Il meglio dello street style alla Milano Fashion Week 2016
Foto: Nasario Giubergia























Il meglio dello street style alla Milano Fashion Week 2016
Foto: Nasario Giubergia
Si è appena conclusa la notte più glamour per antonomasia, con la cerimonia della consegna degli Oscar 2016. Occhi puntati sui look che attrici e celebrities hanno sfoggiato sul red carpet. E se tanti sono stati gli outfit da sogno, non sono mancati gli scivoloni in fatto di stile.
Ma partiamo dalle promosse a pieni voti: bellissima Charlize Theron, che ha indossato un lungo abito rosso a sirena di Dior Couture, con una scollatura mozzafiato. La diva sudafricana non ha avuto rivali e si è aggiudicata il primato di bellezza e sex appeal. Dieci e lode. Un’altra bellissima è Jennifer Lawrence, anche lei in Dior. Il suo abito è stato uno dei più apprezzati della serata: tripudio di pizzo e piume per un nude look di grande effetto. Il look dell’attrice è uno dei più azzeccati e si merita un 9. Clamoroso scivolone di stile per Kate Winslet, che non convince assolutamente nella mise scelta per la serata più importante dell’anno: l’abito Ralph Lauren penalizza la sua silhouette, non valorizzando assolutamente il punto vita dell’attrice. Voto: 4.
Promossa a pieni voti la bionda Margot Robbie, che ha sfoggiato sul red carpet un abito dorato: mood sparkling per l’attrice australiana, che ha brillato nella sua mise in oro, firmata Diane von Fürstenberg. Scollatura profonda e maniche lunghe per la Golden Girl di Hollywood, che appare raggiante e sofisticata in una mise difficile da indossare. Ma la sua bellezza vince sull’effetto cioccolatino, possibile rischio del pitone dorato. Ci piace tanto. Voto 8.
Tra le dive che hanno calcato il red carpet spicca in eleganza e charme Charlotte Rampling. L’attrice britannica, divenuta celebre con pellicole come Il portiere di notte, apparirebbe splendida in qualsiasi mise: la personalità fa la differenza, e lei ne ha da vendere. Voto 10. Non convince invece l’abito scelto dall’esplosiva Sofia Vergara: un Marchesa blu ricoperto di decorazioni. Ma l’effetto prom dress non si addice ad una serata tanto glamour. Voto 4. Rimandata a settembre anche Alicia Wikander: l’abito bustier giallo canarino firmato Louis Vuitton non esalta le forme adolescenziali dell’attrice. Voto 4. Pagella negativa anche per Brie Larson in Gucci, che appare quasi timorosa di osare, nella sua mise blu con cinturone gioiello. Voto 5. Splendida invece Rooney Mara in Givenchy Haute Couture con oblò frontale e maniche lunghe. Elegante e sofisticata come poche, l’eclettica attrice non sbaglia un colpo. Merita un 9. Bellissima anche Saoirse Ronan in un abito Calvin Klein verde smeraldo interamente ricoperto di paillettes dalla scollatura audace. Voto 9.
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Rachel McAdams non convince: la splendida attrice ha optato per un abito August Getty Atelier nei toni del verde, con scollatura dalle suggestioni Nineties e sandali Stuart Weitzman. Ma la mise non emoziona. Bocciata. Raggiante come sempre Cate Blanchett in Armani Privé: per l’occasione la diva ha indossato un abito ricoperto di petali dal mood delicato e poetico. Armani Privé ha vestito anche Naomi Watts, che ha brillato in un lungo abito paillettato effetto sirena. Il blu si aggiudica il primato del colore preferito dalle dive: anche Reese Whiterspoon sceglie un abito blu a sirena, firmata Oscar de la Renta. Promossa a pieni voti. Bella come sempre Olivia Wilde, che ha incantato tutti con una audace mise firmata Valentino Haute Couture caratterizzata da un’ampia scollatura.
Bocciata Jennifer Jason Leigh in un abito rosa Marchesa. L’attrice appare un po’ rigida nel mood bucolico suggerito dalla mise, impreziosita da fiori. Effetto matrona romana per Heidi Klum, anche lei in Marchesa: l’abito non rende giustizia al fisico statuario della splendida top model tedesca.
