Addio a Sonia Rykiel: è scomparsa ad 86 anni la celebre stilista

È morta all’alba di stamane, all’età di 86 anni, Sonia Rykiel, celebre stilista francese fondatrice dell’omonima maison. Con lei se ne va un tassello fondamentale della storia del costume. Soprannominata “la regina del tricot”, fashion trend che consacrò nelle sue collezioni, a lei si deve anche la coniazione del termine “démodé”: correva l’anno 1976 e lei incarnava fedelmente il più autentico stile francese. A dare la notizia della dipartita della designer la primogenita Nathalie: Sonia Rykiel è morta stamattina alle 5 nella sua abitazione di Parigi, a causa delle conseguenze del morbo di Parkinson, da cui era affetta da tanti anni.

Sonia Rykiel (all’anagrafe Sonia Flis), era nata a Parigi il 25 maggio 1930 da padre francese e madre romena. La sua carriera nella moda inizia all’età di 17 anni, come vetrinista in un laboratorio tessile parigino. Ma il suo cuore batte per il design: è il 1962 quando comincia a disegnare i suoi celebri bozzetti. La stilista, all’epoca in dolce attesa, non riusciva a trovare abiti comodi e decise pertanto di disegnarseli da sola.

Il marchio che porta il suo nome fu fondato nel maggio 1968, grazie al sostegno economico del marito Sam Rykiel, sposato nel 1953. I coniugi Rykiel, proprietari di una boutique sita nel quattordicesimo arrondissement, intuirono fin da subito l’immenso potenziale della lana, materiale fino ad allora sottovalutato dalla moda. La prima boutique di Sonia Rykiel venne inaugurata a Rue de Grenelle, nelle Galéries Lafayette. In breve la stilista divenne protagonista indiscussa della Rive Gauche.

sonia
Sonia Rykiel era nata a Parigi il 25 maggio 1930


sonia boutique 6 rue de grenelle 68
Sonia Rykiel all’inaugurazione della prima boutique, al numero 6 di Rue de Grenelle, 1968


Sonia Rykiel ritratta da Dominique Issermann, 1980
Sonia Rykiel ritratta da Dominique Issermann, 1980


Indimenticabile il suo stile, intriso di suggestioni marinière e righe: proprio queste ultime divennero la sua cifra stilistica. Largo anche a volumi oversize e maglie morbide, capaci di esaltare le linee e la femminilità di ogni donna, insieme a pantaloni dal taglio maschile e capi fluidi. L’immancabile basco alla marsigliese, i capelli ricci: androgina e misteriosa, la donna Sonia Rykiel reca in sé l’identità e il carisma della designer.


SFOGLIA LA GALLERY:




Folta chioma rosso fuoco e grinta da vendere, in breve Sonia Rykiel conquista la fama mondiale, dopo che la rivista Elle le dedica la prima di una serie infinita di copertine: posa per Andy Warhol, produce linee per uomo e bambino, accessori, profumi e cosmetici, mentre sfilano e posano per lei le top model più famose. La donna che calca la sua passerella non è la fredda mannequin impassibile a cui la moda ci aveva abituati, ma una donna viva, che sorride, partecipa e vive il défilé. “È la donna che anima l’abito. Non può essere il contrario. La provocazione è la donna, mai quello che indossa”, questa la filosofia della stilista. I suoi capi hanno incantato per decenni. Irriverente, carismatica, la ritroviamo nei primi anni Novanta nel celebre film di Robert Altman “Prêt-à-Porter”, dove la stilista interpreta se stessa.

Nel 2001 la direzione creativa del brand passa alla figlia Nathalie, che ha alle spalle un passato da mannequin. Viene inoltre inaugurata una linea di gioielli e nel 2003 è la volta dei sex toys, venduti da Woman, a Parigi: è così che il brand infrange anche l’ultimo dei tabù. Sempre negli anni Duemila arriva la conquista del mercato americano.

