Lo stile di Caroline Vreeland

Stando alla genetica lo stile dovrebbe scorrerle nelle vene: Caroline Vreeland, socialite, cantante ed icona di stile, è la nipote della mitica Diana Vreeland. La celebre fashion editor non è stata solo una figura importante del fashion biz, ma il nome che, dagli anni Quaranta ai Sessanta, con la sua impronta ironica, irriverente e personalissima ha rivoluzionato il corso della moda mondiale, fungendo da spartiacque tra l’antico e il moderno.

Divenuta famosa per la sua rubrica su Harper’s Bazaar intitolata “Why don’t you…?”, dalla quale dispensava consigli deliziosamente sui generis, fino al suo ruolo di direttrice di Vogue America, chi ha avuto come nonna un personaggio del calibro di Diana Vreeland non può non sentire tutto il peso che tale eredità inevitabilmente comporta.

Guardando Caroline Vreeland, viso angelico e fisico prorompente, la prima parola che viene in mente è personalità. Perché la bionda cantautrice e modella, balzata alle cronache degli ultimi anni anche per il suo stile, di personalità ne ha da vendere. E se essere figli, o, in questo caso, “nipoti di”, può essere un’arma a doppio taglio, nel caso della giovane Vreeland proprio il carattere e la grinta hanno fatto la differenza.

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Curve da capogiro e grinta da vendere, la bombshell americana si contraddistingue per uno stile moderno e all’avanguardia, che attinge spesso e volentieri dal guardaroba maschile. Cantante apprezzata, prima ancora che icona fashion, Caroline Vreeland predilige il total black e un mood aggressivo. Come lei stessa ha dichiarato più volte, da adolescente ha avvertito la pressione derivatale dal cognome ma anche dal suo fisico esplosivo: grande sensualità, il décolleté generoso e la notevole fotogenia le hanno aperto le porte della moda, con un contratto come modella stipulato con la celebre Next Agency.

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Caroline lavora anche come attrice e talent scout e definisce sua nonna la donna più chic mai esistita. Presenza fissa nei front-row delle settimane della moda, apprezzata anche da Carine Roitfeld, Caroline Vreeland nel 2013 è stata protagonista di American Idol. Spontanea e curiosa, ha dichiarato di sentirsi a proprio agio anche struccata. Perché la personalità è glamour.


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Miley Cyrus e lo stile (che non c’è)

Il suo nome è in assoluto uno dei più cliccati su Google. Ex enfant prodige Disney, divenuta famosa grazie al ruolo di Hannah Montana, Miley Cyrus appare molto cambiata dai suoi albori. Classe 1992, all’anagrafe Destiny Hope Cyrus, i tempi di Hannah Montana sembrano ormai un lontano ricordo per la bionda attrice e cantante, che interpretava nel telefilm firmato Disney la tipica ragazza della porta accanto. Ennesima incarnazione del sogno americano, la cantante esprimeva un candore e una spontaneità che rappresentavano la sua cifra stilistica. Quasi venerata da milioni di teenager sparsi in ogni parte del globo, come spesso accade la popolarità ha cambiato Miley Cyrus.

L’abbiamo ritrovata, solo qualche anno più tardi, sbocciata nella sua bellezza: denti ricostruiti alla perfezione, linea invidiabile e capelli corti, la vecchia Hannah Montana aveva lasciato il posto ad uno sguardo che esprimeva ora piena consapevolezza e la malizia tipica dell’adolescenza. E con buona pace di chi gridava allo scandalo, immortalare le acerbe rotondità dell’adolescente Miley sembrava in fondo naturale tributo di lolitesca memoria ad una bellezza in fiore. È risaputo quanto un sano spirito di ribellione e il bisogno di trasgredire caratterizzino da sempre gli anni dell’adolescenza. Ma un polverone si stagliò su Terry Richardson, reo di averla fotografata in scatti sexy.

