Paris Fashion Week 2017/18: eleganza e sensualità da Giambattista Valli

Il mood di Giambattista Valli per il prossimo A/I 2017/18 è un tributo allo stile parigino.
Una collezione ricca di pizzo, organza, velluto, chiffon e metallo; tubini con ruches e abiti con larghe balze tracciano una femminilità forte e decisa, che però non tradisce lo spirito e la tradizione che da sempre contraddistingue la maison.
Gli outfit sono un susseguirsi di eleganza, leggerezza, glamour, cappotti bianchi come nuvole, gonne strette, corsetti, gilet di lana lavorati a uncinetto, stampe floreali, a pois e ricami con frutti rossi.


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La passerella è stata calcata da modelle con ai piedi stivaletti alti con lacci in pizzo.
Giambattista Valli non ha tralasciato il lato forte della figura femminile, e in passerella è stata evidenziata da donne avvolte in leggins Nike, in tessuto tecnico, portati elegantemente con top in taffetà o box jacket sartoriale con borchie piatte in rilievo, mixando un look perfetto tra sportswear e sensualità.
Colori predominanti: rosso, rosa, bianco e nero.
Anche questa volta il designer non ha sbagliato un colpo!





Photo Credit: Vogue

Milano Fashion Week, la collezione Giamba AI17-18

Giambattista Valli ha scelto una presentazione alla Milano Fashion Week, invece di una vera e propria sfilata, per la sua seconda linea Giamba. Fresche e spiritose, le collezioni Giamba sono rivolte a un pubblico più giovane rispetto alla linea principale, ma lo stilista italiano mette la stessa passione nel creare i romantici outfit di entrambe le sue linee e di Moncler Gamme Rouge. Considerato uno dei più raffinati e talentuosi designer italiani di oggi, Valli ha mostrato alla stampa la collezione per il prossimo autunno inverno all’interno di un palazzo nobiliare, cornice perfetta per i look Giamba.


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La presentazione alla Milano Fashion Week esprime il romanticismo e la maestria di Giambattista Valli, arrivando a superare le precedenti collezioni Giamba con linee e design decisamente più maturi. Abiti fluttuanti, tessuti lievi e colori pastello sono la sua firma, ma stavolta Valli ha fatto il passo successivo. La prima novità introdotta nella collezione autunno inverno 2017-18 sono le lunghe frange di pelliccia che ricoprono giacche e cappotti, interrompendo il filone romantico con incursioni nel rock. Maniche a palloncino e pantaloni di pelle, pellicce rosa confetto e abitini bon ton a trapezio si alternano in una moda donna ironica e moderna. Le stampe riproducono fiori e farfalle, ma ricami di occhi e catene compaiono qua e là sui look più audaci. Le silhouette degli abiti più corti e dei voluminosi capispalla ricordano la moda anni ’60 e si alternano a lunghi abiti dai casti colletti da collegiale. Trasparenze ad arte sottolineano le linee fluide degli abiti da sera e un prezioso jaquard riveste i look più stravaganti. Bomber bordati di pelliccia si abbinano a microdress per silhouette dal forte carattere contemporaneo. Tra vintage e modernità, romanticismo e trasgressione, Giambattista Valli convince anche con la sua seconda linea, confermandosi uno dei più talentuosi esponenti del made in Italy nel mondo.


A Parigi sfila l’haute couture di Giambattista Valli, tra tagli moderni e nuvole di tulle

Giambattista Valli compie una sorta di sacrilegio nella sua sfilata alla Paris Haute Couture 2017: inserire la vita vera nel sogno dell’alta moda. Mondi separati, che non sono fatti per incontrarsi. Lo stilista immagina una donna viaggiatrice, che riempie i suoi bagagli di abiti di duchesse, pizzo, organza, faille di seta, per poi scoprire all’arrivo che i delicatissimi tessuti sono stati compromessi dal viaggio e gli abiti sono tutti spiegazzati. Una visione surreale, che però in qualche modo risulta raffinata. Abitini a trapezio e lunghe tuniche aprono la sfilata d’alta moda primavera estate 2017, con pieghe ben in vista. Già visto sulle passerelle del prêt-à-porter, questo espediente è nuovo in una collezione haute couture e stupisce senza però mettere in ombra quei meravigliosi abiti da sera che sono la firma di Giambattista Valli.