Un modello firmato Sonia Rykiel, 1973
Un modello firmato Sonia Rykiel, 1973. La stilista sdoganò la lana tricot


Sonia Rykiel: sfilata Primavera/Estate 1982
Sfilata Sonia Rykiel Primavera/Estate 1982


Modello Sonia Rykiel, foto di Francoise Huguier per Domino Magazine, 1987
Modello Sonia Rykiel, foto di Francoise Huguier per Domino Magazine, 1987


Dopo aver scritto due libri sul mondo della moda (“Et je la voudrais nue…” e “Paris Sur le pas de Sonia Rykiel”) ed una raccolta di favole per bambini (“Tatiana Acacia”, dedicata alla nipote Tatiana), nel 2012 la stilista dichiarò ai media di essere affetta dal morbo di Parkinson da oltre 15 anni. Arrivò quindi un libro autobiografico dal titolo “N’oubliez pas que je joue” (Non dimenticate che è un gioco), in cui la designer trattava a cuore aperto la tematica della sua malattia, non tralasciando anche i particolari più intimi sulla sua sofferenza. Una donna forte e moderna, Sonia Rykiel, perfetta incarnazione della Parigi bohémienne: poliedrica anche nella sua carriera, che l’ha portata ad abbracciare numerose cause, come la collaborazione al piano di restauro dell’Hotel Crillon e anche un’inedita incursione nel mondo della musica, insieme al cantante Malcolm McLaren. Nel 1985 le viene conferita la Legione d’onore. Lei, che considerava la moda alla stregua di un’amante, è stata ricordata oggi dal Presidente francese François Hollande come «una donna libera, una pioniera che ha saputo tracciare il suo percorso».

Kim Williams in Sonia Rykiel, foto di Arthur Elgort per Vogue, 1984

Kim Williams in Sonia Rykiel, foto di Arthur Elgort per Vogue, 1984


Anne Rohart per Sonia Rykiel, foto di Dominique Issermann, Autunno/Inverno 1983
Anne Rohart per Sonia Rykiel, foto di Dominique Issermann, Autunno/Inverno 1983


Linda Evangelista in passerella per Sonia Rykiel, Parigi, ottobre 1985 (Foto © Pierre Vauthey/Sygma/Corbis)
Linda Evangelista in passerella per Sonia Rykiel, Parigi, ottobre 1985 (Foto © Pierre Vauthey/Sygma/Corbis)

Calvin Klein firma una capsule collection per Mytheresa

E’ il mondo dei motori ad aver ispirato il marchio Calvin Klein  che ha disegnato appositamente per Mytheresa  (il noto sito online di e-commerce che ospita, al suo interno, le più rinomate griffe sulla piazza), una limited edition dall’anima rock.

Calvin Klein Jeans Rebel (questo è il nome prescelto per siglare questa collaborazione) è una capsule collection composta interamente da capi dal forte impatto visivo.

 

Cn0kCtLWcAAlj4C

 

mytheresa.com-x-Calvin-Klein-Jeans-Embellished-Leather-Ankle-Boots

 

mytheresa.com-x-Calvin-Klein-Jeans-Moto-Leather-and-Suede-Jacket

 

 

Giacche biker, micro shorts, gonne mini, abiti corti (quasi inguinali) e t-shirt, sono gli elementi che inducono i clienti del noto marchio americano a rivivere il mito delle due ruote.

L’ADV, scattata dal fotografo Boo George, ha come protagonista la modella keniota Malaika Firth che ha interpretato magistralmente la visione estetica descritta da Calvin Klein.

 

rebel_edge_limited_edition__la_collab_calvin_klein_jeans_x_mytheresa_8209

 

 

A conclusione della campagna pubblicitaria, alcuni giovani filmaker hanno avuto la possibilità di elaborare quattro video basandosi sulle immagini d’archivio, rielaborazioni al computer e, non di meno, su un contenuto diretto da  James Cowdery.

