Moda inverno 2016: le sneakers firmate Stokton

La moda inverno 2016 si tinge di nero, grigio e porpora per le sneakers da uomo e da donna firmate Stokton. L’azienda di calzature, dalla forte tradizione artigianale toscana, esplora tutta la palette dei toni neutri nelle scarpe da running con un tocco urban proposte in questa stagione fredda. Stokton unisce alla tradizione e alla qualità del made in Italy l’innovazione di prodotti giovani e alla moda: le sneakers si vestono infatti di neoprene e bande elasticizzate che ne accentuano lo stile sporty-chic. Comodi e stilosi, i modelli di calzature proposti per l’autunno inverno 2016-17 hanno la suola a cassetta tipica del brand e fondi micro extra light che ne alleggeriscono la struttura garantendo il massimo comfort. La suola assume un ruolo protagonista, diventando elemento di stile e non solo funzionale.


La moda inverno 2016 Stokton propone le classiche sneakers da uomo in accostamenti di lavorazioni e materiali inediti. Le scarpe running assumono un tocco chic dalla texture pitonata e più underground nella variante di pelle bottata, insieme a lavorazioni crackle metalizzate. Anche per le sneakers da donna, lo stile è nei dettagli e negli accostamenti materici: ricami di paillettes e inserti di pelliccia mohair e shearling dominano le scarpe da running della linea femminile insieme a stampe 3d come quella a rete. La novità della moda inverno 2016 di Stokton sono i modelli di stivali e stivaletti da accostare alle sneakers. Gli stivaletti texani sono un’evoluzione dei beatles boots presenti nell’ultima collezione, arricchiti da frange, borchie ed inserti metallizzati. Biker e francesine ritornano anche in questa collezione autunno inverno 2016-17 insieme ai mocassini, per la prima volta nel repertorio di Stokton. I mocassini da donna con morbide frange sono proposti con una suola carrarmato o con una struttura più sottile, ma in entrambi i casi resi estremamente leggeri e confortevoli dalla suola micro extra light.





Photo Courtesy FAYERCOMMUNICATION press office.

Come non sbagliare look: in autunno è velluto mania

Se c’è qualcosa che davvero non dovrebbe mancare nell’armadio della donna autunnale, è sicuramente il velluto.
Morbido, appariscente e sensuale, copre l’autunno-inverno 2016 di total glamour diventando must-have assoluto della stagione.
Abbinato e composto in diversi modi, può donare il mood desiderato a seconda dell’occasione nella quale lo si vuole indossare.
Basti pensare alla regalità del tessuto per una grand soirée, ai colori tenui e morbidi per un aperitivo in centro e alle tonalità forti e sgargianti per una mattina all’insegna di un deciso glam-rock.
Piace tanto non solo per le sue proprietà soffici, ma anche per la sua comodità.
Infatti, cade dolcemente sulla figura non fasciandola, è ottimo quindi per chi possiede forme e curve.


Come indossarlo?


1. TOTAL LOOK


Si indossa in blocco, come completo unico.
Può essere composto da pantalone e giacca come nel completo cipria di Alberta Ferretti o con ricami sulla parte anteriore della giacca come nel completo di Giorgio Armani.
Velluto bordeaux per Haider Ackermann e mix&match di giallo e rosa per il tailleur di Creautures of Comfort.



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2. ABITI


Gli abiti in velluto si presentano solitamente lunghi, tranne in alcuni casi.
Scollatura profonda bordeaux per Valentino, trendy retrò in blu ottanio per Luisa Beccaria, ricami all over per Prada, marrone scuro scivolato per Twinset e infine sensualissimo long dress in velluto nero per Armani Privè.
Per quanto riguarda l’abito corto, eccone uno di Prada con ricami floreali.


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3. MIX&MATCH


Parola d’ordine? Osare.
Il mix&match prevede accessori in velluto e abiti in pelle, gonna in velluto e giacca in lana, body in velluto e pantaloni lavorati a maglia.


.4 CATENE LOW COST


Non solo grandi brand, il velluto viene venduto anche da catene low cost del fast fashion a prezzi decisamente modici e accessibili. Perché non dare un’occhiata, quindi?


H&M, tra i capi più belli, propone una vestaglia in blu brillante con stivali ricamati in velluto e una giacca verde smeraldo con laccio in vita.
Zara, invece, un body rosa con scollatura a V, un mini dress con ricamo centrale, larghi pantaloni marroni e un abito rosso con spalline sottili.