Ecco arrivare infatti, sulla passerella dell’alta moda primavera estate 2017, abiti lunghi da mozzare il fiato. Silhouette a sirena drappeggiate con maestria si alternano ad abiti corti ma dallo strascico interminabile, modelli lunghi e fluidi e grandi gonne a ruota. Si tratta di linee classiche per Giambattista Valli, che ha abituato il suo pubblico ad aspettarsi qualcosa di grandioso dalle sue collezioni haute couture, ma per la prossima stagione i tagli si fanno più decisi, giovani e ancora più sofisticati. Sempre presenti i fiori, in piccoli ricami sul tulle e preziose applicazioni sui corpetti, che devono però contendersi la passerella con vaporose piume di struzzo e scenografiche ruches. I colori scelti per la primavera estate 2017 sono i preferiti da Giambattista Valli: delicate tonalità floreali come giallo mimosa, lilla, mandarino, rosa e lime, intervallati da look bianco ghiaccio. Lo show alla Paris Haute Couture 2017 si conclude, come sempre, con abiti che sono nuvole di tulle. Gigantesche gonne che sembrano fatte di zucchero filato invadono la passerella, e la vita reale torna ad essere lontanissima dall’alta moda.


Giambattista Valli: l’esaltazione della bellezza femminile

Seducente e romantica, la collezione primavera/estate 2017 di Giambattista Valli è un omaggio alla bellezza totale. Alla garbata descrizione di una donna pura, elegante, affascinante.

Lavoro sempre sulla bellezza per supportare la bellezza delle donne” ha dichiarato lo stilista e la sua intenzione è stata messa a punto totalmente.

Un défilé scandito da ispirazioni che sentono l’influenza del Bauhaus e de Le Corbusier. Abiti impalpabili disegnati da corolle primaverili che conferisco alla collezione un allure fiabesco.

Di giorno le lunghezze sono mini e midi. Gli abiti, infatti, scoprono le gambe delle modelle e in alcuni casi valorizzano il decolté della donna con una generosa scollatura.

Di sera, gli abiti si fanno regali. Lo chiffon di seta accarezza delicatamente la silhouette e il pizzo percorre i vestiti donandoli  una dichiarata femminilità.

Estremamente sensuale si presenta il long dress in pizzo trasparente con lavorazione ad alveare reso luccicante da cristalli e da una decorazione a collana che impreziosisce lo scollo.

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Fonte cover Madame le Figaro

Fonte gallery vogue.com

Haute Couture 2016, Giambattista Valli incanta anche Céline Dion

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La settimana dell’alta moda a Parigi è il territorio dell’impossibile: abiti unici sfilano sotto lo sguardo incantato degli happy few che possono ammirarli dal vivo. Alla sfilata di Giambattista Valli la spettatrice più appassionata è Céline Dion. Seduta in prima fila con uno splendido abito a fiori dello stilista, la cantante canadese non sa nascondere il proprio stupore davanti alle creazioni magistrali di tulle, velluto e taffetà di seta che scorrono in passerella. Due pollici in su e un urlo “BRAVO!” alla fine della sfilata danno voce al pensiero di tutti: Giambattista Valli è un mago dell’haute couture, terreno in cui si muove con grazia di stagione in stagione.


La collezione presentata alla settimana dell’alta moda di Parigi conferma l’amore del designer per i tessuti preziosi, i volumi esagerati e le applicazioni. L’ispirazione sembra arrivare dall’imperatrice Giuseppina, la moglie di Napoleone famosa (anche) per il suo immenso guardaroba. Le maniche a sbuffo dai volumi esagerati, il taglio sotto il seno e le gorgiere donano un tocco regale agli splendidi abiti di Valli impreziositi da delicate stampe floreali e cristalli brillanti. Probabilmente l’imperatrice non avrebbe indossato gonne così corte né top off-shoulders che lasciano intravedere l’ombelico, ma avrebbe apprezzato gli abiti lunghi di tulle dal taglio a impero, le opulente cappe in organza e i capispalla di pelliccia in colori pastello. Chiudono la sfilata di Giambattista Valli tre abiti che sono ormai una costante in ogni sua collezione haute couture: nuvole di tulle che sembrano inghiottire le modelle e fluttuare da sole in passerella. E la signora Dion rimane incantata.


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La regina delle nevi di Moncler Gamme Rouge

La collezione Autunno/Inverno 2016-2017 di Moncler Gamme Rouge sfila su uno scenario innevato. Giambattista Valli, alla direzione creativa del brand, porta in passerella alla Paris Fashion Week la magia di paesaggi imbiancati immersi in un silenzio ovattato, per una sfilata ad alta quota dal mood quasi fatato.

Fiocchi di neve cadono sul Grand Palais, per effetti scenografici altamente suggestivi. Parigi si prende una pausa dal lusso degli Champs-Élysées per immergersi in un’atmosfera tirolese, tra cime innevate e campanili di paese.

