L’Homme e La Femme Prada: le nuove fragranze della maison

Chi meglio dell’eclettico Steven Meisel poteva interpretare le nuove fragranze L’Homme Prada e La Femme Prada della griffe italiana?

Per lanciare sul mercato i nuovi profumi è stato prodotto un video che ha come protagonisti :Mia Wasikowska, Dane DeHaan, Ansel Elgort e Mia Goth.

Gli attori sono stati chiamati  ad interpretare il concetto di base della fragranza declinato nella più intima raffinatezza.

Allo stesso modo, Meisel ha lavorato su un progetto visivo altrettanto elegante producendo una serie di effetti chiaroscurali ottenuti utilizzando proverbialmente la luce su una scenografia profondamente scura.

La canzone “Can’t help falling in love” (brano di Elvis Presley del 1961) è stata rielaborata dal cantautore statunitense Perfume Genius  che, mantenendo la dolcezza della musica originale, ha reinterpretato il capolavoro del celebre cantante in chiave minimalista.

 

 

 

 

Fonte cover prada.com

Prada sbarca su Mytheresa.com e Net-a-porter

Anche Prada, sbarca su Mytheresa.com e Net-a-porter.

Parte proprio oggi, 15 luglio 2016, la rivoluzione della maison milanese che affida i propri prodotti a due colossi dell’e-commerce, Mytheresa.com e Net-a-porter, con lo scopo di incrementare le vendite raggiungendo una fascia più estesa di clientela.

La vetrina del sito inglese Net-a-porter, focalizza l’attenzione sulla collezione autunno/inverno 16-17 della griffe, offrendo una florida selezione di capi e accessori.

Il colosso tedesco Mytheresa.com ha evidenziato il nuovo ingresso, con un video di presentazione che vede protagonista la bellissima Alexa Chung che interpreta, a sua volta, la collezione ready-to-wear autunno inverno 16-17, composta da sofisticate trame jacquard di fil dorati, cappotti in Principe di Galles e gonne ampie decorate con stampe dell’artista Christophe Chemin.

 

 

 

 

 

Fonte cover celebnfashion247

 

Milano Moda Uomo: sfilata e cena per il Prada Day

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Prada Day: la giornata più attesa di questa edizione di Milano Moda Uomo è stata quella di ieri, in cui la signora Miuccia ha svelato la sua collezione primavera estate 2017 e poi ha offerto una cena a tutti gli ospiti. Nomi illustri nel front row della sfilata moda uomo (e donna), da Jessica Chastain a Milla Jovovich, da Carlo Capasa a Valeria Golino. Tutti vestiti Prada dalla testa ai piedi, ça va sans dire, e pronti ad ammirare una collezione come sempre sorprendente. Dopo la sfilata autunno inverno, dedicata alla scoperta, è ancora il viaggio il tema ispiratore. «In passerella ci sono giovani alla scoperta di scambi culturali, di esperienze – ha dichiarato la stilista – Vogliono condividere il loro sapere con popoli, razze diversi. Ho pensato a loro come a viaggiatori in cerca di condivisioni». Un viaggio di scoperta, declinato in stile millennials: zaino in spalla alla ricerca dell’avventura, ma sempre connessi.


Tutti i modelli indossano un grande zaino in cui portano tutto ciò che può servire: tablet e smartphone, borracce e borsette, scarponcini e tacchi a spillo. Non si sa mai. «C’è in effetti un senso di preparazione all’emergenza, un’urgenza di portare con sé tutto il necessario», ha dichiarato la signora Prada raccontando la collezione. L’unico vero must è la praticità. Tessuti leggerissimi, impermeabili, resistenti come il nylon, vero protagonista della collezione. Colori neutri e stampe coloratissime, per questa moda uomo e donna che coniuga comodità e stile. Le stampe classiche come il tartan e il quadrettato si applicano a pantaloni sportivi con banda fluo, le tute si arricchiscono di cinture in vita e le gonne sono stampate a fantasie grafiche o cartoon. Ai piedi, ciabatte di gomma con applicazioni colorate e calzini di spugna, perché gli esploratori camminano tanto. Ancora una volta, Miuccia Prada è capace di catalizzare l’attenzione della Milano Fashion Week, anche quando disegna tute per ragazzi avventurosi.


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Prada si ispira ai robot

A volte ritornano. Si, perché in casa Prada, gli archivi sono una primaria fonte d’ispirazione.

Se nel lontano 2004, la maison lanciava una collezione di portachiavi ispirati al mondo cyber oggi, è giunto il momento di catapultare il mondo cibernetico in una capsule collection irriverente e divertente.

 

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Inaspettata, la collezione ha colto tutti di sorpresa: plauso al team del marchio milanese che ha saputo mantenere il massimo riserbo sui lavori in corso.

