GLO: ARTE E CULTURA IN UNA LOCATION D’ECCEZIONE

Torino, da sempre sinonimo di arte contemporanea, tecnologia e design, è stata scelta da British American Tobacco come prima città in Italia per il lancio di Glo, l’innovativo dispositivo che scalda il tabacco senza bruciarlo.
Prodotto dal design elegante e innovativo che ha il suo punto di forza nella semplicità d’uso.


Dal 7 al 13 di aprile Glo è stato il promotore di una Exhibition temporanea, aperta al pubblico e gratuita, nella quale sono state protagoniste le visioni di artisti e designer, con lo scopo di trasmettere il proprio personale sguardo ottimista nel futuro. Come cornice dell’Exhibition è stata scelta una dimora storica nel centro della città, il Palazzo Saluzzo Paesana, al fine di creare un contrasto tra forme classiche e installazioni contemporanee.


Noemi nella stanza Joyful
Noemi nella stanza Joyful



Il pubblico torinese è stato il cuore della mostra stessa, invitato ad immergersi nell’esperienza, ad interagire con il percorso e scoprire, stanza dopo stanza, nuovi modi per Guardare Avanti: Joyful, Liberating, Bright, Inclusive.





Fabio Troiano
Fabio Troiano



I talk hanno preso forma nella corte del Palazzo Saluzzo Paesana, allestito per la prima volta con una magnifica dome di 9 metri. Un serie di incontri con alcuni tra i maggiori protagonisti contemporanei del mondo del cinema, della musica, del design, dell’arte digitale e dei nuovi trend, i quali hanno raccontato il loro personale sguardo verso il domani.
Tra i nomi: Alessandro Borghi, Eleonora Carisi, Salvatore Aranzulla, Remidi Project.


Cristina Marino
Cristina Marino



Francesco Mandelli
Francesco Mandelli



Eleonora Carisi
Eleonora Carisi



In occasione del lancio di Glo, la Città sarà inoltre omaggiata di un’opera frutto della progettualità curiosa e macroscopica dell’artista e scultore newyorkese Kurt Perschke, noto per aver realizzato un progetto di arte pubblica itinerante, il RedBall Project (redballproject.com), che ha attraversato alcune tra le più importanti città del pianeta, da Taipei, a Sydney, fino a Chicago e Barcellona, per dieci anni, senza mai ancora fermarsi in Italia.
L’opera sarà completamente fruibile dagli spettatori, i quali avranno la possibilità di entrare all’interno del GLOBE, in un contesto inusuale, e vivere l’arte da un punto di vista centrale.
GLOBE, la nuova installazione di Perschke ispirata a Glo, sarà allestita a maggio, per la prima volta in Italia.





Special thx to Roberto Balsamo, Paola Guarneri.


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Casa in affitto negata a Torino: lo sfogo di una coppia gay su facebook

Cercare appartamenti in affitto non è mai facile, per nessuna coppia. Bisogna trovare la casa giusta, nel quartiere giusto, delle giuste dimensioni, rispettare il proprio budget, scendere a compromessi. E poi, una volta trovata, dimostrare di avere le referenze e il reddito per prenderla in affitto. È ancora più difficile, a quanto pare, se la coppia è formata da due uomini. Lo racconta in un lungo sfogo su facebook Simone Schinocca, uno dei due protagonisti. Due ragazzi carini, referenziati, con due contratti di lavoro a tempo indeterminato. Ma una coppia gay non è una famiglia. Almeno, così la pensano i proprietari di due delle case in affitto che hanno visto a Torino. «Capita in una “zona bella” di Torino. Capita oggi, 2017 – commenta – In un paese che ha (finalmente) le “Unioni Civili”. Facile dire uguaglianza? Ma poi alla messa alla prova chi affitterebbe, chi darebbe fiducia a una coppia gay, a una coppia straniera, a una persona di colore… Così come quaranta cinquanta anni fa non si “fittava ai meridionali” come raccontava mio padre».


