Vivienne Westwood veste l’eroina di Final Fantasy XV

Vivienne Westwood sbarca nel nuovo videogioco Final Fantasy XV: la stilista britannica ha infatti realizzato un abito per l’eroina del gioco di ruolo per PlayStation 4 e Xbox sviluppato dalla compagnia giapponese Square Enix.

Si tratta di un abito da sposa iconico, corredato da velo ricamato: ad indossare il prezioso capo la protagonista, la bionda principessa Lunafreya Nox Fleuret, che ha il potere di comunicare con gli dei e di purificare il pianeta.

Vivienne Westwood, dopo aver unificato le collezioni maschili e femminili, entra nel magico mondo del fantasy con la collaborazione esclusiva con il videogioco. La couturier crea un vestito glamour caratterizzato da un bustino e da un velo sontuoso. L’ex regina del punk appare perfettamente a suo agio nella nuova veste di designer fantasy. Intanto il videogioco appassiona sempre più e tanti sono i fan in tutto il mondo.

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Carolina Herrera premiata al Lincoln Center

Carolina Herrera è stata premiata a New York per il suo contributo nel fashion biz. La stilista si è espressa durante la serata sull’interconnessione tra moda e arte. Tra gli ospiti le attrici Christina Ricci, Julianna Margulies ed Emmy Rossum.

Carolina Herrera nel corso della sua lunga carriera ha creato gli abiti da sposa per protagonisti del jet set internazionale, come Caroline Kennedy. Reduce da un viaggio a Madrid, dove ha ricevuto un riconoscimento per il suo contributo alla moda, solo pochi giorni fa la designer è stata insignita a Dallas di un altro premio per essersi distinta nel campo della moda.

Il Lincoln Center è stata la location in cui la stilista ha invece ricevuto il Women’s Leadership Award dal Lincoln Center Corporate Fund. Tra gli ospiti della serata anche Diana Ross, che ha regalato un’esibizione live di circa 20 minuti. “L’arte ispira sempre la moda e la moda è arte in movimento”; così Carolina Herrera si è espressa in merito al rapporto tra moda e arte.

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Nata in Venezuela, la stilista ha appena celebrato il 35esimo anniversario dalla nascita del suo brand. Definita “la donna più chic attualmente in vita”, amatissima da Diana Vreeland, Carolina Herrera vanta una lunghissima e sfavillante carriera. “Lei è moderna, newyorkese, femminile, chic, sensuale”, queste le parole che Emmy Rossum ha dedicato alla stilista. “Lei è sicura di sé ed elegante e penso che questo è il modo in cui ti fa sentire quando indossi i suoi abiti”.

Glenda Bailey, editor in chief di Harper’s Bazaar, ha ricordato come Diana Vreeland indirizzò Carolina Herrera verso il design. “Perché non fai una collezione di vestiti”, le disse. La prima sfilata del brand fu presentata nel 1981 al Metropolitan Club di New York. Solo pochi giorni fa, la stilista ha dichiarato che sarebbe felice di vestire la neo First Lady Melania Trump.

Dior Homme chiude in via Montenapoleone

È stata diffusa oggi notizia sull’imminente chiusura dello store di via Montenapoleone di Dior Homme. Il punto vendita starebbe infatti per chiudere i battenti e la chiusura è attesa per l’inizio del 2017.

Secondo i rumours, le vendite poco soddisfacenti sarebbero alla base della decisione di chiudere lo store: si sarebbe infatti deciso di concentrare le vendite della maison francese nella sola location sita al numero 12 di via Montenapoleone.

A breve dovrebbe essere diffusa una nota in cui i vertici della griffe daranno comunicazione in merito: finora un secco no comment è arrivato a commentare la notizia. Nella sede attuale dello store Dior Homme verrà inaugurato il prossimo febbraio il flagship di La Perla.

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Mouret lascia Parigi per Londra

A vent’anni esatti dall’inizio della sua carriera di designer, Roland Mouret lascia Parigi per fare ritorno a Londra: lo stilista presenterà la collezione Autunno/Inverno 2017 nell’ambito della London Fashion Week.