Si è aperta ieri sera la sessantaseiesima edizione del Festival di Sanremo. Come sempre occhi puntati sugli outfit che hanno calcato il palco del Teatro Ariston. Promossa a pieni voti la bellissima Madalina Ghenea, che ha scelto per la prima serata del Festival della canzone italiana tre abiti da sera firmati Alberta Ferretti: e se il primo non ha convinto particolarmente, data l’audace stampa zebrata, il secondo e il terzo hanno letteralmente fatto sognare.
Un lungo abito nero a sirena con coda interamente ricoperta di piume: è così che la bella attrice e modella romena si è presentata sul palco a metà serata. Una mise da sogno, che enfatizzava le sue curve. Sfarzo principesco e grande classe, per una ragazza che non punta solo sulla bellezza, ma parla correntemente 5 lingue e ama la filosofia. Il terzo ed ultimo abito indossato dalla Ghenea sembra strizzare l’occhio ai Roarin’ Twenties: tra frange effetto charleston ci immergiamo nelle atmosfere de Il Grande Gatsby, per un’eleganza sontuosa e sofisticata.
Virginia Raffaele, altra valletta scelta da Carlo Conti nella conduzione di quest’edizione del Festival, ha vestito i panni di Sabrina Ferilli: incredibile la sua imitazione della procace attrice romana, di cui ha copiato perfettamente il look. Strizzata inizialmente in un bodycon dress nude con vistose applicazione di paillettes, la comica ha poi sfoggiato un principesco abito nero con ampia scollatura. Il fisico asciutto e la grande simpatia le permettono tutto. Promossa anche lei.
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Ma passiamo alle cantanti in gara: spicca su tutte Noemi, che ha indossato un abito nero con cintura in vita e ampia scollatura sul seno. Una mise audace e sofisticata, che ha evidenziato la bellezza della cantante romana, grintosa più che mai. Bocciata invece Arisa, che si è presentata sul palco dell’Ariston con un’improbabile mise, più adatta probabilmente ad una serata casalinga: un ampio maglione con sottoveste in vista, decisamente non adatto ad un evento quale è Sanremo.
Rimandata a settembre anche Deborah Iurato: la cantante siciliana, rivelazione di Amici, si è presentata sul palco in un inedito duetto con Giovanni Caccamo, vincitore della sezione Giovani della scorsa edizione di Sanremo. La mise scelta dalla Iurato mortifica il suo fisico: l’ampia gonna a ruota con applicazioni di paillettes sulle spalle, effetto tatoo, non convince.
Ultima cantante in gara ad esibirsi sul palco dell’Ariston è stata Irene Fornaciari: ricordava quasi una vestale, nel suo lungo abito nero con le maniche lunghe, castigato e austero. Tanta classe ma forse un tocco di colore in più o qualche accessorio non avrebbe guastato.
Tra gli ospiti torna a Sanremo Laura Pausini: appeal da diva ed emozioni palpabili per la cantante romagnola che tutto il mondo ci invidia, che ha scelto una mise bicolore con applicazioni di strass in vita. Ironica e versatile, la Pausini è apparsa femminile e raggiante, regalando al pubblico un’esibizione indimenticabile. Tra gli altri ospiti Kasia Smutniak e Anna Foglietta: le due attrici hanno calcato il palco per presentare il loro ultimo film, Perfetti sconosciuti, per la regia di Paolo Genovese. Volto dai lineamenti perfetti e abito da moderna principessa per la Smutniak, che sceglie Prada, mentre Anna Foglietta sfoggia un abito nero firmato Costume National.
(foto copertina LaPresse)
Copiare il look di un’icona è cosa assai azzardata, soprattutto quando si tratta di Paloma Picasso, ma tentare un tocco di classe in suo onore è possibile.
Figlia di Pablo Picasso e dall’artista francese Françoise Gilet, Paloma si conferma come indiscussa icona di stile, creatrice di gioielli, musa di stilisti e fotografi.
Qui un articolo a lei dedicato e in questo spazio la nostra proposta di look a lei ispirato.
Brand: Michael Kors, Alexander McQueen, Rick Owens, Al e Ro Design, Prada, Bruno Carlo, Dolce & Gabbana, Corrado Giuspino, Dubini, Chantecler, Eugenia Kim, Versace Home.
