Paul & Joe in bilico tra note mannish e femminilità

Si respira un’aria nuova sulla passerella di Paul & Joe: per la collezione autunno/inverno 2017-18 Sophie Mechaly sceglie di essere meno dolce rispetto al solito. L’attitudine che prevale tende questa volta al rock, con un tocco androgino che non guasta. Suggestioni streetwear dominano, al posto del preppy d’ordinanza, più volte sperimentato dall’eclettica designer. Grintosa e senza fronzoli la donna che attraversa la passerella della Paris Fashion Week, sfoggiando capi dalle suggestioni mannish. Largo a colori accesi, come il giallo lime e il verde, per pattern suggestivi e ricchi di sfumature caleidoscopiche. Il velluto domina l’intera collezione, sia declinato a costine che su hoodie dal piglio sporty declinate in blocchi cromatici e grafismi arditi in colori al neon, come ambra e blu elettrico. Femminilità nella seta floreale, tra stampe playful, quintessenza dell’estetica di Mechaly. Tante le sfumature di rosa, come nei pattern a forma di rossetto, protagonisti assoluti della collezione. Istrionica e femminile, la stampa a forma di rossetto domina su blazer dal taglio sartoriale e su gonne, sposando lo Zeitgeist contemporaneo, che vede un fiorire di stampe cartoon in quasi tutte le collezioni presentate nelle principali fashion week. Femminile ma mai leziosa, la donna Paul & Joe unisce un’anima cosmopolita e contemporanea alle note timeless di una sartorialità destinata a non passare mai di moda.
“Volevo qualcosa di estremamente urbano ma che fosse anche lussuosa”, ha commentato la stilista. Trionfo di effortlessy-chic nei tuxedo in velluto rosso, per una moda androgina, sapientemente smorzata dalle bluse in pizzo decorate con perle, che conferiscono un tocco ultrafemminile all’intera collezione.

Il fascino rétro di Paul & Joe

Suggestioni underground e note Eighties caratterizzano la collezione AI2017-18 di Paul & Joe, presentata durante la Paris Fashion Week. Sophie Mechaly rielabora alcuni dei pezzi d’archivio del brand di camicie appartenente ai suoi genitori: Le Garage, brand cult negli anni Ottanta, diviene ora ispirazione privilegiata per una collezione dall’animo rock’n’roll, caratterizzata da stampe audaci e note underground. Largo a maglioni in lana bouclé caratterizzati da stampe multicolor che impreziosiscono anche sciarpe en pendant: il mood è grunge e l’aria è disimpegnata e versatile. Sperimentazione ed estro nelle camicie a stampa floreale, dalle suggestioni vintage, da indossare sopra dolcevita a collo alto dal piglio esistenzialista. Rombi e pantere impreziosiscono le altre maglie, insieme a rose multicolor. Le proporzioni delle spalle sono morbide: i tagli accompagnano gentilmente le spalle, arcuandone i volumi, per un’eleganza rétro in linea con il fil rouge della collezione. Largo a bomber e giacche cropped anch’esse comode e fluide. Pois e righe caratterizzano invece i vestiti dal taglio sartoriale. Sophie Mechaly, classe 1967, è nata a Parigi da Uvan e Nicole Haggiag, fondatori del brand Le Garage. Dopo gli studi alla Sorbona, Sophie frequenta l’Institut Français de la Mode e nel 1983 viene assunta da Azzedine Alaia. Nel 1995 la talentuosa designer fonda Paul & Joe, linea di menswear a cui si aggiunge l’anno dopo anche la linea dedicata al womenswear. La prima sfilata risale al 1996, nella cornice di New York. Grazie al suo stile iconico e ad un’eleganza un po’ rétro, il brand si è imposto come uno dei nomi più amati nel panorama del fashion system.

Eastpak e Paul & Joe firmano una capsule collection

Spirito d’avventura e romanticismo nella capsule collection che segna la collaborazione tra Eastpak e Paul & Joe. Complementi da viaggio esclusivi caratterizzati da stampe originali ed iconiche: borse, trolley, marsupi e zaini che saranno in vendita a partire da marzo e che vedono l’inedita partnership tra il brand francese e il colosso del lifestyle americano.

“Viaggiare è lasciarsi ispirare” è il motto di Sophie Méchaly, direttrice creativa di Paul & Joe, che per l’occasione ha creato due stampe inedite, rivisitando il più classico camouflage nei toni del verde militare, del kaki e del marrone, come anche del verde scuro impreziosito da delicate farfalle rosa.

Chic e contemporanea, la collezione è stata creata per un viaggiatore incallito dall’anima globe-trotter, che ama girare il mondo con bagagli comodi e al contempo raffinati. Un universo in cui il topos del viaggio si arricchisce di spunti nuovi, grazie all’unione dello stile Paul & Joe e della funzionalità, da sempre cifra stilistica di Eastpak.