Fu proprio a Londra che il designer francese realizzò la prima sfilata del brand che porta il suo nome: correva l’anno 2000. Negli ultimi dieci anni le sue collezioni hanno invece sfilato durante la settimana della moda parigina. Una scelta fortemente voluta da Mouret, che considera la capitale britannica la sua “patria creativa”: “Non sarei in grado di fare quel che faccio in nessun altro luogo se non a Londra”, ha dichiarato il designer. “Londra è casa mia, è dove il mio brand ha il suo cuore”. A Londra avrà luogo anche la sfilata per la Primavera/Estate 2018.

Un brand amatissimo dalle star hollywoodiane, che vanta oggi flagship store a New York, Londra e Dubai. Quest’anno ricorre inoltre il decimo anniversario dalla creazione del leggendario Galaxy Dress,iondossato da alcune delle donne più belle del mondo, tra cui Halle Berry, Cameron Diaz, Dita von Teese, Scarlett Johansson e Victoria Beckham. Appuntamento alla London Fashion Week, che avrà luogo dal 17 al 21 febbraio 2017.

Roland Mouret, Primavera/Estate 2017
Roland Mouret, Primavera/Estate 2017

Torna il Cortina Fashion Weekend

Occhi puntati su Cortina, che torna anche quest’anno ad essere la regina del glamour ad alta quota, grazie al Cortina Fashion Weekend: tanti gli appuntamenti fashion, tra cocktail party, sfilate, incontri, gala dinner e vernissage esclusivi. Un lungo fine settimana, dall’8 al 10 dicembre, per uno degli eventi più attesi di ogni anno. Sponsor della manifestazione Maserati, che apre a Cortina d’Ampezzo il suo Winter Tour.

Tra gli eventi più attesi quelli firmati dalla boutique multibrand di lusso Franz Kraler, che presenterà le collezioni firmate Fur Valentino FW 2016-2017 e il nuovo spazio Roger Vivier. Oggi 9 dicembre la boutique ospita uno speciale concept dedicato alle collezioni Valentino, con un video del making of dei capi ed un’installazione esclusiva: la boutique dedica ben tre vetrine alla maison. Domani 10 dicembre alle ore 19 verrà invece inaugurato il nuovo spazio Roger Vivier, in corso Italia.

Non solo glamour ma anche charity, grazie al sostegno alla Croce Rossa a favore delle vittime del terremoto in Centro Italia. Fino a domenica sarà possibile acquistare i panettoni, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza ai terremotati. Quest’anno l’iniziativa è stata organizzata dall’associazione Cortina for Us che riunisce gli imprenditori della Conca. Attesi tanti vip e volti noti, tra cui Margaret Madé e Giuseppe Zeno.

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Un modello Valentino

Prima della Scala 2016: tutti i look

E’ tornato come ogni anno l’evento più atteso dai milanesi: l’apertura della stagione della Scala. Ieri 7 dicembre ha avuto luogo la soirée della Prima, con la Madama Butterfly di Puccini. Il direttore musicale Riccardo Chailly ha riproposto la versione dell’opera del 1904, che si rivelò un clamoroso fiasco e venne accolta da fischi e schiamazzi. Non è stato il caso della Prima di ieri: la celebre opera pucciniana che parla del tragico amore della geisha di Nagasaki è stata infatti accolta da grande successo.

Una Prima preceduta dalla crisi di Governo, a seguito del risultato del referendum: e se i politici sono stati i grandi esclusi, in quanto trattenuti a Roma, il parterre ha comunque registrato nomi illustri. Protagonisti ancora una volta gli outfit sfoggiati dalle signore ma anche dagli uomini: sotto al palcoscenico decorato sontuosamente con ciliegi e farfalle da Dolce & Gabbana, una sfilata di vip provenienti da ogni parte del mondo ha sfoggiato mise all’insegna dello sfarzo e dell’opulenza.