È una moderna Heidi a calcare il catwalk, in mise che ricordano i costumi tipici tirolesi e che non disdegnano silhouette provocanti, come le minigonne a ruota e i calzoncini in vello di capra. Le modelle svettano su sabot dalle zeppe altissime incespicando sui sentieri ghiacciati della passerella: trattasi di una versione moderna dei tradizionali zoccoli di legno, con platform in vernice. Lana bouclé per calzamaglie e shorts da indossare con bretelle, mentre torna la salopette, da indossare sotto bolero corti, per una montanara glamour. Pull bianco neve si alternano al pizzo macramè di mini abiti e playsuit, fino ai cappotti ricamati e ai maglioni a trecce decorati con stelle alpine e genziane effetto 3D: il Tirolo costituisce ispirazione prediletta per la collezione disegnata da Giambattista Valli. Profumano di Norvegia i pull bianchi e rossi e i motivi edelweiss su jacquard, dal mood sporty-chic.

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La donna Moncler Gamme Rouge per la prossima stagione invernale privilegia capispalla ricoperti di cristalli Swarowski dalle suggestioni couture, profilati di morbida pelliccia. A metà tra una regina delle nevi e una Heidi post-moderna, innocente e maliziosa, porta i capelli raccolti in trecce dall’aria infantile e berretti su cui fanno capolino ironici pon pon.

(Foto tratte da Madame Figaro)


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Giambattista Valli: tra romanticismo e suggestioni preraffaellite

Ha sfilato durante la Paris Fashion Week la nuova collezione firmata Giambattista Valli. Tripudio di femminilità in passerella, tra tocchi ladylike e linee pulite. Fluidità nelle silhouette ed eleganza evergreen nei volumi a cascata, volants e ruches suggellano le trasparenze talvolta ardite, tra maestosi capi in mousseline e lunghe gonne plissé.

Romantica e poetica, la donna Giambattista Valli non teme la propria anima femminile: eccola avanzare in un mood bucolico, quasi una ninfa silvestre che calca la passerella in lunghi abiti in impalpabile chiffon a stampa floreale. La collezione Autunno/Inverno 2016-2017 sembra abbandonare momentaneamente contrasti e contraddizioni a favore di una maggiore dolcezza: la prima parte del défilé sembra inneggiare alla moda per signore. Fiocchetti che sbucano tra i drappeggi di abiti dalle linee essenziali impreziosiscono il punto vita come cinture sottili; i capi sono caratterizzati da un appeal quasi formale, che li rende adatti ad un ricevimento in cui sia contemplato il dress code.

Colletti dal piglio bon ton fanno capolino da abitini vagamente Sixties, mentre la palette cromatica è dominata dal rosa pastello. Tra le onnipresenti stampe botaniche sbuca un black & white vagamente optical, mentre i capispalla privilegiano inserti in pelliccia, in un insolito mix & match con il pattern floreale. Ai piedi spuntano suggestivi calzari da gladiatore che stemperano il mood a tratti stucchevole.

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(Foto Madame Figaro)
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(Foto Madame Figaro)

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Gigi Hadid in passerella per Giambattista Valli (Foto Madame Figaro)


È nella seconda parte dello show che lo stilista dà il meglio di sé, riproponendo i pezzi cardine della propria personalità. La femminilità è ancora una volta protagonista, con lunghi abiti da sera, in cui ruches e drappeggi decorano come un grembiule la vita impero. Maestosa ed eterea, la donna Valli appare sublimata ed evanescente in imponenti mise con mantelli e maniche velate, in cui non manca la dolcezza evergreen delle stampe floreali. Ricorda un quadro preraffaellita, in cui il più struggente romanticismo si fonde con la natura, dipinta con accurata verosimiglianza. Cut-out alleggeriscono l’austerità di lunghi abiti castigati con colletti quasi elisabettiani, per ruches e cuciture che ricordano la gorgiera tipicamente aristocratica.

Protagonista assoluta sulla passerella una Gigi Hadid insolitamente efebica, che chiude il défilé con un lungo abito che incarna alla perfezione la summa dello stile di Valli. Nel front row spicca la it girl Olivia Palermo.


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Giambattista Valli incanta l’Alta Moda parigina

Applicazioni di ruches, fiori che si animano, abiti principeschi che ci invitano a sognare ancora, perché non è mai troppo tardi per farlo.