 

 

Fonte immagini vogue.co.uk

 

theMicam, a Milano la Fiera delle calzature

A theMICAM per guardare sempre più lontano

Dal 3 al 6 settembre a Fiera Milano torna la mostra internazionale della calzatura

Rispondere alle sfide del mercato globale per fare business in un mondo che cambia è possibile, grazie alla forza di un prodotto di qualità e di un know how sempre più qualificato. Sono queste le premesse dell’82esima edizione di theMICAM, la manifestazione di riferimento a livello internazionale per il mondo della calzatura, in scena a Fiera Milano (Rho) dal 3 al 6 settembre 2016. Sono attese più di 1.400 aziende all’ormai imperdibile appuntamento fieristico a cui gli operatori guardano sempre con il massimo interesse non solo per conoscere in anteprima le nuove collezioni, ma soprattutto perché la manifestazione è il termometro più affidabile del mercato e di un comparto di punta del made in Italy, che occupa oltre 77mila addetti diretti in quasi 5mila aziende. Vasta e qualificatissima la proposta espositiva, quest’anno arricchita dalla presenza di Missoni, Pollini, F.lli Borgioli e Gattinoni, marchi storici dell’alta moda italiana. Rinnovate anche le aree espositive che vedono la presenza del settore “Luxury” affiancato da un’area dedicata al design del prodotto (International Designers Area); il settore “Contemporary”, stile contemporaneo; l’area “iKids” dedicata alle calzature dei bambini e affiancata dalla “iKIDS Square”, e infine le aree “Active” e “Cosmopolitan” dedicate al tempo libero. Nel corso dell’82esima edizione della manifestazione sarà proiettato il cortometraggio “Niente per caso” voluto dal Consorzio Vero Cuoio Italiano. Si tratta di uno short fashion movie che rende omaggio al sistema moda italiano: un excursus degli ultimi 50 anni con il focus sulla calzatura, un viaggio di fantasia in luoghi misteriosi e affascinanti con personaggi straordinari che si raccontano in tutte le lingue del mondo e vestono con eleganza l’Italia. Protagonista di questo speciale progetto è Caterina Murino, attrice italiana di successo e una delle più autentiche rappresentanti dell’eleganza nel mondo.

I NUMERI Il 2016 per il settore calzaturiero si è aperto all’insegna della cautela e stabilità: la ripresa lungamente attesa non è ancora arrivata e il settore, che da sempre rappresenta uno dei pilastri della moda italiana, non è ancora uscito dalle secche della crisi. “Nel trimestre gennaio-marzo del 2016 – afferma Annarita Pilotti, presidente di Assocalzaturifici – le esportazioni hanno mantenuto le posizioni, crescendo del 2,2% in valore a cui non corrisponde una crescita dei volumi che calano del 2%. I pochi mercati in netta crescita come gli Stati Uniti, sono appannaggio di un numero limitato di imprese. theMICAM è l’occasione giusta per il rilancio del calzaturiero e rappresenta un appuntamento imperdibile per tutti gli addetti ai lavori che in fiera avranno la possibilità di incontrare buyer di tutto il mondo, per stabilire o consolidare relazioni d’affari e finalizzare al meglio le strategie commerciali internazionali”.

TENDENZE theMICAM è sempre più fashion e glamour. La prossima collezione primavera-estate 2017 sarà all’insegna delle onde eclettiche: un mix di grinta urbana e folk romantico per look unici, contaminati dal gusto esotico delle diverse culture che si incontrano nelle metropoli regalando un look glamour da sfoggiare sia di giorno in spiaggia che di sera.

ECLETIC WAVE – WOMEN Ritorna il trend confort, un omaggio ai capi di Armani degli anni ’80 dove le forme diventano più strutturate. Il genere è unisex e lo stile unisce insieme diversi generi come il punk, il new romanticism e l’active. I materiali e i dettagli sono influenzati dagli anni ’80, con inserti di pelle metallica, dal tocco futuristico. Il neoprene e i materiali elastici sono fondamentali per la scarpa sportiva. L’effetto specchio viene utilizzato sui sandali e sulle sneakers. I colori sono influenzati dai look e dall’ispirazione dell’era digitale, con richiami agli anni ’80, la stagione estiva è ricca di colori elettrici.

ECLETIC WAVE – MEN Le stampe e le grafiche sono combinate con effetti astratti e geometrici, che creano maggior effetto sul tessuto, per evocare gli anni dell’era digitale. Per questa tendenza, le stampe in pelle, le grafiche digitali e sportive sono i materiali chiave. I lacci e gli strappi decorativi, si ispirano ad uno stile sportivo. Stampe e tessuti in rilievo vengono utilizzati per le sneakers. Presenza di colori brillanti come: rosso accesso, il verde acqua e il giallo, che si completano con colori spenti come il nero scuro e il bianco ghiaccio.