Tra suggestioni chic (ma anche choc), il fil rouge della serata si riconferma anche quest’anno lo stesso: dimenticate il minimal-chic, a regnare sovrano è l’overdressing. Largo a paillettes e colori accesi, come l’oro e il verde. E se re indiscusso dell’evento è stato Roberto Bolle (in smoking Dolce & Gabbana), la reginetta di eleganza della Prima della Scala 2016 è stata l’attrice Chiara Francini, che ha sfoggiato un abito da sera in tema con l’opera.

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Tanti gli ospiti famosi, come Carla Gozzi, che ha sfoggiato un wrap dress nero dal taglio semplice e raffinato, ad Enzo Miccio, che si conferma maestro di stile. Alfonso Signorini sceglie una mise impreziosita da una stola rosso cardinalizio, mentre Raffaella e Gigliola Curiel sfoggiano sontuosi capi iconici. Tripudio di nero all over nel foyer, largo a velluti e perle, che sostituiscono gioielli eccessivi. Bandite quasi del tutto quest’anno le pellicce, con buona pace degli animalisti. Occhi puntati su Daniela de Sousa, la giovane e bellissima consorte del sovrintendente della Scala, Alexander Pereira, che ha indossato un lungo abito da sera rosa pallido. Bella e sofisticata Cristina Parodi: la giornalista ha scelto due mise firmate Giorgio Armani. Fedele alla tradizione orientale la moglie dell’ambasciatore giapponese in Italia Kazuyoshi Umemoto, che ha invece optato per un kimono prezioso realizzato oltre mezzo secolo fa, con un Obi appartenuto alla madre.

(Foto: Vanity Fair)

Molly Goddard apre all’e-commerce

Molly Goddard debutta nell’e-commerce: una nuova avventura per la designer, vincitrice del premio come British Emerging Talent agli ultimi Fashion awards. Sul sito web della stilista è in vendita una selezione di nove capi tratti dalla sua collezione autunno-inverno 2016.

Un nuovo concetto di e-commerce, quello messo a punto dal sito, che metterà in vendita solo i capi più adatti all’e-commerce, più alcuni pezzi esclusivi. I retailer del brand comprendono Browns Fashion a Londra, H. Lorenzo a Los Angeles, Club 21 a Singapore e Kuala Lumpur e Nordstrom.

La designer è inoltre protagonista in questi giorni di una installazione presso la Now Gallery, dal titolo “What I Like”. Qui la stilista incoraggia il tocco di vibranti capi appesi a suggestive grucce, per una interattività che permette di alterare l’immagine conferendole la forma desiderata. L’installazione sarà esposta fino al 19 febbraio 2017 a Greenwich.

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Dori Csengeri: bijoux di charme

Ricami ed intarsi preziosi, trionfo di colori accesi e creatività caratterizzano i gioielli di Dori Csengeri. Una tradizione senza tempo che unisce costante ricerca e sperimentazione per virtuosismi stilistici che si esprimono in collezioni dallo charme uniche. Caleidoscopici giochi di luce per suggestioni natalizie ed emozionanti: i gioielli Dori Csengeri rappresentano il regalo di Natale perfetto.

Con una palette cromatica che abbraccia il giallo topazio, il verde smeraldo, l’argento brillante e il rosso rubino, largo ad orecchini, pendenti, collier, bracciali e sautoir dal fascino intramontabili, perfetti per esaltare la sensualità femminile. Piccoli capolavori di artigianato interamente realizzati a mano, capaci di impreziosire qualsiasi look: questi sono i capisaldi dello stile di Dori Csengeri, designer visionaria che ha saputo infondere al mondo del bijoux d’autore la sua impronta unica.

“Nella fase di progettazione visualizzo la donna che indosserà il mio gioiello. Una donna che si distingue per uno stile definito e personalità. Cerco di creare per lei qualcosa di diverso, fresco ed emozionante, affinché possa entrare nel gioco della moda con me ed essere partecipe della creazione della propria immagine”. L’estetica di Dori Csengeri trae ispirazione dalla storia del costume, dall’arte e dalla moda contemporanea. Un sapiente uso del colore ed una sensibilità artistica si uniscono alla lunga tradizione del ricamo a mano e ad una solida conoscenza del design tessile. Le collezioni firmate dalla designer spaziano dall’haute couture ad una selezione di bijoux prêt-à-porter. Sensuali e sorprendentemente leggeri da indossare, i bijoux della designer israeliana sono distribuiti in Italia da AIBIJOUX: creazioni uniche, caratterizzate da un tripudio di delicati inserti con cabochon, pietre preziose, cristalli, perle bohème, conchiglie, legno o metallo foderati in cuoio per addolcirne la vestibilità.

