Teaology – La crema mani e unghie al profumo di tè

Se pensavate di accontentarvi del gelato al gusto di tè, per quelle a cui al tè non sanno rinunciare, sbagliavate. Oggi, per le vere addicted, esiste una linea che sfrutta le proprietà di questa pianta per renderci più belle: è la TEAOLOGY tea infusion skincare.


Una linea completa per i trattamenti di bellezza viso e corpo, che ha creato una crema mani specifica con l’uso del tè blu.

Da questa miracolosa pianta, chiamata esattamente Camellia Sinensis, si ottengono più di 5000 differenti tipi di tè. E’ una sempreverde che cresce ad altissime altitudini, in ambienti caldi e umidi. Il Blue Tea è un tè semi-fermentato che contiene molti minerali e agisce come antiossidante.

@Venezia


La crema mani e unghie – FLORAL TEA HAND AND NAIL CREAM – è nello specifico un trattamento riparatore, idratante e antietà.

Ha un delicato e fresco profumo di tè che persiste tutto il giorno, non unge e si assorbe velocemente lasciando le mani piacevolmente vellutate. La crema si massaggia su mani e unghie, insistendo anche sulla zona delle pellicine per ammorbidirle; inoltre il pratico tubetto in plastica è possibile portarlo sempre con sé in borsa.



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Altaroma E/2018: Il mondo “Immaginifico” di Moi Multiple

Moi Multiple porta a Altaroma la magia di un mondo colorato e favoloso!


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Il mondo di “Moi Multiple” è intoccabile, irraggiungibile, colorato, magico, fantastico e “Immaginifico”, proprio come lei.
“Immaginifica” è la collezione Spring/Summer 2019 della designer Anna Francesca Ceccon (fondatrice del brand Moi Multiple), presentata in occasione di Altaroma E/2018, che a ogni stagione racconta sulle passerelle una storia fatta di riflessione, analisi, ricerca, tradizione sartoriale italiana e progettazione.


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In passerella outfit che rappresentano la voglia di ricreare spazi e tempi, la libertà di sperimentare inediti abbinamenti di linee e colori, quasi a creare un gioco.
L’intento del brand è di esaltare ogni tipo di femminilità, mettendo in primo piano le molteplici sfaccettature di una donna contemporanea e camaleontica.


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Attraverso l’uso dei tessuti e d’insoliti materiali come i filati di carta, i nastri sintetici o la rafia, gli outfit creano magici effetti con frange e inedite code.
L’abbinamento fantasioso dei colori (glicine e papavero, zafferano e rosa cipria, turchese arancio fluo), mette in evidenza la fluidità dei capi rendendoli speciali e Immaginifici!


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“Più cresco e più mi accorgo che la mia anima e molte delle mie scelte, sono legate ai miei primi anni di vita. Timida, ironica e solitaria, coltivavo un mio mondo interiore, intoccabile e irraggiungibile. Prendendo spunto dalle fiabe dei fratelli Grimm, adoravo creare storie incredibili, materiche, colorate e magiche. Immaginavo mille peripezie alla ricerca di mondi esotici, in cui crescono fiori giganteschi e coloratissimi. Oggi come allora la mia fantasia diventa rifugio da un mondo sempre più difficile da affrontare. Non una fuga, ma una speranza”.
(Anna Maria Ceccon – Moi Multiple).



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Photo credit: Federico Cannata Ph

Altaroma E/2018: Sylvio Giardina e l’amore per l’Haute Couture

Sylvio Giardina porta a Altaroma la storia e la bellezza dell’Haute Couture.


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Se la magnificenza avesse un nome, porterebbe il suo, Sylvio Giardina!
Una passerella positivamente discussa per l’emozione e lo stupore suscitato, celebrando i valori fondamentali legati all’alta moda.


