National è affascinato anche dal mondo dei nativi Americani e ne fa omaggio portando collane di osso e pelle, ma si lascia anche travolgere dal mondo dei cow boy fra boots e camperos, abbinati a zaini con borchie.

 

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(foto: milanomodauomo.it)