Il minimalismo-chic di Barbara Casasola

Quasi un inno al minimalismo la collezione presentata da Barbara Casasola nell’ambito della London Fashion Week: la designer italo-brasiliana sforna una collezione Primavera/Estate 2017 all’insegna dell’effortlessy-chic, tra linee pulite, tagli sartoriali e grande rigore.

Un défilé affascinante, che vede alternarsi sulla passerella lunghi abiti dal piglio quasi monacale. Spalline sottili e tagli che attingono agli anni Novanta, mentre le linee sono minimali. Midi dress bianchi con gonna plissettata aprono la sfilata, per poi alternarsi a jumpsuit in cotone, sahariane e capi con cintura e tasche, che ricordano quasi abiti da lavoro.

La palette cromatica indugia in bianco, cammello, ruggine, khaki e blu. Tocchi romantici enfatizzano una femminilità raffinata e delicata, per una donna naturalmente chic. Una magistrale lezione di stile.

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(Tutte le foto sono tratte da Madame Figaro)

Sensualità esplosiva in passerella da Julien MacDonald

Da sempre uno dei nomi di punta della London Fashion Week, Julien MacDonald ha presentato sabato scorso la collezione Primavera/Estate 2017. Frange, audaci scollature, tripudio di sensualità in passerella, per una valchiria in paillettes. Il défilé, che ha avuto luogo al Seymour Leisure Centre di Marylebone, indugiava su una femminilità esplosiva.

Quasi una sirena, la donna avvolta da intricati drappeggi e reticoli, tra cut out e suggestioni Nineties. Apre la sfilata la bionda Hailey Baldwin, figlia di Stephen Baldwin e adorata da uno stuolo di follower che la seguono su Instagram: la bellezza mozzafiato della modella era evidenziata da un mini abito. È sempre lei a chiudere la sfilata.

Largo a materiali traslucidi e bagliori lunari, per una donna sinuosa e sexy. L’uomo Julien MacDonald sembra uscito da un film western, tra cappelli da cowboy e virilità da vendere. Nel front row spiccano Abbey Clancy, Rosie Fortescue, Fearne Cotton e Tom Daley.

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(Foto: Madame Figaro. Cover: Giannoni/WWD/REX/Shutterstock)

Austerità per Mulberry alla London Fashion Week

E’ austera la collezione primavera/estate 2017 appena presentata dalla griffe Mulberry durante la London Fashion Week.

E’ severa e dannatamente garbata. Nulla che possa prefiggere alla perdizione della carne, all’ostentazione del lusso e agli eccessi della vita odierna.

A tratti military-chic, in altri scolaresca: una linea fondata su linee essenziali spesso movimentata da macro ruches che percorrono gli abiti dall’allure anni ’50.

Johnny Coca, designer della celebre casa di moda inglese, ha creato un défilé rétro, dal lusinghiero sapore vintage.

Colori esplosivi come il giallo vitaminico e il blu sono stati associati ad una variopinta palette di colori che si estende ai toni laminati, al bordeaux, al taupe, all’azzurro e al verde militare.

Giocano un ruolo importante le stampe: un mix perfetto di fiorellini selvatici, Principe di Galles e linee verticali.

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Fonte cover Madame le Figaro

Fonte gallery vogue.com

Londra Fashion Week. La donna romantica di Simone Rocha

Le ragazze perbene di Simone Rocha sfilano nella cattedrale di Southwark a Londra.

Una collezione primavera/estate 2017 romantica, pudica e allo stesso tempo poetica e moderna: la donna disegnata dalla stilista incontra la religione riadattandola ad un nuovo ed inesplorato stile di vita, del tutto contemporaneo e con guizzi di fatiscenti incontri con una religiosità perduta.

E’ il bianco il protagonista assoluto di questo progetto creativo: puro e morale. Poi viene profanato dalle velature del tulle che creano un effetto vedo non vedo vizioso.

E’ una collezione complessa che sopravviene dalla volontà di Simone Rocha di creare un continuum con le passate stagioni, fondate su una predisposizione per la cura nei dettagli e dagli immancabili elementi luxury (come i fiori in 3D) che sono la sua firma in ogni défilé.

Le maniche balloon sono il filo conduttore di questa linea che si sviluppa attraverso tagli asimmetrici, fiori ricamati, ruches e romantici pizzi.

L’estro creativo della stilista irlandese supera ogni aspettativa con capispalla abbozzati, denaturati, che creano una cifra stilistica al passo con l’haute couture.

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Fonte cover Madame le Figaro

Fonte gallery vogue.com

Francesca Liberatore: la designer romana che ha incantato New York

Elevation and Celebration of the Feminine” è la collezione che celebra la grande maturità creativa della designer Francesca Liberatore.

La collezione  prêt-àporter appena presentata a New York è la sintesi di un grande equilibrio estetico raggiunto dalla stilista romana dopo anni di duro lavoro.

E’ la donna al centro della collezione primavera/estate 2017 con una linea di gran classe, intervallata da pattern pittorici e colori intensi come il fuxia, mandarino, turchese e viola e supportata da tonalità neutre come il nero ed il bianco.