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“HC #03 – Lovers” è la nuova collezione A/I 2018-2019 di Sylvio Giardina, presentata in occasione di Altaroma E/18, il designer (nato a Parigi ma di origini siciliane), dopo essersi affermato nel mondo con una linea di prét-a-porter e una di gioielli, ritorna sulle passerelle della fashion week romana con la sua prima passione, l’Haute Couture.
L’amore ruota intorno alla nostra vita, ed è un tema fondamentale per chiunque, diversi sono i designer che nel corso della storia della moda si sono lasciati ispirare da questo forte sentimento e che hanno segnato le loro vite: Yves Saint Laurent e Pierre Bergè, Picasso e Dora Maar, Pier paolo Pasolini e la grandiosa Callas, solo per citarne alcuni.
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Sylvio Giardina lasciandosi trasportare da questi esempi e dall’amore, ha realizzato una collezione che è l’espressione di una perfetta unione tra maestria sartoriale ed estro.
Abiti dalle forme fluttuanti, morbide onde di tulle e duchesse, plissè, rouches, volant, fiocchi e drappeggi impreziositi da ricami; le proporzioni e i tagli realizzati con cura maniacale, conferiscono un effetto tridimensionale alla silhouette esaltandola.


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La passerella è stata un tripudio di colori perfettamente amalgamati tra loro con armonia: bianco e nero, verde petrolio e lilla, i tenui pastello.
L’abito da sposa, omaggio alle sfilate haute couture del novecento, ha chiuso la sfilata con grande emozione e ammirazione per il designer.


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Sylvio Giardina ha saputo regalare come sempre, lo splendore di una passerella che ha rappresentato l’essenza della femminilità e della vera haute couture.


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Photo credit: Federico Cannata Ph

ELEVENTY LANCIA LO STILE SOFT FORMAL E SDRAMMATIZZA IL SARTORIALE CON CAPI SPORTIVI

COLLEZIONE UOMO PRIMAVERA ESTATE 2019 ELEVENTY

ELEVENTY LANCIA LO STILE SOFT FORMAL E SDRAMMATIZZA IL SARTORIALE CON CAPI SPORTIVI

È la vita di tutti i giorni ad ispirare la nuova collezione uomo SS 19 di Eleventy, alla ricerca di un nuovo concetto di formale, più giovane, confortevole, moderno. E lancia lo stile SOFT FORMAL creando un dialogo tra il mondo del business e quello del tempo libero.

“L’ispirazione della collezione SS19 prende spunto dal mio vivere quotidiano e dallo studio dei vari momenti di una giornata che, per molti, inizia dalla palestra. Perché non trasferire parte di questo mondo nel nostro guardaroba quotidiano?”, spiega Marco Baldassari, fondatore e direttore creativo uomo Eleventy.



Così, l’abito classico è da portare con una felpa o con una maglia colorata di matrice sportiva; le giacche doppio petto, in seta con bottoni in metallo, sono da indossare su t-shirt e denim vintage; i pantaloni jogger vengono abbinati a giacche costruite in tessuti italiani pregiati, ma resi Active da trattamenti antivento idrorepellenti, o da interni staccabili pensati per l’uomo che viaggia; e contaminano i capi basici con dettagli sport, le righe tennis anni ’60 e quelle verticali del baseball applicate a maglie, bomber, pantaloni.
I codici del nuovo stile Soft Formal mutano anche il concetto del denim che diventa lusso declinato in giacche dai tagli e costruzione ricercate, in panciotti formali chiusi da bottoni anche in metallo, in pantaloni, camicie, realizzati in pregiate tele giapponesi cimosate, sottoposte a trattamenti used esclusivi. Mentre il gusto di derivazione militare diventa “utility” con un tono raffinato.



COLORI I toni naturali del sabbia, corda, mastice e bianco off white. Le sfumature dei blue, grigi, marroni. Punte di colori decisi come il giallo limone accostato ai grigi o al denim; il verde erba abbinato ai brown o al bianco; l’arancione e il rosso.