Simone Schinocca e il compagno stavano cercando una casa nuova, più grande, a Torino. Si sono rivolti a diverse agenzie, ricevendo per due volte la stessa sconcertante risposta. Nel primo caso l’appartamento in affitto sarebbe stato misteriosamente preso da un’altra coppia con maggiori garanzie, nel secondo la motivazione si fa più esplicita. «Oggi l’agente immobiliare con infinito imbarazzo mi dice che la proprietà – scrive l’uomo – vuole una famiglia. Vuole qualcuno che stia a lungo. Io provo a ribattere: nella casa in cui sto sono quasi 8 anni… lui mi risponde che lo sa, ma vogliono una famiglia». La notizia indigna e scatena le reazioni dell’Arcigay e del Pd. Anche Claudio Cerrato, presidente della Circoscrizione 4 di Torino, commenta l’accaduto. «Speravo che il mio quartiere finisse sulle cronache nazionali per le sue innumerevoli qualità positive – dichiara – non per una così amara vicenda che colpisce due carissimi amici e il senso comune di tutti. Purtroppo bisogna ammettere che non è un caso isolato». Intanto Simone Schinocca e il suo compagno hanno rinunciato, con grande amarezza, a cercare una nuova casa in affitto. «La discriminazione non è un concetto astratto, è qui, è ora, è ovunque dietro l’angolo» conclude la coppia su facebook.

 

Scoperta al Museo Egizio di Torino la mummia di Nefertari

Una scoperta affascinante è quella fatta al Museo Egizio di Torino: dopo 4 anni di indagini, i risultati di uno studio inglese, appena pubblicati, proverebbero che gli arti presenti al Museo apparterrebbero alla celebre regina Nefertari, la moglie del grande faraone Ramesse II.

I resti mummificati conservati al Museo Egizio di Torino comprendono due arti inferiori, che con estrema probabilità appartengono alla regina del XIII secolo a.C.: a comprovare lo straordinario ritrovamento i risultati di uno studio condotto quattro anni fa da un gruppo internazionale di ricercatori sui reperti conservati in una teca del museo. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Plos One, confermerebbe la scoperta.

Quei resti mummificati erano stati trovati nel 1904 da Ernesto Schiaparelli nella tomba QV66 della Valle delle Regine, nei pressi di Luxor. E proprio a Schiaparelli si deve buona parte dei reperti in mostra al Museo Egizio di Torino.

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Nata nel 1295 a.C. e morta nel 1255 nel 25° anno di regno di Ramesse II, Nefertari è sempre raffigurata alla stessa altezza del marito, cosa che indica l’alta considerazione nella quale era tenuta. La regina sapeva leggere e scrivere i geroglifici ed era solita inviare anche delle lettere in testo cuneiforme alla moglie del re ittita Hattusili III, per siglare una pace tra donne che poi avrebbero fatto sottoscrivere ai mariti. L’equipe di scienziati che ne ha esaminato i resti, coordinati dall’università britannica di York, ha effettuato analisi chimiche, antropologiche, genetiche e di datazione al radiocarbonio. Gli arti apparterrebbero ad una donna di circa 40 anni, alta un metro e 65.

Dreamers, Torino ’17: la moda è innovazione

La moda è un oggetto culturale, non è solo mercato e marketing.
Lo afferma “Dreamers“, l’evento moda che si tiene dal 5 al 9 ottobre al Museo Ettore Fico di Torino nel quale è possibile esplorare la moda contemporanea attraverso esperienze di moda, vendita e conoscenza.
Rinnovare la moda non è un compito semplice, i protagonisti di questo progetto sono infatti coloro che possono attuare il concetto di innovazione, ovvero maestri, giovani talenti, pensatori, imprenditori e artisti.
Dreamers prevede inoltre una pluralità di contenuti che vede l’intreccio tra moda, arte, cinema e musica.