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Orecchini Dori Csengeri (Vogue Brazil)




Dori Csengeri collabora regolarmente con l’Atelier Swarovski. Recentemente ha realizzato due linee per la collezione Atelier Swarovski e ha disegnato i gioielli per la linea di tendenza Swarovski CRYSTALLIZED™. Alla base della formazione della designer vi è lo studio del design tessile: laureatasi al “Shenkar” College of Fashion di Tel Aviv, la designer si è successivamente specializzata in Design del tessuto presso la Total Fabrics di Manchester e nello studio di Cyril Kowalewsky a Parigi. Per molti anni ha praticato la professione di disegnatrice tessile freelance sia in Israele che all’estero, completando la sua formazione con studi di Storia dell’Arte all’Università di Zurigo e di pittura all’Académie de Port Royal di Parigi.

Dellera Pellicce: il regalo perfetto per Natale

L’intramontabile eleganza di pelli pregiate, la morbidezza di capi dall’allure evergreen, per un inverno nel segno dello stile: la collezione Winter 2016 di Dellera Pellicce porta in passerella must have tipici del brand, come il cappello impreziosito da fiocchi, le cappe, le morbide stole e il coprispalle, perfetto per ogni outfit.

Linee contemporanee ed una palette cromatica intrigante conferiscono alla collezione un fascino unico, intriso di suggestioni casual-chic: vengono fondate le basi di una estetica nuova, per un lusso metropolitano perfetto per le ventiquattro ore. In montagna come in città, lo stile Dellera riscalda l’inverno con una ventata di verve e femminilità allo stato puro: emozionanti suggestioni per un’attrazione fatale.

Un brand che vanta una lunga tradizione, nel segno dello stile: correva l’anno 1885 quando, nel cuore della città di Pavia, nasceva la pellicceria Dellera, grazie alla fortunata intuizione di Mattia e Carlo Lanzani Dellera. Un racconto lungo 127 anni, con una trama scritta da quattro generazioni: la tradizione firmata Dellera Pellicce è sinonimo di garanzia. Tanti i traguardi raggiunti dalla maison, punta di diamante del Made in Italy, dal pastrano di pelliccia brevettato per i soldati italiani destinati al fronte russo all’esclusiva mantella di zibellino indossata da Liz Taylor, dalla democratizzazione della pelliccia durante gli anni del boom economico in Italia all’inedita collezione realizzata con Enrico Coveri.



Uno stile che, nel corso degli anni, si è rinnovato pur mantenendo costante lo charme della maison: le ispirazioni si susseguono incessantemente, adattandosi alla mutevolezza dei tempi e dei gusti, per creazioni che strizzano l’occhio alla contemporaneità senza perdere di vista il glorioso passato della maison. Oggi le redini della storica azienda di famiglia sono custodite da Andrea e Gigliola che, reinterpretando le classiche atmosfere della boutique, accanto ai capi iconici del brand propongono, nei punti vendita di Milano e Pavia, una collezione innovativa, fortemente improntata alla contemporaneità, seppur nel rispetto della tradizione.

Peter Lindbergh in mostra a Rotterdam

Sarà aperta fino al 12 febbraio 2017 la mostra ospitata al museo Kunsthal di Rotterdam dedicata al fotografo di moda Peter Lindbergh: “A Different Vision on Fashion Photography” è una rassegna esclusiva di 220 scatti di moda che hanno consacrato Peter Lindbergh nell’Olimpo della fotografia patinata. Una tra le firme più autorevoli del Novecento, i suoi scatti hanno consacrato le supermodelle Cindy Crawford, Claudia Schiffer, Naomi Campbell, Helena Christensen e Linda Evangelista, solo per citarne alcune.