TEMI

THE YOUNG URBAN CONTEMPORARY Felpe, t-shirt, cashmere colorati con il lettering 11TY di matrice sportiva da portare sotto giacche formali; pantaloni jogger su giacche sartoriali in tessuti italiani pregiati, resi “Active” da trattamenti antivento idrorepellenti.

DENIM LOOK Tele giapponesi pregiate e trattamenti used esclusivi rendono giacche, panciotti, camicie e pantaloni un capo luxury. Nella collezione anche cinque pantaloni di archivio, in denim giapponesi cimosati, realizzati da mani esperte con dettagli che ricordano i capi vintage anni ‘40.



WIMBLEDON e YANKEE STADIUM Contaminano i capi basici con dettagli sport, le classiche righe blu, rosse e bianche della moda tennis anni ’60 applicate su maglie, polo, bomber, felpe e pantaloni. Dal baseball i capi di maglieria con le righe verticali, bomber e cappellini stone washed.

PARTY TIME giacche doppio petto in seta o in cotone con bottoni in metallo da abbinare a t-shirt, denim vintage e mocassini.

UTILITY Il gusto di derivazione militare diventa “utility” con un tono raffinato. Tessuti camouflage tinto capo, pantaloni tasconati, cargo. Giacche 4 tasche e Field Jacket tinto capo subiscono trattamenti che le rendono used.

SUMMER HOLIDAYS All’insegna del confort i bermuda diventano jogger o cargo. Stampe esclusive per camicie, t-shirt e boxer mare. Il lino e le sneakers colorate sono protagonisti dell’estate.

AFTER-SKI Una capsule per l’estate in montagna con capi in cashmere realizzati da mani dei nostri artigiani. Parka con pelliccia nei toni della neve bianco, panna e grigio chiaro.

AD ALTAROMA SI CELEBRA IL MAESTRO RENATO BALESTRA

Alta Roma celebra Renato Balestra, 94 anni, nato a Trieste ha studiato ingegneria, con la passione per la moda, ancora giovanissimo si trasferisce prima a Milano poi a Roma dove ha aperto il suo primo atelier nel 1961.


Nello scenario più autentico dell’antica Roma Renato Balestra ha aperto la serata con il suo famoso Blu Balestra, seguito poi dai abiti per le prime della scala a concludere con abiti da sposa.


In totale sfilano 70 outfit che riassumono l’eleganza del maestro della haute couture italiana, una notte magica che neanche la pioggia è riuscita a fermare, ispirazione alla bellezza pura della donna, riprende uno stile principesco adattandolo alla raffinatezza dei suoi gusti.


Stampa, critici , blogger e ospiti, hanno assistito alla sfilata di una collezione ispirata al mondo principesco, più che una sfilata, una notte da fiaba.


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GRANDE SUCCESSO AD ALTAROMA PER BAILISS ATELIER

Larisa e Alisa Baysarov sono la mente creativa dell’ Atelier Bailiss, brand che è nato a Mosca nel 2014.

Dopo il grande successo durante la Monte Carlo Fashion Week, la maison moscovita incanta gli ospiti e addetti del settore durante AltaRoma, portandoli in un mondo di abiti e colori vivaci mescolati con quelli più tenui, per una collezione decisamente sofisticata utilizzando solo tessuti naturali e molto piacevoli da indossare.


Le ispirazioni delle designers prendono spunto dalla musica lirica, combinando eleganza e tecniche tradizionali della cultura del Caucaso russo, realizzato all’uncinetto con l’aggiunta di paillettes, strass, perle e perline.


Vediamo colori come il blu, marrone e bianco per i look eleganti e moderni. Per i capi più considerevoli troviamo il rosso acceso, fucsia e lavanda.


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Cuore Mente e Spirito, la collezione Kokoro di Sartorial Monk

Sartorial Monk Spring Summer 2019
Collezione “KOKORO” 

Quando cuore, mente e spirito si abbracciano, otteniamo quell’insieme di elementi che costituiscono il saggio: saggezza per l’appunto, purezza, profondità, bontà, elevazione dell’animo, umanità, empatia, conoscenza, apertura. Per riassumere queste caratteristiche, un popolo che possiede il dono della sintesi, il Giappone, ha trovato una parola che significa “lo sguardo che coglie il cuore delle cose“, questa parola è KOKORO.