Seguì Wrecking Ball, la hit che dimostrò il talento della giovanissima interprete. Diretta nel videoclip ancora una volta da Richardson, Miley Cyrus appariva nuda e in lacrime, quasi struggente, abbarbicata sopra una gigantesca palla demolitrice. La canzone parlava della forza dirompente e distruttiva dei sentimenti, e la coreografia nel cemento ben si sposava con il mood del testo della canzone. Tutto sembrava perfettamente in regola ma a ben guardare le avvisaglie di quel che sarebbe accaduto dopo vi erano tutte: unghie finte dall’appeal aggressivo e inquadrature che indugiavano sul fondoschiena della cantante, fino a primi piani che immortalavano la baby diva intenta a leccare il manico di un martello.

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Miley Cyrus nel video di “Wrecking Ball”

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La cantante nei panni di Hannah Montana


Da quel momento trasgredire sembra essere divenuta la parola chiave per la giovane artista, e se a destare scalpore sono i suoi videoclip e i servizi fotografici che la ritraggono nelle principali riviste, i suoi concerti e le sue esibizioni dal vivo mostrano in modo inequivocabile una realtà ancora più inquietante: body sgambati oltre ogni limite, la lingua perennemente in mostra, gambe spalancate a mimare atti copulativi e terga esibite ad ogni costo. Tra pupazzi fallici e twerking, quello che si consuma ad ogni concerto della Cyrus è la quintessenza del cattivo gusto. Manifesto di un’estetica anti femminista, si osserva con dispiacere come il tentativo di affermazione di una giovane artista debba partire ancora una volta dalla mercificazione del corpo femminile.

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Uno scatto di Terry Richardson


La trasgressione, inseguita ad ogni costo e con ogni mezzo, sembra esser divenuta condicio sine qua non della carriera di Miley Cyrus. Risultato paradossale eppure inevitabile di tanta ostentata sessualità è la perdita di ogni sensualità: il sex appeal appare svuotato di ogni contenuto. E se anche star del calibro di Madonna hanno costruito una carriera puntando sulla trasgressione, la cifra stilistica appariva ben diversa: una sottile ed intelligente arte della provocazione si univa a suggestioni che attingevano ad una femminilità mediterranea e ad un’estetica forte, in Madonna era il femminismo a trovare una nuova voce e anche la nudità appariva un mezzo per affermare la personalità dell’artista. Forse la parabola di Miley Cyrus appare più simile a quella vissuta da Britney Spears, che dopo i primi successi che la incoronarono regina incontrastata della top chart, naufragò nelle dipendenze fino al gesto più drammatico, di radersi i capelli in pubblico: ma non è un alibi ritenere certi comportamenti, per quanto estremi, fisiologiche reazioni a seguito di un successo destabilizzante.

In Miley Cyrus la trasgressione sembra essere più una strategia di marketing, studiata a tavolino per far dimenticare Hannah Montana. Diceva qualcuno che le brave ragazze vanno in paradiso ma le cattive vanno dappertutto: questo sembra essere il mantra della vita della giovane artista americana. E se fino a due anni fa faceva capolino agli MTV Music Awards strizzata in un Dolce & Gabbana vintage corredato da un sorriso ancora innocente, oggi di quella ragazza è rimasto ben poco. È stato appena pubblicato un nuovo shoot a luci rosse che la ritrae in pose provocanti che poco o nulla lasciano all’immaginazione: ancora una volta fotografo dello scandalo è Terry Richardson, ma qui l’erotismo è la vera incognita. Quasi palpabile è ormai il tentativo di battere tutti i confini dello scandalo: la luce bianca, da sempre firma di Richardson, viene sparata sul volto della giovane, che appare quasi disorientata nel tentativo di apparire sexy ad ogni costo. Tutto ciò mentre rumours annunciano che l’artista sarebbe pronta a nuove esibizioni live rigorosamente in déshabillé.

