I migliori backstage di Milano Moda Donna: Luisa Beccaria

Il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, è stata la location scelta da Luisa Beccaria per creare una connessione tra il futuribile e il suo personale mondo onirico.

Fluttuanti ninfe contemporanee hanno calcato la scena omaggiando “le mille sfumature dell’acqua” e l’iconografia impressionistica.
Il lino effetto denim e il cotone arricchito di sangallo i tessuti presenti negli abiti da giorno, di ispirazione Seventies, mentre l’ organza e lo chiffon hanno dato vita ai look serali, fatti di pepli e di tuniche con ampie maniche a mantella.

Varie le lunghezze da indossare con la scelta di calzature: dai tacchi bassi leggermente alla schiava, fino a quelli squadrati e a stiletto in suede, in vernice o realizzati con gli iconici pattern ricamati della Primavera-Estate 2017.

Fashion editor Alessia Caliendo
Video director Matteo Di Pippo

Fashion blogger, la guida (ironica) alla New York fashion week

New York fashion week: glamour, champagne, outfit elaborati e pr isterici. A metà strada tra duro lavoro e leggende metropolitane, le sfilate di moda della stagione primavera estate 2017 sono iniziate. Sulla Fifth Avenue e a Central Park, in questo preciso momento, sfilano fashion blogger di corsa tra una sfilata e un post su snapchat. Ma come sopravvivere alla follia collettiva delle sfilate? Come vestirsi alla fashion week? Come destreggiarsi tra inviti, caffè di Starbucks e gift bags? Ci ha pensato Stylebop.com a raccontarlo, con una serie di disegni dell’illustratrice Julie Houts. Il retailer tedesco ha scelto la matita graffiante e ironica della Houts, famosa per i suoi sketch su instagram ma anche per la collaborazione con J. Crew, per cogliere il lato divertente delle sfilate di moda.


Tredici illustrazioni irriverenti che mostrano come per il mondo della moda questa settimana (e le tre a seguire di Londra, Milano e Parigi) siano cruciali. Nei disegni di Julie Houts c’è la pr di nero vestita, che non dorme da giorni e manda email a raffica. La celeb che si addormenta sul front row, forse stremata dall’afterparty della sera prima. E ancora la giornalista che sceglie la praticità perché “è lì solo per fare il suo lavoro“, la semi-sconosciuta che cerca di intrufolarsi in prima fila, la modella fuori servizio che nasconde la sbronza continuando a bere con nonchalance. La Guida illustrata al fashion month prende in giro gli outfit più stravaganti e i tagli di capelli più costosi, echeggiando la domanda: come vestirsi alla fashion week? La più divertente, però, è la fashion blogger che si dichiara distrutta tra uno show e l’altro, lamentandosi nell’enorme quantità di party a cui è costretta a partecipare. Salvo poi sbraitare contro la pr se non la fa entrare all’evento più cool della settimana della moda. Chiamasi: fear of missing out.


New York Fashion Week. Sfila l’A/I 16-17 di Tom Ford

Evento stellare, quello che Tom Ford ha organizzato per presentare la collezione A/I 16-17 durante la New York Fashion Week.

Lo stilista statunitense ha presentato la sua linea in modalità see now buy now giustificando, dunque, la sua assenza durante la passata edizione tenutasi nella Grande Mela a gennaio.

Un défilé che ha visto una parata di stelle pronto ad applaudirlo sedute comodamente nel front row: dall’amica Naomi Campbell  a Julianne Moore fino a Lauren Hutton, Rita Ora e Anna Wintour.

 

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Il progetto creativo del designer si sviluppa attorno alle lunghezze estreme. I toni noir sono spezzanti dal colore cognac, dal camouflage e dall’animalier che dona un tocco wild ad una collezione prettamente gotica.

Il carattere dirompente di questa collezione si concretizza con l’uso estremo della pelle che confezione skirt longuette, over coats e giacche aderenti.

Ma il vero punto di forza di questo défilé  è l’effetto sparkling che dona estrema eleganza ai capi. Abiti da red carpet luccicanti, over. Fili metallici che scendono sulla lunghezza delle maglie e delle gonne; paillettes che  giocano a far vibrare la luce nell’aria. Questo è Tom Ford: uno stilista capace di stupire sempre.