ROMANTIC GRIT – WOMEN Nell’era dell’espansione delle città, una nuova fonte creativa arriva dai sobborghi e dalle zone suburbane. Un mix di grinta urbana e folk romantico rendono Romantic Grit perfetta per la scarpa casual. Costruita sulla contrapposizione degli opposti è realistica e rude ma riporta un sentimento casalingo che ricorda la famiglia e della bellezza della natura. Le grafiche sono patchwork, caratterizzate da cuciture fatte a mano. Fiori ricamati sono cuciti su tessuti leggeri. La pelle lavorata e invecchiata assieme alle stampe floreali completano la tendenza. Pastelli tenui, colori neutri e toni primaverili della terra, dall’arancio che sbiadisce verso il rosa antico, sino ai contrasti con i grigi e con i verdi.

ROMANTIC GRIT – MEN Allontanandosi dal caos delle metropoli, Romantic Grit esplora uno stile che emerge ai confini delle città, con un richiamo alle periferie grintose e dal folklore casalingo. La pelle invecchiata e sbiadita è perfetta per lo stile rurale della tendenza. Tessuti in tela dai colori neutri, si abbinano al camoscio e alla pelle lavorata. Velcro e materiali stretch si mescolano per uno stile più sportivo. Pastelli tenui, colori neutri e toni primaverili della terra, dal grigio che sbiadisce verso il bianco, sino ai contrasti con i gialli e con i verdi.

EXOTIC FRINGE – WOMEN I look estivi si ispirano al tema di Cuba e dei Caraibi. Fiori esotici e corde ispirate alla giungla arricchiscono le calzature, che assumono uno stile casual. Il look glamour da spiaggia offusca il confine tra look da sera e da giorno. Foglie tropicali sono stampate su colori elettrici. Frange e pelle grezza sono gli elementi per la chiusura dei sandali. Toni forti, ricchi e brillanti, blu e rossi, pallette di magenta, violaceo, con cenni di blu, verde e giallo senape.

EXOTIC FRINGE – MEN Paesaggi tropicali e lunghe serate estive sono lo sfondo per calzature casual, incluso lo stile da spiaggia che ricordano la grandiosità della città di Havana con un tuffo nel passato. Il cotone naturale e la pelle leggera sono i materiali chiave per le scarpe. I tagli a laser e la pelle lavorata, si uniscono per uno stile più sartoriale. Suole in corda naturale per scarpe sportive o eleganti sono i must have dell’Exoic Fringe. La palette colori è bilanciata fra colori neutrali e da colori accesi.

LUXE TECH – WOMEN C’è un ricerca del comfort e dell’eleganza, e la tecnologia gioca un ruolo chiave nei tessuti e materiali, con elementi metallici, usati per creare piccoli ma importanti dettagli. Materiali elastici in rilievo, tessuti trapuntati in un colore unico creano volumi e forme in rilievo per le scarpe. Dettagli in metallo e camoscio sono tratti distintivi delle parte superiore della scarpa. I colori dai toni metallici del verde, rosa cipria e bordeaux si mischiano ai toni dei grigi.

LUXE TECH – MEN Equilibrata e calma è l’attitudine di Luxe Tech che ci accompagna dalla fine dell’estate verso l’autunno. Un tono più elegante pervade lo stile sportivo, ispirato ad un look più pratico e sofisticato. Tessuti tecnici traforati sono perfetti per le scarpe casual. Camoscio ricercato e pelle leggera sono materiali chiave per la parte superiore della scarpa. Toni più scuri con accenni colorati e metallici.

Julia Haart designer per La Perla

Della sua vita privata si conosce ben poco, ma il suo estro creativo ha già conquistato milioni di donne worldwide.

Julia Haart, famosa shoes designer americana spodesta da La Perla il designer Pedro Lourenço e promette di ridare uno spirito internazionale alle collezioni ready to wear della maison bolognese.

Capi basici come la camicia bianca verranno associati ad elementi più sofisticati e sensuali desunti, chiaramente, dalla collezione di lingerie della griffe.