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La trasgressione è divenuta cifra stilistica della cantante

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Miley Cyrus durante un suo concerto


In tempi come questi, abbrutiti dalla crisi e dalla minaccia del terrorismo, si avverte sempre più l’esigenza di tornare ad un buon gusto che sembra poco più che un ricordo sfocato. È con crescente nostalgia che si ricordano la leggiadra eleganza degli anni Cinquanta e Sessanta, le crinoline delle gonne, il mistero che celava inconfessabili verità, la sensualità bollente di una scollatura che lasciava immaginare trasgressioni indicibili. Tempi in cui la bellezza era sinonimo di signorilità, in cui la femminilità non era mai urlata ma faceva capolino da piccoli dettagli. L’immortale eleganza di tempi molto diversi da quelli in cui si consuma con nonchalance la parabola discendente di una giovane donna americana.


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Blake Lively nuovo volto di Peuterey

Blake Lively nuovo volto di Peuterey

È Blake Lively è il nuovo volto scelto da Peuterey per la stagione 2015/2016. La bionda attrice americana, resa celebre dalla serie Gossip Girl, è la nuova testimonial dell’azienda italiana.

Una scelta tattica, quella del brand, che, oltre a puntare sulla bellezza della Lively, mira anche ad un’espansione sul mercato nordamericano.

Altezza svettante su un fisico tonico, Blake Lively rappresenta “la donna contemporanea per eccellenza”, secondo Francesca Lusini, Presidente del gruppo Peuterey. Un’azienda giovane, nata nel 2002, Peuterey esprime il lifestyle contemporaneo, tra comfort e stile. Giacche e piumini per lui e per lei, per capispalla dall’appeal metropolitano e moderno.

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Blake Lively sfoggia una giacca Peuterey

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Classe 1987, l’attrice americana è il nuovo volto di Peuterey


Classe 1987, Blake Lively nasce in una famiglia di artisti. Dopo aver raggiunto la fama grazie al ruolo di Serena van der Woodsen nella serie TV americana a Gossip Girl, è stata diretta sul grande schermo da nomi del calibro di Oliver Stone, Ben Affleck e Brett Ratner. Neomamma, sposata con l’attore Ryan Reynolds, Blake Lively è una vera e propria icona di stile.

Seguitissima sui social network, il suo stile è giovane ma sofisticato e ad ogni uscita pubblica regala mise eleganti, che ottengono critiche sempre entusiastiche.

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Blake Lively ha ottenuto la fama mondiale grazie al telefilm Gossip Girl

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L’attrice è considerata una vera e propria icona di stile, grazie ai suoi look sempre perfetti


Scelta vincente, quella di Peuterey, di puntare su di lei per affermarsi oltreoceano. Il brand omaggia l’Italia e le sue bellezze paesaggistiche, a partire dal logo, che rappresenta una delle cime del Monte Bianco. Lo stile del Bel Paese, da sempre sinonimo di eleganza per antonomasia, non perde occasione per imporsi a livello internazionale. Al volto di Blake Lively il compito di continuare la tradizione del Made in Italy.


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Hedy Lamarr: genio e bellezza

Chi tende ancora a sostenere il vecchio e quantomai datato pregiudizio per cui le donne belle non possano brillare anche per intelligenza sarà costretto a ricredersi: la storia ci ha fornito illustri esempi di donne di grande bellezza che, grazie anche al loro carisma e alla loro intelligenza, sono riuscite ad imporsi e spesso a cambiare le sorti della storia.

Un volto splendido e una classe fuori dal comune caratterizzavano Hedy Lamarr, attrice degli anni Quaranta a cui oggi Google dedica il suo Doodle, nel 101/mo anniversario della nascita della diva.

Una bellezza e un’intelligenza fuori dal comune resero Hedy Lamarr una delle attrici più affascinanti del cinema e una delle prime donne al mondo ad imporsi nel settore scientifico. Nata a Vienna il 9 novembre 1914, all’anagrafe Eva Maria Kiesle, nelle sue vene scorreva sangue ungherese ed ucraino.

