Franca Sozzani premiata come icona della moda negli USA

È Franca Sozzani l'”icona della moda” secondo il Council of Fashion Designers of America: la direttrice di Vogue Italia, scomparsa lo scorso dicembre, riceverà il premio alla carriera, doveroso omaggio al suo operato nel fashion system. Il prestigioso riconoscimento è stato annunciato negli stessi giorni in cui è stato reso ufficiale il fidanzamento del figlio Francesco Carrozzini, con Bee Schaffer, figlia di Anna Wintour, celebre direttrice di Vogue America nonché grande amica della compianta Sozzani. E negli stessi giorni in cui il giovane fotografo e regista, firma del documentario “Franca. Chaos and Creation”, dedicato alla madre prima della sua prematura scomparsa, si fidanza con la figlia della Wintour, la memoria di Franca Sozzani viene onorata con quello che è universalmente considerato tra i più prestigiosi riconoscimenti nel mondo della moda americana. Classe 1950, Franca Sozzani era nata a Mantova: dopo aver conseguito una laurea in Lettere e filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la giornalista iniziò la sua carriera dalle pagine di Vogue Bambini, rivista fondata nel 1973. Successivamente divenne direttrice di Lei e di Per Lui. Nel 1988 la svolta nella sua carriera, con l’incarico di direttrice di Vogue Italia, che manterrà fino alla fine. La signora della moda italiana è scomparsa lo scorso 22 dicembre all’età di 66 anni, dopo aver combattuto una dura battaglia contro il cancro. Il premio conferitole postumo dal Council of Fashion Designers of America sarà consegnato a giugno.

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Francesco Carrozzini sposerà la figlia di Anna Wintour

È la notizia di gossip del giorno: Francesco Carrozzini, figlio della compianta direttrice di Vogue Italia, sposerà presto Bee Shaffer, la figlia di Anna Wintour. Sfogliare le pagine del magazine People oggi è come leggere un romanzo storico. Le due dinastie più potenti nel mondo dell’editoria di moda uniscono le proprie corone. Invece è la storia di due ragazzi che si conoscono da tantissimo tempo e si sono scoperti, improvvisamente, innamorati. La prima uscita ufficiale lo scorso ottobre, in occasione della proiezione ospitata da Anna Wintour del documentario “Franca: Chaos & Creation” realizzato proprio dal figlio. L’ultima, durante il funerale di Franca Sozzani a dicembre. I due apparivano mano nella mano, vicini nel silenzioso dolore. Oggi sembra che al dito di Bee Shaffer brilli un anello di fidanzamento, stando alla notizia riportata da People. Le nozze sarebbero quindi più vicine di quanto si potesse pensare, considerando che solo pochi mesi fa Carrozzini era legato alla cantante Lana del Rey.


Sicuramente il matrimonio più fashion dell’anno renderà felice mamma Anna Wintour, che nella lunga lettera di addio a Franca Sozzani aveva parlato addirittura di un miracolo. «Dopo che si è ammalata, ho iniziato a farle visita nella sua casa di Milano – ha scritto la Wintour in un commovente editoriale in memoria della signora della moda italiana – La sua mente e il suo spirito erano sempre gli stessi, quando abbiamo discusso ogni argomento sotto il sole, dalla caduta di Matteo Renzi, al suo straordinario lavoro con le donne in Ghana, alla miracolosa storia d’amore dei nostri figli». La direttrice di Vogue America apprezza anche il futuro genero, che ha descritto così: «Francesco è tutto sua madre: entrambi sono intelligenti, colti, affascinanti e al di sopra delle regole». La coppia sembra voler mantenere la propria privacy: sia Francesco Carrozzini che Bee Shaffer, socialite di “professione”, sono estremamente riservati, e anche della storia di lui con Lana del Rey si è saputo molto poco. Inevitabile, però, l’attenzione mediatica sulle nozze dei due rampolli di Vogue. Si aprono già le scommesse: chi firmerà i look degli sposi?