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5. ACCESSORI

Come ultimo punto, è doveroso trattare gli accessori, il punto debole di ogni donna.
Dolce e Gabbana propone high heels in velluto rosso con tacco largo ricoperto da una colata di pietre brillanti, ricami floreali su stivaletti marroni per Alberta Ferretti, disegni optical per la Fendi Bag in velluto e stivaletto bordeaux con tacco a rete e collarino di perle per Dries Van Noten.


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BEAUTY – Alta Moda Parigi, i Make-up design per la stagione autunno-inverno 2016-17

BEAUTY – Il 6 Luglio sale in passerella l’alta moda per l’Autunno-Inverno 2016-17. In queste sfilate come protagonisti non vedremo solo gli abiti, ma anche il make-up.
In questo articolo troverete anche frammenti di backstage dell’haute couture show, con tutti i rispettivi close-up dei make-up scelti. Il trucco e’ stato affidato al team della L’Oreal Paris e Mac Cosmetics. I capo truccatori sono dei professionisti nel settore da piu’ di vent’anni, che , ad ogni stagione ci stupiscono con il loro estro creativo, ispirando intere generazioni di truccatori, beauty blogger, fashion victims e semplici amatori.
A seguire i capolavori di Tom Pecheaux, Val Garlard, Romi Soleimani e Pat Mcgraph. Tutti considerati Guru del make-up del ventunesimo secolo.


CHANEL COUTURE
Key Make-up artist: Tom Pecheaux
Tom, sceglie un look drammatico composto da una base tipica Chanel, ovvero molto leggera ma blushy, e sugli occhi, piu’ precisamente sulla rima ciliare inferiore, usa delle ciglia finte tagliate in modo triangolare verso il basso per dare un effetto grafico al make-up e dona un carattere deciso a chi lo indossa.


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vogue.it


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Makeup executed by Chiara Guizzetti




Giambattista Valli
Key make-up artist: Val Garland
Per questa sfilata, Val dirige il team Mac Cosmetics, scegliendo di applicare l’effetto dewy, ovvero pelle cosi luminosa da sembrare bagnata, come focus per tutto il make-up.


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vogue.it


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Makeup executed by Chiara Guizzetti




J-MENDEL
Key Make-up artist: Romy Soleimani
Romy adopera l’oro come colore base sugli occhi, aggiungendo il gloss come dettaglio, per far risplendere ancor di piu’ il colore. La base, come la maggior parte dei truccatori hanno utilizzato, e’ una base molto naturale, fresca e luminosa.


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vogue.it


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Makeup executed by Chiara Guizzetti




VALENTINO COUTURE
Key Make-up artist: Pat Mcgrath
Premettendo che Valentino ha creato una collezione da un’atmosfera punk-principesca, ed anche un po’ pirata. Pat ha dunque rispettato il mood degli abiti ricreando un make-up fiabesco, dall’atteggiamento ribelle. L’hairstyling e’ stato l’elemento che ha caratterizzato il lato piratesco della collezione.


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vogue.it


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coolchicstyle.com




Atelier Versace
Key Make-up Artist: Pat Mcgraph
Per la sfilata di Versace, Pat ha realizzato due diversi make-up look, per poter far si che il trucco si sposi armoniosamente con gli ambiti.
Innanzitutto facciamo una piccola premessa, la Mcgraph utilizza ad ogni catwalk la sua linea personale di makeu-up, prodotti difficile da reperire, ma puntualmente, lei li elenca su instagram per rendere pubblica la scelta dei prodotti utilizzati.
Nel primo trucco ha applicato al centro della palpebra il suo pigmento oro (#phantom00), resa ancor piu’ luminosa dall’eye gloss aggiunto sopra. Labbra rosse e glittery, che donano eleganza ma allo stesso tempo modernita’.


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Come secondo make-up ha mantenuto una base nude, lavorando esclusivamente sugli occhi disegnando una fantastica maschera color blu pastello.


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vogue.it


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Instagram, Pat Mcgraph

Philosophy di Lorenzo Serafini – la forza del romanticismo

PHILOSOPHY DI LORENZO SERAFINI – COLLEZIONE AUTUNNO/INVERNO 16/17


Un tocco romantico che lo contraddistingue e quella venatura rock che lo rende moderno: Philosophy by Lorenzo Serafini sfila alla Milano Moda Donna F/W 16/17 con una collezione che non si fa dimenticare.