Partendo da questo concetto, il designer di Sartorial Monk, Sabàto Russo, ha elaborato una collezione specchio di questi temi. Una collezione primavera estate 2019 lontana dal tempo, dal caos occidentale, dalle mode e dalle tendenze. Si è concentrato sull’essenzialità, sulla purezza, sulla leggerezza, temi cari al  misterioso mondo del Sol Levante.


Dalle letture di Sabàto negli scritti fine ‘800 dell’autore Lafcadio Hearn, il designer ritrova il percorso dei suoi viaggi, la ricerca costante della più profonda espressione di sé e scopre, attraverso questa parola, la sintesi di un vissuto. Nasce così una collezione “libera”, nei tessuti, nella scelte delle forme, lino, seta, lana sottile, dévoré, ogni capo è armonico e regala una sensazione di benessere e di pace.

Scopri la collezione Primavera Estate 2019 di Sartorial Monk:



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La donna femminile da “mille e una notte” di Miahatami a Altaroma E/2018

Miahatami porta la bellezza delle donne persiane sulle passerelle di Altaroma E/2018.

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Per Narguess Hatami, fondatrice e mente creativa del brand “Miahatami”, la rivoluzione è Donna!
Nella nuova collezione “Shahrazad” Spring-Summer 2019 di Miahatami (dedicata alle donne Iraniane), presentata ad Altaroma E/2018, la donna è la protagonista assoluta: forte, audace, elegante, misteriosa e sofisticata.
Una donna che desidera rivalsa non solo per il suo ruolo, ma anche per affermare la propria femminilità, senza aver paura di combattere a suon di look sofisticati, ricami, intrecci e spacchi, proprio come l’eroina persiana de “Le mille e una notte”.

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La leggenda vuole che il re persiano Shahriyàr, per vendicarsi e scacciare il fantasma di una delle sue ex mogli che l’aveva tradito, uccide le sue spose dopo la prima notte di nozze.
La protagonista (figlia del vizir Shahrazàd), decide un giorno di offrirsi volontariamente in sposa a quest’ultimo, e per fermare l’eccidio ha un piano: raccontare al re ogni sera una storia rimandando il finale al giorno dopo per non essere uccisa.

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Per “mille e una notte” va avanti così, e nel momento in cui s’innamora, si rende conto d’essere stato un assassino, così decide di sposare la donna di corte e regalare nuovamente al regno la pace tanto attesa.
La collezione è una celebrazione dedicata al cambiamento e all’abbattimento delle proibizioni, mettendo al centro una donna dalle mille qualità di moglie, madre, amante, icona e lavoratrice che non perde la propria femminilità.

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In passerella abiti dalle linee fluide, ampie e pulite con delicate sfaccettature velate iper femminili e sensuali; i foulard che prima servivano a nascondere corpi e volti femminili di estrema bellezza, sono nati a nuova vita trasformandosi in abiti e gonne che avvolgono il corpo femminile, veli colorati e trasparenze sofisticate.

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Una collezione quella di Miahatami, molto ricercata e curata nei particolari, nelle forme e nelle lavorazioni: nodi (che ricordano le sciarpe che le danzatrici del ventre appongono sui fianchi), intrecci, sovrapposizioni con strati di tessuti (d’ispirazione tradizional-popolare), frange di seta e pieghe a ventaglio, formano outfit quasi a ricordare le linee architettoniche.

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Gli elementi apparentemente classici, si contrastano fluidamente con i ricami delicati, realizzati con pailettes lavorate a rilievo, formando dei disegni geometrici che rimandano agli antichi tessuti persiani, rendendo la collezione unica e preziosa.