Taschen firma l’iconico catalogo della mostra, che vede in copertina la splendida Kate Moss. Lindbergh, pioniere della fotografia neorealista, ha ridefinito gli standard di bellezza con un approccio umanistico, privilegiando una bellezza autentica ed espressiva. La retrospettiva, curata da Therry-Maxime Loriot, spazia sulla lunga attività del fotografo (dal 1978 ad oggi), attraverso 220 fotografie che documentano i passaggi più importanti della sua estetica. Le top model vengono ritratte in pose naturali per le strade della Grande Mela o ancora strizzate in giacche biker come provette motocicliste, o ancora con le celebri camicie bianche, iconico scatto realizzato per Vogue nel 1992.

La sua estetica si opponeva ad ogni stereotipo, offrendo un’interpretazione innovativa della bellezza femminile. “Questa dovrebbe essere oggi la responsabilità dei fotografi: liberare le donne, e ognuno, dal terrore della giovinezza e della perfezione”, così il fotografo si esprimeva negli anni Novanta. Attraverso il suo obiettivo, è riuscito a conferire un’aura di umanesimo anche alla fotografia più glamour e patinata. Il fotografo di origini polacche ha pubblicato i suoi lavori sulle riviste più prestigiose del mondo, da Vogue a Marie Claire, da Interview ad Harper’s Bazaar. Fotografie come reportage, realizzate senza alcun trucco.

Naomi Campbell, Linda Evangelista, Tatjana Patitz, Christy Turlington & Cindy Crawford, New York, 1990 © Peter Lindbergh
Naomi Campbell, Linda Evangelista, Tatjana Patitz, Christy Turlington & Cindy Crawford, New York, 1990 © Peter Lindbergh

Donna Karan: lasciano il CEO e i direttori creativi

Cambio di rotta da Donna Karan International (DKI): Caroline Brown, CEO della maison, e Maxwell Osborne e Dao-Yi Chow, designer della diffusion line DKNY starebbero infatti per rassegnare le proprie dimissioni. I tre sarebbero pronti a lasciare i loro incarichi entro la fine dell’anno. La notizia è emersa in concomitanza con la vendita di DKI (che controlla i marchi Donna Karan e DKNY), che è passata dal gruppo Lvmh all’americano G-III Apparel Group: secondo le fonti l’operazione, annunciata lo scorso luglio, avrebbe avuto il valore di 650 milioni di dollari.

Caroline Brown, CEO del brand dal gennaio 2015, vanta nel suo curriculum la presidenza di Carolina Herrera, incaricato lasciato per l’attuale. Ma ora sarebbe stata convinta dalla nuova direzione a lasciare il timone «per esplorare nuove opportunità di carriera». I direttori creativi di Dkny, Maxwell Osborne e Dao-Yi Chow, arrivati nell’aprile 2015, avrebbero deciso di concentrarsi unicamente sulla loro linea Public School, considerato «il cambio di proprietà e di strategie» che si è consumato all’interno dell’azienda.

G-III Apparel è un gruppo da 2,34 miliardi di dollari di ricavi l’anno, che controlla marchi come Vilebrequin, Andrew Marc, Bass, G.H. Bass e G-III Sports by Carl Banks. In più ha in licenza brand come Calvin Klein, Tommy Hilfiger, Karl Lagerfeld, Kenneth Cole, Cole Haan, Guess, Levi’s e Dockers. In un comunicato pubblicato ieri, in occasione dell’acquisizione, Morris Goldfarb, CEO di G-III, ha dichiarato: «Donna Karan International va ad aggiungersi al nostro portafoglio di marchi iconici e rafforza la nostra posizione di fashion leader».

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«Pensiamo -ha quindi aggiunto- che il mercato abbia bisogno di questi brand e che la sola linea Dkny abbia il potenziale di generare 1 miliardo di dollari di vendite l’anno. Lavorando in stretto contatto con i partner e il licensing network puntiamo a immettere in breve tempo sul mercato un lifestyle convincente, che riporterà Donna Karan in primo piano».