Abiti garbati e sensuali allo stesso tempo, ripercorrono l’eterea visione della donna negli anni ’50. Leggeri in alcune proposte, “increspati”per altri, i capi presentati in passerella sono figli di una generosità incontrollata di Francesca che per questo défilé unisce amore e libertà.

La linea balloon (è proprio al palloncino che si erge in aria l’ispirazione di questa collezione) è stata accostata alle fluidità di abiti in seta che leggeri, fluttuano nell’aria.

Interessante la fusciacca in vita, chiusa da maxi fiocchi, pronta a creare movimento ai look.

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Fonte immagine Press Office

 

 

 

Il Far West di Ralph Lauren incanta New York

E’ al Madison Avenue che lo spettacolo di Ralph Lauren ha avuto inizio.

Ispirata al Far West, la collezione primavera/estate 2017 conserva tutti gli elementi urbani, declinati in salsa folkloristica.

I nativi del Nord America hanno ispirato questo défilé; grandi orecchini e maestose collane, frange, fiori e pizzo macramè.

La coperta messicana Serape diventa uno splendido over coat  color avorio. La cappa reversibile in montone  intrecciato diviene l’emblema del lusso (il suo valore sul mercato è 5.900 dollari). Questa è l’opera compiuta di Ralph Lauren, lo stilista da 7.4 miliardi di dollari di fatturato all’anno.

Spazio alla femminilità con abiti in lurex che accarezzano sensualmente le forme delle modelle.

 

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Gli accessori ricalcano pienamente il mood della linea: le cinture vengono decorate da blocchetti d’argento mentre la nuova Tiffin Bag è caratterizzata da borchie vintage e ricami Beacon.

Non poteva mancare, infine, l’intramontabile cappello da cowboy che in questa collezione si veste di effetti sparkling.

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Fonte cover lastampa.it

Fonte gallery elle.com

Il rave party di Marc Jacobs alla New York Fashion Week

Teatrale e curiosamente anticonformista: il rave party di Marc Jacobs per la collezione primavera/estate 2017 viene scandito da capi in voga negli anni ’80, riletti in chiave moderna.

E’ un evento a tutti gli effetti, il défilé di Jacobs che ha chiuso questa lunga kermesse con un parterre di top model come Irina Shayk, Kendall Jenner, Adriana Lima, Karlie Kloss e Gigi Hadid  costrette, sfidando la forza di gravità, ad ancheggiare sulla passerella su stivali con maxi platform.

Un avvicendarsi di capi midi, che paiono usciti dai miglior cartoon manga: balze, sketch paesaggistici che disegnano sweatshirt e patchwork; la collezione è variopinta.

Immancabile il camouflage nelle collezioni dello stilista americano che come una firma indelebile, viene proposto in ogni collezione.

Dreadlock multicolor, realizzate da DreadlockbyJena ed ispirati da “Lana Wachowski, dalla cultura raver, dagli anni ’80 da Boy George e dalle Harajuku girls di Tokyo” (come sostenuto dall’hairstylist Guido Palau), hanno però provocato uno strascico di polemiche sul web visto che in passerella la maison ha prediletto modelle dalle pelle diafana trascurando top model di colore, come la cultura impone.

Lo stesso Marc Jacobs ha difeso l’operato del suo team, lasciando un commento su Instagram in risposta alle critiche mosse dagli internauti: “A tutti quelli che parlano di “appropriazione culturale” o di qualsiasi altra cosa senza senso riguardante il colore della pelle legato al modo in cui si portano i propri capelli dico: è divertente che non critichiate ugualmente le donne di colore che lisciano i loro capelli. Io rispetto e sono ispirato dalle persone e dal loro modo di apparire. Non vedo razze né colori, vedo le persone. Sono molto dispiaciuto nel leggere che così tanta gente sia di così strette vedute. La risposta è l’amore. È bello poter apprezzare ed essere ispirati da così tante cose con provenienze diverse. Pensateci“.

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Fonte cover madame Le Figaro

Fonte gallery vogue.com

Allure rétro in passerella da Chiara Boni-La Petite Robe

Classe rétro in passerella da Chiara Boni-La Petite Robe. Chic, raffinata ed impeccabile, la donna che ispira la collezione Primavera/Estate 2017 sembra uscita dall’Upper East Side. Suggestioni rétro e tripudio di femminilità per una sfilata all’insegna del bon ton. Appeal ladylike per la donna che calca la passerella, tra nostalgici rimandi ai Fifties e glamour allo stato puro.

Protagonista assoluta, nella suggestiva cornice dello Skylight at Moynihan Station, è un’eleganza evergreen, con nostalgici ma quantomai riusciti déjà-vu che rimandano al buon gusto mai dimenticato degli anni Cinquanta, per una signora della high society, che sotto alla chioma cotonata sfoggia classe da vendere.

La designer fiorentina, molto amata dal mercato americano, propone una collezione delicata e ricca di fascino: aprono il défilé sofisticati abiti da cocktail. Jersey d’ordinanza per la stilista, la cui firma è nel sapiente uso del materiale stretch, capace di enfatizzare la silhouette, per grande vestibilità e comfort. Apre la sfilata un video diretto dal regista e musicista Stefano Poletti. Debutto assoluto per le linee di beachwear e accessori, tra cui borse e scarpe.