Dettagli dell’aristocrazia femminile e maschile del XVII secolo, come la gorgiera su camicie ed abiti in pizzo a incorniciare il volto, e perle a impreziosire cinture e polsini – le perle che nel periodo elisabettiano significavano verginità, purezza e venivano utilizzate su spille, collane e anche tra i capelli.

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sx gorgiera 1620 – dx Philosophy F/W 16/17


La donna Philosophy è al passo coi tempi ma rimane ancorata ad un passato nostalgico, dove eleganza, grazia, storia e ambizione sono ingredienti preponderanti.

Gracious come una “virgin suicide” e sicura di sé come una donna ritratta da Henri de Toulouse-Lautrec, la protagonista Philosophy indossa pizzi e candidi merletti, ma anche tessuti damascati e velluti importanti. Alterna tra rettitudine e passione, sottovesti di mussola leggera ad abiti strizzati con corsetti per segnare il punto vita, colletti inamidati e rigidi.

Le ruches sono la firma ridondante, vezzo di vanità, nei colori pastello o in total black per le mercoledine. Tra bottines in pelle nera con fiocchi e fibbie e stivali alti e morbidi, il tocco rock Philosophy urla il suo carattere e la sua forza.

Philosophy 16/17 - scene dal film "The Virgin Suicides"
Philosophy 16/17 – scene dal film “The Virgin Suicides”


al centro un dipinto di Henri de Toulouse-Lautrec – ai lati sfilata Philosophy


Day and Night si mescolano nella collezione autunno/inverno 16/17 Philosophy dando vita a chemisier femminili con dettagli in pizzo chantilly.

Fiocchi, plissettature, volumi, piume di cigno si alternano al velluto, allo shearling, alla nappa laccata, al cady, in un gioco di contrasti e opposti che si attraggono, come una Colette âgée ma ancora bellissima che cade in amore per Chéri.

Philophy – dx una scena tratta dal film Chéri


Credo che oggi il coraggio di essere romantici sia davvero un punto di forza. Ho pensato alla volontà che bisogna avere per mantenere un approccio dolce alla vita. Partendo da questo ho esplorato diverse sfumature della spirito romantico che mi appartiene scoprendo una femminilità più forte con una più consapevole innocenza seduttiva” – così racconta Lorenzo Serafini il suo viaggio nella collezione Philosophy F/W 16/17. 

E’ questa la visione della donna del direttore creativo, una donna che sa amare e sa ancora dimostrarlo, una donna forte ma dall’animo gentile e garbato, capace di emozionarsi e recuperare la forza delle tradizioni.

dal film "Legends of the fall" - dx Philosophy
dal film “Legends of the fall” – dx Philosophy


Guarda qui tutta la collezione Philosophy di Lorenzo Serafini:



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Alberta Ferretti, il matrimonio tra arte e moda

ALBERTA FERRETTI COLLEZIONE AUTUNNO/INVERNO 2016/17

 

Arte e Moda vivono da sempre un legame indissolubile; ed è all’arte che la collezione moda donna di Alberta Ferretti Autunno/Inverno 16/17 si ispira.

Dai ruscelli del pittore John Everett Millais, dove si svolge il dramma della povera Ophelia, ai romantici paesaggi della pittura nipponica, dove fiori e uccelli creano una perfetta armonia di colori e forme.

 – C’è un salice che cresce storto sul ruscello e specchia le sue foglie canute nella vitrea corrente; laggiù lei [Ofelia] intrecciava ghirlande fantastiche di ranuncoli, di ortiche, di margherite, e lunghi fiori color porpora cui i pastori sboccati danno un nome più indecente, ma che le nostre illibate fanciulle chiamano dita di morto.
Lì, sui rami pendenti mentre s’arrampicava per appendere le sue coroncine, un ramoscello maligno si spezzò, e giù caddero i suoi verdi trofei e lei stessa nel piangente ruscello.
Le sue vesti si gonfiarono, e come una sirena per un poco la sorressero, mentre cantava brani di canzoni antiche, come una ignara del suo stesso rischio, o come una creatura nata e formata per quell’elemento. Ma non poté durare a lungo, finché le sue vesti, pesanti dal loro imbeversi, trassero la povera infelice dalle sue melodie alla morte fangosa. – 
(Amleto, Atto IV, scena VII)

sx Alberta Ferretti – dx Ophelia 1851 di John Everett Millais


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Alberta Ferretti – dipinto giapponese


Chiave di lettura di questa collezione sono il romanticismo e la sensibilità, presentate da indumenti riassunti con tessuti leggeri, che non stringono e non costringono la donna nei movimenti quotidiani.
Gli abiti in crêpe-satin sono modellati dal taglio a sbieco e impreziositi da pizzi, così come i completi in casacca-pantalone.