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La conturbante bellezza della giovane impressionò alla fine degli anni Venti il produttore cinematografico Max Reinhardt che la iniziò agli studi cinematografici. Il primo film è Ekstase di Gustav Machaty, girato quando la ragazza ha solo 18 anni. Un film scandalo, a causa di alcune scene a seno nudo, fortemente sensuali per l’epoca.

Nel 1933 la bella attrice sposa il mercante d’armi Friedrich Mandl, che compra quante più copie possibile di quella pellicola. La loro abitazione diviene in breve teatro di numerose feste a cui presero parte, tra gli altri, Adolf Hitler e Benito Mussolini, oltre che diversi esponenti del mondo scientifico, che iniziarono la diva alla passione per le tecnologie. Mandl tuttavia è geloso della sua bellissima moglie e, come lei stessa dichiarò in seguito, tentò di farla vivere segregata. Fu così che, nel 1937, la bella attrice scappò a Parigi. Qui conobbe il produttore cinematografico statunitense Louis B. Mayer, tra i fondatori della casa di produzione cinematografica Metro-Goldwyn-Mayer. Il nome di Hedy Lamarr fu scelto proprio da Mayer, in omaggio a Barbara La Marr, diva del cinema muto.

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Nel 1938 Hedy si trasferisce ad Hollywood e qui inizia la sua sfolgorante carriera nel cinema. Prende parte a più di 30 film, tra cui spiccano La febbre del petrolio, dove Hedy recita al fianco di Clark Gable e Spencer Tracy, nel 1940, e Corrispondente X, sempre con Clark Gable, due anni dopo.

Il ruolo forse più celebre fu quello di Dalila nella produzione di Sansone e Dalila di Cecil B. DeMille.

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Oltre alla sua straordinaria bellezza e fotogenia, pochi sanno che Hedy Lamarr fu anche una delle prime donne scienziato della storia. Durante la Seconda Guerra mondiale ideò insieme a George Antheil un sofisticato sistema per realizzare messaggi criptati via radio, affinché non potessero essere intercettati. Il prototipo, basato sul meccanismo del pianoforte, fu brevettato nel 1942 e fu utilizzato per la prima volta circa venti anni più tardi dalla marina militare degli Stati Uniti. La diva fu inserita nella Inventors Hall of Fame degli Stati Uniti nel 2014 per questa sua invenzione, che è ancora oggi alla base di molti sistemi tecnologici nonché della telefonia mobile.

Inoltre Hedy Lamarr brevettò anche altre invenzioni, tra cui una compressa per ideare bibite gasate ante litteram e un ingegnoso prototipo di semaforo per regolare il traffico cittadino. La sua lunga carriera cinematografica negli anni Settanta era ormai agli sgoccioli: dopo il ritiro dalla vita pubblica, nel 1981, la diva appariva ossessionata dalla chirurgia estetica. Hedy Lamarr morì il 19 gennaio del 2000, all’età di 85 anni, e le sue ceneri furono disperse nella Selva Viennese.


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Auguri, Catherine Deneuve

Il 22 ottobre l’attrice francese Catherine Deneuve festeggia 72 anni. Diva dallo charme inimitabile, musa storica di Yves Saint Laurent e volto di maison come Chanel, l’attrice è icona di stile ed eleganza e mito vivente.

All’anagrafe Catherine Fabienne Dorléac, la sua è una bellezza algida e allo stesso tempo incredibilmente sexy, celebrata da film come Bella di giorno.