Diverse sono le varietà di pellicce: corte o lunghe, multicolor o a macchia di leopardo.

Eccessivamente sensuali, i cuissard chiudono una sfilata già abbondantemente procace.

 

 

Ecco alcuni look della sfilata

 

Per le immagini fashionista.com

Milano Moda Uomo: I Trend per la SS 2017

La Milano fashion week ha svelato quello che saranno le tendenze più trend per la primavera estate 2017. Abbiamo visto sfilare molti capi dallo stile urban casual, per alcuni brand come Junli, Christian Pellizzari, che ha portato nelle passerelle linee pulite piuttosto decise con colori sobri come il grigio nelle sue diverse sfumature e il nero.

Mentre il vero must have continuano ad essere i destroyed jeans, quelli strappati con segno di una vita lunga, senza alcun dubbio le giacche con patch saranno il vero trend della futura stagione.

La vera sorpresa è lo stile country, ovvero le stampe scozzesi, ma in questo caso riportata ad un stile più metropolitano creando nuove geometrie.

Certamente uno dei nuovi trend è lo sport chic, più che altro per le giacche e maglioni destrutturati. Andranno anche per la maggiore il bermuda con diverse stampe e colori forti come il rosso fuoco e il verde.

Molto sofisticata e elegante la collezione di Daks, che ha portato l’odore e il colori della lontana India, un vero incrocio di sentieri e strade. Passando da un grigio quasi argento che si mescola con il bordeaux e il verde. Tutto questo facendo buon uso dei tessuti come il lino, la seta e il cotone.

Qui nella nostra gallery potrete vedere molte idee che non potranno mancare nel vostro guardaroba per la prossima stagione Primavera Estate 2017.

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Christian Pellizzari


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Christian Pellizzari


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Christian Pellizzari


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Daks


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Daks


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Daks


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Junli


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Junli


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Strateas Carlucci


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Strateas Carlucci


Daniela Gregis si racconta per la prima volta

Ad ogni fine sfilata , i designers escono tra il pubblico per accogliere gli applausi, sempre.
Lei no. Al suo posto, una fila di sarte sorride in passerella. Indossano abiti da lavoro e ringraziano.
Questo è il messaggio della designer di moda Daniela Gregis: la persona viene prima dell’ abito che indossa.

Intervisto Daniela Gregis presso il suo atelier nel centro di Bergamo.

Siamo nel bar storico di Bergamo alta. La piazza è un vociare allegro di ragazzi appena usciti da scuola, siedono sugli scalini accanto ai cafè. Chiacchiero con l’assistente di Daniela Gregis cercando di scoprire qualcosa sul carattere della designer, quando mi appare d’improvviso dietro le sue spalle. Mi venisse un colpo!

Una signora elegante in ambiti semplici, senza un filo di trucco sul viso, con una grande fusciacca al collo e dalla voce sottile mi invita a sedere al tavolino del bar per conversare davanti ad una tazza di tè bollente, che allunga con un poco di spremuta. Magra, capelli castano cenere sulle spalle, ha l’andatura della voce di chi ha il lusso del tempo e mi racconta quand’è nata la passione per la moda:

Mia zia lavorava all’uncinetto, è da lei che ho imparato e da allora porto avanti la tradizione, più per una questione di rispetto che per una vera e propria scelta di stile”.

Ricorda il suo primo scialle, di un arancio forte e di una lana terribile, sintetica, che si usava per fare delle prove, per i noviziati: lo ricorda con ironia e racconta che ogni momento di inquietudine e solitudine lo passava lavorando alla maglia, era il suo modo per allentare le tensioni.

Da allora non ha mai più smesso.

Piazza Vecchia di Bergamo:

 



Daniela Gregis è alla sua 38esima collezione, ha iniziato questo mestiere 19 anni fa, quando nel laboratorio di Bergamo c’erano solo 3 persone; oggi in questa città si trovano i suoi 3 atelier che si affacciano sulla Piazza Vecchia. Il primo spazio è utilizzato come sala riunioni e propone pezzi di modernariato, dove il nuovo incontra il passato; oggetti acquistati nei numerosi viaggi around the world. Il secondo atelier, accanto a questo, è il vero negozio che propone la collezione in corso, una piccola boutique che non ha mai subìto restauri o ritocchi dove lavora la stessa signora da anni,  da anni. Il terzo atelier è una “lavagna bianca”, dove ogni mese il tema cambia e si gioca con gli abiti e oggetti; in questo periodo è dedicato ai bambini, quindi via libera agli acquerelli, ai giochi in legno e mini clothes.