 

Collezione A/I 16-17 dell'eponima collezione Julia Haart (fonte immagine juliahaart.com)
Collezione A/I 16-17 dell’eponima collezione Julia Haart (fonte immagine juliahaart.com)

 

Collezione Julia Haart per La Perla (fonte immagine laperla.it)
Collezione Julia Haart per La Perla (fonte immagine laperla.it)
 (Fonte immagine laperla.it)
(Fonte immagine laperla.it)

 

 

L’idea creativa punta a disegnare una donna sexy mantenendo vivido il DNA della maison.

La collezione ready to wear di La Perla, disegnata da Julia Haart, non rinuncerà agli abiti in seta con dettagli in pizzo e a jumpsuit con struttura interna (simile al reggiseno) che permetterà di indossare il capo senza preoccuparsi nella scelta della biancheria intima da indossare.

Julia Haart ha già un’esperienza lavorativa alle spalle con la maison La Perla avendo curato per la spring/summer  2016 e per la fall/winter 2017 il reparto accessori.

 

Antonelli Firenze Autunno Inverno 16/17

ANTONELLI FIRENZE FW 16-17

IL PROSSIMO INVERNO E’ IN PANTAILLEUR !!

Sartoriale, maschile, sportivo ma femminile e glamour.
Il pantailleur Antonelli Firenze si indossa in tutte le occasioni, binomio perfetto di praticità ed eleganza.

1_ANTONELLI FIRENZE_FW 2016_17jpg

La mattina: Tailleur sportivo in lana grigio intenso composto da bomber con dettagli in jersey e pantalone di ispirazione jogging stretto alla caviglia (giacca euro 402, pantaloni euro 284);

2_ANTONELLI FIRENZE FW 2016_17

Al lavoro: Tailleur in lana microfantasia maschile con giacca a 1 bottone (giacca euro 429, pantaloni euro 321);

3_ANTONELLI FIRENZE_FW 2016-17jpg

Per un cocktail: Tailleur grigio in lana con giacca 4 bottoni e pantaloni morbidi con pences (giacca euro 446, pantaloni euro 305).


4_ANTONELLI FIRENZE_FW 2016_17jpg

La Sera: Tailleur crepe di lana con pantaloni a zampa e giacca 1 bottone (giacca euro 473, pantaloni euro 392);

ROY ROGER’S LANCIA LA NUOVA CAMPAGNA FW 16/17

ROY ROGER’S LANCIA LA NUOVA CAMPAGNA FW 16/17

LA PERSONALITÀ ATTRAVERSO L’ESSENZIALITÀ DEL DENIM

E’ New York la location scelta da Roy Roger’s per la nuova campagna FW 16/17 che vede protagonisti la modella russa Vita Sidorkina e Isaac Carew, modello-chef inglese.

Le immagini in bianco/nero traducono i codici del denim, raccontando un mood metropolitano e ricercato: “E’ una campagna che esprime la personalità di chi indossa il jeans attraverso l’essenzialità” spiega Guido Biondi, Direttore Creativo del Gruppo Sevenbell.

Il fotografo Philip Gay coglie l’anima ricercata della collezione declinandola in una serie di scatti dove il capo è protagonista.

Creative Direction
Guido Biondi, creative director, Sevenbell Group e DCOLLECTIF

Photographer
Philip Gay / 2DM MAMANGEMENT
Video Maker
Matteo Cherubino / 2DM MANAGEMENT
Stylist
Benjamin Sturgill
Woman Model
Vita Sidorkina / ELITE MODELS
Male Model
Isaac Carew, British model & chef – suo il blog “The dirty dishes” / ILOVE MODEL MANAGEMENT
Make-up
Yacine Dello / BRIDGET ARTIST
Hair Stylist
Nicolas Eldin / ART DEPARTMENT

RR_ADV_FW1617_couple_S

RR_ADV_FW1617_man_S

RR_ADV_FW1617_woman_S

Place to be: ISMARA

14009796_1281189438582372_2096288077_n


Recentemente anche i colossi del fast retail, ovvero quei negozi la cui principale caratteristica risiede nel produrre e distribuire sul mercato piccole collezioni al ritmo di una ogni due/tre settimane, hanno proclamato la loro “Recycle week”, cioè un avvicinamento alla cosiddetta visione etica della moda, dichiarando così un cambiamento di rotta e sancendo così un nuovo importante avvenimento nella storia della moda contemporanea.