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Il mondo della designer di Miahatami non si ferma mai, così come il suo voler sperimentare la comunione perfetta tra la moltitudine di materiali e tessuti (seta e lino, cotone e crepe, nylon), una ricerca che l’ha portata a creare un “mix vincente” e a far sfilare in passerella in chiave moderna e femminile, una donna da “mille e una notte” .

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Photo credit: Federico Cannata

Via alla XIII edizione del Locomotive Jazz Festival

Torna sul palcoscenico pugliese la XIII edizione del Locomotive Jazz Festival , che avrà luogo dal 10 luglio al 3 di agosto a Lecce, Taranto, Ceglie Messapica, Castro, Roca, Sant’Andrea e San Cataldo. Quest’anno, difatti, il Festival ha deciso di essere nei luoghi periferici, luoghi maltrattati, come San Cataldo, o vittime di etichette, come Taranto, città industriale che tuttavia è in possesso di una cultura profonde e da riscoprire.


Raffaele Casarano, direttore artistico da ormai tredici anni, ha dichiarato il vero intento dell’evento: “La sfida di tutti è quella di seguire quel che fa la Musica, liberarsi dalle gabbie, diffondersi senza limiti. Il LJF, rispetto ad altri festival musicali, ha un pensiero forte: la musica come strumento attraverso cui narrare altre storie e fare luce su delle problematiche di carattere ambientale, sociale, culturale. Nel corso degli anni sono venuti a suonare per il Locomotive musicisti di fama internazionale, che hanno sposato la nostra causa, appassionandosene, imparando ad amare il Salento, le sue debolezze e la sua bellezza estrema”.


Anche quest’anno, difatti, il LJF ospiterà artisti di gran calibro come Malika Ayane, Avion Travel, Dolcenera, Bungaro, Fabio Concato, Kurt Elling, Kenny Garrett, Stefano Di Battista e Nicky Nicolai, Nick The Nightfly, Gilles Peterson, Nicola Conte, Till Bronner e Dieter Ilg, Renzo Rubino & Gino Castaldo.


Dal 30 luglio al 3 agosto, inoltre, sarà possibile seguire il Locomotive in diretta su Radio Montecarlo, dalle 15.00 alle 16.00 e dalle 22.00 alle 2.00. Durante la serata del 3 agosto, il Festival sposerà l’iniziativa diTria Corda Onlus: l’intero incasso della serata sarà devoluto alla Onlus, per contribuire alla realizzazione del Polo Pediatrico salentino.


Fabio Concato
Fabio Concato



Dolcenera -
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nicolai+dibattista
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Malika_Ayane (1)
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http://www.locomotivejazzfestival.it/

Marianna Cimini porta la magia di HOLI a Altaroma E/2018

Marianna Cimini con la collezione Spring/Summer 2019, ispirata a HOLI, ha incantato le passerelle della Fashion Week romana.


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Quando vedi Marianna Cimini capisci perché la sua collezione sia così fresca, briosa e colorata, sentirsi trasportati nel suo mondo, è facile e meraviglioso, come lei.
“Feeling of colors” è la nuova collezione Spring Summer 2019 presentata all’interno di Altaroma Estate 2018, e trae ispirazione da HOLI, un’antica celebrazione induista che annuncia l’arrivo della Primavera e il trionfo del bene sul male.


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HOLI è un festival induista dedicato al puro divertimento, il popolo in festa si riversa nelle strade vestita completamente di bianco, l’usanza vuole che ci si sporchi il più possibile con polveri colorate ricavate da fiori essiccati.
Il rito simboleggia un momento di rinascita.
Gli sgargianti colori sono il tema dominante della collezione, rappresentati come un “elemento astratto e impalpabile”, che avvolge e riveste chiunque con sfumature brillanti che vanno dal lime al corallo, dall’arancio al turchese, al ciclamino, su outfit nude, total black e total white.