Tema di questa edizione è l’Imaginarium, cioè “quel variegato mondo visuale, formale e materico alla base di ogni linguaggio progettuale. Moodboard, archivio personale che, attraverso il montaggio di immagini e materiali eterogenei, dà vita alla creazione di una collezione, un marchio, un’opera, un racconto. Un luogo dove l’autore mette in scena un mondo speciale“, così come cita la descrizione dell’evento.


Già dalle 11:30 della mattina del 7 ottobre Stefania Ricci, direttore del Museo Salvatore Ferragamo, della Fondazione Ferragamo e ideatrice della mostra Tra Arte e Moda in scena a Firenze, pone un dialogo sui processi creativi che portano a un progetto di moda o a un’opera d’arte.
A seguire, dalle 14:30 alle 16:30, il Workshop “Piccoli sogni di carta” a cura della paper artist Caterina Crepax, con la quale si prende in considerazione il potere di riciclo della carta. Con essa, la possibilità di realizzare un gioiello o un accessorio come una borsetta o una stola.
Dalle 17:00 alle 19:00 con Silvia Bisconti, Benedetta Bruzziches, Maria De Ambrogio, designers in dialogo con Stefano Micelli, docente di Economia e gestione delle imprese – Università Ca’ Foscari di Venezia, si tiene l’incontro “La rivoluzione della moda nella moda“, con il quale esplorare la rapidissima evoluzione del modo di pensare, scegliere e acquistare che stravolge inevitabilmente i meccanismi della produzione.
Dalle 19:00 alle 21:00 si tiene, infine, l’evento “il rock è teatro: David Bowie tra scene e costumi” con lo scrittore Luca Scarlini. Si tratta di un percorso visivo che vede i look del genio della musica.


Dal mattino dell’8, 11:00 – 13:00, è possibile partecipare al workshop “Costruire atmosfere” con Serena Campelli, consulente di immagine e ricerca tessile e ideatrice del brand Diderot Maison.
Dalle 11:30 alle 13:30, quasi contemporaneamente al primo, si tiene il workshop “Esperienze tattili di Juta” con Carlotta Sadino, ideatrice del brand Atelier Carlotta Sadino.
Dalle 15:00 alle 17:00, invece, si tiene l’evento “Comunicare la moda oggi: prodotto, social media, autocelebrazione“, con Andrea Batilla, direttore di Vix e CEO di Italiana Marchi. Il percorso vede la nascita tradizionale dei brand e il loro sviluppo e crescita attraverso l’incremento e l’utilizzo dei social media.
Dalle 15:00 alle 17:30, il workshop “Unici e inimitabili Kimono” con Miroglio S.p.A. e TheColorSoup.
Dalle 15:30 alle 17:30, il workshop “Tanto di cappello” con Adriana Delfino, stilista con gli allievi del laboratorio Fashion&Design di ArtEnfant, in collaborazione con Lo Scarabeo Edizioni.
Dalle 17:00 alle 19:00, l’evento “Anna Piaggi. Lavorare con gli abiti come i pittori con tubetti di colore” con Alina Marazzi, regista, e Claudia Botta, docente di Costume per lo spettacolo – Accademia di Belle Arti di Bologna in dialogo con Salvo Bitonti, direttore Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. L’evento esplora l’anima artistica della giornalista Anna Piaggi.
Dalle 19:00 alle 21:00, l’evento rock “L’ultima rivoluzione rock” con Luca De Gennaro, manager tv, giornalista, disc jockey.
Infine, dalle 20:30 alle 22:30, ancora una celebrazione alla giornalista Anna Piaggi con la visione del film “Anna Piaggi. Una visionaria della moda di Alina Marazzi” durante il quale intervengono la regista Alina Marazzi e Stefano Piaggi, presidente Associazione Culturale Anna Piaggi.