C’è chi, nella capitale meneghina, ha fatto della moda sostenibile il proprio punto di forza sin dagli esordi, il 2005 per essere precisi: stiamo parlando di Ismara (www.ismara.it), una giovane impresa che unisce artigianalità al rispetto dell’ambiente.


Stefano Vandelli, il direttore commerciale di Ismara, dichiara: “Per noi usare tessuti BIO è stata una scelta fisiologica, esattamente come avere un laboratorio di proprietà o l’utilizzo di materiali provenienti da circuiti di up cycling. Ci piace pensare di riuscire a dimostrare come una piccola realtà come la nostra possa sostenersi e generare utili senza rinunciare a produrre in Italia, impiegando tessuti di qualità ed avvalendosi di dipendenti diretti.”


La proposta moda di questo giovane marchio ( il negozio si trova in Via Poerio, 3 a Milano, a due passi da Porta Venezia) prevede modelli dal design essenziale, drappeggiati o che prevedono l’accostamento di più tessuti, per l’estate 2016.

La piccola azienda rappresenta una emergente realtà della moda sostenibile.



14018101_1281189425249040_26659981_n

“Utopia”. La mostra a Venezia dedicata a René Burri

Visioni istantanee. Oggetti e vita quotidiana fissati per catturare l’attimo. La pura soggettività dell’occhio.

” … Gli enormi cambiamenti sociali che si stanno verificando nella nostra era tecnologica nel campo della musica, della pittura, della letteratura e dell’architettura stanno dando un nuovo volto all’umanità. Seguire questi sviluppi e comunicare i miei relativi pensieri e immagini, è ciò che considero…”

E’ così che René Burri, il celebre fotografo svizzero noto anche per essere stato il Presidente, nel 1982, dell’Agenzia Magnum, raccontò il suo bisogno impellente di spiegare la società, attraverso l’occhio artificiale del suo obbiettivo.

 

Renè Burri. Che Guevara. Smoking a cigar. 1963 (fonte immagine artribune.com)
Renè Burri. Che Guevara. Smoking a cigar. 1963 (fonte immagine artribune.com)

 

 

Al grande maestro, la Casa dei Tre Oci di Venezia dedica la mostra “Utopia” legata contemporaneamente alla Biennale di Architettura 2016 grazie all’innegabile passione che Burri aveva nei confronti dell’architettura che lo spinse, sovente, a viaggiare in tutto il mondo alla ricerca delle grande opere di artisti come Renzo Piano, Oscar Niemeyer e Le Corbusier (solo per citarne alcuni).

 

Rene Burri. Picasso. 1957.  Villa "La Californie" (fonte immagine nouvellesimages.com)
Rene Burri. Picasso. 1957. Villa “La Californie” (fonte immagine nouvellesimages.com)

 

 

Le cento immagini del fotografo, esposte nella Casa dei Tre Oci, riportano il bisogno dell’artista di raccontare anche i grandi processi di trasformazione politica, sociale e culturale che hanno interessato tutto il novecento, pure attraverso i ritratti di Pablo Picasso e Che Guevara.

La mostra, realizzata da Magnum Photos in collaborazione con Civita Tre Venezie è stata curata da Michael Koetzle.

 

 

Fonte cover droppergen.net

 

Bambike. La biciletta in bamboo eco-sostenibile

Viene dalle Filippine, la bici in bamboo.

Le forti e floride canne di bamboo che crescono abbondantemente nelle foreste pluviali delle Filippine, sono state utilizzate per costruire un modello di bicicletta unico nel suo genere.

L’idea è nata da Bryan Benitez McClelland, fondatore del marchio Bambike, che ha sfruttato la possibilità di utilizzare queste piante per creare un mezzo di trasporto eco-sostenibile.

 

La serie completa dei modelli di biciclette in bamboo di Bambike
La serie completa dei modelli di biciclette in bamboo di Bambike

 

Il team di lavoro di Bambike
Il team di lavoro di Bambike

 

 

McClelland che dal suo canto, assicura di ripopolare i lembi di terra da cui vengono prelevati le piante selvatiche, ha scelto di avvalersi di un team di lavoro (i bambuilders) proveniente da Gawad Kalinga,  un’organizzazione per lo sviluppo della comunità filippina che prevede borse di studio, un programma di alimentazione settimanale per i bambini  e la sovvenzione di insegnanti di scuola materna.