L’inimitabile carré di capelli biondi, la sofisticata eleganza, lo sguardo altero e le forme burrose. Musa di registi del calibro di Roger Vadim e François Truffaut, Catherine Deneuve è considerata tra le migliori attrici francesi; una candidatura all’Oscar come migliore attrice per il film Indocina e innumerevoli premi e riconoscimenti, dalla Coppa Volpi al David di Donatello

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All’anagrafe Catherine Fabienne Dorléac, Catherine Deneuve compie 72 anni il prossimo 22 ottobre
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Catherine Deneuve in uno scatto del 1962
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La Deneuve è musa di registi come François Truffaut e Luis Buñuel

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Musa di Yves Saint Laurent e volto storico di Chanel


Nata a Parigi da Maurice Dorléac e di Renée Deneuve, entrambi doppiatori, il debutto nel cinema avviene durante l’adolescenza. La consacrazione giunge invece nel 1967: è il film scandalo Belle de jour, di Luis Buñuel, a darle la fama mondiale. Icona di stile strizzata nei trench disegnati per lei da monsieur Yves Saint Laurent, indimenticabile il suo ruolo di borghese alla ricerca dello scandalo. In Italia collabora con registi del calibro di Marco Ferreri, Dino Risi e Mauro Bolognini.

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L’attrice nel 1960
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Catherine Deneuve ritratta da David Bailey, 1967
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Musa di Yves Saint Laurent, che la veste in “Bella di giorno”

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Conturbante e scandalosa in “Bella di giorno” di Luis Buñuel, 1967


Ambasciatrice UNESCO, la vita sentimentale della diva è stata al centro del gossip: dalla relazione con il regista Roger Vadim alle burrascose vicende sentimentali che la legano all’attore Marcello Mastroianni, da cui ha la figlia Chiara, fino al matrimonio con il fotografo britannico David Bailey. Volto storico di Chanel n°5 negli anni Settanta, la diva rappresenta ancora oggi la quintessenza dell’eleganza parigina. “Oui, je suis Catherine Deneuve”, recitava qualche anno in un famoso spot. Un nome, un mito.

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Uno scatto celebre di Helmut Newton
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Ancora la Deneuve in posa per Newton

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Uno scatto del 1970

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Catherine Deneuve ritratta da Jeanloup Sieff per Vogue, 1969



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Emilia Clarke: è lei la più sexy del 2015

Viso pulito, corporatura minuta e grandi occhi da cerbiatto: è Emilia Clarke la donna più sexy del 2015, secondo la rivista Esquire. L’attrice britannica, protagonista della serie Game of Thrones, è stata eletta dal magazine la donna più sensuale di quest’anno.

Classe 1986, alta appena 1,57 m, la diva ha una bellezza conturbante ed un viso angelico: attrice dal curriculum interessante, Emilia Clarke deve la sua fama mondiale all’interpretazione della principessa dei draghi Daenerys Targaryen nella serie televisiva Il Trono di Spade.

Esperienze a Broadway, dove ha interpretato il ruolo che fu di Audrey Hepburn, la celebre Holly Golightly di Colazione da Tiffany, protagonista accanto ad Arnold Schwarzenegger dell’ultimo Terminator, la bella attrice è universalmente conosciuta grazie al suo personaggio nella saga fantasy più amata.

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Emilia Clarke è nata a Londra il 26 ottobre 1986
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L’attrice è nota per l’interpretazione di Daenerys Targaryen nella serie televisiva Il Trono di Spade

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Alta appena 1,57 m, Emilia Clarke è la donna più sexy al mondo del 2015 per Esquire, che la immortala in scatti hot a cura di Vincent Peters


Zigomi alti e labbra carnose per una grande fotogenia, come dimostrano gli scatti ad alto tasso di sensualità in cui è stata ritratta da Vincent Peters per Esquire. Tanto studio alle spalle per la bella Emilia, che ha iniziato la sua carriera a soli 3 anni, con un musical. A seguire la scuola di teatro, il canto e una lunga gavetta, prima di diventare una diva. La sua bellezza viene ora celebrata in tutto il mondo. È nata una stella.