Gli chemisier in chiffon stampato a fiori sovrapposti da ricami tridimensionali, le jumpsuits in satin bordate con piping a contrasto, gli abiti bustier di lana o cashmere con ricami, creano una moda di carattere, sensuale, che racconta una donna e il suo background creativo.

E’ la libertà di indossare giacche maschili e tailleur, mischiando diverse lunghezze e tessuti e dimenticando in quale ora del giorno ci si trova, come presi da un incantesimo, non riconoscendo più il giorno e la notte. La donna Alberta Ferretti è sicura nel suo prezioso completo pijama, così come negli abiti sottoveste in pizzo.

nature giapponesi – abito bustier Alberta Ferretti con pelliccia


gli abiti di Alberta Ferretti rimandano alle nature nipponiche


Velluti, pizzi e crêpe-satin tra i tessuti della collezione Alberta Ferretti F/W 16/17


Dalle atmosfere preraffaellite al purismo, la collezione F/W 16/17 di Alberta Ferretti dipinge una donna boldiniana, avvolta in abiti in velluto e satin e in cappotti in tweed bouclé lavorato con inserti di pelliccia. Scevra da ogni strutturazione e libera di stupire, con quel tocco di magia, sfilando su mules e stivaletti di velluto, liscio o ricamato, o con totale nonchalance sul tacco a spillo.

sx Alberta Ferretti – dx dipinto di Giovanni Boldini, La dame de Biarritz, 1912


quadro di Giovanni Boldini, Ritratto di Betty Wertheimer – dx Alberta Ferretti


Con uno sfondo in movimento che richiama una natura incontaminata e ovattata, la collezione Alberta Ferretti Autunno/Inverno 2016/17 sfila trionfante alla Milano Moda Donna.
E’ un défilé dove si incontrano i grandi autori della pittura, da Dante Gabriel RossettiJohn Everett Millais, il sigillo di quanto cultura e arte  siano fondamentali per scrivere nel dizionario della moda il nome, in eterno, di una grande rappresentante del genere: Alberta Ferretti.

sx Alberta Ferretti – dx Venus Verticordia di Dante Gabriel Rossetti 1864-8


Alberta Ferretti – dipinto giapponese


Guarda qui tutta la collezione Autunno/Inverno 16/17 Alberta Ferretti: 

 

 



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Luisa Beccaria alla Milano Fashion Week – collezione F/W 2016/17 

So fairy tails la sfilata di Luisa Beccaria Autunno Inverno 2016/17 – tanto da ricordare l’ultimo film di Mattero GarroneIl racconto dei racconti” presentato al Festival del Cinema di Cannes lo scorso anno.

Abiti immersi nei luoghi magici e immaginari, dove prendono forma regine e principesse e fate, nelle foreste incantate e fiorite proprio come i tessuti di questa collezione donna F/W 16/17.

Il reale e l’irreale mescolano le carte dando vita a cappotti maxi in velluto che sembrano vestaglie; dai rimandi vittoriani i corsetti e le camicie in chiffon; il velluto si impreziosisce di ricami e viene lavorato a sangallo.

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dipinto di Jean Étienne Liotard – abito Luisa Beccaria


L’atmosfera è leggera e candida come la palette colori, un omaggio all’arte europea tra Settecento e Ottocento: da Jean-Étienne Liotard, pittore svizzero a Francesco Hayez, italiano, massimo esponente della corrente romantica.

I toni intensi del turchese e del petrolio, i verde e rosa pastello, l’avorio e i bagliori metallici, dipingono una collezione eterea, di una eleganza nobile ma scevra dell’altezzosità aristocratica.

La donna Luisa Beccaria è bon ton, discreta, sofisticata e veste la notte così come il giorno, intoccabile e irreale come un quadro da ammirare.

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sx un dipinto di Jean Étienne Liotard – dx abito Luisa Beccaria


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sx Luisa Beccaria – dx Jean Étienne Liotard


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abito Luisa Beccaria – dipinto di Elisabeth Louise Vigée Le Brun


Guarda qui l’intera collezione autunno inverno 16/17 di Luisa Beccaria: