Sfila a Parigi l’esistenzialista bohémien di Valentino

Si è appena conclusa a Parigi la settimana della moda maschile, che ha visto sfilare le proposte moda per il prossimo autunno/inverno. Una collezione all’insegna della libertà, quella presentata da Valentino. Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli si confermano ancora una volta indiscussi maestri di stile, in un défilé caratterizzato da tendenze eterogenee. Dettagli etnici si sposano al grunge anni Novanta, fino a sfiorare il folk tipicamente Seventies.

Un po’ metropolitano e un po’ bohémien l’uomo Valentino per l’Autunno/Inverno 2016/2017: dal classico vestito nero con cappotto dal taglio sartoriale e dagli ampi revers si passa al denim, per giubbotti impreziositi da decorazioni. Le prime uscite rasentano lo stile gotico: nero all over per capispalla dal respiro classico, per un uomo che sembra incarnare il dandy più autentico. Si continua con loden e giubbotti biker, impreziositi da borchie e decorazioni.

Ma l’uomo che ha calcato la passerella ha un animo folk, è fiero della propria libertà e non teme il contatto con la natura, fosse anche un viaggio on the road, sulla falsariga di Jack Kerouac. Il denim e il tartan ricordano un cowboy, come anche le camicie. Una full immersion tra i nativi americani per le mantelle stampate con motivi aztechi. Stampe simili a coperte Navajo si alternano sulla passerella a giubbotti borchiati, mentre viene sdoganato il poncho come capo principe del guardaroba maschile per la prossima stagione invernale. Suggestioni etniche nei dettagli piumati e nel patchwork di fantasie tribali. La precarietà e l’incertezza che caratterizza i tempi odierni sono state le principali fonti di ispirazione di una collezione che i due stilisti hanno definito esistenzialista. Il mix di stili e tendenze diverse rispecchierebbero infatti un nuovo stimolo per rinnovarsi e trasformarsi. Tra i materiali usati spiccano il cashmere e il camoscio, ma anche la seta e la pelle la fanno da padrone, in una collezione variegata e ricca di fascino. Per un uomo dalle mille sfaccettature.

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Milano Moda Uomo: Giorgio Armani maestro di stile

“L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare”: è un vecchio monito di Giorgio Armani, assolutamente attuale se si guarda alla sfilata che ha avuto luogo stamane nel quartier generale della maison. Come di consueto è Re Giorgio a chiudere la settimana della moda milanese, con una collezione Autunno/Inverno 2016-2017 che lo stilista definisce “un riassunto dei miei amori”. Finalmente senza più paura di mettersi a nudo, felice di essere se stesso, dall’alto di una rinnovata consapevolezza: alla vigilia del suo 82esimo compleanno, Giorgio Armani dichiara di sentirsi così. Lo stilista ammette di aver attraversato diverse fasi nel corso della sua sfolgorante carriera, forte di una incessante crescita interiore che lo ha portato a vivere innumerevoli stagioni restando sempre protagonista indiscusso della moda italiana.

La collezione per la prossima stagione invernale è un viaggio interiore attraverso il caos della società attuale. Il blu profondo, che lo stilista privilegia a qualsiasi altra nuance, diviene antidoto e cura per i mali di oggi, in primis per quell’esibizionismo e quell’ostentazione spesso priva di contenuti che caratterizzano la moda odierna. Per Giorgio Armani la vera sfida oggi è riuscire a creare capi eleganti senza scadere nell’eccentricità. Meno audace di un tempo, lo stilista ammette il suo intento di voler adattare ai tempi un rinnovato concetto di stile. Inevitabile la critica a certi colleghi, che creano senza preoccuparsi della reale adattabilità dei capi visti sfilare sulla passerella con la vita reale. «Chi è che mette quella roba lì? Per chi lo facciamo? Bisogna piantarla di pensare solo al piccolo giro della moda», puntualizza lo stilista, che auspica il ritorno ad una moda vera, concreta e possibile.

Si prospetta un Autunno/Inverno 2016-2017 nel segno della classicità, per un’eleganza sobria e discreta, che sembra tornare in auge. Re Giorgio è generoso come non mai, e tante sono le uscite per lui e per lei che hanno caratterizzato la sfilata. Il nuovo lusso si sposa al comfort, per linee fluide e capi dall’appeal sofisticato. Il velluto blu è protagonista assoluto per la sera, in una collezione in cui predominano cashmere e alpaca, ma anche lunghi cardigan in lana con motivi etnici, forse l’unica nota colorata che Armani si concede. La palette cromatica varia dal grigio al rosa al nero, in una riscoperta dell’eleganza evergreen dell’uomo vestito di scuro. Il classico doppiopetto dalla linea a scatola si indossa ora con i pantaloni con le pinces, tra capi in montone ecologico che rimpiazzano la pelliccia tradizionale. Audace sperimentazione nelle tecniche di lavorazione dei capispalla, che vedono pellicce ecologiche in kidassia e gilet indossati sul corpo nudo. Suggestioni africane nelle stampe, i ricami pregiati conferiscono un tocco stilistico nuovo al più classico dei completi. Tessuti con fini lavorazioni artigianali completano il classico abito scuro, tra citazioni classiche, quali il cappotto con la martingala. La pelle scamosciata spicca tra i materiali usati, accanto ad alcuni giacconi matelassé. Le bretelle tornano protagoniste, insieme a guanti e altri dettagli tipici del guardaroba maschile, come il gessato. I cappotti con ampi revers si alternano alla giacca, che diviene quasi una guaina perfetta per esaltare la scultorea fisicità dei modelli. Tra gli accessori cappelli fedora, occhiali da sole e cartelle da lavoro, ai piedi scarpe carrarmato. Nel front row non mancano le celebrities: occhi puntati su Russell Crowe, ospite della sfilata e amico di vecchia data di Re Giorgio.