Il 9 ottobre si apre con il workshop “Forme possibili” con Paola Cappelletti_ MILLEMODI e Alessandra Ochetti_DUEPIGRECOERRE che si tiene dalle 11:00 alle 13:00.
Dalle 11:30 alle 12:30, l’evento “Moda è/o costume?” con Antonella Giannone, docente di Storia, teoria e sociologia della moda – Weißensee Kunsthochschule di Berlino in dialogo con Giulia Crivelli, giornalista ‘Il Sole 24 Ore’.
Dalle 15:30 alle 17:30, l’evento “La nascita di un cappello” con il designer Reinhard Plank.
Dalle 15:30 – 17:30, il workshop “Visibilidee” con Area Educativa MEF – Museo Ettore Fico nell’ambito di F@Mu – Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo.
Dalle 17:30 alle 18:30, l’evento “Lettere a Yves” con Pino Ammendola, attore, adattamento scenico Roberto Piana, che rielabora le lettere a Yves Saint Laurent di Pierre Bergé.
Infine, dalle 19:00 alle 22:00, l’evento “Zero femminile: Amy Winehouse, Lady Gaga e Beyoncè” con Carolina Di Domenico, speaker e conduttrice TV in dialogo con Annarita Masullo, manager musicale, nel quale tema decisivo è la svolta femminile in fattore musicale.

Cars and Coffee – L’Eleganza e la Bellezza scendono in pista

Cars and Coffee è un evento dal format unico, non un semplice ritrovo di auto. E’ il luogo di incontro della passione di numerosi possessori di supercars, supersportive ed auto storiche di prestigio, realizzato su misura “sartoriale”, affinché costoro possano condividere le emozioni trasmesse dal boato di un propulsore ed ammirare una moltitudine di vetture mozzafiato, stringendo nuove amicizie. Una manifestazione “multimarca” e “multiepoca”, un’esposizione speciale sul modello dei concorsi d’eleganza, nel corso della quale è possibile rivivere l’intera storia dell’automobilismo, in un suggestivo susseguirsi di fascino, ricercatezza di design e progresso tecnologico.


Cars and Coffee
Cars and Coffee



Cars and Coffee nasce negli Stati Uniti nel 2006 e in breve tempo diventa un fenomeno mondiale. Eventi sparsi in tutto il mondo, dalla natia Los Angeles percorrendo idealmente tutta la Route 66 fino a Chicago e poi New York, in Europa, Arabia Saudita e Oceania, hanno permesso lo sviluppo di un network internazionale.
Due ragazzi Francesco Canta e Gabriele Morosini, in viaggio in California hanno raccolto la sfida. Perché non trasferire questo evento anche nella patria dei marchi più sportivi, ambiziosi e ricercati al mondo? Così è stato fatto, aggiungendo quell’estro italiano, quella caratteristica unica che rende tutto più speciale. Importato in Italia nel 2012, in poco tempo si è rivelato un successo nazionale per la sua semplicità, ma anche per un’organizzazione sempre meticolosa in cui si mette al centro l’attenzione al partecipante.


Francesco Canta
Francesco Canta



Francesco com’è nato il movimento CarsandCoffee?


“Il movimento è nato per riunire persone che hanno la stessa passione, in questo caso la passione per le supercar. E’ nato negli States e poi via via si è diffuso in tutto il mondo, perché è stato uno dei primi fenomeni a riunire auto multibrand e multiepoca, cosa che prima non esisteva perché vi erano solamente raduni monomarca, questa è stata la chiave che ha decretato il successo. Qui in Italia abbiamo riadattato il format, ovvero una giornata intera con evento privato al mattino, riservato ai driver, stampa ed altri personaggi importanti, mentre al pomeriggio dopo un giro tutti assieme con le macchine, si arriva in una location aperta al pubblico, in modo che sostanzialmente intorno a CarsandCoffee girano tutte le persone che hanno la passione per le automobili, da chi la possiede a chi l’ammira e quindi può vedere l’auto dei suoi sogni.”