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Mobile in legno intrecciato – atelier Daniela Gregis


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oggetti di modernariato nell’atelier di Bergamo


Tra le più grandi passioni di Daniela Gregis c’è la cultura giapponese con le sue tradizioni.

Nel negozio che propone oggetti di modernariato si possono acquistare introvabili borse japan in legno di noce (resistenti più della pelle mi dice), contenitori di legno scandinavo a incastro, kit giapponesi per oggetti rotti: si tratta di una colla color oro che disegna un tratto elegante su un oggetto che sarebbe destinato alla spazzatura. “Perché dire addio ad un oggetto bello o utile che amiamo? Il recupero è un modo per evitare lo spreco

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borsa japan in paglia lavorata a mano


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contenitore in legno scandinavo a incastro


 

 

Gli atelier di Daniela Gregis nella città di Bergamo:



Nei racconti della stilista Daniela Gregis, che sottolinea “l’eleganza non è eccesso a tutti i costi, trovo sia più elegante un contadino di una signora male agghindata” – si ritrovano l’amore per il proprio lavoro ma soprattutto una filosofia che stimola le scelte che ricadono sulla comunicazione del brand. Lo stesso bizzarro e originale dettaglio di aver fatto sfilare una donna non più giovane come Benedetta Barzini,  modella e giornalista.

Siamo delle maschere e recitiamo sempre una parte, perché mai? Che motivo abbiamo?” si domanda – “siamo così arroganti da credere di essere importanti”: questa la verità che si cela dietro il non apparire di Daniela Gregis, il non voler esporsi, il lasciare piena libertà alle modelle, di sfilare con i loro ritmi, lenti, cadenzati dalla musica, totalmente in contrasto con la frenesia di una fashion week abituale.

La location prediletta per la settimana della moda milanese è un luogo sacro: l’oratorio della Basilica di San Ambrogio, una delle più antiche chiese di Milano.

Le sfilate di Daniela Gregis raccontano una moda senza solennità, colma di spiritualità, come il luogo dove si svolge, un defilé quasi neghittoso, indolente e soprattutto mai autoreferenziale.

Ogni passo della modella libera quel po’ di mistero romantico degli abiti della Gregis, che sono casti ma colorati, moderni ma intrisi di storia – assistervi è come abbandonarsi ad una riscoperta naturalezza.

Il clangore di una grossa campana avvisa che il tempo è finito – una lezione di vita quella di Daniela Gregis: l’essere se stessi, semplicemente.

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collezione Daniela Gregis F/W 16/17


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Benedetta Barzini sfila per Daniela Gregis


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collezione Daniela Gregis F/W 16/17


 

 

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SFILATA DANIELA GREGIS – COLLEZIONE AUTUNNO INVERNO 2016/17

I migliori backstage di Milano Moda Donna: San Andres

Il viaggio nel Centro America, attraverso il quale ci guida da anni, è di nuovo il fulcro per le novità San Andres Milano


Una comunità di indigene, intente a trasmettere i propri credo attraverso variopinte cromie e trame iconografiche, le Muzahua, è il leitmotiv che aleggia nella collezione Autunno/Inverno di San Andres Milano.



Intente a danzare al suono della fisarmonica e della chitarra fanno vibrare gli abiti realizzati in cady e georgette e ricamati con cristalli swarovski, gli stessi che ritroviamo nei capispalla dalla duplice anima in lana e mohair. A completare questi ultimi opulenti colli di volpe che svelano sofisticati dettagli, come le calze in pizzo indossate con sensuali Mary Jane.
La “Mujer Muzahua” rivendica, così, anche sulle passerelle milanesi il suo profondo legame con l’estetica.