 

È morta Franca Sozzani, celebre direttrice di Vogue Italia

È scomparsa improvvisamente oggi, all’età di 66 anni, Franca Sozzani, storico direttore di Vogue Italia. Una notizia che giunge del tutto inaspettata: Franca Sozzani era malata da un anno, ma pochissimi sapevano. A comunicare la sua scomparsa Jonathan Newhouse, Chairman e Chief Executive della Condé Nast: “la notizia più triste che abbia mai dovuto comunicare”, così Newhouse ha commentato la morte della fashion editor. Solo pochi mesi fa il figlio Francesco Carrozzini presentava il documentario a lei dedicato, Chaos and Creation, durante l’ultimo Festival del Cinema di Venezia. L’ultima apparizione circa tre settimane fa, a Londra, durante la premiazione del British Fashion Council: Franca Sozzani è salita sul palco accompagnata da Tom Ford per ricevere lo Swarovski Awards for Positive Change.

Nata a Mantova il 20 gennaio 1950, Franca Sozzani dopo il diploma al liceo classico Virgilio, si laurea in Lettere e Filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Appassionata di moda fin da giovanissima, ha iniziato la sua carriera lavorando nella redazione di Vogue Bambini, testata creata nel 1973, che la assunse dopo che lei rispose ad un annuncio. La ragazza ha carattere: curiosa e versatile, fiuta le tendenze e non teme di esprimere se stessa attraverso il suo lavoro. «Sì che sono una vincente! Non perché sia presuntuosa, ma perché tutte le mie idee hanno avuto successo», così amava parlare di sé, forte di una carriera piena di successi. «Ho deciso che volevo lavorare e fare la stylist e ho preso subito tutto sul serio. Oliviero Toscani racconta sempre che ero “una deficiente puntaspilli vestita Saint Laurent”».

Intanto, all’età di 22 anni, Franca Sozzani convola a nozze, salvo separarsi dopo appena tre mesi, mentre è in attesa del primo figlio. Nel 1980 diventa direttore di Lei e, tre anni più tardi, dirige anche Per Lui, versione maschile della testata. Nel 1988 la svolta che le ha cambiato la vita: la fashion editor diviene direttrice di Vogue Italia, la Bibbia della moda, incarico che manterrà fino alla fine. Con lei Vogue sbarca su internet: nel febbraio 2010 il lancio di Vogue.it, il primo portale al mondo intestato alla celebre testata. Franca Sozzani ama provocare: per lei la moda non è fatta solo di lustrini e paillettes e tanti sono i temi che ha trattato dalle pagine patinate di Vogue. Audace e controcorrente, tante volte Newhouse minaccia di licenziarla, perché quella sua esuberanza non attira simpatie. Indimenticabile il servizio contro il razzismo, interamente con modelle di colore, pubblicato su Vogue nel luglio 2008, o ancora lo shooting contro gli orrori derivanti dall’abuso di chirurgia estetica. Fu lei a volere sulla cover di Vogue Italia un gruppo di modelle curvy, sdoganando quella che sarebbe poi diventata una tendenza. E fu ancora lei a battersi per una moda che guardasse anche ai giovani talenti, grazie all’istituzione del concorso Who’s On Next.

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Franca Sozzani era nata a Mantova il 20 gennaio 1950


Personalità granitica e stile invidiabile, Franca Sozzani dall’ottobre 2006 ha assunto la direzione anche de L’Uomo Vogue e successivamente di Vogue Gioiello e Vogue Accessory. Inoltre è stata direttrice editoriale della casa editrice Condé Nast per l’Italia e, dal marzo 2013, presidente della Fondazione IEO Istituto Europeo di Oncologia. Nel 2015 è stata nominata direttrice responsabile di tutti i periodici in lingua italiana con il marchio Vogue, di Vogue Sposa e Vogue Gioiello.

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Franca Sozzani era direttrice di Vogue Italia dal 1988


Considerata da Valentino Garavani “la più grande editor del mondo”, Franca Sozzani non ha mai temuto le critiche e ha sempre risposto con orgoglio ed eleganza dalle pagine del suo blog. «Felice di piacervi e non», scriveva. «Non si può sempre piacere a tutti e soprattutto non si deve». Caparbia e fiera, ma anche riservata e discreta, molto della sua personalità era stato rivelato nel documentario del figlio, Francesco Carrozzini. «Il successo ce lo si guadagna, oserei dire ce lo si inventa. Niente arriva per caso anche se la fortuna di cadere al posto giusto, nel momento giusto, con la persona giusta agevola parecchio. Ma la sorte, si sa, è alterna. Non è proprio la base su cui costruire il proprio successo. Il talento, il tuo, è la vera forza». «Franca mi ha insegnato a rompere le regole e a uscire dal mondo borghese della moda», ha dichiarato il fotografo Bruce Weber.