(immagini da Trendfortrend)
Il visibile e l’invisibile si fondono nelle equilibrate architetture della prossima collezione Autunno/Inverno 2016 Canali.
La verticalità delle lame, con rotazioni diverse, presenti in passerella hanno lasciato subito intuire il forte desiderio di cambiamento e la ricerca di svariati punti di vista voluti da Canali per la prossima stagione.
Ingannevole è l’equilibrio più di ogni cosa ed ecco come i capi all’apparenza minimalisti svelano forme che si adattano al corpo e colori industriali dal carattere deciso. Il nero, blu, il marrone e il grigio, infatti, sono illuminati dal mattone, pesca, vinaccia e senape.
I voluminosi capispalla in lana, alpaca e velluto sono i protagonisti indiscussi, anche nella versione tartan e damiè. Una ricercatezza che non si ferma ai cappotti ma viene esaltata nell’abbottonatura degli abiti, un bottone visibile e due nascosti, corredati di grandi passanti che accompagnano le cinture.
Gli stessi tessuti sono presenti in tutti i capi della collezione, nella quale spiccano anche i giubbotti modello aviatore dove il cavallino, mischiato con la pelle, crea un interessante contrasto materico.
Geometriche come le lame sopracitate, le sciarpe ultra sottili vengono annodate come cravatte e i lunghi guanti sono sovrapposti alle maniche diventando accessorio di punta insieme ai mocassini e agli stivaletti fibbiati, agli zaini imbottiti e alle borse da viaggio oversize.
Scatti in esclusiva di Matteo Di Pippo.
LOOK OF THE DAY
Givenchy, Simonetta Ravizza, Fabio Rusconi, Baldinini, Bruno Carlo, Saturnino Eyewear, Tom Ford
(immagini da @trendfortrend)
È l’evento culturale più glamour e prestigioso, fulcro della tradizione italiana per antonomasia: in un Teatro alla Scala blindatissimo causa allarme attentati lo scorso 7 dicembre si è svolta la consueta Prima. Quest’anno è toccato alla Giovanna d’Arco di Giuseppe Verdi.
Il tempio della lirica, addobbato con dei gigli bianchi in omaggio alle vittime dell’attentato che ha avuto luogo a Parigi lo scorso 13 novembre, si è aperto al pubblico per un evento che da tradizione non smette di appassionare. Grande successo e ben undici minuti di applausi per Anna Netrebko, Francesco Meli e Devid Cecconi, protagonisti della rappresentazione di quest’anno, insieme a Riccardo Chailly, che ha diretto magistralmente l’Orchestra.
Con biglietti che hanno sfiorato la cifra record di 2.500 euro, la Prima alla Scala si riconferma come l’evento più esclusivo di Milano: appuntamento da non perdere assolutamente, sia per la crême che per le celebrities desiderose di apparire ad ogni costo, in barba agli allarmismi. Come di consueto largo a pellicce, gioielli vistosi, smoking passepartout. Ma la classe sembra essere ancora una volta la grande assente, tranne rare eccezioni. Non convince Agnese Landini Renzi: la professoressa non brilla in fatto di stile e neppure l’abito in pizzo nero disegnato per lei da Ermanno Scervino riesce nell’ardua impresa di conferire femminilità alla First Lady italiana. Nude look e appeal sofisticato per l’abito monospalla dalle preziose lavorazioni in pizzo: ma il sex appeal resta la grande incognita.
Mood tirolese tra maxi gonna in raso verde en pendant con inedito papillon e bolero in pelliccia dello stessa nuance: è apparsa così Daniela Santanchè, a fianco del compagno Alessandro Sallusti. La sua è stata la mise che in assoluto ha destato più clamore da parte dei media, che non hanno perso occasione di criticarne il look alquanto improbabile. La parlamentare dal canto suo si difende strenuamente e cita il designer reo di aver scelto per lei il bizzarro outfit: trattasi di Diego Dossola, titolare della boutique Ultrachic, di Milano. Lo stilista, classe 1975, originario di Vimercate, è titolare insieme alla socia Viola Baragiola, della boutique sita nel cuore di Milano: il piccolo atelier propone capi ironici e divertenti, ma la mise sfoggiata dalla Santanchè non convince assolutamente.
Certamente nella Prima alla Scala non ritroviamo più nulla o quasi del glamour che caratterizzava tale evento nei tempi andati: e se la massima del “less is more” non ha mai trovato grande seguito tra le attempate signore del foyer, convinte da sempre che la mera ostentazione sia sinonimo di stile, è pur vero che ormai le vestigia di un tempo sono solo un ricordo lontano: per rendersene conto basta osservare nel parterre una Efe Bal in Roberto Cavalli con scollatura hot, intenta ad auspicare il ritorno alle case chiuse e la solita Valeria Marini, che punta tutto sul sandalo in vista, tra un’esplosione di botox e glitter all over. Sabina Negri, ex compagna del ministro Calderoli, sfila in un improbabile abito da dark lady: completano il look una serie di tatuaggi che inneggerebbero a suo dire alle religioni monoteiste, simbolo di pace in tempo di guerra. Risaliamo la china del bon ton con Giovanna Salza, moglie di Corrado Passera, che sfoggia un abito nero profilato di viola con annessa mantella, mise funzionale a nascondere le forme arrotondate dalla gravidanza. Nel parterre della serata evento anche couturier storici come Renato Balestra e Raffaella Curiel.
Spiccano come perle rare in questo ambaradan Nathalie Dompè, aggraziata come poche in un Valentino dalle suggestioni surrealiste, e Margareth Madè in Armani: l’attrice è stata la più fotografata della serata, insieme al nuovo fidanzato, il collega Giuseppe Zeno, anche lui vestito Giorgio Armani. Total look white e consueta classe per l’etoile Carla Fracci ed eleganza d’altri tempi per Roberto Bolle.
Vincitrice morale della serata Patti Smith: la diva della musica New Wave sfida l’etichetta e il bigottismo imperante sfoggiando con ammirevole nonchalance un berretto di lana, tailleur pantaloni e anfibi dal mood country. In un tripudio di botox il suo viso marcato da qualche ruga e i lunghi capelli lasciati grigi incarnano la classe di chi non ha nulla da dimostrare e ci impartiscono una grande lezione di stile. Meditate.
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Stampe: tra storia e curiosità
LOOK OF THE WEEK: SOFT PINK
Il rosa è protagonista di questo autunno/inverno 2015/16, dal confetto al fucsia, dal bubble al rose quartz, è stato definito tonalità dominante da Pantone Institute.
Dalle passerelle allo streetstyle è d’obbligo avere nel proprio guardaroba almeno un capo pink.
Da abbinare ad accessori colorati o total look per uno stile bon ton.
Qui una carrellata di accessori pink scelti per voi:
(immagini prese da TrendForTrend)
PAROLA D’ORDINE: DISORDINE
Le cose cambiano. Finalmente si avvera il sogno di tutte: uscire di casa con capelli scompigliati, si può.
Dalle passerelle alla vita reale, pettinature da pulizie in casa o da “sto per entrare in doccia” diventano iper attuali e modaiole. Non più sinonimo di sciatteria e trascuratezza, avere una testa scompigliata si trasforma in raffinata noncuranza e fattore glamour.
Addio quindi alle lunghe ore di styling. I tempi si accorciano ma l’attenzione deve restare alta. C’è sempre criterio e cura nel particolare.
-CODA BASSA E MORBIDA
Come quando da bambine si trascorreva un’intera giornata all’asilo senza che nessuno si prendesse cura di sistemarci i capelli. In chiave moderna dona quel look etereo e un po’ romantico. La libertà dei ciuffi che scivolano sul viso si contrappone alla precisa riga centrale e all’eleganza della coda bassa.
REQUISITI: Ciuffi frontali lunghi. No frangia o scalature. Capelli medio-lunghi.
COME SI FA: Procedere all’asciugatura naturale o ad una piega liscia per chi ha capelli ricci. Assicurarsi che le punte siano ben idratate e non crespe, altrimenti l’effetto trasandato è assicurato. Dell’olio d’Argan può essere utile a chiudere le squame e donare un aspetto più sano al capello. Munitevi di un elastico molto sottile o in nylon trasparente, ed una volta legati pizzicate i ciuffi da far cadere in avanti. Per conferire maggior volume sulla nuca tirate e stringete l’elastico più volte fino ad ottenere l’effetto desiderato.