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Le organze in seta colorate, il cotone seersucker con ricami 3D, i rasi lucidi di viscosa fluida stampati, il georgette, accompagnano i volumi over e scivolati (tratto distintivo del brand), di tipico richiamo anni ’90.
Le linee dritte, i pantaloni a zampetta, le jumpsuit, le gonne a matita, i blazer smanicati e gli abiti coulisse con ruches, contrastano con impalpabili spolverini in nylon ultraleggeri, envers satin in double face con giochi opachi e lucidi, stampe all-over con maxi fiori stilizzati d’ispirazione HOLI e righe ed elementi grafici.


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Per la prima volta nelle collezioni di Marianna Cimini, si aggiunge una capsule collection dedicata al mondo denim rappresentata da pantaloni a vita alta, pencil skirt, camicia over e giubbotto, reinterpretate secondo lo stile del brand, per soddisfare le continue richieste di mercato.
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La passerella di Marianna Cimini ha emozionato ed estasiato i presenti, sentirsi catapultati nella magia di quei luoghi, è immediato, suoni mistici accompagnavano modelle eteree avvolte da tessuti preziosi e impalpabili e fiori tra i capelli.


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“Possa HOLI regalarti tutti i colori della vita, i colori della gioia, i colori della felicità, i colori dell’amicizia, i colori dell’amore e tutti i colori che desideri per dipingere la tua vita”.


Grazie Marianna, ancora una volta hai fatto sognare tutti noi con il tuo splendido talento!


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Photo credit: Marianna Cimini

Frankie Morello e il dio Siri – collezione primavera estate 2019 Milano Fashion Week

COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE 2019 FRANKIE MORELLO 

Quando vivi in un luogo a lungo, diventi cieco perché non osservi più nulla. Io viaggio per non diventare cieco“, così recitava Josef Koudelka, fotografo ceco amico di Henri Cartier-Bresson.

Ogni viaggio è l’inizio di una scoperta verso qualcosa di ignoto e questo Frankie Morello lo sa bene, che porta in giro per l’Universo ogni collezione, anche questa della primavera estate 2019.

E’ la necessità di evoluzione che spinge Frankie Morello a cercare l'”altrove”, altrove; è un viaggio che inizia da molto lontano, da Nazareth, dove tutto nacque.
Il bagaglio di cultura, riti, costumi, lo porta con sé nella navicella che ha come direzione lo Spazio.
Le icone sacre a cui siamo abituati cambiano forma e verbo, la Madonna si presenta a noi come una moderna pop star, le preghiere della gente verranno esaudite dalla luce della spaceship che distribuirà, non più pane e pesci, ma iPhone, iPad e oggetti di ultima generazione. E’ un Dio visibile quello che crediamo compiacere, è l’ossessione compulsiva della #technologydevotion.

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Se credete che Frankie Morello accarezzi questo tema, vi sbagliate.
Lo specchio che ci mette di fronte è esattamente quello che la Strega di Biancaneve non vorrebbe vedere…e siamo noi, nessuno escluso, con le nostre brutture, il nostro attaccamento morboso ai cellulari, al dio web che risponde ad ogni nostra domanda, mai sazi, coltivatori di solitudine e chat vuote.
Nicholas Poggioli, art director del brand, ci regala questo viaggio ultraterreno con lo scopo di riportarci sulla terra, per recuperare quel calore e quell’umanità che stiamo perdendo.

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Ci accompagna in una collezione uomo donna tra figure mitologiche e ambigui putti, le donne conservano quell’alluce sexy tipica di F.M., indossano tute in latex silver, come le divise da astronauta dell’uomo, cangianti in pvc e in blu elettrico con paillettess. Le strutture sono over sopra, mentre si stringono i volumi nella parte inferiore come delle guaine.

Gli occhi degli esseri che si imbarcano in questa specie di Arca di Noè, sono bianchi, hanno perso identità e consistenza, riprendono profondità solo dopo la “riscoperta”, come nei dipinti di Amedeo Modigliani, sguardi vuoti che prendono colore dopo aver trovato il suo unico amore: Jeanne.

A ciascuno il suo. Buon viaggio.



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