Fashion editor: Alessia Caliendo
Video: Christian Michele Michelsanti
Photo: Matteo Di Pippo

I migliori backstage di Milano Moda Donna: Au Jour le Jour

I giochi enigmistici scendono in passerella per la nuova collezione Autunno Inverno Au Jour le Jour


I 5 sensi sono operativi per soddisfare la curiosità dell’animo umano, che vive di giochi cifrati e simbologie note.
Questo è il concept su cui si basa la prossima stagione autunno/inverno di Au Jour le Jour.

I macro ricami tornano alla ribalta mentre il panno di lana e il Principe di Galles si alternano alla leggerezza del tulle e dell’organza. Per caratterizzare le pellicce, inoltre, vengono utilizzate giocose paillettes in plexiglass.
La stagione fredda sceglie cromie neutrali e stimolanti accessori per far rivivere il lato ludico di ogni donna.


Fashion editor: Alessia Caliendo
Video: Christian Michele Michelsanti
Photo: Matteo Di Pippo

I migliori backstage di Milano Moda Donna: Vivetta

L’orientalismo e gli anni 20 incontrano l’estro della designer che per la prossima stagione si ispira ad Ertè


Gli anni Venti e Trenta e il trionfo dell’Art Decò contestualizzano la prossima collezione della designer umbra Vivetta, oramai catapultata sulle passerelle milanesi. Uno show, il cui styling è curato dall’editor di fama internazionale Leith Clark, tributo ad Ertè, artista noto per le sue illustrazioni come quelle presenti sulle cover di Harper’s Bazaar.



L’Oriente e il military, ispirazioni e temi cari ad Ertè, si riconoscono nelle lunghe vestaglie stampate e negli alamari presenti sugli abiti, senza disdegnare la fusione con l’arte surrealista di Vivetta.
I colletti e gli abiti bon ton, core business della designer, si arricchiscono di minuscoli bouquet ispirati alle tappezzerie di un tempo.
Con un salto di cinquanta anni si approda agli anni ’70 grazie alle lunghezze mini e midi e alle silhouette smilze.
L’organza, il tulle di seta, il velluto di cotone e il delicato frisottino sono i tessuti scelti per la collezione che vanta cromie messe a contrasto: il cammello, il nero, il celeste “Ertè” e il rosso intenso incontrano i colori pastello, l’oro, il bianco e il verde inglese.
Uscita da ritratti e illustrazioni d’epoca vezzose e opulente la donna Vivetta della prossima stagione è destinata all’eleganza senza tempo.


Fashion editor: Alessia Caliendo
Video: Christian Michele Michelsanti
Photo: Matteo Di Pippo


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I migliori backstage di Milano Moda Donna: Stella Jean

A accompagnare la sfilata di Stella Jean, nel segno della rappresentazione degli avi, tra ritratti e maschere etniche, un coro gospel soul


La designer di origini creole, che vive e lavora a Roma non delude i suoi affezionati che ritrovano anche nella collezione Autunno Inverno 2016 2017 la fusione tra la cultura del vecchio e la verve del nuovo continente. Il Ritratto e la Maschera e il parallelismo socio-antropologico delle due facce della stessa medaglia, una sorta di Dr Jekyll e Mr Hyde che rivive nell’albero genealogico, è la tematica affrontata in passerella.
I manufatti etnici dell’Africa Subsahariana incontrano il gusto dei grandi artisti come Modigliani, Giacometti, Picasso e Gauguin, affascinati dal primitivismo, dando vita a un viaggio attraverso la galleria degli avi.
A supervisionare il fluire delle ispirazioni la figura del carabiniere in qualità di rimando immediato all’Italia, terra del cuore per Stella Jean.



I volti del passato, quindi, visti come riferimento della propria identità sociale nonché legame con il vissuto e le tradizioni, in modo da preservarne il culto.
Il classico rivive nei cappotti, nelle giacche e nei trench arricchiti di stampe e ricami, le lunghezze scelte per gonne e abiti ladylike sono variegate e i pantaloni con le bande laterali richiamano la divisa dei carabinieri per affermarsi come tuxedo rivisitati.
Per la prima volta, inoltre, la stilista utilizza una sofisticata tecnica di recupero e lavorazione, il Fluffy, tessuto interamente estrapolato dagli scarti industriali del mass market.
Gli accessori hanno le fogge più svariate: dalle clutch in plexiglass con applicazioni di piume colorate alle doctor bag in tessuto e dalle ciabattine piatte ricche di pietre ai sandali in cavallino maculato.
A completare il tutto i gioielli dei designer dell’Elisabetta Cipriani Gallery, con sede a Londra, che esaltano l’eclettismo suggerito anche dalla colonna sonora prescelta per la sfilata: i brani del coro soul gospel Soul Voices.