IL TOCCO IN PIÙ: Lasciate da parte una micro ciocca da attorcigliare intorno all’elastico per nasconderlo. Pettinatura al top se abbinata a dolcevita o abiti eleganti e molto elaborati.
-TOP KNOT
Look dai richiami gipsy e bohemian, rende qualsiasi outfit più sbarazzino e attuale. Ottima soluzione per i giorni in cui si desidera tenere lontano dal viso i ciuffi pur mantenendo la chioma sciolta.
REQUISITI: Capelli medio-lunghi. Forcine e letteralmente due minuti di tempo.
COME SI FA: Fare una mezzacoda alta sezionando i capelli dalle orecchie in su. Attorcigliare su se stessi i capelli del codino per poi arrotolarli a mo’ di chignon. Fissare il tutto sulla parte superiore della testa con un paio di forcine per migliorarne la forma e aumentarne il volume. A proprio piacimento, creare una bombatura leggera sulla zona frontale.
IL TOCCO IN PIÙ: Ciuffetti fuori posto all’altezza delle tempie e onde morbide per dare movimento. Orecchini pendenti e, per finire, una bella riga di eyeliner.
-MESSY BUN
Letteralmente “chignon disordinato”, è simile al top knot ma coinvolge l’intera capigliatura. Rivisitazione del grande classico per ballerine metropolitane.
REQUISITI: Essere molto imprecise, capelli medio-lunghi, forcine.
COME SI FA: Per ottenere il massimo del volume e raggiungere il punto più alto della nuca, raccogliere tutti i capelli mettendosi a testa in giù. Legare alla rinfusa come un normale chignon e perfezionare la forma aiutandosi con le forcine. Chi non ha chiome particolarmente corpose può utilizzare il crespo, ovvero una sorta di ciambella che funge da sostegno e base su cui costruire lo chignon. Ultimo step: spettinare, spettinare, spettinare.
IL TOCCO IN PIÙ: Questa pettinatura viene valorizzata al massimo da capelli con schiariture/balayage/shatush che movimentano il raccolto. Fantastico anche con la frangia. Da provare basso e laterale in versione serale.
-BEACH WAVES
Onde leggere ispirate a quelle naturali dopo un bagno in mare. Così come in spiaggia, regalano un aspetto sexy e selvaggio.
REQUISITI: Capelli corti/ medi/ lunghi, spray al sale (suggerito Toni&Guy € 10 circa), piastra e/o dita per modellare le ciocche.
COME SI FA: Vaporizzare sui capelli asciutti uno spray al sale che dona la stessa texture che si ha dopo una giornata trascorsa in spiaggia. Con le dita cercare di ricreare il giusto movimento, aiutarsi poi con la piastra usandola come arricciacapelli. Smontare i boccoli ottenuti per un look più casual.
IL TOCCO IN PIÙ: Shampoo secco sulle radici per dare volume. Cotonare a piacimento per ottenere ancora più dimensione.
TRE LOOK PER TUTTI I GIORNI
Definire il proprio stile include, oltre che un certo tipo di guardaroba, un determinato make up. Non deve necessariamente essere un trucco naturale. Deve accordarsi al proprio carattere e risultare in armonia con i tratti del viso. Esistono infinite varianti, di seguito le tre più rapide e glamour allo stesso tempo.
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BASICO E INVISIBILE
L’ultimo anno è stato il boom del “no make up-make up”: il trucco che non si vede. Un inno alla naturalezza e al limitarsi al solo definire e migliorare i propri lineamenti. In particolare si punta ad un look molto bon ton, che prevede un colorito salutare ed un incarnato radioso.
Dopo l’idratazione si procede all’ultilizzo di una BB cream abbastanza coprente in modo da limitare l’uso dei correttori. Applicata con i polpastrelli risulterà molto leggera, mentre con un pennello piatto aiuterà a nascondere maggiormente le imperfezioni. Aspettando che si asciughi, procedere con piegaciglia e riempimento delle sopracciglia se necessario. Picchiettare del blush in crema rosato al centro delle guance sfumandolo in direzione delle tempie finché sembrerà appena percettibile. Questo regalerà quell’aria fresca e giovane che tutte desiderano. Fissare tutto con una cipria leggera. Completare il look con un filo di matita color burro nella rima inferiore per svegliare letteralmente lo sguardo. Al contrario della matita nera non rimpicciolisce l’occhio, e al contrario di quella bianca non risulta troppo artificiale. Blistex sulle labbra per renderle morbide e setose. Et voilà.