Amore per l’avventura e il rischio ma anche romanticismo pervadono la collezione: Méchaly, grande appassionata di viaggi, imprime alla collezione un mood in cui suggestioni urban si uniscono a note romantiche ed evocative. Femminilità e brio nelle farfalle rosa che si posano con grazia sullo sfondo di camouflage all over, per uno stile militare rivisitato in chiave contemporanea. Tra i pezzi della collezione spicca il Tranzshell, un bagaglio a mano rigido, il Tranverz, una borsa pieghevole; entrambi i modelli sono declinati in diversi formati. Renana, Springer, Oval Case e Wyoming sono le altre proposte, ideate da Paul & Joe per Eastpak. La collezione sarà in vendita da marzo. I prezzi variano da 32 a 189 euro.

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Romanticismo sporty per Paul & Joe

Allure romantico per la collezione primavera/estate 2017 Paul & Joe, che ha sfilato alla Paris Fashion Week. Volumi over dalle suggestioni sporty si sposano a dettagli iperfemminili, come i pattern floreali. Fedele al suo stile, il brand francese presenta una collezione in cui il comfort regna sovrano. Sophie Méchaly mixa ispirazioni streetwear a grande vestibilità, senza rinunciare alla femminilità. Largo a capi fluidi e colori delicati, tra sovrapposizioni e sperimentazione. Spiccano bluse, pantaloni baggy, dettagli in tulle, paillettes e piume, top in popeline da indossare con camicette bianche dalle linee basic e tanto denim per patchwork caleidoscopici. Largo a righe optical e colori vitaminici, tra bretelle irriverenti e ironia. Non mancano elementi che strizzano l’occhio ad un neoromanticismo, come le decorazioni floreali e i dettagli paillettati in stile pop art/surrealista. Ai piedi delle mannequin platform in rosa e bianco. Nel front row siedono Ilona Smet ed Olivia Palermo.

Trend A/I: Bohemian Rhapsody

La stagione A/I 2015/2016 ci riporta indietro nel tempo, fino agli indimenticabili anni Settanta. Un trend che non è mai stato così amato, tanto da divenire ora protagonista assoluto delle passerelle per la prossima stagione invernale.

Un tripudio di stampe paisley, su lunghi abiti in impalpabile chiffon dalle suggestioni boho-chic. Lo stile bohémien conquista sempre più imponendosi come trend incontrastato per l’inverno 2016. Uno stile che piace perché sta bene a tutte e perché dona uno charme particolare.

La donna proposta dagli stilisti nelle collezioni A/I è una moderna hippie chic che indossa pantaloni a zampa d’elefante, monili etnici e outfit in pieno stile festival. Largo a caftani da giorno e da sera, da indossare con gilet o giacche in montone, stivali in camoscio o sandali da schiava. Fiori intrecciati tra i capelli o foulard usati alla stregua di turbanti completano il look gipsy.

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Oggi come ieri. Pantaloni e blusa di seta Mohanjeet, colbacco in pelliccia Gelot, foto di di Peter Knapp per Elle France, 1970.
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Edita Vikeviciute posa come una gitana extra lusso per Roe Ethridge, W Magazine Giugno-Luglio 2015
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La moda A/I 2015/’16 trae spunto dagli anni Settanta
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Andreea Diaconu per Mario Sorrenti, Vogue Paris marzo 2015
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Ispirazione boho-chic per Yves Saint Laurent, nella sua Russian Collection, 1976
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Veruschka per Artisans du Liban et d’Orient, Vogue Paris Settembre 1969
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Marisa Berenson fotografata da Gian Paolo Barbieri, 1969
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Meng Zheng per Vogue Cina, maggio 2015

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Veruschka in gipsy style, Vogue aprile 1969


Trionfa su tutto il caftano, capo simbolo della cultura hippie, da indossare con gioielli antichi dal sapore etnico, frange e accessori di ispirazione folk: questo autunno dimenticatevi di essere nel 2015, la moda parla inequivocabilmente Seventies.

Armate di flower power ci aggingiamo a vivere una stagione all’insegna di suggestioni antiche ma mai dimenticate. Erano gli anni dell’amore libero, della fratellanza universale e delle maxi gonne che tutte, da bambine, abbiamo visto nel guardaroba della mamma. Una moda fresca e colorata, capace di dare vita anche al più grigio degli inverni.

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Angela e Audrey Lindvall fotografate da Mikael Jansson per Vogue Italia, Ottobre 2001
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Raquel Zimmermann in stile bohémien per Vanity Fair
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Frida Gustavsson fotografata da Magnus Magnusson per Elle Svezia novembre 2010
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Sasha Pivovarova per Mikael Jansson, Vogue US febbraio 2014

L'Officiel, Teatro Greco di Taormina
Fashion shoot al Teatro Antico di Taormina, Sicilia, L’Officiel #567, tuta Yves Saint Laurent, P/E 1969


È una luxury hippie quella proposta da Burberry Prorsum, tra maxi poncho e dettagli shabby-chic. Pregiati velluti e broccati di seta sono stati i protagonisti assoluti della sfilata di Alberta Ferretti, in una collezione in cui notevoli sono i rimandi folk ed etnici, quasi un tributo alla famosa Russian Collection proposta da monsieur Yves Saint Laurent nel lontano 1976.