Fashion editor: Alessia Caliendo
Video: Christian Michele Michelsanti
Photo: Matteo Di Pippo


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I migliori backstage di Milano Moda Donna: Richmond

Una killer queen placcata in oro calca le passerelle di Richmond sulle note della cantante americana, nonchè testimonial d’eccezione, Eve



Opulenza VS evanescenza sono i due mondi che si incontrano e scontrano nella nuova collezione Richmond.
Un viaggio al cardiopalma tra cromie decise, pelli, sete stampante, pellicce, broccati e grafiche raffiguranti gotici corvi.
Mille culture e credo si incontrano nel segno di preziosi e ricercati dettagli accompagnati dai migliori successi di Eve, cantante rap americana, che ha deciso di supportare la collezione con la propria performance.


Fashion editor: Alessia Caliendo
Video: Christian Michele Michelsanti
Photo: Matteo Di Pippo


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Lo stile di Chiara Ferragni

È la regina indiscussa della moda mondiale, la più famosa in assoluto tra le fashion blogger, l’icona di stile forse più copiata in assoluto nel fashion biz. Chiara Ferragni non ha termini di paragone: un fenomeno di costume vivente, trendsetter nel più autentico significato del termine, è stato il suo blog, The Blonde Salad, ad inaugurare la più sconvolgente rivoluzione che ha investito la moda negli ultimi anni, spodestando i vecchi creativi e conferendo nuova autorità alle fashion blogger.

Ma Chiara Ferragni ha saputo gestire l’incredibile successo che l’ha travolta in maniera eccellente, tanto da imporsi all’attenzione dei media internazionali come un’icona di stile imitatissima. Bionda, bella, famosa, ormai la blogger brilla di luce propria nell’universo del fashion: acclamata come una star nelle fashion week di tutto il mondo, immortalata come una diva nelle cover dei magazine patinati e celebrata come il personaggio più influente del fashion biz.

Dopo aver sbaragliato ancora una volta la concorrenza confermandosi in testa alle classifiche dei blog più famosi ed influenti, solo pochi giorni fa, grazie al suo The Blonde Salad, Chiara è da poco diventata, assieme alla sorella Valentina, ambasciatrice internazionale di Pantene.

MarieClaire
Chiara Ferragni immortalata su MarieClaire México
Vogue
La regina delle fashion blogger in uno scatto per Vogue
Foto tratta da ferragni The Blonde Salad by Chiara Ferragni, abito Valentino
Foto tratta da The Blonde Salad, abito Valentino

Chiara Ferragni in Blumarine al Festival di Cannes 2015
Chiara Ferragni in Blumarine al Festival di Cannes 2015


Nata a Cremona il 7 maggio 1987, la bionda Chiara eredita dalla madre la passione per la moda e la fotografia. Appena adolescente diviene già popolare in rete per i look che condivide. Poco tempo dopo il lancio del suo blog, TheBlondeSalad.com: è il 2009 e fino a quel momento i fashion blog sono una realtà pressoché sconosciuta. Pioniera di quello che si imporrà di lì a breve come uno degli strumenti più rivoluzionari della Rete, in pochi anni Chiara Ferragni diviene famosa a livello internazionale. Una popolarità ottenuta grazie al consenso popolare, grazie ai milioni di followers che quotidianamente attingono dal suo blog consigli di stile e perle di saggezza per amanti della moda.

L’ascesa da quel lontano 2009 è stata inarrestabile: appena l’anno successivo la giovane bocconiana veniva indicata dalla rivista New York come la nuova star dello street style. Nel 2011 era la Bibbia della moda, Vogue, ad incoronarla Blogger del momento, grazie alle esorbitanti cifre di visitatori ottenute quotidianamente dal suo blog. Nel 2013 per The Blonde Salad si attesta la cifra storica di 1,6 milioni di followers solo su Instagram, che oggi è cresciuta in modo esponenziale fino a superare i 3 milioni.