Tu giovanissimo, ti sei preso l’incarico di gestire questo movimento qui in Italia.


“Si, noi abbiamo iniziato in Italia, abbiamo registrato il marchio sia in Italia che in tutto il mondo. Ora abbiamo appena lanciato un progetto internazionale, che consiste nel riunire tutti i CarsandCoffee che ci sono in giro per il mondo sotto un unico cappello, quindi creare un vero e proprio movimento globale ed unificato.”



Oggi la giornata come si sviluppa?


“Beh ora come vedi, qui siamo in questa stupenda cornice, location davvero bellissima, dove sono presenti solo i possessori, gli addetti stampa e qualche personaggio illustre. Dopo il pranzo privato, ci dirigeremo all’aeroporto di Biella, dove i driver potranno scatenare i cavalli delle loro supercar sul rettilineo della pista; a differenza degli anni passati dove l’evento al pomeriggio era statico, oggi è la prima volta che abbiamo voluto introdurre questa novità, una cosa di grande attrattiva anche per il pubblico.”


Il prossimo step di CarsandCoffee?


“Sicuramente saranno i primi due eventi internazionali, il primo che sarà il 23 Ottobre a Montecarlo ed infine il secondo ad inizio Dicembre che sarà a Miami. Due eventi che lanceranno il nuovo branding ed il nuovo progetto.”


Nasario Giubergia, Maurizio De Luca, Andrea Levy
Nasario Giubergia, Maurizio De Luca, Andrea Levy



Non solo Supercar ma anche moda e fashion in questo evento suggestivo.
Nizza32, negozio d’abbigliamento di Torino di Maurizio De Luca, ha offerto shoppers particolari, ai presenti.


Maurizio anche tu appassionato di supercar.


“E’ nata una profonda amicizia con Francesco, praticamente siamo nati con un anno di distanza e ci siamo portati fortuna a vicenda. Nelle shoppers ci sono sorprese interessanti. Come sai, il mio negozio è un multibrand, capi di altissima qualità sartoriale, Kiton, Isaia, De Petrillo… La mia presenza qui come Nizza32, mi rende molto orgoglioso, ma in primis è l’amicizia che mi lega con Francesco e Gabriele.”


Tesla "Mole Valentino"
Tesla “Mole Valentino”



Questo incredibile progetto, questa supercar, si chiama “Mole Valentino”, è la Tesla del presidente del comitato Parco Valentino e del Salone dell’Auto di Torino, Mr. Andrea Levy. Imprenditore di successo in un terziario avanzato fatto di turismo, eventi e comunicazione e vero motore dell’iniziativa perché alimentata dalla sua immensa passione per i motori e dalla grande esperienza che ha maturato in questo ambiente.


Andrea parlami della tua splendida Tesla.


“Questa è una Tesla P90D, quindi 770 cv di potenza, 0-100 in circa 3 secondi, davvero molto sportiva.
Questo è un progetto speciale, fatto con tutti i fornitori italiani, il design è stato curato dal designer Umberto Palermo che ha dato anche il nome alla macchina: “Mole Valentino”, perché è stata presentata in anteprima mondiale al Salone dell’Auto – Parco Valentino a Torino nel 2016. La parte esterna dell’auto deve ancora essere ultimata, mentre gli interni sono stati completamente rifatti e sono definitivi, con tutte pelli italiane di Foglizzo, unendo stile e made in italy siamo riusciti a scaldare l’interno della vettura con questo particolare bianco e biscotto. Carbonio ovunque, elemento che dà sportività alla macchina sia negli interni, sia negli esterni abbinato ad una colorazione speciale, un silver metallizzato a triplo strato.”



Quindi si può dire che Andrea Levy, ha unito in sostanza Territorio e Passione.