Giambattista Valli deve tanto a Parigi e a questa città dedica la collezione Haute Couture primavera/estate 2016. Risveglia la sua creatività come i fiori dei favolosi giardini de La Ville Lumière, in primavera. Si lascia guidare dai suoi germogli colorati e turgidi e noi quasi ne percepiamo i loro profumi.

Così occorre lasciarsi avvolgere dall’aurea romantica e misteriosa dei  giardini di Bagatelle, Palais Royal, Luxemburg e Tuileries  per “raccontare quelle fioriture impressioniste che hanno ispirato tanta arte”, spiega il designer.

Valli è il virtuoso dell’Haute Couture. È generoso nel donare agli altri, attimi di pura magia. Le sue creazioni sono teatrali, imponenti ma leggere come nuvole al contempo. Metri e metri di organza imbastita e cucita sapientemente, cristalli lucenti che riflettono la preziosità delle sue creazioni.

Mantelle con chiusura gioiello, pizzi generosi, maniche sbuffo impreziosite da mughetti, peonie e margherite. Abiti cocktails con rose che scivolano a tutta altezza e reti fantasiose che imprigionano i boccioli. Lo stile impero rivive nell’abito in seta e organza rivestito completamente da corolle da mille colori.

L’abilità creativa del designer romano esplode negli abiti da ballo in organza che disegnano una naturale  linea ad A e che riflettono l’incontrovertibile bellezza di questa collezione.

Tanto di cappello, “Giaba”.

 

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Trend A/I: Bohemian Rhapsody

La stagione A/I 2015/2016 ci riporta indietro nel tempo, fino agli indimenticabili anni Settanta. Un trend che non è mai stato così amato, tanto da divenire ora protagonista assoluto delle passerelle per la prossima stagione invernale.

Un tripudio di stampe paisley, su lunghi abiti in impalpabile chiffon dalle suggestioni boho-chic. Lo stile bohémien conquista sempre più imponendosi come trend incontrastato per l’inverno 2016. Uno stile che piace perché sta bene a tutte e perché dona uno charme particolare.

La donna proposta dagli stilisti nelle collezioni A/I è una moderna hippie chic che indossa pantaloni a zampa d’elefante, monili etnici e outfit in pieno stile festival. Largo a caftani da giorno e da sera, da indossare con gilet o giacche in montone, stivali in camoscio o sandali da schiava. Fiori intrecciati tra i capelli o foulard usati alla stregua di turbanti completano il look gipsy.

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Oggi come ieri. Pantaloni e blusa di seta Mohanjeet, colbacco in pelliccia Gelot, foto di di Peter Knapp per Elle France, 1970.
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Edita Vikeviciute posa come una gitana extra lusso per Roe Ethridge, W Magazine Giugno-Luglio 2015
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La moda A/I 2015/’16 trae spunto dagli anni Settanta
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Andreea Diaconu per Mario Sorrenti, Vogue Paris marzo 2015
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Ispirazione boho-chic per Yves Saint Laurent, nella sua Russian Collection, 1976
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Veruschka per Artisans du Liban et d’Orient, Vogue Paris Settembre 1969
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Marisa Berenson fotografata da Gian Paolo Barbieri, 1969
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Meng Zheng per Vogue Cina, maggio 2015

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Veruschka in gipsy style, Vogue aprile 1969


Trionfa su tutto il caftano, capo simbolo della cultura hippie, da indossare con gioielli antichi dal sapore etnico, frange e accessori di ispirazione folk: questo autunno dimenticatevi di essere nel 2015, la moda parla inequivocabilmente Seventies.

Armate di flower power ci aggingiamo a vivere una stagione all’insegna di suggestioni antiche ma mai dimenticate. Erano gli anni dell’amore libero, della fratellanza universale e delle maxi gonne che tutte, da bambine, abbiamo visto nel guardaroba della mamma. Una moda fresca e colorata, capace di dare vita anche al più grigio degli inverni.

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Angela e Audrey Lindvall fotografate da Mikael Jansson per Vogue Italia, Ottobre 2001
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Raquel Zimmermann in stile bohémien per Vanity Fair
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Frida Gustavsson fotografata da Magnus Magnusson per Elle Svezia novembre 2010
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Sasha Pivovarova per Mikael Jansson, Vogue US febbraio 2014

L'Officiel, Teatro Greco di Taormina
Fashion shoot al Teatro Antico di Taormina, Sicilia, L’Officiel #567, tuta Yves Saint Laurent, P/E 1969


È una luxury hippie quella proposta da Burberry Prorsum, tra maxi poncho e dettagli shabby-chic. Pregiati velluti e broccati di seta sono stati i protagonisti assoluti della sfilata di Alberta Ferretti, in una collezione in cui notevoli sono i rimandi folk ed etnici, quasi un tributo alla famosa Russian Collection proposta da monsieur Yves Saint Laurent nel lontano 1976.