1. Smasbox, Camera ready BB cream SPF 35 € 34,00
2. Pupa, Like a Doll cipria compatta effetto pelle nuda € 17,50
3. Collistar, Kajal Shock Col.02 Burro € 16,00
4. Max Factor, Miracle touch Creamy blush Col.18 € 11 circa
5. Blistex, protezione labbra rinfrescante € 6,50
LABBRA D’IMPATTO
Base pulita, occhio total nude e labbra dai toni più In della stagione. Un aspetto sexy ma allo stesso tempo adatto alla luce del sole
La pelle deve essere impeccabile, nessuna imperfezione ammessa. Il rossetto infatti tende a far saltare fuori qualsiasi rossore legato a brufoletti o stanchezza. Fondotinta e correttore sono quindi d’obbligo, e un tocco di bronzer aiuterà a scaldare l’incarnato e scolpire i volumi. Con una matita in tinta col rossetto, contornate le labbra per delinearle e passatela poi sull’intera superficie per garantire una base anche nel momento in cui il colore sbiadirà. I colori decisi si applicano con un pennellino, trasformatevi quindi in professioniste per evitare di dover ricorrere a cotton fioc e struccante aprendo una battaglia infinita contro le sbavature. Può essere utile rifinire i contorni con una matita per labbra trasparente, pratica in quanto crea un confine ceroso oltre il quale il colore non riuscirà a depositarsi. La particolarità di questo look è data non tanto dalle labbra in se’, quanto dall’accostamento ad un occhio quasi struccato: ombretto color carne applicato con un pennello morbido e un filo invisibile di mascara.
1. Maybelline NY, Fondotinta Fit Me nr 115 € 13,20
2. Mac, Correttore Pro Longwear NW15 € 19,20
3. Sephora, Ombretto mat nr 207 Lazy Afternoon € 9,90
4. Givenchy, Rouge interdit satin, Candide Tangerine € 28,50
5. Bobbi Brown, Lip liner red € 22,90 circa
6. Urban Decay, Matita trasparente Ultimate Ozone € 15,00
EYELINER FELINO E LABBRA FRUTTATE
Adottare un grande classico come look di tutti i giorni: una sottile ma definita linea di eyeliner che
dona uno sguardo felino allungando l’occhio conferendogli profondità.
A rendere moderno e attuale questo look è ancora una volta la matita color burro lungo la rima inferiore. La definizione si concentra solo nella parte superiore degli occhi. Dopo aver perfezionato la base, tamponare con i polpastrelli un primer occhi color carne così da cancellare capillari o discromie. Con un pennello da sfumatura (a setole lunghe e morbide) intensificare la piega della palpebra mobile utilizzando un colore neutro. Illuminare l’angolo interno con una polvere chiara e opaca aiutandosi con un pennello piccolo a punta. Riuscire a tracciare un riga di eyeliner precisa non è così difficile. Basta un po’ di pratica e qualche accorgimento. Sicuramente stare sedute e con il gomito appoggiato aiuta a mantenere la mano ferma. La linea guida è quella delle ciglia, e il consiglio per le principianti è quello di usare una matita ben appuntita e non un eyeliner liquido o in gel. Per non sbagliare con la codina, il pennello angolato è miracoloso: basta appoggiarlo sul tratto finale e tirare per qualche millimetro. Farà tutto da solo. Pulire eventuali sbavature con un correttore in penna o un cotton fioc a punta. Le labbra sono calde e naturali. Scegliere un rossetto cremoso di un colore leggermente rosato e sfumarlo utilizzando le dita. Il gioco è fatto.
1. Dolce&Gabbana, Intense liquid eyeliner nr 03 Dahlia € 31,00
2. Clinique, Chabby stick intense € 18,90
3. Elizabeth Arden, Advanced eye-fix primer € 26,70
4. Sigma, Pennello da sfumatura E25 € 12 circa
5. Sephora Collection, Pennello pro angled nr 22 € 14 circa