Franca Sozzani se n’è andata in punta di piedi oggi, 22 dicembre 2016, dopo aver combattuto per più di un anno contro una malattia incurabile. Pochissimi erano a conoscenza della sua battaglia: anche se le sue apparizioni pubbliche si erano diradate, la direttrice di Vogue aveva presenziato alle ultime settimane della moda e a qualche evento che la vedeva protagonista. Impegnata anche nel charity, dal 2014 era ambasciatrice Onu per il programma alimentare e dal 2013 presidente della Fondazione Ieo, Istituto Europeo di Oncologia. Il prossimo 20 gennaio avrebbe compiuto 67 anni. «Ma qualche volta, per favore, give me a break», così Franca chiudeva, sette anni fa, uno dei suoi post, sempre pronta al dialogo anche con chi non l’amava. Con lei scompare un tassello fondamentale della storia della moda.

Addio a Franca Sozzani, regina di Vogue Italia

Franca Sozzani non è più in vita.
Muore, oggi, anche la scrittura della moda italiana.

La direttrice di Vogue Italia ha detto addio al mondo – prematuramente – a soli 66 anni.
L’indiscutibile regina della moda italiana condivideva uno dei ruoli più influenti nel mondo dell’editoria assieme alla sua collega americana Anna Wintour.

Non solo moda, Franca Sozzani impegnava la sua vita anche nel sociale.
Gli ultimi numeri beauty di Vogue premevano sull’importanza e sulla delicatezza della chirurgia estetica, sull’esagerazione che portava le donne a trasformare il proprio corpo.
La Sozzani ha toccato diversi tasti dolenti della moda con la delicatezza che da sempre l’ha contraddistinta, tra questi il mondo delle donne curvy.

Non una diva dello spettacolo, mai in scena, sempre dietro le quinte.
Di una bellezza eterea e mai banale seppur semplice, Franca Sozzani sapeva muovere fili inconciliabili tra lunghe trame di racconti, scelte, decisioni.
Nota per la sua determinazione a ambizione, ha intrattenuto rapporti anche amichevoli con top model, fotografi, artisti e giornalisti come Naomi Campbell, Steven Meisel, Bruce Weber, Peter Lindbergh e Paolo Roversi.

Ammirata e amata da stilisti di fama internazionale, la Sozzani prendeva posto in prima fila accanto al “diavolo veste Prada”, Anna Wintour, ai lati delle passerelle durante le sfilate che annunciavano le stagioni a venire.
Ma forse, anche se Franca non è ormai più con noi, rimane e rimarrà sempre il suo contributo alla moda come quello di dare un barlume di speranza a giovani creativi e stilisti con il concorso “Who is on next” che ha il compito di scovare nuovi talenti.

Sempre in contrasto con l’idea che ingabbia la moda nella sua aurea di frivolezza e superficialità, Franca non rinunciava mai a dire la sua: “Non se ne può più di chi considera il nostro mestiere fatto solo di sfilate, cene e feste“.
E non si potrebbe cogliere la regina di Vogue Italia nella sua interezza senza guardare il docu-film che la ritrae come donna e madre: “Franca. Chaos and creation“.
Si tratta del progetto di suo figlio, Francesco Carrozzini, 34 anni, fotografo e regista, che le ha dedicato un ritratto della sua vita con interviste inedite a Marina Abramovic, Bruce Weber, Karl Lagerfeld, Naomi Campbell e Courtney Love.

Ma da studentessa di Lettere a Vogue Bambini il passo è stato breve.
L’ascesa, poi, e la promozione a direttrice nel 1988.
È forse questo quello di cui si dovrebbe raccontare di Franca Sozzani, e non della sua malattia, della sua sofferenza, del suo tumore alla gola che l’ha uccisa a soli 66 anni.

Allora addio Franca Sozzani, dacci sempre la forza di credere nel talento che è in noi.
Il successo ce lo si guadagna, oserei dire ce lo si inventa. Niente arriva per caso anche se la fortuna di cadere al posto giusto, nel momento giusto, con la persona giusta agevola parecchio. Ma la sorte, si sa, è alterna. Non è proprio la base su cui costruire il proprio successo. Il talento, il tuo, è la vera forza“.