Richiami etno chic anche da Dries van Noten, in cui si respira piena atmosfera boho-chic. Valentino propone un excursus attraverso gli anni Sessanta e Settanta, spaziando dal mood optical alle suggestioni quasi fatate di abiti che ricordano la magia di Ossie Clark e Thea Porter. Note floreali da Giambattista Valli, sebbene prevalga anche qui un mood swinging che rimanda al decennio precedente.

Giambattista Valli
Giambattista Valli
Valentino
Valentino
Isa Stoppi in Valentino
Isa Stoppi e Janette Christensen in Valentino Haute Couture 1971, foto di Chris von Wangenheim
Burberry Prorsum
Burberry Prorsum
Dries Van Noten
Dries Van Noten

Mood folk da Alberta Ferretti
Mood folk da Alberta Ferretti


Protagonista delle passerelle è uno stile wild, che predilige lunghezze maxi e tessuti svolazzanti come lo chiffon di seta. Largo alle stampe, in primis cachemire e paisley, rivisitate nei toni più caldi e nei colori più accesi. E se Dsquared ripropone il mood andino di un genio della moda quale è stato Giorgio di Sant’Angelo, la donna vista da Anna Sui è una santona di lusso direttamente presa in prestito alle comuni anni Settanta.

Veruschka wearing Giorgio Di Sant' Angelo for “The Magnificent Mirage” by Franco Rubartelli, 1968.
Veruschka in Giorgio Di Sant’ Angelo per lo shoot ricordato come “The Magnificent Mirage”, foto Franco Rubartelli, 1968.
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Dsquared2
Natasha Poly, foto di Mert Alas & Marcus Piggott, Vogue Paris settembre 2015
Natasha Poly, foto di Mert Alas & Marcus Piggott, Vogue Paris settembre 2015
Stampe batik da Anna Sui
Caftani in stampe batik da Anna Sui

Karen Elson fotografata da Tim Walker, Vogue UK maggio 2015
Karen Elson fotografata da Tim Walker, Vogue UK maggio 2015


Il bohémien trova come sempre un valido rappresentante in Roberto Cavalli, che propone dettagli in pieno stile gipsy. Di netta ispirazione etno-chic anche Paul & Joe e Chloé, che propongono capispalla in montone, poncho patchwork e gilet portati sopra abiti svolazzanti dalle proporzioni Seventies.

Anima gipsy da Roberto Cavalli
Anima gipsy da Roberto Cavalli
Full immersion nei Seventies da Chloé
Full immersion nei Seventies da Chloé
Il boho-chic di Paul & Joe
Il boho-chic di Paul & Joe
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Isabeli Fontana fotografata da Jacques Dequeker per Vogue Brasile dicembre 2012
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Carmen Kass fotografata da Yelena Yemchuk per Vogue Giappone ottobre 2005

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Sienna Miller, grande amante del look boho-chic


Il “festival” è un trend che ha preso piede già dal 2014: sdoganato da eventi come il Coachella e il Glastonbury Festival, adorato da icone del jet set internazionale come Sienna Miller e Kate Moss, lo stile boho-chic ha rivoluzionato il guardaroba femminile. Colori accesi, rimandi ad altre culture, evidenti ad esempio nelle stampe batik, la moda anni Settanta è un crogiolo di idee e suggestioni che si mixano mirabilmente, lasciando anche spazio per fornire un’interpretazione personale del mood prevalente.

Jeans scampanati indossati sotto un cardigan a motivi aztechi e un maxi poncho, fino a completare il look con un cappello a tesa larga in feltro di lana, che conferisce un tono intellettuale, e una borsa con le frange: tutto ci parla di Seventies. Anni di piombo vissuti sempre col sorriso, anni che hanno cambiato per sempre il corso della moda e che rappresentano come poche altre tendenze un vero e proprio evergreen dello stile.

Stampe floreali da Gucci
Stampe floreali da Gucci
Patchwork visto da Etro
Patchwork visto da Etro
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Kate Moss per Etro A/I 2015/2016

Stella Jean
Stella Jean


Stampe patchwork e ancora montoni visti da Stella Jean. Delicate e romantiche le stampe floreali proposte invece da Gucci, mentre il patchwork è protagonista della collezione Etro, che fa sfilare abiti in tessuti preziosi che sanno di Oriente, e arruola come testimonial un guru dello stile bohémien come Kate Moss.

Che dire, peace & love.


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