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Barbara Snellenburg conquista i The Kolors

Viso innocente e labbra carnose, charme nordico e bellezza disarmante: Barbara Snellenburg conquista anche Stash dei The Kolors, nell’ultimo video della boyband più amata d’Italia.

Protagonista di film cult come “Piccolo grande amore”, al fianco di Raoul Bova, gambe lunghissime e fisico da urlo, Barbara Snellenburg è modella, attrice e ora fashion blogger di successo: tantissimi sono i followers che attendono con ansia i suoi consigli in fatto di moda e stile.

Nostra contributor con la sua seguitissima rubrica BLONDIEFULL FOR D-ART, Barbara Snellenburg è ora protagonista dell’ultimo video del gruppo vincitore di Amici di Maria De Filippi, i The Kolors.

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Barbara Snellenburg è protagonista dell’ultimo video dei The Kolors, intitolato “Why don’t you love me?”
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Il backstage del videoclip
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Barbara Snellenburg è modella, attrice e fashion blogger seguitissima

 

Sensualità e pathos per scene d’amore ambientate nella suggestiva location della città di Berlino, con una Barbara Snellenburg ad alto tasso di seduzione. La bellissima modella olandese fa perdere la testa al frontman della band, Stash, che nel video tradisce la fidanzata storica con la bionda Barbara. Il nuovo singolo dei The Kolors si intitola “Why don’t you love me?” e il video è uscito lo scorso 18 settembre. Qui il video:


Il video è il secondo prodotto dalla band ed è stato girato dal regista Gaetano Morbioli, che vanta una grandissima esperienza nei videoclip per i principali artisti italiani. Barbara Snellenburg seduce Stash da vera femme fatale, interpretando la madre della sua fidanzata: tra i due nasce una relazione proibita e tormentata, come preannuncia lo stesso titolo del video.

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I protagonisti del videoclip
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“Why don’t you love me?” è il secondo singolo della band vincitrice di Amici di Maria De Filippi
Barbara tra Stah e il regista del videoclip Gaetano Morbioli
Barbara tra Stash e il regista del videoclip Gaetano Morbioli

 

L’attrice e l’icona di stile si incontrano anche nel look scelto da Barbara per la sua partecipazione al videoclip: outfit che si sposano mirabilmente con la location berlinese, come il chiodo di pelle H&M, un maglione a righe Comptoir Des Cottoniers, perfetto per combattere il freddo della capitale tedesca, un top Pinko e occhiali da sole Tom Ford, che conferiscono alla splendida modella un fascino da vera diva. Un video che è già un cult. Da non perdere.

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La location scelta per il videoclip è Berlino
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Il nuovo video dei The Kolors è uscito lo scorso 18 settembre

 

(Foto da Blondiefull)

Buon compleanno, Mariacarla

Spegne oggi 35 candeline Mariacarla Boscono, una delle più famose top model italiane degli ultimi anni. Sguardo profondo, lunghi capelli scuri e fisico androgino, la top model ha già all’attivo una lunga carriera costellata di successi internazionali.

Nata a Roma il 20 settembre 1980, Mariacarla nella sua infanzia viaggia moltissimo a causa del lavoro del padre. Prima della sua nascita i genitori vivevano in Thailandia e in America, prima a Providence e poi a Key West, Florida. Mariacarla inizia a frequentare la scuola negli States, salvo poi rientrare in Italia per volontà dei genitori, che pensano sia opportuno che la bambina torni a casa. Ma questo dura poco: quando Mariacarla ha appena 9 anni la famiglia si trasferisce in Kenya, tra Malindi e Mombasa. La top model ricorda questo come il periodo più fantastico della sua vita.

Influenzata dalla cultura americana e da quella africana, poliglotta e cittadina del mondo, Mariacarla a diciassette anni viene notata da un fotografo amico di famiglia, durante una cena. La madre è favorevole ad una carriera della figlia nella moda ma la ragazza preferisce terminare prima gli studi. La scelta si rivela saggia e nonappena conseguita la maturità la futura top model vola a New York City, dove firma immediatamente un contratto con la DNA Model Management.

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Mariacarla Boscono è nata a Roma il 20 settembre 1980
Mariacarla Boscono ritratta da Zoe Ghertner per Hermès, autunno 2013
Mariacarla Boscono ritratta da Zoe Ghertner per Hermès, autunno 2013
Fisico androgino e volto unico per la top model romana
Fisico androgino e volto unico per la top model romana

Mariacarla Boscono in una foto di Txema Yeste per Harper's Bazaar Spagna, marzo 2015
Mariacarla Boscono in una foto di Txema Yeste per Harper’s Bazaar Spagna, marzo 2015


Gli occhi scuri, il viso affilato e drammatico, lo sguardo intenso: in breve la Boscono diventa la modella prediletta da Karl Lagerfeld ed una diva a livello internazionale. Regina delle passerelle, contesa dai brand più prestigiosi, Mariacarla Boscono ottiene numerose cover di Vogue e prende il posto di Kate Moss come testimonial di Hennes & Mauritz.

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Musa di Riccardo Tisci e amata da Karl Lagerfeld, Mariacarla Boscono è una delle top model più famose al mondo

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La top model da piccola ha vissuto tra Stati Uniti e Africa


Musa di Riccardo Tisci per Givenchy, amata dai più famosi fotografi al mondo, Mariacarla è una delle top model più famose al mondo: in pochissimi anni diventa il volto di Chanel, Blumarine, Etro, Moschino, Yves Saint Laurent, Alessandro Dell’Acqua, Marc Jacobs, Dolce & Gabbana, Roberto Cavalli, Salvatore Ferragamo, solo per citarne alcuni. Inserita nel 2005 da Forbes nella classifica delle modelle più pagate al mondo, tre anni dopo diventa testimonial di Emilio Pucci, Hermès, Moschino e John Galliano.

Fotografata da Peter Lindbergh per Vogue Italia, febbraio 2014
Fotografata da Peter Lindbergh per Vogue Italia, febbraio 2014
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La Boscono è stata selezionata da Vogue Paris tra le trenta modelle più famose degli anni Duemila

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Nel 2006 la modella ha debuttato come attrice teatrale a New York


Divisa tra Roma e New York -sua seconda patria- la modella ha all’attivo anche tre edizioni del calendario Pirelli, precisamente l’edizione del 2003, 2004 e 2009, scattata dal grande Peter Beard e ambientata nell’Africa che l’ha vista crescere. Inserita da Vogue Paris tra le 30 modelle del 2000, l’espressività del volto della supermodella non lascia indifferenti: nel 2006 Mariacarla ha debuttato come attrice teatrale con uno spettacolo di Jean Genet presso il Lee Strasberg Theatre Institute di New York. Sposata con l’imprenditore italiano Andreas Patti, dal quale ha avuto una figlia, Marialucas, Mariacarla Boscono è una delle italiane più famose all’estero. Una bellezza decisamente interessante.


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Olivia Palermo: la ragazza dal guardaroba perfetto

È la it girl più amata in assoluto. Con il suo stile si è guadagnata il titolo di icona fashion e con la sua fotogenia è richiestissima come testimonial dei brand più famosi. Oltre 2 milioni e mezzo di followers su Instagram, Olivia Palermo è figlia della New York più chic, quella delle copertine patinate e dei party esclusivi.

Origini italiane, nata a Greenwich il 28 febbraio 1986, Olivia Toledo Palermo è diventata famosa nel 2009, in seguito alla sua esperienza come attrice nel reality show di MTV “The City”, che documenta la vita di Whitney Port.

Socialite e trendsetter, Olivia è figlia di un ricco costruttore e di una interior designer. Cresciuta tra l’Upper East Side di New York e Greenwich, nel Connecticut, Olivia ha frequentato le scuole più prestigiose, a partire dalla Nightingale-Bamford School.