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Photo Vogue Festival, a Milano l’evento sulla fotografia di moda e non solo

La fotografia (e in particolare la fotografia di moda) elevata ad arte: questo è stato uno dei capisaldi di Vogue Italia nei suoi primi 50 anni di vita, e continua ad esserlo. Il direttore Franca Sozzani ha sempre sottolineato l’importanza dell’immagine nel raccontare storie e cambiamenti del mondo femminile e non solo. Mode, tendenze, ma anche fenomeni culturali e sociali passano attraverso le pagine di Vogue Italia, veicolati dall’occhio attento e poetico di artisti dell’obiettivo. Oggi, grazie a Franca Sozzani e ad Alessia Glaviano, senior photo editor di Vogue Italia, nasce il Photo Vogue Festival, un evento la cui protagonista assoluta è la fotografia. Suggestioni visive ed estetiche colte dallo sguardo del fotografo, professionista o emergente, che raccontano storie, ispirano, commuovono, indignano, mettono a fuoco aspetti della vita sociale del nostro tempo.


La prima edizione di Photo Vogue Festival si terrà a Milano dal 22 al 26 novembre, sarà aperta a tutti e costituita da tre mostre. Vanessa Beecroft Polaroids 1993.2016 è una monografica dedicata all’artista italiana e sarà visitabile all’interno del Palazzo Reale di Milano. The Female Gaze è invece una mostra collettiva, o meglio un viaggio che esplora immagini rivoluzionare, che hanno cambiato e stanno cambiando il modo di rappresentare la femminilità, la moda, il corpo e la sessualità femminile. Infine nella mostra PhotoVogue/inFashion i protagonisti saranno 30 fotografi emergenti, scelti tra i 120.000 partecipanti alla selezione. Un evento che avvicina tutti al mondo del bello, dell’immagine e della moda e che ha entusiasmato i suoi creatori. «Ci siamo resi conto che non esisteva un Festival del genere che fosse veramente autorevole, così abbiamo voluto crearlo – racconta Alessia Glaviano tra le pagine di VogueDevo dire che sono stati tutti entusiasti e ho avuto molto supporto, in primis da Franca Sozzani, il mio mentore. Lei è una visionaria, ha sempre privilegiato la fotografia e l’immagine come modo di raccontare il costume e la società, non solo la moda».

VFNO: confermata serata di Milano

La Vogue Fashion Night Out, l’iniziativa promossa da Vogue Italia e dal Comune di Milano perde le serate di Roma e Firenze.

A dichiararlo, è stata il direttore di Vogue Italia, Franca Sozzani: “Abbiamo voluto focalizzarci su Milano per sottolineare il momento particolarmente felice che sta vivendo questa città nel panorama internazionale della moda, ha sottolineato Sozzani.

L’evento che si svolgerà nella città meneghina il 20 settembre 2016 verrà animato da grandi novità a partire dalla partnership con Fashion Film Festival Milano che vedrà la realizzazione di 10 film dedicati ad altrettante griffe italiane, girati da giovani registi del cinema internazionale.

Riconfermato anche l’appuntamento con Palazzo Morando dove al suo interno verranno esposti gli scatti degli shooting realizzati presso Terrazza Martini con tema #theperfectime.

Un’altra entusiasmante collaborazione è stata siglata con il colosso della moda Zalando che realizzerà per l’occasione un temporary store dove verranno presentate le collezioni autunno/inverno 2016-17.

Giunta all’ottava edizione, come ogni anno, centinaia tra negozi e boutiques e le maggiori case di moda, verranno coinvolte dalla VFNO che in questa occasione aiuterà il progetto “Monzino Donna” dellIstituto Monzino, grazie ai proventi ricavati durante la serata.

Carlo Volpi vincitore dell’ottava edizione Di Who is on next?

Who is on next? Uomo, progetto di scouting dedicato ai giovani talenti del fashion designer, realizzato da Fondazione Pitti Immagine Discovery  e promosso da Pitti Uomo in collaborazione con Altaroma e L’Uomo Vogue, ha proclamato Carlo Volpi, vincitore dell’ottava edizione dell’iniziativa.