Borse tracolla, portachiavi, portamonete, borse a mano, zainetti, shopping bag e “pattine” realizzate in Glace Calf on in pelle saffiano: i robots invadono la griffe.

Dettagli metallici ed omini bizzarri, conferiscono alla collezione quell’allure esuberante che già ha colpito le fashion victims.

 

Prada: estetica globetrotter in passerella a Milano

È stato finora il défilé più controverso, quello che più ha animato le discussioni della seconda giornata della Milano Moda Donna: sfila sulla passerella di Prada una nuova estetica, che trova incarnazione in una incallita viaggiatrice dall’animo curioso, un po’ bohémien e un po’ globetrotter, sempre pronta ad abbracciare nuove sfide e nuovi orizzonti.

A calcare la passerella è una donna dissoluta, ai margini della società, stretta in corsetti che profumano di antichi boudoir e segreti inconfessabili; poi ecco il lusso del broccato di seta ad impreziosire capi dal sapore retrò, vagamente Fifties, reliquie di un passato lasciato ad attecchire tra la naftalina degli armadi, tra ricordi custoditi con cura in soffitte polverose.

La donna immaginata da Miuccia Prada per la collezione Autunno/Inverno 2016-2017 è una vagabonda di lusso, che sembra quasi provare un autentico piacere nell’inedito mix & match a cui si lascia andare. Gli accostamenti sono arditi e surreali, audaci prove stilistiche che catturano l’occhio e la fantasia. È un patchwork di lana e broccati preziosi, tra calze ricamate e abiti da sera, tartan e velluti. Sovrapposizioni, cappotti in stile militare, capispalla dall’allure classico in tweed con il collo di pelliccia a contrasto. Gli accessori sembrano rubati dal guardaroba della nonna, mentre decorazioni surrealiste fanno capolino ovunque, ed inserti in velluto come spalline completano abiti da sera che ricordano un passato mai vissuto o mai dimenticato.

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(Fonte Madame Figaro)
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(Fonte Madame Figaro)


Protagonista indiscusso della sfilata è un casual mood perfettamente studiato in ogni dettaglio, nel segno di un effortlessy chic che strizza l’occhio a certe suggestioni barocche e sopra le righe da indossare con disinvolta allegria accanto alla mise più sobria. Largo ad accostamenti borderline ed accessori iperbolici, per un’eleganza nuova, che fa di questa originale clochard extra lusso una trendsetter ante litteram. Ribelle, anticonformista, complessa ed individualista, la donna Prada non teme il giudizio altrui e sfila dall’alto di una invidiabile self-confidence.

Le stampe firmate da Christophe Chemin profumano di viaggi in paesi lontani, di valigie mai riposte e di un bagaglio culturale che trae linfa vitale dalla mera osservazione del mondo, tra popoli e culture lontane che affascinano questa cittadina del mondo, più a suo agio on the road che entro i ristretti limiti delle feste glamour. Proustiana nel suo approccio al viaggio, curiosa e decadente, è una donna che ha un vissuto da raccontare, che trova espressione nelle collane con libri e chiavi come ciondoli, tra oro all over e stoffe pregiate.

Il cappello marinère si accosta alla camicia hawaiana, gli stivaletti da montagna accompagnano l’abito da sera, mentre sotto a paletot dall’aria vintage sbucano corsetti semi slacciati. I capispalla sposano astrakan e lana patchwork, per suggestioni globetrotter; il mood è casual e folk, per peregrinazioni ricche di aneddoti, ricordi e souvenir di viaggi, racchiusi nell’immancabile handbag che fa capolino quasi ad ogni uscita. In passerella brilla Stella Tennant, blasonata top model britannica, oggi splendida quarantacinquenne, mirabile testimone dell’estetica di Miuccia Prada.


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Galleria Vittorio Emanuele II: Chanel prende il posto di Viganò

Novità in dirittura d’arrivo all’interno della Galleria Vittorio Emanuele II di Milano. La maison di lusso francese Chanel, prenderà infatti il posto della storica boutique Viganò: l’azienda di accessori e cappelli di lusso, situata al piano terra della struttura, abbandonerà a breve gli spazi occupati fin dal lontano 1919.

La giunta comunale di Milano ha approvato l’ingresso del marchio ponendo però una condizione fondamentale: l’aumento del canone che di fatto passerà da 129.300 annue di Viganò (alle Botteghe Artigianali viene applicato il 10% di sconto) a 314mila di Chanel, con l’obiettivo di incrementare gli introiti della Galleria.

Con questa operazione la redditività del monumento è destinata inevitabilmente ad aumentare. Queste manovre commerciali hanno permesso, infatti, di elevare le entrate per milioni di euro nel corso degli anni; basti pensare che nel 2011 la Galleria era riuscita ad incassare la modica cifra di 11 milioni di euro e che attualmente i canoni introitati ammontano a 27 milioni di euro.