Nel 2009 la famosissima agenzia Wilhelmina Models le offre un contratto come modella. Olivia Palermo ottiene la cover di Elle Messico e compare in magazine come Marie Claire UK, Tatler, ASOS Magazine.

Eletta nel 2010 da ASOS “nuova regina dello street style”, è stata testimonial Hogan e ora è il volto di Max & co. per l’autunno/inverno 2015-2016. Inoltre ha posato per Mango nella campagna autunno/inverno 2010, in compagnia del suo attuale marito, Johannes Huebl. Nello stesso anno ha lanciato una linea di gioielli insieme a Roberta Freymann ed è diventata testimonial di Carrera y Carrera.

L’anno seguente, nel 2011, il celebre brand Stuart Weitzman le chiede di disegnare una linea di scarpe per beneficenza. Inoltre diviene guest editor per Paperlime.com e partecipa in qualità di giudice alla nona stagione di Project Runway.

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Icona di stile e it girl, Olivia Palermo è nata a Greenwich il 28 febbraio 1986
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Olivia Palermo per Cosmopolitan Portogallo, gennaio 2015

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In posa per Cosmopolitan Messico


Nell’ottobre 2011 lancia il suo sito (www.oliviapalermo.com), in cui documenta i suoi viaggi e i suoi fantastici outfit: avviene così la consacrazione dello stile di Olivia Palermo. Eletta nel 2012 dal New York Post la meglio vestita della Grande Mela, ha al suo attivo diverse partnership con siti di e-commerce. Attualmente scrive per Vogue UK la sua rubrica personale, dall’esauriente titolo “Today I’m wearing”. Soprannominata “la ragazza dal guardaroba perfetto”, il suo stile conquista in modo garbato e sofisticato.

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Un’immagine simbolo dello stile di Olivia Palermo
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Origini italiane, la Palermo è l’icona di stile più seguita

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Maxi gonne, frange: Olivia Palermo predilige i look bohémien


Dallo stile iperfemminile, Olivia è la tipica ragazza americana dell’Upper East Side. Classe da vendere, la sua corporatura minuta (non arriva al metro e settanta) le permette di indossare qualsiasi capo al top. Viso dall’eleganza antica, lo stile di Olivia Palermo è invece pienamente contemporaneo. Abiti lunghi, che tradiscono una predilezione per il mood boho-chic. Gonne maxi, indossate con ballerine e camicie in seta. Grande femminilità nella predilezione per minigonne, Olivia Palermo mantiene sempre un’allure perfetta.

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Durante la fashion week di New York, settembre 2014
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Alla sfilata di Burberry, Londra, settembre 2014
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Fashion blogger, attrice e modella, Olivia Palermo è contesa come testimonial dai brand più famosi
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Poncho Burberry personalizzato e cuissardes
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Mood boho-chic per la maxi gonna indossata su ballerine pitonate e camicia in seta

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In maxi dress Mango, Brand di cui la blogger è stata testimonial nel 2010


Suggestioni Seventies nei maxi abiti boho-chic, come quello di Mango, brand per cui Olivia è stata testimonial. Stampe jacquard o paisley anche nei suoi outfit Burberry. Svettanti le sue gambe in minigonna e cuissardes indossati sotto il poncho Burberry con le iniziali personalizzate.

Considerata una dea della moda, contesa dalle maison e dai magazine, Olivia Palermo è la prova vivente di quanto la classe sia evergreen. Mai sopra le righe, la sua eleganza sempre discreta non sbaglia un colpo.

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Camicia e maxi gonna a stampa foulard
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In giro per New York in mini abito a stampa paisley
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Giacca da biker e maxi gonna a balze
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Total look in denim
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Olivia Palermo in Mango

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Salopette declinata in modalità chic per l’icona di stile



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