Carlo Volpi, brand fondato nel 2014 dall’omonimo designer, ha convinto la giuria per l’energia e la creatività che sprigiona la griffe. Il lavoro di Volpi è stato valutato positivamente perché in esso è vivida la tradizione manifatturiera italiana oltre che una ottima abilità tecnica e una spiccata propensione alla sperimentazione.

Con questa proclamazione, Carlo Volpi avrà la possibilità i presentare la propria collezione in occasione della prossima edizione di Pitti Uomo e usufruirà di un servizio di tutoraggio gratuito per un anno, fornito dalla nuova Direzione Pitti TUTORSHIP.

 

Look collezione Carlo Volpi (fonte pittimmagine)
Look collezione Carlo Volpi (fonte pittimmagine)

 

 

Il concept store Sugar, darà l’opportunità a Carlo Volpi di vendere la sua collezione all’interno dello showroom e grazie alla menzione speciale di yoox.com, il brand entrerà a far parte  del progetto THE NEXT TALENTS 2017 concepito da Vogue Italia e yoox.com per sostenere i giovani talenti della moda, durante la prossima fashion week che si terrà a Milano il prossimo febbraio 2017.

 

Alexia Aubert (fonte aufeminin)
Alexia Aubert (fonte aufeminin)

 

 

Una menzione speciale della giuria, presieduta dal direttore di Vogue Italia, Franca Sozzani e dall’amministratore delegato di Pitti Immagine, Raffaello Napoleone, ha premiato il brand di calzature Soloviere, fondato dalla designer Alexia Aubert, perché: “la sua proposta completa e originale. Un progetto interessante, con un focus su materiali di pregio e sulla funzionalità dell’accessorio. Molto apprezzati la manifattura di qualità, l’attitudine decisa del marchio e la personalità, con risultati di indiscutibile contemporaneità.”

 

Collezione uomo Soloviere (fonte grazia.it)
Collezione uomo Soloviere (fonte grazia.it)

 

 

Ad Alexia Aubert, inoltre, è stato assegnato il premio del Partner TOMORROW LIMITED, che le concederà, alla designer, la possibilità di vendere le sue creazione all’interno dello store parigino.

 

 

Fonte cover Vogue.it

 

 

“L’AIDS è di moda”? Polemica sulla presunta campagna di Convivio

Un alone di mistero e il moltiplicarsi di polemiche, annebbiano una manifestazione davvero importante per quanto riguarda la lotta contro l’AIDS: il Convivio.

In rete, da ormai qualche ora, circola il presunto Manifesto di presentazione della mostra/mercato a favore dell’Anlaid  che permetterà di utilizzare i proventi, in favore della ricerca contro l’AIDS.

Il progetto, che vedrà il suo debutto l’8 giugno a Milano e che si protenderà fino al giorno 12 del medesimo mese, in questi giorni è oscurato da una serie di controversie mosse dagli internauti, che coinvolgerebbe lo slogan utilizzato per sponsorizzare il progetto che cita testualmente: “L’AIDS è di moda”.

Il manifesto, vede protagoniste due icone della moda italiana, il direttore di Vogue Italia, Franca Sozzani (promotrice dell’evento ormai da anni n.d.r.)  e la stilista Donatella Versace che, da quanto emerge dalla locandina, inciterebbero l’acquisto dei prodotti messi in vendita proprio per incrementare le potenzialità di riuscita della causa: “In Italia, ci sono 120.000 persone sieropositive e ogni anno si registrano 4000 nuovi casi di contagio. ‘Io ci metto la faccia, a te chiedo di fare shopping, meglio Fasion VIctim che Aids Victim.”

Quello che non è piaciuto agli utenti dei maggiori social network è l’associazione della pericolosa malattia alla parola moda e, seppur Donatella Versace si dica all’oscuro di tale manifesto, a tanti questa “trovata” poco felice, pare una sgradevole caduta di “stile”.

Corso Como 10: è bufera

È il punto di riferimento più chic della nuova Milano da bere, meta obbligata di ogni fashion victim che si rispetti e spazio espositivo e polifunzionale di grande appeal: Corso Como 10, il primo e il più rinomato concept store d’Italia, rischia ora il fallimento.

Lo spazio espositivo multibrand fondato nel 1991 da Carla Sozzani, gallerista sorella della celebre direttrice di Vogue Italia Franca Sozzani, è al centro di un contenzioso legale con Equitalia, che ne ha chiesto il fallimento con un’istanza presentata presso il Tribunale di Milano.