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Milano Moda Uomo: Into the Wild con Etro

La collezione Autunno/Inverno 2016-2017 di Etro parte dalla proiezione di “State of Nature”, il film prodotto da Kean Etro, che introduce il tema della sfilata. Il rispetto per la natura, l’amore e la cura per il pianeta Terra, e il rispetto per gli animali divengono i temi su cui si snoda il défilé. Le suggestioni della natura, con le fitte vegetazioni e gli intrinsechi legami con l’universo costituiscono il filone privilegiato per interpretare pienamente i capi proposti per la prossima stagione invernale. Into the wild, si potrebbe dire, per un vero e proprio ritorno alle origini primordiali. Lasciamo da parte le sovrastrutture, gli schemi e l’apparenza: questo sembra essere il monito lanciato sulla passerella, per un uomo che abbraccia la natura e la libertà.

La collezione vede filati e cashmere pregiati, ma anche lana mohair, tra stampe jacquard, righe e tartan all over. Morbide sciarpe avvolgono il corpo di questo giovane impavido, che attraversa i boschi, forte della propria personalità. Volumi e proporzioni over, per un’eleganza rilassata. Il comfort è la parola chiave, senza rinunciare allo stile, minimale e raffinato, che non teme di osare, puntando su cappotti a stampa animalier. Il cavallo dei pantaloni scende, mentre le cravatte sono solo un lontano ricordo: l’eleganza adesso è easy, per maglioni a collo alto indossati sotto a giacche da lavoro e maglie dai bordi realizzati a telaio, dal caratteristico effetto usurato, per un look effortlessy chic.

Il maculato prevede pattern leopardati ma anche zebrati, nel pieno rispetto degli animali, come viene più volte sottolineato. La palette cromatica abbraccia il magenta, il verde bottiglia, il color cannella: nuance che ricordano il verde della foresta. Si continua con cappotti e completi in stampa paisley, tra suggestioni naturalistiche e tocchi di classicità.

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Milano Moda Uomo: il cowboy di Antonio Marras

Iconica, suggestiva e ricca di spunti la collezione proposta stamane da Antonio Marras nell’ambito della Milano Moda Uomo. Per la stagione Autunno/Inverno 2016-2017 lo stilista ci porta nel Far West: traendo ispirazione dal piccolo villaggio di San Salvatore di Sinis, location di molti film western anni Settanta, Marras propone una collezione pensata per un uomo dallo spirito wild.

L’atmosfera che si respira sulla passerella ricorda i rodei e le feste country dal sapore americano. Camicie in stampa patchwork ripropongono un tartan rivisitato, mentre il paisley tipico dello stile boho-chic degli anni Settanta viene mixato alla stampa floreale e alle decorazioni che fanno capolino dalle giacche. Il mood prevalente è rustico, con dettagli folk, come nei giacconi con inserti in montone. Torna la salopette, e il denim viene ora decorato. Ancora, le giacche in pelle hanno le frange, le decorazioni ricordano certe fantasie tirolesi, mentre tra i materiali usati spiccano tweed e galles, ma anche pitone e coperte ruvide. I grembiuli hanno un’aria bavarese, mentre non manca la presenza del tartan all over, anche come inserto sulle camicie dal sapore rustico.

Un po’ cowboy e un po’ contadino, il fisico dell’uomo che calca la passerella è temprato dalla vita all’aria aperta e dalla fatica del lavoro nei campi. I giacconi per affrontare i rigori invernali sono ricchi di inserti, mentre le cravatte a stampa floreale completano gli outfit con un tocco sofisticato. L’uomo di Marras si copre il volto come un bandito dei Saloon, mentre chiude il défilé una parata di cowboys che si esibisce in danze country.

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Milano Moda Uomo: N°21 e i nuovi Mods

Suggestioni Swinging Sixties hanno caratterizzato la passerella di N°21. La collezione Autunno/Inverno 2016-2017 disegnata da Alessandro Dell’Acqua presenta capi dalla linea militare, che attingono al passato. Il parka diviene protagonista assoluto, in un revival Mod, tipicamente anni Sessanta.