La bicicletta in bamboo, resistente quasi quanto un biciclo con telaio in acciaio, può raggiungere una cifra di circa 1750 dollari e supera lo standard EN 14781, il più alto della categoria.

 

 

Le immagini sono stratte da bambike.com

Stella McCartney sempre più ecosotenibile

Chi rispetta gli animali, oggi ha un motivo in più per acquistare i capi della stilista inglese Stella McCartney.

La figlia del rocker Paul McCartney, sempre attenta alle dinamiche animaliste, dopo aver bandito il vello di animale nelle sue creazioni e aver eliminato dalle sue collezioni il PVC, in queste ore ha fatto sapere che impiegherà, per il confezionamento dei capi, il Re.Verso e cioè un nuovo tessuto prodotto in Italia che nasce dalla rigenerazione del cashmere già impiegato nel tessile.

 

(fonte immagine stellamccartney.com)
(fonte immagine stellamccartney.com)

 

(fonteimmagine stellamccartney.com)
(fonte immagine stellamccartney.com)

 

 

In questo modo, la designer promette di incrementare il suo impegno per una moda ecosostenibile.

La sempre più crescente richiesta di capi lussuosi e l’agguerrita concorrenza dei marchi low cost nei confronti delle maison blasonate, ha scatenato una vera bagarre per chi si “accaparra” il vello delle capre ad un prezzo minore, causando pertanto, maggiori rischi per l’ambiente; il 90% delle prateria della Mongolia, è a rischio desertificazione visto che sempre più capi di bestiame vengono lasciati pascolare.

L’obiettivo di Stella è di attestare l’impatto ambientale al 2% entro il 2016 e questo potrà avvenire grazie a Re.Verso.

 

 

 

 

Fonte cover huffingtonpost.com

Look of the day: la Marchesa Casati

LOOK OF THE DAY: LO STILE DELLA MARCHESA CASATI

Voleva essere un’opera d’arte – e ci è riuscita. Voleva una vita romanzesca – e l’ha avuta.
Voleva essere ricordata – e noi lo faremo in questo spazio, ripercorrendone lo stile.

La Marchesa Casati, nata Luisa Adele Rosa Maria Amman ( 1881- 1957 ), ha ispirato pittori, scultori, registi e stilisti, che ancora oggi le dedicano intere collezioni.

Il suo scopo non era stupire ma sbalordire e lo faceva con ogni mezzo possibile, dilapidando interamente il suo patrimonio. Si presentava così alle feste con leopardi al guinzaglio di diamanti, indossava pitoni reali al posto dei girocolli, faceva le sue apparizioni con pavoni blu e scimmie, scortata da un monumentale servo nero.

Ossessionata dalla sua immagine, collezionava ritratti che esibiva con orgoglio ai parties da lei organizzati.
La Marchesa Casati era una donna oscura, misteriosa dallo stile gotico, attratta dal mondo esotico ed esoterico; i profondi occhi cerchiati di nero la resero celebre, fascino accentuato dalla chioma che tinse di rosso e da quella pupilla dilatata grazie all’uso della belladonna.

Anche negli ultimi tempi di miseria passati tra le strade di Londra, dopo una vita di sfarzi ed eccessi, la Marchesa non abbandonò mai la sua iconica figura, se ne andava in giro tutti i giorni con indosso un abito in velluto nero, un alto cilindro spelacchiato e gli amati guanti di leopardo con gli artigli della bestia.



Sfoglia la gallery per scoprire i look proposti:










(immagini dei capi prese da Trendfortrend)

Potrebbe interessarti anche:


Luisa Casati: vivere come un’opera d’arte

LOOK OF THE DAY – 5 LOOK DA INDOSSARE LA SERA AL MARE

CONSIGLI DI STILE: 3 OUTFIT DA INDOSSARE IN CASA

LOOK OF THE DAY – LO STILE VITTORIANO

LOOK OF THE DAY: PALOMA PICASSO – ICONA DI STILE