Collocato all’interno di una romantica casa di ringhiera, nella zona con maggior fermento culturale, il quartiere Isola; un’atmosfera vagamente retrò, nei tavolini all’aperto, in mezzo al verde; dentro, una full immersion nella moda- con i nomi più gettonati del fashion biz.

Carla Sozzani, la fondatrice di 10 Corso Como
Carla Sozzani, la fondatrice di 10 Corso Como
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Il primo concept store d’Italia, 10 Corso Como, è stato fondato nel 1991
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Spazio espositivo multibrand dal grande impatto visivo e dal design accattivante, 10 Corso Como è da anni punto di riferimento modaiolo di Milano
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Situato nell’omonimo indirizzo, all’interno di una casa di ringhiera, Corso Como 10 è meta turistica privilegiata per appassionati di moda

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La società cui fa riferimento il concept store sarebbe in fallimento a causa di un debito con Equitalia di oltre 4 milioni e mezzo di euro


Mirabile location che ha ospitato le mostre dei fotografi più famosi -da Annie Leibovitz a Helmut Newton10 Corso Como si è contraddistinto in questi anni per il respiro internazionale dei suoi clienti: numerosissimi, anche stranieri, un pubblico di visitatori così entusiasta da decretare in breve tempo il successo internazionale del concept store; tanti i pezzi in esposizione, da abbigliamento e accessori a libri e pezzi d’arredamento per veri gourmet. Reduce dal successo ottenuto a Milano, la società cui fa riferimento lo spazio espositivo ha aperto nuove sedi a Seoul, Shanghai e Pechino.

Ma adesso Corso Como 10 rischia il fallimento: la società in questione, la Dieci Srl, è infatti in procedimento fallimentare. Il buco in bilancio sarebbe enorme: secondo Equitalia il debito ammonterebbe infatti ad oltre quattro milioni e mezzo di euro. Si tratterebbe, per la precisione, di 4,67 milioni di euro di tasse non pagate, di cui 4 milioni di soli debiti scaduti e il resto divisi tra contributi e sanzioni legate ai mancati pagamenti.

La Dieci Srl, dal canto suo, smentisce tutto, definendo la richiesta di fallimento presentata da Equitalia come il “frutto di un equivoco”. Ennesima vittima della crisi, la società -di proprietà della Carla Sozzani Editore Srl– avrebbe chiuso gli ultimi due bilanci in rosso e i debiti sarebbero aumentati a causa di un fatturato non più all’altezza dei primi risultati. Ma secondo i legali dell’azienda, la fine dei lavori in zona Porta Nuova avrebbe causato un nuovo introito nelle vendite, proprio negli ultimi mesi, e ciò indicherebbe una ripresa. Inoltre pare che la società abbia chiesto e ottenuto una rateizzazione ma senza poi rispettarne i termini.

Summer 2015- Best dressed

Ogni estate che si rispetti ha i suoi trend e anche quest’anno non poteva mancare il gioco della classifica dei look migliori.

Ad aprire la kermesse dei look più belli è la fashion editor di Vogue Anna Dello Russo. In un candido abito Valentino con fantasia floreale su fondo bianco, l’eclettica stylist si è presentata alla sfilata dell’omonima maison che ha avuto luogo lo scorso luglio nella meravigliosa cornice romana. Mirabiliae Romae -questo il titolo del défilé– la serata ha visto elogiare le bellezze della Capitale.

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Anna Dello Russo a Roma lo scorso luglio in Valentino


Un evento in cui di look interessanti se ne vedono molti è sicuramente il Coachella Festival, che si è svolto lo scorso aprile. Stella dell’evento la modella Gigi Hadid, protagonista dell’ultimo calendario Pirelli. La bionda top model è stata avvistata in un abito bianco che ne esalta la carnagione dorata e in turbante di ispirazione gipsy. Un look molto luminoso che si adatta facilmente alle giornate estive.

Gigi Hadid al Coachella Festival 2015
Gigi Hadid al Coachella Festival 2015


Altra stella del Coachella Festival 2015 è stata Kendall Jenner: la top model ha sfoggiato un look aggressivo di ispirazione gipsy: crop top romantico a balze bianche e lunga gonna dagli spacchi molto sexy. Completano l’outfit collane etniche sovrapposte e coroncina hippie-chic.