“Sì, territorio e passione, hanno lavorato diverse aziende italiane, Brembo sta studiando una nuova pinza frenante proprio dedicata a questa macchina, Fonmetal ha curato i cerchi in lega da 22”, le pelli appunto Foglizzo, l’assemblatore ARAS, le componenti in carbonio sono state fatte da Skorpion engineering altra azienda di eccellenza italiana; un progetto tutto italiano per rendere la Tesla, che è già una macchina Hi-Tech, una supercar dal design un po’ più caratteristico, sia negli esterni sia soprattutto nello stile all’ interno.”


Tesla "Mole Valentino"
Tesla “Mole Valentino”



Supercar, Moda, Luxury. Elementi che caratterizzano questo movimento, grazie a tutte queste peculiarità Cars and Coffee oggi è diventato il più grande network di appassionati, possessori e collezionisti in Italia.


Qualche fotografia di questa giornata all’insegna delle quattro ruote:


Cars and Coffee
Cars and Coffee



Cars and Coffee
Cars and Coffee



Cars and Coffee
Cars and Coffee



Cars and Coffee
Cars and Coffee



Cars and Coffee
Cars and Coffee



Cars and Coffee
Cars and Coffee



Cars and Coffee
Cars and Coffee



Cars and Coffee
Cars and Coffee









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Lagrange12: anche Torino avrà il suo multistore di lusso

Il baricentro della moda sembra si stia spostando sempre più a nord del nostro Paese o, se non altro, nell’ambito dello shopping d’élite.

Nei prossimi mesi, infatti, nascerà a Torino e più precisamente in via Lagrange 12, il multistore di lusso che ospiterà le maison di moda più griffate al mondo e che promette una concorrenza spietata ai magazzini dello shopping più visitati al mondo come La Rinascente di Milano, Harrods di Londra e la Galeries Lafayette di Parigi.

Lagrange12 (questo è il nome dello store che aprirà i battenti all’interno di un palazzo storico del ‘600), si estenderà per ben 1200 metri quadri ed ospiterà maison di lusso come : Dior, Stella McCartney, Givenchy, Bottega Veneta, Balmain, Saint Laurent, Fendi, Alexander McQueen, Balenciaga, Chloé, Celine, Loewe, Burberry, Salvatore Ferragamo, René Caovilla, Bulgari ed altri.

La shopping experience continueranno, in seguito, all’interno degli appartamenti (nove in totale) arredati in stile neoclassico che sorgeranno sopra la boutique per un totale di 3500 mq di struttura occupata.

 

Interno di uno degli appartamenti di lusso all'interno di Langrage12
Interno di uno degli appartamenti di lusso di Lagrange12

 

 

Il progetto, che porta la firma di due gruppi leader nel settore, Building e Pininfarina , si aggiunge alle già presenti meraviglie del capoluogo piemontese e si prefigge l’ obiettivo ambizioso di far confluire più visitatori nei meandri della città.

Piero Boffa, amministratore delegato del gruppo Building, ha così commentato il progetto: “In questo intervento abbiamo voluto valorizzare la capacità tutta torinese di trattare il contemporaneo, che crea meravigliose fusioni tra parti storiche e moderne, rispettando la natura di pregio dei luoghi e arricchendola con incursioni artistiche innovative.”

Orgoglio nelle parole di Paolo Pininfarina, Presidente del Gruppo Pininfarina, che così ha presentato il progetto alla stampa: “Le nostre radici torinesi e il forte legame con il territorio ci hanno guidato a entrare nella squadra che realizzerà questo progetto straordinario. Lagrange12, grazie alla combinazione unica di un’elegante architettura storica e di un interior design raffinato e innovativo, si candida a diventare un nuovo emblema della Torino di domani, affiancandosi ad altre icone del design create da Pininfarina per la città, come la Torcia Olimpica di Torino 2006, il Braciere Olimpico innalzato accanto allo Stadio Olimpico e gli interni dello Juventus Stadium.”

 

Per conoscere l’evoluzione del progetto, visitate il sito www.lagrange12.it

 

 

Fonte Immagine lagrange12.it