 

La boutique Viganò lascia il posto a Chanel
La boutique Viganò lascia il posto a Chanel

 

 

L’assessore al demanio Daniela Benelli ha così commentato l’accordo: “Ricordo tra l’altro che le maggiori risorse della Galleria vengono investite nei quartieri popolari, in particolare per la manutenzione ordinaria delle case. E non dimentichiamo l’importante contributo dei privati che, con risorse proprie, contribuiscono al recupero e alla manutenzione del complesso monumentale. Mi auguro che anche con Chanel si possa aprire un dialogo su questo.”

Con Chanel, che fiancheggia Prada, Louis Vuitton, Gucci, Tod’s e Borsalino, la galleria incrementa la lista di nomi eccellenti al suo interno e si veste di lusso sfrenato.

Prada: il capitano romantico di Miuccia incanta Milano

In una piazza immaginaria e con un pubblico diviso per classi distinte come in un assolo di gerarchie, va in scena l’uomo capitano di madame Miuccia: forte, sicuro di sé e, al contempo, romantico.

È una sfilata distinta, evocativa, “un incontro di periodi scuri e luminosi della storia, una mescolanza di spunti di vari momenti eroici, guerrieri, infami, drammatici, umani, emozionanti”, come ha spiegato la stilista.

Affidando a Christophe Chemin le stampe per le camicie, Miuccia ha reso possibile ”l’incontro” tra grandi personaggi  vissuti in tempo diversi: Giulio Cesare con l’alloro,  Ercole con i pugni di Hulk,  Giovanna D’Arco con le nacchere, Sigmund Freud con un grosso bastone, Che Guevara con l’Oscar, Nina Simone con i guanti da boxe e Pierpaolo Pasolini in compagnia di sé stesso.

Per me è la celebrazione dell’individuo e della passione umana. Questa idea unita al desiderio di recuperare pezzi del passato, capitoli che a mio parere sono fondamentali per capire cosa ci sta succedendo, sono le ossessioni, i pensieri che mi hanno portato a creare questa collezione” ha dichiarato Miuccia per spiegare come vestirà l’uomo nel prossimo autunno/inverno 16-17.

La camicia è il punto di partenza della collezione seguita a passo dai maxi cappotti con revers e grandi bottoni.

Come un capitano di una flotta vincente, l’uomo Prada restituisce al pubblico sicurezza e predominio.

Esplicita è l’ispirazione desunta dal mondo marinaro con pantaloni a gamba larga, cappelli da marinaio e il solino. Accurata la scelta della palette, con l’impiego di colori cupi (bordeaux, nero e blu) rimestati  con il bianco e il cuoio.

 

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MILANO FASHION WEEK: PRADA E IL BON TON 2.0

Dissacrante, geometrica e iperbolica, la collezione proposta da Prada per la Primavera/Estate 2016 strizza l’occhio al passato, rivisitando un capo principe del guardaroba femminile ed evergreen quale è il tailleur.

Suggestioni anni Cinquanta nel mood bon ton da signore perbene, ma i materiali e i giochi cromatici svelano il contrario. Omaggio ai Sixties nelle stampe optical, nelle righe e nelle ardite geometrie per tailleur a trapezio e capispalla verniciati.

Un look da segretaria chic per gonne trasparenti e ricamate, decorate con macro paillettes. Astrakan, pelle, camoscio, vernice e coccodrillo regnano mentre gli accessori sembrano tranquilli ma rivelano arditi schemi post-atomici. Plastificati, metallizzati e geometrici gli spolverini, pitonate le handbag.

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Un post classico rivisitato per un concetto di stile mirabilmente orchestrato da Miuccia Prada in un gioco che nulla lascia al caso: un capo classico per antonomasia come la giacca con la martingala viene riproposto in chiave 2.0. La gonna bon ton si arricchisce di note 3D.

Un sovvertimento dei codici dell’eleganza classica per un viaggio in una nuova dimensione futurista ma con classe: è una donna che non rinuncia alla propria femminilità, tra spolverini geometrici e labbra metallizzate. Per una moda che riscopre i valori del passato pur essendo proiettata nel futuro.

(Foto Madame Figaro)


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Inside Bag di Prada: must have dell’autunno 2015

Colori pastello, linea iperfemminile e design accattivante: si chiama Inside Bag ed è la nuova borsa culto di Prada. Come un gioco di matrioske, Prada Inside Bag nasconde al suo interno un’inattesa sorpresa: una borsa gemella, in un’altra tonalità cromatica.

Un simpatico escamotage ideato dallo storico brand per la nuova it bag, che è già uno dei più amati fashion trend per l’ Autunno/Inverno 2015-2016. Chi non ha avuto nel proprio guardaroba una borsa Prada questa stagione può fare il bis.