Note colorate per capi in canvas, dall’eskimo al giubbino, per un mood military declinato in chiave chic. Una sfilata all’insegna degli opposti: il nuovo Mod coniuga mirabilmente il lato strong e prevalentemente maschile, evidente nei pantaloni combat, con un’anima eterea e femminile. Un tocco sporty-chic è evidente nei capispalla che giocano con i dettagli, come le grandi tasche, ricamate in un finto trasandato che le fa apparire quasi sfilacciate. Le sneaker ai piedi sembrano parimenti consumate.

Una collezione gentile, per un uomo che attinge spesso e volentieri al guardaroba femminile. Le camicie in seta disordinate sono emblema dell’effortlessy chic, mentre i cappotti furry sono un vezzo rubato all’armadio di lei. Torna prepotentemente alla ribalta l’animalier rivisitato su maglioni pesanti. Il maculato più classico fa invece capolino sui cappotti. Audace sperimentazione nei dettagli e nei materiali usati, come il pizzo che sbuca fuori dalla lana, mentre i cappotti in montone rovesciato aiutano a combattere il rigore invernale.

Dell’Acqua ha pensato proprio a tutto, e l’inedito parka da sera conquista il nuovo Mod. La collezione sembra voler imporsi come un monito per andare alla riscoperta di valori ormai perduti. Basta con l’uomo macho, Dell’Acqua manda in passerella un uomo gentile, che non teme le donne ma le ama. In tempi in cui la misoginia sembra essere tornata prepotentemente alla ribalta, l’uomo gentile è quantomai fashion.

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Milano Moda Uomo: l’eleganza concettuale di Marni

Linee pulite ed essenziali, ma anche stampe floreali e romanticismo in passerella da Marni. Una collezione Autunno/Inverno 2016-2017 all’insegna del minimal-chic.

Consuelo Castiglioni, alla direzione creativa del brand, propone una collezione dal mood easy e dall’eleganza concettuale, ma la cura per il dettaglio è evidente nelle camicie allacciate sulla schiena, che ricordano i camici dei chirurghi o addirittura delle puerpere. Completano il quadro le bluse sovrapposte e senza bottoni.

Le stampe sono basic, dalle classiche righe al mood floreale, per un pattern definito dalla designer «broken promise». Gli avvolgenti cocoon coat rivelano linee nuove e inedite, come la cintura laterale a scomparsa. A metà tra la vestaglia e il kimono, i nuovi cappotti esaltano la comodità. Marni sdogana ufficialmente l’uomo in pelliccia: la parola d’ordine è osare. Che sia una stola o un cappotto, l’uomo che calca la passerella non teme il freddo, facendo proprio un capo luxury tipicamente femminile. Il lusso diviene ora alla portata di tutti, e viene sapientemente sdrammatizzato, grazie a sneaker e berretti.

“Tutto è in movimento”- questo sembra essere il mood alla base della collezione disegnata dalla Castiglioni. La passerella stessa divine un labirinto su cui si muove sicuro un uomo futurista, perfettamente a suo agio nel minimalismo, che diviene un nuovo trend. Forse il più auspicabile, in tempi in cui il concetto classico di eleganza appare lontano.

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Invicta al Pitti Uomo 89: 110 anni di un brand cult

Energia e dinamismo sono le parole chiave della nuova collezione Invicta Autunno/Inverno 2016/2017. Un’offerta ancora più ampia e variegata per quanto concerne i tessuti, che dal nylon basic si arricchiscono di tessuti memory e stampe nuove. Una palette cromatica che si arricchisce di colori nuovi, tra cui l’antracite, il bordeaux, il blu scuro, per capi pensati sia per l’uomo che per la donna. Piombo e oro sono le nuances che caratterizzano la nuova collezione presentata al Pitti 89: capispalla, tra cui giubbini, blazer, giacche, cappottini, giacconi, parka, maglieria, ma anche e accessori, come berretti e sciarpe in lana e cappucci multifunzionali.

Comfort e stile nel pezzo forte della nuova collezione, il giubbino trapuntato con cappuccio in nylon full dull water-proof e down-proof, con gilet interno fisso. Il capo, unisex, è caratterizzato da una particolare tecnologia che permette di indossare il giubbino come fosse uno zaino. Al suo interno sono state infatti inserite delle bretelle elastiche personalizzate che permettono di indossare il giubbotto come se fosse uno zaino (elemento direttamente riconducibile al brand e al prodotto, lo zaino, che ha fatto la storia del marchio).

Si continua con giubbini per lui e per lei, ma anche cappottini pensati esclusivamente per lei, con un mix di tessuti accattivanti, per una collezione che coniuga brillantemente il design al comfort e alla funzionalità, da sempre elementi che caratterizzano le collezioni Invicta. Comodità e stile per i capispalla pensati per l’uomo, ma anche per la donna.



Invicta nel 2016 festeggia 110 anni. Il brand nasce infatti nel lontano 1906, con le borse e i sacchi da marina. Successivamente viene acquistato da un artigiano torinese specializzato nella produzione di zaini e accessori per i primi alpinisti. Ma è negli anni Ottanta che Invicta diventa brand di culto per intere generazioni, grazie anche allo zainetto Jolly. Il brand diviene vero fenomeno sociale di moda e costume, il cui stile è giunto fino ai nostri giorni.