Ancora Coachella Festival, Kendall Jenner
Ancora Coachella Festival, Kendall Jenner


Scalo a Portofino per Bianca Brandolini d’Adda. La blasonata socialite non poteva non indossare un top con gonna Dolce & Gabbana. Testimonial della maison, la modella appare in forma smagliante. Bellissima la gonna lunga abbinata al crop top nero profilato in pizzo. Look perfetto che può valorizzare praticamente tutte, dalle magrissime alle curvy.

Bianca Bradolini d'Adda per le vie di Portofino in Dolce & Gabbana
Bianca Bradolini d’Adda per le vie di Portofino in Dolce & Gabbana


Socialite e icona di stile, Poppy Delevingne è apparsa raggiante in un abito Valentino alla serata di Tiffany & Co. In perfetto stile bohémien, l’abito a balze con stampa patchwork floreale valorizzava al massimo la Delevingne. Trucco effetto nude e capelli ad onde effetto beach wave per un look semplicemente perfetto.

Poppy Delevingne in Valentino
Poppy Delevingne in Valentino


Altra incontrastata icona di stile e regina del jet set è Alexa Chung. Bellissima in un abito bianco di ispirazione provenzale, la modella è apparsa recentemente in un candido abito bianco di Alessandra Rich. Mood bucolico per uno stile semplice ed essenziale, perfetto da copiare per le sere d’estate.

Alexa Chung
Alexa Chung


In Valentino anche la mitica editor di Vogue Italia Franca Sozzani, apparsa in piena forma al matrimonio più blasonato dell’anno, tra Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo. Seta plissettata su fantasie di ispirazione orientale, il look della Sozzani era completato da piume rosa antico che le incorniciavano il volto.

Franca Sozzani in Valentino al matrimonio di Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo
Franca Sozzani in Valentino al matrimonio di Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo


Neo mamma, star di Gossip Girl e testimonial L’Oréal Paris, Blake Lively ha uno stile che affascina. Lunghi capelli biondi, pelle ambrata e look sempre perfetti, la giovane attrice è apparsa lo scorso maggio a New York in un abito dai colori vivaci. Scollatura importante a valorizzare le sue forme nuove, da neo mamma, e gonna a palloncino, per un outfit spumeggiante.

Blake Lively
Blake Lively


Raffinata come sempre, non sbaglia praticamente un colpo Olivia Palermo. Grande classe nell’outfit scelto dalla blogger e modella per la serata evento per la celebrazione dei trent’anni dalla nascita del brand Tommy Hilfiger in Beijing, Cina, lo scorso maggio. Lungo abito rosso con stampa raffigurante le stelle dell’ultima collezione del brand americano, l’icona di stile appariva raggiante a fianco del marito Johannes Huebl.

Olivia Palermo
Olivia Palermo e il marito Johannes Huebl


Ha incantato tutti gli ospiti del matrimonio del fratello Pierre: sgargiante in un lungo abito a fiori, Charlotte Casiraghi è apparsa più bella che mai. Look perfetto per la principessa, testimonial di Gucci. Lunghi capelli e un filo di rossetto, la giovane è stata una delle sorprese del matrimonio, celebratosi prima in veste civile nel Principato di Monaco e seguito poi dal rito religioso alle Isole Borromee, sul Lago Maggiore.

Charlotte Casiraghi al matrimonio del fratello Pierre
Charlotte Casiraghi al matrimonio del fratello Pierre

Steven Meisel e Vogue Italia matrimonio finito?

Da 26 anni Steven Meisel è il fotografo ufficiale delle covers di Vogue Italia, un sodalizio che sembrava indissolubile fino a quando, piccole indiscrezioni di giorni fa, hanno rivelato che potrebbe esserci un sostituto.

Il mensile Condè Nast diretto da Franca Sozzani si è totalmente affidato, dal numero di settembre del 1989, alle idee del fotografo 61enne, fotografo il cui stile riconoscibile si è fatto notare anche per i temi più volte trattati: chirurgia estetica, violenza domestica, inquinamento ambientale con un tratto ironico e provocatorio.

Sempre molto attuali, le idee di Steven Meisel sembrano non bastare, staremo a vedere quale altro fashion photographer tirerà fuori dal cilindro la rivista più amata dalle donne.

Qui alcune cover scattate da Steven Meisel per Vogue Italia:

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