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La palette cromatica indugia in un candido rosa e in un delicato azzurro; grande attenzione è riservata ai dettagli, come gli inserti di tulle e i drappeggi. Tocchi di stile nelle margherite che sbucano dai LBD, applicate come decorazioni ton-sur-ton, con petali intagliati e corolle impresse a rilievo.

«La mia ispirazione sono sempre le donne. Nella mia visione di moda è importante realizzare capi che facciano star bene, che le mie clienti possano indossare per sentirsi ancor più belle. Mantenendo comunque un concetto di modernità e funzionalità attraverso il nostro pratico tessuto», così la stilista ha commentato la sua collezione. La donna Chiara Boni-La Petite Robe incanta con la sua grazia fatta di piccoli gesti, come quando sfila con borsetta sottobraccio en pendant con il colore del vestito. La quintessenza della femminilità.

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(Le foto del pezzo sono tratte da WWD. Foto cover Matteo Prandoni/BFA)

Le geometrie newyorkesi di Akris

Dopo essere stato selezionato solo pochi mesi fa dal Couture Council ed incluso per la prima volta nel calendario della New York Fashion Week, Albert Kriemler saluta Parigi per inaugurare la sua nuova stagione nella Grande Mela. E proprio da qui lo stilista svizzero trae linfa vitale per la sua collezione primavera/estate 2017: Kriemler si nutre del fermento culturale e artistico di Manhattan ed in particolare delle opere dell’artista newyorkese Carmen Herrera.

Fu amore a prima vista tra il designer e le opere della Herrera, che catturarono il suo sguardo durante la sua prima visita al Whitney Museum, nel 2015. Il quadro “Blanco y Verde” del 1959, con le sue geometrie ardite e colorate, funge da tavolozza ispiratrice di una collezione colorata, fresca, elegante. Atmosfera rilassata ma sofisticata in passerella. A sfilare è una donna dall’appeal contemporaneo per capi fluidi e linee pulite.

Movimento è la parola chiave per maxi dress svolazzanti declinati in colori intensi: arancio, blu cobalto, rosso, rosa, marrone, bianco e nero. Giacche, tuniche, jumpsuit, t-shirt come abiti. I grafismi ricchi di colore delle tavolozze dell’artista impreziosiscono ogni outfit in un mirabile gioco cromatico. E poi New York, con la sua libertà: Kriemler dichiara il suo amore incondizionato per la Grande Mela, dove ammette di sentirsi già a casa.

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(Le foto del pezzo sono tratte da WWD. Foto cover: The Fashion Spot)

Il Far West sfila da Anna Sui

Citazioni pop e omaggi al continente americano nella collezione Anna Sui dall’evocativo titolo “American Pie”. Giocosa, irriverente, emblematica la collezione Primavera/Estate 2017 trae ispirazione da elementi eterogenei alla base della cultura americana. C’è un po’ di tutto, in un patchwork di suggestioni, dal Far West al romanticismo del Sud degli Stati Uniti, sulla scia di Rossella O’Hara.

Apre il défilé la bellissima Gigi Hadid, in un tripudio di americanismo: la top model indossa un abito floreale in jacquard abbinato ad un giubbotto di pelle stile cowboy con tanto di frange. Le stampe floreali dominano la collezione, per nostalgici déjà-vu che omaggiano lo stile hippie-chic e i figli dei fiori. Tra cappelli da cowboy texano e stivali camperos, il Vecchio West rivive nella donna aggressiva che calca la passerella tra frange e guizzi western. Evidente anche l’influenza dei Nativi americani.

Qua e là ecco suggestivi lampi di quell’American Beauty che non smette di affascinare: ecco sbucare la dolcezza di una cheerleader che indossa la tipica uniforme, con felpa con logo con le iniziali della designer. Delicatezza e trasparenze nei maxi e mini dress floreali. Largo anche a minigonne audaci e frange all over.

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(Foto tratte da WWD)

Narciso Rodríguez: minimalismo chic tra guizzi futuristi

Minimalismo chic in passerella da Narciso Rodríguez: lo stilista, da quasi vent’anni alla guida del marchio che porta il suo nome, rivisita con maestria lo stile più autentico della maison, riuscendo a proporre suggestioni sempre nuove ed inedite.

Atmosfere intimiste nella collezione Primavera/Estate 2017, che si apre con la pulizia di capi semplici ma chic. Nessun coup de théâtre, non c’è spazio per il superfluo: in passerella sfila solo la celebrazione dello stile nelle sue forme più autentiche. Mood sporty-chic per pantaloni e giacche dal taglio sartoriale; tra tocchi futuristi di argento vivo nei coat laminati, nero all over e arancio a dominare la palette cromatica.

Elementare l’eleganza di tuniche essenziali e pulite, tra knitwear di classe e maglieria pregiata. Seta laminata e satin illuminano il défilé, che presenta trench e cardigan, abitini metallici e nessun artificio. La sublime eleganza dell’essenziale.

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(Foto tratte da WWD)