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Tonalità cromatiche classiche, nel rispetto del design e della tradizione italiani si coniugano ad abbinamenti ton sur ton per un accessorio da non perdere assolutamente. Un must have tra i più ambiti per la stagione autunnale, che completa una collezione all’insegna del colore fluo e di suggestioni Sixties.

Innovazione tecnologica e creatività permettono ai maestri artigiani della maison di unire la borsa esterna al suo doppio interno attraverso un meccanismo d’avanguardia, mediante due soffietti privi di struttura interna. Morbida pelle, colori accattivanti e giovanili, la nuova it bag vanta già tra le sue fan la top model Elisa Sednaoui e le attrici Valeria Golino e Kate Bosworth.

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Patricia Field e lo stile: da Sex & the City in poi

Il suo nome è associato a serie TV di enorme successo, in primis Sex & the City. Alzi la mano chi non ha invidiato il guardaroba di Carrie Bradshaw. L’artefice di tutto ciò è Patricia Field.

Folti capelli rosso fuoco e un sorriso di una simpatia travolgente, è in buona parte grazie al suo contributo come stylist che Sex & the City è diventato un cult. Le avventure delle quattro protagoniste in outfit semplicemente favolosi hanno fatto sognare il pubblico femminile di tutto il mondo.

Audace nel mixare capi classici ad elementi forti, la Field ha dichiarato più volte la sua predilezione per outfit altamente scenografici. In nomination per gli Academy Award e vincitrice del prestigioso Emmy Award per i costumi della celebre serie dell’HBO, la sua boutique a New York è stata per oltre 50 anni meta del turismo per veri gourmet della moda.

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Capelli rosso fuoco e stile da vendere
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Patricia Field è diventata un’icona della moda mondiale grazie a “Sex & the City”
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Proporzioni oversize tipiche degni anni Novanta, quando è stata lanciata la celebre serie

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Carrie in Oscar de la Renta


Nata a New York nel 1941 da genitori di origine greca e armena, Patricia Field ha vissuto a lungo nel Queens. Nel 1966 ha inaugurato il suo store al Greenwich Village, Manhattan. Nel 1970 la designer ha rivendicato l’invenzione dei leggings, capo evergreen della moda fino ai nostri giorni. Nel 1995 il primo incontro con Sarah Jessica Parker, sul set di Miami Rhapsody, fino al successivo Sex & the City, con cui la Field ottiene la consacrazione a guru della moda mondiale.

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Il tutù con una maglia sporty: il gusto nel mixare è tipico della Field
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Patricia Field ha curato i costumi di “Sex & the City”, “Ugly Betty” e “Il Diavolo veste Prada”
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Un celebre look di Sarah Jessica Parker nei panni di Carrie Bradshaw
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Origini greche e armene per Patricia Field

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Turbanti glitterati e un pieno di colore per le protagoniste del celebre telefilm della HBO


Celebri i tutù in tulle e le adorate Manolo Blahnik con cui Carrie saltella agilmente per le vie di New York. Altrettanto famosa l’ossessione per Oscar de la Renta e i suoi abiti da principessa. Dolce & Gabbana, Fendi e la sua celebre baguette, Chanel, Gucci e Ralph Lauren sono solo alcuni dei brand che figurano nella mitica serie tv. “All’inizio, quando chiedevamo di avere in prestito i capi, gli uffici stampa ci chiudevano il telefono in faccia”, ha dichiarato recentemente in un’intervista la Field. Incredibile ma vero, il successo arriva sempre così, in modo inaspettato.

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Patricia Field ha recentemente dichiarato che inizialmente i brand non erano disposti a prestare i loro capi per la serie
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Un fotogramma del film di Sex & the City
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La boutique di Patricia Field a Manhattan è da 50 anni meta privilegiata del turismo dei fashion addicted

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Un look bon ton di Charlotte York


Probabilmente nel nostro inconscio resteranno impresse per sempre le giacche di Miranda, i tailleur super sexy di Samantha, lo stile bon ton prediletto da Charlotte, e la scena in cui Carrie attraversa una New York notturna, immersa da una fitta coltre di neve, indossando una pelliccia sopra il pigiama e dei sandali gioiello sopra i calzettoni di lana: i look creati da Patricia Field sono dei capolavori di avanguardia stilistica.

La sua boutique nell’East Village è un crogiolo di capi colorati, vintage e stravaganti. Ciò che rende i suoi styling unici è il suo talento nel mixare artigianato e capi da passerella, accessori acquistati a poco prezzo ai mercatini e outfit haute couture. Non solo Sex & the City ma anche anche Ugly Betty e Il Diavolo veste Prada figurano nel curriculum di Patricia Field. Una guru della moda che ha regalato sogni a tante donne nel mondo.