Richiami etno chic anche da Dries van Noten, in cui si respira piena atmosfera boho-chic. Valentino propone un excursus attraverso gli anni Sessanta e Settanta, spaziando dal mood optical alle suggestioni quasi fatate di abiti che ricordano la magia di Ossie Clark e Thea Porter. Note floreali da Giambattista Valli, sebbene prevalga anche qui un mood swinging che rimanda al decennio precedente.

Giambattista Valli
Giambattista Valli
Valentino
Valentino
Isa Stoppi in Valentino
Isa Stoppi e Janette Christensen in Valentino Haute Couture 1971, foto di Chris von Wangenheim
Burberry Prorsum
Burberry Prorsum
Dries Van Noten
Dries Van Noten

Mood folk da Alberta Ferretti
Mood folk da Alberta Ferretti


Protagonista delle passerelle è uno stile wild, che predilige lunghezze maxi e tessuti svolazzanti come lo chiffon di seta. Largo alle stampe, in primis cachemire e paisley, rivisitate nei toni più caldi e nei colori più accesi. E se Dsquared ripropone il mood andino di un genio della moda quale è stato Giorgio di Sant’Angelo, la donna vista da Anna Sui è una santona di lusso direttamente presa in prestito alle comuni anni Settanta.

Veruschka wearing Giorgio Di Sant' Angelo for “The Magnificent Mirage” by Franco Rubartelli, 1968.
Veruschka in Giorgio Di Sant’ Angelo per lo shoot ricordato come “The Magnificent Mirage”, foto Franco Rubartelli, 1968.
Dsquared2
Dsquared2
Natasha Poly, foto di Mert Alas & Marcus Piggott, Vogue Paris settembre 2015
Natasha Poly, foto di Mert Alas & Marcus Piggott, Vogue Paris settembre 2015
Stampe batik da Anna Sui
Caftani in stampe batik da Anna Sui

Karen Elson fotografata da Tim Walker, Vogue UK maggio 2015
Karen Elson fotografata da Tim Walker, Vogue UK maggio 2015


Il bohémien trova come sempre un valido rappresentante in Roberto Cavalli, che propone dettagli in pieno stile gipsy. Di netta ispirazione etno-chic anche Paul & Joe e Chloé, che propongono capispalla in montone, poncho patchwork e gilet portati sopra abiti svolazzanti dalle proporzioni Seventies.

Anima gipsy da Roberto Cavalli
Anima gipsy da Roberto Cavalli
Full immersion nei Seventies da Chloé
Full immersion nei Seventies da Chloé
Il boho-chic di Paul & Joe
Il boho-chic di Paul & Joe
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Isabeli Fontana fotografata da Jacques Dequeker per Vogue Brasile dicembre 2012
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Carmen Kass fotografata da Yelena Yemchuk per Vogue Giappone ottobre 2005

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Sienna Miller, grande amante del look boho-chic


Il “festival” è un trend che ha preso piede già dal 2014: sdoganato da eventi come il Coachella e il Glastonbury Festival, adorato da icone del jet set internazionale come Sienna Miller e Kate Moss, lo stile boho-chic ha rivoluzionato il guardaroba femminile. Colori accesi, rimandi ad altre culture, evidenti ad esempio nelle stampe batik, la moda anni Settanta è un crogiolo di idee e suggestioni che si mixano mirabilmente, lasciando anche spazio per fornire un’interpretazione personale del mood prevalente.

Jeans scampanati indossati sotto un cardigan a motivi aztechi e un maxi poncho, fino a completare il look con un cappello a tesa larga in feltro di lana, che conferisce un tono intellettuale, e una borsa con le frange: tutto ci parla di Seventies. Anni di piombo vissuti sempre col sorriso, anni che hanno cambiato per sempre il corso della moda e che rappresentano come poche altre tendenze un vero e proprio evergreen dello stile.

Stampe floreali da Gucci
Stampe floreali da Gucci
Patchwork visto da Etro
Patchwork visto da Etro
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Kate Moss per Etro A/I 2015/2016

Stella Jean
Stella Jean


Stampe patchwork e ancora montoni visti da Stella Jean. Delicate e romantiche le stampe floreali proposte invece da Gucci, mentre il patchwork è protagonista della collezione Etro, che fa sfilare abiti in tessuti preziosi che sanno di Oriente, e arruola come testimonial un guru dello stile bohémien come Kate Moss.

Che dire, peace & love.


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