Foto The Blonde Salad
Foto The Blonde Salad
Chiara indossava look di Philosophy by Lorenzo Serafini, calze Calzedonia e occhiali da sole di Gucci. Foto The Blonde Salad
Chiara Ferragni alla Paris Fashion Week 2016 in Philosophy by Lorenzo Serafini. Foto The Blonde Salad
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Chiara Ferragni è nata a Cremona il 7 maggio 1987
Foto tratta da The Blonde Salad
Vogue Espana, foto di Coke Bartrina
Getty Images, Paris Fashion Week, marzo 2015 Elie Saab
Chiara Ferragni alla Paris Fashion Week, marzo 2015 (Foto Getty Images)
Paris, Chanel
A Parigi in total look Chanel
Vogue
Foto tratta da Vogue

Vogue México
Come una diva patinata per Vogue México


The Blonde Salad si è imposto sempre più come una vera Bibbia dello stile, inesauribile fonte di ispirazione per milioni di persone in tutto il mondo. Forse il segreto dell’inarrestabile successo di Chiara Ferragni sta tutto qui, nella capacità di farci sognare, nel farci ancora credere che una ragazza comune possa realizzare un grande sogno grazie ad un blog. È grazie a The Blonde Salad che la fashion blogger riesce ad imporsi nel mondo dell’imprenditoria. Una sfida che la giovanissima Chiara ha vinto, annoverando nel suo curriculum collaborazioni con le case di moda più prestigiose al mondo, da Christian Dior a Louis Vuitton, da Max Mara a Chanel e Tommy Hilfiger. Inoltre la Ferragni ha anche firmato una sua linea di scarpe interamente prodotta in Italia, che ha riscosso notevole successo.

It-girl per antonomasia, uno stuolo di followers nei principali social network, Chiara Ferragni a dispetto della giovane età è ormai un’imprenditrice di successo, tanto che nel 2015 è stata annoverata da Forbes nella classifica dei 30 Under 30 più influenti al mondo, dopo aver firmato anche un libro in cui racconta il segreto del suo successo.

Chiara Ferragni wearing Louis Vuitton before the Louis Vuitton Fall 2015 fashion show in Paris
Chiara Ferragni in Louis Vuitton, durante la settimana della moda
Ny Settembre 2015
Chiara Ferragni alla New York Fashion Week, settembre 2015
Harper's Bazaar Singapore, giugno 2015
Chiara Ferragni per Harper’s Bazaar Singapore, giugno 2015
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Chiara Ferragni per Elle Olanda, novembre 2015
Vogue
Chiara Ferragni ritratta da Nico Bustos per Vogue Spagna, aprile 2015

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Chiara Ferragni in uno scatto di Nico Bustos per Vogue Spagna, aprile 2015


Ma, ancora più eloquenti di ogni altro commento sulla fenomenologia di un successo senza precedenti, sono i look con cui la bella blogger continua ad impressionare ad ogni fashion week. Uno stile versatile e colorato, che fiuta le tendenze del momento e le interpreta secondo i propri canoni. Sofisticata ed eccentrica, ma anche romantica e glamour: i look di Chiara Ferragni mettono d’accordo tutti. Dalle mise più colorate ai lunghi abiti da diva, con cui la vediamo presenziare agli eventi più esclusivi, fino ai dettagli più ricercati, il suo stile le permette di passare con disinvoltura da outfit casual a mise estremamente ricercate. Protagonista indiscussa delle fashion week, l’abbiamo vista qualche settimana fa a Parigi stupire tutti con una pelliccia dalle proporzioni over firmata Philosophy di Lorenzo Serafini. Come una nuvola, come lei stessa ha commentato il suo outfit dalle pagine di The Blonde Salad, la protagonista della settimana della moda parigina è stata ancora una volta lei.

Bellissima e fotogenica, Chiara non ha nulla da invidiare alle modelle professioniste quando la vediamo posare come una diva consumata per i servizi fotografici delle principali riviste di moda. La ritroviamo ora anche in tv nella nuova veste di ambasciatrice internazionale di Pantene. Una carriera in continua ascesa ed un successo tutto da vivere. Astenersi detrattori.

(Foto cover tratta da Marie Claire México)


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